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Tempo di lettura: 34 minuti

Ultimo aggiornamento 16 Luglio, 2020, 02:31:46 di Maurizio Barra

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DALLE 08:46 DI MERCOLEDì 15 LUGLIO 2020

ALLE 02:31 DI GIOVEDì 16 LUGLIO 2020

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Israele: in 50 arrestati durante protesta anti Netanyahu
Dimostrazione ieri sera davanti residenza premier
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15 luglio 2020
08:46
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Sono 50 i manifestanti arrestati dalla polizia ieri sera a Gerusalemme durante gli scontri seguiti alla dimostrazione di protesta contro il premier Benyamin Netanyahu per chiederne le dimissioni.
Lo ha fatto sapere oggi la polizia che ha accusato gli arrestati di pubblico disturbo, atti di vandalismo e attacco agli agenti e alla stampa. Per 8 degli arrestati sarà chiesto – ha aggiunto il portavoce della polizia – il prolungamento dello stato di detenzione mentre gli altri saranno rilasciati.
La protesta – con lo slogan ‘Bibi-Bastiglia’, visto che ieri era l’anniversario della Rivoluzione francese – era stata indetta per chiedere le dimissioni del premier in quanto accusato in tribunale di corruzione, frode e abuso di potere.
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Coronavirus:Belgio, numero nuove infezioni aumentato dell’8%
Nella settimana dal 5 a 11 luglio rispetto a quella precedente
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BRUXELLES
15 luglio 2020
09:21
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Il numero di nuove infezioni da coronavirus in Belgio nel periodo dal 5 all’11 luglio è aumentato dell’8% rispetto alla settimana precedente (dal 28/6 al 4/7). L’aumento è stato osservato nella maggior parte delle province, ma in particolare in quella di Anversa (166 nuovi casi nella settimana dal 5 a 11 luglio rispetto ai 143 della settimana precedente), nella provincia di Liegi (46 nuovi casi rispetto ai 22) e nella provincia del Limburgo (71 nuovi casi rispetto ai 41 della settimana precedente). A livello nazionale, il numero di nuove infezioni è aumentato nelle ultime 2 settimane, con una media di 96 nuovi casi al giorno. La maggior parte delle nuove infezioni si sta verificando nella forza lavoro (20-59 anni). I ricoveri e le morti in ospedale continuano a diminuire. Complessivamente in Belgio si contano 9.788 morti dall’inizio della pandemia.
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Nuova Zelanda: opposizione sceglie donna per sfidare Ardern
Judith Collins a capo partito conservatore, si vota a settembre
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WELLINGTON
15 luglio 2020
17:07
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In Nuova Zelanda il partito conservatore all’opposizione ha scelto una donna per sfidare la popolare premier laburista Jacinda Ardern nelle prossime elezioni legislative previste per settembre. Ieri in serata il Partito Nazionale ha eletto Judith Collins sua nuova leader: soprannominata la “frantumatrice” dopo che in veste di ministro aveva ordinato il sequestro e la distruzione delle auto utilizzate in un giro di corse illegali, la politica 61enne è nota soprattutto per il suo incarico di minidstro dellì’Interno durante il governo guidatop dal conservatore John Key.
“Spero che il Partito Nazionale possa schiacciare il campo opposto il 19 settembre” ha detto Collins ai media dopo la sua elezione, “amo le imprese che sembrano difficili” ha aggiunto in un’intervista radiofonica, riconoscendo così il livello della sfida, dato che il partito laburista è in testa nei sondaggi registrando il 50% delle intenzion i di voto, mentre l’opposizione conservatrice è al 38%.
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Coronavirus: in Russia 6.422 nuovi casi, 746.369 in tutto
Totale delle vittime sale a 11.770
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MOSCA
15 luglio 2020
11:39
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Sono 6.422 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Russia nelle ultime 24 ore, che fanno salire a 746.369 il totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. I morti, stando ai dati ufficiali, sono 156 nelle ultime 24 ore e 11.770 in totale. Lo riporta il centro operativo anticoronavirus.
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Floyd: Gb, statua dimostrante sostituisce schiavista Colston
Iniziativa non autorizzata a Bristol, un mese dopo abbattimento
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LONDRA
15 luglio 2020
12:26
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E’ stata sostituita nottetempo da una scultura realizzata in fretta e furia in resina nera, e dedicata una manifestante locale del movimento Black Lives Matters (Blm), la statua di Edward Colston divelta dal suo piedistallo a Bristol il mese scorso durante una delle proteste antirazziste promosse anche in Gran Bretagna sulla scia dell’uccisione a Minneapolis dell’afroamericano George Floyd.
L’iniziativa, spontanea e non autorizzata dal Municipio secondo le regole, è stata il parto del lavoro di un artista londinese, Marc Quinn, che si è occupato personalmente di far innalzare l’opera raffigurante Jen Reid, un’attivista fattasi notare dai media dopo l’abbattimento della statua di Colston – ricco benefattore di Bristol che fra ‘600 e ‘700 fece fortuna anche come mercante di schiavi – per essere salita sul piedistallo ed essersi messa in posa con il pugno levato verso l’alto. Quinn ha spiegato di aver contatto la Reid e quest’ultima ha confermato di aver dato il consenso, ritenendo di poter rendere omaggio con la propria immagine alla “lotta contro le discriminazioni” della sua comunità e della sua famiglia. Le autorità locali tuttavia non hanno ancora deciso cosa fare di quel piedistallo, dopo il recupero della statua di Colston e il trasferimento in un museo per restauro. Mentre l’abbattimento resta oggetto d’indagini, come atto illegale, da parte della polizia che un paio di settimane fa ha arrestato un 24enne. Il sindaco della città, Marvin Rees, laburista d’origini caraibiche, pur avendo lasciato intendere più volte di non voler far rimettere Colston al suo posto, ha intanto preso le distanze dall’azione ‘spontanea’ di Quinn. “La scultura innalzata oggi è frutto della decisione di un artista di Londra – ha tagliato corto come a volerne evidenziare l’estraneità -, l’installazione non ha richiesto e non ha ricevuto alcun permesso”.
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Iran: proteste contro condanne a morte attivisti
Iniziative sui social per 3 arrestati in manifestazioni 2019
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TEHERAN
15 luglio 2020
12:47
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Crescono gli appelli alle autorità in Iran per bloccare le condanne a morte dei tre giovani arrestati durante le proteste dello scorso novembre contro il caro benzina. La conferma della sentenza contro i tre – Amirhossein Moradi, Mohammad Rajabi e Saeed Tamjidi – era stata annunciata ieri. Gli appelli perché sia risparmiata loro la vita sono stati lanciati da migliaia di utenti, soprattutto sui social media, chiedendo anche una moratoria generalizzata delle esecuzioni nella Repubblica islamica, che negli ultimi giorni hanno visto una recrudescenza.
Diversi i personaggi pubblici che si sono uniti all’iniziativa, tra cui i registi Asghar Farhadi – due volte premio Oscar – e Tahmineh Milani e gli attori Mahnaz Afshar, Taraneh Alidousti e Navid Mohammadzadeh.
Secondo il sito di monitoraggio Netblocks, l’accesso a internet in Iran è stato rallentato la scorsa notte durante il picco della protesta.
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Coronavirus: Ue raccomanda a stati membri stress test
Per simulazione possibili focolai in caso eventuale nuova ondata
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BRUXELLES
15 luglio 2020
12:59
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“Parte della comunicazione della commissione europea” in vista di una potenziale nuova ondata di coronavirus “è la raccomandazione agli stati membri di avere degli stress test per la simulazione di possibili focolai e per vedere se i sistemi di tracciamento ed isolamento ed i sistemi sanitari siano in grado di far fronte ad un possibile aumento dei casi”. Lo ha detto in conferenza stampa la commissaria europea alla salute Stella Kyriakides.
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Macedonia Nord: affluenza 15% alle 11. Misure anti-covid
Operazioni di voto nella calma. Seggi aperti fino alle 21
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15 luglio 2020
13:06
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In Macedonia del Nord, dove oggi si vota per le elezioni parlamentari, alle 11 – quattro ore dopo l’apertura dei seggi -l’affluenza alle urne era di poco superiore al 15%. Nel darne notizia la commissione elettorale a Skopje ha riferito che le operazioni di voto si svolgono nella calma e senza problemi, nel rispetto ai seggi di strette misure di prevenzione anti-covid – mascherina, distanza interpersonale e disinfezione delle mani all’ingresso e all’uscita.
