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Ultimo aggiornamento 29 Dicembre, 2020, 15:35:12 di Maurizio Barra

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Natale: Provincia Belluno dona albero a Palazzo Chigi
A premier Conte scultura su schianto tempesta Vaia
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BELLUNO
28 dicembre 2020
06:00
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La Provincia di Belluno ha consegnato anche quest’anno il grande albero di Natale a Palazzo Chigi, dono diventato tradizionale, a cui si è aggiunto anche un alberello scolpito negli schianti della tempesta “Vaia” di due anni fa.
Si tratta di una piccola scultura realizzata dall’artista alleghese Gianni Da Tos, con una targhetta ‘Alleghe’, donata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine dell’incontro con il ministro Federico D’Incà e il presidente del Comitato paritetico Fondo Comuni confinanti, Roger De Menech, tenuto per fare il punto sull’ultima emergenza maltempo e su varie problematiche della provincia bellunese.

“È un piccolo segno di rinascita, che dimostra come il nostro territorio stia superando la distruzione della tempesta di ottobre 2018 – commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Dalla strage degli alberi, come è stata definita, sono nate sculture e opere d’arte. E ci auguriamo tutti che anche dal Covid e dalla crisi prodotta dal virus possano nascere occasioni di ripresa e di rilancio”.
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Dalla Presidenza del Consiglio è stato inviato al presidente Padrin un messaggio di auguri e di ringraziamento.
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Recovery, Renzi: Senza accordo le ministre si dimetteranno
Il leader di Iv: Se c’è l’accordo” sul Recovery “bene, si va avanti, se non c’è l’accordo è evidente che faranno senza di noi”
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29 dicembre 2020
13:25
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Il Recovery plan proposto da Giuseppe Conte è un “collage raffazzonato senz’anima”. Parte da una stroncatura senza appello di Matteo Renzi, l’ultimo tentativo di rimettere insieme i pezzi della maggioranza ed evitare che le dimissioni delle ministre di Iv aprano la crisi di governo.
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Il “Ciao”, il contro-piano renziano, sembra fin dal nome voler liquidare il premier, anche perché le richieste renziane sono difficili da digerire, non solo per Conte ma anche per il M5s: dalla rinuncia alla delega ai Servizi, allo ius culturae per gli universitari stranieri, al Mes. Ma l’affondo di Iv ancora non c’è. E Pd, M5s, Leu rilanciano con le loro proposte.
Martedì al ministero dell’Economia Roberto Gualtieri ed Enzo Amendola vedranno le delegazioni di Pd e M5s, mercoledì Leu, Iv e Autonomie per preparare il terreno del confronto, prima di un incontro plenario con tutti i partiti. Solo dopo, forse a cavallo dell’Epifania, Conte convocherà il Consiglio dei ministri sul Recovery. Se intesa ci sarà, potrebbe essere un primo tassello di un più ampio accordo di governo, che potrebbe passare da un rimpasto “pilotato”, che eviti una crisi al buio dall’esito – concordano tutti i partiti – imprevedibile.
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Ma se non ci sarà intesa, continua a minacciare Renzi, “faranno senza Iv”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le cui parole sono attese nel discorso di fine anno, osserva l’evolversi della situazione. In ambienti parlamentari c’è chi, interpretando il pensiero del capo dello Stato, ritiene difficile l’ipotesi della nascita di un governo Conte ter, che passi dalle dimissioni del premier e consultazioni per un nuovo governo. Diverso – forse più praticabile – il caso in cui Conte proponesse alcuni cambi nella sua squadra di governo con un rimpasto su cui chiedere una nuova fiducia in Parlamento.
A margine dei lavori sulla manovra continuano a rincorrersi voci, nonostante le smentite, di un ingresso di Renzi o Ettore Rosato nel governo, con cambi al Viminale (che andrebbe al Pd o a Di Maio) e alle Infrastrutture. Solo ipotesi, per ora. Il Pd continua a smorzare le tentazioni di crisi rilanciando sul piano delle proposte per “cambiare l’Italia” con il Recovery e sostenendo che l’unica alternativa a questo governo sono le elezioni, magari con un’alleanza Pd-M5s (Renzi si tira fuori) e una lista Conte.
Intanto i presidenti dei gruppo parlamenti di LeU, Loredana De Petris e Federico Fornaro hanno presentato al presidente del Consiglio “le osservazioni e le proposte di Liberi e Uguali per il Recovery Plan italiano. Nel documento abbiamo ritenuto fondamentale riaffermare che i fondi destinati alla Sanità, pari ad appena 9 mld, sono largamente insufficienti, anche tenendo conto di alcuni programmi trasversali”, hanno detto.
“Il Servizio sanitario nazionale – hanno spiegato Fornaro e De Petris – ha per noi un’importanza strategica decisiva. E’ quindi necessario l’investimento di ben più ampie risorse soprattutto sul fronte dell’assistenza di prossimità e della medicina territoriale. Salute, quindi, ma anche ambiente, infrastrutture sociali, istruzione e ricerca, mobilità sostenibile e mezzogiorno gli assi portanti delle nostre priorità”.
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“L’intero impianto del programma Next Generation Eu – proseguono i due capigruppo – lega la crisi sociale e quella ecologica. E’ dunque necessario abbandonare l’impostazione micro progettuale per adottare una visione complessiva, quella che papa Francesco ha definito ‘Ecologia integrale’, rifiutando quindi qualsiasi operazione di greenwashing e di dispersione delle risorse in microprogetti”.
“Nel documento oltre ad aver segnalato l’inadeguatezza di alcuni dei progetti proposti, chiediamo la revisione, non più rinviabile, degli obiettivi del PNIEC, investimenti massicci in idrogeno verde e non blu, impegno a un uso solo residuale del gas come risorsa energetica. Sono urgenti poi maggiori investimenti nella forestazione urbana e nell’economia circolare, nonché la transizione energetica dell’edilizia residenziale pubblica per consentire una maggiore equità sociale. Gli obiettivi di mitigazione della crisi climatica e ambientale necessitano altresì di investimenti per agricoltura e mobilità sostenibili, proseguono i capigruppo di LeU”.
“Riteniamo un errore grave e da correggere – aggiungono – il non aver considerato le infrastrutture sociali come asse strategico. Si tratta infatti di un intervento decisivo per garantire la terza linea strategica del NGEU, quella dell’inclusione sociale. Altrettanto inspiegabile è poi la quasi scomparsa dalla bozza degli investimenti volti a colmare il divario tra il Sud e il resto d’Italia, tra i principali destinatari dei 209 miliardi del PNNR. E’ infine necessario investire nel potenziamento della didattica e nel diritto allo studio in favore dei redditi più bassi e rafforzare la ricerca pubblica, concludono i presidenti dei gruppi di LeU”.
