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ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE: Blutec: Di Maio, cig per 6 mesi Sindacati, nostra protesta è servita

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DELLE 21:51 DI SABATO 23 FEBBRAIO 2019

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“Il caso Blutec non è solo una vertenza ma una questione di rispetto dello Stato. Entro le prossime settimane erogheremo gli ammortizzatori sociali fino a giugno, ma Blutec deve rispettare lo Stato che ha erogato soldi pubblici”. Così il vice premier e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio a Termini Imerese. “Qui ci sono dei lavoratori, diverse centinaia, che aspettano di essere riassunti nello stabilimento ex Fiat, oggi Blutec, e allo stesso tempo hanno il diritto di ricevere la Cig che deve essere erogata in attesa che Blutec rispetti gli impegni”, ha aggiunto.
Soddisfatti i sindacati. “La nostra protesta è servita e il Governo nazionale oggi ha risposto ai lavoratori siciliani”, hanno detto il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, ed Enzo Comella, segretario della Uilm Palermo. “Il vicepremier Di Maio ha annunciato il rinnovo imminente dei primi sei mesi di cig per i 700 dipendenti Blutec. Ci aspettiamo lo stesso impegno per i 62 operai dell’indotto”.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 20:07 DI GIOVEDì 14 FEBBRAIO 2019

ALLE 16:28 DI VENERDì 15 FEBBRAIO 2019

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Petrolio: chiude in rialzo a Ny
Quotazioni salgono dello 0,95%

NEW YORK14 febbraio 2019 20:07

– Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,95% a 54,41 dollari al barile.
Borsa: Tokyo, apertura in calo (-0,58%)Drastico calo vendite al dettaglio Usa pesano sui mercati

TOKYO15 febbraio 201901:25

– Apertura col segno meno per la Borsa di Tokyo nell’ultima seduta della settimana, in scia all’andamento misto degli indici azionari statunitensi, dopo il dato sulle vendite al dettaglio mai così male in 10 anni, e con lo yen che arresta la fase di indebolimento. Il Nikkei arretra dello 0,58% a quota 21.018,11, con un perdita di 121 punti. Sul mercato valutario la divisa nipponica tratta a un valore di 110,50 sul dollaro, e sulla moneta unica a 124,80.
Borsa: Asia chiude in caloIn rosso Tokyo (-1,1%), Hong Kong (-1,8%) e Shanghai (-1,3%)

15 febbraio 201908:28

– Le Borse asiatiche archiviano in calo l’ultima seduta della settimana. Sui mercati tornano i timori sui negoziati commerciali tra Usa e Cina nonostante l’apertura di Donald Trump che si è detto pronto a rinviare di due mesi l’introduzione dei dazi. I listini asiatici hanno risentito anche del dato negativo sulle vendite al dettaglio Usa, mai così basse in 10 anni.
In forte calo Tokyo (-1,13%) con la divisa nipponica che scambia a un valore di 110,30 sul dollaro, e sulla moneta unica a 124,50. A contrattazioni ancora in corso sono in rosso Hong Kong (-1,8%), Shanghai (-1,3%), Shenzhen (-0,6%), Mumbai (-0,8%) e Seul (-1,3%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo i dati sulla Bilancia commerciale di Italia ed Eurozona e le vendite al dettaglio del Regno Unito. Dagli Stati Uniti attesi gli indici sull’Empire State Manufacturing; prezzi importazioni; produzione industriale e fiducia dei consumatori.
Cambi: euro in calo a 1,1280 dollariYen a 124,50

15 febbraio 201908:50

– L’euro è in calo in avvio degli scambi in Europa a 1,1280 dollari e 124,50 yen.
Spread Btp-Bund apre stabile a 270 puntiRendimento al 2,80%

febbraio 201908:56

– Lo spread tra BTp e Bund apre stabile sui livelli segnati ieri in chiusura a 270 punti e un rendimento al 2,80%.
Eni: nel 2018 produzione da record, 1,85 milioni di barili al giornoDescalzi, risultati raddoppiati con prezzo Brent solo +25%

15 febbraio 201911:18

Eni chiude il 2018 con un utile netto pari a 4.226 milioni di euro, in rialzo del 25% rispetto al 2017, e un utile netto adjusted di 4.592 milioni di euro (+93%).Lo comunica il gruppo petrolifero, aggiungendo che il quarto trimestre 2018 si chiude con un utile netto in calo del 76% a 499 milioni e un utile netto adjusted in crescita del 55% a 1.459 milioni di euro. Il gruppo petrolifero, nell’anno che si è appena chiuso, ha anche registrato il record della produzione di idrocarburi con 1,85 milioni di barili al giorno, in crescita del 2,5% rispetto al 2017 a prezzi costanti. L’a.d., Claudio Descalzi, sottolinea che si tratta della “produzione giornaliera più alta di sempre”, aggiungendo che l’Eni ha “raddoppiato il risultato operativo ed il risultato netto in presenza di un prezzo Brent in Euro cresciuto solo del 25% rispetto al 2017”.
Borsa: Milano apre in calo (-0,18%)Indice Ftse Mib a 19.799 punti

MILANO15 febbraio 201909:07

– La Borsa di Milano apre in calo. Il primo indice Ftse Mib cede lo 0,18% a 19.799 punti.
Petrolio: in rialzo a 54,56 dollariBrent a 64,82 dollari

ROMA15 febbraio 201909:10

– Il petrolio è in rialzo a 54,56 dollari per il barile Wti e a 64,82 dollari per il Brent.

ECONOMIA

Borsa: Europa apre debole con calo auto
Londra (-0,01%), Parigi (-0,02%) e Francoforte (-0,4%)

15 febbraio 201909:24

– Apertura debole per le Borse europee, in scia con il calo dei listini asiatici. I mercati risentono dei nuovi timori sui negoziati commerciali tra Usa e Cina e del calo delle vendite delle auto a gennaio, il cui comparto azionario cede l’1,1%. L’Euro è in calo sul dollaro a 1,1275 a Londra.
Piatto l’indice d’area stoxx 600. Invariate Londra (-0,01%), Parigi (-0,02%) e Madrid (+0,01%) mentre è in rosso Francoforte (-0,4%).
Oro: sale a 1.314,25 dollariGuadagna lo 0,13%

15 febbraio 201909:26

– L’oro è in rialzo a 1.314,25 dollari segnando un progresso dello 0,13%.
Borsa: Milano piatta, vola Tim (+7%)In calo Astaldi e Salini, stabile spread tra Btp e Bund

15 febbraio 201909:51

– La Borsa di Milano gira in positivo con il Ftse Mib che guadagna lo 0,1% a 19.825 punti. A Piazza Affari vola Tim (+7%), dopo la decisione di Cassa Depositi e Prestiti di rafforzare la propria quota nel capitale della società. Andamento positivo anche per le banche. Stabile lo spread tra Btp e Bund a 270 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,8%.
In rosso il settore dell’automobile e della componentistica con Fca (-1,7%), Ferrari (-0,9%), Cnh (-0,3%), Exor (-0,4%), Pirelli (-2,4%) e Brembo (-0,4%). In calo anche Astaldi (-4%), dopo la proposta avanza da Salini Impregilo (-1,3%).
In rialzo i titoli legati al petrolio con Eni (+0,7%), dopo i risultati finanziari del 2018 con un aumento dell’utile. Bene anche Saipem (+1,2%), Tenaris (+0,6%) e Snam (+0,1%). In positivo le banche con Ubi (+0,9%), Banco Bpm (+0,8%) e Bper e Intesa (+0,1%).
Borsa: Europa in ordine sparsoIn rosso hi-tech, in positivo le Tlc. Euro in calo su dollaro

15 febbraio 201910:11

– Le Borse europee procedono in ordine sparso, appesantite dalle perdite del comparto dell’automobile dopo i dati negativi delle vendite di gennaio.
Tra gli investitori tornano anche i timori sui negoziati commerciali tra Usa e Cina, nonostante l’apertura di Donald Trump che ha ipotizzato un rinvio dell’introduzione dei dazi in caso di un mancato accordo. Sul fronte valutario l’euro prosegue in calo sul dollaro a 1,1276 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 prosegue invariato (+0,06%). Piatta Londra e Madrid (+0,05%), in rialzo Parigi (+0,3%), in calo Francoforte (-0,4%). Nel settore delle auto e della componentistica sono in calo Peugeot (-2,2%), Renault (-1,1%), Volkswagen (-1,3%), Daimler (-1,1%) e Continental (-1,5%).
Seduta negativa anche per il settore hi tech con Logitech (-1%), Siltronic (-0,9%) e Nokia (-0,6%). In rialzo media e tlc dove si mette in mostra Vivendi (+4,8%), Telefonica (+1,3%), Orange (+0,8%) e Vodafone (+0,7%).
Soffre export, -2,3% a dicembreCala anche rispetto a dicembre 2017, -2,7%, in calo Usa e Cina

15 febbraio 201910:59

– Dicembre in flessione per il commercio estero. L’Istat registra un calo per entrambi i flussi rispetto a novembre, per le esportazioni del -2,3% e per le importazioni del -1%. Anche su base annua l’export è in diminuzione del -2,7% mentre l’import cresce dell’1,4%. Il quarto trimestre chiude comunque crescita per le esportazioni dello 0,9% e per le importazioni dello 0,6%.
La diminuzione congiunturale dell’export è da ascrivere al netto calo delle vendite verso i mercati extra Ue (-5,6%) mentre l’area Ue registra una contenuta crescita (+0,5%). E anche su base annua i dati sulle vendite verso l’area extra Ue (-5,1%) sono peggiori di quelli verso i paesi Ue (-0,3%).
I paesi che contribuiscono maggiormente al calo annuo delle esportazioni sono Turchia (-32,9%), Usa (-5,7%), Cina (-15,2%) e paesi OPEC (-8,3%). Si segnala l’aumento tendenziale delle esportazioni verso la Francia (+5,1%) e la Svizzera (+7,5%). I settori in maggiore difficoltà sono farmaceutico e mezzi di trasporto.
Borsa: Milano avanza con bancheIn calo comparto dell’auto, spread tra Btp e Bund a 275 punti

15 febbraio 201911:16

– La Borsa di Milano avanza, in linea con gli altri listini del Vecchio Continente, spinta dalle banche. Prosegue la corsa Tim (+6%), dopo che Cassa Depositi e Prestiti ha deciso di rafforzare la sua quota. Prosegue in rosso il comparto dell’auto e dei componenti, dopo i dati sulle vendite di gennaio. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 275 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,85%.
Tra le banche si mettono in mostra Bper (+2,5%), Banco Bpm (+2,4%), Ubi (+1,6%), Unicredit (+1%) e Intesa (+0,9%). In positivo i titoli legati al petrolio con l’Eni (+0,3%), dopo i conti del 2018 con l’utile in crescita, Saipem (+2,6%) e Tenaris (+1%).
In fondo al listino Astaldi (-3,3%) dopo la proposta di ‘nozze’ avanzata da Salini Impregilo (-1,9%). In calo Fca (-1,1%), Ferrari (-0,9%), Pirelli (-0,8%) mentre sono in controtendenza Exor (+0,1%), Cnh (+0,5%) e Brembo (+0,8%).
Borsa:Europa gira in positivo con bancheA Piazza Affari prosegue corsa Tim, in rialzo euro su dollaro

15 febbraio 201912:08

Le Borse europee girano in positivo dopo un avvio senza direzione. I listini sono sostenuti dal rialzo dei titoli finanziari (+0,5%) mentre lima le perdite il comparto dell’auto (-0,6%), dopo i dati sulle immatricolazioni di gennaio. Sul versante valutario l’euro è in lieve rialzo sul dollaro a 1,1279 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 guadagna lo 0,4%. In positivo Parigi (+0,7%), Madrid (+0,5%), Londra (+0,2%), Francoforte (+0,1). A Piazza Affari (+0,5%) prosegue la corsa Tim (+6,1%), dopo la decisione di Cdp di rafforzare la quota nel capitale.
Bene anche le banche con Bper (+2,4%), Banco Bpm (+2,5%), Ubi (+1,8%), Unicredit (+0,9%) e Intesa (+0,7%).
A Milano riduce le perdite Astaldi (-0,5%) e Salini Impregilo (-2%). In rosso anche il comparto auto con Fca (-0,7%), Ferrari (-0,6%).
Fatturato aziende cosmetica sale del 14%Per il 2019 si vede ulteriore crescita, export avanza del 30%

15 febbraio 201912:24

– Nel triennio 2016-18 il fatturato della cosmetica italiana è cresciuto del 14% con l’Ebit margin nel 2017 all’8,8%. Per il 2019 attesa una ulteriore crescita (+2,6%). E’ quanto emerge dall’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo effettuata su più di 1.000 imprese del settore.
Trainanti i mercati esteri con l’export salito del 30%. In pochi anni la cosmetica italiana ha portato il proprio avanzo commerciale sopra i 2,5 miliardi di euro, con un aumento significativo considerato che si partiva da un saldo lievemente negativo nella prima metà degli anni Novanta. Nel 2017 l’Ebit margin per le imprese di produzione di cosmetici è stato pari all’8,8%, 2,7% in più rispetto al manifatturiero italiano.
Giovanni Foresti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e curatore dello studio, ha evidenziato che “le quasi 200 imprese italiane specializzate nella cosmetica e nate tra il 2010 e il 2014, hanno registrato un aumento di fatturato doppio rispetto alle imprese mature”.
Sale di 10 centesimi in poco tempo; rendimento al 2,90%

15 febbraio 201913:13

– Lo spread tra Btp e Bund sale a 280 punti base, guadagnando oltre cinque centesimi in poche decine di minuti, da 270 della chiusura di ieri e dei primi scambi di stamani. Il rendimento del Btp decennale mette a segno un rialzo della stessa ampiezza al 2,90%.

Csc, stop clausole di salvaguardiaCentro studi Confindustria, governo si impegni con l’Ue

15 febbraio 201913:19

– “Occorre liberarsi quanto prima” delle clausole di salvaguardia “ancora attive (28,8 miliardi tra il 2020-21) in modo da restituire credibilità ai conti pubblici.
Il Governo dovrebbe proporre alla Commissione Ue un piano in cui si impegna a non introdurre nuove clausole e a coprire una quota sufficientemente ampia di quelle in vigore”. Lo sostiene il Centro studi di Confindustria, sottolineando che il ricorso alle clausole, negli ultimi anni basate sugli aumenti di Iva e accise, non sta avendo l’effetto di “rassicurare istituzioni europee e mercati, motivo per cui erano state introdotte”, ma di “aumentare l’incertezza sui conti pubblici italiani. Gli obiettivi programmati finiscono, infatti, sistematicamente per non essere raggiunti a causa della sterilizzazione in larga parte a deficit delle clausole”.
Tav:Ue,Roma dica come rispetterà accordoE’ un progetto importante per Italia, Francia e Unione Europea

BRUXELLES15 febbraio 201913:05

– “Non abbiamo commenti sul contenuto dell’analisi costi benefici, ma la Commissione è stata chiara con le autorità italiane che sono necessari ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni su come l’Italia intenda rispettare l’accordo di finanziamento” sulla Tav Torino-Lione. È l’avvertimento lanciato dal portavoce della commissaria ai trasporti Violeta Bulc dopo l’incontro tecnico di ieri a Bruxelles sull’analisi costi-benefici. Per la Commissione Ue la Tav “resta un progetto importante per l’Italia, la Francia e l’Ue” in quanto si tratta di un “progetto transeuropeo necessario per unire le regioni e rafforzare la coesione, è un progetto di solidarietà e unione” e che “aumenta i mezzi di trasporto sostenibili”. Così il portavoce della commissaria ai trasporti Violeta Bulc dopo l’incontro con i tecnici del governo che hanno illustrato i risultati dell’analisi costi-benefici sulla Torino Lione.
Corte dei Conti: ‘Infrastrutture inadeguate, pesano sui cittadini'”Il 2019 e gli anni successivi si presentano non facili per il governo dei conti pubblici”

15 febbraio 201914:42

“Il 2019 e gli anni successivi si presentano non facili per il governo dei conti pubblici”. Lo ha sottolineato il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, spiegando che il “ripiegamento” dell’economia internazionale rende “più stringenti i margini delle azioni di riequilibrio del disavanzo e del debito”. “Il nostro Paese non dispone di un patrimonio infrastrutturale adeguato al suo sistema economico e produttivo” e l’effetto si avverte anche sulla qualità di vita dei cittadini in termini di trasporti, viabilità, rifiuti e manutenzione del territorio. E’ la denuncia del procuratore generale della Corte dei Conti, Alberto Avoli.Secondo Avoli inoltre occorre dimostrare coraggio, il coraggio di uscire da una inconcludente rissosità continua, il coraggio di non rendere deserto il futuro dei giovani in nome di un eterno presente, il coraggio di avere ideali e valori”.
Borsa:Milano +1,4%, bene Tim e Banco BpmSpread si assesta a 272, prese di beneficio su Astaldi

15 febbraio 201915:01

– Piazza Affari si mantiene in rialzo (Ftse Mib +1,4%), ma ultima in Europa, in vista dell’avvio degli scambi Usa, con i futures positivi, mentre il differenziale tra Btp e Bund si assesta a quota 272 punti dopo un rialzo a 280.
Corre Tim (+5,16%) per il rafforzamento annunciato dalla Cdp, che potrebbe portarsi al 10%. Segue a ruota Banco Bpm (+4,5%), congelata anche al rialzo e favorita dagli analisti di Bloomberg. Occhi pure su Bper (+3,36%), Unicredit (+3,21%), Ubi (+2,9%) e Intesa (+2,65%). Effetto conti su Eni (+2%), mentre Fca (+1,9%) è spinta dalla conferma dell’alleanza sui furgoni con Peugeot (+0,9%) e non risente dei dati delle vendite in Europa, in calo per tutti i costruttori. Prese di beneficio su Astaldi (-2,13%) dopo la corsa della vigilia a seguito dell’offerta di Salini Impregilo (-1,17%). Tra i minori si evidenzia Toscana Aeroporti (+2,78%) con la raccomandazione d’acquisto di Banca Imi.
Petrolio: in rialzo a Ny a 54,98 dollariQuotazioni salgono dell’1,05%

NEW YORK15 febbraio 201915:18

– Il petrolio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dell’1,05% a 54,98 dollari al barile.