La Macedonia del Nord, al pari degli altri Paesi della regione, è interessata da una forte ripresa dei contagi. I poco più di 1,8 milioni di elettori possono votare in oltre 3 mila seggi che, apertisi alle 7, chiuderanno alle 21 (stessa ora italiana).
La sfida è tra il partito socialdemocratico (Sdsm) dell’ex premier Zoran Zaev e il fronte conservatore raggruppato nel Vmro-Dpmne di Hristijan Mickoski. Gli ultimi sondaggi davano i socialdemocratici in leggero vantaggio di due-tre punti percentuali.
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Coronavirus: Norvegia, pompe funebri chiedono aiuto a Stato
Senza funerali e con mortalità in calo business è in difficoltà
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15 luglio 2020
13:10
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La pandemia da coronavirus continua a spaventare parte del mondo, ma in Norvegia una combinazione di fattori ha messo in difficoltà in questi mesi le aziende di pompe funebri, al punto che alcune di queste hanno chiesto aiuto allo Stato. A causa della mortalità in calo e dell’impossibilità di celebrare cerimonie funebri da documenti pubblici risulta che una mezza dozzina di aziende che operano nel settore hanno chiesto aiuti di Stato.
La famiglia Lande, da tre generazioni leader nel campo, ha sottolineato l’unicità della situazione: “A quanto pare le misure imposte per contrastare il coronavirus sono state efficaci anche su altri virus”, ha spiegato Erik Lande alla Afp, “al punto che alcune delle persone anziane che in circostanze normali sarebbero decedute sono invece ancora vive”.
Solitamente l’azienda gestisce in media 30 cerimonie funebri in un mese, ma dopo l’introduzione delle misure anti covid in Norvegia a marzo il numero è precipitato a meno di dieci, in nessun caso si è trattato di decesso per covid-19.
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Coronavirus: India, quasi 30 mila nuovi casi in 24 ore
Nuovo record incremento giornaliero, totale salito a 936.181
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NEW DELHI
15 luglio 2020
13:16
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Nelle ultime 24 ore l’India ha registrato un nuovo record di incremento giornaliero dei nuovi casi di coronavirus, con 29.429 nuovi positivi: lo ha comunicato questa mattina il Ministero alla Sanità. Nello stesso giorno ci sono stati 482 decessi.
Il totale dei casi nel paese sale così a 936.181, che comprende 592.031 pazienti guariti e 319.840 pazienti attivi.
Ieri sono stati effettuati 320.161 test; il Ministero informa che in ventidue dei trentacinque, tra stati e unioni territoriali del paese, vengono eseguiti 140 test al giorno per milione di abitanti, secondo le raccomandazioni dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità.
I due stati del Maharashtra e Tamil Nadu contano da soli il 50% del totale dei casi attivi, seguiti dal Karnataka che ne vede l’8%.
L’India è al terzo posto al mondo per dati assoluti, dopo Stati Uniti e Brasile.
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Coronavirus: Russia, per chi entra basta test negativo
Non sarà più necessaria la quarantena
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MOSCA
15 luglio 2020
13:28
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Da oggi gli stranieri che arrivano in Russia non dovranno più isolarsi per 14 giorni se presenteranno un documento in inglese o in russo che certifichi che nelle ultime 72 ore sono risultati negativi al nuovo coronavirus. Lo prevede un decreto pubblicato due giorni fa mentre la Russia sta cercando di riaprire i voli internazionali.
Come per i cittadini russi, agli stranieri che arrivano senza un certificato che provi la loro negatività al Sars-Cov-2 sarà chiesto di effettuare un test entro 72 ore e se dovessero risultare positivi dovranno isolarsi.
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Coronavirus: Mishustin, la Russia ha superato picco epidemia
‘Situazione sta palpabilmente migliorando’
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MOSCA
15 luglio 2020
14:21
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Il premier russo Mikhail Mishustin sostiene che la Russia abbia superato il picco dell’epidemia di Covid-19. Lo riporta l’agenzia Interfax. “La situazione sta palpabilmente migliorando. Abbiamo superato il picco dell’epidemia”, ha dichiarato Mishustin a un incontro del Consiglio di coordinamento per la risposta al coronavirus. La Russia punta alla ripresa dei voli internazionali.
La scorsa settimana l’istituto nazionale russo di statistica Rosstat ha riferito che nel mese di maggio in Russia almeno 7.444 persone sono morte a causa del Covid-19, un dato ben al di sopra della precedente stima delle autorità sanitarie di Mosca secondo cui 3.633 persone sarebbero morte a maggio a causa del coronavirus.
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Turchia: sindaco Istanbul contro canale artificiale
Progetto ‘folle’ di Erdogan per sostituire il Bosforo
e
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ISTANBUL
15 luglio 2020
14:53
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Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, ha presentato ricorso al ministero dell’Ambiente e della Pianificazione urbana della Turchia contro il progetto del Kanal Istanbul, il canale artificiale di 43 km tra il mar Nero e il mar di Marmara che il presidente Recep Tayyip Erdogan vuole realizzare per deviare il traffico marittimo dal Bosforo.
L’idea, definita “folle” dallo stesso leader di Ankara alla sua presentazione, quasi un decennio fa, è da tempo criticata dalle opposizioni e dagli ambientalisti per i danni che potrebbe causare all’ecosistema e i rischi di una nuova speculazione immobiliare di massa, in una metropoli che conta già 16 milioni di abitanti.
Secondo Erdogan, invece, il canale “serve a proteggere il Bosforo da un grave disastro”, che potrebbe essere causato dal massiccio traffico di navi e petroliere che quotidianamente attraversano lo stretto di mare che divide in due Istanbul.
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Epstein: spunta il marito misterioso di Ghislaine Maxwell
Procuratore rivela, è sposata ma non rivela il nome del coniuge
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WASHINGTON
15 luglio 2020
15:23
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Ghislaine Maxwsell, la donna accusata di essere stata la complice del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, e’ segretamente sposata ma si rifiuta di svelare l’identita’ del marito. Lo ha rivelato Alison Moe, uno dei tre procuratori di New York che segue il caso. Per gli inquirenti la presenza del ‘coniuge misterioso’ rappresenta un aspetto non irrilevante che conferma una volta di piu’ la necessita’ di tenere in carcere l’imputata, viste le difficolta’ nello stabilire la reale portata della ricchezza a sua disposizione. Ricchezza che aumenterebbe la possibilita’ di fuga.I procuratori hanno quindi puntato il dito sulla mancanza di trasparenza da parte di Maxwell e sulle “finanze opache” a disposizione della donna e di suo marito.
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Usa: nipote Trump, si dimetta, è un pericolo per l’America
‘Incapace di guidare il Paese’
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WASHINGTON
15 luglio 2020
15:26
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Mary Trump, nipote di Donald Trump, ha invitato il presidente a dimettersi affermando che e’ pericoloso per l’America. “E’ completamente incapace di guidare questo paese ed e’ pericoloso consentirgli di farlo”, ha detto ad Abc nella prima intervista dopo che un tribunale ha revocato il divieto ottenuto da un altro zio per impedirle di parlare in pubblico. La famiglia aveva tentato inutilmente anche di bloccare il suo libro, un duro atto d’accusa contro il tycoon e il nonno, definito un sociopatico che rovino’ la famiglia. “Questo Paese e’ sul precipizio e dobbiamo prendere una decisione su chi vogliamo essere e dove vogliamo che vada questo Paese”, ha spiegato. Il carattere e il comportamento del presidente, a suo avviso, “minacciano la salute del mondo, la sicurezza economica e il tessuto sociale”. Alla domanda su cosa direbbe a suo zio se fosse nello studio Ovale la sua risposta e’ stata “dimettiti”. Una risposta “basata su cio’ che ho visto in tutta la mia vita adulta”, ha assicurato. VAI ALLA CRONACA VAI ALLA POLITICA VAI ALL’ECONOMIA

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Bielorussia: Lukashenko, rivolte tipo Maidan non ci aiutano
Presidente parla dopo proteste represse con centinaia di fermi
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MOSCA
15 luglio 2020
15:47
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“Dobbiamo tenere in mente che la disciplina, sia nell’esecuzione degli ordini sia nell’uso delle tecnologie, così come la stabilità nel Paese, sono la base per ogni sviluppo. Né le rivolte tipo Maidan né le rivoluzioni ci aiuteranno”: lo ha dichiarato il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko all’indomani delle proteste antigovernative di ieri sera in Bielorussia, represse dalla polizia con centinaia di fermi.
