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Ultimo aggiornamento 17 Aprile, 2020, 03:00:06 di Maurizio Barra

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DALLE 01:43 DI GIOVEDì 16 APRILE 2020

ALLE 03:00 DI VENERDì 17 APRILE 2020

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Casa riposo lager a Palermo, 6 arresti
Violenze fisiche e psicologiche con calci, schiaffi e insulti
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PALERMO
16 aprile 2020
01:43
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La Guardia di Finanza ha sequestrato una casa di riposo lager a Palermo, arrestando sei donne accusate a vario titolo di maltrattamenti ai danni di anziani, bancarotta, riciclaggio e autoriciclaggio. Gli investigatori hanno documentato, attraverso telecamere nascoste, decine di episodi con violenze fisiche e psicologiche nei confronti degli ospiti della casa di riposo: spintoni, calci e schiaffi accompagnati da insulti e ingiurie. Maltrattamenti che avrebbero indotto alcuni anziani perfino a atti di autolesionismo. Gli anziani ospiti della casa di riposo “Aurora”, sottoposti a vessazioni e soprusi di ogni genere che hanno provocato sconcerto tra gli stessi inquirenti, saranno adesso sottoposti anche a controlli medici visto che all’interno della struttura non sono mai state adottate le procedure per il contenimento del Coronavirus.
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Import illegale di mascherine, smantellato traffico da 5mln di pezzi
Ora il prezioso carico finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai Pm di Torino
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TORINO
16 aprile 2020
08:10
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Quattrocentomila mascherine importate illecitamente per essere vendute in tutta Italia sono state sequestrate dalla guardia di finanza di Torino. Nei guai quattro imprenditori cinesi: alla frontiera hanno dichiarato che il materiale era destinato a “servizi essenziali”, per usufruire dello “svincolo diretto”, ma era falso: progettavano di importare nello stesso modo 5 milioni di mascherine in una settimana.
Le sedi legali e operative erano inesistenti, tanto che le prime 100mila mascherine sono state trovate in un ristorante di Sushi di Orbassano (Torino). Ora il prezioso carico finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai pm Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura di Torino, che hanno coordinato le indagini.
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Arrestato il titolare di ditta tessile
Accusato di resistenza e di impiego di clandestini nel Ferrarese
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BOLOGNA
16 aprile 2020
09:18
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Teneva aperto un laboratorio tessile, impiegando in nero alcuni connazionali. E ieri, durante un controllo dei carabinieri, ha chiuso il cancello impendendo loro di entrare e li ha spintonati: per questo a Portomaggiore, nel Ferrarese, nell’ambito delle verifiche per il contrasto alla diffusione del coronavirus, i militari hanno arrestato un cinese di 34 anni, residente nella zona. E’ accusato di resistenza a pubblico ufficiale e impiego di cittadini stranieri clandestini.
I carabinieri hanno scavalcato la recinzione e hanno bloccato sei cinesi, tutti senza documenti e irregolari. Uno di loro è stato raggiunto sul tetto, dove si era nascosto: sono stati denunciati e gli è stato notificato il decreto di espulsione emesso dalla Questura.
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Rapina farmacia con mascherina sul volto
Arrestato dai Cc nel Napoletano, incastrato da videosorveglianza
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NAPOLI
16 aprile 2020
09:18
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La mascherina sul volto se l’era messa, ma non per proteggersi dal coronavirus: i carabinieri di Caivano (Napoli), hanno arrestato un 43enne già noto alle forze dell’ordine che con mascherina chirurgica e coltello ha rapinato l’incasso di una farmacia, 600 euro, minacciando il titolare. L’uomo è stato rintracciato e bloccato grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza. Aveva addosso parte del bottino. Il 43enne – già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria – ha ammesso il suo coinvolgimento nella rapina ed è ora ai domiciliari, in attesa di giudizio.
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Donna uccisa nel palermitano, era scomparsa da casa
Il corpo di Maria Angela Corona, 47 anni, è stato ritrovato nelle campagne tra Bagheria e Ciminna. Era scomparsa 2 giorni fa da casa a Bagheria.
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16 aprile 2020
12:22
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Omicidio nel palermitano. Il corpo di Maria Angela Corona, 47 anni, è stato ritrovato nelle campagne tra Bagheria e Ciminna. La donna era scomparsa due giorni fa da casa a Bagheria. Erano in corso le ricerche e questa mattina è stato scoperto il cadavere.
Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, il medico legale e il pm di turno della procura di Termini Imerese.
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Picchiò compagna in strada a Bari, preso
Lei non l’aveva denunciato. Scena violenta ripresa in video
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BARI
16 aprile 2020
09:44
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E’ stato arrestato dalla Polizia l’uomo che sabato scorso era stato immortalato in un video mentre picchiava violentemente per strada la propria compagna 23enne a Bari. L’uomo, un pregiudicato barese di 45 anni, da poco uscito dagli arresti domiciliari e sottoposto ad obbligo di dimora, è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari su richiesta della Procura.
L’uomo è stato rintracciato nell’abitazione in cui conviveva da 7 mesi con la vittima dell’aggressione, che non l’aveva denunciato. E’ stato trasferito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
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Coronavirus: Papa, prego per farmacisti
Il pensiero nella messa a santa Marta
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CITTÀ DEL VATICANO
16 aprile 2020
10:30
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Il Papa ha dedicato oggi la messa di Santa Marta ai farmacisti, impegnati nella lotta al coronavirus. “In questi giorni mi hanno rimproverato che ho dimenticato di ringraziare un gruppo di gente che lavora.
