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DI DOMENICA 11 NOVEMBRE 2018
SOMMARIO
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Raggi: Di Stefano, abolire finanziamenti all’editoria
“Troppi giornali in chiaro conflitto di interessi. Per decenni hanno preso milioni di soldi pubblici per poi fare propaganda politica per i loro editori”
Prisco responsabile riforme per FdIA indicarlo la presidente del partito Giorgia Meloni
Zingaretti, M5s chieda scusa alla stampaContento che sindaca sia stata assolta
Berlusconi, siamo a anticamera dittatura”Voglio salvare Italia come nel ’94”
Cav, Lega non tradirà elettori c.destra’Poi o mandato a c.destra o nuove elezioni’
Assoluzione Raggi, M5S contro la stampa. Bonafede, legge conflitto di interessi anche per l’editoriaZingaretti: ‘Il Movimento chieda scusa per aggressione ai giornalisti’. Berlusconi: ‘Clima illiberale’
Salvini: Sala sia più attento alla cittàDiritto a riposo deve andare di pari passo con lavoro e sviluppo
Paragone, in stampa puttane e sputtanatiFacciamo lista di chi va a pagamento a convention finanza
Salvini, dittatura? Una sciocchezzaSpiace che Berlusconi usi parole di Renzi, Boldrini e Juncker…
Manovra: Fontana, bonus bebè ci saràLo miglioriamo, era previsto a termine. Supereremo inefficienze
Atti Di Maio a Consiglio disciplina OdgProcedura prevista dalle norme dopo sue parole sui giornalisti
Pd: Calenda, Gentiloni scenda in campoIeri grande giorno per Paese, pessimo per il Partito Democratico
Di Battista, recitano parte verginelle..Su Fb pubblica attacchi giornali a Raggi, “giudicate voi!”
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L’ARTICOLO
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Occorre “abolire il finanziamento pubblico all’editoria”. Lo sostiene il sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano (M5s), commentando la vicenda che ha portato all’assoluzione di Virginia Raggi. “Troppi giornali – spiega – sono ormai in chiaro conflitto di interessi e per decenni hanno preso milioni di soldi pubblici tramite le tasse dei cittadini per poi fare propaganda politica per i loro editori tesserati o proprietari di partiti politici”.
– PERUGIA
– Il deputato umbro Emanuele Prisco è stato nominato responsabile nazionale per le riforme di Fratelli d’Italia. A indicarlo è stata la presidente del partito Giorgia Meloni.
“Questo ruolo riguarderà alcune partite strategiche per l’Italia a cominciare dal posizionamento politico nei rapporti con l’Europa e alla riorganizzazione del modello di Stato” ha spiegato Prisco, rendendo nota la nomina. “Ringrazio Giorgia Meloni – ha aggiunto – per avermi affidato questo nuovo incarico. In ogni modo continuerò, come ho sempre fatto, con il massimo impegno, ad occuparmi in maniera attenta delle vicende perugine e umbre più in generale. Il nuovo incarico è prima di tutto un riconoscimento al partito umbro che – ha concluso l’on.
Prisco – rappresenta una delle realtà più convincenti d’Italia”.
– “Sono contento che Virginia Raggi sia stata assolta. Lo sono dal punto di vista personale e umano. E lo sono politicamente perché ho sempre sostenuto nella mia vita il rifiuto totale di scorciatoie giudiziarie per affrontare nodi e battaglie che sono politiche. Ora tutti si aspettano che, comunque, a Roma si volti pagina perché così non si può andare avanti. Noi siamo pronti a dare una mano. Ma, per cortesia, vergognatevi per la vostra aggressività questa volta verso i giornalisti”. Lo scrive su Facebbok il governatore del Lazio e candidato alla segreteria del Pd Nicola Zingaretti che invita Di Maio e M5s a “chiedere scusa”.
– “C’e’ un’aria di illibertà, siamo in una democrazia illiberale, anticamera della dittatura, se continua così”. Così Silvio Berlusconi ai giornalisti arrivando al congresso dei giovani di Forza Italia a Roma, parlando del M5S al governo. “Dopo aver salvato l’Italia dagli eredi dei comunisti nel ’94 – ha aggiunto-, sono ancora in campo per dare un contributo al nuovo salvataggio dell’Italia”.
– “Penso ci sia la certezza che il centrodestra rimanga unito e che questo governo non possa durare. La Lega si accorgerà che non può tradire i suoi elettori e il governo cadrà”. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti all’arrivo al congresso di Forza Italia giovani a Roma. “A quel punto ci sono due possibilità – ha aggiunto -: o un mandato di governo al centrodestra che cerchi i voti in parlamento per una maggioranza, oppure nuove elezioni”.