Le manifestazioni di ieri si sono svolte dopo che le autorità hanno respinto la candidatura alle presidenziali del 9 agosto dei principali rivali di Lukashenko, che governa la Bielorussia col pugno di ferro dal 1994.
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Zaky: Di Maio,Italia preoccupata, auspichiamo rilascio
‘Continuiamo a mantenere alta l’attenzione’
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15 luglio 2020
16:19
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“Sul caso di Patrick Zaky il governo manifesta grande preoccupazione, soprattutto a seguito della decisione da parte della autorità egiziane di rinnovare nuovamente la carcerazione preventiva per altri 45 giorni. A tal proposito, continuiamo a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Question time alla Camera. “Continueremo ad attribuire forte priorità al caso, soprattutto con riferimento alle sue condizioni detentive e all’esigenza di assicurare un iter processuale rapido, in vista di un auspicabile rilascio”, ha aggiunto.
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Cile: notte di proteste violente e saccheggi
Manifestazioni degenerate in incidenti, 61 arresti
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15 luglio 2020
16:25
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Saccheggi, diverse stazioni di polizia attaccate, un autobus e 16 veicoli dati alle fiamme e 61 arresti: è questo il bilancio della notte di violenza vissuta in Cile, dopo che sono degenerate, in particolare a Santiago, alcune manifestazioni per chiedere l’approvazione da parte del parlamento del progetto di legge che autorizza i cittadini a ritirare fino al 10% del denaro versato nel sistema pensionistico privato (Afp).
Secondo quanto riportato dal sito Emol, le proteste sono iniziate con un “caceroleo” (protesta con pentole e coperchi) convocato alle 21 locali di ieri e rapidamente si sono trasformate in incidenti violenti, con barricate in diverse località del Paese nonostante il coprifuoco decretato per la pandemia del coronavirus, che in Cile ha registrato oltre 319 mila casi e 7.069 morti.
I carabinieri cileni hanno riferito che tra ieri pomeriggio e l’alba di questa mattina si sono verificati 60 reati, tra questi 28 blocchi stradali e 13 saccheggi. Ci sono stati anche attacchi con lancio di pietre alle stazioni di polizia di Huechuraba, Maipú, Cerro Navia, Pudahuel, La Pintana e Penalolén.
Un autobus del sistema di trasporto della capitale cilena Transantiago è stato bruciato da individui non identificati, mentre l’evento più grave è stato registrato nel comune di Estacion Central, nella Regione metropolitana di Santiago, dove alcune persone hanno provocato un incendio che ha distrutto 16 veicoli.
In totale, i carabinieri hanno arrestato 61 persone: 54 nella Regione metropolitana di Santiago e sette in altre regioni. Del totale degli arresti, 34 sono dovuti a reati di saccheggio nella capitale. La polizia ha riferito che in ogni caso non ci sono stati feriti tra civili o agenti.
Il ministro degli Interni, Gonzalo Blumel, ha descritto come “particolarmente gravi” i vari atti di violenza che si sono verificati durante la notte nella capitale, sottolineando che è stato “un tentativo di minacciare e alterare il nostro processo democratico”. In questo senso, ha invitato tutti i settori politici a condannare l’accaduto, affermando che, se non lo faranno, saranno da considerare come “complici”.
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L’ambasciatore italiano a Tokyo: ‘Puntare sulla ripresa’
Starace: ‘Dobbiamo riportare gli scambi ai livelli pre Covid’
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TOKYO
15 luglio 2020
16:32
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Le gestioni dell’emergenza sanitaria in Italia e Giappone, a tratti comparabili durante la pandemia del coronavirus, l’importanza di un ripristino dei flussi turistici con il costante sostegno degli uffici consolari dell’ambasciata, e la ripresa spedita del promettente scambio commerciale tra Unione europea e il Paese del Sol Levante – particolarmente vantaggioso per il Made in Italy, tra i principali beneficiari dell’Accordo di libero scambio (Epa) in vigore dal febbraio 2019. Sono questi i principali dossier in fase di continuo aggiornamento sulla scrivania dell’ambasciatore d’Italia a Tokyo, Giorgio Starace, il cui progresso è stato condiviso in un’intervista.
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“Italia e Giappone – spiega il diplomatico – vivono decisamente, per oggettivi meriti dei rispettivi sistemi sanitari e grazie alla disciplina e al sacrificio dei mesi scorsi, nella ‘fase 3′ di convivenza e superamento dell’emergenza Covid-19. Si tratta di due Paesi che, pur avendo conosciuto un impatto diverso dell’epidemia nella sua fase più acuta, stanno affrontando questa fase con grande maturità ed efficacia: monitoraggio costante del territorio e controllo dei contagi residuali, ma anche attenzione e sensibilità alla ripresa e al rilancio delle attività produttive, ivi inclusa la cruciale industria del turismo.
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I sistemi sanitari nazionali, italiano e giapponese, hanno dimostrato una straordinaria resilienza: lo evidenziano i numeri sempre più incoraggianti per l’Italia, come dimostrato dai quotidiani report del nostro ministero della Salute che non esitiamo a condividere, con trasparenza e assiduità, alle competenti autorità nipponiche”. Il Giappone ancora oggi vieta l’ingresso ai cittadini di oltre 110 Paesi, tra cui l’Italia, malgrado l’alleggerimento delle restrizioni dell’Ue e le richieste di maggiori aperture.
“Lavoriamo incessantemente come ambasciata – assicura Starace – affinché il Giappone riapra le sue frontiere innanzitutto ai tanti cittadini italiani che sono residenti di lungo termine in questo Paese e affinché ripartano i cruciali flussi business e turistici. L’importanza strategica del turismo giapponese per il nostro Paese è confermata dai dati.
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Nel 2018, secondo i dati Istat più aggiornati, i turisti giapponesi in visita hanno superato il milione di presenze con un aumento del 10% rispetto al 2017. Secondo i dati di Bankitalia si stima che nel 2019 i turisti giapponesi abbiano speso 913 milioni di euro su un totale di 2,8 miliardi di euro di acquisti effettuati nel complesso dai turisti asiatici in Italia e per una quota, quella giapponese, che ammonta pertanto al 32%.
Un primo provvedimento da parte delle autorità giapponesi che riterrei cruciale per rianimare le relazioni people-to-people senza per questo rinunciare alle misure di sicurezza e prevenzione sanitaria che stanno a cuore a tutti noi è quello di assicurare innanzitutto la libera circolazione, in ingresso o re-ingresso nel Paese, dei cittadini italiani con uno status di Permanent Resident o con un visto pluriennale. L’ambasciata ha a tal riguardo promosso, sia a livello bilaterale, sia nel contesto del coordinamento europeo e tra ambasciate G7, una continua azione di sensibilizzazione diplomatica nei riguardi delle autorità giapponesi. I miei uffici sono sempre a disposizione della comunità italiana e la nostra priorità resta quella di tutelare gli interessi e veicolare le legittime esigenze dei nostri connazionali”.
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Da un lato, dunque, la vigilanza sui diritti dei cittadini italiani, dall’altro i vantaggi economici che il nostro Paese può pienamente tornare a sfruttare sul mercato giapponese fino a raggiungere i livelli estremamente vantaggiosi di cui godeva prima della pandemia grazie al lavoro di promozione svolto.
“L’improvvisa crisi Covid che ha colpito anche il mercato giapponese a partire da febbraio-marzo scorsi genera inevitabili ripercussioni sui flussi commerciali bilaterali tra Italia e Giappone. Le importanti misure di carattere eccezionale messe in campo sia dall’Italia – ad esempio con il Patto per l’export varato dal ministro Di Maio – sia dal Giappone con ingenti programmi di stimolo all’economia devono indurci a un rinnovato ottimismo per i prossimi mesi.