Ho ringraziato i medici, gli infermieri…” ma in prima linea ci sono anche i farmacisti. “Anche loro lavorano tanto per aiutare gli ammalati ad uscire dalla malattia. Preghiamo anche per loro”, ha concluso il Papa.
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Gallera, c’è sciacallaggio politico
Assessore, senno di poi è gioco facile, noi salviamo vite
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MILANO
16 aprile 2020
10:30
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“Assisto poi disgustato a molteplici azioni di gigantesca deformazione della realtà e di sciacallaggio politico e mediatico”: l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera lo ha scritto in uno sfogo su Facebook dopo gli attacchi dell’opposizione sulla gestione dell’emergenza Coronavirus e la lettura dei giornali che lo hanno “amareggiato”.
“Abbiamo vissuto qualcosa di pazzesco Ci siamo trovati a dover prendere decisioni immediate per problemi giganteschi.
Senza consultare un avvocato, scegliendo sempre per salvare la vita alle persone. Il senno di poi – ha scritto – è un gioco facile per chi è rimasto a guardare. Noi eravamo in trincea, e lo siamo ancora”.
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Coronavirus, dimesso il 18enne Mattia: ‘ E’ stata una lotta
Il giovane lascia l’ospedale di Cremona: ‘Ho avuto paura’
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CREMONA
16 aprile 2020
10:45
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“Quando mi sono svegliato in terapia intensiva e mi sono reso conto, ho pensato che avevo superato una bella lotta ma che dovevo lottare ancora un po'”: sono le parole di Mattia, 18 anni e il più giovane paziente Covid curato all’ospedale di Cremona e dimesso stamane. Il ragazzo ha aggiunto di aver avuto “paura” quando lo dovevano intubare. Il Coronavirus “all’inizio lo avevo sottovalutato e non pensavo arrivasse a questo livello”.
Lo studente, che si era ristabilizzato gia’ da qualche giorno, era stato ricoverato il 16 marzo scorso. Prima di entrare in coma farmacologico aveva scritto alla madre Ombretta un messaggio con una promessa: “Stai tranquilla, non ti lascio sola”.
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73 anni matrimonio,morti in pochi giorni
Nel Maceratese Ines e Italo, storia amore tra sisma e Covid-19
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SAN SEVERINO MARCHE (MACERATA)
16 aprile 2020
11:09
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Muoiono a distanza di pochi giorni dopo 73 anni di matrimonio. Quella di Ines Marinozzi e Italo Sparvoli – 95 anni lei, 96 lui – è stata una lunga storia d’amore vissuta tra Parigi, San Severino Marche e infine Macerata: si è conclusa tra polmoniti e tamponi.
L’ombra del coronavirus ha accompagnato gli ultimi giorni di vita della coppia. “Mamma si è positivizzata al Covid-19 soltanto dopo una ventina di giorni di ospedale, mentre gli esami eseguiti su papà avevano dato esito negativo”, racconta Fiorella, una delle due figlie, l’altra – Giuliana – vive in Francia.
Italo, una vita spesa lavorando nell’edilizia, se ne è andato il 27 marzo, Ines il giorno di Pasquetta. “Nella loro vita hanno fatto sempre tutto insieme e se ne sono voluti andare insieme anche nella morte”, spiega Fiorella, senza riuscire a trattenere le lacrime. L’anziana coppia si era dovuta trasferire a Macerata dopo il terremoto del 2016.
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Muore in Francia, parenti a funerale web
Seguono in videoconferenza rito da Palermo, “cosa impensabile”
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PALERMO
16 aprile 2020
11:25
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Nel cimitero di Soisy sous Montmorency, piccolo comune a pochi km da Parigi, è stato celebrato un funerale diverso dal solito a causa delle restrizioni per il coronavirus: accanto alla defunta, una donna morta a 87 anni, c’erano il prete e i tre, quattro, parenti più stretti, gli altri familiari e amici hanno partecipato online.
Il collegamento è stato organizzato tramite un “meeting” su una delle piattaforme utilizzate per le videochiamate di gruppo: un parente al cimitero ha ripreso la cerimonia trasmettendola in diretta streaming. I familiari che sarebbero partiti per andare a dare l’ultimo saluto all’anziana sono dovuti rimanere a casa, come una congiunta che sta a Palermo. “In tempi normali avrei fatto di tutto per essere lì e dare un ultimo saluto alla mia adorata zia – aggiunge – ma l’emergenza Coronavirus sta modificando le nostre abitudini anche negli ambiti più impensabili fino a qualche tempo fa”. VAI A TUTTE LE NOTIZIE DAL MONDO VAI A TUTTE LE NOTIZIE DI POLITICA VAI A TUTTE LE NOTIZIE DI ECONOMIA

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Messe e funerali, la Cei tratta sulla fase 2
Il sottosegretario Cei don Ivan Maffeis: ‘C’è domanda enorme, rispondere aiuta coesione sociale’
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16 aprile 2020
17:20
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Messe con volontari che garantiscano le distanze, funerali, battesimi e matrimoni con la presenza dei familiari stretti, qualche incontro di comunità facendo uso dei dispositivi di protezione. La Cei ha pronto “un pacchetto di proposte” che verrà illustrato questa settimana al governo. “Con tutta l’attenzione richiesta dall’emergenza dobbiamo tornare ad ‘abitare’ la Chiesa, il Paese ne ha un profondo bisogno, c’è una domanda enorme e rispondere significa dare un contributo alla coesione sociale”, dice il sottosegretario Cei don Ivan Maffeis.