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Calabria:Cittadella Regione intitolata a Jole Santelli
Spirlì:un regalo della sua Calabria nel giorno del compleanno
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CATANZARO
28 dicembre 2020
14:37
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E’ stata intitolata a Jole Santelli, prima presidente donna della Regione Calabria, nel giorno che avrebbe dovuto segnare il suo cinquantaduesimo compleanno, la Cittadella regionale degli uffici di Catanzaro.
Emozioni e lacrime trattenute a stento dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, dagli assessori della sua giunta (mancava solo Sergio De Caprio, assente dalla Calabria per motivi familiari) dalle sorelle Paola e Roberta, da consiglieri di maggioranza e di opposizione e sindaci – c’erano tra questi Maria Limardo (Vibo), Sergio Abramo (Catanzaro) e Giuseppe Falcomatà (Reggio) – nella sala che ha preceduto la benedizione della targa all’ingresso principale del palazzo benedetta dall’arcivescovo di Catanzaro Squillace mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale Calabra.
La Cittadella da oggi porta il nome di Jole Santelli, già parlamentare e più volte sottosegretario di Stato scomparsa il 15 ottobre scorso. Una decisione che non è andata giù ad un cartello di associazioni catanzaresi che ha presentato un ricorso al Tar.
“Avremmo dovuto festeggiare in altro modo questa ricorrenza – ha detto Spirlì, preceduto da un tributo video – ma non ci è stato dato di poterlo fare. Ma questa giornata non poteva passare senza che ci fosse un regalo della Calabria al politico che, quanto e più di tutti gli altri, ha segnato un passaggio nuovo nel linguaggio, nell’approccio, nel disegno e nei risultati politici”. Spirlì ha parlato di Jole Santelli come il “politico che ha segnato un passaggio nuovo”, facendo riferimento anche alle parole del procuratore Gratteri, secondo cui la defunta presidente della Regione “è e resta il politico su cui non si può dire una parola negativa. Lei ha sfondato dall’interno le porte di questo palazzo, è entrata con un sorriso e con un sorriso ha aperto le porte a tutti i calabresi”.
“La Giunta – ha sostenuto Spirlì – è formata da tutti noi che siamo orfani e vedovi di Jole. In queste settimane non l’abbiamo mai sentita lontana, perché lei ha segnato un solco talmente profondo e corposo, nella politica e in questa amministrazione, che non ci si può allontanare, da quel solco”.
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Da Mattarella 36 onorificenze al merito, più della metà a donne
A chi si è distinto per atti eroismo e solidarietà
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29 dicembre 2020
09:07
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentasei onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute. Più della metà, 21 su 36, sono donne e la più giovane ha 18 anni.
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L’elenco delle 36 onorificenze al Merito della Repubblica
Ecco la lista e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato
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29 dicembre 2020
09:33
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Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato.
– Chiara Amirante, 54 anni (Roma), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo straordinario contributo al recupero delle marginalità e fragilità sociali e al contrasto alle dipendenze”.
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Fondatrice e Presidente della Comunità Nuovi Orizzonti e Consultrice di due Pontifici Consigli della Santa Sede.Da sempre impegnata nel recupero degli emarginati, dei giovani con problemi di tossicodipendenza, alcolismo e prostituzione, attiva nelle carceri e con i bambini di strada. Inizia il suo percorso negli anni ’90 offrendo un servizio di ascolto e condivisione ai giovani in condizione di disagio che dormivano nei sottopassaggi della stazione Termini di Roma.
Nel 1993 fonda la Comunità Nuovi Orizzonti che diventerà un punto di riferimento per il recupero e il reinserimento di molti giovani attraverso uno specifico programma pedagogico riabilitativo (“Nuovi Orizzonti”) che otterrà riscontro e riconoscimento a livello nazionale. Un anno dopo apre la prima Comunità di accoglienza residenziale per una trentina di ragazzi nella zona di Trigoria, a Roma.
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Sulla spinta del crescente successo dell’opera della sua Comunità, nel 1996 avvia anche il progetto “Cittadella Cielo”, una struttura che si compone di numerosi Centri impegnati nella realizzazione di iniziative sociali di solidarietà: da comunità di accoglienza a case famiglia, da centri di ascolto ad equipe di strada, da cooperative sociali a gruppi di sostegno negli ospedali, nelle carceri, nelle baraccopoli. E in molte di queste iniziative, proprio quegli “invisibili” da Chiara aiutati, sono divenuti a loro volta, volontari. L’impegno di Chiara non si è fermato ai confini nazionali. Nel 2010 il Pontificio Consiglio per i laici riconosce Nuovi Orizzonti come Associazione Privata Internazionale di fedeli.Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero.
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– Domiziana Avanzini, 48 anni (Trieste), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa opera di assistenza e supporto ai malati nelle strutture ospedaliere”.
Romana di nascita ma triestina di adozione. Si trasferisce a Trieste per studiare all’Università lettere moderne e dopo la laurea si occupa di progetti socioculturali, artistici, cooperativistici. Nel 2000, coinvolta da una amica, si avvicina all’Avo – Associazione Volontari Ospedalieri – e comincia a prestare servizio volontario presso il reparto di Ortopedia.
Negli anni è diventata dapprima responsabile dei volontari nel reparto Ortopedia e, successivamente, nel marzo 2009, è stata eletta Presidente della rappresentanza dell’Avo triestina.Quella triestina, fondata nel 1979, è stata una delle prime associazioni di volontari ospedalieri in Italia. Oggi conta più di 150 soci e volontari che, dopo un periodo di formazione teorica e pratica, prestano assistenza ai degenti, soprattutto nelle ore dei pasti, nei reparti dell’Ospedale Maggiore e di Cattinara al fine di contribuire a “umanizzare” l’ambiente ospedaliero.
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– Nazzarena Barboni, 51 anni (Camerino – MC), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua generosa dedizione al supporto ai piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie” Dopo la morte del figlio, affetto da neuroblastoma, avendo conosciuto la condizione dei bambini malati oncologici e la loro vita “rinchiusi” in un ospedale, nel 2007 ha fondato, con l’aiuto dell’ex marito Andrea, l’Associazione Raffaello Onlus per “creare uno spazio di vita normale” per i piccoli pazienti, ricoverati nel Centro di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Salesi di Ancona, per aiutare loro e le loro famiglie a dimenticare la malattia per qualche ora.Le attività sono pianificate in accordo con i sanitari ed il responsabile del Reparto del Centro di Oncoematologia dell’Ospedale Salesi.
Alle attività nel reparto si sono aggiunte due “case Raffaello”, punti di appoggio gratuiti per le famiglie dei bambini ricoverati. Ha scritto Nazzarena: “è proprio dal dolore della perdita, dal dolore di quella che sembra una sconfitta irreparabile che è nata la voglia di usare la mia energia per i bimbi, per dargli la possibilità di sorridere, di divertirsi anche tra quelle mura strette”.