Spread Btp-Bund cala a 272 punti baseRendimento al 2,83%

15 febbraio 201916:08

– Lo spread tra Btp e Bund si restringe a 272 punti base, dopo aver riagganciato quota 280 attorno a metà seduta. Il rendimento del decennale del Tesoro è in calo al 2,83% (da 2,90%).

A dicembre debito scende a 2.316,7 mldDopo record novembre

ROMA15 febbraio 201910:39

Il debito pubblico in Italia scende a dicembre a 2.316,7 miliardi di euro dopo il record del mese precedente a 2.345,4 miliardi. Lo si legge nel documento sulla ‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito’ di Bankitalia.

Istat, l’export frena, +3% nel 2018Francia e Germania primi Paesi per contributo alla crescita

15 febbraio 201910:36

Nel 2018 le esportazioni italiane crescono ma a un ritmo più che dimezzato rispetto all’anno precedente. L’Istat registra un’espansione del 3%, in frenata dal 7,6% del 2017. Il tasso di crescita dell’export è più sostenuto verso i paesi Ue, in particolare la crescita delle vendite è superiore alla media nazionale verso Francia e Germania, che sono i primi paesi per contributo all’aumento delle esportazioni mentre l’incremento verso il Regno Unito è positivo ma assai contenuto.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 07:52 ALLE 20:07 DI GIOVEDì 14 FEBBRAIO 2019

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Borsa: Asia incerta, sugli scudi Seul
Tokyo e Shanghai invariate, Hong Kong -0,3% 14 FEBBRAIO 2019 07:52

– Seduta incerta e listini deboli in Asia dove Tokyo (-0,02%) e Shanghai (-0,05%) chiudono praticamente invariate. Hong Kong cede lo 0,3% mentre Seul fa un balzo sul finale dell’1,11%. I mercati, secondo gli analisti, stanno pesando da un lato i negoziati commerciali tra Usa e Cina e dall’altro metabolizzano i downgrade sugli utili lanciati dalle società”.
Borsa: Milano apre in rialzo +0,4%Ftse Mib a 20.076 punti

MILANO14 febbraio 201909:04

– La Borsa di Milano apre la seduta in rialzo. Il Ftse Mib guadagna lo 0,43% a 20.076 punti.

ECONOMIA

Cambi: euro sotto 1,13 dollari
Yen a 125,29

14 febbraio 201909:07

– L’euro recupera terreno dopo il calo di ieri ma resta sotto la soglia di 1,13 dollari a 1,1283 (era 1,1266 dopo la chiusura di Wall Street e un avvio sui mercati europei a 1,1322). Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 125,29.
Salini presenta offerta per Astaldi, aumento da 225 mlnProposta condizionata a presenza investitori e linee credito

14 febbraio 201918:26

Salini presenta un’offerta per Astaldi, attraverso un aumento di capitale per 225 milioni, per il 65% del capitale post aumento di una società “sostanzialmente esdebitata”. L’offerta è condizionata tra l’altro al “contributo di coinvestitori di lungo periodo” e “alla disponibilità delle banche di concedere linee di credito” ad Astaldi.

L’operazione di Salini su Astaldi mira ad avere le caratteristiche di “un’operazione di sistema volta anche a consolidare il settore delle grandi opere e delle costruzioni”, per garantirne “stabilità e sviluppo, continuità dei lavori di opere anche strategiche, rafforzamento delle capacità progettuali e industriali tali da proiettare la società così rafforzata in un futuro da protagonista in Italia e all’estero”. Lo specifica la società, spiegando che il suo supporto al piano concordatario di Astaldi “rappresenta un’opportunità per creare uno dei maggiori operatori globali con un portafoglio commesse Epc (engineering, procurement and construction, ndr) combinato di circa 33 miliardi e oltre 45 mila dipendenti”.

L’operazione di Salini Impregilo su Astaldi piace al mercato. Dopo l’offerta di Salini e il via libera al piano di salvataggio, Astaldi non riesce a fare prezzo in Borsa e resta in preapertura con un rialzo teorico del 9,8%. Il titolo Salini Impregilo guadagna in avvio il 5,6% a 1,9 per cento.
Spread Btp-Bund apre in calo a 263 puntiRendimento al 2,75%

14 febbraio 201909:11

– Lo spread Btp-Bund apre in calo a 263,4 punti con un rendimento al 2,75%.
Petrolio: in rialzo a 54,38 dollariBrent a 64,25 dollari

14 febbraio 201909:13

– Il petrolio è in rialzo a 54,38 dollari per il barile Wti e a 64,25 dollari per il Brent.
Oro: sale a 1.309,28 dollariGuadagna lo 0,23%

febbraio 201909:15

– L’oro risale a 1.309,28 dollari l’oncia in Asia segnando un progresso dello 0,23%.
Borsa: Europa positiva in avvio sedutaParigi +0,8%, Londra +0,3%

14 febbraio 201909:19

– Avvio positivo per il listini del Vecchio Continente. Parigi apre in rialzo dello 0,86%, Francoforte dello 0,81% e Londra dello 0,35 per cento.
Astaldi: ok a piano con SaliniPost aumento gli attuali azionisti al 6,5%, Impregilo al 65%

14 febbraio 201909:35

Il cda di Astaldi, dopo aver ricevuto l’offerta da Salini Impregilo, ha approvato il piano e la proposta concordataria che prevedono un aumento di capitale riservato a Salini per 225 milioni e la soddisfazione parziale dei creditori chirografari con l’attribuzione “sia di azioni derivanti dalla parziale conversione dei crediti, sia di strumenti finanziari partecipativi emessi dalla società a valere sulla liquidazione degli asset non core”.Post aumento i creditori rappresenteranno il 28,5 % del capitale, mentre Salini sarà il principale socio di Astaldi col 65% del capitale. Gli attuali azionisti, sempre dopo l’aumento, avranno una partecipazione pari al 6,5 % del capitale.L’offerta di Salini però è condizionata al “contributo di coinvestitori di lungo periodo” e “alla disponibilità delle banche di concedere linee di credito” ad Astaldi, e mira ad avere le caratteristiche di “un’operazione di sistema volta anche a consolidare il settore delle grandi opere e delle costruzioni”.La struttura dell’operazione non prevede impegni od oneri a carico di Salini prima dell’omologa, ed è stabilita la nomina in Astaldi di un Chief Restructuring Officer.Parte quindi il percorso con cui Astaldi sottoporrà la proposta al giudizio di ammissibilità del Tribunale. Se concessa, la proposta dovrà passare il voto dei creditori e l’omologa giudiziale. “Ad oggi – scrive Salini – non vi è alcuna certezza in merito alla circostanza che la proposta concordataria Astaldi sia da ultimo omologata né che l’offerta Salini trovi effettivamente esecuzione”. Allo stesso modo non è possibile fornire una previsione della tempistica di realizzazione della “potenziale operazione”, attesa indicativamente entro il primo semestre del 2020.

Borsa: Milano azzera rialzo,stop AstaldiFtse Mib -0,03%, pesano banche. Su scudi Saipem +1,3%

14 febbraio 201909:46

– Piazza Affari resta concentrata sull’operazione Astaldi mentre lo slancio in avvio dell’indice Ftse Mib si esaurisce (-0,03% a 19.984 punti).
Il titolo del costruttore romano viene sospeso con un rialzo teorico dell’11,8% a 0,8 euro mentre Salini Impregilo, che si è impegnata con un aumento di capitale da 225 milioni, guadagna il 4,34% a 1,94 euro. Sul listino principale invece prevalgono gli ordini in vendita, tra le più colpite ancora una volta le banche. Banco Bpm cede l’1,62%, Ubi Banca l’1,4%, Unicredit l’1,38%, Intesa Sanpaolo l’1,1% e Mediobanca lo 0,6 per cento.
Piatta Generali (+0,07%).
Scivola, nel giorno in cui sono attesi i risultati preliminari, Pirelli (-0,36%) con Fca (-0,21%). Tengono Tim (+0,12%) e i titoli dell’energia con Enel invariata, Eni in rialzo dello 0,22%, Snam dello 0,38%, Italgas dello 0,34% e Saipem dell’1,37 per cento. Sugli scudi Campari (+2,18%).
Borsa:Europa sale,allenta tensione daziLondra +0,4%, Parigi +0,7%

14 febbraio 201909:58

– Si allentano le tensioni sulla guerra commerciale tra Usa e Cina e le Borse in Europa tornano a concentrarsi sui fondamentali delle societa. Gli indici in mattinata sono tutti positivi, Londra guadagna lo 0,43%, Parigi lo 0,74%, Francoforte lo 0,45%, Madrid lo 0,25% e solo Milano resta indietro (-0,24%). Credit Suisse, per la prima volta in utile dal 2014, dopo un avvio in deciso rialzo, oltre il 2% gira in calo (-0,25%), AstraZeneca, dopo un quarto trimestre migliore delle attese balza in rialzo del 4,7%.
Germania evita recessione, ma Pil fermoPil scorso anno +1,4%, ma in quarto trimestre crescita zero

BERLINO14 febbraio 201911:45

La Germania archivia l’ultimo trimestre 2018 con una crescita invariata rispetto ai tre mesi precedenti, evitando per un soffio la recessione tecnica dopo il calo dello 0,2% segnato nel terzo trimestre. Il risultato – comunicato oggi dall’Ufficio federale di statistica di Wiesbaden – è inferiore alle attese degli economisti che puntavano su un dato di fine anno in leggera espansione a +0,1%. Il Pil tedesco sale quindi nel 2018 dell’1,4%, meno delle ultime stime (+1,5%).
Sempre oggi dalla Germania sono arrivati i risultati di Commerzbank che chiude il 2018 con l’utile netto in crescita a 865 milioni di euro dai 128 milioni del 2017 e il board della banca tedesca ha proposto un dividendo di 20 centesimi, cifra che conta di poter distribuire anche nel 2019. L’utile operativo è salito a 1,245 milioni da 1,149 milioni dell’anno prima. I ricavi, al netto di poste straordinarie sono aumentati di 441 milioni a 8,648 milioni da 8,208 del 2017.
Nestlé: +2,1% ricavi 2018, bene utileCrescita organica del 3%. Allo studio vendita del marchio Herta

14 febbraio 201911:57

– La multinazionale svizzera Nestlé ha chiuso il 2018 con un fatturato in crescita del 2,1% a 91,4 miliardi di franchi svizzeri ed un utile netto in sensibile miglioramento sull’anno precedente a 10,1 miliardi di franchi (+41,6%) grazie soprattutto ad operazioni straordinarie mentre le acquisizioni/dismissioni hanno avuto un impatto positivo dello 0,7%. La crescita organica del gruppo, ovvero quella basata sul potenziamento del fatturato senza ricorso a fusioni o acquisizioni, è stata del 3% grazie ad una crescita interna del 2,5% e ad un adattamento dei prezzi dello 0,5%. L’utile operativo è salito del 5,1% a 15,5 miliardi.
I risultati del 2018 seguono quelli deludenti del 2017 per il gruppo elvetico con sede a Vevey, sul lago di Ginevra, presente in 191 paesi controllando oltre 2000 marchi, alcuni vere icone dell’alimentare della salute e del benessere. Il board dell’azienda ha proposto un dividendo in aumento di 10 centesimi a 2,45 franchi e ha confermato l’intenzione di vendere il marchio Herta.
Borsa: Europa in rialzo con ipotesi daziA Piazza Affari in rosso le banche, spread Btp-Bund a 268 punti

14 febbraio 201912:39

– Le Borse europee proseguono in rialzo dopo le dichiarazioni di Donald Trump che ipotizza un rinvio dei dazi per favorire i negoziati con la Cina. Si guarda anche ai dati del Pil dell’Eurozona con la Germania che sfiora la recessione tecnica. In lieve calo l’euro sul dollaro a 1,1279 a Londra. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 268 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,79%.
L’indice d’area stoxx 600 guadagna lo 0,4%. Proseguono in rialzo Parigi (+0,7%), Londra, Francoforte e Madrid (+0,3%).
Debole Piazza Affari (-0,1%) appesantita dalle banche che risentono dell’andamento negativo dell’intero comparto europeo.
Faro su Astaldi (+10,4%), dopo l’offerta di Salini (+6%) che prevede un aumento di capitale per 225 milioni di euro. Marciano in positivo anche Campari (+2%) e Juventus (+1,2%), quest’ultima dopo il collocamento del Ronaldo-bond. In fondo al listino principale Ferragamo (-2,2%) insieme ai finanziari con Banco Bpm (-1,8%), Mps (-1,6%), Intesa (-0,8) e Unicredit (-0,6%).
Moody’s taglia stime Pil Italia a 0-0,5%Eurostat, crescita italiana è all’ultimo posto nella Ue

14 febbraio 201919:15

“Avevamo una stima dell’1,3% sulla crescita del Pil italiano. Quest’anno sarà sicuramente sotto l’1%, probabilmente un valore tra 0 e 0,5%”. Lo ha detto Kathrin Muehlbronner, lead analyst per l’Italia di Moody’s. Quanto al rating di Moody’s sull’Italia, abbassato lo scorso ottobre, “abbiamo un outlook stabile, copre un arco di 12-18 mesi e non vediamo cambiamenti”, ha aggiunto sottolineando che “abbiamo assunto una crescita bassa, per un paio di anni al massimo, e sotto 1%”. Moody’s vede anche “un significativo rischio di elezioni anticipate probabilmente dopo le elezioni europee.
Difficile dire quale sarà il governo”. “La situazione è poco chiara e il rischio politico è difficile da ‘prezzare’ – ha spiegato Muehlbronner – potrebbe esserci necessità di una nuova coalizione con ulteriore incertezza politica”. Eurostat ha certificato che il Pil italiano è all’ultimo posto nella Ue con un -0,2% nel quarto trimestre del 2018. Anche su base annua, l’Italia è il Paese che cresce meno con un +0,1%.
Borsa:Europa in calo con Ny,Milano -0,5%Pesano dati macro Usa e stagnazione Germania, spread a 269 punti

14 febbraio 201916:12

– Girano in rosso le Piazze europee con Wall Street in flessione in scia al calo maggiore dal 2009 delle vendite al dettaglio negli Usa che a dicembre hanno registrato un -1,2%. A incidere anche i dati sui prezzi alla produzione sotto le attese e la crescita delle richieste dei sussidi di disoccupazione. Male soprattutto energia, immobiliare e finanziari. Londra cede lo 0,1%, Parigi un marginale -0,04%, Francoforte perde lo 0,63% con la Germania in stagnazione alla fine dello scorso anno. Più pesante Milano con il Ftse Mib che flette dello 0,5% mentre Moody’s ha abbassato per l’anno in corso le stime di crescita dell’Italia tra lo 0 e lo 0,5%. Sotto vendita in particolare Ferragamo (-2,84%), Azimut (-2,23%), Banco Bpm (-2,41%), Unipol (-2,28%). Sotto la lente Astaldi (+11%), dopo l’offerta di Salini (+8,5%) che prevede un aumento di capitale per 225 milioni di euro. Lo spread tra btp e bund e vicino ai 269 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,77%.
Prada arruola Gates e DuVernayMaison era stata accusata di razzismo per disegni collezione

14 febbraio 201916:12

– Prada arruola due artisti afroamericani, l’attivista Theaster Gates e la regista Ava DuVernay, che co-presiederanno il Consiglio consultivo Diversity and Inclusion. L’organismo orienterà la casa di Moda nello sviluppo di talenti e ampliamento delle opportunità per gli studenti afroamericani nella moda. Di fatto è la risposta della Maison all’accusa di razzismo ‘blackface’ che aveva colpito la collezione Pradamalia del 2018, i cui disegni di scimmie con grandi labbra rosse erano state paragonate a caricature offensive per le persone di colore. Il Consiglio, spiega Prada, includerà le voci di esperti accademici e di istituzioni sociali di alto livello. “Prada si impegna a coltivare, reclutare e mantenere diversi talenti per contribuire a tutti i reparti dell’azienda” ha spiegato Miuccia Prada, ad e direttore creativo.
Borsa: Milano chiude a -0,78%Ftse Mib a 19.834 punti

14 febbraio 201917:38

– Piazza Affari chiude in calo. Il Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,78% a 19.834 punti.
Coca-Cola: -7,9% a Wall Street, il calo maggiore dal 2008Pesano le stime per il 2019

14 febbraio 201917:45

Coca-Cola affonda a Wall Street, dove perde fino al 7,9%, in quello che e’ il calo maggiore dal 2008. A pesare sono le stime per il 2019 e l’ammissione di possibili problemi quali le pressioni sui tassi di cambio, le tensioni geopolitiche e l’indebolimento della fiducia dei consumatori.