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Il punto di partenza che insieme alle nostre aziende dobbiamo tenere presente – ricorda l’ambasciatore – è che qui in Giappone il Made in Italy è fortemente radicato nelle abitudini di consumo dei giapponesi, così come vi è una domanda consistente per tutto quello che l’Italia può mettere in campo nei settori della tecnologia e dell’innovazione.
Un secondo punto di grande rilevanza è l’entrata in vigore dell’Epa Ue-Giappone, che ha determinato un ulteriore impulso al nostro export in quella che è la terza economia mondiale. Per la prima volta durante i primi dodici mesi di attuazione dell’Epa, tra il febbraio 2019 e il gennaio 2020, abbiamo raggiunto la cifra record di 10 miliardi di euro di esportazioni. Siamo stati il Paese Ue che in termini di valore ha usufruito maggiormente delle liberalizzazioni tariffarie dell’Epa. Circa tre miliardi di merci sono entrate in Giappone attraverso le preferenze Epa. In tutti i settori interessati dalle principali liberalizzazioni dell’accordo, il Made in Italy è cresciuto sensibilmente: agroalimentare +11,8%, tessile e moda +9,4%, chimico-farmaceutico +13,4%, gioielleria +19,4%, prodotti in plastica e metallo +6,9%, design e arredo +7,4%. Questi dati dimostrano come a livello di Sistema Paese sia stato effettuato un eccellente raccordo tra istituzioni e aziende che ci ha permesso di essere informati ed efficienti per tutto ciò che riguarda le procedure e le regole di origine.
L’ambasciata a Tokyo e il Sistema Italia in Giappone accompagnano e accompagneranno questa dinamica con un articolato e dinamico programma promozionale”.  VAI ALLA TECNOLOGIA

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Pompeo annuncia nuove sanzioni su gasdotto NordStream
Ed anche contro alcuni dipendenti di Huawei
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WASHINGTON
15 luglio 2020
16:39
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Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha annunciato nuove sanzioni americane contro il gasdotto russo-tedesco NordStream. Gli Stati Uniti inoltre hanno imposto sanzioni contro alcuni dipendenti di Huawei.
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Recovery Fund: Eliseo, ‘non deludere la speranza’
‘Un accordo già sabato è possibile e auspicabile’
A
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PARIGI
15 luglio 2020
16:51
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“C’è una grande attesa democratica, mediatica per la risposta europea dopo lo storico accordo franco-tedesco di marzo per il finanziamento della ripresa.
Quell’accordo ha dato la speranza, adesso non bisogna deluderla”: lo hanno detto fonti dell’Eliseo in vista del Consiglio europeo di venerdì e sabato a Bruxelles. “Un accordo già sabato è possibile ed auspicabil”, ha aggiunto la presidenza francese, sottolineando che “non siamo lontani” da un risultato positivo.
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Coronavirus: 938 nuovi casi in Catalogna in 24 ore
Contagi accertati in ascensa per aumento numero test
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MA
15 luglio 2020
16:54
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La Catalogna ha registrato 938 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, secondo quanto reso noto dal Dipartimento della Salute, citato dall’agenzia Efe. Il maggior numero di casi, pari a 250, si registra nella regione sanitaria di Barcellona. Secondo le autorità sanitarie i contagi accertati sono in aumento a causa di un incremento del numero dei test, specie sugli asintomatici.
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Pompeo annuncia nuove sanzioni su gasdotto NordStream
Ed anche contro alcuni dipendenti di Huawei
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WASHINGTON
15 luglio 2020
18:17
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Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha annunciato nuove sanzioni americane contro il gasdotto russo-tedesco NordStream. Gli Stati Uniti inoltre hanno imposto sanzioni contro alcuni dipendenti di Huawei. Washington, ha spiegato, intende “imporre restrizioni visti ad alcuni impiegati di colossi delle telecomunicazioni cinesi come Huawei che forniscono supporto materiale ai regimi coinvolti in violazioni e abusi dei diritti umani”.
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Cile: notte di proteste violente e saccheggi
Manifestazioni degenerate in incidenti, 61 arresti
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15 luglio 2020
16:59
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Saccheggi, diverse stazioni di polizia attaccate, un autobus e 16 veicoli dati alle fiamme e 61 arresti: è questo il bilancio della notte di violenza vissuta in Cile, dopo che sono degenerate, in particolare a Santiago, alcune manifestazioni per chiedere l’approvazione da parte del parlamento del progetto di legge che autorizza i cittadini a ritirare fino al 10% del denaro versato nel sistema pensionistico privato (Afp).
Secondo quanto riportato dal sito Emol, le proteste sono iniziate con un “caceroleo” (protesta con pentole e coperchi) convocato alle 21 locali di ieri e rapidamente si sono trasformate in incidenti violenti, con barricate in diverse località del Paese nonostante il coprifuoco decretato per la pandemia del coronavirus, che in Cile ha registrato oltre 319 mila casi e 7.069 morti.
I carabinieri cileni hanno riferito che tra ieri pomeriggio e l’alba di questa mattina si sono verificati 60 reati, tra questi 28 blocchi stradali e 13 saccheggi. Ci sono stati anche attacchi con lancio di pietre alle stazioni di polizia di Huechuraba, Maipú, Cerro Navia, Pudahuel, La Pintana e Penalolén.
Un autobus del sistema di trasporto della capitale cilena Transantiago è stato bruciato da individui non identificati, mentre l’evento più grave è stato registrato nel comune di Estacion Central, nella Regione metropolitana di Santiago, dove alcune persone hanno provocato un incendio che ha distrutto 16 veicoli.
In totale, i carabinieri hanno arrestato 61 persone: 54 nella Regione metropolitana di Santiago e sette in altre regioni. Del totale degli arresti, 34 sono dovuti a reati di saccheggio nella capitale. La polizia ha riferito che in ogni caso non ci sono stati feriti tra civili o agenti.
Il ministro degli Interni, Gonzalo Blumel, ha descritto come “particolarmente gravi” i vari atti di violenza che si sono verificati durante la notte nella capitale, sottolineando che è stato “un tentativo di minacciare e alterare il nostro processo democratico”. In questo senso, ha invitato tutti i settori politici a condannare l’accaduto, affermando che, se non lo faranno, saranno da considerare come “complici”.
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Zaky: Di Maio,Italia preoccupata, auspichiamo rilascio
‘Continuiamo a mantenere alta l’attenzione’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
16 luglio 2020
01:30
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“Sul caso di Patrick Zaky il governo manifesta grande preoccupazione, soprattutto a seguito della decisione da parte della autorità egiziane di rinnovare nuovamente la carcerazione preventiva per altri 45 giorni. A tal proposito, continuiamo a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Question time alla Camera.
“Continueremo ad attribuire forte priorità al caso, soprattutto con riferimento alle sue condizioni detentive e all’esigenza di assicurare un iter processuale rapido, in vista di un auspicabile rilascio”, ha aggiunto.
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Ue:Sanchez vede Macron, ora Ue piu’ competitiva e resiliente
‘Vertice Ue è grande opportunità. Vitale impegnarsi adesso’
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PARIGI
15 luglio 2020
17:03
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“Riunione a Parigi con Emmanuel Macron per giungere ad un accordo sulla risposta che l’Europa deve dare alla crisi Covid-19. A questo vertice europeo abbiamo una grande opportunità di aprire la strada ad una Europa piu’ competitiva e resiliente. Impegnarsi da ora è vitale”: lo scrive in un tweet il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, nel giorno dell’incontro all’Eliseo con il presidente della Francia, Emmanuel Macron.
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Macedonia Nord: affluenza 15% alle 11. Misure anti-covid
Operazioni di voto nella calma. Seggi aperti fino alle 21
A
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15 luglio 2020
17:10
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In Macedonia del Nord, dove oggi si vota per le elezioni parlamentari, alle 11 – quattro ore dopo l’apertura dei seggi -l’affluenza alle urne era di poco superiore al 15%. Nel darne notizia la commissione elettorale a Skopje ha riferito che le operazioni di voto si svolgono nella calma e senza problemi, nel rispetto ai seggi di strette misure di prevenzione anti-covid – mascherina, distanza interpersonale e disinfezione delle mani all’ingresso e all’uscita.