La Conferenza Episcopale Italiana vuole dunque riprendere, se pur con modalità diverse dal passato e fino a quando non finisca l’emergenza, la vita ecclesiale. Le modalità sono allo studio ma il principio fondamentale resta quello del rispetto delle distanze, della igienizzazione dei locali e dell’uso dei dispositivi di sicurezza (mascherine, guanti, etc) nei casi in cui sia necessario. Così, con numeri contingentati, da far rispettare attraverso l’opera di volontari, si potrebbe riprendere dopo il 3 maggio la vita ecclesiale. “Sappiamo tutti che il 4 maggio – dice don Ivan Maffeis, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana – l’emergenza non sarà finita ma se aspettiamo che finisca l’emergenza possiamo mettere in soffitta per sempre la vita ecclesiale. Per questo chiediamo che ci venga riconosciuta la possibilità di riprendere, certamente senza sconti, sarebbe irresponsabile. Però noi chiediamo che venga data una risposta alle attese di tanta gente”. Il primo passo già si vedrà a partire dalla messa di domenica 19 aprile. La richiesta dei vescovi italiani, di celebrare la Settimana Santa con un minimo di persone, con accanto al celebrante la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione, resta.
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Covid: muore dottoressa ricoverata
Sindaco Torre Annunziata,lottava contro virus da un mese e mezzo
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TORRE ANNUNZIATA (NAPOLI)
16 aprile 2020
11:44
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Ancora una vittima per il Coronavirus tra il personale sanitario: è infatti deceduta la scorsa notte la dottoressa Maria Rosaria Esposito, ostetrica originaria di Torre Annunziata (Napoli) ma residente a Terzigno, nel Vesuviano. A renderlo noto è il sindaco della città oplontina Vincenzo Ascione, che in una nota sottolinea come il medico “era ricoverata presso l’azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli (Secondo Policlinico) dove, da circa un mese e mezzo, lottava contro il Coronavirus. La donna era affetta da altre patologie congenite”.
Il cordoglio del sindaco Vincenzo Ascione: “L’amministrazione comunale partecipa al dolore della famiglia per la prematura scomparsa di Maria Rosaria, ed in questo triste giorno è vicina a marito e figli, a cui vanno le più sentite condoglianze”.
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Canti e balli a Pasqua, sette denunciati
Individuati dalla Polizia dopo video postati su whatsapp
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CROTONE
16 aprile 2020
12:00
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Sette persone, tra le quali due minorenni, sono stati denunciati da personale della Questura di Crotone per la violazione delle norme finalizzate al contenimento della pandemia da Covid-19. In particolare, i sette, secondo quanto accertato dagli investigatori, il giorno di Pasqua hanno preso parte ad assembramenti non autorizzati con balli e canti. L’attività è nata dalla divulgazione di alcuni video sulla piattaforma di messaggistica istantanea Whatsapp.
Immagini nelle quali si distinguevano alcuni soggetti intenti a cantare e ballare in palese violazione delle norme vigenti.
La Questura ha anche interessato i competenti Servizi sanitari per l’applicazione di ulteriori misure.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di identificare le altre persone che hanno preso parte ai festeggiamenti.
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Vescovi Ue, solidarietà Nord-Sud Europa
Card. Hollerich, a rischio idea europea, ma anche Stati-nazione
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16 aprile 2020
12:23
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“Questa è l’ultima ‘chance’ data al progetto europeo. Spero con tutto il cuore che i Paesi del Nord realizzino un progetto di solidarietà con i Paesi del Sud Europa, non sotto ricatto, ma facendo ogni sforzo possibile, in un grande gesto di solidarietà europea. Altrimenti, non sarà soltanto l’idea europea a essere a rischio. È la mappa del mondo che cambierà dopo questa crisi. L’Europa potrebbe uscirne più debole, e il ritorno al nazionalismo potrebbe indebolire gli stessi Stati-nazione”. Così, su Civiltà Cattolica, il presidente dei vescovi dell’Ue, card. Jean-Claude Hollerich.
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Studenti sisma, online nei container
Il racconto dei ragazzi tra terremoto ed emergenza Covid
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NORCIA (PERUGIA)
16 aprile 2020
12:50
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Il sisma prima e l’emergenza coronavirus adesso: per gli studenti delle popolazioni terremotate del centro Italia non c’è pace da quattro anni. Più che un percorso scolastico superiore, il loro è stato un corso di sopravvivenza tra aule container e didattica a distanza. I più preoccupati sono quelli del quinto anno che a giugno dovranno sostenere gli esami di maturità. Ogni giorno sono alle prese con video-lezioni e collegamenti online con i propri prof. E per svagarsi un po’, altre videochat con gli amici. A raccontare – sempre attraverso videomessaggi – questi anni complicati e l’attuale momento di quarantena forzata sono due studenti di Norcia, Alba Veneri del liceo Classico e Silvestro Trabucchi del Geometri, e altri due di Camerino, Giorgia Seri del liceo Linguistico e Giorgio Di Dio dello Scientifico.
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Zampa: conclusa l’ispezione al Trivulzio
‘Disposizioni vietavano ingresso soggetti contagiati in Rsa’
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16 aprile 2020
14:56
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Sul Trivulzio noi abbiamo fatto quello che era doveroso fare e cioè una ispezione che ci faccia comprendere come mai lì siamo arrivati a un numero di decessi così grande. L’ispezione è già conclusa”. Lo afferma la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. Le disposizioni per le Rsa, sottolinea, prevedevano che “non entrassero dall’esterno possibili soggetti contagiati e quindi possibili diffusori del virus”.