Borsa: Europa chiude deboleParigi -0,23%, Francoforte -0,69%, piatta Londra

14 febbraio 201918:00

– Le Borse europee chiudono deboli.
Parigi cede lo 0,23% con il Cac 40 a 5.062,52 punti. Francoforte chiude con un -0,69% con il Dax a 11.089 punti. Piatta invece Londra a +0,08% con il Ftse 100 a 7.197 punti.
Spread Btp-Bund chiude a 270Rendimento al 2,80%

14 febbraio 201918:14

– Lo spread Btp-Bund chiude in lieve rialzo a 270 punti base dai 266 di ieri, con un rendimento del titolo italiano a dieci anni del 2,80%.
Borsa: Milano in calo con finanziariCorsa di Astaldi con Salini, spread sale a 269 punti

14 febbraio 201918:17

– Piazza Affari archivia la seduta in calo (Ftse Mib -0,78% a 19.834 punti) con lo spread in rialzo a 270 punti e il rendimento del decennale italiano quasi al 2,8%.
Male soprattutto i finanziari con Moody’s che ha abbassato per l’anno in corso le stime di crescita dell’Italia tra lo 0 e lo 0,5%. Così come per il resto dei listini continentali sotto vendita finiscono le banche con Banco Bpm che perde il 2,83%, Unicredit il 2,2%, Fineco l’1,9%. Tra gli altri titoli in flessione Ferragamo (-3,3%), Unipol (-2,6%) e Azimut (-2,35%). Si muove invece in controtendenza Astaldi (+15%) con Salini (+10,4%) dopo l’offerta del gruppo guidato da Paolo Salini che prevede un aumento di capitale per 225 milioni di euro. Buon passo anche per Interpump (+5,9%) sulla scorta dei risultati dell’anno e su alcuni report positivi. Sale anche il titolo della Juventus (+2,75%) all’indomani del collocamento del bond.

Top: su mezzi pubblici 5,4 mld viaggiAsstra-Intesa San Paolo-Ifel-Anci, su ferro è più redditizio

14 febbraio 201918:28

– In Italia il sistema delle aziende di trasporto pubblico locale e regionale impiega oltre 124.000 addetti, offre 2 miliardi di chilometri vettura annui, trasporta 5,4 miliardi di passeggeri l’anno e produce un fatturato complessivo (ricavi da traffico e contributi pubblici) di circa 12 miliardi di Euro. E’ quanto emerge dallo studio “Le Aziende Tpl, alla ricerca della rotta giusta”. realizzato da Asstra, Intesa Sanpaolo, Fondazione Ifel-Anci.
Fatto importante, sottolineato da Laura Campanini della direzione studi e Ricerche di Intesa San Paolo, le aziende di trasporto che operano su ferro, ovvero che operano su metropolitana, tramvia e ferroviario regionale nel triennio dimostrano – nel periodo 2015-2017, di migliorare significativamente la propria redditività e di investire una quota consistente del proprio fatturato: il ROE passa da 4,5% a 9,5%, il ROI da -2,7% a 0,4%, gli investimenti da 1,3% a 7,8%”.

Amazon cancella piano per sua seconda sede a NyPesa opposizione politica

W YORK14 febbraio 201918:12

Amazon rinuncia alla sua seconda sede a New York e annuncia che non la realizzerà. Lo afferma il colosso di Seattle in una nota. La decisione è legata alla forte opposizione politica riscontrata. Il titolo registra un acalo a Wall Street subito dopo l’annuncio.”Anche se i sondaggi indicano che il 70% dei cittadini di New York appoggiano il nostro piano e il nostro investimento, numerosi politici a livello statale e locale hanno detto chiaramente che si sarebbero opposti alla nostra presenza” spiega Amazon dicendosi ”dispiaciuta” di aver dovuto prendere tale decisione. ”Non intendiamo riaprire la ricerca” per una nuova location per la seconda sede. ”Andremo avanti con i progetti previsti in Virginia e in Tennessee”, ha concluso.
Negozi: avanti con le chiusure, ma la parola passa alle categorieLega, nessuna marcia indietro

14 febbraio 201919:36

Si riapre il confronto con il mondo del commercio sulla proposta di legge dedicata alle chiusure domenicali dei negozi. La commissione Attività Produttive della Camera – che sta esaminando il testo di sintesi delle diverse proposte depositate dai parlamentari – riascolterà in audizione le associazioni di categoria, alla luce delle modifiche inserite nell’ultima versione, ossia quella del 31 gennaio scorso.   Sul tema, Lega e M5S hanno trovato una formula su cui c’è l’accordo: “Siamo passati da tutti i negozi chiusi ad aperti con buon senso, inserendo il tema dei centri storici”, ha spiegato la presidente di commissione Barbara Saltamartini (Lega), aggiungendo che per il suo partito è particolarmente importante combattere il fenomeno dello spopolamento dei centri abitati e che si tratta anche di un modo per garantire la sicurezza nelle città. Le aperture domenicali, come è noto, sono una tema caro anche alla Chiesa, come ha ricordato anche oggi il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin, che ha aggiunto di comprendere “anche il problema dei posti di lavoro”.Il testo di sintesi su cui si sta lavorando “è di buon senso, anche se non è la Bibbia”, ha continuato Saltamartini aggiungendo che nei prossimi giorni “ci sarà un nuovo confronto con le realtà associative anche per rivalutare gli effetti sull’occupazione, poi passeremo alla fase emendativa”. L’intenzione di base è che si arrivi alla più ampia condivisione possibile in Parlamento.         [print-me title=”STAMPA”]

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Borsa Tokyo, apertura in rialzo (+0,80%)
Ottimismo su negoziati commercio internazionale Cina-Usa

TOKYO13 febbraio 201901:17

– La Borsa di Tokyo prosegue l’andamento in rialzo grazie alla debolezza dello yen e all’ottimismo degli investitori sui negoziati del commercio internazionale tra le delegazioni di Cina e Stati Uniti. Il Nikkei avanza dello 0,80% a quota 21.031,75, con un aumento di 167 punti. Sul mercato valutario la divisa nipponica continua la fase di indebolimento sul dollaro, assestandosi ai minimi in un mese e mezzo, a un valore di 110,50, e sull’euro a 125,20.
Borsa: Asia in rialzo, Tokyo +1,34%Cala yen, risale greggio, futures Europa e Usa in rialzo

13 febbraio 201908:50

– L’ottimismo è tornato sui mercati di Asia e Pacifico da Tokyo (+1,34%) a Shanghai +1,84%) e Seul (+0,5%). Fiacche Taiwan (-0,07%) e Sidney (-0,26%), positive Hong Kong (+1,1%) e Mumbai (+0,3%) in vista della chiusura. Gli investitori guardano con fiducia all’esito della trattativa tra Cina e Usa sui dazi, mentre il calo dello yen e la ripresa del prezzo del greggio, dopo il taglio delle stime dell’Opec su domanda e produzione, hanno favorito i titoli del settore.
Positivi i futures sull’Europa e su Wall Street, alla luce anche del tentativo di un accordo in Parlamento a Washington per evitare un nuovo ‘shutdown’. In luce sulla piazza di Tokyo i titoli dei grandi esportatori, da Sony (+2,6%) e Honda (+1,73%).
Effetto conti su Yamaha (-5,11%).
Petrolio: in rialzo a 53,54 dollariBrent a 62,98 dollari

13 febbraio 201909:00

– Il petrolio è in rialzo a 53,54 dollari per il barile Wti e a 62,98 dollari per il Brent.
Borsa: Milano apre in rialzo (+0,31%)Indice Ftse Mib a quota 18.866 punti

MILANO13 febbraio 201909:02

– Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,31% a 18.866 punti.
Oro: stabile a 1.311,66 dollariVariazione positiva dello 0,06%

13 febbraio 201909:03

– L’oro è stabile sui mercati asiatici a 1.311,66 dollari l’oncia segnando un progresso dello 0,06%.
Spread Btp-Bund apre stabile a 272 puntiRendimento al 2,85%

13 febbraio 201909:16

– Lo spread tra Btp e Bund a dieci anni apre stabile a 272 punti, sui valori della chiusura di ieri. Il rendimento si posiziona al 2,85%.
Borsa:Europa apre in rialzo,Parigi +0,3%Positive anche Francoforte (+0,44%) e Londra (+0,1%)

13 febbraio 201909:22

– Apertura in rialzo per le principali borse europee. Parigi segna un rialzo dello 0,3% a 5.071 punti, Francoforte sale dello 0,44% a 11.174 punti e Londra dello 0,1% a 7.140 punti.

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Cambi: euro in calo a 1,1322 dollari
Yen a 125,30

13 febbraio 201909:23

– L’euro è in calo a 1,1322 dollari da 1,1332 della chiusura di ieri a Wall Street. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 125,30.
Borsa:Milano sale (+0,3%),bene Banco BpmListino senza direzione, spread a 273 punti, rialzo di Astaldi

13 febbraio 201909:37

– Piazza Affari si presenta positiva ma senza direzione nella prima mezz’ora di scambi (Ftse Mib +0,35%) spinta da Azimut (+2,58%), Banco Bpm (+1,9%), Prysmian (+2%) e, fuori dal paniere principale, Mps (+2,4%), nonostante il rialzo dello spread tra Btp e Bund tedeschi a 273 punti.
Acquisti anche su Moncler (+1,5%), Banca Generali (+1,47%), Stm (+1%) e Ferragamo (+0,9%), mentre si segnalano aggiustamenti al ribasso per Terna (-0,3%), Intesa (-0,2%), Enel (-0,19%), Snam (-0,22%) e A2a (-0,13%). Positiva Astaldi (+1,2%) alla vigilia del termine ultimo per presentare la proposta di salvataggio a cui sta lavorando Salini Impregilo (+0,74%), impegnata a strappare il consenso delle banche creditrici del Gruppo in procedura concorsuale.
Borsa: Europa in rialzo, Milano +0,8%Ottimismo su dazi Usa-Cina spinge titoli automobilistici

13 febbraio 201910:18

– Borse europee positive in attesa del dato sulla produzione industriale dell’Ue in dicembre.
Milano e Francoforte (+0,8% entrambe) guidano i rialzi seguite da Parigi e Londra (+0,5% ambedue), mentre Madrid (+0,29%) resta indietro. Positivi i futures Usa in attesa delle richieste di mutui di dati sui salari settimanali e del deficit pubblico di dicembre, previsto in calo a 11 miliardi di dollari. Sui listini influisce l’ottimismo sull’esito del negoziato tra Usa e Cina sui dazi, con rialzi concentrati sugli automobilistici Valeo (+2,68%), Faurecia (+2,2%), Continental (+2,1%), Porsche (+1,59%) e Renault (+1,4%). Più cauta Fca (+1%). In campo bancario si distinguono Banco Bpm (+2,9%) e Unicredit (+2,2%) in Piazza Affari, con lo spread in calo a 2712 punti, seguite dalla spagnola Sabadell (+1,85%), e dalle francese Credit Agricole (+1,43%) e Bnp (+0,94%).
Tav: Ponti, no atteggiamento ideologicoAudizione alla Camera. Ramella, troppo pochi i benefici

13 febbraio 201910:22

– Nel parere dell’analisi costi-benefici sulla Tav non c’è stato “alcun atteggiamento ideologico”. Lo ha detto il professor Marco Guido Ponti in audizione alla commissione Trasporti della Camera sull’analisi costi-benefici per la Tav. “La neutralità del gruppo di lavoro – ha detto – è come quella di un medico che vede il quadro clinico di un paziente con radiografie e analisi e lo vede molto ammalato. Se il medico è coscienzioso, allora risponde che il paziente è molto ammalato”. “E’ sbagliato dire che il progetto è inutile. Nessun progetto è totalmente inutile. Ogni progetto ha dei benefici, qui ci sono per i passeggeri”. Però “sono troppo pochi per giustificare” l’investimento, aggiunge il professor Francesco Ramella, membro del gruppo di lavoro che ha realizzato l’analisi costi-benefici sulla Tav.

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Cambi: euro in calo a 1,1322 dollari
Yen a 125,30

13 febbraio 201909:23

– L’euro è in calo a 1,1322 dollari da 1,1332 della chiusura di ieri a Wall Street. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 125,30.
Borsa:Milano sale (+0,3%),bene Banco BpmListino senza direzione, spread a 273 punti, rialzo di Astaldi

13 febbraio 201909:37

– Piazza Affari si presenta positiva ma senza direzione nella prima mezz’ora di scambi (Ftse Mib +0,35%) spinta da Azimut (+2,58%), Banco Bpm (+1,9%), Prysmian (+2%) e, fuori dal paniere principale, Mps (+2,4%), nonostante il rialzo dello spread tra Btp e Bund tedeschi a 273 punti.
Acquisti anche su Moncler (+1,5%), Banca Generali (+1,47%), Stm (+1%) e Ferragamo (+0,9%), mentre si segnalano aggiustamenti al ribasso per Terna (-0,3%), Intesa (-0,2%), Enel (-0,19%), Snam (-0,22%) e A2a (-0,13%). Positiva Astaldi (+1,2%) alla vigilia del termine ultimo per presentare la proposta di salvataggio a cui sta lavorando Salini Impregilo (+0,74%), impegnata a strappare il consenso delle banche creditrici del Gruppo in procedura concorsuale.
Borsa: Europa in rialzo, Milano +0,8%Ottimismo su dazi Usa-Cina spinge titoli automobilistici

13 febbraio 201910:18

– Borse europee positive in attesa del dato sulla produzione industriale dell’Ue in dicembre.
Milano e Francoforte (+0,8% entrambe) guidano i rialzi seguite da Parigi e Londra (+0,5% ambedue), mentre Madrid (+0,29%) resta indietro. Positivi i futures Usa in attesa delle richieste di mutui di dati sui salari settimanali e del deficit pubblico di dicembre, previsto in calo a 11 miliardi di dollari. Sui listini influisce l’ottimismo sull’esito del negoziato tra Usa e Cina sui dazi, con rialzi concentrati sugli automobilistici Valeo (+2,68%), Faurecia (+2,2%), Continental (+2,1%), Porsche (+1,59%) e Renault (+1,4%). Più cauta Fca (+1%). In campo bancario si distinguono Banco Bpm (+2,9%) e Unicredit (+2,2%) in Piazza Affari, con lo spread in calo a 2712 punti, seguite dalla spagnola Sabadell (+1,85%), e dalle francese Credit Agricole (+1,43%) e Bnp (+0,94%).
Tav: Ponti, no atteggiamento ideologicoAudizione alla Camera. Ramella, troppo pochi i benefici

13 febbraio 201910:22

– Nel parere dell’analisi costi-benefici sulla Tav non c’è stato “alcun atteggiamento ideologico”. Lo ha detto il professor Marco Guido Ponti in audizione alla commissione Trasporti della Camera sull’analisi costi-benefici per la Tav. “La neutralità del gruppo di lavoro – ha detto – è come quella di un medico che vede il quadro clinico di un paziente con radiografie e analisi e lo vede molto ammalato. Se il medico è coscienzioso, allora risponde che il paziente è molto ammalato”. “E’ sbagliato dire che il progetto è inutile. Nessun progetto è totalmente inutile. Ogni progetto ha dei benefici, qui ci sono per i passeggeri”. Però “sono troppo pochi per giustificare” l’investimento, aggiunge il professor Francesco Ramella, membro del gruppo di lavoro che ha realizzato l’analisi costi-benefici sulla Tav.

