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Ultimo aggiornamento 19 Settembre, 2020, 19:25:08 di Maurizio Barra

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DALLE 02:33 ALLE 19:25 DI SABATO 19 SETTEMBRE 2020

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De Micheli: “E’ allo studio la cedolare secca per i negozi”
Secondo la ministra dei Trasporti ci saranno ‘numeri non negativi nel terzo trimestre’ e ‘non ci sarà alcun aumento delle tasse’
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19 settembre 2020
02:33
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“Oggi la possibilità di estensione della cedolare secca senza le attuali limitazioni rimane allo studio del governo ma la valutazione finale sarà fatta soltanto con i dati di assestamento” dei conti pubblici “alla luce dei numeri non negativi del terzo trimestre”. Lo ha detto a proposito della cedolare secca sugli affitti, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli intervenendo al 30esimo convegno del Coordinamento legali di Confedilizia a Piacenza.
“Non ci sono intenzioni di aumenti delle imposte – ha assicurato – stiamo cercando di lavorare esattamente sul fronte opposto”.
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Ex malata Covid presidente seggio, ‘Non ho paura’
Dopo rinuncia 70% presidenti,Asia Iurlo in sezione a Policlinico
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BARI
19 settembre 2020
17:04
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“Ho accettato perché sono sensibile alle tematiche sociali e alla questione della democrazia”. Asia Iurlo, presidente del seggio ospedaliero del Policlinico di Bari, è una degli oltre duecento baresi chiamati a sostituire coloro che hanno rinunciato alla nomina. E’ una 25enne studentessa di Medicina all’Università di Bari e sei mesi fa è stata contagiata dal Covid, come tutta la sua famiglia.
Ha avuto esperienza come scrutatrice nelle elezioni universitarie ma sarà la sua prima volta da presidente di seggio. La sua, come la sezione Covid, sarà allestita nell’ex centro trasfusionale del Policlinico. Le regole sono chiare: mascherine, guanti, distanziamento e matite sanificate ad ogni voto.
“E’ importantissimo votare – spiega – e hanno diritto a farlo anche le persone ospedalizzate che forse, più di altre, possono comprendere i bisogni di una democrazia e la necessità di fare una scelta che potrà influire anche sulla capacità di cura”.
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Elezioni: insediati i seggi elettorali, oltre 46 milioni al voto
Domenica i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15
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19 settembre 2020
18:31
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Sono stati costituiti alle 16 i seggi elettorali in vista del voto (Referendum costituzionale, Suppletive del Senato, Regionali ed Amministrative). Nei seggi si provvede all’autenticazione delle schede per la votazione, mediante apposizione della firma dello scrutatore, all’apertura del plico contenente il bollo della sezione ed all’apposizione del timbro nell’apposito spazio.
Per il Referendum sono chiamati alle urne 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Per le elezioni suppletive del Senato gli aventi diritto al voto sono 427.824 per la Sardegna (Collegio uninominale 03 Sassari) in 581 sezioni e 326.475 per il Veneto (Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona) in 393 sezioni.
Le elezioni regionali (in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia) interesseranno 18.471.692 elettori e un totale di 22.061 sezioni.
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Le elezioni amministrative si svolgeranno, invece, in 957 comuni, di cui 608 nelle regioni a statuto ordinario e 349 nelle regioni a statuto speciale: per un totale di 5.703.817 elettori alle urne e 6.756 sezioni.
Domenica 20 i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. Alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini delle suppletive, del referendum e delle regionali.
Gli scrutini delle elezioni amministrative cominceranno alle ore 9 di martedì 22 settembre.
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Coronavirus, Sileri: ‘Votare ritorno alla normalità. Gel e matita disinfettata’
‘Saranno rispettati i protocolli, no agli assembramenti’ precisa il viceministro. ‘Il rirtono dei tifosi negli stadi è auspicabile con misure in sicurezza. Scelta dell’Emilia Romagna non è fuga in avanti’
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BOLOGNA
19 settembre 2020
16:14
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“E’ un ritorno alla normalità andare a votare. Domani e dopodomani si vota e si vota in sicurezza: i protocolli eviteranno gli assembramenti, ci sono percorsi di entrata e uscita, gel disinfettante all’esterno e all’interno, la matita verrà disinfettata”. Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri rispondendo a una domanda dei cronisti a margine di un evento a Bologna. “Questa è la nostra normalità: finché il virus non deciderà, per conto suo, di modificarsi in una forma favorevole per il genere umano o finché non avremo il vaccino – ha concluso il viceministro – dovremo fare i conti con questa nuova normalità”.
“Non bisogna essere bianco o nero. E’ auspicabile un ritorno dei tifosi allo stadio con misure che consentono la sicurezza. Anche a me fa male vedere gli stadi vuoti. Se le cose andranno avanti così, è vero che abbiamo un aumento dei casi ma è tutto sotto controllo al momento, non vedo perché non si possano aprire gli stadi, con un numero molto ridotto di persone e con regole definite”.
Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, questa mattina a Bologna per la nascita dell’Irccs Sant’Orsola, rispondendo a una domanda dei cronisti sull’ordinanza firmata dal presidente della Regione dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sulla apertura al pubblico di stadi ed eventi sportivi.
“Non credo” che la decisione del governatore “sia una fuga in avanti – ha spiegato Sileri – ma rientra nella giusta progressione verso la normalità assoluta. Dovrebbe allora essere una fuga in avanti anche la mia che ho proposto di ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni, purché ci sia un tampone al termine dei 7 giorni che dimostri negatività. E’ questa nuova fase: la prima era di emergenza, e l’abbiamo gestita – ha concluso – ora ci troviamo in una fase di osservazione. Il ritorno alla normalità c’è grazie al controllo”.
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“Abbiamo imparato a stare distanti, a usare la mascherina, a lavarci le mani, a informare i nostri medici curanti, se abbiamo i sintomi o sul rimanere a casa: su questo ultimo aspetto qualcosa manca. Questo, forse, deve ancora essere appreso meglio”. Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri parlando, a margine di un evento a Bologna, con i cronisti sulle misure preventive per contenere i contagi da Covid-19. Fondamentali sono “il monitoraggio – ha spiegato – maggiori controlli, più libertà per chi è negativo e ha passato il periodo di isolamento. Così c’è il ritorno alla normalità”.
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Anm conferma l’espulsione di Palamara: ‘Mai venduto la mia funzione’
“La mia funzione non l’ho venduta né a Lotti, né a Centofanti né a nessuno”, ha precisato. L’ex pm era stato ascoltato in mattinata, ‘chiedo un giudizio sereno’. Poniz: ‘L’Associazione a cui pensa non esiste più’
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19 settembre 2020
16:06
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Diventa definitiva l’espulsione per gravi violazioni del codice etico di Luca Palamara dall’ Associazione nazionale magistrati, di cui è stato presidente negli anni dello scontro più duro con il governo Berlusconi. L’assemblea generale degli iscritti al sindacato delle toghe, riunita a ranghi ridottissimi ( un centinaio i presenti a fronte di 7mila soci) ha confermato il provvedimento del 20 giugno scorso del Comitato direttivo centrale dell’ Anm, bocciando il ricorso del pm romano sospeso dalle funzioni e dallo stipendio e imputato a Perugia per corruzione. Solo 1 voto a favore del ricorso. “L’ Anm a cui pensa Luca Palamara “non esiste più e questo è un buon risultato”. Così il presidente del sindacato delle toghe Luca Poniz ha concluso gli interventi all’assemblea generale dei magistrati, che si deve pronunciare sul ricorso dell’ex pm romano contro la sua espulsione.
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Il riferimento è a un’intercettazione in cui Palamara diceva che l’Anm, di cui lui è stato presidente, non conta più nulla. “Se intendeva dire che dopo di lui l’ Anm svolge un altro ruolo, non di autocollocazione, sono contento “ha aggiunto Poniz, rivendicando all’attuale gruppo dirigente il fatto di essere intervenuto su questa vicenda “senza reticenze e paura”. “Da magistrato e da cittadino che crede profondamente nel valore della giustizia equa ed imparziale ribadisco che le decisioni devono essere rispettate. Con altrettanta forza ribadisco di non aver mai barattato la mia funzione. Auguro buon lavoro all’Anm nell’auspicio che torni ad essere la casa di tutti i magistrati”. Così Luca Palamara ha commentato la decisione dell’Anm di espellerlo
Luca Palamara in mattinata è stato ascoltato dall’assemblea dei magistrati iscritti all’Anm sul ricorso che ha presentato contro la sua espulsione dal sindacato delle toghe – di cui è stato presidente- per gravi violazioni del codice etico. Lo ha deciso la stessa assemblea. “La mia funzione non l’ho venduta né a Lotti, nè a Centofanti nè a nessuno”, ha precisato dubito il magistrato. “Chiedo di essere giudicato serenamente”, ha proseguito, parlando all’assemblea dell’Anm. “Sono qui perche’ penso che prima vengano gli interessi di tutti, della magistratura, dei colleghi che mio malgrado sono stati travolti”, ha dichiarato assicurando di non aver mai voluto sottrarsi al giudizio dell’Anm e ai processi. “Il confronto con la politica sulle nomine è sempre esistito”, ha sottolineato il magistrando intervenendo anche sulla famosa riunione all’Hotel Champagne per la nomina del Procuratore di Roma: “Non era un incontro clandestino”, ha detto.
“Sono stato travolto e nella fiumana mi sono perso, ma non mi sento di essere stato moralmente indegno”, ha assicurato.
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Elezioni: rinuncia 70% presidenti seggi Bari, sostituiti
Ha rinunciato anche il 40% degli scrutatori
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BARI
19 settembre 2020
13:48
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Sono tutti coperti i 345 seggi elettorali di Bari e i 4 seggi Covid (uno principale allestito nel Policlinico e tre itineranti). Il Comune di Bari ha dovuto procedere alla sostituzione del 70% dei presidenti rinunciatari dei seggi ordinari e del 100% di quelli Covid. Per questi ultimi ci si è avvalsi di volontari della Protezione civile che ieri pomeriggio hanno fatto un corso di formazione con personale dello Spesal, al termine del quale due si sono tirati indietro e sono stati ulteriormente sostituiti.
Tra gli scrutatori, invece, il dato delle rinunce si attesta al 40% e saranno i presidenti a nominare i sostituti una volta insediati i seggi alle 16 di oggi.  VAI ALL’ECONOMIA

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