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Contapasseggeri e segnaletica droplet, idea bus a Roma
Le ipotesi per il trasporto pubblico, anche monitoraggio flussi
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ROMA
16 aprile 2020
17:21
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Contingentamento sui mezzi pubblici e nelle stazioni metro, contapasseggeri e segnaletica a terra su tutti bus e alle fermate per rispettare le distanze tra passeggeri. Inoltre percorsi fuori dalle stazioni più affollate e monitoraggio sui flussi di utenti sui mezzi e alle fermate attraverso le celle telefoniche. Queste le ipotesi che sta vagliando il Campidoglio per il trasporto pubblico in vista di una Fase 2 con una progressiva riapertura delle attività in città. Al trasporto pubblico, essenziale per una riapertura seppur graduale, vengono dedicate costantemente riunioni con tecnici Atac e dirigenti del Comune. L’obiettivo naturalmente è quello di evitare contagi e mantenere il distanziamento tra le persone.
Per questo motivo oltre al contingentamento e a personale dedicato per contare materialmente i passeggeri sulle linee più frequentate si pensa anche a delimitare lo spazio per passeggero con una segnaletica ad hoc non solo sui bus ma anche alle stazioni. Inoltre si pensa di delimitare percorsi per guidare i passeggeri, distanziandoli, fin fuori le stazioni, almeno quelle più frequentate. Inoltre, oltre alle sanificazioni straordinarie già messe in campo, si ragiona sulla pulizia di filtri di aerazione e climatizzazione di tutti i mezzi. Probabilmente i passeggeri continueranno a salire dalla porta anteriore, misura in atto e varata proprio per l’emergenza coronavirus.
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Nel piano che si sta redigendo si prevede anche di incentivare mezzi alternativi al bus come la bicicletta con la realizzazione delle piste ciclabili previste nel Piano Urbano di Mobilità Sostenibile di Roma Capitale. Altro elemento fondamentale sarà quello di velocizzare le corse di bus che, per necessità sanitarie, saranno a capienza ridotta: si avvierà infatti anche la realizzazione immediata di corsie preferenziali e si sta valutando di ridurre le fermate per controllare meglio il numero dei passeggeri e rendere le corse più rapide. L’ipotesi obbligo mascherine e guanti per ora non sarebbe stata presa in considerazione confidando forse anche su indicazioni stringenti in questo senso a livello governativo. In vista di una riorganizzazione del trasporto pubblico per la Fase 2 il gruppo di lavoro composto da Campidoglio, Atac e Agenzia per la mobilità dunque si prepara a elaborare scenari compatibili con forme di contenimento seppure meno rigorose.
Atac deve fare i conti del resto anche con i numeri di flotta e personale. Con 6.500 autisti e 250 verificatori non sarà semplice attuare misure di controllo degli ingressi, delle distanze e del contingentamento. E con 1500 bus in servizio al giorno (ante coronavirus) non sarà semplice garantire il trasporto abbattendo decisamente la capienza di autobus e vagoni della metro. Ecco perchè si è deciso di anticipare di molto i tempi e tentare di studiare strategie compatibili con futuri volumi di traffico che anche se non raggiungeranno i numeri che Roma aveva prima (oltre 600mila utenti in metro in un giorno e quasi il doppio per le 300 linee dei bus) saranno comunque sostenuti.
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Barilla dona a Caritas mezzi didattici
Per consentire lezioni online anche a ragazzi famiglie povere
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16 aprile 2020
13:33
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Il Gruppo Barilla attraverso la Fondazione Alimenta ha donato alla Caritas strumenti informatici e materiale didattico per le famiglie in difficoltà. Il contributo verrà distribuito nelle Caritas diocesane presenti vicino gli 8 stabilimenti Barilla in Italia. “L’obiettivo – si legge in una nota congiunta Barilla-Caritas – è sostenere l’educazione e la formazione delle nuove generazioni per quella fascia della popolazione che, a causa dell’emergenza Coronavirus, non è grado di acquistare i supporti informatici e il materiale didattico necessario”. La somma donata per questo scopo è di 120mila euro. A beneficiare degli strumenti saranno le Caritas presenti nei territori in cui si trovano siti produttivi del Gruppo Barilla: Novara, Cremona, Parma, Castiglione delle Stiviere (Mantova), Ascoli Piceno, Melfi (Potenza), Foggia, Marcianise (Caserta). “Formazione, educazione e crescita delle generazioni future fanno parte dei valori portanti della nostra azienda”, afferma Paolo Barilla, presidente della Fondazione.
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Genitori in cella, aiuto a tre fratelli
A Bitonto, legale chiede i domiciliari
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BARI
16 aprile 2020
13:33
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I genitori e il fratello maggiorenne sono in carcere e loro tre, fratelli minorenni di 8, 12 e 16 anni, sono soli in casa a Bitonto dal 27 marzo, affidati temporaneamente alla zia e assistiti dai servizi comunali e dall’avvocato di famiglia. Per loro si è attivata una rete di solidarietà: a Pasqua hanno ricevuto dal Comune uova di cioccolato e quotidianamente buoni spesa e viveri.
Il legale, Damiano Somma, ha depositato per la donna e per il figlio l’istanza per ottenere la revoca della misura cautelare in carcere, chiedendo gli arresti domiciliari. Il padre è in carcere da diversi mesi, la madre lo è dal 25 marzo e il figlio 19enne dal 27 marzo. “La situazione dei figli rimasti a casa – evidenzia l’avvocato – si è ulteriormente aggravata in considerazione della applicazione di misura cautelare nei confronti dell’unico fratello maggiorenne che in qualche modo, in assenza dei propri genitori, badava ai tre fratelli minori, in questo momento rimasti senza alcuna guida”.