Moda: aumentano fatturato e occupatiMediobanca,15 big italiane redditizie ma piccole crescono di più

13 febbraio 201910:30

– La moda italiana cresce e lo ha fatto anche nel 2017 con un fatturato di 70,4 miliardi.
L’incremento rispetto al 2013 è del 28,9%, grazie alle performance del 2015 (+9,9%) e del 2014 (+7%) mentre il ritmo è stato più contenuto nell’ultimo anno (+4,5%). Il settore ha guadagnato così peso nell’economia dove rappresenta l’1,3% del Pil contro l’1,1% del 2013 e impiega 363mila addetti (+19,7% sul 2013 e +4% sul 2016). E questa la fotografia scattata, mentre Milano scalda i motori per la settimana della moda, nel Focus dell’area studi di Mediobanca che analizza 163 aziende made in Italy con un fatturato superiore ai 100 milioni.
Le 15 big (oltre 900 milioni di fatturato a testa) brillano per redditività (ebit margin all’11,6% contro 6,8% delle altre aziende) e liquidità (incidenza sull’indebitamento 139,8% contro 52,2% delle piccole). Ma le 148 aziende ‘follower’ corrono di più: la crescita media annua dei ricavi 2013-2017 è del 9,5% contro il +3,5% delle Top15.
Calano i pensionati, ma aumenta il divario tra Nord e SudDati Istat: le donne sono il 52,5%, ricevono quasi 6 mila euro in meno

13 febbraio 201910:50

Nel 2017 i pensionati sono 16 milioni (-23mila rispetto al 2016, -738mila rispetto al 2008) e percepiscono in media un reddito pensionistico lordo di 17.886 euro (+306 euro sull’anno precedente). Le donne sono il 52,5% e ricevono in media importi annui di quasi 6mila euro più bassi di quelli degli uomini. Emerge dal rapporto Istat. Continuano ad ampliarsi le differenze tra nord e sud: l’importo medio delle pensioni nel Nord-est è del 20,7% più alto di quello nel Mezzogiorno (18,2% nel 2016, 8,8% nel 1983, primo dato disponibile).

Ikea: Ft, studia portale per diventare l’Amazon dei mobiliIntervista del Ceo Loof, sito venderà anche prodotti rivali

13 febbraio 201911:42

– Ikea sta studiando il lancio di un negozio online che venda mobili di vari marchi, replicando nel suo settore il successo di Zalando nella moda. Lo dice l’amministratore delegato Torbjorn Loof in un’intervista al Financial Times, secondo cui ci sono opportunità a metà strada fra i siti internet delle compagnie e quelli pi generali che vendono ogni tipo di beni.

Borsa: Europa rallenta, Milano +0,6%Spread ion calo al 267 punti, fiducia su negoziati Usa-Cina

13 febbraio 201911:42

– Rallentano il passo le Borse europee dopo il calo della produzione industriale dell’Ue in dicembre superiore alle stime degli analisti. Milano(+0,6%) si conferma in testa davanti a Londra (+0,44%), Parigi (+0,29%), Francoforte (+0,19%) e Madrid (+0,1%). In rialzo dei futures Usa in attesa delle richieste di mutui di dati sui salari settimanali e del deficit pubblico di dicembre, previsto in calo a 11 miliardi di dollari. Il clima di fiducia sull’esito dei negoziati tra Usa e Cina sui dazi favorisce gli automobilistici Hella (+2,25%) e Continental (+1,38%), sull’onda lunga dei conti di Michelin (+0,29%) di due giorni fa. Più cauta Pirelli (+0,53%) che li diffonde domani a borsa chiusa. Acquisti su Renault (+1,1%) ed Fca (+0,9%) tra i costruttori. In campo bancario lo spread in calo a 267,2 punti spinge Banco Bpm (+1,43%) e Unicredit (+1,8%) in Piazza Affari. Seguono la spagnola Sabadell (+1,39%) ed Rbs (+0,87%) a Londra. Sotto pressione Abn Amro (-7,17%) e Bic (-4,43%) dopo conti inferiori alle stime.
Ikea vuol creare una Amazon dei mobiliIntervista del Ceo Loof, sito venderà anche prodotti rivali

13 febbraio 201911:47

Ikea sta studiando il lancio di un negozio online che venda mobili di vari marchi, replicando nel suo settore il successo di Zalando nella moda. Lo dice l’amministratore delegato Torbjorn Loof in un’intervista al Financial Times, secondo cui ci sono opportunità a metà strada fra i siti internet delle compagnie e quelli più generali che vendono ogni tipo di beni.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 08:13 DI GIOVEDì 07 FEBBRAIO 2019

ALLE 04:33 DI VENERDì 08 FEBBRAIO 2019

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Petrolio: in calo a 53,77 dollari
Brent scende a 62,35 dollari

07 febbraio 201908:13

– Quotazioni del petrolio in calo sul mercato after hour di New York con i contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo che perdono 24 centesimi a 53,77 dollari al barile. Il Brent scende di 34 centesimi a 62,35 dollari

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Oro: in calo a 1.304 dollari l’onciaCede lo 0,3%

07 febbraio 201908:16

– L’oro è in calo sui mercati asiatici a fronte del rafforzamento del dollaro: il lingotto con consegna immediata cede così lo 0,3% a 1.304 dollari l’oncia.

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Cambi: euro in calo a 1,1358 dollariYen a 124,88

07 febbraio 201908:31

– Quotazioni dell’euro in calo in avvio dei mercati europei a 1,1358 dollari contro il valore di 1,1368 di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street. Sullo yen la moneta unica europea scende a 124,88 yen.
ECONOMIA

 

Borsa: Asia contrastata, Tokyo -0,59%Futures negativi, in arrivo bollettino economico Bce

07 febbraio 201908:32

– Seduta contrastata per le principali borse di Asia e Pacifico, con gli occhi puntati sul settore dei microchip sull’onda delle stime sul trimestre annunciate negli Usa dall’amministratore delegato di Microchip Technology. In calo Tokyo (-0,59%), a differenza di Shanghai (+1,3%) e Sidney (+1,1%). Invariata Seul, chiusa per festività Taiwan, ancora aperte Hong Kong (+0,21%) e Mumbai (+0,13%). Negativi i futures sull’Europa e sugli Usa dopo l’inatteso calo della produzione industriale tedesca in dicembre, in vista della bilancia commerciale della Francia, delle vendite al dettaglio italiane e del bollettino economico della Bce, mentre da Oltreoceano sono in arrivo le richieste di sussidi di disoccupazione ed il dato sul credito al consumo. Sugli scudi i titoli del comparto tecnologico a Tokyo, da Renesas (+2,85%) a Screen Holding (+3,73%) e Tokyo Electron (+1,7%), mentre a Seul si è distinta Hynix (+1,05%).

ECONOMIA

 

Spread Btp Bund a 289 punti in avvioRendimento al 2,84%

07 febbraio 201908:42

– Lo spread tra Btp e Bund in avvio di giornata è stabile a 289 punti base con un rendimento al 2,84%.
ECONOMIA

 

Borsa: Milano apre in calo (-0,28%)Indice Ftse Mib a 19.938 punti

MILANO07 febbraio 201909:02

– Avvio di seduta negativo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib cede lo 0,28% a 19.938 punti.
ECONOMIA

 

Borsa: Europa, Parigi apre a -0,06%Deboli Londra (-0,11%) e Francoforte (-0,55%)

07 febbraio 201909:09

– Apertura in calo per le principali borse europee. Parigi lascia sul campo lo 0,06% a 5.075 punti, Londra lo 0,11% a 7.165 punti e Francoforte lo 0,55% a 11.262 punti.
ECONOMIA

 

Borsa: Milano debole, bene UnicreditRialzo spread non frena banche, deboli Fca e Cnh

07 febbraio 201909:50

– Piazza Affari tenta il recupero dopo un avvio in calo, ma non ci riesce (Ftse Mib -0,5%), con gran parte del paniere in rosso ad eccezione di Unicredit (+2,85%) dopo conti migliori delle stime e degli altri bancari, che salgono nonostante il rialzo dello spread ben oltre la chiusura della vigilia a 270 punti. In particolare salgono Banco Bpm (+1,35%) e Ubi Banca (+1,55%), mentre è più cauta Mediobanca (+0,67%), in attesa della semestrale. Prese di beneficio su Amplifon (-2,54%), deboli Fca (-2,06%) ed Cnh (-1,42%) in vista dei conti. Segno meno per Leonardo (-1,18%), Ferrari (-1,61%), Prysmian (-1,6%) e Tim (-0,89%). In luce Astaldi (+3,26%), salita oltre il 6% nella vigilia in attesa di offerte per il salvataggio che coinvolge anche Salini Impregilo (-1,05%).
ECONOMIA

 

Bce: ‘Più rischi per Pil Eurozona, pronti a intervenire’Stimolo monetario significativo resta essenziale

07 febbraio 201910:24

“I rischi per le prospettive di crescita nell’area dell’euro si sono orientati al ribasso per via delle persistenti incertezze connesse a fattori geopolitici e alla minaccia del protezionismo, alla vulnerabilità dei mercati emergenti e alla volatilità dei mercati finanziari”. Lo rileva la Bce, confermando che il consiglio direttivo “è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione continui a dirigersi stabilmente” verso l’obiettivo prossimo al 2%.

Borsa: Europa debole, Milano -0,07%Futures Usa in calo, in arrivo sussidi disoccupazione

07 febbraio 201910:27

– Borse europee deboli nel pieno della stagione dei conti di fine esercizio. Pesano i dati economici peggiori delle stime, a partire dalla produzione industriale tedesca, scesa in dicembre dello 0,4% sul mese precedente e l’allarme sulla crescita dell’Eurozona lanciato dalla Bce sul bollettino economico di febbraio. Londra (+0,06%) è la migliore, Milano (-0,07%) è fiacca mentre cedono Francoforte (-0,44%), Parigi (-0,17%) e Madrid (-0,33%). Negativi i futures Usa in vista delle richieste di sussidi di disoccupazione. Effetto conti sul tecnologico tedesco Gea (-13,36%) e sul colosso pubblicitario francese Publicis (-11,09%), che contagiato la rivale britannica Wpp (-6,16%). Va meglio a SocGen (-0,6%), Zurich (+0,51%) e, soprattutto a Unicredit (+2,69%). Sotto pressione il tour operator tedesco Tui (-15%), bocciato da diversi analisti finanziari dopo la revisione delle stime sul 2019. In arrivo anche i conti di Mediobanca (+0,78%), Fca (-3,44%) e Cnh (-0,14%).
ECONOMIA

 

Commercio: Istat, vendite, +0,2% in 2018Gelo anche a Natale. Vola ecommerce

07 febbraio 201910:38

– La crescita del vendite del commercio al dettaglio si ferma poco sopra lo zero nel 2018 (+0,2%) rispetto all’anno precedente, quando l’aumento era stato dello 0,9%. Lo comunica l’Istat. Mentre per la grande distribuzione si registra una crescita rispetto al 2017 (+0,8%), le vendite delle piccole superfici risultano in flessione per il secondo anno consecutivo (-1,3%). Il settore del commercio elettronico continua a mostrare incrementi significativi (+12,1%) così come i discount alimentari (+4,4%). Non bastano gli acquisti del Natale a spingere i consumi. A dicembre 2018 l’Istat stima una diminuzione dello 0,7% rispetto al mese precedente sia in valore che in volume e un calo anche su base annua dello 0,6% in valore e dello 0,5% in volume. Nel quarto trimestre, l’ aumento è dello 0,1% in valore e dello 0,3% in volume rispetto al periodo precedente. Le vendite alimentari calano dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume, quelle non alimentari aumentano dello 0,2% in valore e dello 0,5% in volume.

Nuova Guzzi, 8mila richieste di provaDa ieri V85 TT in produzione a Mandello del Lario

07 febbraio 201910:41

– Hanno superato quota 8mila le prenotazioni per provare su strada la nuova Moto Guzzi V85TT in produzione da ieri nello stabilimento di Mandello del Lario (Lecco). Lo comunica Piaggio spiegando che le richieste sono giunte da “appassionati da tutta Europa” desiderosi di provare in anteprima la bicilindrica che arriverà nei principali Motoplex e concessionari Guzzi a fine febbraio.
ECONOMIA

 

Bce, aumentano rischi per crescita UeStimolo monetario significativo resta essenziale

07 febbraio 201910:48

– “I rischi per le prospettive di crescita nell’area dell’euro si sono orientati al ribasso per via delle persistenti incertezze connesse a fattori geopolitici e alla minaccia del protezionismo, alla vulnerabilità dei mercati emergenti e alla volatilità dei mercati finanziari”. Lo rileva la Bce, confermando che il consiglio direttivo “è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione continui a dirigersi stabilmente” verso l’obiettivo prossimo al 2%.
ECONOMIA

 

Spread sfiora 280 dopo stime UeRendimento al 2,92%

07 febbraio 201911:18

– Lo spread tra Btp e Bund è in deciso rialzo dopo le stime della Commissione europea che prevedono una crescita dell’Italia ferma allo 0,2% per quest’anno. Il differenziale viaggia a 278 punti base, a un passo da quota 280, contro 269,5 di ieri in chiusura. Il rendimento del decennale italiano è al 2,92% da 2,85% di ieri.ECONOMIA

 

Borsa:rialzo spread frena Milano (-1,2%)Bene anche Banco Bpm, giù Intesa, Poste e Ubi, pesa Fca

07 febbraio 201911:42

– Il rialzo dello spread tra Btp e Bund tedeschi sopra quota 282 punti (piattaforma Bloomberg) a seguito del taglio delle stime della Bce sull’Italia frena Piazza Affari (Ftse Mib 1,2%). Si mantengono in rialzo Unicredit (+2,61%) e Banco Bpm (+2,43%), mentre girano in negativo Ubi Banca (-0,22%), Intesa (-1,27%) e Poste (-1,51%). Sotto pressione Fca (-4,98%), che sta per presentare i conti insieme a Cmh (-2,38%), trascinando Exor (-2,84%) a monte della catena di controllo. Proseguono le prese di beneficio su Amplifon (-3,92%). Contrastate Astaldi (+3,39%) e Saini Impregilo (-3,26%).

ECONOMIA

 

Tria,battuta d’arresto Pil,no recessioneMinistro, governo ha compito di far riprendere la crescita

07 febbraio 201912:08

– “Con la pubblicazione della stima preliminare dei conti trimestrali per il quarto trimestre 2018 l’Istat ha reso noto che il Pil reale è diminuito dello 0,22% facendo seguito alla marginale flessione del terzo trimestre.
Sottolineo che si tratta di una stima preliminare, che segnala una fase di cosiddetta recessione tecnica. La flessione cumulata è comunque limitata a 0,36 punti percentuali” quindi si può parlare “di battuta d’arresto più che di vera recessione”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria in Aula alla Camera.
“Alla politica economica e all’azione del governo – aggiunge il ministro – spetta il compito di creare migliori condizioni per evitare contrazioni dell’economia e riprendere il sentiero crescita nei prossimi trimestri. Abbiamo a disposizione diversi strumenti per avviare crescita”.
ECONOMIA

 

Spread avanza, rendimento vicino al 3%Tocca il 29,6%. Differenziale a 284 punti.

