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Giro: Aci-Sara per sicurezza stradale
Lanciato l’hashtag #rispettiamoci a partenza edizione 102
11 maggio 2019 19:45
– Con l’hashtag #rispettiamoci, ACI lancia al 102° Giro d’Italia la campagna di sensibilizzazione verso gli utenti della strada vulnerabili, pedoni e ciclisti. La mancanza di rispetto e consapevolezza, insieme all’evoluzione della mobilità sempre più integrata tra le varie forme di trasporto, provocano ogni anno 17.000 incidenti che coinvolgono le biciclette, per un totale di 260 morti e 18.000 feriti. I sinistri sono in aumento: +0,8% su base annua.
In tutte le tappe del Giro, l’Automobile Club d’Italia e gli istruttori del Centro di Guida Sicura ACI-Sara di Vallelunga illustreranno un decalogo con consigli ed indicazioni per automobilisti e ciclisti, chiamati a condividere la strada in sicurezza. Sara Assicurazioni presenterà i nuovi servizi di assistenza e tutela, espressamente studiati per chi va in bici.
Giro: Roglic vince la crono di BolognaLo sloveno è la prima maglia rosa della corsa
SABOLOGNA11 maggio 201920:03
Primoz Roglic ha vinto in 12’54” (alla media di 36,200 km/h) la 1/a tappa del 102/o Giro d’Italia di ciclismo, una cronometro individuale disputata dal centro di Bologna al santuario di San Luca, su un percorso lungo 8 chilometri. Alla luce di questa vittoria, il corridore sloveno ha indossato la prima maglia rosa.
Giro: Roglic “felice”, Nibali ottimo 3/oSloveno ha battuto di 19″ Yates e di 23″ l’italiano
SABOLOGNA11 maggio 201920:11
“Tre anni fa sono andato vicino alla maglia rosa, l’ho aspettata tanto e l’ho aspettata anche oggi, qui, sul traguardo, visto che ero partito fra i primi.
Sono felice, non pensavo cinque anni fa di poterla conquistare, evidentemente abbiamo fatto un grande lavoro”. Così lo sloveno Primoz Roglic, subito avere appreso ufficialmente di essere la prima maglia rosa del 102/o Giro d’Italia di ciclismo, oltre al primo sloveno a indossarla nella storia del Giro d’Italia. Il vincitore ha preceduto di 19″ il britannico Simon Yates, secondo, e di 23″ Vincenzo Nibali, terzo. Quarto il colombiano Miguel Angel Lopez a 28″, solo quinto l’olandese Tom Dumoulin, sempre a 28″, ma con qualche centesimo in più.
Campedelli su Ford vince la Targa FlorioPilota romagnolo conquista anche la testa della serie tricolore
11 maggio 201920:15
– Vittoria di forza ed assolutamente meritata per Simone Campedelli e Tania Canton, con la Ford Fiesta R5 dell’Orange 1 Racing, che aggiudicandosi la 103^ Targa Florio, gara organizzata da Automobile Club Palermo e da Automobile Club d’Italia, si sono portati anche al comando della classifica del Campionato Italiano Rally. Una gara, quella siciliana, sempre affascinante e seguita da un grande pubblico, che ha avuto due parti ben distinte. La prima, che ha visto al comando fino alla undicesima delle diciassette prove speciali in programma, Luca Rossetti ed Eleonora Mori, con la loro Citroen C3 R5, per altro sempre inseguiti da vicino dalla Ford Fiesta R5 di Simone Campedelli. La seconda, contraddistinta dal forte contrattacco proprio del romagnolo che ha iniziato a recuperare lentamente terreno fino al sorpasso decisivo. Forte e deciso quindi Campedelli, un po’ sfortunato invece, Luca Rossetti con la sua Citroen che ha iniziato, nel momento decisivo, a dare problemi di natura elettronica.
Atletica:Vaticano vince in città LuteroDon Puccio, 2/o a maratona Catania, vince 10 km Wittenberg
11 maggio 201920:16
Il cielo di Wittenberg, citta’ tedesca che diede i natali a Martin Lutero, si tinge dei colori bianco e giallo di Athletica Vaticana. Infatti don Vincenzo Puccio, il sacerdote-runner (gia’ secondo alla maratona di Catania) che corre per il team della Santa Sede, ha vinto la 10 km di Wittenberg con il tempo di 32’34”. Il trionfo pontificio e’ stato completato dal secondo posto di don Giovanni Buontempo e dal quarto di Emiliano Morbidelli.
“Gli auguri che ci ha fatto prima della partenza per la Germania l’olimpionico della maratona Stefano Baldini (oro ad Atene 2004 n.d.r.) ci hanno portato bene”, ha detto un euforico don Puccio dopo la gara.
Atletica: Malagò,bella Italia a YokohamaStaffette 4×100 e 4×400 mista qualificate per Mondiali di Doha
MA11 maggio 201921:00
“Un grande applauso all’atletica italiana per i fantastici risultati ottenuti nelle Iaaf World Relays di Yokohama, grazie a importanti riscontri cronometrici”.