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Blitz antidroga, coinvolto padre Desiree
La 16enne morì in uno stabile abbandonato a Roma
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ROMA
16 aprile 2020
13:53
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Operazione antidroga dei carabinieri vicino Latina. I carabinieri di Cisterna di Latina e Aprilia hanno eseguito, alle prime ore dell’alba, otto ordinanze di custodia cautelare a carico di presunti componenti di un gruppo criminale che operava a Cisterna, dedito allo smercio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, e di ‘recupero crediti’ a carattere estorsivo. A quanto reso noto in un comunicato stampa tra gli arrestati di oggi c’è il 39enne Gianluca Zuncheddu, padre di Desirée Mariottini, la 16enne morta a ottobre 2018 in uno stabile abbandonato del quartiere San Lorenzo a Roma. Per gli investigatori “Zuncheddu è l’organizzatore e fa avere ai pusher la sostanza da smerciare”.
Due degli arrestati, inoltre, sono ritenuti responsabili di un atto intimidatorio avvenuto a maggio 2018 quando furono esplosi colpi di arma da fuoco contro l’automobile di un maresciallo della stazione carabinieri considerato “responsabile di contrastare la loro attività di spaccio con eccessiva determinazione”.
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Papa: il 19 messa a S.Spirito in Sassia
In forma privata, trasmessa in tv e in diretta streaming
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CITTA’ DEL VATICANO
16 aprile 2020
14:54
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Domenica 19 aprile il Papa celebrerà la messa nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, “luogo di particolare devozione alla Divina Misericordia”. Lo riferisce il Vaticano ricordando che sarà il “ventesimo anniversario della canonizzazione di Suor Faustina Kowalska e dell’istituzione della Domenica della Divina Misericordia”. La Messa sarà celebrata in forma privata e, al termine, il Papa guiderà la recita del Regina Coeli. Tutto sarà trasmesso in diretta televisiva da Vatican Media e in streaming sul sito Vatican News.
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Coronavirus: Piemonte testerà linee guida ripartenza
In alcune aziende e realtà territorio già nei prossimi giorni
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TORINO
16 aprile 2020
15:52
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“Abbiamo bisogno di ripartire e di farlo in sicurezza. Questo significa che dovremo imparare a convivere col coronavirus e con le misure necessarie a contenerlo”. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, interviene così nel dibattito sulla Fase 2. “Il Politecnico di Torino e gli atenei piemontesi hanno elaborato linee guida che potranno aiutare il Piemonte a farlo – aggiunge -. Testeremo questa possibilità, nei prossimi giorni, con alcune aziende e realtà del nostro territorio e metteremo questa esperienza a disposizione del Paese”.
“Il nostro Paese ha bisogno di ripartire, ne hanno bisogno le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri territori. Questa è una consapevolezza che tutti abbiamo, ma è anche necessario non abbassare la guardia nei confronti di questo virus e dei suoi rischi di propagazione. Rischi che purtroppo non si sono ancora esauriti”, aggiunge Cirio. Per questo, sottolinea, “il Piemonte sta lavorando da settimane con il sistema produttivo e i rappresentanti degli enti locali al modo per avviare un progressivo ritorno alla normalità. O, meglio, a quella che sarà una nuova “normalità”. Una sfida complessa per tutti, ma anche l’unico modo per ricominciare”. PIEMONTE

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Nonna d’Italia più forte del virus
Marietta festeggia 111 anni in Sicilia cantando ‘Ciuri ciuri’
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PALERMO
16 aprile 2020
17:30
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Ha sconfitto la spagnola, quando era una bambina, e ora dice di non temere il Coronavirus anche perché assicura di avere adottato tutte le precauzioni necessarie. Maria Oliva, conosciuta come nonna Marietta, ha festeggiato ancora lucida i suoi 111 anni a Piazza Armerina (Enna) dove è nata il 16 aprile 1908. Ha un nugolo di figli, nipoti e pronipoti ma al tempo della pandemia si è ritrovata solo con una figlia e una nipote. La “nonna d’Italia” è ancora in buone condizioni di salute e ricorda i momenti più importanti della sua lunga esistenza. Ha conosciuto due guerre, ha visto nascere la Repubblica. Il suo stile di vita è stato sempre improntato alla morigeratezza alimentare. “Ho sempre mangiato la verdura coltivata nella campagna di famiglia”, spiega. Malgrado qualche piccola comprensibile falla di memoria, ricorda quasi tutto e continua a cantare. Anche oggi, per festeggiare il suo compleanno, ha intonato la canzone siciliana “Ciuri ciuri”.
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Coronavirus, ex boss Maniero, in carcere
In una lettera
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16 aprile 2020
16:45
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“Il rischio di eventuali focolai nelle carceri è probabile; dovesse verificarci un ‘si salvi chi può’ le conseguenze sarebbero inimmaginabili”. E’ un passaggio della lettera che l’ex boss della Mala del Brenta, Felice Maniero, e un altro detenuto hanno scritto per denunciare le condizioni dei detenuti del carcere di Voghera durante l’emergenza coronavirus.
“Dopo le reiterate richieste – scrive Maniero – ci è ancora vietato, da oltre due mesi di acquistare un disinfettante efficiente”. “Abbiamo diversi compagni in isolamento colpiti da Covid-19 di cui alcuni in terapia intensiva”. Felice Maniero è tornato in carcere da alcuni mesi per maltrattamenti alla compagna per i quali è in corso il dibattimento.