07 febbraio 201912:37

– Avanza ancora lo spread fra Btp e Bund che tocca i 284 punti mentre il rendimento del decennale italiano si avvicina alla soglia del 3%, a quota 2,96%, tornando così ai livelli di dicembre.
Borsa: Europa sconta taglio stime UeSpread sopra 280 punti penalizza listino di Piazza Affari

07 febbraio 201912:50

– Battuta d’arresto per le principali borse europee dopo il taglio delle stime sulla crescita dell’Eurozona, che colpiscono l’Italia, la Germania e l’Olanda.
Piazza Affari ne risente più delle altre (-1,5%) e si piazza in coda con lo spread in rialzo fino a 284 punti, preceduta da Francoforte (-1,01%), Madrid (-0,88%), Parigi (-0,48%) e Londra (-0,12%). Negativi i futures su Wall Street in attesa dei sussidi di disoccupazione. Nel pieno della stagione dei risultati economici soffrono il tecnologico tedesco Gea (-14,18%), il colosso pubblicitario francese Publicis (-13,18%), che contagia la rivale britannica Wpp (-7,2%). Non va meglio a SocGen (-1,66%), nonostante il balzo dell’utile (+37%), alle prese con problemi di redditività della divisione ‘Trading’.
Tiene Zurich (+0,38%), mentre riduce il rialzo Unicredit (+1%).
ECONOMIA

 

Msc, piano industriale da 13,6 miliardiEntro 2027 in arrivo 14 nuove navi,8 commissionate a Fincantieri

07 febbraio 201913:20

– Msc Crociere sarà la prima compagnia al mondo in termini di crescita della flotta. Il piano industriale 2017-2027, illustrato oggi a Milano dal Country manager Italy, Leonardo Massa, prevede investimenti complessivi per 13,6 miliardi di euro e l’entrata in servizio entro il 2027 di 14 nuove navi. Con le 15 già esistenti porteranno la flotta a 29 navi. Otto delle nuove navi sono state commissionate a Fincantieri, le restanti ai cantieri francesi STX di Saint Nazaire. Ciò consentirà a Msc una crescita del 130% in termini di crocieristi ospitati (+14,4% all’anno in media), che passeranno da 2,4 milioni del 2018 a 5,5 milioni. “Con un piano industriale di questa portata e un’isola alle Bahamas in esclusiva che stiamo per inaugurare – ha detto Massa – siamo la Compagnia che crescerà di più a livello mondiale. Oltre a Bellissima, il cui battesimo sarà il mese prossimo, la Compagnia ha avviato la costruzione di altre tre navi: Grandiosa entrerà in servizio a novembre, Virtuosa nel 2020, Seashore nel 2021”.
ECONOMIA

 

Blutec: gli operai occupano il comune di Termini ImereseSindaco, sono disperati

PALERMO07 febbraio 201913:45

Gli operai della Blutec e dell’indotto hanno occupato il municipio di Termini Imerese.
Protestano per il mancato rispetto degli impegni aziendali per il rilancio della fabbrica e per il timore che la cassa integrazione non sia prorogata per quest’anno.
“Gli operai sono disperati, – dice il sindaco Francesco Giunta – credo non si sia mai arrivati così in basso. Che il governo prenda posizione”.
ECONOMIA

 

Borsa: Milano giù (-1,8%), pesa FcaSale spread, tiene Unicredit, giù Intesa, Poste e Ubi, bene Mps

07 febbraio 201914:03

– Piazza Affari soffre (Ftse Mib -1,8%), ultima in Europa, con il rialzo dello spread tra Btp e Bund sopra i 280 punti a seguito del taglio delle stime dell’Ue sull’Italia. Pesa Fca, (-11,6%) dopo due congelamenti al ribasso a seguito di conti record ma stime sul 2019 deludenti per gli analisti. Non soffre per lo spread Banco Bpm (+2,84%), dopo i conti presentati anche da Unicredit (+0,91%), Mps (+0,6%) e, per il trimestre, da Mediobanca (+0,6%). Il differenziale con i bund tedeschi pesa invece su Ubi Banca (-0,44%), Intesa (-1,45%) e Poste (-2,11%). Segno meno in vista dei conti di Cnh (-3,26%), mentre rientra dopo un congelamento Exor (-4,3%) a monte della catena di controllo. Proseguono le prese di beneficio su Amplifon (-3,26%). Riduce il rialzo Astaldi (+0,8%) e prosegue in calo Salini Impregilo (-1,66%).
ECONOMIA

 

Spread Btp-Bund a 280 punti baseTasso decennale al 2,92%

07 febbraio 201914:50

– Lo spread fra Btp e Bund viaggia a 280 punti base, sui massimi di circa due mesi, con un rendimento del decennale italiano al 2,92%.

ECONOMIA

Mediobanca: miglior semestre di sempre
Per ricavi (+9%) e redditività

febbraio 201914:52

– Mediobanca ha registrato nei primi sei mesi del 2018-2019 ricavi per 1,27 miliardi (+9%) e un utile netto di 451 milioni (da 476 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente che aveva beneficiato di proventi non ricorrenti) con un Rote all’11%. I risultati, sopra le attese degli analisti, fanno del semestre il migliore di sempre per ricavi e redditività.
Mustier, serve base forte soci per LeoneProteggerle per restare italiane,indipendenti e in Borsa Italia

07 febbraio 201915:02

– Per l’amministratore delegato di Unicredit Jean Pierre Mustier “Mediobanca è un investimento finanziario”. Il manager sottolinea inoltre “volevo un patto più forte ma gli altri no, e ha prevalso la maggioranza. E’ importante avere per l’Italia una base forte di azionisti in Mediobanca e Generali per proteggerle” e fare in modo che restino “italiane, indipendenti e quotate in Italia”.

ECONOMIA

Petrolio: in calo a Ny a 53,56 dollari
Quotazioni perdono lo 0,83%

NEW YORK07 febbraio 201915:06

– Petrolio in calo a New York, dove le quotazioni perdono lo 0,83% a 53,56 dollari al barile.
Borsa:Wall Street apre negativa,Dj -0,6%S&P 500 perde lo 0,62%

NEW YORK07 febbraio 201915:37

– Apertura in territorio negativo per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,61% a 25.233,73 punti, il Nasdaq cede lo 0,79% a 7.316,65 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,62% a 2.714,64 punti.
L’indice Ftse Mib a 19.478 punti

07 febbraio 201917:37

– L’indice Ftse Mib della Borsa di Milano chiude in calo del 2,59% a 19.478 punti. ().
Spread Btp chiude a 283, top da due mesiTasso al 2,94%. Pesa taglio Ue su stime crescita 2019

07 febbraio 201918:09

– Chiusura in netto rialzo per lo spread Btp-Bund dopo che la Ue ha drasticamente tagliato le stime di crescita dell’Italia per il 2019.
Il differenziale schizza a 283 punti base dai 269 punti di ieri, segnando i massimi da due mesi. Il tasso sul decennale del Tesoro sale al 2,94%.

ECONOMIA

Borsa: Milano chiude in calo del 2,59%
L’indice Ftse Mib a 19.478 punti

MILANO07 febbraio 201918:12

– L’indice Ftse Mib della Borsa di Milano chiude in calo del 2,59% a 19.478 punti.

Borsa: Europa chiude in negativoIn ribasso anche Parigi (-1,84%) e Londra (-1,11%)

07 febbraio 201918:12

– Giornata negativa per le principali Borse europee che chiudono tutte ‘in rosso’: Londra (-1,11%), Parigi (-1,84%) e Francoforte (-2,67%).

Borsa:Pil e Fca affossano Milano(-2,59%)Pesante tutta l’Europa, lo spread tocca i 285 punti base

07 febbraio 201918:18

– Il taglio delle previsioni per la crescita italiana da parte della Commissione Europea e la delusione per le stime sul 2019 di Fca trascinano in ribasso la Borsa Italiana, con il Ftse Mib che chiude in calo del 2,59%.
Piazza Affari è tra le peggiori assieme a Francoforte (-2,67%) in un’Europa tutta pesante. Lo spread tra Btp e Bund arriva ai massimi da due mesi e tocca i 285 punti base (chiudendo a 283) col rendimento del decennale italiano che sfiora il 3%. Il crollo di Fca (-12,21%) fa male a tutta la galassia del Lingotto: Exor (-4,73%), Ferrari (-2,55%) e Juventus (-2,18%).
Va bene invece Cnh dopo i conti (+1,21%). In netto terreno negativo Saipem (-6,09%) e Prysmian (-5,78%). Deboli le banche: Intesa (-2,75%); giù Mps (-1,45%) e Mediobanca (-0,34%) dopo l’annuncio dei rispettivi risultati annuali e semestrali. Anche Unicredit partita con sprint dopo con i buoni conti, chiude in calo (-1,92%). In positivo solo Banco Bpm (+0,84%) e Diasorin (+1,37%).

ECONOMIA

Petrolio: chiude in calo a Ny
Quotazioni perdono il 2,65%

NEW YORK07 febbraio 201920:37

– Il petrolio chiude in calo a New York, dove le quotazioni perdono il 2,65% a 52,64 dollari al barile.
Bper compra Unipol BancaDomani ufficializzazione, prezzo tra 200 e 250 mln

07 febbraio 201923:39

Accordo fatto per la cessione di Unipol Banca dal gruppo Unipol a Bper. Lo conferma una fonte a conoscenza del dossier nel giorno in cui l’operazione, che verrà ufficializzata domani mattina prima dell’apertura di Borsa, è stata esaminata dai cda di Bper, Unipol e UnipolSai. Il prezzo della vendita, che smuove le acque del risiko bancario, dovrebbe attestarsi – secondo quanto viene riferito – a cavallo tra i 200 e i 250 milioni di euro.
Appello Confindustria Italia-FranciaLa sfida non è tra Paesi europei ma tra l’Europa e il mondo

07 febbraio 201920:57

Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e l’omologo francese Geoffroy Roux de Bézieux hanno inviato una missiva al Presidente francese Macron e al Presidente del Consiglio Conte auspicando un “dialogo costruttivo” alla luce della crisi tra Roma e Parigi. “In queste ore di tensione politico-diplomatica crescente, Confindustria e Medef ritengono necessario lanciare un appello al dialogo costruttivo e al confronto. La sfida non è tra Paesi europei ma tra l’Europa e il mondo esterno”, scrivono. Nella missiva i due presidenti sottolineano che “l’economia vuole unire ciò che la politica sta dividendo. Italia e Francia sono Paesi amici e non desideriamo che una crisi provocata a tavolino possa dividerci”. E ancora: “Francia e Italia, protagoniste del processo di integrazione europea fin dai suoi albori e unite da forti e duraturi legami di amicizia, condividono in questo momento storico la responsabilità di rinnovare le relazioni che legano i due Paesi: la Francia è il secondo partner dell’Italia e l’Italia della Francia”. Per cui “è necessario che gli storici protagonisti del processo di integrazione non si dividano ma riconfermino gli elementi di unità. L’Europa è un gigante economico e dobbiamo lavorare perché diventi anche un gigante politico”. “Con questo spirito Confindustria e Medef confermano l’appuntamento di fine mese a Parigi nel solco di una collaborazione leale e proficua”, concludono Boccia e Roux de Bézieux.

ECONOMIA

Borsa di Tokyo apre in calo (-1,19%)
Si allontana ipotesi accordo a breve su commercio Cina-Usa

TOKYO08 febbraio 201901:37

– La Borsa di Tokyo avvia l’ultima seduta della settimana in netto ribasso, in scia alla correzione degli indici azionari Usa, dopo le notizie di un posticipo dell’incontro tra il presidente Usa Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, compromettendo il raggiungimento a breve di un accordo sul commercio internazionale. Il Nikkei perde l’1,19% a quota 20.504,49, lasciando sul terreno 246 punti. Lo yen si svaluta leggermente sul dollaro, a un valore di 109,70 e a 124,40 sulla moneta unica.

Brexit, May: la voglio attuare nei tempi previstiTajani: vicini a una catastrofe economica e umana

Theresa May vuole condurre in porto la Brexit e farlo “nei tempi previsti”, entro il 29 marzo. Lo ha detto a Bruxelles a conclusione di colloqui con i leader Ue definiti “vigorosi, ma costruttivi”. La premier britannica si è detta certa del desiderio degli interlocutori di arrivare a un divorzio “con un accordo”. Ha insistito peraltro sulla necessità di cambiamenti “legalmente vincolanti” al backstop sul confine irlandese, pure riconoscendo che si tratta di un obiettivo e che nuovi colloqui al riguardo devono ancora partire.”Ancora non c’è una svolta in vista. I negoziati continueranno”: così il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, su Twitter, dopo il suo incontro con la premier britannica, Theresa May, su come superare l’impasse sulla Brexit.La Bank of England ha tagliato sensibilmente – sullo sfondo anche delle incognite della Brexit – le previsioni di crescita dell’economia britannica per il 2019, portandole al 1,2% dal 1,7 stimato a novembre. Si tratta del livello più basso per il Regno Unito dal 2009, l’ultimo della recessione seguito alla crisi finanziaria globale dell’anno precedente. Come previsto il tasso d’interesse è stato confermato allo 0,75%.”Siamo molto preoccupati. Siamo a settimane di distanza da una catastrofe economica e umana. Questa è la realtà di una Brexit senza accordo. E’ una soluzione molto pericolosa”. Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani al termine dell’incontro di un’ora con la premier britannica Theresa May.Vista la maggioranza ballerina, “la strada su cui proseguire è una collaborazione trasversale” e per questo accogliamo “con favore la lettera che Jeremy Corbyn ha scritto oggi a May, che offre una via d’uscita trasversale alla Brexit. Ora è importante che questo porti ad una posizione che ha la più ampia maggioranza possibile”. Così il coordinatore del comitato dell’Eurocamera sulla Brexit Guy Verhofstadt, dopo l’incontro con la premier britannica Theresa May.Il Regno Unito non può restare “intrappolato” a tempo indeterminato nel backstop, la garanzia sul confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord imposta dall’Ue nell’accordo di divorzio sulla Brexit. E’ quanto Theresa May intende riaffermare oggi a Bruxelles secondo Downing Street, malgrado il ‘no’ ripetuto ieri da Jean-Claude Juncker e Donald Tusk a rinegoziare l’accordo. May invoca “soluzioni alternative” per alleggerire il backstop come condizione per ottenere la ratifica del Parlamento britannico al testo bocciato a gennaio.

Twitter: conti sopra le attese ma affonda a NyGli utenti mensili sono risultati dalla trimestrale 321 milioni

Twitter affonda in Borsa, dove arriva a perdere l’8,52% nonostante la trimestrale sopra le attese. Gli investitori restano infatti scettici sulle prospettive della societa’ che cinguetta’, le cui stime per il primo trimestre sono risultate deboli.Il microblog chiude il quarto trimestre sopra le attese. I ricavi sono saliti del 24% a 908,8 milioni di dollari rispetto ai 731,6 milioni dello stesso stesso periodo dell’anno precedente e sopra gli 867 milioni previsti dal mercato. L’utile e’ balzato a 255,3 milioni dai 91,1 milioni del 2017. Il numero degli utenti giornalieri, che la societa’ che cinguetta comunica per la prima volta, e’ risultato pari a 126 milioni. Gli utenti mensili sono stati 321 milioni. Per il primo trimestre Twitter stima ricavi fra i 715 e i 775 milioni di dollari.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 15:45 DI MERCOLEDì 23 GENNAIO 2019

ALLE 02:00 DI GIOVEDì 24 GENNAIO 2019

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Borse Europa rallentano, Milano piatta
Londra peggiora (-0,8%). Francoforte passa in negativo (-0,25%)

23 gennaio 2019 15:45

– Le Borse europee rallentano nell’ultimo scorcio di seduta. Londra peggiora (-0,8%) e Francoforte passa in terreno negativo (-0,25%), mentre Milano scende e arriva alla parità (+0,04%). Positive, ma meno tonica, Parigi (+0,1%), mentre Madrid mantiene una crescita oltre l’1% (+1,28%). In Piazza Affari guidano gli acquisti Unicredit (+2,2%) e Juventus (+2%). Prosegue il rimbalzo di Tim, che guadagna l’1%.
Bce: Tria, Weidmann? no occhi al passatoA Reuters, troppo presto per parlare del successore di Draghi

23 gennaio 201917:07

– “Non è il caso di concentrarsi su cose accadute nel passato, perché il mondo si evolve e con esso anche le idee dei protagonisti”. Così il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, rispondendo a Davos all’agenzia Reuters a proposito della candidatura del presidente della Bundesbank Jens Weidmann, alla presidenza della Bce in vista del termine del mandato di Mario Draghi. Per Tria comunque, secondo quanto riferisce Reuters sul proprio sito, è troppo presto per discutere del successore di Draghi.
Borsa Milano chiude negativa (-0,19%)Indice principali titoli a 19.400 punti

MILANO23 gennaio 201917:45

– Chiusura negativa per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un ribasso dello 0,19% a 19.400 punti.
Le Borse europee chiudono in ribassoInvertono tendenza sul finale. Parigi -0,15%, Francoforte -0,17%

23 gennaio 201918:02

– Le Borse europee hanno invertito la rotta sul finale di seduta e hanno chiuso in ribasso, dopo aver navigato in terreno positivo per la gran pare della giornata. La peggiore è stata Londra, che ha perso lo 0,85%. Francoforte ha lasciato sul terreno lo 0,17%, Parigi lo 0,15% e Milano lo 0,19%. L’unico listino in crescita è stato quello di Madrid, che ha guadagnato l’1%.
Borsa Milano chiude in calo, banche beneListini incerti per Usa-Cina. Spread a 251 punti. Attesa per Bce