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– Carolina Benetti, 89 anni (San Giovanni Lupatoto – VR), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua generosità e la totale dedizione all’integrazione e supporto di giovani con disabilità”. Madre di due figli, il secondogenito nato con disabilità a causa di una sofferenza neonatale.Nel 1983 il primogenito muore in un incidente stradale. Dopo tale tragedia Carolina e il marito Carlo – al quale è rimasta legata in matrimonio per 57 anni, fino alla morte di lui, nel 2014 – hanno anche la preoccupazione del futuro del secondogenito Stefano. Nel 1984, il marito Carlo fonda, insieme ad altre famiglie con figli “speciali”, una associazione in cui anche Carolina sarà molto attiva. Venti anni dopo si impegnano in un nuovo percorso associativo come fondatori di “Amici del Tesoro” Onlus dedicandosi, anche in ragione dell’avanzare dell’età, al tema del “dopo di noi”.
Nutrono il sogno di poter realizzare una casa famiglia che possa accogliere in un clima familiare il loro Stefano ed altri ragazzi. Dopo la morte del marito nel 2014, Carolina porta avanti questa missione e due anni dopo, impegnando i risparmi di una vita, dona alla associazione una villetta a San Giovanni Lupatoto (VR), la Casa di Carlo, per Stefano e altri giovani con disabilità. La Casa di Carlo vuole essere un luogo dove promuovere una cultura dell’integrazione e rappresentare un’occasione di incontro e conoscenza della diversità, un laboratorio in cui sviluppare potenzialità inespresse e progetti, un punto di socializzazione tra le persone disabili e la comunità.
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– Rachid Berradi, 45 anni (Palermo), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua appassionata promozione di una cultura della legalità e per il contributo al contrasto all’emarginazione sociale”. Nato a Meknes, in Marocco, ma palermitano di adozione (da quando aveva 10 anni). Cittadino italiano, già in forza al Gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato, è attualmente Appuntato Scelto dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso il Comando Provinciale di Palermo.È stato un protagonista dell’atletica leggera italiana: mezzofondista, campione europeo nei 10.000 metri e finalista alle Olimpiadi di Sydney.
Ha iniziato ad avvicinarsi allo sport in prima media, quando chiese al suo insegnante di fare la selezione per i campionati studenteschi. Da quella volta non ha mai smesso.È stato Presidente della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) di Palermo. Ha fatto della sua passione e professione uno strumento di inclusione sociale a favore dei ragazzi e delle famiglie residenti in aree disagiate e a forte rischio emarginazione sociale, dove lo sport assume il significato di “riscatto e legalità”, come lui stesso afferma. Con queste finalità, nel 2009 ha deciso di aprire una sua società sportiva, Atletica Berradi 091. È anche Coordinatore Sport dell’associazione Libera-Sicilia. Con il suo impegno testimonia il valore della pratica sportiva come prevenzione ed educazione alla legalità. Tra i suoi progetti più significativi l’Atletico Zen, squadra di calcio, da lui stesso allenata, composta da ragazzi provenienti dal quartiere omonimo, con cui ha partecipato nel 2019 al Primo Memorial Calcio a 5 Paolo Borsellino, organizzato negli impianti sportivi nei pressi del luogo della strage.

Obiettivo dell’impegno di Rachid è anche quello di creare una rete di legalità sul territorio. A tal fine ha, ad esempio, organizzato stage di atletica coinvolgendo le forze dell’ordine che hanno partecipato in borghese come allenatori per poi rivelare la loro professione ai ragazzi solo alla fine, quando si era già instaurato un rapporto di fiducia. Racconta: “la prima reazione dei bambini è stata di smarrimento e rifiuto ma poi l’affiatamento che si era creato ha preso il sopravvento e tutto è andato bene”. Coinvolge nei vari progetti sportivi solidali, campioni olimpici, allenatori e calciatori professionisti.

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Valentina Bonanno, 30 anni (Palermo), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo, in ambito internazionale, alla diffusione di pratiche sicure di supporto alla gravidanza” Ha visitato il Kenya la prima volta da bambina e da allora, con i genitori, ha vissuto tra Italia e Kenya. In questo Paese, insieme alla madre ha fondato l’associazione Maharagwe Fauzia Onlus che presiede. Obiettivo della associazione è quello di sviluppare una rete sicura di supporto alla gravidanza, parto e puerperio attraverso la formazione di ostetriche e personale qualificato. In un contesto caratterizzato da elevata mortalità durante il parto, diventa infatti essenziale, secondo Valentina, garantire ad ogni mamma la possibilità di partorire seguendo le proprie tradizioni e culture ma in assoluta sicurezza. Inoltre, qualora la madre sia affetta da malattie trasmissibili come l’HIV, per limitare la possibilità di trasmissione della malattia al neonato, l’associazione si impegna per garantire un parto cesareo e nutrimento alternativo rispetto all’allattamento al seno. Ad oggi l’associazione si avvale di una squadra di ostetriche tradizionali, sparse sul territorio, a cui offre strumenti e formazione, contatti e appoggio. È anche impegnata in attività di assistenza presso la clinica di Mambrui. Il progetto di dare vita all’associazione è nato dopo la morte nel 2008, per setticemia conseguente al parto, di Fauzia, giovane ragazza keniota, a cui Valentina era molto legata. – Alma Broccoli, 92 anni (Dormelletto – NO), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della solidarietà” Da trenta anni – da quando è andata in pensione e ha deciso di dedicarsi al volontariato – è la centralinista della Croce Rossa di Arona. Coordina i soccorsi dei volontari rispondendo alle chiamate. Nel 2019 ha anche donato un mezzo, una Fiat Panda, alla stessa associazione.
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Laura Bruno, 91 anni (Crotone), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’encomiabile esempio di generosità e solidarietà con cui da sempre opera a supporto delle persone emarginate” Inizia a svolgere attività di Volontaria Vincenziana presso una Parrocchia della Borgata Ottavia. Dal 1988 al 1994 è stata Presidente dell’Associazione di Volontariato di Roma che comprendeva più di mille volontarie in circa 100 parrocchie. Nel 1995 ha fondato il Centro Odontoiatrico “Solidarietà Vincenziana” che presiede. Nell’ambito del reinserimento sociale delle persone emarginate, il Centro interviene sui problemi odontoiatrici nella convinzione di ottenere due risultati: curare un problema sanitario e migliorare l’aspetto della persona, passaggio spesso fondamentale per recuperare la dignità e per l’accettazione da parte della “società civile” di soggetti che vivono in condizione di povertà e trascuratezza. Il progetto alla base è quello della “cura della persona come elemento di integrazione sociale”. Nel centro prestano attività volontaria 48 persone tra odontoiatri, odontotecnici, assistenti alla poltrona e 22 addetti all’accoglienza e alla segreteria. Ogni anno il Centro assiste circa 800 pazienti e vengono erogate circa 2.500 prestazioni sanitarie completamente gratuite: dalle sedute di igiene dentale alla chirurgia orale. Inoltre, a fronte di un minimo rimborso spese, è possibile effettuare la riabilitazione protesica degli adulti e l’ortodonzia per i bambini.