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Lombardia meglio dati ‘ma ancora Fase 1’
I decessi sono 11.608 con un aumento di 231 vittime
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16 aprile 2020
18:22
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Sono 63.094 i positivi in Lombardia con un aumento di 941 nuovi casi, mentre ieri era stato di 827, ma oggi i tamponi sono stati 10.706, mentre ieri poco più di 7000. I decessi sono 11.608 con un aumento di 231 vittime mentre ieri erano state 235. Calano i ricoverati sia in terapia intensiva (1.032 con -42) e soprattutto negli altri reparti (11.356, -687).
Sono i dati del contagio in Lombardia resi noti dal vicepresidente della Regione Fabrizio Sala spiegando che ‘ci sono dati migliorativi ma siamo ancora in Fase 1″.
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Coronavirus: nuovo balzo contagi in Piemonte, 815 in più
Ma calano i decessi (81) e i ricoveri in intensiva (345)
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TORINO
16 aprile 2020
19:58
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E’ ancora alto in Piemonte il numero dei contagi: sono 815 quelli comunicato questa sera dall’Unità di crisi regionale, il doppio dell’Emilia Romagna, che resta la seconda regione alle spalle della Lombardia per casi di coronavirus. Il totoale, in Piemonte, è di 19.621 positivi contro i circa 21mila dell’Emilia-Romagna.
Rispetto agli ultimi giorni cala, anche se di poco, il numero dei nuovi decessi, 82; dall’inizio dell’emergenza sono 2.146. E’ invece costante la diminuzione dei ricoverati in terapia intensiva, che sono 345, 13 in meno a ieri. Sono 232 i nuovi guariti, che diventano così 1.860, con altri 1.486 “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
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Al Trivulzio ‘agghiacciante quadro di malasanità’
Da gennaio molti ricoveri per polmoniti. Criticità anche su pazienti entrati dopo epidemia
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MILANO
16 aprile 2020
20:11
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Da gennaio in poi al Pio Albergo Trivulzio di Milano sarebbero stati ricoverati molti pazienti con polmoniti o con sintomi da insufficienza respiratoria e “criticità” di questo tipo le avevano anche alcuni dei pazienti (una ventina e ufficialmente ‘non Covid’) trasferiti al Pat dopo lo scoppio dell’emergenza Coronavirus. Lo si apprende in merito alle indagini sulla diffusione del contagio nelle Rsa e sulle morti di anziani, coordinate dalla Procura e condotte dalla Gdf che ha sequestrato al Trivulzio centinaia di cartelle cliniche due giorni fa.
Al Pio Albergo Trivulzio c’è “un agghiacciante quadro di malasanità”: a dirlo è Alessandro Azzoni, che ha creato il Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio e sta raccogliendo quotidianamente denunce e testimonianze di parenti dei pazienti della più grande rsa di Milano dove “si sta assistendo alla cronaca di una serie di morti annunciate”. E questo dopo che la pandemia è già arrivata da un mese e mezzo “e quindi non può più essere considerata un’emergenza: i dirigenti lo sanno quello che sta succedendo, ma hanno altro a cui pensare, a partire dalle indagini”.  “A una signora ieri hanno detto che l’ospite di fianco a sua nonna ha i sintomi del Covid ma non la spostano, la lasciano lì e così la condanno a morte”, prosegue Azzoni, che ha la madre malata di Alzheimer e ricoverata da due anni nel reparto Fornari del Pat: “Oggi – racconta – ho litigato con un medico per farle fare una flebo, era nel letto senza parlare, non sapevano da quanto non mangia, probabilmente da almeno una settimana, ha una saturazione che richiederebbe una maschera d’ossigeno ma non gliela mettono”. “La sua dottoressa curante è sparita – aggiunge – un terzo del personale è a casa infettato e quello che è rimasto fa il possibile ma senza una linea guida. Di fatto il Pat non ha più dirigenza, ci sono mille e più ospiti che riescono ad andare avanti solo e semplicemente grazie a lavoro del personale medico e infermieristico che sta dando tutto. Ma non vengono fatte scelte e nel reparto di mia madre dove ci sono 20 persone, ne sono morte sei già la settimana scorsa”. Il Comitato da lui fondato sta cercando di raccogliere più testimonianze possibile tra i parenti che “si dividono tra chi è in lutto ed è molto arrabbiato ma deve elaborare la perdita di un parente, chi è in apprensione per chi è ancora dentro e ce ne sono molti intimiditi nell’esporsi perché temono di avere ripercussioni sui propri cari”.
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Posto blocco polizia su A1 a Firenze
Fermati e verificati tutti i veicoli in transito verso Sud
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FIRENZE
16 aprile 2020
20:35
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Imponente posto di blocco della polizia in autostrada a Firenze, sull’A1 in carreggiata sud, per verificare il rispetto delle norme anti-Coronavirus e anche del codice della strada. Nel pomeriggio sono stati verificati tutti i veicoli in transito verso Sud con incolonnamento e rallentamento per 5 km di autostrada e deviazione obbligatoria nell’area di servizio Chianti Ovest. Numerose pattuglie hanno controllato i viaggiatori: i Tir con le merci sono stati lasciati scorrere mentre ai conducenti e agli occupanti delle auto private è stato chiesto il motivo dello spostamento per via autostradale. Secondo quanto emerge, posti di blocco di tale rilievo in autostrada, con fermo obbligatorio di tutti i mezzi in transito, in Italia non venivano fatti da tantissimi anni, qualcuno farebbe risalire una misura simile addirittura agli anni ’80.
