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Ultimo aggiornamento 20 Settembre, 2020, 14:41:06 di Maurizio Barra

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DALLE 03:46 ALLE 14:41 DI DOMENICA 20 SETTEMBRE 2020

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Aggrediti a Padova per bacio gay, ferito amico che li difende
Da un gruppo di sei ragazzi, pestaggio davanti al Municipio. Le vittime: ‘Giunto il momento di dire basta’
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VENEZIA
20 settembre 2020
03:46
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Due giovani sono stati aggrediti e insultati a Padova per essersi dati un bacio mentre percorrevano, mano nella mano, il centro di Padova: un amico che ha tentato di difenderli è stato colpito con un bicchiere alla testa ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per suturare una ferita al capo. A compiere il gesto, avvenuto venerdì sera davanti al Municipio della città, è stato un gruppo formato da quattro ragazzi e due ragazze. Il giovane ferito e la coppia hanno formalizzato la denuncia e raccontato l’accaduto in un video diffuso sui social.
“Abbiamo deciso di raccontare quello che è avvenuto perchè siamo stanchi di dover far fronte a episodi omofobi. Vogliamo fare in modo che queste manifestazioni di odio e discriminazione non ci siano più”, dicono nel video diffuso sui social i due giovani aggrediti. “Mi viene da pensare anche al giovane Willy – aggiunge uno dei due – ucciso dalla mascolinità tossica e da questi comportamenti menefreghisti di fronte alla collettività e alla diversità. E’ giunto il momento di dire basta”.
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Aggredisce due Cc, uno spara e lo uccide
Era stato sorpreso in un palazzo, dopo una segnalazione
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20 settembre 2020
10:10
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Intervenuti nella notte in un palazzo a Roma per la segnalazione di persone sospette, due cararabinieri hanno tentato di bloccare uno sconosciuto nel cortile, ma uno è stato colpito al costato con un cacciavite. Il collega ha quindi esploso 2 colpi con la pistola d’ordinanza per reazione verso l’aggressore, uccidendolo.
E’ accaduto nella notte in via Paolo Di Dono, nei pressi dell’Eur. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile erano intervenuti nello stabile adibito ad uffici perché era stata segnalata la presenza di persone sospette. Il militare ferito è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio per le cure del caso. Non sarebbe in gravi condizioni.
È in corso l’identificazione della vittima. Era presente anche un complice che è riuscito a scappare.
VITTIMA IDENTIFICATA:
Identificato l’uomo ucciso: secondo quanto si è appreso si tratta di un 56enne siriano che avrebbe precedenti per rapina, lesioni ed evasione. In corso indagini per risalire al complice che è riuscito a scappare.
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E’ morta Rossana Rossanda, ‘la ragazza del secolo scorso’
La fondatrice del Manifesto aveva 96 anni, è stata tra le intellettuali più autorevoli del Paese
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20 settembre 2020
13:43
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E’ stata tra le intellettuali più autorevoli del Paese, memoria storica dell’Italia del Dopoguerra, ‘la ragazza del secolo scorso’, Rossana Rossanda aveva 96 anni e si è spenta nella notte nella sua casa di Roma. Giornalista, intellettuale, comunista, scrittrice, fondatrice del Manifesto. La notizia è stata data dal sito del Manifesto che ha annunciato un’edizione speciale del giornale per martedì per ricordare la giornalista.
Amica di Jean Paul Sartre, aveva vissuto a lungo a Parigi, da dove era tornata due anni fa, stabilendosi a Roma, in una casa nel quartiere Parioli. Una delle sue ultime uscite pubbliche fu l’anno scorso, a maggio, per sostenere alla Casa delle donne alcune candidate della sinistra alle elezioni Europee.
Nata a Pola nel 1924, allieva di Antonio Banfi, antifascista, ha partecipato alla Resistenza. E’ stata dirigente del Partito Comunista Italiano negli anni Cinquanta e Sessanta, fino ad essere nominata da Palmiro Togliatti responsabile della politica culturale del Pci. L’esigenza di elaborare la crisi del socialismo reale, sull’onda dei movimenti studentesco e operaio, la conduce a fondare nel 1969 il gruppo politico e la rivista ‘il Manifesto, quotidiano dal ’71, insieme a Luigi Pintor, Valentino Parlato, Lucio Magri e Luciana Castellina.
