Aggiornamenti, ECONOMIA, Notizie, Ultim'ora

ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE

Tempo di lettura: 13 minuti

Ultimo aggiornamento 21 Febbraio, 2019, 19:02:10 di Maurizio Barra

ECONOMIA

TUTTE LE NOTIZIE SEMPRE AGGIORNATE

DALLE 08:43 ALLE 19:02 DI GIOVEDì 21 FEBBRAIO 2019

ECONOMIA

Spread Btp/Bund apre stabile a 276
Dopo corsa di ieri. Rendimento al 2,8%

21 febbraio 2019 08:43

– Apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund che segna 276 punti, sugli stessi livelli della chiusura di ieri quando ha messo a segno una crescita di 8 punti. Il rendimento del decennale italiano è pari al 2,8%.
Borsa: ottimismo in Asia, Tokyo +0,15%Fiacca Shanghai, futures positivi, in arrivo dati Ue ed Usa

21 febbraio 201908:55

– Prevale l’ottimismo sui principali listini di Asia e Pacifico, in attesa della conclusione dei negoziati tra Usa e Cina sui dazi, ad eccezione di Shanghai (-0,27%) e Seul (-0,05%), piuttosto fiacche. Tokyo ha chiuso con un rialzo dello 0,15%, Taiwan è salita dello 0,46% e Sidney dello 0,7%. Positive Hong Kong 8+0,29%) e Mumbai (+0,38%), ancora in fase di contrattazioni. In rialzo i futures europei e americani in attesa della fiducia economica delle imprese in Francia e nell’Ue e dell’inflazione in Germania e in Italia in gennaio. Dagli Usa sono in arrivo una lunga serie di dati, dall’indice Fed di Filadelfia (fiducia dei consumatori) alle richieste di sussidi di disoccupazione, dagli ordini di beni durevoli all’inflazione, dall’indice principale alle vendite di case esistenti. Il sostanziale equilibrio tra dollaro e yen non ha impedito ai titoli dei grandi esportatori giapponesi di progredire, da Komatsu (+3,79%) a Honda (+2,31%) e Sony (+1,25%), in controtendenza Toyota (-0,87%).
Borsa: Milano apre rialzo (+0,03%)Indice Ftse Mib a quota 20.310 punti

MILANO21 febbraio 201909:03

– Avvio di seduta per Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,03% a 20.310 punti.
Borsa:Europa contrastata Londra -0,23%Bene Francoforte (+0,41%), stabile Parigi (+0,08%)

21 febbraio 201909:27

– Avvio di seduta contrastato per le principali borse europee. Londra cede lo 0,23% a 7.211 punti, Francoforte guadagna lo 0,41% a 11.448 punti e Parigi sale dello 0,08% a 5.200 punti.
Borsa: Milano stabile, bene AmplifonTenaris scivola dopo conti, banche contrastate con spread a 275

21 febbraio 201909:46

– Piazza Affari si mantiene stabile dopo una lieve sbandata nei minuti immediatamente successivi all’apertura. L’indice Ftse Mib oscilla intorno alla parità con Amplifon (+1,65%), Atlantia (+0,81%) e Moncler (+0,63%) in rialzo a differenza di Juventus (-10,15%), che sconta la sconfitta a Madrid in Champions e Prysmian (-8,74%), penalizzata dal taglio della raccomandazione di Mediobanca a ‘neutral’ da ‘outperform’ (rendimento migliore dell’indice di Borsa). Debole anche Tenaris (-2,58%) nonostante conti migliori delle stime.
Scendono Fca (-0,85%), Stm (-0,55%) e Leonardo (-0,4%), salgono invece Eni (+0,29%), Enel (+0,38%), Terna (+0,75%) e Snam (+0,38%). Contrastate le banche con lo spread stabile a 275 punti. Unicredit lascia sul campo lo 0,47% e Intesa sale dello 0,1%. Giù Banco Bpm (-0,59%) e Ubi (-0,43%), lieve rialzo invece per Bper (+0,05%).
Borsa: Europa contrastata, Milano -0,2%Spread sopra 277 punti frena Unicredit e Banco Bpm