23 gennaio 201918:33

– Il tira e molla nei negoziati fra Stati Uniti e Cina pesa sulle Borse. Intanto, i mercati attendono la riunione di domani della Bce e le dichiarazioni del presidente Mario Draghi. In scia all’andamento di Wall Street, i listini europei hanno rallentato sul finale di seduta, invertendo la rotta e chiudendo in negativo. La peggiore è stata Londra (-0,85%), che deve fare i conti con la Brexit. Milano ha ceduto lo 0,19%. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 251 punti, dopo aver aperto a 252. In Piazza Affari ha brillato il titolo Juventus (+2,4%) e, grazie alla ‘tregua’ dello spread, sono cresciute le banche: Unicredit ha guadagnato l’1,65%, Mps l’1,24%, Ubi lo 0,8%, Banco Bpm lo 0,69%, Intesa lo 0,62%.
Negativa Bper (-1,47%). Male la ‘galassia Agnelli’, con Exor che ha ceduto l’1,69%, Ferrari l’1,6%, Cnh (-1,3%) e Fca (-1,3%).
Dopo il crollo per le previsioni 2019, Tim ha tentato il rimbalzo, ma ha la crescita è stata contenuta (+0,54%). Piatta Saipem, all’indomani della notizia dell’inchiesta di Milano.
Spread Btp-Bund chiude stabile a 252,8Rendimento titolo italiano al 2,74%

23 gennaio 201918:41

– Chiusura sostanzialmente stabile per lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund a 10 anni è pari a 252,8 punti, contro i 252 dell’apertura. Il rendimento del titolo italiano è del 2,74%.
Tria, governo per rete Tim-Open FiberIntervista ministro alla Reuters, ma scelte sono delle società

23 gennaio 201920:20

– Il governo è favorevole alla creazione di una rete telefonica fissa unica, che nascerebbe da una fusione tra le rete di Telecom Italia (Tim) e Open Fiber.
Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, in un’intervista a Reuters a Davos.”Certamente una rete unica porterebbe efficienza al sistema e da questo punto di vista il governo penso che debba guardare con favore a un’evoluzione in quella direzione – ha detto Tria – ma si tratta di scelte che devono fare poi nella loro autonomia società private e quotate”.
Alitalia: Lufthansa, mai con il governoMercato italiano importante, possibile partnership commerciale

BERLINO23 gennaio 201920:12

– “Il mercato italiano è molto importante per noi e abbiamo espresso il nostro interesse in un’Alitalia ristrutturata mesi fa”: questa la dichiarazione di Lufthansa circa il suo interessamento su Alitalia. “Non ci sono novità su questo argomento da parte nostra. In ogni caso già da ottobre abbiamo detto che non investiremo in Alitalia insieme con il governo italiano o in una società controllata dal governo. Ma possiamo immaginare una partnership commerciale”.
Borsa Tokyo, apertura in calo (-0,51%)Avvio all’insegna della cautela, yen stabile

TOKYO24 gennaio 201901:35

– La Borsa di Tokyo inizia la seduta all’insegna della cautela, malgrado i segnali di ripresa a Wall Street, con gli investitori che guardano a sviluppi favorevoli dai negoziati sul commercio internazionale tra Cina e Usa, attualmente in una fase di stallo.
L’indice Nikkei fa segnare un ribasso dello 0,51%, a quota 20.489,07, con una perdita di 104 punti. Sul mercato valutario lo yen tratta a un livello di 109,40 sul dollaro, e a 124,60 sulla moneta unica.

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DALLE 16:18 DI LUNEDì 21 GENNAIO 2019

ALLE 02:02 DI MARTEDì 22 GENNAIO 2019

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Operaie schiave per t-shirt Spice GirlsGuardian accusa, ‘pagate meno di mezzo euro a ora in Bangladesh’

LONDRA21 gennaio 201916:18Lavoratrici schiave dietro le t-shirt firmate dalle Spice Girls per una recente campagna benefica in favore dei diritti delle donne e della “giustizia di genere” promossa in Gran Bretagna e all’estero. E’ la denuncia del Guardian che rivela oggi come le magliette siano state commissionate a una fabbrica del Bangladesh dove la manodopera – femminile – sarebbe pagata la miseria dell’equivalente di 35 pence all’ora, all’incirca 40 centesimi di euro.
Non solo. Il giornale progressista racconta anche di giornate lavorative fino a 16 ore e di ‘caporali’ che non esiterebbero a insultare e minacciare le addette incapaci di raggiungere gli obiettivi di produzione individuale prefissati.
Un portavoce si è affrettato a dire che le Spice Girls erano ignare e sono “sgomente e inorridite”, al pari dei promotori di Comic Relief, che ha organizzato la campagna. La società che controlla la fabbrica in Bangladesh ha da parte sua promesso una verifica, ma ha già bollato la denuncia come “non vera”.

Borsa Milano chiude in calo, -0,35%
Indice principali titoli di Piazza Affari a 19.638 punti

MILANO21 gennaio 201917:38

– Seduta negativa per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,35% a 19.638 punti.
Tim cede ancora in Borsa, -2,6% finalePesa tema Rete oltre a stime sui conti e scontro Elliott-Vivendi

21 gennaio 201917:59

– Seconda seduta consecutiva molto pesante per Tim in Piazza Affari, ai minimi da oltre cinque anni e con una capitalizzazione sotto i 10 miliardi: il titolo, sotto una forte corrente di vendite per tutta la giornata, ha chiuso in calo al 2,6% a 0,47 euro.
Dopo l’annunciata revisione delle stime sui conti, Tim aveva già perso il 7% venerdì scorso. Il gruppo di tlc, che ha incassato dall’Agcom la bocciatura del progetto di separazione della rete messo a punto dall’ex amministratore delegato Amos Genish, è da oltre un anno prigioniero dello scontro tra i suoi azionisti forti, la media company Vivendi e il fondo Elliott.
Spread Btp chiude in rialzo a 250 puntiTasso al 2,75%

21 gennaio 201918:01

– Lo spread tra Btp e Bund chiude in lieve rialzo a 250 punti base da 247 della chiusura di venerdì.
Il tasso sul titolo decennale del Tesoro si attesta al 2,75%.
Borsa Europa chiude debole, tiene LondraFrancoforte -0,6%, meglio Parigi

21 gennaio 201918:13

– Mercati azionari del Vecchio continente fiacchi: Francoforte ha chiuso in ribasso dello 0,62% e Parigi dello 0,17%, mentre Londra ha tenuto con un marginale rialzo dello 0,03%.
Borsa Milano fiacca con Europa, male TimDebole anche Ferragamo, Enel e Snam staccano cedola, Juve corre

21 gennaio 201918:25

– Inizio di settimana con il freno a mano tirato per Piazza Affari, che ha concluso la seduta in linea con le altre Borse europee mentre Wall Street è rimasta chiusa per festività: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,35% a 19.638 punti, l’Ftse All share in ribasso dello 0,38% a quota 21.566.
A Milano, in particolare, ancora male Tim ai minimi da oltre cinque anni con un calo del 2,6% a 0,47 euro soprattutto sull’onda dell’annunciata revisione delle stime sui conti.
Debole anche Salvatore Ferragamo (-2,3%), con un calo identico per Enel e dell’1,3% per Snam, con questi due ultimi titoli che però hanno staccato la cedola. Fiacche le banche, in aumento di un punto percentuale Ferrari e Atlantia, Mediaset dell’1,7%, con Recordati salita del 2,3% finale e Leonardo del 2,4%.
Tra i titoli principali acquisti sulla Juventus, che resta molto volatile anche dopo l’ingresso nell’Ftse Mib, cresciuta del 5,3% finale a 1,48 euro, ai massimi da settembre.
Tria, sbagliato dire manovra correttivaItalia non è rischio, rischio è politiche Fmi

21 gennaio 201920:04

“Parlare di manovra correttiva è completamente sbagliato. Ovviamente monitoriamo come va la finanza pubblica, ma il rallentamento maggiore del previsto non comporta di per sé alcuna manovra correttiva”: lo ha detto il ministro dell’economia Giovanni Tria al termine dell’Eurogruppo.”Anche perché – ha aggiunto – non è che la Commissione Ue chiede manovre se la congiuntura rallenta, non chiede di fare operazioni così anticicliche”. “Non credo che l’Italia sia un rischio né per l’Ue né globale”, in realtà il rischio viene dalle “politiche consigliate dal Fmi”, ha poi precisato il ministro.”Le manovre – ha sottolineato – si fanno se le entrare e le uscite dovessero cambiare ma non perché cambia la congiuntura e c’è un rallentamento”.”Il momento – ha detto in un altro passaggio – è difficile e questo contrasta con l’idea che bisogna fare politiche restrittive, bisogna mettersi a lavorare per la crescita in questo momento, attuare la manovra, e soprattutto lavorare a fondo per far ripartire gli investimenti pubblici, tutte le opere pubbliche, quelle bloccate, quelle che devono iniziare, è un compito importante non si può più filosofeggiare su questo”.
Esselunga, le vendite del 2018 a 7,9 mld (+2,1%)Corre e-commerce. Dimezzato l’indebitamento netto

21 gennaio 201918:31

– Nel 2018 il Gruppo Esselunga ha realizzato vendite per 7.914 milioni, in crescita del 2,1% rispetto ai 7.754 milioni del 2017. Continua la crescita dell’e-commerce (+28%) che ha superato i 236 milioni di vendite e rappresenta oggi il 3% del totale.
A fine dicembre l’indebitamento finanziario netto si è dimezzato a 436 milioni (era arrivato a 848 milioni a fine 2017 dopo l’acquisto di Villata Partecipazione e l’emissione di bond per 1 miliardo) grazie ad una forte generazione di cassa.

Borsa Tokyo,apertura poco variata +0,19%Cautela degli investitori dopo stime al ribasso Fmi

TOKYO22 gennaio 201901:31

– La Borsa di Tokyo avvia gli scambi all’insegna della cautela dopo il ridimensionamento della stime di crescita dell’economia da parte del Fondo monetario internazionale, mentre il mercato attende indicazioni dai negoziati per la Brexit e le negoziazioni sul commercio tra Cina e Usa. L’indice Nikkei fa segnare una variazione appena positiva dello 0,19% a quota 20.759,60. Sul fronte dei cambi lo yen è invariato sul dollaro, a 109,60 e a 124,60 sull’euro.        [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 07:25 ALLE 14:44

DI VENERDì 18 GENNAIO 2019

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Borsa Tokyo, chiusura in rialzo (+1,29%)
Investitori anticipano sviluppi a negoziati commercio Cina-Usa

TOKYO18 gennaio 201907:25

– La Borsa di Tokyo termina l’ultima seduta della settimana in progressivo rialzo, con gli investitori che anticipano sostanziali progressi nelle trattative in corso tra le delegazioni di Cina e Stati Uniti sul commercio internazionale. L’indice Nikkei mette a segno un aumento dell’1,29% a quota 20.666,07, aggiungendo 263 punti. Sul mercato valutario lo yen si deprezza sul dollaro a un livello di 109,30, e tratta a 124,50 sulla moneta unica.
Oro: in lieve calo a 1.291 dollariSui mercati asiatici

18 gennaio 201908:26

-Quotazioni dell’oro in lieve calo sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata cede lo 0,1% a 1.291 dollari l’oncia.
Cambi: euro poco mosso a 1,1395 dollariYen a 124,50

18 gennaio 201908:30

– Euro poco mosso sul dollaro in avvio di giornata sui mercati internazionali: la moneta unica europea passa di mano a 1,1395 (1,1393 ieri sera dopo la chiusura di Wall street). In rialzo l’euro sullo yen a 124,50

Spread Btp Bund apre in calo a 250 puntiRendimento al 2,75%

18 gennaio 201908:35

– Lo spread tra Btp decennale e Bund apre in lieve calo a 250 punti contro i 252 della chiusura di ieri sera. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,75%.
Borsa: Asia chiude in rialzoIn positivo Tokyo (+1,2%) e la Cina, yen in calo sul dollaro

18 gennaio 201908:35

– Le Borse asiatiche archiviano in positivo l’ultima seduta della settimana. Gli investitori guardano con ottimismo ai progressi del dialogo tra Usa e Cina sul fronte del commercio internazionale. L’attenzione si concentra anche sul Giappone dove rallenta l’inflazione e sulla Cina dove lunedì si conosceranno i dati sul Pil.
In positivo Tokyo che mette a segno un rialzo dell’1,2%. Sul mercato valutario lo yen si deprezza sul dollaro a 109,30 e 124,50 sulla moneta unica. Avanzano anche Shanghai (+1,4%), Shenzhen (+1%), Hong Kong (+1,1%) e Seul (+0,9%). In rosso Mumbai (-0,3%).
Sul fronte macroeconomico sono in arrivo i dati sulla bilancia partite correnti dell’Eurozona, le vendite al dettaglio del Regno Unito, e dagli Usa la produzione industriale e la fiducia dei consumatori.
Borsa: Milano apre in rialzo (+0,85%)Indice Ftse Mib a 19.636 punti

18 gennaio 201909:03

– La Borsa di Milano apre in rialzo.
Il primo indice Ftse Mib avanza dello 0,85% a 19.636 punti.
Borsa: Europa apre in rialzoFrancoforte (+0,77%), Londra (+0,69%), Parigi (+0,66%)

18 gennaio 201909:24

– Le Borse europee aprono in calo con gli investitori che tirano un sospiro di sollievo con i progressi del dialogo tra Usa e Cina sul tema del commercio internazionale. C’è attesa anche per i dati sul Pil della Cina previsti per lunedì. I mercati non sembrano particolarmente preoccupati dalla situazione politica nel Regno Unito per la Brexit. Euro poco mosso sul dollaro in avvio di giornata con la moneta unica che passa di mano a 1,1396.
L’indice d’area Stoxx 600 guadagna lo 0,8%. In positivo Francoforte (+0,77%), Londra (+0,69%), Parigi (+0,66%) e Madrid (+0,6%).
Borsa: Milano in rialzo, crolla TimCorre Saipem dopo due nuovi contratti,in calo spread Btp-Bund

18 gennaio 201909:45

– La Borsa di Milano (+0,7%) prosegue in rialzo spinta dalle banche. A Piazza Affari crolla Tim (-8%) dopo il cda sui conti mentre corre Saipem (+3,5%) con gli ultimi due contratti in Arabia Saudita per un valore di 1,3 miliardi di dollari. Andamento positivo anche per il comparto dell’auto che guarda di buon grado ai possibili passi in avanti del dialogo tra Usa e Cina sul commercio internazionale. In lieve calo lo spread tra Btp e Bund a 250 punti con il rendimento del decennale italiano al 2,75%.
In terreno positivo Unicredit (+1,6%), Fineco e Banca Generali (+1,5%), Intesa (+1,3%) e Ubi (+0,6%). In controtendenza Banco Bpm (-0,9%) ed Mps (-0,5%). Nel settore dell’auto corre Cnh (+1,3%). Bene anche Fca (+0,7%) e Ferrari (+0,6%). In luce Stm (+1,8%), Pirelli (+1,4%) e Brembo (+1,3%).
In rialzo i titoli legati al petrolio con Tenari (+1,9%) ed Eni (+1), con il greggio in netto rialzo a 52,77 dollari al barile.
Spread Btp Bund a 246, minimo settembreDifferenziale ai minimi da maggio per il 2 anni

18 gennaio 201910:19

– Lo spread tra Btp decennale e Bund è in calo anche oggi toccando 246 punti base, un livello che aggiorna il minimo dallo scorso settembre segnato ieri. AI minimi da fine maggio, quando la formazione del governo aveva portato elevata volatilità sui mercati, per lo spread a due anni, a quota 87, mentre a cinque anni lo spread è al livello più basso da settembre (a 190). Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,73%.
Borsa: Europa procede in stabile rialzoBene energetici con prezzo petrolio, poco mosso euro su dollaro

