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Ultimo aggiornamento 14 Novembre, 2018, 16:19:15 di Maurizio Barra

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DI MERCOLEDì 14 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

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Claudio Ranieri torna in Premier, allenerà il Fulham
L’ex tecnico di Chelsea e Leicester subentra a Jokanovic

Gravina, maleducati via dagli stadiCapisco Ancelotti, ma non possiamo diventare ‘prigionieri’

Gravina, Mancini sta facendo buon lavoroGiovani sono futuro e premesse per centrare obiettivi importanti

Calcio, Gravina “presto riforma licenze””Fuori da nostro mondo i soliti spacciatori di interessi”

Antonello, Marotta all’Inter? vedremoGran manager, benvenuto chi contribuisce a raggiungere obiettivi

Ranieri, Fulham sarà osso duro per tuttiNuovo tecnico pronto alla Sfida: “Un onore allenare questo club”

Insigne, Ancelotti?con lui non si litiga’Io seconda punta è sua invenzione. Ed è mia migliore stagione’

Insigne, in Nazionale come nel NapoliAzzurro crede nel riscatto: “Mancini e Ancelotti molto simili”

Insigne, scudetto è dura ma non molliamo”Davanti la Juve corre, ma noi abbiamo bisogno di vincere”

Ancelotti: ‘Lo scudetto è sogno, non un’utopia”Peccato non averlo conosciuto prima’, il giudizio di Insigne sul tecnico del Napoli – Douglas Costa, lo sputo? Non ero in me
Venerdì in campo con Brasile. ‘Ho chiesto scusa anche a Tite’

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Ritorno in Premier League per Claudio Ranieri, scelto come nuovo manager del Fulham. Improvviso cambio sulla panchina del club londinese, ultimo in classifica (solo cinque punti dopo 12 giornate): la società ha deciso il licenziamento di Slavisa Jokanovic, sostituendolo con l’ex manager di Chelsea e Leicester, con cui ha vinto un clamoroso titolo nazionale nel 2016.

“Cambiare senza avere un preciso piano non era una soluzione – ha spiegato il presidente del Fulham Shahid Khan -. Poter contare su qualcuno del calibro di Claudio, pronto ad accettare la sfida è stato essenziale. Claudio rappresenta una certezza, non un rischio, ha un profilo essenziale per il club in questo momento”. Ranieri, 67 anni, ha firmato un contratto “di diversi anni”, anche se non è stata specificata la durata dell’accordo.

“E’ un onore allenare il Fulham, un club fantastico, con tradizione e storia”: queste le prime parole di Ranieri. L’ex tecnico del Nizza subentra dopo 12 giornate, con la squadra all’ultimo posto della Premier League. “L’obiettivo è di essere sempre avversari difficili per chi ci affronta. La rosa del Fulham è composta da grandissimi talenti, contrariamente a quanto suggerisca attualmente la classifica. Sono sicuro che questa squadra sia capace di prestazioni migliori rispetto a quelle finora fornite”. Il primo impegno di Ranieri sarà tra dieci giorni, a Craven Cottage contro il Southampton.

– “Condivido l’amarezza di Ancelotti, di tanti italiani e di tanti sportivi, ma dobbiamo stare attenti perché poi corriamo il rischio di diventare prigionieri di quel gruppetto di soggetti che con qualche coro hanno la forza di non far giocare nessuna partita”. Così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha espresso i suoi dubbi sull’ipotesi di sospendere i match in caso di insulti da parte del pubblico.
“E’ un problema di educazione, dobbiamo fare in modo che capiscano che sono maleducati, devono stare fuori dal nostro mondo, ma non gli dobbiamo dare forza né renderli credibili – ha notato Gravina, a margine del Forum Sport&Business organizzato da 24Ore Eventi con il Sole 24 Ore -. Il fatto che uno, o pochissimi soggetti, determinino la capacità di poter sospendere la gara è un grossissimo rischio che non possiamo correre”.
– C’è “tanta emozione” in Gabriele Gravina, che sabato sera vivrà la prima partita della Nazionale in veste di presidente della Federcalcio, a San Siro contro il Portogallo.
“I giovani sono il futuro, la promessa e le premesse per poter centrare obiettivi importanti”, ha osservato Gravina commentando il nuovo corso azzurro, a margine del Forum Sport&Business organizzato da 24Ore Eventi con il Sole 24 Ore.
“Mi sembra – ha aggiunto – che il percorso avviato da questa Nazionale e dal nuovo lavoro che Mancini sta portando avanti stia cominciando a dare dei risultati importanti”.
– MILANO

– “Entro il 2018 la Figc pubblicherà il comunicato sulle licenze nazionali”. Così il presidente Gabriele Gravina, spiegando che questa riforma e la prima bozza sul codice dei controlli “saranno i primi due atti presentati in Consiglio Figc”, anche per “escludere dal nostro mondo i soliti spacciatori di interessi che conosciamo bene”. “Per adeguarsi, i club avranno 6 mesi, in cui accompagneremo società con una task force così che possano iscriversi al campionato senza alibi.
Saranno regole certe” ha chiarito Gravina: “Col vecchio sistema si presentava la domanda entro il 30 giugno con la possibilità di integrarla in 15 giorni, mentre il termine verrà anticipato al 20-24 giugno senza deroghe”. Nei piani di Gravina “il calcio deve diventare credibile anche attraverso i suoi uomini”, quindi per i controlli sulle proprietà verrà richiesta “una lettera di padronage dal sistema bancario che dia garanzia sotto il profilo economico” e verrà creato “un casellario di onorabilità”.
– “Beppe Marotta è un grande manager, ma in questa fase bisogna sempre aspettare. Come in tutti i business, finché non c’è la firma non si può dire che le cose siano fatte”. Così l’ad dell’Inter, Alessandro Antonello, sul possibile ingresso in società dell’ex dirigente della Juventus. “Come abbiamo sempre detto, il nostro progetto è quello di crescere, e chiunque possa dare un contributo per aiutare a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti è il benvenuto”, ha aggiunto Antonello.
– FIRENZE