21 febbraio 201910:07

– Borse europee contrastate con Londra (-0,38%) e Milano (-0,28%) deboli a differenza di Francoforte (+0,21%), Madrid (+0,24%) e Parigi (+0,1), dopo il rialzo della fiducia delle imprese in Francia, in Germania e nell’Ue. Positivi i futures Usa in attesa di una lunga serie di dati, mentre sul fronte dei negoziati sui dazi con la Cina prevale un cauto ottimismo. Il rialzo dello spread tra Btp e Bund sopra quota 277 punti penalizza in Piazza Affari Unicredit (-1,65%), Banco Bpm (-0,93%), Ubi (-0,91%) e Intesa (-0,44%).
SEgno meno anche per Hsbc (-1,64%), Bnp (-0,94%) e Sabadell (-0,6%), mentre salgono Barclays (+3,68%) e Standard Chartered (+1,49%) dopo i conti.
Istat, l’inflazione frena allo 0,9%Confermate le stime preliminari. Carrello della spesa +0,6%

21 febbraio 201911:00

– I dati definitivi dell’Istat confermano che il tasso di inflazione ha rallentato allo 0,9% a gennaio dall’1,1% di dicembre, come anticipato dalle stime preliminari. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%. “Il 2019 si apre con un’inflazione in rallentamento e che accentua i segnali di debolezza dell’ultima parte del 2018, scendendo sotto il punto percentuale”, è il commento dell’istituto di statistica.
La franata dell’inflazione a gennaio è imputabile prevalentemente ai prezzi dei beni energetici sia nella componente regolamentata (da +10,7% di dicembre a +7,9%) sia in quella non regolamentata (da +2,6% a +0,3%). Questa dinamica è stata in parte mitigata dall’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +0,6% a +2,2%) e in misura minore dei Beni alimentari non lavorati (da +1,3% a +1,7%).
Si attenua anche la crescita dei prezzi del carrello della spesa: per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona passa da +0,7% a +0,6%.
Utile Bce in 2018 +300 milioni a 1,6 mldProfitti distribuiti a banche centrali nazionali

21 febbraio 201911:36

La Banca Centrale Europea archivia il 2018 con un utile in crescita di 300 milioni di euro a 1,6 miliardi (1,3 miliardi nel 2017), ed è distribuito integralmente alle banche centrali nazionali. Lo rende noto la Bce nel Bilancio, spiegando che il risultato è dovuto “principalmente all’incremento degli interessi attivi netti percepiti sul portafoglio in dollari statunitensi e sul portafoglio del Programma di acquisto di attività”. Nel 2018 si rilevano interessi attivi netti per 2,277 miliardi di euro (1,812 miliardi nel 2017), sottolinea la Bce, mentre gli interessi attivi netti sui titoli detenuti per finalità di politica monetaria ammontano a 1,2 miliardi di euro (1,1 miliardi nel 2017). Il totale di bilancio della Bce è aumentato a 447 miliardi di euro (414 miliardi nel 2017). I contributi a carico delle banche e gruppi finanziari vigilati ammontano a 518 milioni di euro, in aumento dai 437 milioni del 2017.
Casa, compravendite in calo dello 0,8%Istat, primo segno meno dopo un anno e mezzo. Sull’anno +1,6%

21 febbraio 201911:48

– Tornano in calo le compravendite nel terzo trimestre 2018 quando diminuiscono dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Secondo i dati Istat, è il primo segno meno dopo sei trimestri di espansione. Su base annua le transazioni immobiliari sono aumentate dell’1,6%. Le convenzioni notarili sono state 175.102 nel trimestre. La flessione, rispetto al secondo trimestre, è del -0,2% per il settore abitativo e del -10,9% per l’economico. Su base annua c’è un aumento dell’abitativo (+3,9%) e un crollo dell’economico (-27,1%). L’indice destagionalizzato dei mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare “cresce ancora, raggiungendo nel Centro i valori medi del 2010”, osserva l’Istat. Le convenzioni notarili per mutui (98.209) aumentano dell’1,5% rispetto al trimestre precedente e del 7% su base annua.