La Macedonia del Nord, al pari degli altri Paesi della regione, è interessata da una forte ripresa dei contagi. I poco più di 1,8 milioni di elettori possono votare in oltre 3 mila seggi che, apertisi alle 7, chiuderanno alle 21 (stessa ora italiana).
La sfida è tra il partito socialdemocratico (Sdsm) dell’ex premier Zoran Zaev e il fronte conservatore raggruppato nel Vmro-Dpmne di Hristijan Mickoski. Gli ultimi sondaggi davano i socialdemocratici in leggero vantaggio di due-tre punti percentuali.
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Coronavirus: Walmart impone l’obbligo della mascherina
Dal 20 luglio in tutti i suoi punti vendita
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NEW YORK
15 luglio 2020
18:19
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Si allunga la lista dei colossi delle vendite al dettaglio che impongono l’obbligo della mascherina nei loro punti vendita. L’ultimo big in ordine temporale a optare per questa soluzione è Walmart: a partire dal 20 luglio sarà obbligatorio indossare la mascherina nei suoi negozi. La decisione è una presa di posizione del gigante della grande distribuzione sull’uso della mascherina, diventata ormai un tema politico che divide democratici e repubblicani.
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Cina convoca ambasciatore Usa per sanzioni Hong Kong
Minaccia l’adozione di sanzioni su entità e singoli americani
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PECHINO
15 luglio 2020
18:24
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La Cina ha convocato oggi l’ambasciatore Usa a Pechino in risposta alle sanzioni decise da Washington sulla controversa legge sulla sicurezza nazionale imposta dal governo centrale a Hong Kong. Lo riferisce il ministero degli Esteri, ribadendo il disappunto per l’iniziativa e assicurando l’adozione delle necessarie contromisure. “Al fine di tutelare i suoi interessi legittimi, la Cina prenderà la necessaria risposta alle errate azioni Usa, incluse le sanzioni contro entità e singoli americani”, si legge in un comunicato.
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La Cina minaccia contromisure dopo la mossa di Trump su Hong Kong
Ministero degli Esteri: “Imporremo sanzioni su dirigenti ed entità americane”
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PECHINO
15 luglio 2020
13:50
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La Cina ha assicurato contromisure verso gli Usa dopo che oil presidente americano Donald Trump ha firmato sia la legge sulle sanzioni ai dirigenti cinesi per le nuove regole sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e alle banche che hanno attività con loro sia l’ordine esecutivo che chiude lo status di partner commerciale preferenziale per l’ex colonia.
“La Cina prenderà le necessarie risposte a tutela dei suoi legittimi interessi e imporrà sanzioni contro rilevanti dirigenti ed entità Usa”, ha detto il ministero degli Esteri in una nota.
Pechino si “oppone con forza” alle ultime azioni americane che violano “gravemente il diritto internazionale le norme di base delle relazioni internazionali, si legge ancora nella nota che esorta Washington a smettere di interferire nei suoi affari interni. La Cina ribadisce “l’incrollabile determinazione e la volontà di salvaguardare la sovranità nazionale”, assicurando che i tentativi della parte americana di ostacolare l’attuazione della legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong “non avranno mai successo”. Pertanto, “esortiamo gli Usa a correggere i propri errori” astenendosi dalle interferenze “in questioni puramente interne”, conclude la nota.
Intanto il New York Times ha deciso di trasferire a Seul una parte dei propri giornalisti della redazione di Hong Kong in seguito alle crescenti preoccupazioni per la nuova legge sulla sicurezza imposta da Pechino nell’ex colonia britannica.
La nuova legge, scrive il Nyt sulla sua edizione online, “ha turbato le testate giornalistiche ed ha creato incertezza sulle prospettive della città come hub del giornalismo”. Secondo il piano, i reporter rimarranno a Hong Kong, ma il team che si occupa dell’edizione digitale verrà trasferito gradualmente.
“Riteniamo che sia prudente elaborare piani di emergenza e iniziare a distribuire il nostro corpo redazionale in tutta la regione”.
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Coronavirus, Fauci, ‘vaccino pronto entro un anno, un anno e mezzo’
L’immunologo ha ricevuto rassicurazioni dalle aziende pronte a produrre fino a un miliardo di dosi
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WASHINGTON
15 luglio 2020
10:05
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Il noto immunologo americano Anthony Fauci, il membro più autorevole della task force della Casa Bianca contro il Covid-19, prevede che un vaccino per il coronavirus dovrebbe essere pronto “entro il prossimo anno, anno e mezzo”. Lo riportano i media Usa.
Lo scienziato ha riferito di aver avuto rassicurazioni dalle aziende produttrici che saranno in grado di realizzare sino ad un miliardo di dosi, consentendo di distribuirlo non solo negli Usa ma anche nel mondo.
Fauci ha precisato che, anche se il vaccino non sarà efficace al 100%, la comunità scientifica pensa che ci sarà una immunità di gregge se un numero sufficiente di persone verranno vaccinate con uno efficace al 70%-75%.
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Amb. Iran, accordo nucleare ormai ‘in serio pericolo’
A 5 anni da intesa, ‘europei allineati a politica ostile Usa’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
15 luglio 2020
11:59
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L’accordo sul programma nucleare iraniano è ormai “in serio pericolo” a causa delle “politiche Usa di massima pressione e della sostanziale conformità ad esse dell’ Europa”. E’ quanto scrive l’ambasciata iraniana in Italia in un comunicato diffuso in occasione del quinto anniversario della firma dell’intesa fra Iran, Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, abbandonata nel 2018 da Washington, che ha reintrodotto pesanti sanzioni contro la Repubblica islamica.
L’ambasciata sottolinea che l’ unico risultato ottenuto dall’Iran in seno all’accordo, che è alla base della risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, è la fine delle restrizioni sull’acquisto di armi convenzionali, a partire dal prossimo ottobre. Ma se le restrizioni venissero prorogate in seno al Consiglio di Sicurezza, come vogliono gli Stati Uniti, “verrebbe meno ogni aspettativa nei confronti dell’ Iran di rimanere nell’accordo”. “L’ Ambasciata della Repubblica islamica dell’ Iran – si legge ancora nella nota – nutre l’ aspettativa nei confronti delle autorità e dell’ opinione pubblica italiana che nel nome dei diritti del popolo iraniano vengano condannate le disumane politiche di massima pressione americana e chiede ai governi dei Paesi europei di agire fattivamente in direzione di un rafforzamento dell’accordo, osservando gli impegni sottoscritti e adottando politiche indipendenti realmente efficaci” .
Nel comunicato si sottolinea in particolare che, dopo la reintroduzione delle sanzioni americane, i Paesi europei firmatari dell’intesa si erano impegnati a salvaguardare le relazioni economiche con la Repubblica islamica, per consentire la continuazione della vendita di petrolio, prodotti petrolchimici e derivati , la continuazione di transazioni bancarie, di trasporti efficaci, crediti all’export, investimenti in Iran , sostegno alle attività economiche e commerciali. “Con questo intento – sottolinea l’ambasciata – sono stati annunciati strumenti come Instex (nel 2019), che seppur in tempi lunghi sono stati parzialmente attivati, si sono rivelati di ben poca utilità purtroppo a causa della fondamentale mancanza di un meccanismo in grado di offrire copertura finanziaria”.
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Coronavirus, la Ue si prepara ad una nuova ondata
Lockdown in otto comuni in Catalogna. Chiusure anche in Venezuela e in Belgio salgono le infezioni
A
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
15 luglio 2020
22:04
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Maggiore copertura dei test, tracciabilità dei contatti, miglioramento della sorveglianza, maggiore accesso ai servizi medici: l”Ue si prepara ad una possibile nuova ondata di coronavirus e presenta una serie di misure, ha annunciato oggi la Commissione europea, tra cui l’ok all’interoperabilità delle app per il tracciamento oltre i confini nazionali. Si sottolinea inoltre che la necessità di affrontare i nuovi focolai in modo efficiente richiederà uno stretto coordinamento, con azioni a breve e lungo termine per rafforzare la risposta degli Stati.