Questo il commento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito ai risultati conseguiti dalle staffette azzurre nelle Iaaf World Relays di Yokohama, in Giappone, che qualificano per i Mondiali di Doha. “Con le qualificazioni di entrambe le staffette 4×100 e della 4×400 mista per le finali e per i Mondiali di Doha – sottolinea Malagò – in attesa delle gare decisive delle 4×400, siamo l’unica nazione insieme a Stati Uniti e Giamaica a poter ambire ancora alle 5 qualificazioni totali. Si tratta di straordinari segnali di competitività, a poco più di un anno da Tokyo 2020. Voglio fare i complimenti alla Fidal guidata dal presidente Giomi per il grande lavoro svolto e per la crescita del movimento”.
Giro: Nishimura fuori tempo massimoIl giapponese sul traguardo con 4’36” di ritardo da Roglic
BOLOGNA11 maggio 201921:13
Il 102/o Giro d’Italia di ciclismo è durato solo 8 chilometri e poco più di un quarto d’ora per Hiroki Nishimura. Il corridore giapponese della Nippo-Vini Fantini-Faizanè, infatti, è arrivato sul traguardo della prima tappa, la Bologna-Bologna (San Luca) fuori tempo massimo e dunque è stato escluso dalla corsa. Di 17’30″22 il tempo impiegato dal nipponico che, in altre parole, ha accusato un ritardo di ben 4’36″01 da Primoz Roglic, prima maglia rosa del 2019. Il Giro passa così da 176 a 175 corridori.
Giro: Roglic coglie la prima rosa, Nibali si difende benePrima maglia di leader della generale alla Slovenia. S.Yates 2/o
BOLOGNA11 maggio 201921:34
Primoz Roglic ha vinto in 12’54” (alla media di 36,200 km/h) la 1/a tappa del 102/o Giro d’Italia di ciclismo, una cronometro individuale disputata dal centro di Bologna al santuario di San Luca, su un percorso lungo 8 chilometri. Alla luce di questa vittoria, il corridore sloveno ha indossato la prima maglia rosa.
Nibali si difende bene – Severa e ripida, ricolma di calore ed entusiasmo come solo il ciclismo, la salita verso il santuario della Madonna di San Luca, dove oggi si è conclusa la prima tappa del 102/o Giro d’Italia, ha emesso la prima sentenza. Non definitiva, ma perentoria ed estremamente indicativa. Primoz Roglic, uno dei big più attesi, non ha fallito l’appuntamento con la prima maglia rosa del 2019, aggiudicandosi la crono individuale partita dal cuore di Bologna, proprio sotto le due torri. A 204 metri d’altezza, dopo 8 chilometri di sfida alle lancette dei cronometri, lo sloveno (che ha portato la prima rosa al proprio Paese), ex saltatore con gli sci, salito in bici quasi per caso, ha firmato un formidabile 12’54”, condito da una media assai convincente per un prologo di una grande corsa a tappe: 36,200 km/h. Roglic, che ha fatto registrare anche un intertempo di 6’48” dopo 5,9 km, ha domato una salita con pendenze fino al 16 per cento, che portava al traguardo della prima fatica di questo Giro, precedendo di 19″ un Simon Yates letteralmente scatenato, che ha imposto un’andatura straordinaria malgrado il vento in faccia che soffiava a 45 km/h. Il britannico ha scavalcato in extremis Vincenzo Nibali (13’17” al traguardo e terzo intertempo con 6’52”, dietro Jos Van Emden), terzo, ma apparso già in buona forma. E’ caduto in piedi anche il corridore che non t’aspetti, Miguel Angel Lopez. Fortissimo in salita, in una prova non adatta alle sue caratteristiche, il colombiano ha limitato a 28″ il ritardo da Roglic, piazzandosi al quarto posto, davanti a un altro big per una questione di centesimi. Chi esce sconfitto, sebbene i tempi siano tutt’altro che maturi per i verdetti, è Tom Dumoulin, quinto a 28″ sul terreno a lui più congeniale: la prova contro il tempo.Nishimura fuori tempo massimo in soli 8 chilometri – Il 102/o Giro d’Italia di ciclismo è durato solo 8 chilometri e poco più di un quarto d’ora per Hiroki Nishimura. Il corridore giapponese della Nippo-Vini Fantini-Faizanè, infatti, è arrivato sul traguardo della prima tappa, la Bologna-Bologna (San Luca) fuori tempo massimo e dunque è stato escluso dalla corsa. Di 17’30″22 il tempo impiegato dal nipponico che, in altre parole, ha accusato un ritardo di ben 4’36″01 da Primoz Roglic, prima maglia rosa del 2019. Il Giro passa così da 176 a 175 corridori e, di fatto, deve ancora cominciare. [print-me title=”STAMPA”]