Aggiornamenti, ECONOMIA, Notizie, Ultim'ora

ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE

Tempo di lettura: 4 minuti

Ultimo aggiornamento 22 Gennaio, 2019, 02:02:18 di Maurizio Barra

ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE

DALLE 16:18 DI LUNEDì 21 GENNAIO 2019

ALLE 02:02 DI MARTEDì 22 GENNAIO 2019

ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE

Operaie schiave per t-shirt Spice GirlsGuardian accusa, ‘pagate meno di mezzo euro a ora in Bangladesh’

LONDRA21 gennaio 201916:18Lavoratrici schiave dietro le t-shirt firmate dalle Spice Girls per una recente campagna benefica in favore dei diritti delle donne e della “giustizia di genere” promossa in Gran Bretagna e all’estero. E’ la denuncia del Guardian che rivela oggi come le magliette siano state commissionate a una fabbrica del Bangladesh dove la manodopera – femminile – sarebbe pagata la miseria dell’equivalente di 35 pence all’ora, all’incirca 40 centesimi di euro.
Non solo. Il giornale progressista racconta anche di giornate lavorative fino a 16 ore e di ‘caporali’ che non esiterebbero a insultare e minacciare le addette incapaci di raggiungere gli obiettivi di produzione individuale prefissati.
Un portavoce si è affrettato a dire che le Spice Girls erano ignare e sono “sgomente e inorridite”, al pari dei promotori di Comic Relief, che ha organizzato la campagna. La società che controlla la fabbrica in Bangladesh ha da parte sua promesso una verifica, ma ha già bollato la denuncia come “non vera”.

Borsa Milano chiude in calo, -0,35%
Indice principali titoli di Piazza Affari a 19.638 punti

MILANO21 gennaio 201917:38

– Seduta negativa per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,35% a 19.638 punti.
Tim cede ancora in Borsa, -2,6% finalePesa tema Rete oltre a stime sui conti e scontro Elliott-Vivendi

21 gennaio 201917:59

– Seconda seduta consecutiva molto pesante per Tim in Piazza Affari, ai minimi da oltre cinque anni e con una capitalizzazione sotto i 10 miliardi: il titolo, sotto una forte corrente di vendite per tutta la giornata, ha chiuso in calo al 2,6% a 0,47 euro.
Dopo l’annunciata revisione delle stime sui conti, Tim aveva già perso il 7% venerdì scorso. Il gruppo di tlc, che ha incassato dall’Agcom la bocciatura del progetto di separazione della rete messo a punto dall’ex amministratore delegato Amos Genish, è da oltre un anno prigioniero dello scontro tra i suoi azionisti forti, la media company Vivendi e il fondo Elliott.
Spread Btp chiude in rialzo a 250 puntiTasso al 2,75%

21 gennaio 201918:01

– Lo spread tra Btp e Bund chiude in lieve rialzo a 250 punti base da 247 della chiusura di venerdì.
Il tasso sul titolo decennale del Tesoro si attesta al 2,75%.
Borsa Europa chiude debole, tiene LondraFrancoforte -0,6%, meglio Parigi

21 gennaio 201918:13

– Mercati azionari del Vecchio continente fiacchi: Francoforte ha chiuso in ribasso dello 0,62% e Parigi dello 0,17%, mentre Londra ha tenuto con un marginale rialzo dello 0,03%.
Borsa Milano fiacca con Europa, male TimDebole anche Ferragamo, Enel e Snam staccano cedola, Juve corre

21 gennaio 201918:25

– Inizio di settimana con il freno a mano tirato per Piazza Affari, che ha concluso la seduta in linea con le altre Borse europee mentre Wall Street è rimasta chiusa per festività: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,35% a 19.638 punti, l’Ftse All share in ribasso dello 0,38% a quota 21.566.
A Milano, in particolare, ancora male Tim ai minimi da oltre cinque anni con un calo del 2,6% a 0,47 euro soprattutto sull’onda dell’annunciata revisione delle stime sui conti.
Debole anche Salvatore Ferragamo (-2,3%), con un calo identico per Enel e dell’1,3% per Snam, con questi due ultimi titoli che però hanno staccato la cedola. Fiacche le banche, in aumento di un punto percentuale Ferrari e Atlantia, Mediaset dell’1,7%, con Recordati salita del 2,3% finale e Leonardo del 2,4%.
Tra i titoli principali acquisti sulla Juventus, che resta molto volatile anche dopo l’ingresso nell’Ftse Mib, cresciuta del 5,3% finale a 1,48 euro, ai massimi da settembre.
Tria, sbagliato dire manovra correttivaItalia non è rischio, rischio è politiche Fmi

21 gennaio 201920:04

“Parlare di manovra correttiva è completamente sbagliato. Ovviamente monitoriamo come va la finanza pubblica, ma il rallentamento maggiore del previsto non comporta di per sé alcuna manovra correttiva”: lo ha detto il ministro dell’economia Giovanni Tria al termine dell’Eurogruppo.”Anche perché – ha aggiunto – non è che la Commissione Ue chiede manovre se la congiuntura rallenta, non chiede di fare operazioni così anticicliche”. “Non credo che l’Italia sia un rischio né per l’Ue né globale”, in realtà il rischio viene dalle “politiche consigliate dal Fmi”, ha poi precisato il ministro.”Le manovre – ha sottolineato – si fanno se le entrare e le uscite dovessero cambiare ma non perché cambia la congiuntura e c’è un rallentamento”.”Il momento – ha detto in un altro passaggio – è difficile e questo contrasta con l’idea che bisogna fare politiche restrittive, bisogna mettersi a lavorare per la crescita in questo momento, attuare la manovra, e soprattutto lavorare a fondo per far ripartire gli investimenti pubblici, tutte le opere pubbliche, quelle bloccate, quelle che devono iniziare, è un compito importante non si può più filosofeggiare su questo”.
Esselunga, le vendite del 2018 a 7,9 mld (+2,1%)Corre e-commerce. Dimezzato l’indebitamento netto

21 gennaio 201918:31

– Nel 2018 il Gruppo Esselunga ha realizzato vendite per 7.914 milioni, in crescita del 2,1% rispetto ai 7.754 milioni del 2017. Continua la crescita dell’e-commerce (+28%) che ha superato i 236 milioni di vendite e rappresenta oggi il 3% del totale.
A fine dicembre l’indebitamento finanziario netto si è dimezzato a 436 milioni (era arrivato a 848 milioni a fine 2017 dopo l’acquisto di Villata Partecipazione e l’emissione di bond per 1 miliardo) grazie ad una forte generazione di cassa.

Borsa Tokyo,apertura poco variata +0,19%Cautela degli investitori dopo stime al ribasso Fmi

TOKYO22 gennaio 201901:31

– La Borsa di Tokyo avvia gli scambi all’insegna della cautela dopo il ridimensionamento della stime di crescita dell’economia da parte del Fondo monetario internazionale, mentre il mercato attende indicazioni dai negoziati per la Brexit e le negoziazioni sul commercio tra Cina e Usa. L’indice Nikkei fa segnare una variazione appena positiva dello 0,19% a quota 20.759,60. Sul fronte dei cambi lo yen è invariato sul dollaro, a 109,60 e a 124,60 sull’euro.        [print-me title=”STAMPA”]

La Tua opinione è importante! Vota questo articolo, grazie!
No votes yet.
Please wait...

Vuoi scrivere, commentare ed interagire? Sei nel posto giusto!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.