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Angela Buanne, 54 anni (Napoli), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo alla causa della sensibilizzazione presso i giovani sul tema della sicurezza stradale e del contrasto all’alcolismo e alle stragi del sabato sera” È la madre di Livia Barbato, deceduta poco più che ventenne nel luglio 2015 per le ferite riportate in un incidente stradale causato dal fidanzato, che in stato di ebrezza, guidò contromano per diversi chilometri. Nello stesso incidente perse la vita il conducente dell’auto proveniente dal verso giusto di marcia. La vicenda della figlia è stata raccontata nel libro “Viaggio al centro della notte” del giornalista Luca Maurelli che affronta più in generale la piaga delle stragi del sabato sera, dell’alcolismo giovanile e degli sballi facili. Grazie al sostegno della Fondazione Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) e della fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi, Angela, accompagnata da Luca Maurelli, gira le scuole per incontrare gli studenti e sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale.
Ciro Corona, 40 anni (Napoli – Scampia), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo quotidiano e instancabile impegno nella promozione della legalità e nel contrasto al degrado sociale e culturale” Laureato in filosofia, dal 1998 lavora come operatore sociale nel ruolo di educatore di strada e di comunità. Socio fondatore, nel 2008, dell’associazione (R)esistenza Anticamorra (di cui è Presidente) e, nel 2012, della Cooperativa sociale (R)esistenza (di cui è legale rappresentante). Così descrive il suo impegno: “(R)esistenza ha sempre avuto una idea di sociale differente, un sociale non assistenziale ma responsabile. Pensiamo che sia dal basso che si producano gli anticorpi per contrastare malapolitica e camorra. Mostrando alla gente nuovi modelli di sviluppo e generando una possibilità di scelta. Quella possibilità di scelta che per tanti anni è mancata. È solo vivendo il territorio che si fa antimafia”. Attraverso l’associazione gestisce anche il Fondo Rustico Amato Lamberti, il primo bene agricolo confiscato di Napoli sul quale vengono ora prodotti vino, miele, confetture e birra artigianale secondo la logica dell’agricoltura sociale (in particolare, ad esempio, con percorsi lavorativi individualizzati per detenuti). È diventato un punto di riferimento per quanti resistono alla criminalità organizzata, ha creato uno sportello anti-camorra ed è coordinatore del polo socio-culturale intitolato a Gelsomina Verde, giovane ventiduenne vittima della camorra. Così inizia il suo libro “(R)esistere a Scampia (edito nel 2019)”: “sono nato e cresciuto a Scampia e spero anche di morirci, di morte naturale e il più tardi possibile”. È un libro che denuncia le difficili condizioni di vita di quella periferia napoletana ma che vuole anche mostrare che esiste un’altra faccia della medaglia. Racconta in tal senso: “la camorra non è mai entrata in casa mia, nonostante l’avessi così vicina, nel mio stesso palazzo e in famiglia. (..) non è stato facile da ragazzo sfuggire alle maglie della criminalità organizzata, alle lusinghe di un guadagno facile e a una strada lastricata di droga e morte. Io ho scelto un’altra strada e come me tanti altri a Scampia. Non ho scelto la strada della camorra e neppure quella della fuga. Ne ho scelto una terza: quella di restare, di resistere ed esistere”.
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Nicoletta Cosentino, 49 anni (Palermo), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo esempio di reazione e per il contributo offerto nella promozione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne e di recupero delle vittime di abusi” Vittima di violenza domestica, dopo un percorso di recupero intrapreso nel centro antiviolenza Le Donne Onlus di Palermo, e con il sostegno del Centro Astalli e dell’Associazione Pellegrino della Terra, riesce a superare una storia personale di abusi e a ricostruire la propria vita. Frequenta uno stage formativo presso un laboratorio di produzione alimentare che la porterà a ricostruire e riscoprire sé stessa e anche la sua passione per la cucina. Da qui l’idea di avviare un’attività imprenditoriale: grazie anche al supporto della rete Di. Re. (Donne in rete contro la violenza) ottiene la copertura per un finanziamento da Banca Etica e crea “Le Cuoche Combattenti”, un laboratorio artigianale di conserve e prodotti da forno. Attraverso questa iniziativa mette a disposizione delle altre donne il suo difficile trascorso ma soprattutto la sua esperienza di riscatto e lancia un messaggio di incoraggiamento e di speranza per quante ancora non hanno il coraggio di fuggire da una vita violenta. Nel suo laboratorio coinvolge otto donne sottratte alla violenza, non solo fisica, ma anche psicologica e familiare; offre loro stage formativi e lavoro come presupposto per riacquistare libertà, dignità e indipendenza economica e riprendere così il controllo delle proprie vite. Il suo motto è “mai più paura, mai più in silenzio, non siamo vittime, ma combattenti”.
Don Luigi D’Errico, 58 anni (Roma), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo quotidiano impegno a favore di una politica di reale inclusione delle persone con disabilità e per il contrasto alla povertà e alla marginalità sociale” Referente del settore disabili e catechesi dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma. Dal 2007 è Parroco nella Chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda nel quartiere Ardeatino di Roma dove da tempo è stata avviata un’esperienza esemplare di catechesi per e con le persone disabili. Il suo obiettivo è quello di essere “una vera comunità che accoglie lavorando sul pregiudizio”. Importante in questo senso è il lavoro di rete messo in atto con le famiglie dei disabili. Ma il suo impegno non si ferma alla disabilità, da sempre portatore di una politica di vera accoglienza per quanti soffrono condizioni di disagio sociale, tra le sue iniziative si segnala l’istituzione delle case famiglia “Rifugio per Agar”, dedicata a donne e bambini vittime di maltrattamenti e “Casa Betlemme”, per accogliere famiglie senza fissa dimora, in collaborazione con altre parrocchie. La sua parrocchia offre inoltre, anche attraverso uno straordinario coinvolgimento dei parrocchiani, servizi di distribuzione di pasti caldi ai senza tetto, doposcuola per bambini in difficoltà, un centro di ascolto, assistenza domiciliare per gli anziani, aiuti alimentari.
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Aldo Andrea Di Cristofaro, 77 anni (Bagnaturo di Pratola – AQ), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per le sue iniziative di solidarietà nei confronti dei connazionali in Canada, così come a favore della comunità di origine nel nostro Paese” Originario di Bagnaturo di Pratola (AQ), Presidente (per il terzo mandato consecutivo) dell’associazione Valle Peligna di Toronto. Da sempre impegnato in iniziative di solidarietà verso gli italiani che vivono in Canada così come in progetti di beneficenza e solidarietà verso la sua terra di origine. Nel 2009, in occasione del terremoto a L’Aquila ha donato un prefabbricato per gli incontri di socializzazione delle persone anziane, borse di studio agli studenti rimasti orfani, un parco giochi per i bambini. È stato, inoltre, protagonista di una importante raccolta di finanziamenti a supporto della popolazione locale nel caso del più recente sisma di Amatrice. Nel 2019 ha ricevuto il riconoscimento di “Eroe civico” dal Consiglio Comunale di Vaughan, cittadina canadese a pochi chilometri da Toronto, per il suo contributo di solidarietà.