ECONOMIA

Borsa: Milano peggiora con Prysmian
In calo Unicredit, Banco Bpm, Ubi e Intesa

21 febbraio 201912:31

– Piazza Affari peggiora nella mattinata (Ftse Mib -0,6%), frenata da Prysmian (-10,3%), congelata anche al ribasso dopo il nuovo blocco del collegamento sottomarino Westernlink tra Scozia e Galles. Sotto pressione anche la Juventus (-9,39%), sconfitta in Champions a Madrid, mentre Tenaris (-1,54%), frena dopo conti migliori delle stime.
L’oscillazione dello spread tra 270 e 277 punti frena i bancari Unicredit (-2,92%), Mps (-2,3%), Banco Bpm (-1,9%), Intesa (-1,2%) e Ubi (-0,86), ma risparmia Poste (+0,54%). Segno meno per Fca (-1,1%) e Leonardo (-2%), risale invece Stm (+0,1%).
Acquisti cauti su Eni (+0,12%) e Enel (+0,23%), fanno meglio invece Terna (+0,8%) e Snam (+0,84%), che sta lanciando un bond da 500 milioni sulla transazione energetica. Rialzi più decisi per Moncler (+0,89%), Campari (+1,27%), Atlantia (+1,33%) e Amplifon (+1,53%), regina del paniere. Sotto pressione Astaldi (-3,32%), debole Salini Impregilo (-1,36%), poco mossa Tim nel giorno del Cda sul piano industriale.
Prysmian: commessa in Cile da 50 mlnPer gruppo è ritorno nel settore dopo acquisizione General Cable

21 febbraio 201912:32

– Prysmian si è aggiudicata una doppia commessa in Cile, del valore complessivo di “circa 50 milioni di euro” per la realizzazione di un sistema in cavo sottomarino senza ripetitore, fornito ‘chiavi in mano’, che collegherà Arica a Puerto Montt. La commessa – commenta Hakan Ozmen, vicepresidente esecutivo dell’apposita unità di Prysmian – è il primo progetto per un’interconnessione per le telecomunicazioni in cavo sottomarino ottenuto dopo l’acquisizione di General Cable (Gc) e segna “il ritorno di Prysmian in questo settore”. I contratti sono stati siglati infatti dall’unità Nsw, la divisione dedicata ai cavi sottomarini per le telecomunicazioni, acquisita insieme a General Cable.
Manovra: portavoce Ue, nessuna decisione sui conti dell’Italia. Botta e risposta Juncker-Salvini Il presidente della Commissione: il vicepremier leghista ‘non è il ministro delle Finanze’. La replica: ‘Dal 27 maggio non sarà più niente’

BRUXELLES21 febbraio 201917:51

Botta e risposta tra Juncker e Salvini. “non è il ministro delle finanze”, dice il presidente della Commissione a proposito delle parole di Salvini, secondo il quale non è necessaria una manovra correttiva. Poco dopo arriva la replica: “Juncker dal 27 maggio non sarà più niente, quindi vedremo se avremo ragione noi o qualche burocrate europeo. Io ricordo che l’Ue ci ha sempre detto che non potevamo toccare la legge Fornero, invece l’abbiamo toccata, la stiamo smontando e quindi se ne facciano una ragione”, dice il leader della Lega, ai microfoni di Stasera Italia di Rete4, lasciando Villasimius per recarsi a Cagliari.Nessuna decisione presa sull’Italia dall’Unione Europea.  “Non abbiamo discusso” dei ‘country report’, “non abbiamo preso nessuna decisione” sui conti pubblici italiani, “abbiamo un processo strutturato del semestre europeo e confermeremo la tempistica precisa delle decisioni del collegio il martedì prima della riunione del mercoledì del collegio dei commissari”: lo ha detto il portavoce del presidente Jean Claude Juncker rispondendo a chi gli chiedeva se la Commissione avesse già finalizzato il testo del ‘Country Report’ sull’Italia, cioè il documento che analizza l’economia e le debolezze del Paese. Questa mattina il quotidiano La Repubblica ha anticipato il rapporto sull’Italia che la Commissione approverà mercoledì. “La Ue boccia reddito e quota 100. ‘Misure che riducono la crescita'” “Nella manovra 2019 firmata dal governo Conte – si legge nell’articolo – ‘non ci sono misure capaci di impattare positivamente sulla crescita di lungo termine”. Secondo quanto scrive Repubblica, inoltre, “le misure del governo avranno effetti nefasti per pil, deficit e debito. Tanto da rendere l’Italia un fattore di ‘rischio contagio’ per tutta l’eurozona. Non c’è ancora la richiesta di una manovra bis, ma il Country Report ne getta le basi economiche e politiche. Con l’Italia che resta osservato speciale, sotto stretto monitoraggio Ue per gli squilibri della sua economia”.E il presidente della Commissione Juncker sul commento di Matteo Salvini che non è necessaria una manovra correttiva commenta: il vicepremier Matteo Salvini “non è il ministro delle finanze”.