18 gennaio 201910:58

– Le Borse europee procedono in stabile rialzo. Tra gli investitori si registra un clima di ottimismo in attesa dal Paese asiatico dei dati sul Pil e per i progressi nel dialogo tra Usa e Cina sul commercio internazionale. In sembra destare preoccupazione le vicende per la Brexit con Londra che avanza dello 0,9%. Sul fronte dei cambi l’euro è poco mosso sul dollaro a 1,1397 a Londra.
L’indice Stoxx 600 avanza dell’1%. In rialzo Parigi (+1,2%), Francoforte (+0,9%) e Madrid (+1,3%). I listini del Vecchio continente sono spinti dal rialzo delle banche con Banco Sabadell (+3,7%), Ing (+2,9%), Credit Agricole (+2,4%), Bnp Paribas (+2,3%). In Germania in rialzo Deutsche bank (+2,7%) e Commerzbank (+4%).
In luce il comparto energetico (+1,3%) con il presso del petrolio in netto rialzo. Si mettono in mostra Total e Shell (+1,5%), Bp (+1,1%) ed Enagas (+0,5%).
Tim: in Borsa cede quasi il 9% dopo i contiSotto soglia 0,50 euro. Il 2019 si preannuncia difficile

18 gennaio 201911:17

Tim entra agli scambi in ritardo Borsa dopo che non riusciva a fare prezzo in avvio. Il titolo cede l’8,8% a 0,48 euro, tornando sotto soglia 0,50, all’indomani del Cda fiume che ha analizzato i risultati preliminari del 2018 e quelli di un 2019 che si preannuncia difficile.
Tim si aspetta un 2018 difficile e un 2019 in salita. Un cda fiume ha analizzato i risultati preliminari gestionali che risultano in linea, o appena poco più ottimisti di quelli attesi dagli analisti, appesantiti dalle dinamiche competitive. L’ebitda consolidato complessivo organico è stimato intorno a 8,1 miliardi (-5%), con quello domestico in diminuzione (mid single digit) rispetto all’anno precedente, nonostante la maggiore resilienza di Tim rispetto al mercato. Iliad, nei primi tre mesi di attività in Italia, ha conquistato il 2,2% del mercato mobile, rileva proprio oggi l’Agcom nell’Osservatorio sulle comunicazioni. Tim sale al 31% (+0,5%), mentre Vodafone (29,4%) e Wind Tre (29,1%) perdono rispettivamente lo 0,8% e il 2,3%. “E’ confermato l’andamento dei ricavi organici di gruppo. L’indebitamento finanziario netto consolidato rettificato è atteso nell’intorno di 25,2 miliardi di euro dopo il pagamento di licenze per 513 milioni di euro” precisa il gruppo ma avverte che “poiché tutte le attività di consuntivazione del Bilancio 2018 sono tuttora in corso, tali informazioni gestionali non devono essere considerate definitive e sono suscettibili di variazioni”

Borsa: Milano riduce rialzo, giù TimEnergetici in terreno positivo, spread in calo aggiorna minimo

18 gennaio 201911:59

– La Borsa di Milano riduce lievemente il rialzo con il Ftse Mib che avanza dello 0,5% a 19.577 punti. Continua in profondo rosso Tim (-7,9%), dopo il cda sui conti, mentre corre Saipem (+4,4%), con i due contratti in Arabia Saudita per 1,3 miliardi di dollari. Lo spread tra Btp e Bund tocca i 246 punti base ed aggiorna il minimo dallo scorso settembre segnato ieri. Il rendimento del decennale italiano si attesta al 2,73%.
A Piazza Affari in ordine sparso le banche. In rosso Mps e Banco Bpm (-1%) mentre sono piatte Ubi (-0,08%) e Mediobanca (-0,03%). In rialzo Banca Generali (+1,3%), Intesa (+1,1%) Bper (+1%) e Unicredit (+0,5%).
In positivo i titoli legati al petrolio con il prezzo del greggio in rialzo. Avanzano Tenaris (+2,2%) ed Eni (+2%), quest’ultima dopo che la controllata Vari Energi si è aggiudicata 13 licenze esplorative in Norvegia. Positive anche Snam e Italgas (+0,1%).
Tria, stabilità moneta troppo rigorosaTarget inflazione 2% ancora non raggiunto. Serve anche fiducia

18 gennaio 201912:14

– “Stabilità monetaria e fiducia sono elementi essenziali” per l’economia. “Oggi abbiamo la stabilità monetaria, anche se forse interpretata in modo troppo rigoroso, perché si ricerca il target di inflazione al 2% e ancora dopo anni non siamo arrivati a quel punto. Ma certamente abbiamo un problema di fiducia ed è un problema che si ripresenta, non si risolve definitivamente”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, alla presentazione all’Abi del volume sugli scritti di Guido Carli.
Visco, debito ostacola misure crescitaManca volontà Ue su titoli debito comune

18 gennaio 201912:22

– La corsa del debito “ci rende oggi molto difficile la possibilità di manovra sugli investimenti che servono alla crescita”. Lo afferma il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, in occasione della presentazioni all’Abi del volume sugli scritti di Guido Carli. L’Europa “non è in grado” di completare l’Unione bancaria e di mercato dei capitali, “c’è un’ assenza di intraprendenza nel creare una capacità fiscale sovranazionale ed emettere debito europeo che può essere utilizzato per finanziare investimenti pubblici”, ha sottolineato ancora Visco.
Borsa: Europa in rialzo guarda a CinaMercati non temono Brexit, in lieve rialzo euro su dollaro

18 gennaio 201912:37

– Seduta all’insegna dell’ottimismo per le Borse europee che proseguono le contrattazioni in stabile rialzo e guadagnano oltre l’1%. Gli investitori sulla crescita dell’economia cinese, in attesa dei dati del Pil previsti per lunedì. In attesa dell’avvio di Wall Street con i future positivi, si guarda ai colloqui tra Cina e Usa sul fronte del commercio internazionale. Non sembra destare preoccupazione la situazione nel Regno Unito sulla vicenda della Brexit. L’euro sul dollaro si attesta a 1,1404 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 cresce dell’1,1%. Parigi (+1,4%), Londra (+1,3%), Francoforte (+1,2%) e Madrid (+1,3%). Nel Vecchio continente avanzato le banche, i tecnologici e l’energia. Corrono Commerzanbank (+3,9%), Ing (+3%), Bnp Paribas (+2,4%) e Banco Bilbao (+2,2%).
Gli spiragli sulla vicenda dei dazi spinge il comparto dell’auto (+2,1%) con Daimler (+2,2%), Porsche e Renault (+1,6%), Volkswagen (+1,3%) e Peugeot (+1%).
Nautica, Ferretti acquisisce WallyL’annuncio ufficiale al Boot di Dusseldorf

18 gennaio 201912:48

– Ferretti Group acquisirà Wally, iconico brand della nautica di lusso. Lo ha reso noto lo stesso gruppo, precisando che l’annuncio sarà al Boot di Dusseldorf, che apre domani. Firmato un accordo di licenza in esclusiva che rappresenta un passo fondamentale per l’acquisizione. Tra il 2019 e il 2022 Ferretti investirà oltre 84 milioni di euro nello sviluppo del marchio. I nuovi Wally verranno costruiti in particolare ad Ancona. Ferretti presenterà al Boot anche il primo progetto della nuova era, il 48 Wallytender, la cui anteprima sarà al Salone di Cannes. “Esiste da tempo una fascinazione reciproca fra noi e Wally – ha detto l’ad di Ferretti Group, Alberto Galassi – Svilupperemo il marchio con metodo, visione e investimenti”. Luca Bassani, fondatore di Wally, ha commentato: “Il mercato oggi richiede investimenti importanti. Ferretti ha grandi capacità industriali, non potevo augurare di meglio alla vita di Wally.” Grazie all’accordo, Wally ritorna a Düsseldorf, dove mancava come espositore dal 2004.
Energia,turbina hi tech tutta d’un pezzoFresata da un blocco unico di acciaio per centrale val d’Ultimo

BOLZANO18 gennaio 201913:36

– Due mesi, 24 ore su 24, di fresatura completamente automatizzata e due tonnellate di materiale di scarto: sono questi i numeri di un “capolavoro” tecnico di Voith Spagna: la nuova turbina della centrale idroelettrica della val d’Ultimo, in Alto Adige, ricavata da un blocco unico di acciaio.
Questo metodo innovativo – spiega Giovanni Paolucci di Alperia – consente una precisione al centesimo di millimetro di un manufatto destinato a sopportare sollecitazioni estreme. La società elettrica altoatesina attualmente sta modernizzando la centrale di Santa Valburga. L’investimento è di 20 milioni di euro e rientra in un piano molto più ampio di ristrutturazione delle centrali presenti sul territorio altoatesino. La centrale di Santa Valburga ha una potenza annua di 25 megawatt e produce 100 milioni di kWh: il fabbisogno medio di 25 mila famiglie. Il prelievo dell’acqua avviene a 1.800 metri di quota, nel lago Fontana Bianca, con un salto di 700 metri di dislivello.        [print-me title=”STAMPA”]

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DI SABATO 22 DICEMBRE 2018

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Salute e bellezza, +25% fatturato 4 anni
Comar, oltre 110 mila addetti, successo grazie a r&s e talenti

22 dicembre 201811:44

– Crescono le società del settore farmaceutica e cosmesi che negli ultimi quattro anni, hanno visto crescere il loro fatturato del 25,3%, e nel 2018, per la prima volta, saranno più di 100 le aziende italiane con fatturato superiore ai 50 milioni di euro e i 50 miliardi di euro come fatturato aggregato.
E’ quanto emerge dalla seconda edizione dell’analisi dei bilanci 2014-2017 delle Società del settore, realizzato dal Centro Studi CoMar. In particolare nel 2017 il fatturato complessivo è stato di 49,7 miliardi di euro (+ 5%) rispetto al 2016; il margine operativo netto è stato di 4,6 miliardi di euro (-1,9%); gli addetti sono cresciuti dai 92.099 del 2014 ai 110.492 di fine 2017 (+6,7%), in aumento di 18.393 unità nei quattro anni; il fatturato per dipendente è stato di circa 450mila euro nel 2017, in aumento rispetto ai 447mila del 2016 e ai 430mila del 2014; i debiti finanziari, tra il 2016 e il 2017, si sono incrementati del 14,3% a 8,8 miliardi di euro.
Fisco: Cgia, 2019 tasse locali +1mldRimozione blocco aliquote locali spingerà ad innalzare aliquote

VENEZIA22 dicembre 201814:15

Nel 2019 famiglie e imprese rischieranno di pagare un miliardo in più in tasse locali. A sostenerlo la Cgia di Mestra che rileva come “tra Irap, Imu/Tasi e addizionali Irpef, famiglie e imprese versano a Regioni ed enti locali oltre 60 miliardi di euro all’anno”. “L’incidenza di questo importo – rileva la Cgia -, sul totale delle entrate tributarie, è pari al 12% e, purtroppo, è destinato ad aumentare. Dal 2019, infatti, rischiamo di pagare almeno un miliardo in più, a seguito della rimozione del blocco delle aliquote dei tributi locali introdotta nella manovra di Bilancio attualmente i discussione in Parlamento”. Dopo aver rimosso il blocco delle aliquote dei tributi locali introdotto con la legge di Stabilità del 2016 dall’allora Governo Renzi, è molto probabile che alcuni Governatori e molti Sindaci torneranno ad innalzarle. Secondo alcune stime fatte dalla Cgia, degli 8mila Comuni presenti in Italia oltre l’80% ha i margini per aumentare sia l’Imu sulle seconde/terze case sia l’addizionale Irpef.
Modiano, capire perché bruciati aumentiAssemblea per rafforzamento patrimoniale

22 dicembre 201815:31

“Vogliamo capire cos’è successo e come mai gli aumenti di capitale di questa banca siano stati ‘bruciati’. Appena avremo una ricostruzione ineccepibile proporremo le terapie e tutte le iniziative del caso”. Lo ha detto il presidente di Carige Pietro Modiano rispondendo ai soci nell’assemblea degli azionisti. Appuntamento convocato per l’approvazione del piano di rafforzamento del capitale.
L’Assemblea si è regolarmente costituita”, aveva dichiarato in precedenza Modiano dando lettura del numero degli azionisti presenti, 270 soci, rappresentanti il 41% del capitale. Nessuna variazione nel capitale sociale, con Malacalza Investimenti al 27,555% – ricorda leggendo il libro soci Modiano – Volpi al 9,087% e Mincione con il 5,428 per cento.
Natale: 112 euro a famiglia per il ciboConfesercenti-Swg, rush finale vale 3,8 mld tra regali e tavola

22 dicembre 201814:21

– Corsa all’acquisto di doni e gastronomia nell’ultimo weekend prima di Natale. Saranno circa 6,3 milioni infatti gli italiani che – secondo una indagine Confesercenti-Swg – tra oggi, domani e lunedì affolleranno strade e negozi per trovare gli ultimi regali da mettere sotto l’albero o le leccornie da mettere in tavola per la cena della Vigilia ed il pranzo di Natale. Un rush finale di clienti che dovrebbe valere circa 3,8 miliardi di euro di vendite tra prodotti enogastronomici e doni. Quest’anno – secondo l’indagine sui consumi per il Natale – ogni italiano spenderà per i regali 285 euro, mentre per la cena della Vigilia e/o il Pranzo di Natale il budget quest’anno è di 112 euro, in leggera crescita (+0,2%) sullo scorso anno.
Manovra: dal fisco alle pensioni, ecco tutte le misure

22 dicembre 201815:26

Dal fisco alle pensioni, ecco tutte le misure della manovra:  Saldo e stralcio delle cartelle tra 2000 e 2017 per chi è difficoltà economica con Isee entro 20 mila euro. Lo si legge nel maxiemendamento, che prevede l’estinzione dei debiti per omessi versamenti di tasse e contributi pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee fino a 12.500 euro e 35% con Isee fino a 20mila euro. Il debito può essere pagato senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione, entro il 30 novembre del 2019 oppure in 5 rate con importi diversi rispetto alla prima versione.Gli sconti per l’acquisto dei seggiolini antiabbandono saranno estesi anche nel 2020 con uno stanziamento di 1 milione di euro, analogo a quello introdotto per il 2019 nel corso dell’iter della manovra alla Camera. Lo prevede il maxiemendamento alla legge di bilancio bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato. Tassazione ‘modello Portogallo’ per richiamare dall’estero chi è già in pensione e decide di spostare la sua residenza nel Sud Italia. Nel maxiemendamento alla manovra trova posto la flat tax al 7% per i pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni che scelgano di venire, o tornare, nei piccoli Paesi sotto i 20mila abitanti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. Le entrate sono destinate all’istituzione di poli universitari tecnico scientifici nel MezzogiornoAlla Rai 80 milioni in 2 anni. Un contributo di quaranta milioni all’anno nel biennio 2018-2019. Le risorse dovranno servire a rispettare gli obblighi del contratto di servizio, compresa la programmazione digitale.L’Iva agevolata al 4% per cracker e fette biscottate, si applicherà anche a pane e cracker contenenti destrosio, saccarosio, grassi e oli alimentari industriali ammessi dalla legge, cereali interi o in granella e semi, semi oleosi, erbe aromatiche e spezie di uso comune. Lo prevede una norma inserita nel maxiemendamento alla manovra. Il testo prevede che non si rimborsano imposte già pagate né è consentita alcuna variazione prima dell’entrata in vigore della legge di bilancio fissata per il 1° gennaio 2019.

Fed: Trump discusso licenziamento PowellBloomberg, consiglieri hanno avvertito: mossa disastrosa

NEW YORK22 dicembre 201815:33

Donald Trump ha discusso con alcuni dei suoi consiglieri la possibilità di licenziare il presidente della Fed Jerome Powell in seguito all’aumento dei tassi di interesse deciso mercoledì scorso. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Trump ne ha parlato più volte negli ultimi giorni. Augurandosi che l’ira di Trump si dissolva, lo staff della Casa Bianca lo ha però messo in guardia sul fatto che il licenziamento sarebbe una mossa disastrosa.
Carige: Malacalza blocca aumentoPrima di nuovi sacrifici fare luce su passato

GENOVA22 dicembre 201815:36

Malacalza Investimenti, socio di Banca Carige con il 27,5%, fa saltare l’aumento di capitale.
Paolo Ghiglione, avvocato del gruppo ha annunciato le intenzioni di voto: “ci asteniamo”, ha detto dopo aver premesso che “prima di ulteriori sacrifici bisogna far luce sulle vicende e sul management passato”.
Nel corso dell’assemblea, il presidente di Carige, Pietro Modiano, rispondendo ai soci che hanno proposto l’azione di responsabilità sull’ex a.d. Paolo Fiorentino, ha detto: “Vogliamo capire cos’è successo e come mai gli aumenti di capitale di questa banca siano stati ‘bruciati’. Appena avremo una ricostruzione ineccepibile proporremo le terapie e tutte le iniziative del caso”. Parole che lasciano intendere che alla prossima assemblea di bilancio lo stesso cda potrebbe chiederla, anche se oggi la presidenza l’ha respinta. “E’ stato un atto dovuto della presidenza che si deve attendere alla legge, non nel merito – ha detto Modiano – in sede di bilancio l’ampia ricognizione avrà dato i suoi frutti e potremo prendere una decisione”.

