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Ultimo aggiornamento 6 Luglio, 2020, 05:00:04 di Maurizio Barra

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Asst Varese, ‘Bossi in condizioni buone’
Altri accertamenti medici sono in programma
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VARESE
05 luglio 2020
06:37
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Umberto Bossi, ricoverato da venerdì sera nel reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale di Circolo di Varese, è stabile e le sue condizioni sono buone, come confermano gli esami a cui è stato sottoposto. Lo rende noto la direzione dell’Asst Sette Laghi di Varese. Sono comunque in programma ulteriori accertamenti, che consentiranno di completare il quadro clinico.
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Pd e le scissioni: polemica Calenda-Orlando
Il vicepresidente Dem replica all’ex collega di governo
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05 luglio 2020
14:09
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“Non ho fatto scissioni. Me ne sono andato da solo perché ritenevo l’alleanza con i 5S mortale per i riformisti. Era la posizione unanime del Pd. Votata negli organi e confermata nella prima relazione di Zingaretti. Vi siete scissi voi dalle vostre promesse e dai vostri valori”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda rispondendo ad un tweet di ieri di Andrea Orlando secondo cui oggi il Pd sarebbe pari alla Lega se non ci fossero state scissioni.
“Riuscire a fare polemica su un’affermazione abbastanza scontata, cioè che sarebbe meglio evitare la scissionite, malattia endemica della sinistra, è una bella impresa. Ma c’è chi ci riesce”. Così Orlando, su twitter, che replica, ma senza citarlo, a Carlo Calenda.
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Tso a irresponsabili?, ‘esiste già una dura norma’
Esperto,’ricovero per chi diffonde epidemie,pene fino ergastolo’
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05 luglio 2020
14:48
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Esiste già una misura di ricovero coatto per chi diffonde epidemie, il quale potrebbe essere punito fino all’ergastolo: è prevista dal codice penale ed è applicata anche in questi mesi per chi si allontana dalla quarantena. A chiarirlo è Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia ‘Coisp’, a proposito della richiesta del governatore del Veneto Luca Zaia per il ‘trattamento sanitario obbligatorio’ ai positivi al coronavirus che rifiutano il ricovero.
“Credo che ci sia stato semplicemente un problema di interpretazione del termine – spiega Pianese, che ha un’esperienza trentennale in polizia – . Il ‘Tso’ è una misura di prevenzione adottata quando ci sono persone in stato di alterazione psicofisica, è regolamentato con una legge del 1978 e ovviamente non tiene conto delle evoluzioni degli ultimi mesi sul Covid e i rischi di pandemia. Quindi il primo problema per una sua applicazione alle persone positive al coronavirus sarebbe di tipo normativo. Una persona in possesso delle proprie facoltà viene giudicata tale da un medico o sanitario della Asl ed è previsto un intervento delle forze di polizia, le quali chiamano il 118 richiedendo il Tso. Ma se il medico reputa che quella persona sia presente a se stessa e non abbia caratteristiche psico-fisiche alterate rispetto alla normalità, non si può far applicare il Tso. Perciò da questo punto di vista sarebbe necessaria una modifica normativa”.
Il sindacalista chiarisce quindi che “esistono già reati penali per chi è a conoscenza di una patologia e sono previsti dal nostro ordinamento giudiziario. Questo valeva anche ad esempio quando tanti anni fa ci sono state epidemie come il colera – sottolinea -. L’articolo 438 del codice penale prevede pene tra gli 8 anni e l’ergastolo per chiunque cagioni un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni. Se la patologia viene certificata, è inoltre previsto l’obbligo di ricovero in una struttura appositamente dedicata: è già successo in questi mesi con chi si allontanava dalla quarantena. E se la persona oppone resistenza al ricovero, viene piantonata”. C’è poi un’altro aspetto, che riguarda gli agenti delle forze di polizia: “servono adeguate forniture sui dispositivi di protezione individuale per gli agenti che in questi casi devono intervenire”, conclude.
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Figlio 15enne di Lucarelli contesta Salvini, identificato
Giornalista, ‘Ha detto la sua, stupisce intervento degli agenti’
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MILANO
06 luglio 2020
00:58
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Il figlio quindicenne della giornalista Selvaggia Lucarelli è stato identificato dalla polizia dopo aver contestato Matteo Salvini questa mattina a Milano. La scena è avvenuta all’esterno del centro commerciale Portello di Milano, dove il leader della Lega era passato per incontrare cittadini e militanti al gazebo allestito dal partito per il tesseramento. “Volevo ringraziarla per il suo governo omofobo e razzista” le parole rivolte dal ragazzo al leader leghista – che in quel momento, dopo aver tenuto un breve comizio, stava scattando dei selfie con i sostenitori – prima di essere allontanato e poi identificato da due agenti in borghese.
L’identificazione si è svolta sotto gli occhi della madre e del compagno di lei. Poco prima la stessa Lucarelli era stata a sua volta contestata da alcuni militanti per aver chiesto a Salvini perché non indossava la mascherina. Domanda a cui il leghista aveva replicato: “La tolgo per parlare con i giornalisti, la rimetto appena finisco”.
“Mio figlio ha detto la sua, non c’è nulla di lesivo della sua reputazione nel fare il suo nome, anzi… Certo sono stupita che un ragazzino di 15 anni che esprime la sua opinione in modo civile e pacifico, e nei limiti del confronto democratico, venga identificato da due poliziotti in borghese come un delinquente”. Lo ha detto Selvaggia Lucarelli, commentando quanto avvenuto questa mattina al gazebo della Lega allestito all’esterno del centro commerciale Portello di Milano, dove il figlio quindicenne della giornalista è stato identificato dopo aver dato del “razzista” e dell'”omofobo” a Salvini che si trovava lì per un comizio. VAI ALLE NOTIZIE INTERNAZIONALI

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