Borsa: Europa a 2 velocità, Milano -0,2%Spread sotto 270 punti, futures Usa in calo, effetto conti

21 febbraio 201914:10

– Si muovono a due velocità le Borse europee a metà seduta, con segno meno a Londra (-0,8%) e Milano (-0,43%), mentre resistono sopra la parità Francoforte (+0,2%), Madrid e Parigi (+0,1% entrambe) dopo il rialzo della fiducia delle imprese in Francia, in Germania e nell’Ue. In calo i futures Usa, con l’incertezza sui negoziati con la Cina per i dazi e in attesa della fiducia dei consumatori dalla Fed di Filadelfia, della fiducia dei manager (Markit), delle richieste di sussidi di disoccupazione, degli ordii di beni durevoli e delle vendite di case esistenti. In calo lo spread tra Btp e Bund a 269,1 punti, ma senza effetti su Unicredit (-2,45%), Banco Bpm (-1,66%) e Intesa (-0,7%) mentre riduce il calo Ubi (-0,26%). Segno meno anche per Hsbc (-2,36%), Bnp (-1,88%) ed Rbs (-1,32%), mentre salgono Cybg (+5,74%) e Barclays (+0,8%) dopo i conti. Effetto conti, ma in senso opposto, per l’utility inglese Centrica (-11,12%) e l’operatore logistico e petrolifero danese Moeller-Maersk (-7,24%).
Moda: Xian cerca aziende italianeProgetto per fashion hub offre supporto logistico e economico

21 febbraio 201915:03

– Xian, città cinese nota per l’Esercito di Terracotta, cerca designer e aziende della moda pronte a investire. Nella città è stato avviato un progetto per realizzare una Fashion Town, incubatore per una filiera del lifestyle nel paese. L’iniziativa è stata svelata a Milano a margine della sfilata di presentazione di 7 designer cinesi emergenti che la Xian Fashion Town ha portato alle sfilate milanesi grazie alla Camera della Moda. I lavori per 10 miliardi di yuan sono già partiti e dovrebbero concludersi nel 2022, ma già quest’anno sarà operativo l’Exhibition Centre. Il progetto, sotto l’egida della ‘Belt & Road Initiative’, è di un joint venture al 55% privata e 45% pubblica, e mira a realizzare un ecosistema nel quale “i brand possano venire in contatto con un target di consumatori cinesi”. Alle aziende pronte ad investire è offerto appoggio logistico, consulenza e marketing gratuiti.
In taluni casi, anche un supporto finanziario diretto.
Governo convoca sindacati su pensioniSi auspica l’apertura di una vera base di trattativa

21 febbraio 201917:25

– Lunedì, 25 febbraio, alle ore 10.00, Cgil, Cisl e Uil sono stati convocati dal Governo, al Ministero del Lavoro, sul tema della previdenza. Lo si apprende da una nota. I sindacati auspicano che il confronto di lunedì “possa porre le basi per una vera fase di trattativa con il Governo su temi che rappresentano il futuro del paese e delle persone che noi rappresentiamo e che possa estendersi a tutti i temi che sono alla base dell’attuale mobilitazione sindacale”.
I sindacati “ribadiscono che Quota 100 rappresenta, nel prossimo triennio, un’opportunità per i lavoratori e le lavoratrici che ne potranno usufruire. Rimangono però fuori migliaia e migliaia di uomini e, soprattutto, di donne che per la loro tipologia occupazionale difficilmente riescono ad arrivare a 62 anni e 38 di contributi. Si pensi al lavoro stagionale e discontinuo, ai lavori nei settori del commercio, turismo, agricoltura, edilizia.
Borsa: Milano chiude in perdita (-0,47%)Indice Ftse Mib a 20.209 punti

21 febbraio 201917:41

– Piazza Affari ha chiuso in ribasso.
L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in perdita dello 0,47% a 20.209 punti.
Transpotec:Alis con 700mq stand a VeronaViceministro Galli,contro inquinamento da Co2 fatti passi avanti