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Parenti Trivulzio, quadro di malasanità
‘Cronaca di morti annunciate, situazione fuori controllo ‘
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MILANO
16 aprile 2020
14:16
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Al Pio Albergo Trivulzio c’è “un agghiacciante quadro di malasanità”: a dirlo è Alessandro Azzoni, che ha creato il Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio e sta raccogliendo denunce e testimonianze di parenti dei pazienti della più grande rsa di Milano dove “si sta assistendo alla cronaca di una serie di morti annunciate”. E questo dopo che la pandemia è già arrivata da un mese e mezzo “e quindi non può più essere considerata un’ emergenza: i dirigenti lo sanno quello che sta succedendo, ma hanno altro a cui pensare, a partire dalle indagini”. Non c’è tempo ora per una class action, ora “bisogna salvare le persone che sono ancora dentro al Pat” perché “non è caduto un aereo e ci sono morti su cui indagare. La situazione è ancora fuori controllo e i morti continuano a esserci ogni giorno”: per questo Azzoni ha fondato il Comitato e ha chiesto ad alcuni studi legali quale sia l’azione migliore per questo “inferno acefalo”.
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L’idea di Ozpetek, una “Giornata dei camici bianchi”
Petizione con Siae e mondo spettacolo da Bocelli a Verdone
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16 aprile 2020
20:03
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Una “Giornata dei camici bianchi”, da celebrare ogni anno, il 20 febbraio, per onorare il lavoro, l’impegno e il sacrificio degli operatori sanitari che stanno combattendo contro il coronavirus. A lanciare la proposta, con il sostegno attivo della Siae, che ha avviato una petizione e rivolto un appello al presidente della Republica Mattarella e alle più alte cariche dello Stato, è stato Ferzan Ozpetek. Un’ idea, spiega il regista de Le Fate Ignoranti, che è venuta fuori ascoltando i racconti al telefono degli amici medici partiti da Roma per andare a dare una mano negli ospedali del nord. “Vorrei che se un bambino, magari tra 10 anni, ci chiedesse Che vuol dire Festa dei Camici Bianchi?, potessimo raccontare le storie delle donne e degli uomini che hanno lavorato e si sono sacrificati per aiutare gli altri. – spiega – Sarà anche una giornata di ricordo per quelli che hanno perso la vita, ma soprattutto di festa e ringraziamento per tutti coloro che lavorano negli ospedali. Persone che non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo dimenticare quando questa emergenza sarà finita”.
La data proposta da Ozpetek – e suggerita al regista da Luciana Littizzetto – è il 20 febbraio, giorno in cui Annalisa Malara, Anestesista dell’Ospedale di Codogno, ha scoperto che Mattia, il 38enne identificato come “paziente Uno”, era stato attaccato dal Coronavirus. Il presidente della Siae Mogol ha appoggiato la proposta e chiesto al dg Gaetano Blandini di preparare una petizione, “aperta non solo ai 90 mila associati SIAE ma a tutti gli artisti e più in generale a tutti i cittadini”. La risposta non si è fatta attendere: ci sono già 144 adesioni di grandi nomi dello spettacolo e della cultura, da Alessandro Gassman a Carlo Verdone, da Caterina Caselli Alessandro Cattelan, da Al Bano ad Alba Rohrwacher, Andrea Bocelli e Ambra Angiolini, solo per citarne alcuni. Il 21 aprile la Siae metterà on line la piattaforma http://www.festadeicamicibianchi.it: dove sottoscrivere l’appello.
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Coronavirus, 106.607 malati, 1189 in più
Vittime 22.170, 525 in più. Sotto i 3 mila le terapie intensive
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16 aprile 2020
18:32
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Sono complessivamente 106.607 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.189 rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 1.127. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile. Le vittime ad oggi sono invece 22.170, con un aumento rispetto a ieri di 525. Sono 40.164 le persone guarite, 2.072 in più rispetto a ieri. Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Per la prima volta dal 20 marzo i pazienti nei reparti sono infatti scesi sotto tremila: ad oggi sono infatti 2.936, 143 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.032 sono in Lombardia, 42 in meno rispetto a ieri. Dei 106.607 malati complessivi, 26.893 sono ricoverati con sintomi, 750 in meno rispetto a ieri, e 76.778 sono quelli in isolamento domiciliare.
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Uif, Covid occasione usura e riciclaggio
Vigilare su falsi e abusi delle aziende per le garanzie
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16 aprile 2020
18:21
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“Il prolungato periodo di lockdown” fornisce alle organizzazioni criminali “nuove occasioni” per “svolgere attività usurarie e per rilevare o infiltrare imprese in crisi con finalità di riciclaggio”. E’ quanto ammonisce la Uif, l’unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia che ricorda come il blocco “determini situazioni di difficoltà finanziaria” che favoriscono le mafie le quali possono contare “sul radicamento sul territorio, il reclutamento di affiliati presso le fasce più deboli della popolazione e l’ampia disponibilità di capitali illeciti”.
Inoltre la Uif chiede alle banche di vigilare in maniera preventiva sulle richieste di finanziamenti delle aziende con garanzia pubblica previsti dalle misure del governo. Un’azione delle banche “potrà arginare il rischio che si verifichino abusi penalmente rilevanti tanto nella fase di accesso al credito” mediante “l’alterazione o la falsificazione della documentazione necessaria”, “quanto in quella di utilizzo delle risorse disponibili”.