“Più di 12 milioni di casi di Covid-19 sono stati registrati in tutto il mondo, con più di 550.000 morti, centinaia di milioni di posti di lavoro sono andati perduti e si registra il più grande calo di reddito pro capite dal 1870”, ha ricordato. E’ la realtà raccontata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel corso di un Forum sullo sviluppo durevole organizzato dal Consiglio economico e sociale dell’Onu.
“Circa 265 milioni di persone potrebbero dover affrontare una grave insicurezza alimentare entro la fine dell’anno, il doppio del numero di persone a rischio prima della crisi”, ha aggiunto. Per questo ”la gravità della crisi non deve essere sottovalutata”, ha affermato il Segretario generale.
Secondo Guterres, mentre il mondo ha bisogno di fare progressi, la pandemia “ci allontana dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”. ”Disuguaglianza all’interno e tra i paesi; mancanza di investimenti e il disprezzo per l’ambiente naturale sono tra i motivi che hanno innescato gli effetti devastanti della crisi di Covid-19”, ha detto. Il mondo non potrà tornare alla “vecchia situazione cosiddetta normale”, ha riconosciuto Guterres.
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SPAGNA –  La città di Lleida e altri sette comuni della zona di Segrià, in Catalogna, sono da oggi in lockdown dopo che ieri il governo della Generalitat ha approvato una nuova risoluzione – tutelata da una modifica della legge catalana sulla sanità pubblica – alla luce del veto che era stato imposto lunedì da un tribunale della regione. Il tribunale di Lleida, infatti, aveva deciso di non ratificare la decisione presa domenica scorsa dal governo catalano di imporre il lockdown negli otto comuni definendola “sproporzionata”. Tuttavia, riporta la Vanguardia, di fronte a un focolaio incontrollato di coronavirus, il governo ha approvato la nuova risoluzione in tempo record e l’ha già presentata al tribunale per i contenziosi amministrativi. La Catalogna ha registrato 938 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, secondo quanto reso noto dal Dipartimento della Salute, citato dall’agenzia Efe. Il maggior numero di casi, pari a 250, si registra nella regione sanitaria di Barcellona. Secondo le autorità sanitarie i contagi accertati sono in aumento a causa di un incremento del numero dei test, specie sugli asintomatici.
GRAN BRETAGNA – Il governo britannico di Boris Johnson non intende estendere l’obbligo dell’uso della mascherina, in vigore da un mese sui trasporti pubblici e negli ospedali e annunciato in Inghilterra pure nei negozi a partire dal 24 luglio, a uffici e luoghi di lavoro. Lo ha precisato oggi alla Bbc il ministro della Sanità, Matt Hancock, smentendo l’ipotesi avanzata al riguardo da un giornale.
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NORVEGIA – La pandemia da coronavirus continua a spaventare parte del mondo, ma in Norvegia una combinazione di fattori ha messo in difficoltà in questi mesi le aziende di pompe funebri, al punto che alcune di queste hanno chiesto aiuto allo Stato. A causa della mortalità in calo e dell’impossibilità di celebrare cerimonie funebri da documenti pubblici risulta che una mezza dozzina di aziende che operano nel settore hanno chiesto aiuti di Stato. La famiglia Lande, da tre generazioni leader nel campo, ha sottolineato l’unicità della situazione: “A quanto pare le misure imposte per contrastare il coronavirus sono state efficaci anche su altri virus”, ha spiegato Erik Lande alla Afp, “al punto che alcune delle persone anziane che in circostanze normali sarebbero decedute sono invece ancora vive”. Solitamente l’azienda gestisce in media 30 cerimonie funebri in un mese, ma dopo l’introduzione delle misure anti covid in Norvegia a marzo il numero è precipitato a meno di dieci, in nessun caso si è trattato di decesso per covid-19.
BELGIO – Il numero di nuove infezioni da coronavirus in Belgio nel periodo dal 5 all’11 luglio è aumentato dell’8% rispetto alla settimana precedente (dal 28/6 al 4/7). L’aumento è stato osservato nella maggior parte delle province, ma in particolare in quella di Anversa (166 nuovi casi nella settimana dal 5 a 11 luglio rispetto ai 143 della settimana precedente), nella provincia di Liegi (46 nuovi casi rispetto ai 22) e nella provincia del Limburgo (71 nuovi casi rispetto ai 41 della settimana precedente). A livello nazionale, il numero di nuove infezioni è aumentato nelle ultime 2 settimane, con una media di 96 nuovi casi al giorno. La maggior parte delle nuove infezioni si sta verificando nella forza lavoro (20-59 anni). I ricoveri e le morti in ospedale continuano a diminuire. Complessivamente in Belgio si contano 9.788 morti dall’inizio della pandemia.
BULGARIA – In Bulgaria continua a crescere il numero delle infezioni da coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 234 nuovi casi (dei quali 99 a Sofia) a seguito di 4.885 test diagnostici effettuati. Il bilancio complessivo dei contagi sale così a 7.645. Come riferiscono le autorità, si registrano sette nuovi decessi, il totale sale a 283 vittime. Negli ospedali sono ricoverati in tutto 551 pazienti, 27 dei quali sono in terapia intensiva.
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RUSSIA – Sono 6.422 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Russia nelle ultime 24 ore, che fanno salire a 746.369 il totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. I morti, stando ai dati ufficiali, sono 156 nelle ultime 24 ore e 11.770 in totale. Lo riporta il centro operativo anticoronavirus.
ISRAELE – Non si arresta la crescita delle nuove infezioni da Covid 19 in Israele: secondo il ministero della sanità da lunedì scorso i casi sono stati 1.718 – un nuovo record per il periodo – che portano il totale, da inizio pandemia, a 42.813. Con 4 nuove morti la somma delle vittime arriva ora a 375. Gli ammalati sono 22.704 che sono così tornati a superare il numero dei guariti. I pazienti in gravi condizioni sono 183 con 57 di loro in ventilazione. Vista la situazione – con gli ospedali tornati in affanno – il ministro della sanità Yuli Edelstein, in un’intervista al quotidiano Yediot Ahronot, non ha escluso che “nella riunione di governo di domenica prossima” si possa decidere il ritorno al lockdown. “I passi intrapresi finora – ha spiegato – non sono sufficienti e dobbiamo decidere su nuove restrizioni”.
IRAN – Salgono a 264.561 i casi di Covid-19 in Iran, con 2.388 contagi registrati nelle ultime 24 ore. Le nuove vittime sono 199, per un totale di 13.410 decessi confermati dall’inizio della pandemia. I ricoverati in terapia intensiva ammontano a 3.411, mentre i pazienti guariti crescono a 227.561. I test complessivi effettuati sono oltre due milioni (2.048.049). Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari, aggiungendo che gli operatori sanitari infettati sono oltre cinquemila e 140 di loro sono deceduti.
MESSICO – Il Messico ha deciso di prorogare per altri 30 giorni, per la terza volta, le restrizioni al confine con gli Stati Uniti: lo ha reso noto il ministero degli Esteri, secondo quanto riporta la Cnn. “Dopo avere verificato l’aumento della diffusione di Covid-19, il Messico ha proposto agli Stati Uniti l’estensione delle restrizioni a tutto il traffico non essenziale al confine comune per altri 30 giorni”, ha annunciato il ministero sul suo account Twitter. “Le misure saranno valide fino al 21 agosto 2020”, ha aggiunto.
VENEZUELA – La vicepresidente venezuelana Delcy Rodríguez ha reso noto che a partire da oggi Caracas e lo Stato di Miranda torneranno al lockdown rigido della ‘fase 1’ delle misure adottate per il contrasto della pandemia da coronavirus. Rodríguez ha indicato che il presidente Nicolas Maduro ha ordinato questo inasprimento visto l’aumento dei casi di contagio nelle due zone, con il proposito di tutelare la salute della popolazione. In Venezuela questa settimana è stato introdotto uno schema definito ‘7×7’, che consiste in una flessibilizzazione della quarantena a tre livelli. Il primo è quello del lockdown più radicale che riguarda un focolaio nello Stato di Zulia ed in specifici municipi (Vigía in Mérida e Cumaná in Sucre). Il secondo livello implica misure parziali di apertura per la cittadinanza in 13 Stati venezuelani con l’avvio di attività economiche in dieci settori. Infine il terzo livello è riservato a dieci Stati, in cui le attività economiche autorizzate salgono a 24. In tutto il territorio nazionale si mantiene la quarantena per la pubblica amministrazione, il settore educativo a tutti i livelli, le rivendite di bevande alcoliche, i caffé, i locali notturni ed i ristoranti, che potranno operare attraverso il delivery, mentre restano infine fortemente limitati gli eventi pubblici. Ieri sera Maduro ha annunciato che nelle 24 ore precedenti il bilancio delle vittime della pandemia ha raggiunto i 10.010 casi ed i 96 morti.