– Vittoria Ferdinandi, 34 anni (Perugia), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo nella promozione di pratiche di autonomia e di inclusione sociale per i malati psichiatrici” Laureata in Filosofia e Scienze Tecniche e Psicologiche. È la direttrice del ristorante (e centro polifunzionale) “Numero Zero”: aperto a Perugia nel novembre 2019, impiega un gruppo di ragazzi e ragazze (pari al 50% del personale) che soffrono di disturbi mentali di diversa entità e che si alternano tra cucina, sala e bancone. L’iniziativa è nata per cercare di costruire un luogo di possibilità concreta per il reinserimento sia sociale sia lavorativo dei malati psichiatrici alla luce dell’evidenza che per il malato psichiatrico il lavoro non esiste o, se esiste, si tratta per lo più di mansioni decentrate rispetto alla socialità e alla comunità (in archivi, magazzini, etc). Numero Zero è di fatto un esperimento di inclusione: i ragazzi sono messi in rapporto con la clientela e in interazione con i colleghi. Il lavoro è retribuito e questo aspetto costituisce un perno fondamentale per il supporto alla costruzione dell’identità, di un ruolo sociale e di relazioni significative all’interno della comunità, fuori dall’istituzione psichiatrica. Insieme ai ragazzi indossano il grembiule anche operatori e psicologi dell’associazione RealMente, che ha ideato il progetto in collaborazione con la Fondazione La città del Sole – Onlus che ha preso in locazione lo spazio nel centro storico di Perugia. Numero Zero ha aperto dopo un lavoro di restauro e adeguamento realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e della Brunello Cucinelli S.p.A. Numero Zero è prima di tutto un luogo in cui si promuove la cultura della diversità intesa come patrimonio di inestimabile ricchezza; un luogo di incontro, socialità e cultura.
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Anna Fiscale, 32 anni (Verona), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo appassionato contributo e lo spirito di iniziativa con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto sociale ed economico” Dopo diverse esperienze nella cooperazione internazionale, tornata a Verona poco più che ventenne, sviluppa un progetto che, grazie a un piccolo contributo di alcune fondazioni del territorio, la porterà alla creazione, nel 2013, della cooperativa sociale Quid Onlus che presiede. La cooperativa ha un doppio obiettivo: riciclare stoffe in eccesso, provenienti da rimanenze di grandi marchi; dare lavoro a donne svantaggiate e in generale persone con fragilità. Il principio base è trasformare “le vulnerabilità in valore aggiunto”. Grazie ai brand partner che forniscono le eccedenze, dai laboratori escono collezioni di alta qualità e a prezzi democratici. Impiega circa 100 lavoratori di molte nazionalità (per l’80% donne provenienti da categorie socialmente svantaggiate). Distribuisce le proprie collezioni in un centinaio di negozi multibrand, online e in alcuni negozi Quid. Ha spiegato Ludovico Mantoan, amministratore delegato e cofondatore di Quid: “La sfida della cooperativa è trasformare i limiti di persone nate in luoghi svantaggiati, o reduci da esperienze dolorose, nella nostra più importante risorsa aziendale. L’impresa sociale non è un’esibizione di carità, ma la conferma che anteporre la persona al profitto oggi può generare un valore nuovo. La diversità favorisce la creatività e in ogni prodotto si sente che c’è una storia importante da raccontare”. La cooperativa è presente, con laboratori sartoriali, anche nel carcere di Montorio con un programma per i detenuti nel loro reinserimento. Nel 2014 ha vinto il premio europeo “Innovazione sociale” e nel 2018 il “Best Wwworkers 2018” quale impresa italiana che meglio ha saputo declinare il made in Italy alle nuove tecnologie. La pandemia Covid19 ha inferto un duro colpo al Progetto Quid che a marzo 2020 ha dovuto chiudere i punti vendita. Collaborando con altre cooperative sparse su tutta la penisola ha riconvertito la produzione e prototipato modelli di mascherina protettiva riutilizzabile in tessuto anti-microbico e anti-goccia: Quid ha creato uno “starter pack” per la produzione dei primi campioni e un tutorial per le istruzioni di imballaggio; le altre cooperative hanno aderito al progetto e si sono attivate per iniziare la produzione e, in sinergia, rispondere alle richieste del mercato. È nata così Co-ver, mascherina protettiva riutilizzabile certificata da filiera interamente Made-in-Italy. Danilo Galli, 40 anni (Roma), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo coraggioso e tempestivo intervento nel soccorso a una donna che minacciava di gettarsi da un viadotto” Da 11 anni autista dell’Azienda di Trasporti di Roma ATAC. Nel settembre 2020 ha salvato la vita ad una donna che stava per gettarsi dal ponte di Via delle Valli a Roma. Stava effettuando la corsa quando ha visto una figura a cavalcioni sul parapetto del viadotto che minacciava di gettarsi. L’autista ha fermato l’autobus, ha attraversato la strada e tirato giù la donna dalla ringhiera. Nel frattempo arrivavano in suo soccorso altri due colleghi. Insieme hanno chiamato il 118 e le forze dell’ordine.
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Cinzia Grassi, 62 anni (Roma), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua importante opera di sensibilizzazione e conoscenza della patologia del diabete giovanile insulino-dipendente e di promozione di una cultura di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni” Medico chirurgo, specialista in pediatria. Dal 1988 al 2018 è Dirigente medico della Polizia di Stato. Impegnata nel contrasto all’abuso, al maltrattamento e alla pornografia a danno dell’infanzia. Per quattordici anni è stata in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nei Dipartimenti con delega all’infanzia. È stata Coordinatore dell’Osservatorio per il contrasto all’abuso e alla pedo-pornografia e Capo delegazione per l’Italia al Consiglio d’Europa per il negoziato della nuova Convenzione ratificata a Lanzarote “Convenzione per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali”. In qualità di esperto ha ricoperto numerose posizioni, anche apicali, sia in ambito nazionale che internazionale, dalla Comunità Europea alle Nazioni Unite. Nel 2006, in memoria del figlio, ha fondato la Onlus “Edoardo con noi” che è impegnata in attività di ricerca e di sensibilizzazione. In particolare, l’associazione raccoglie fondi da destinare alla ricerca scientifica per il diabete giovanile insulino-dipendente, promuove manifestazioni ed eventi sportivi dedicati agli atleti affetti da tale patologia, fa opera di sensibilizzazione nelle scuole e in altri luoghi di aggregazione giovanile per la conoscenza della stessa patologia al fine di contrastare la percezione di diversità che avvertono i giovani malati. L’associazione svolge attività divulgativa anche attraverso la realizzazione di cortometraggi e di spettacoli teatrali. Tra i corti, “Questa è la mia bici” (di Enzo Musmeci Greco) ha vinto, nel 2019, il Premio Miglior Opera in Concorso al Festival Nazionale dello Sport Integrato del Cinema d’inclusione di Courmayeur ed è stato finalista al Festival Tulipani di Seta Nera per Rai Cinema Channel nonché tra i 5 finalisti del Festival “Nastri d’Argento” nella sezione “Corti, Società, Solidarietà”. Nel 2019 è stata autrice e curatrice di “Suicidio e Law Enforcement”, un volume che, nato dalla collaborazione tra il Ministero dell’Interno e l’Università La Sapienza di Roma (Facoltà di Medicina e Psicologia), offre una rassegna delle principali linee di ricerca sul fenomeno del suicidio nelle forze armate e di Polizia e sulla sua prevenzione.