– “Ancelotti ha sempre il sorriso sulle labbra e con quello sa creare un buon rapporto con i calciatori, ha un carattere semplice, è umile nonostante abbia vinto tantissimo, e questa è la sua forza. Non si può litigare con lui… Peccato non averlo conosciuto prima”. Così Lorenzo Insigne parlando da Coverciano dell’allenatore che da questa estate ha sostituito Sarri sulla panchina del Napoli. “Io che gioco seconda punta è stata una sua invenzione – ha continuato l’attaccante – dopo la gara con la Sampdoria in cui non avevo fatto benissimo mi ha parlato e proposto questo nuovo ruolo. A me è andata bene, segno tanto e sto vivendo la mia miglior stagione, spero di continuare. Non protesterò più per un’eventuale esclusione o sostituzione? In passato ho fatto qualche errore – ha sorriso Insigne – ma ho sempre chiesto scusa. Adesso sono cresciuto e non è più tempo di sbagliare”.
– “In Nazionale non si è mai visto l’Insigne di Napoli? Ritrovarsi una volta al mese non aiuta ad esprimerci al massimo, ma posso assicurare che io cerco sempre di dare tutto per portare in alto l’Italia. Oltretutto questa è finora la mia migliore stagione in assoluto e farò di tutto per dimostrarlo anche con la maglia azzurra”. Lorenzo Insigne carica l’ Italia dal raduno di Coverciano dove insieme ai compagni sta preparando la gara di sabato con il Portogallo di Nations League e la successiva amichevole con gli Stati Uniti.
“Tra l’altro – ha aggiunto l’attaccante – Mancini e Ancelotti si somigliano molto, hanno tanta esperienza, stessa mentalità, stessa gestione. Mi trovo bene con Mancini perché mi pare di lavorare a Napoli e quindi spero di dare alla Nazionale quello che sto dando al mio club”.
– “Davanti c’è una squadra come la Juve che corre ed ha una grande rosa, sappiamo che è difficile ma come ogni anno ci proveremo fino all’ultimo, Napoli ha bisogno di vincere qualcosa”. E’ quanto ha dichiarato Lorenzo Insigne aprendo una parentesi sul campionato che, a quasi un terzo del cammino, vede i bianconeri in testa e i partenopei subito dietro. Tra gli obiettivi di questo Napoli, però, ha sottolineato l’attaccante, c’è anche quello di restare in Champions il più a lungo possibile: “Ho parlato in questi giorni con Verratti, gli ho detto che cercheremo di dare del filo da torcere fino all’ultimo. Nessuno aveva fiducia nel Napoli dopo il sorteggio del girone ma Ancelotti ci ha portato la sua grande esperienza di Champions e questo ci ha trasmesso tanta fiducia”.
“Lo scudetto deve essere un sogno e non un’utopia. Se fosse un’utopia sarebbe un disastro”, a Napoli “si vive bene, mi piace l’aria che si respira, anche se sono un uomo del nord e spero di vivere qui a lungo”: così il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti in un’intervista a a Dazn.
L’argomento scudetto non è tabù, “lo possiamo raggiungere solo attraverso una grandissima impresa, dovremo stare sempre sul pezzo” dice Ancelotti, che guarda lontano e intanto si gode la città: “Napoli è molto bella, con degli scorci favolosi. E poi ci sono il mare, Ischia e Capri. Quando ero a Londra ad esempio pensavo ogni tanto di fare un weekend a Capri, ma non era così semplice. Adesso, se voglio fare un pranzo a Capri, mi basta mezz’ora. L’immagine di Napoli da fuori non è la stessa che si vede da dentro: è una città con molte contraddizioni, ma qua si vive bene anche perché la gente è socievole e simpatica. Mi piacerebbe vivere qui a lungo: mi piace l’aria che si respira, anche se sono un uomo del Nord”.

Insigne, peccato non averlo conosciuto prima – “Ancelotti ha sempre il sorriso sulle labbra e con quello sa creare un buon rapporto con i calciatori, ha un carattere semplice, è umile nonostante abbia vinto tantissimo, e questa è la sua forza. Non si può litigare con lui… Peccato non averlo conosciuto prima”. Così Lorenzo Insigne parlando da Coverciano dell’allenatore che da questa estate ha sostituito Sarri sulla panchina del Napoli.

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“Con Tite ne abbiamo parlato, con lui ci siamo sempre detti tutto, ed è stato così anche questa volta, e anche con il ct mi sono scusato per il mio comportamento. E’ stato un giorno in cui non ero in me, e ancora me ne pento. Non avevo mai fatto una cosa del genere in dieci anni di carriera.
Ora però vorrei lasciarmi alle spalle quell’episodio”. Nel ritiro londinese del Brasile parla Douglas Costa, che farà parte della formazione di partenza che venerdì scenderà in campo nell’amichevole all’Emirates Stadium contro l’Uruguay. Lo juventino si riferisce all’episodio, lo sputo a Di Francesco del Sassuolo, che nel campionato italiano gli è costato quattro giornate di squalifica.   [print-me title=”STAMPA”]

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