Borsa: volatilità danneggia paperoniDa inizio anno dopo avere bruciato i guadagnai primi sei mesi

NEW YORK22 dicembre 201816:03

– I paperoni mondiale hanno visto andare in fumo 511 miliardi di ricchezza dall’inizio dell’anno.
Dopo primi sei mesi stellari, gli ultramiliardari si sono scontrati con la guerra commerciale e i timori di una recessione americane che hanno affondato le borse, appesantite anche dalla politica meno accomodante delle banche centrali. E’ quanto emerge dal Bloomberg Billionaires Index.
La volalitilita’ dei mercati non ha risparmiato nessuno, neanche Jeff Bezos. Il fondatore di Amazon e’ arrivato nel corso del 2018 a valere 168 miliardi di dollari: era settembre. Ora a tre mesi di distanza Bezos vale solo 115 miliardi di dollari.       [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 18:56 DI VENERDì 21 DICEMBRE 2018

ALLE 00:33 DI SABATO 22 DICEMBRE 2018

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Miracolo Melegatti, venduti oltre 500mila pandori

Un piccolo miracolo. ”Oltre mezzo milione di pandori venduti”. Denis Moro, l’amministratore delegato che ha guidato la ripresa della produzione della Melegatti, brinda al successo insperato, con lo stabilimento ripartito da poco più di un mese dopo il periodo buio della chiusura e con la presenza dei prodotti sugli scaffali già per questo Natale. ”C’è stato un clima bellissimo in tutta l’azienda – dice

e questo è stato possibile grazie alla vecchia squadra e all’innesto mirato di alcuni profili che stanno portando innovazione”.
Ma la campagna di Natale è stato solo un anticipo di quello che dovrà diventare l’azienda. ”A Pasqua – spiega – si ripartirà con i prodotti tradizionali, le colombe, le specialità, i farciti, introdurremo la novità della colomba ai cereali antichi”. L’obiettivo non è solo quello di guadagnare quote di mercato in Italia: ”Con un marchio così forte, contiamo di penetrare in alcuni segmenti di prodotti per tutti i giorni e poi andremo all’estero già nel 2019”.

Il piano industriale messo a punto internamente ”prevede dei punti di equilibrio; equilibrio nei volumi, nei margini, nella distribuzione, nella presenza tra mercato italiano ed estero”. Moro ritiene che nonostante il mercato presenti una tendenza alla concentrazione dei marchi e della produzione con ribassi dei prezzi al limite del suicidio, ”Melegatti ha la forza e la volontà per differenziarsi dalla battaglia tipica dei volumi/prezzo; non sarà facile, ma ce la faremo. Siamo ripartiti con 35 dipendenti e già nel 2019 faremo nuove assunzioni mirate per portare a casa nuove competenze”.Moro interviene anche sulla presa di posizione della ministra della Salute, Giulia Grillo, sul “pandoro senz’anima”, posizione poi parzialmente rivista con un ”pandoro o panettone purché sia sempre made in Italy”. ”Il pandoro senz’anima? Il pandoro nasce 124 anni fa con noi e ha un’identità molto importante, quella di Melegatti” sottolinea. ”Noi facciamo industria – dice

– dalla politica siamo distanti e facciamo fatica a fare commenti. Sicuramente il pandoro, così come il panettone e la colomba sono prodotti che contraddistinguono tutti i grandi brand. E tutti i grandi brand hanno un’anima. Quindi, quello che posso assicurare è che Melegatti, come tutti i grandi brand italiani, ha un’anima e un’identità”.

Riforma dirigenti e mobilità più facile, ok Cdm a ddl delega su Pa

Novità per gli statali. Il Consiglio dei ministri ha approvato in prima lettura, lo schema del disegno di legge “Deleghe al Governo per il miglioramento della Pubblica Amministrazione” proposto dal ministro per la Pa Giulia Bongiorno, che contiene, tra i provvedimenti più attesi, la riforma della dirigenza. Il ddl si compone di 8 articoli “accomunati dall’obiettivo di individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, il miglioramento dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi erogati dalle stesse” secondo quanto si legge nel testo

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DIRIGENTI – Nel testo si legge che c’è la possibilità di rinnovare gli incarichi dei dirigenti “per una sola volta se presenti determinati requisiti” e spunta anche l’ipotesi di responsabilità disciplinare e dirigenziale per “l’omessa verifica dell’effettiva presenza in servizio del personale assegnato, la scarsa produttività, ecc”, ovvero rispetto all’assenteismo e ai furbetti del cartellino.

Tra le varie misure per il riordino della disciplina della dirigenza si prevede inoltre, che i concorsi pubblici per l’accesso alla dirigenza dovranno essere svolti “esclusivamente da parte della SNA”, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Il ddl si propone inoltre di “incentivare la qualità della prestazione lavorativa dei dirigenti anche al fine di incrementarne la produttività e di migliorare l’immagine e l’efficienza della pubblica amministrazione”. Un obiettivo da perseguire secondo principi e criteri direttivi che prevedono innanzitutto l’accesso alla qualifica di dirigente, assicurando differenziazione e valorizzazione della competenza e delle valutazioni conseguite.Lo svolgimento, da parte della SNA, di concorsi per titoli ed esami viene riservato al personale dipendente che abbia conseguito le valutazioni migliori nell’ultimo triennio. Inoltre, “lo svolgimento, da parte della SNA, per una quota dei posti non superiore al cinquanta per cento di quelli che si rendono disponibili nell’arco di un triennio a seguito di cessazione dal servizio e differenziata in base alle dimensioni di ciascuna amministrazione, di concorsi per titoli ed esami riservate ai dirigenti di seconda fascia, anche non appartenenti ai ruoli delle amministrazioni interessate”. Il ddl delega prevede anche “conferimento, conferma e revoca degli incarichi dirigenziali ridefinendo i criteri di rotazione, di parità di genere e di valorizzazione del merito”.E ancora, l’individuazione di requisiti per incarichi di livello dirigenziale generale ai dirigenti di II fascia; possibilità di rinnovare incarichi per una sola volta se presenti determinati requisiti; prevedere l’aumento delle quote percentuali di dotazione organica, nel limite massimo del 30 per cento. Per quanto riguarda la disciplina del rapporto di lavoro e del trattamento retributivo la riforma intende “confermare il principio di separazione tra vertice politico e amministrativo, circoscrivendo i rispettivi ambiti decisionali per quanto concerne l’attività amministrativa e la gestione delle risorse”. In materia di responsabilità disciplinare e dirigenziale le norme prevedono l’elaborazione di “un codice di condotta – di coordinamento della normativa in materia – recante la chiara e dettagliata indicazione delle ipotesi di responsabilità disciplinare, dell’entità e della natura della sanzione irrogabile. Inoltre si prevede di aggiornare la “disciplina delle modalità di accertamento della responsabilità dirigenziale”.NUOVI CONCORSI – Lo schema di disegno di legge prevede anche di ridefinire le modalità di accesso al pubblico impiego, compreso quello della dirigenza, anche mediante la riduzione dei tempi e dei costi delle procedure concorsuali. Tra i princìpi e criteri direttivi, si legge nel testo

si prevedono “prove differenziate (teoriche e pratiche) in relazione alle professionalità da reclutare”, l’estensione alle Province, Città metropolitane, Comuni, Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, nonché agli enti dagli stessi controllati, l’obbligo di reclutare dirigenti e figure professionali omogenee. Inoltre si prevedono “incentivi, anche in termini di incremento delle facoltà assunzionali e, in coerenza con i piani dei fabbisogni, in favore delle Regioni e delle altre pubbliche amministrazioni, che decidano di procedere al reclutamento dei dirigenti e delle figure professionali omogenee”.E ancora si prevede lo svolgimento, nella fase del reclutamento e in occasione delle progressioni di carriera, di verifiche psico-attitudinali nonché quelle finalizzate all’accertamento anche del possesso di adeguate capacità relazionali, ivi compresa l’attitudine al lavoro di gruppo. Particolare non da poco anche quello di “prevedere l’uso degli strumenti informatici anche ai fini dello svolgimento delle procedure selettive” per tutte le procedure concorsuali, e “l’individuazione dei componenti delle commissioni esaminatrici esclusivamente tra i soggetti iscritti nell’Albo nazionale dei componenti delle commissioni esaminatrici di concorso, da istituire presso il Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che lo gestisce e lo aggiorna;. Infine “rafforzare lo spirito di servizio dei dipendenti pubblici nello svolgimento delle relative funzioni”.PIU’ TRASPARENZA NELLA VALUTAZIONE – Il ddl prevede strumenti per assicurare il miglioramento dei sistemi di misurazione e valutazione della performance organizzativa delle pubbliche amministrazioni e della qualità dei servizi erogati ai cittadini e di migliorare il riconoscimento e la valorizzazione del merito dei dipendenti pubblici rispetto al contributo prestato “assicurando la riduzione degli oneri amministrativi, l’oggettività e la trasparenza dei procedimenti di valutazione, il coinvolgimento dell’utenza e di soggetti esterni alle pubbliche amministrazioni”. Lo schema di ddl prevede, nel rispetto del principio dell’adeguato accesso dall’esterno, lo svolgimento di concorsi per titoli ed esami riservati al personale dipendente con le valutazioni migliori nell’ultimo triennio.MOBILITA’ VOLONTARIA PIU’ SEMPLICE – Tra gli obiettivi del ddl c’è anche quello di semplificare e omogeneizzare le procedure di mobilità volontaria, come ad esempio l’eliminazione del nulla osta da parte dell’amministrazione di appartenenza e di assicurare la pubblicità e la trasparenza delle procedure, prevedendo l’obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale dell’amministrazione e di quello del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri.Le nuove norme prevedono poi, a parità di merito, l’attribuzione di un titolo di preferenza a favore dei soggetti beneficiari delle agevolazioni previste in materia di tutela dei lavoratori con disabilità, nonché ai dipendenti con figli di età inferiore ai tre anni. Inoltre, la Delega in materia di contrattazione collettiva del pubblico impiego prevede di ridefinire gli ambiti di applicazione della legge, della contrattazione collettiva e di quella individuale, nel rapporto di lavoro del personale e di valorizzare il principio in base al quale i dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della Nazione.Nelle materie disciplinabili dalla contrattazione collettiva, si prevede di “specificare le ipotesi di derogabilità delle disposizioni di legge da parte della contrattazione collettiva ferma l’inderogabilità delle disposizioni di legge da parte della contrattazione individuale; stabilire criteri e limiti per la determinazione dei vincoli finanziari alla contrattazione collettiva, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, ridefinendo gli ambiti di intervento della contrattazione collettiva integrativa”. E ancora le disposizioni dovranno definire, in armonia con i principi dell’Unione europea, “l’entità e le modalità di quantificazione del risarcimento del danno a favore del lavoratore in caso di violazione di disposizioni imperative in materia di assunzione o impiego di lavoratori mediante contratti flessibili o lavoro autonomo”. Infine la disciplina dei procedimenti disciplinari verrà razionalizzata anche attraverso l’individuazione di procedimenti semplificati per gli illeciti di minore gravità.

La manovra ha confermato i tagli all’editoria, fino al 100% nel 2022

Confermati i tagli dei contributi all’editoria. Nell’ultima bozza del maxiemendamento alla manovra c’è la norma proposta da 5 Stelle che prevede una riduzione progressiva dei contributi diretti all’editoria dal prossimo anno fino all’azzeramento dei finanziamenti nel 2022.Nel 2019 il taglio alle imprese editrici riunite come cooperative dei giornalisti sarà del 20% nella parte eccedente il contributo di 500.000 euro, percentuale che sale al 50% nel 2020, al 75% nel 2021 fino al 100% nel 2022.

Anas: nominato nuovo cda, Gemme presidente e Simonini ad

L’assemblea degli azionisti di Anas ha nominato oggi i membri del nuovo consiglio di amministrazione (Gruppo FS Italiane), che è composto da Claudio Andrea Gemme (presidente), Ivo Roberto Cassetta, Antonella D’Andrea, Vera Fiorani e Massimo Simonini e resterà in carica per il triennio 2018-2020, fino all’Assemblea di approvazione del bilancio 2020. A valle dell’Assemblea degli azionisti, il nuovo cda ha nominato Massimo Simonini quale amministratore delegato e direttore generale. Lo riferisce l’Anas in una nota.

Wall Street: chiude in profondo rosso, DJ -1,85% e Nasdaq -2,99%

Chiusura in profondo rosso per Wall Street alla fine di una settimana difficile, caratterizzata dalla decisione della Fed di rialzare i tassi di interesse. A pesare sono anche rinnovati timori per il commercio e lo spettro dello shutdown del governo di Washington. Il Dow Jones perde l’1,85% a 22.444,73 punti, il Nasdaq cede il -2,99% a 6.332,99 punti dopo aver toccato il -3,36%, lo S&P perde il 2,06% a 2.416,66 punti.

a giù con Tim e Unicredit Male anche Leonardo e Fca, crescono Mediolanum e Stm

Gli indici di Piazza Affari mancano il rimbalzo e concludono la giornata con altri segni meno: Ftse Mib -0,97% a 18.387 punti e All Share -0,84% a 20.194. Lo spread in lieve risalita, in attesa del maxi emendamento sulla manovra, contribuisce al ribasso di alcuni titoli del comparto banca e finanza, come Unicredit -3,80% (però il settore non presenta un quadro omogeneo e fra i titoli del listino principale Banca Mediolanum risulta fra i migliori di giornata con un +5,24%). Fuori dal paniere principale sono volate del 6,67% le azioni di Banca Carige, in vista dell’assemblea sull’aumento di capitale da 400 milioni di euro.

Gli indici di fiducia di consumatori e imprese elaborati dall’Istat sono risultati peggiori delle attese degli analisti e questo penalizza alcune azioni dell’industria (Fiat Chrysler Automobiles -3,19% e Leonardo -3,25%) e dei servizi (Telecom Italia -3,81% dopo che il consiglio di amministrazione della compagnia si è, chiuso con un nulla di fatto, limitandosi ad aprire un’istruttoria sulla richiesta di assemblea inoltrata da Vivendi e riservandosi di decidere il prossimo 14 gennaio). Per contro sono andate bene le azioni di StMicroelectronics (+2,57%) e di Mediaset (+1,93%); queste ultime si preparano a uscire dal listino principale, dove invece dal 27 dicembre entreranno le Amplifon (-7,64% il responso di giornata) e le Juventus (-4,63%). Ottimo risultato in giornata per i titoli farmaceutici di Recordati (+2,19%), tradizionalmente difensivi, e per la diagnostica ad alto contenuto tecnologico di Diasorin (+2,11%).

ovo contratto delle Agenzie del lavoro sconfessa il Decreto Dignità Economia e Lavoro – Rafforzamento del welfare di settore per i disoccupati

Assolavoro, Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, e i sindacati di categoria, Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di settore. Tra le disposizioni più rilevanti del nuovo accordo, valido fino al 2021, figurano quelle che superano alcuni rischi derivanti dalla Circolare del Ministero del Lavoro n.17/2018, relativa al cosiddetto Decreto Dignità. La Circolare, infatti, includendo nel computo dei 24 mesi alla successione di contratti a termine intercorsi tra le medesime parti tutti i rapporti di lavoro a termine a scopo di somministrazione, “anche antecedenti alla data di entrata in vigore della riforma”, determina nell’immediato rischi per un’ampia platea di lavoratori. Secondo le rilevazioni di Assolavoro, in particolare, sono risultate essere non meno di 53mila le persone che a gennaio 2019, raggiunti i 24 mesi di lavoro con la medesima Agenzia, non sarebbero potute più essere impiegate con un contratto di somministrazione a termine, a causa della indicazione contenuta nella Circolare del ministero del Lavoro.

Su questo fronte ora l’Accordo Assolavoro-sindacati dispone che tutti i periodi di lavoro a tempo determinato contrattualizzati tra le medesime parti (Apl e lavoratore) sono conteggiati, ai soli fini del computo dell’anzianità lavorativa antecedente al 1° gennaio 2019, per un massimo di 12 mesi nell’arco temporale di 5 anni. “Nelle ipotesi di somministrazione di lavoro con il medesimo utilizzatore – recita il testo – la durata massima è individuata dalla contrattazione collettiva applicata dall’utilizzatore. In assenza di tale disciplina la durata massima della successione dei contratti è fissata in 24 mesi”. Altre disposizioni riguardano il rafforzamento del welfare di settore e la formazione, con il cosiddetto “diritto mirato a percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale”.       [print-me title=”STAMPA”]