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Elisabetta Iannelli, 52 anni (Roma), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’impegno profuso nella tutela dei diritti dei malati oncologici e nella difesa della loro qualità di vita” All’età di 24 anni le viene riscontrato un cancro, ma, dopo il primo periodo, nonostante la malattia, mette a disposizione le sue risorse per aiutare i malati come lei a convivere con la malattia senza rinunciare a una vita sociale e lavorativa. Il suo motto diventa “Il cancro ha cambiato la mia vita, io cambierò la mia vita con il cancro”. A 33 anni diventa Vice Presidente dell’Associazione Italiana Malati di cancro, parenti e amici – Aimac. Dal 2004 è Segretario Generale della Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia- FAVO. È anche membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Permanente sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. In ambito internazionale ha fatto parte del Working Group on Patients rights della European Cancer Leagues (ECL) ed è stata Segretario Generale della European Cancer Patient Coalition. È stata designata Global Cancer Amabassador per l’Italia dall’American Cancer Society in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2011, come rappresentante della FAVO, unica organizzazione di volontariato italiana ed europea a partecipare al vertice ONU sulle malattie non trasmissibili. Destinataria di numerosi premi e riconoscimenti, autrice di numerose pubblicazioni, il suo impegno è volto ad individuare e praticare azioni concrete finalizzate alla tutela dei diritti dei malati di cancro, affinché sia garantito il pieno ritorno alla vita sotto ogni aspetto: familiare, lavorativo, sociale, economico, previdenziale, assicurativo e riabilitativo. Si è battuta per i diritti dei malati di cancro: per la preservazione della fertilità dei giovani malati, per il diritto all’adozione dopo il cancro, per ottenere mutui e finanziamenti.
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Sara Longhi, 38 anni e Alfonso Marrazzo, 36 anni (Bologna), Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il loro esemplare contributo alla conoscenza delle diversità e alla promozione di una cultura di reale inclusione e dialogo” Entrambi non udenti. Nel 2012, cercando un posto per organizzare eventi artistici per la comunità dei sordi, si sono ritrovati a dare vita a una attività nuova: il “Senza nome” caffè, un bar che ha la funzione di far interagire i sordi con gli udenti, contribuire a facilitare l’integrazione e il confronto e allo stesso tempo promuovere la lingua dei segni italiana. Situato nel centro di Bologna, oggi considerato un riferimento per molti sordi di tutta Italia. A servire la clientela sono dei ragazzi sordi. Se si vuol fare una ordinazione l’udente ha diverse opzioni: utilizzare il linguaggio dei segni (avendo diritto ad uno sconto alla cassa!), utilizzare dei bigliettini prestampati posti in bacheca (su “l’angolo del cocciuto”), scrivere su foglietti o ricorrere ai gesti più comuni. In questo spazio “speciale” non sono i non udenti a doversi sforzare per farsi capire, ma sono gli udenti a dover provare a utilizzare nuove forme di comunicazione per entrare in contatto con baristi e camerieri. Ma per aiutare chi non conosce la Lis i ragazzi hanno trovato alcune soluzioni. Sulle pareti, ad esempio, è attaccato un cartellone che propone il menù tradotto nella Lis: chi vuole può imparare e ordinare proprio utilizzando il linguaggio dei segni e per chi è in difficoltà, sono i ragazzi al bancone che cercano di insegnare qual è il gesto giusto da fare per ordinare quel piatto o quella bevanda in particolare. Il locale è frequentato da molti udenti anche per le sue numerose iniziative culturali: da laboratori di arte a mostre, proiezioni, testimonianze.
Egidio Marchese, 52 anni (Aosta), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo impegno nello sport paralimpico e la sua dedizione alla pratica sportiva come occasione di inclusione sociale” Nato in Calabria, nei primi anni Novanta si trasferisce in Valle d’Aosta per lavoro. Nel gennaio del 1997 è vittima di un incidente stradale che lo costringe su una sedia a rotelle. Si avvicina all’AVP Associazione Valdostana Paraplegici, di cui oggi è rappresentante legale, che lo introduce nel mondo dello sport per diversamente abili. Con il curling per disabili partecipa alle Paralimpiadi di Torino nel 2006 e a quelle di Vancouver nel 2010. La squadra paralimpica di curling, capitanata da Marchese, ha avuto un effetto di trascinamento: sempre più persone diversamente abili si sono avvicinate allo sport e al ruolo di questo come occasione di inclusione sociale e strumento di sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche. È Presidente della DISVAL ASD, società sportiva valdostana per persone con disabilità, gestita interamente da disabili, nata con l’obiettivo di raccogliere e diffondere le informazioni sulla disabilità e migliorare le condizioni di vita nei diversi settori: dall’inserimento lavorativo, all’assistenza ospedaliera e sanitaria. La stessa associazione, con il sostegno dell’Inail, della Regione Valle d’Aosta e di Technogym, ha aperto la prima palestra inclusiva: attrezzata con macchinari a doppio uso, che si possono adattare anche alle persone con disabilità. Si tratta dell’unico centro in Italia che permette ad atleti disabili e normodotati di allenarsi insieme. La DISVAL organizza anche iniziative di avvicinamento allo sport per gli infortunati sul lavoro.