“Sicuramente ci sarà una legge sul conflitto di interessi, è una nostra priorità. Una parte riguarderà l’editoria”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel corso di ‘In 1/2 ora in più’ su Rai3. Bonafede ha sottolineato che “chi è padrone di un giornale e ha interessi economici rilevanti” può essere portato “a direzionare l’informazione”. Con la sentenza di assoluzione della sindaca Virginia Raggi la stampa italiana torna nel mirino del M5S. I “veri colpevoli” del processo alla sindaca di Roma sono “i giornalisti” è il messaggio che i vertici del M5S lanciano sui social ad una manciata di minuti dalla sentenza. Ed è un messaggio condito da parole forti, con il vicepremier Luigi Di Maio che bolla i giornalisti come “infimi sciacalli” laddove Alessandro Di Battista si spinge oltre e dal Nicaragua affonda: “le uniche puttane qui sono proprio questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà, sono loro i veri colpevoli”.Occorre “abolire il finanziamento pubblico all’editoria”. Lo sostiene il sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano (M5s), commentando la vicenda che ha portato all’assoluzione di Virginia Raggi. “Troppi giornali – spiega – sono ormai in chiaro conflitto di interessi e per decenni hanno preso milioni di soldi pubblici tramite le tasse dei cittadini per poi fare propaganda politica per i loro editori tesserati o proprietari di partiti politici”. “Quasi tutti i giornali – afferma Di Stefano – hanno raccontato la vicenda Raggi condannandola già prima della sentenza. Ieri la sindaca di Roma è stata assolta e finalmente la macchina del fango innescata contro di lei ha avuto una battuta d’arresto, perché questa è la pazza realtà in Italia: una stampa che per anni è stata accondiscendente con chi ha commesso le peggiori nefandezze e che si risveglia solo quando governa chi non è di ‘suo’ gradimento”. “Vogliamo una stampa indipendente e obiettiva – conclude – perché questo non è giornalismo”. “Solidarizzo con i colleghi giornalisti che fanno bene il loro lavoro, non con chi applica pregiudizi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commentando, a margine della sua visita a Eicma, a Milano, i duri commenti nei confronti dei giornalisti da parte di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista dopo l’assoluzione della sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Faccio il giornalista e apprezzo la libertà di pensiero e critica – ha aggiunto -, ma a volte non c’è informazione ma pregiudizio nei confronti di questo. Ma me lo tengo per me e vado avanti”.”Sono contento che Virginia Raggi sia stata assolta. Lo sono dal punto di vista personale e umano. E lo sono politicamente perché ho sempre sostenuto nella mia vita il rifiuto totale di scorciatoie giudiziarie per affrontare nodi e battaglie che sono politiche. Ora tutti si aspettano che, comunque, a Roma si volti pagina perché così non si può andare avanti. Noi siamo pronti a dare una mano. Ma, per cortesia, vergognatevi per la vostra aggressività questa volta verso i giornalisti”. Lo scrive su Facebbok il governatore del Lazio e candidato alla segreteria del Pd Nicola Zingaretti che invita Di Maio e M5s a “chiedere scusa”. “Siete stati voi – ricorda Zingaretti – che, anche a Roma, in occasione dell’avvio di qualsiasi indagine giudiziaria, vi siete comportati come delle iene feroci calpestando la normale dialettica politica e aggredendo con una violenza inaudita tutti coloro che erano anche solo oggetto di inchieste, con squallide conferenze stampa e sceneggiate. Addirittura utilizzando le arance per mortificare e umiliare le persone in carcere. E si era solo a un livello di indagine e non di processo. Danneggiando in questo modo anche la tranquillità con la quale le indagini giudiziarie devono giustamente svolgersi. Lo avete fatto calpestando quella dignità di relazioni che ora, in maniera sfacciata, pretendete per voi stessi. Quindi da voi attendiamo l’unica cosa seria che ancora non avete fatto: CHIEDETE SCUSA” conclude Zingaretti.”E ti pareva che Di Maio non attaccava i giornalisti? Per lui tutti coloro che mettono in dubbio i M5s sono da crocifiggere. Rispettiamo le sentenze, ma è innegabile il naufragio di Roma. La vera sentenza per Raggi arriva dai cittadini della Capitale”. Lo afferma il senatore del Pd Edoardo Patriarca.”C’e’ un’aria di illibertà, siamo in una democrazia illiberale, anticamera della dittatura, se continua così”. Così Silvio Berlusconi ai giornalisti arrivando al congresso dei giovani di Forza Italia a Roma, parlando del M5S al governo. “Dopo aver salvato l’Italia dagli eredi dei comunisti nel ’94 – ha aggiunto-, sono ancora in campo per dare un contributo al nuovo salvataggio dell’Italia”. “Penso ci sia la certezza che il centrodestra rimanga unito e che questo governo non possa durare. La Lega si accorgerà che non può tradire i suoi elettori e il governo cadrà”. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti all’arrivo al congresso di Forza Italia giovani a Roma. “A quel punto ci sono due possibilità – ha aggiunto -: o un mandato di governo al centrodestra che cerchi i voti in parlamento per una maggioranza, oppure nuove elezioni”.
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“Siamo a favore del diritto alla famiglia e al riposo, che deve andare di pari passo con il lavoro e lo sviluppo. A Milano mi piacerebbe che ci fosse un sindaco più attento alla città e non alle vicende nazionali”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, tornando sulla polemica tra il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sulle chiusure domenicali dei negozi.