VERONA21 febbraio 201917:51

– Alis, la più grande associazione italiana del trasporto e della logistica, è presente al Transpotec 2019, in programma da oggi fino al 24 febbraio alla Fiera di Verona, con 700 metri quadrati di area espositiva. In programma cinque conferenze istituzionali, 20 sessioni tematiche, 40 relatori. L’organizzazione rappresenta il principale cluster italiano dei trasporti e della logistica, con 1.350 imprese associate, oltre 150 mila operatori del settore, oltre 105 mila mezzi, più di 140.300 collegamenti marittimi annuali e oltre di 120 linee di Autostrade del Mare, interporti e porti. Ad aprire il ciclo di convegni e workshop il panel “Nuove energie e nuovi carburanti: la modalità sostenibile per ridurre le emissioni di Co2”. “Negli ultimi anni – ha osservato il viceministro dello Sviluppo Economico, Dario Galli – credo che siano stati compiuti molti passi in avanti, ma l’impressione è che in questo campo purtroppo l’Italia sia rimasta un po’ indietro, anzi possiamo dire che l’Europa è rimasta indietro”.
Borse Europa chiudono contrastateMilano giù dello 0,47%. Bene Francoforte (+0,19%). Piatta Parigi

21 febbraio 201917:57

Le Borse europee hanno chiuso in ordine sparso. Il listino peggiore è stato quello di Londra, che ha perso lo 0,85%, seguito da Milano, che ha ceduto lo 0,47%.
Parigi ha terminato le contrattazioni piatta, mentre Francoforte ha guadagnato lo 0,19%. Poco sopra la parità Madrid (+0,07%).
Spread chiude in calo a 270 punti baseRendimento al 2,82%

21 febbraio 201918:20

– Lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 270 punti base dai 276 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è pari al 2,82%.
Borsa Milano giù (-0,5%) con crollo JuveSpread in calo a 270 punti, ma comparto banche ha perso l’1,6%

21 febbraio 201918:38

– Piazza Affari ha chiuso la seduta in perdita dello 0,47%, zavorrata da Juventus, che all’indomani della sconfitta in Champions ha perso l’11%, e Prysmian, in ribasso del 9,48% dopo un nuovo blocco dell’interconnessione sottomarina tra Scozia e Galles. In un’Europa contrastata, solo Londra (-0,85%) ha fatto peggio di Milano, per le perdite post conti dell’utility Centrica (-11%). Lo spread ha chiuso in calo a 270 punti base dai 276 di ieri. In Piazza Affari sono salite Amplifon (+2%), Tenaris (+1,67%), Cnh (+1,4%) e Atlantia (+1,57%), grazie ai conti della controllata spagnola Abertis.
Nel giorno del cda su conti e piano, Tim ha ceduto l’1,6%.
Giornata anomala per Il Sole 24 Ore: dopo un balzo di oltre il 10%, in linea con le sedute scorse, ha perso il 7%. Rally per Class editori (+17%), grazie ai dati della pubblicità nel 2018, in crescita del 2%. Male le banche (il comparto ha perso l’1,6%), con Unicredit che ha ceduto il 2,7%, Banco Bpm il 2,3%, Mps l’1,5% e Intesa lo 0,8%.

Manifattura Ue cala a febbraioIndice Pmi scende a 49,2 punti, peggio delle stime

21 febbraio 201910:51

In contrazione l’attività manifatturiera nell’Eurozona a febbraio. Il relativo indice Pmi, calcolato da Markit è sceso a 49,2 punti dai 50,5 di gennaio contro stime che indicavano un calo più contenuto a 50,3 punti.
Si tratta della lettura preliminare. La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo.

Prezzi in discesa, rallenta l’inflazione a gennaioI dati dell’Istat. In calo i beni energetici. Frena il carrello della spesa ma per la verdura fresca rincari del 6,4%. Coldiretti: colpa del clima pazzo di gennaio. Bolzano e Reggio Emilia le città più care