Don Tarcisio Moreschi, 73 anni e Fausta Pina 73 anni (Brescia), Commendatori dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per aver dedicato la loro vita, in ambito internazionale, alla cura, tutela e istruzione di bambini orfani e con disabilità” Don Tarcisio, originario della diocesi di Brescia, appena ordinato (a Malonno, nel 1975), è partito come Fidei Donum per l’Africa dove opera da 36 anni. Dal 1993, dopo il Burundi e l’ex Zaire (attuale Repubblica del Congo), è in Tanzania. In tutti questi anni ha realizzato chiese, orfanotrofi, scuole, un ospedale, un centro per bambini disabili e un servizio di assistenza sanitaria per madri sole affette da HIV/AIDS. Fausta Pina, maestra di infanzia in pensione, è in Africa come volontaria da 15 anni. Insieme a Don Tarcisio è l’anima di Tumaini (che in lingua swahili significa “speranza”), un villaggio per bambini orfani che hanno fondato nel 2002. Oggi il centro ospita circa 100 bambini, di cui alcuni sieropositivi, e si occupa della loro istruzione primaria e secondaria. Padre Salvatore Morittu, 74 anni (Sassari), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per aver dedicato tutta la sua vita al contrasto alle tossico-dipendenze e all’emarginazione sociale” Da sempre impegnato nella lotta contro le tossico-dipendenze e l’emarginazione sociale. Nel 1980 ha fondato a Cagliari la Comunità San Mauro, prima comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti in Sardegna e il Centro di Accoglienza San Mauro per preparare i giovani al programma residenziale e allo stesso tempo per fare prevenzione sul territorio. Solo due anni dopo ha dato vita alla Comunità di S’Aspru, nelle campagne di Siligo (SS) utilizzando una vecchia fattoria di proprietà della diocesi. Nel 1984 è la volta del Centro di Accoglienza “Città di Sassari”, con le stesse funzioni di quello di Cagliari e di “Associazione Mondo X – Sardegna per la difesa dell’uomo”. Dal 1985 comincia ad accogliere in comunità i giovani sieropositivi all’HIV e i malati di Aids che, a partire dal 1998 verranno ospitati nella Casa Famiglia Sant’Antonio Abate, unica struttura socio-residenziale nell’isola che accoglie persone affette da HIV e patologie correlate. E’ socio fondatore della Società Italiana Tossicodipendenze che raccoglie a livello nazionale i più celebri ricercatori in ambito medico-farmacologico-sociale. Enrico Parisi, 28 anni (Corigliano-Rossano – CS), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica” Giovane imprenditore. Dopo la Laurea in economia aziendale e management alla Bocconi di Milano e l’esperienza in Brasile con la Camera di Commercio di Rio de Janeiro nel settore vitivinicolo, nel 2016 ha scelto di ritornare in Calabria a lavorare nell’azienda di famiglia che produce olio biologico “D.O.P Bruzio Colline Ioniche Presilane” da tre generazioni. All’interno dell’azienda ha creato “+ che olio coltiviamo cultura”, una sezione che, nell’ambito della responsabilità di impresa, mira alla realizzazione di progetti di sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Ha inaugurato, in collaborazione con la cooperativa “I figli della luna” , il primo orto sociale di Corigliano Rossano. Il motto dell’orto sociale è “crescere insieme per crescere meglio”; piante di pomodori e peperoni sono state utilizzate come strumento di “pedagogia agricola”. Inoltre, in un’ottica di economia circolare, i loro frutti, confezionati al momento della loro maturazione, sono venduti per finanziare la cooperativa. Dal 2017 al 2019 è stato il delegato provinciale di Giovani impresa Coldiretti Cosenza. Valeria Parrini, 65 anni (Piombino), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il prezioso contributo che, da molti anni, offre sul tema della sicurezza dei lavoratori” Giornalista della cronaca del Tirreno, moglie del padre di Ruggero Toffolutti, un operaio morto sul lavoro nel 1998 all’età di 30 anni nell’acciaieria Magona di Piombino, oggi Arcelor Mittal. Nello stesso anno, a pochi mesi dalla morte di Ruggero ha fondato l’Associazione Nazionale per la Sicurezza sul lavoro Ruggero Toffolutti di cui è Presidente onoraria e anima da più di 20 anni. Si batte instancabilmente perché tragedie come quella che ha colpito la sua famiglia non accadano più. Come si legge nello statuto dell’associazione: “Lo scopo è quello di perseguire ogni azione in favore della tutela della vita, dell’integrità e della sicurezza dei lavoratori, contro gli incidenti sui luoghi di lavoro e di promuovere la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’argomento, con ogni strumento non violento.” Immacolata (detta Titina) Petrosino, 73 anni e Ugo Martino, 73 anni (Isernia), Commendatori dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’opera di solidarietà offerta, in ambito internazionale, a favore della promozione dei diritti di base assistenziali e sanitari” Nel 2007, in seguito all’incontro con Padre Leòn Sirabahenda ad Isernia, fondano l’Associazione Oltre la Vita Onlus in nome del figlio Francesco, giovane vittima nel disastro ferroviario di Roccasecca del 2005. L’incontro con il sacerdote e i suoi racconti sulla sofferenza delle popolazioni del Burundi dopo i conflitti etnici fecero nascere in Titina e Ugo il desiderio di fare qualcosa per loro. Spiega Ugo: “venne spontaneo unire il nostro dolore per Francesco con quello della gente del Burundi”. L’associazione persegue finalità di carattere sociale con interventi assistenziali e sanitari miranti al miglioramento della qualità della vita e alla promozione dei diritti delle persone. In particolare, finanzia progetti in favore della popolazione di Makamba in Burundi dove, grazie alle donazioni di tante persone, è stato possibile costruire una scuola, un orfanotrofio, un centro per disabili, un piccolo ospedale e un dispensario. È sempre stato prioritario per l’Associazione il principio di rispettare le usanze e le tradizioni del posto, senza tentare di modificarle. Michela Piccione, 35 anni (Sava – TA), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo coraggioso gesto di denuncia delle condizioni di sfruttamento del lavoro giovanile” Diplomata all’istituto tecnico chimico biologico. Madre di due figli. Fino ad oggi non ha mai avuto un contratto a tempo indeterminato. Ha svolto vari lavori prima di arrivare al ruolo di centralinista in un call center a Taranto. Si rende conto da subito delle condizioni lavorative cui lei e suoi colleghi sono sottoposti, sfruttati per un compenso irrisorio. Trovata la forza, ha convinto altre 20 colleghe e denunciato alla SLC Cgil tutte le irregolarità riscontrate. In seguito alla denuncia la struttura è stata chiusa. Commenta: “questa storia mi ha rafforzato e mi ha dato la consapevolezza che, se tutti alziamo la testa, forse le cose cambiano. La vergogna non può essere la nostra ma di chi ci sfrutta”. Al momento è impiegata in un call center regolare con un contratto a progetto. Serena Piccolo, 18 anni (Pomigliano d’Arco – Na), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo esempio di forza d’animo e determinazione” Affetta da una rara malattia (aplasia midollare). Da gennaio 2020, su iniziativa della famiglia di Serena e con il sostegno dell’Avis di Sant’Anastasia e dell’Associazione Admo, si sono susseguiti diversi appelli via social per trovare un donatore esterno compatibile. A giugno scorso, quando era ricoverata presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, in attesa del trapianto, in occasione del suo esame di maturità, Serena ha scelto di lasciare l’ospedale per sostenere l’esame in presenza presso il Liceo “Vittorio Imbriani” di Pomigliano d’Arco (che frequentava prima dell’insorgere della patologia) e ha preso 100/100. Avrebbe potuto sostenere l’esame a distanza, dall’ospedale, così come consigliato dai medici e dai docenti, ma ha fortemente voluto farlo di persona. Il padre ha commentato: “Serena ha voluto la soddisfazione di confrontarsi, mettersi in gioco, avere paura e gioire come una qualsiasi ragazza di 18 anni”. In agosto è giunta la notizia che è stato trovato un donatore grazie al registro europeo, un ragazzo tedesco di 25 anni. Il 21 agosto è stato effettuato il trapianto.