Secondo Salvini, serve “una mediazione tra il diritto del riposo dei lavoratori, il diritto a stare con i propri figli e il diritto al lavoro delle aziende e il diritto all’apertura delle città – ha concluso -. Con il buon senso la soluzione si trova, la Lega su questo ha più di una proposta. Nessuno vuole chiudere niente”.
– “Evidentemente spiazzati dalla assoluzione di Virginia Raggi e dalla impossibilità di chiudere il film che avevano già preparato nelle riunioni di redazione, il problema ora sono le parole di Luigi (Di Maio) e di Alessandro (Di Battista) sui giornalisti”. Lo scrive sul Bolg delle Stelle il senatore M5s Gianluigi Paragone secondo il quale “nel giornalismo ci sono tante puttane e ancor più sputtanati”.
“Le grandi firme del giornalismo italiano – scrive Paragone – hanno consumato il loro transito dall’estrema sinistra ai salotti buoni del capitalismo italiano. Ai salotti, se va bene.
Non sarebbe giusto svelare ai propri lettori che il commentatore PincoPallino prende soldi come relatore o moderatore ai dibattiti curati dalla banca X o dal fondo Y? Guarda caso sempre gli stessi. Perché non facciamo una bella lista di giornalisti furbini che partecipano a pagamento alle convention di grandi gruppi finanziari?”. “Sveliamolo allora – insiste il senatore M5s – il marchettificio che c’è nelle redazioni!”.
– “Io certe sciocchezze le lascerei dire ai burocrati di Bruxelles e ai frustrati di sinistra. Chi parla di rischio dittatura in Italia non ha ben presente che l’Italia sta bene”. Lo ha detto Matteo Salvini, ministro dell’Interno e vicepremier, replicando alle parole di Silvio Berlusconi a margine della sua visita a Eicma il salone delle due ruote di Milano. “Mi dispiace che Berlusconi usi le parole che di solito usano i Renzi, le Boldrini e gli Juncker”, ha concluso.
– “Sul cosiddetto bonus bebè è in predisposizione un emendamento governativo. Il precedente governo l’aveva prevista come misura a termine, destinata a cessare alla fine di quest’anno. La misura ha richiesto una più attenta verifica sulla sua operatività ed efficacia, all’esito della quale si è deciso di presentare, sin dalla Camera, un emendamento governativo che miri a tenere conto, e a superare, talune inefficienze che erano emerse nella precedente versione”.
Lo dichiara il Ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana.
– NAPOLI
– “In relazione alle affermazioni del vicepremier e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio, giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine della Campania, rilasciate in seguito all’assoluzione del sindaco di Roma, Virginia Raggi, l’Ordine della Campania – dice il presidente, Ottavio Lucarelli – seguirà le procedure previste dalla normativa vigente”. Pertanto anche “dopo le numerose segnalazioni giunte gli atti saranno trasmessi al Consiglio disciplina regionale, così come previsto dalle norme”.
– “Un grande giorno per l’Italia, un pessimo giorno per il PD. Non si può aspettare oltre. Gentiloni scenda in campo”. E’ l’appello che l’ex ministro Carlo Calenda lancia dal suo profilo Facebook. “Ieri – spiega – è stata una meravigliosa giornata di impegno civico. Le piazze di Torino e Roma ma anche le tantissime persone che incontro in giro per l’Italia, dimostrano che il paese si sta risvegliando”. “Questo impegno civico – sottolinea – cerca una casa, una rappresentanza che oggi non trova”. “Per contrasto ieri – fa osservare ancora Calenda – è stata una pessima giornata per il PD. Una giornata purtroppo uguale a tante altre, quasi tutte le altre dal 4 marzo in poi. Da un lato da Salsomaggiore partivano accuse, rivendicazioni e astio nei confronti di tutti quelli che non erano presenti, fino ad evocare l’ennesima scissione, dall’altro dalla riunione dei militanti under 35 si rispondeva con analoghi toni e contenuti.
Così non si può andare avanti”.
– “Leggo che i soliti “sepolcri imbiancati” recitando – tra l’altro male – la parte delle verginelle, si sono scandalizzati per le mie parole e per quelle di Luigi. “Di Battista e Di Maio attaccano la libertà di stampa…”. “Ci attaccano perché raccontiamo i fatti…”. Ecco alcuni esempi della loro libertà…ecco alcuni dei loro racconti. Giudicate voi stessi!”. Così l’ex parlamentare M5S, Alessandro Di Battista, torna sulle polemiche per gli attacchi alla stampa dopo l’assoluzione di Virginia Raggi. Lo fa, ancora una volta, con un post su facebook in cui elenca una lunga serie di titoli di giornali dedicati nel tempo alla sindaca di Roma.
“Ora – osserva in coda al post – stanno tutti a difendere la loro categoria senza un briciolo di auto-critica e non si rendono neppure conto che è proprio tale difesa a spada tratta a fargli perdere quel poco di credibilità che ancora gli rimane”. NOTA: IN ITALIANO SI DICE “DIGNITà CHE RIMANE LORO”, MA SEMBRA CHE ORMAI L’ITALIANO SIA UN OPTIONAL… FINE NOTA [print-me title=”STAMPA”]
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