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AFGHANISTAN – Il numero totale dei contagi da coronavirus in Afghanistan è salito di 254 nelle ultime 24 ore per raggiungere i 34.994. Lo rende noto il ministero della Sanità, sottolineando che si tratta di una riduzione rispetto ai circa 800 nuovi casi registrati ogni giorno nelle ultime settimane. Tuttavia la stessa fonte ammette che i dati sono sicuramente più elevati, perché molti pazienti non si recano negli ospedali per essere sottoposti ai test. I morti per il Covid-19 nelle ultime 24 ore sono 32, con il totale che sale a 1.094. Finora 22.456 pazienti sono guariti.
SUDAFRICA – Il ministro delle Risorse minerarie e dell’Energia del Sudafrica, Gwede Mantashe, è risultato positivo al test del coronavirus assieme a sua moglie. La coppia è in isolamento e il ministro continuerà a lavorare da casa, come affermato in una dichiarazione del governo sudafricano. Si tratta della terza serie di test cui è ricorso Mantashe dallo scoppio della pandemia di Covid-19. “Il ministro ha ordinato a tutti i membri del suo ufficio privato al governo di fare test”, aggiunge la nota. Il Sudafrica conferma attualmente circa 287.000 casi di coronavirus e oltre 4.000 decessi, i numeri più alti del continente.
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American Airlines avverte, a rischio 25.000 posti
Per mancato recupero domanda, tagli a scadenza aiuti pubblici
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NEW YORK
15 luglio 2020
23:43
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American Airlines avverte: 25.000 posti di lavoro sono a rischio quando scadranno gli aiuti pubblici concessi al settore del trasporto aereo per la crisi del coronavirus. I tagli potrebbero scattare in ottobre, ovvero alla scadenza dei paletti imposti con gli aiuti pubblici, fra i quali il divieto di ridurre la forza lavoro. Le riduzioni sono necessarie per far fronte a uan domanda che continua a essere al palo.
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Ambasciata Iran, accordo nucleare ormai ‘in serio pericolo’
A 5 anni da intesa, ‘europei allineati a politica ostile Usa’
(2)

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15 luglio 2020
16:58
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L’accordo sul programma nucleare iraniano è ormai “in serio pericolo” a causa delle “politiche Usa di massima pressione e della sostanziale conformità ad esse dell’ Europa”. E’ quanto scrive l’ambasciata iraniana in Italia in un comunicato diffuso in occasione del quinto anniversario della firma dell’intesa fra Iran, Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, abbandonata nel 2018 da Washington, che ha reintrodotto pesanti sanzioni contro la Repubblica islamica.
L’ambasciata sottolinea che l’unico risultato ottenuto finora dall’Iran in seno all’accordo, che è alla base della risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, è la fine delle restrizioni sull’acquisto di armi convenzionali, a partire dal prossimo ottobre. Ma se le restrizioni venissero prorogate in seno al Consiglio di Sicurezza, come vogliono gli Stati Uniti, “verrebbe meno ogni aspettativa nei confronti dell’ Iran di rimanere nell’accordo”.
Il ministero degli Esteri di Teheran, pertanto il 2 luglio, in base al paragrafo 36 dell’ Accordo e tramite una lettera indirizzata a Joseph Borrell, Coordinatore della Commissione congiunta per l’ Accordo, ha dichiarato che la l’Iran ha nuovamente attivato il meccanismo per la soluzione delle controversie in seno all’intesa.
“L’ Ambasciata della Repubblica islamica dell’ Iran – si legge ancora nella nota – nutre l’ aspettativa nei confronti delle autorità e dell’ opinione pubblica italiana che nel nome dei diritti del popolo iraniano vengano condannate le disumane politiche di massima pressione americana e chiede ai governi dei Paesi europei di agire fattivamente in direzione di un rafforzamento dell’accordo, osservando gli impegni sottoscritti e adottando politiche indipendenti realmente efficaci” .
Nel comunicato si sottolinea in particolare che, dopo la reintroduzione delle sanzioni americane, i Paesi europei firmatari dell’intesa si erano impegnati a salvaguardare le relazioni economiche con la Repubblica islamica, per consentire la continuazione della vendita di petrolio, prodotti petrolchimici e derivati , la continuazione di transazioni bancarie, di trasporti efficaci, crediti all’export, investimenti in Iran , sostegno alle attività economiche e commerciali. “Con questo intento – sottolinea l’ambasciata – sono stati annunciati strumenti come Instex (nel 2019), che seppur in tempi lunghi sono stati parzialmente attivati, si sono rivelati di ben poca utilità purtroppo a causa della fondamentale mancanza di un meccanismo in grado di offrire copertura finanziaria”.
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Iran: navi in fiamme, nuovo sospetto sabotaggio
Incendio in un porto sul Golfo Persico, nessuna vittima
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TEHERAN
15 luglio 2020
18:12
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Nuovo misterioso incidente in Iran, dopo i sospetti sabotaggi stranieri dei giorni scorsi.
Almeno 7 navi hanno preso fuoco nei cantieri navali di Delvar Kachti nel porto sudoccidentale di Buhsher, sul Golfo Persico.
Lo riferisce l’Irna, precisando che non risultano vittime. I vigili del fuoco sono al lavoro per cercare di domare le fiamme nella zona meridionale del porto, dove si segnalano fitte nubi di fumo nero.
Si tratta dell’ultimo di una serie di incidenti, soprattutto incendi ed esplosioni, avvenuti nella Repubblica islamica con cadenza quasi quotidiana da un paio di settimane. Teheran ha sempre negato una regia straniera, parlando di episodi casuali, ma secondo diversi analisti almeno alcuni potrebbero essere riconducibili a cyber-attacchi di Paesi ostili, in particolare Israele. Tra i siti colpiti ci sono anche alcuni impianti del programma nucleare iraniano.
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Coronavirus: media, Bolsonaro positivo anche al secondo test
Il presidente brasiliano dice di sentirsi bene e senza febbre
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
15 luglio 2020
22:03
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Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è risultato positivo anche al secondo tampone per il coronavirus: lo ha reso noto lo stesso capo dello Stato a Cnn Brasil.
Bolsonaro ha affermato di sentirsi bene e di non avere febbre dallo scorso 6 luglio. Ha inoltre aggiunto di continuare a utilizzare l’idrossiclorochina (un farmaco normalmente usato contro la malaria) e l’azitromicina. Il presidente della Repubblica ha avuto una prima diagnosi confermata per il Covid-19 lo scorso 7 luglio. Da allora si trova in quarantena nel Palacio da Alvorada, sua residenza ufficiale a Brasilia. Bolsonaro dovrebbe sottoporsi a un terzo esame nei prossimi giorni per verificare se è ancora affetto dalla malattia e se potrà riprendere le sue normali attività.
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Shock a Ny, imprenditore tech decapitato e smembrato
Saleh ucciso da killer con maschera nera e sega elettrica
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NEW YORK
15 luglio 2020
23:17
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Shock a New York. Fahim Saleh, conosciuto fra gli amici come l’Elon Musk dei paesi emergenti, e’ stato ucciso nel suo lussuoso appartamento nel Lower East Side. L’imprenditore 33enne, fondatore di start up in Nigeria e Bangladesh, suo paese di origine, è stato decapitato e fatto a pezzi con una sega elettrica.
Il killer lo ha attaccato sulla soglia di casa poco dopo l’1.30 del mattino di martedì. Il movente non è ancora chiaro e la polizia sta indagando. Quello che appare al momento certo, secondo gli investigatori, è che si è trattato di un lavoro da professionista: nonostante gli abbia tagliato le braccia e le gambe in modo chirurgico, sul pavimento quasi non c’era sangue. A trovare il corpo del ragazzo è stata la sorella che, intorno alle 4.00 del mattino, ha suonato alla sua porta per accertarsi che stesse bene dopo non averlo sentito l’intera giornata.