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Morto il cantante francese Christophe
Aveva 74 anni, tra i suoi successi ‘Aline’ e ‘Mots Bleus’
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PARIGI
17 aprile 2020
02:40
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Il cantante francese Christophe, interprete di successi come ‘Aline’ e ‘Mots Bleus’, è morto a Brest, in Francia, all’età di 74 anni. A confermarlo all’AFP la moglie Véronique Bevilacqua, che ha parlato genericamente di enfisema e malattie polmonari, senza mai nominare il coronavirus come causa del decesso. Il giornale ‘Le Parisienne’, invece, da subito aveva indicato il virus come responsabile della malattia ma la famiglia non ha mai confermato.
L’artista era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva di un ospedale di Parigi lo scorso 26 marzo, e successivamente trasferito a Brest dove è avvenuto il decesso.
“Christophe non c’è più”, ha annunciato Véronique assieme alla figlia Lucie. “Nonostante la dedizione dei medici, le forze lo hanno abbandonato”. Christophe era salito alla ribalta del successo con “Aline”, nel 1965, ed ha poi attraversato mezzo secolo della canzone francese con un percorso del tutto personale e apprezzato dal pubblico.
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Migranti sulla Alan Kurdi, la Croce Rossa per la quarantena
Borrelli ha firmato un provvedimento su richiesta della ministra De Micheli
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16 aprile 2020
15:57
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Su richiesta della ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, ha firmato un provvedimento con il quale la Croce Rossa italiana viene nominata soggetto attuatore per provvedere all’assistenza alloggiativa e alla sorveglianza sanitaria delle persone soccorse in mare dalla nave Alan Kurdi che attualmente si trova in acque Sar italiane, in prossimità del Porto di Palermo. Lo si legge in una nota del Mit sul provvedimento che individua una nave adatta per la quarantena.
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Coronavirus, a Vo’ parte il test su gatti
Studio sierologico per comprendere se felini infettati
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PADOVA
16 aprile 2020
14:11
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Dopo aver sottoposto a tampone per due volte i 3300 abitanti, adesso gli scienziati padovani analizzeranno i gatti di Vo’ Euganeo, primo focolaio italiano del coronavirus Covid-19 insieme a Codogno. Un’équipe composta da quattro ricercatori dell’Università di Padova e da un collega dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, con la supervisione dei Servizi Veterinari della Regione, come riporta il Corriere del Veneto, effettuerà un test sierologico sul sangue dei gatti domestici, per cercare gli anticorpi alla malattia. Un test su base volontaria, al quale si affiancherà l’utilizzo di campioni di sangue prelevati dai veterinari per altri motivi. “Faremo prelievi del sangue per comprendere se, in che modo e in quale misura, i felini di questo Comune, un modello di studio unico, si siano infettati” spiega il professor Massimo Castagnaro, ordinario di Patologia generale veterinaria, a capo dell’equipe.
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All’Aifa 80 Dossier per farmaci sperimentali contro il coronavirus
Primo rapporto Covid-19, con iter veloce autorizzati 16 studi
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16 aprile 2020
10:42
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Dall’idrossiclorochina al tocilizumab, passando per l’eparina: in poco meno di un mese, la Commissione Tecnico-Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha valutato, grazie a un iter rapido messo a punto per l’emergenza coronavirus, ben 80 domande di autorizzazione per l’avvio di sperimentazioni e studi clinici su farmaci per pazienti affetti da Covid-19.
Sono 16 quelli che hanno avuto parere favorevole, 10 di questi sono già partiti e l’ultimo riguarda la colchicina, un vecchio farmaco utilizzato nei disturbi su base auto-infiammatoria e nella gotta. Dall’entrata in vigore del Decreto-Legge 18/2020, alla Commissione Tecnico-Scientifica di Aifa è stato attribuito il compito di valutare i protocolli degli studi clinici delle terapie sperimentali utilizzate nei pazienti affetti da Sars-Cov-2. Le valutazioni state effettuate dal 17 marzo al 13 aprile dalla Commissione, riunita in seduta telematica permanente.
In particolare, l’ultimo autorizzato è uno studio multicentrico italiano sull’utilizzo di colchicina, coordinato dall’Azienda Ospedaliera di Perugia. Tra quelli che hanno avuto il semaforo verde, l’anticoagulante eparina, che vede coinvolti 14 centri italiani e 300 pazienti. Diversi studi riguardano il tocilizumab, antinfiammatorio utilizzato normalmente per l’artrite reumatoide. E ancora, uno studio esamina la somministrazione precoce di idrossiclorochina, un altro il sarilumab, un anticorpo monoclonale contro la interleuchina-6.
Un altro ancora l’associazione di emapalumab, un anticorpo monoclonale anti-interferone gamma, con anakinra, un antagonista del recettore per la interleuchina-1. Nell’elenco vi è anche Solidarity, lo studio multicentrico internazionale lanciato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). A questi si aggiungono due studi clinici sull’antivirale remdesivir.
Altri 8 studi, invece, devono finalizzare la presentazione dei documenti o sono in attesa di approvazione dal Comitato Etico. Le domande restanti hanno parere sospensivo con richiesta di integrazioni, hanno avuto parere non favorevole o sono state considerate non valutabili.
Tutti questi farmaci non sono privi di effetti collaterali, a volte anche importanti, e gli studi mirano proprio a capire, oltre all’efficacia, anche la sicurezza. “La celerità e la metodologia condivisa dei processi di approvazione – sottolinea Aifa in una nota – rappresentano le basi di uno strumento di ricerca innovativo, in grado di coniugare la garanzia del trattamento in sicurezza dei pazienti con il necessario rigore scientifico, anche in un contesto di emergenza”.

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