21 febbraio 201915:21

L’inflazione rallenta a gennaio, fermandosi allo 0,9% rispetto all’1,1% di dicembre, come anticipato dall’Istat nelle stime preliminari. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%.
“Il 2019 si apre con un’inflazione in rallentamento e che accentua i segnali di debolezza dell’ultima parte del 2018, scendendo sotto il punto percentuale”, è il commento dell’istituto di statistica. Il rallentamento dell’inflazione a gennaio è imputabile prevalentemente ai prezzi dei beni energetici sia nella componente regolamentata (da +10,7% di dicembre a +7,9%) sia in quella non regolamentata (da +2,6% a +0,3%). Questa dinamica è stata in parte mitigata dall’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +0,6% a +2,2%) e in misura minore dei Beni alimentari non lavorati (da +1,3% a +1,7%).Il carrello della spesa. Rallenta dunque la crescita dei prezzi dei prodotti di largo consumo, secondo i dati definitivi dell’Istat. I prezzi del cosiddetto carrello della spesa con i beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano a +0,6% a gennaio (da +0,7% di dicembre), con aumenti inferiori all’indice generale. In particolare l’inflazione scende a zero per i beni alimentari (da +0,5%) di dicembre. Rincari doppi rispetto alla media dei prezzi riguardano, invece, gli alimentari non lavorati (+1,7%) sulla spinta dei vegetali freschi o refrigerati i cui prezzi aumentano del 6,4% su anno (sette volte di più del tasso generale). L’aumento dei prezzi delle verdure  secondo la Coldirett è conseguenza del clima pazzo che ha sconvolto i raccolti e ridotto le disponibilità sui mercati. E’ quanto afferma la Coldiretti, nel commentare i dati Istat sull’inflazione a gennaio. Sono gli effetti dell’ondata di maltempo, sottolinea la Coldiretti, che ha colpito l’Italia il mese scorso con gelo e neve alla quale è seguita un’anomala ondata di calore che ora rischia di mandare in tilt le coltivazioni pronte alla ripresa vegetativa. A preoccupare è la ‘finta primavera’ che inganna le coltivazioni rendendole particolarmente vulnerabili al freddo siberiano in arrivo. Cambiamenti climatici, precisa la Coldiretti, che colpiscono direttamente le imprese agricole impattando sulla loro economia, mentre per i consumatori sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale nei prezzi dei prodotti che mettono nel carrello della spesa. L’impatto sulle famiglie. L’inflazione a un tasso dello 0,9% comporta aumenti “rilevanti” per le famiglie secondo Federconsumatori, che calcola aggravi di circa 266,40 auro annui a famiglia, in base ai dati Istat. “Nella fase attuale di recessione, importi come questo mettono a dura prova i bilanci familiari e, di conseguenza, l’intero sistema economico a causa dell’ulteriore contrazione della domanda interna”, si legge in una nota. “Il reddito non cresce abbastanza rispetto all’andamento dei prezzi”, continua il testo spiegando che dal 2013 al 2018 abbiamo registrato una crescita del reddito medio del +4,4% (3,8% al netto dell’inflazione), mentre l’incremento della spesa è stato del +6,4%. L’associazione indica poi due “gravi minacce” che potrebbero aggravare questa situazione: l’aumento della pressione fiscale per i cittadini, con le addizionali regionali e comunali e l’incremento dell’Iva che si prospetta nei prossimi anni a causa delle clausole di salvaguardia della manovra. “Di fronte a tale situazione, il Reddito di Cittadinanza sia una misura inadeguata a fronteggiare i pesanti scenari che si prospettano”, afferma il presidente della Federconsumatori, Emilio Viafora. Le città più care. Bolzano e Reggio Emilia sono le città capoluogo con il maggiore tasso di inflazione a gennaio (entrambe con +1,7%). Segue Verona con +1,4%. Perugia (+0,5%), Firenze (+0,4%) e Potenza (+0,2%) sono invece quelli con la crescita più contenuta. L’Istat registra “rallentamenti dell’inflazione quasi ovunque”. Il Nord-Est, che passa da +1,2% a +1,1%, è l’unica area del Paese che mostra un tasso superiore alla media nazionale. Il Nord-Ovest passa da +1,2% a +0,9% e le Isole da +1,0% a +0,9%. Il Centro (dove l’inflazione scende da +1,1% a +0,8%) e il Sud (da +1,0% a +0,8%) si collocano al di sotto dell’indice nazionale.

Apple si riorganizza per il post-iPhoneAnalisti, “sta cercando formula per prossimo decennio”

NEW YORK

15:14

Apple riorganizza i vertici e rivede le sue priorità mostrando di guardare al di là dell’iPhone. Nell’ultimo anno Apple ha effettuato cambiamenti al suo management, con assunzioni eccellenti e uscite di alto profilo: tutto per prepararsi – riporta il Wall Street Journal – alla ‘vita’ dopo l’iPhone.”Questo è un segnale che la società sta cercando la formula giusta per il prossimo decennio” afferma Gene Munster, uno dei principali analisti di Apple e managing partner di Loup Ventures. “La tecnologia – aggiunge – sta evolvendo e devono continuare a mettere a punto la loro strutture per essere sicuri di essere pronti”.         [print-me title=”STAMPA”]

La Tua opinione è importante! Vota questo articolo, grazie!
No votes yet.
Please wait...

Vuoi scrivere, commentare ed interagire? Sei nel posto giusto!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.