Le posizioni assunte dal giornale in contrasto con la linea maggioritaria del Partito, in particolare sull’invasione sovietica della Cecoslovacchia, nel 1969 determinano la radiazione della Rossanda e di altri del gruppo dal Pci. L’unica ad aver convinto il capo delle Brigate Rosse, Mario Moretti, a parlare in un’intervista del caso Moro. De “il manifesto”, un giornale, un collettivo, dal quale si è separata con grande amarezza nel 2012: “Prendo atto della indisponibilità al dialogo della direzione e della redazione. Smetto di collaborare”. Divergenze di linea politica e di approccio editoriale, incomprensione forse sanabile, il gap anagrafico: “Mi hanno sempre visto come una madre castratrice anche se io non mi sono mai sentita tale. Ma forse è una legge generazionale. I figli per crescere hanno bisogno di uccidere i padri e le madri. Ora è toccato a me”.
Lucida, laica, politicamente razionale.
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Del Pci degli Anni 50 e Sessanta ricorda, nella sua autobiografia, pubblicata nel 2005 per Einaudi La ragazza del secolo scorso, tra storia e memoria lo straordinario contributo “al processo di democratizzazione della società italiana”. (Una curiosità il libro arrivò nella cinquina dello Strega e fu in testa con Veronesi che quell’anno vince il la prima volta con Caos Calmo).
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Il fallimento politico di Magri era anche quello di Rossanda, che lei avvertiva. Dopo essere stata direttrice del ‘Manifesto’, continua la riflessione e il dialogo sui movimenti operai e femministi, e si dedica soprattutto alla letteratura e al giornalismo attraverso varie pubblicazioni tra cui, nel 1979, Le altre. Conversazioni sulle parole della politica (Feltrinelli); nel 1981 Un viaggio inutile (Einaudi); nel 1987 Anche per me. Donna, persona, memoria, dal 1973 al 1986 (Feltrinelli); nel 1996 La vita breve. Morte, resurrezione, immortalita’. Nel 2005 esce per Einaudi La ragazza del secolo scorso, autobiografia tra storia e memoria.
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Brignano, il mio varietà all’antica in 60 minuti
Dal 22/9 su Rai2 Un’ora sola vi vorrei. E il pubblico ci sarà.
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20 settembre 2020
09:22
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Una risata, una riflessione, un monologo graffiante e un momento di puro spettacolo, ma tutto rigorosamente in 60 minuti. E’ questa l’ultima sfida di Enrico Brignano che a partire da martedì 22 settembre sarà in onda su Rai2 in prima serata con “Un’ora sola vi vorrei”, il suo nuovo one man show in cui assicura “ce la metteremo tutta, nonostante il covid”. Cinque puntate per uno spettacolo pensato “come un varietà compatto un po’ all’antica: è una sfida rivoluzionaria stare nei ranghi di un’ora, se si pensa che oggi i varietà spesso vanno oltre la mezzanotte”, afferma, sottolineando che sarà un excursus “concentrato” sul “tema principale, il tempo, ma anche su temi classici come l’amore e il sesso, per giocare un po’. Faremo satira di costume e non politica”. Sempre col sorriso sulle labbra, la grande attenzione sarà “sull’attualità: il coronavirus non è solo un fatto di sanità, ma di economia e di equilibri mondiali”, spiega, sebbene il programma verrà registrato, evitando la diretta “solo per una questione di qualità, anche se questo ci farà riarrangiare i monologhi fino alla fine, per seguire le ultime notizie. Ovviamente ci sarà anche il referendum ma stiamo a cavallo, perché abbiamo un monologo sia se vince il sì sia se vince il no”.
Se i 60 minuti non sono vissuti come una gabbia, ma come un’opportunità, di certo resta la difficoltà “di mettere tutto dentro in un’ora: l’orchestra, le canzoni, i balletti, gli ospiti come Malika Ayane che verrà nella prima puntata.
Penseremo all’attualità e staremo attenti al linguaggio che non deve essere educativo ma senza dubbio non trash”. Quello che conta sarà far sorridere le persone, per prima cosa le 70 che saranno in studio, “scelte tra i miei fan di Instagram e debitamente distanziate. Saranno disposte su due livelli, abbiamo bisogno del pubblico”: una importante presenza, a differenza di altri show Rai con gli studi vuoti, presa in questo caso dalla ITV Movie, società che produce il programma per conto della Rai.
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Flavio Tosi e Patrizia Bisinella sposi in giorno elezioni
Nozze a Villa Sigurtà, nel veronese
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VERONA
20 settembre 2020
14:01
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Flavio Tosi e Patrizia Bisinella hanno scelto il giorno delle elezioni regionali e del referendum costituzionale per coronare la loro storia d’amore. L’ex sindaco di Verona e l’ex senatrice trevigiana della Lega (poi passata a Fare!, il gruppo fondato da Tosi) oggi si sono sposati. Le nozze sono state celebrate con rito civile questa mattina a Villa Sigurtà, a Valeggio sul Mincio (Verona), officiate da Renato Piccoli, amico della coppia ed ex direttore generale del Comune di Verona.  VAI ALL’ECONOMIA

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