Il campanello ha interrotto il lavoro del killer, costretto a fuggire in fretta e furia per le scale. I video di sorveglianza del palazzo mostrano Saleh entrare nell’edificio nella notte fra lunedì e martedì un po’ confuso. In ascensore con lui il suo killer tutto vestito in nero, inclusi cappello e maschera, e con indosso dei guanti. Arrivato al settimo piano, quello dove risiedeva, Saleh è stato aggredito dall’uomo che si è affrettato a chiudere la porta dell’appartamento così da evitare occhi e telecamere indiscrete. Secondo indiscrezioni, i vicini avrebbero sentito urla e un gran frastuono ma non avrebbero chiamato la polizia.
Gli agenti sono giunti sul posto dopo che la sorella della vittima ha lanciato l’allarme: riuscita a entrare in casa ha trovato il torso del fratello nella camera da pranzo e altre parti del suo corpo già riposte in buste di plastica. Le indagini sono in corso e per ora nessuno è stato fermato: gli investigatori stanno passando al setaccio le scale tramite le quali il killer sarebbe scappato per verificare se, nella fretta, abbia lasciato delle tracce.
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Imprenditore italiano ucciso in Namibia
La vittima è Daniele Ferrari, 52enne della provincia di Bergamo
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BERGAMO
15 luglio 2020
17:59
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Un imprenditore 52enne della provincia di Bergamo, Daniele Ferrari, è stato ucciso oggi durante una rapina in Namibia. Lo rende noto, su Facebook, Angelo Migliorati, sindaco di Castione della Presolana, dove la vittima viveva.
“La Polizia del luogo e il Consolato Italiano stanno effettuando le indagini per individuare i colpevoli ed assicurarli alla giustizia”, aggiunge il primo cittadino, che si stringe al dolore della moglie e di tutta la famiglia.
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Bielorussia: Lukashenko, rivolte tipo Maidan non ci aiutano
Presidente parla dopo proteste represse con centinaia di fermi
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MOSCA
15 luglio 2020
15:47
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“Dobbiamo tenere in mente che la disciplina, sia nell’esecuzione degli ordini sia nell’uso delle tecnologie, così come la stabilità nel Paese, sono la base per ogni sviluppo. Né le rivolte tipo Maidan né le rivoluzioni ci aiuteranno”: lo ha dichiarato il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko all’indomani delle proteste antigovernative di ieri sera in Bielorussia, represse dalla polizia con centinaia di fermi.
Le manifestazioni di ieri si sono svolte dopo che le autorità hanno respinto la candidatura alle presidenziali del 9 agosto dei principali rivali di Lukashenko, che governa la Bielorussia col pugno di ferro dal 1994.
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Impatto Black Lives Matter a Hollywood da Oscar a Batwoman
Serie su Kaepernick. Presto su set Sirenetta afroamericana
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15 luglio 2020
11:19
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Il movimento Black Lives Matter, voce della protesta tornata in strada dopo la morte di George Floyd sta avendo una profonda risonanza anche a Hollywood, dove da anni si chiedono cast più inclusivi sia a livello etnico che di gender, paghe eque e una maggiore rappresentatività delle minoranze fra dirigenti e autori delle major. Una trasformazione in atto anche nell’Academy of Motion Pictures, Arts & Sciences come testimonia l’ elenco 2020 di nomi (819 quest’anno) invitati ad unirsi al board che vota per gli Oscar.
Fra le new entry il il 49% viene dal resto del mondo (tra gli italiani Pierfrancesco Favino e Cristina Comencini); il 45% sono donne e il 36% appartiene a minoranze etniche. E’ stato inoltre da poco annunciato che sarà l’afroamericana Javicia Leslie a interpretare Batwoman nelle serie Dc Comics/Warner/Cw sulla supereroina, dopo l’addio al personaggio di Ruby Rose.
La Disney aveva fatto sapere un anno fa che a interpretare La Sirenetta nel remake live action sarebbe stata la ventenne cantante afroamericana Halle Bailey. Le riprese bloccate per il coronavirus, dovrebbero partire entro l’estate. Anche in casa Disney però non mancano polemiche: secondo Anthony Mackie (interprete del supereroe Falcon), nonostante un film come Black Panther, i cast nei film Marvel restano in gran parte bianchi.
Netflix ha appena approvato una serie documentaria in sei parti, prodotta da Ava Duvernay su Colin Kaepernick, il quarterback diventato un simbolo del Black lives matter, nel 2016 quando ha dato il via alla protesta di vari sportivi contro gli abusi della polizia inginocchiandosi durante l’inno nazionale. Un gesto che gli è costato la carriera. Sempre Netflix ha dato il via alla docuseries nata da Pharrell Williams (insieme allo zio vescovo, Ezekiel Williams) Voices of Fire, dedicata alla ricerca di nuovi talenti del gospel nella regione natale, Hampton Roads in Virginia. Pharrell è anche in trattativa per la realizzazione con Kenya Barris (BlackAF) di un musical ispirato al Juneteenth, la celebrazione della fine della schiavitù. Il campione di basket e produttore Lebron James ha appena firmato un contratto con la Abc per lo sviluppo di nuove serie.
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Fisco: Bruxelles avvia offensiva contro paradisi Ue
‘Rivediamo i regimi fiscali dannosi e anti concorrenziali’
A
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BRUXELLES
15 luglio 2020
13:58
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La Commissione Ue rilancia la sua offensiva contro l’evasione fiscale delle aziende in Europa, ed alza il tiro per colpire quei Paesi che concedono non solo “misure preferenziali” ma che hanno in piedi “regimi fiscali che possono avere gli stessi effetti dannosi”, togliendo gettito ai Governi e quindi ai cittadini. Bruxelles propone quindi di modificare il Codice di condotta della tassazione per le imprese che finora ha regolato il concetto di ‘concorrenza fiscale equa’ all’interno della Ue.
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Hackerati Twitter di Musk, Bezos, Gates, Biden e Bloomberg
Media, per truffa in Bitcoin
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15 luglio 2020
23:46
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Gli account Twitter di Elon Musk, Bill Gates, Jeff Bezos, joe Biden e Michael Bloomberg sarebbero stati hackerati per promuovere una truffa legata al Bitcoin. Secondo quanto riportato dai media americani, dagli account dei tre big della Silicon Valley sono stati postati cinguettii che promettevano di raddoppiare l’ammontare dei pagamenti in Bitcoin inviati ai loro indirizzi. L’account di Musk ha twittato più volte il suo presunto indirizzo per i Bitcoine promettendo di raddoppiare la cifra ricevuta perchè “si sente generoso a causa del coronavirus”.
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Attacco hacker Twitter Biden, Bezos,Musk
Maxi-truffa Bitcoin, nel mirino anche Obama, Apple e Uber
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NEW YORK
16 luglio 2020
01:04
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Gli hacker prendono di mira gli account Twitter di Joe Biden, Elon Musk, Jeff Bezos e Bill Gates. Ma anche di Barack Obama e Michael Bloomberg. Senza contare quelli di Apple e Uber.
Tutti sono stati hackerati nell’ambito di quella che appare una maxi truffa sui Bitcoin.
Da tutti gli account sono partiti cinguettii che promettevano di raddoppiare la cifra inviata ai loro indirizzi Bitcoin.
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Coronavirus: America latina,3,5 mln casi
I morti hanno superato quota 150.000
A
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BUENOS AIRES
16 luglio 2020
01:21
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La pandemia da coronavirus continua a mietere vittime in America latina dove nelle ultime 24 ore i contagiati hanno raggiunto quota 3.526.310, di cui 150.802 sono poi morti.
Guida la classifica il Brasile con 1.966.748 contagi e 75.366 morti, mentre il presidente Jair Bolsonaro ha avuto la conferma di positività ad un secondo test del Covid-19.
Al secondo e terzo posto nella classifica di 35 fra Nazioni e territori latinoamericani, infine, si trovano il Perù (377.724 e 12.417) e il Cile (321.205 e 7.186).

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