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Enrico Pieri, 86 anni (Sant’Anna di Stazzema – LU), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’impegno, di tutta una vita, a favore della tutela della memoria, della diffusione della conoscenza storica e della difesa dei principi alla base della convivenza democratica” Superstite e testimone dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema: aveva dieci anni il 12 agosto del ’44 quando, nascosto sotto la scala vide morire per mano nazista i genitori, due sorelle, nonni, zii e cugini. È Presidente dell’associazione “Martiri di Sant’Anna di Stazzema” e ha donato all’associazione la sua casa di infanzia, la stessa in cui fu sterminata la famiglia, per favorire incontri e dare spazio alle delegazioni di studenti e ricercatori che si recano a Sant’Anna per informarsi e approfondire la conoscenza storica. E proprio ai più giovani Enrico non si stanca di raccontare di quella strage, mettendoli in guardia da ideologie e nazionalismi. Così si esprime: “Viviamo da 76 anni in una condizione di pace e benessere grazie a tutte le persone che hanno pagato per la guerra. Non dobbiamo perdere la memoria, la dobbiamo tenere viva”. Emigrato in Svizzera, dove ha vissuto per 32 anni, è stato militante attivo nell’organizzazione “Colonia Libera Italiana”. Per il suo impegno ha ricevuto nel 2011 il premio di Cittadino europeo dell’anno dal Parlamento europeo. Christian Plotegher, 45 anni (Rovereto- TN), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo nella realizzazione di ambienti della vita quotidiana accessibili ed inclusivi anche per ragazzi con disabilità” Titolare di Barber Factory 1975 a Rovereto (TN). In seguito all’incontro con Tommaso, un bambino autistico di 2 anni, e sua madre, Barbara, ha deciso di prevedere “l’ora della quiete” : un tempo dedicato a tagliare i capelli ai bambini autistici in un ambiente sereno e confortevole, poco rumoroso e non affollato, che li metta al riparo da fonti di stress e quindi rischi di crisi. Più di recente ha anche deciso di farsi promotore di un nuovo progetto e recarsi a tagliare i capelli direttamente nelle strutture che si occupano di autismo o a domicilio. Fabiano Popia, 77 anni (Valsinni – MT), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua dedizione e il suo quotidiano impegno nella promozione della cultura del dono degli organi” Nato in Basilicata, si trasferisce per lavoro prima in Germania e poi a Olginate, in provincia di Lecco. Nel 1995 perde la figlia Rosella, vittima di un incidente stradale a Valsinni, dove stava trascorrendo le vacanze estive. Fabiano e la moglie Elvira, nel rispetto delle sue volontà, decidono di donare gli organi, facendo di Rosella il 1° donatore multiorgano della Regione Basilicata: salva ben 7 persone. Questa esperienza spinge Fabiano a non fermarsi al dolore: decide di impegnarsi come volontario per divulgare il messaggio della donazione e del trapianto organi. Tornato definitivamente a Valsinni, nel 1996, fonda il 1° gruppo comunale AIDO della Basilicata, dedicato alla figlia e nel 2000 diventa Presidente della sezione provinciale Aido di Matera. Da quel 1996 Fabiano svolge un intenso lavoro di informazione e sensibilizzazione presso la popolazione lucana e grazie alla sua instancabile costanza, nasceranno, in vari Comuni della Basilicata, nuovi gruppi AIDO. L’opera instancabile di Fabiano nel ricordo della figlia Rosella vuole essere un messaggio di speranza e incoraggiamento alla vita. Ha pubblicato un libro “Il dono degli organi in Basilicata” in cui ha raccolto testimonianze di autorità locali, esponenti di ospedali, autorità ecclesiastiche e di amici, in ricordo di Rosella e del suo grande ed infinito dono della vita. Giovannella Porzio, 24 anni (Torino), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo appassionato contributo nell’abbattimento delle barriere fisiche e mentali e nella diffusione di pratiche di inclusione” Affetta dalla malattia rara Charcot-Marie-Tooth che l’ha costretta alla carrozzina dall’età di 10 anni. Laureanda in Lingue per il Turismo. È vice-campionessa italiana ed europea di danza paralimpica. Da sempre innamorata della danza, dopo il liceo ha potuto realizzare la sua passione grazie all’Associazione “Ballo Anch’io” di Torino dove pratica la danza in carrozzina. Fa parte del Gruppo Performer, che è quello più avanzato, composto sia da persone in carrozzina sia da ballerine in piedi. Propongono spettacoli ed esibizioni in teatri e manifestazioni in tutta Italia e partecipano ai campionati della Federazione Danza Sportiva. Il suo sogno è quello di fondare una scuola di danza e diventare insegnante di danza inclusiva. Commenta: “con la danza si può dimostrare quanto possa essere semplice e concreta l’inclusione e la collaborazione tra realtà diverse, dove la differenza e la disabilità non sono impedimento ma diventano uno strumento artistico”. È testimone per l’Associazione Progetto Mitofusina 2 Onlus e Telethon. Rachele Spolaor, 25 anni (Mestre – VE), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuta in soccorso di un uomo che si era gettato sui binari della stazione di Mestre” Laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, lavora come grafica in un’azienda del trevigiano. Il 10 dicembre scorso, mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Mestre-Ospedale, di rientro dal lavoro, ha visto un uomo lanciarsi sui binari ed è intervenuta in suo soccorso. Nonostante l’imminente sopraggiungere di un treno, lo ha raggiunto sui binari cercando di farlo risalire sulla banchina. Il macchinista della locomotiva ha tirato il freno a mano per limitare l’impatto. Rachele ha riportato la frattura della tibia e l’uomo, un 35enne di origine rumena, gravi traumi alla testa e alla schiena ma non è in pericolo di vita. Così ha commentato Rachele: “Ho agito d’istinto, mi sentivo responsabile di quella vita. Non ho guardato se nel frattempo stesse arrivando il treno. Non ho pensato a nulla, ho semplicemente fatto quello che avrebbe fatto chiunque”. Mattia Villardita, 27 anni (Savona), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri” Impiegato terminalista nel porto di Vado Ligure. Conosciuto nel mondo calcistico savonese per i trascorsi in alcune squadre giovanili. Per una malattia congenita ha dovuto affrontare diverse operazioni fino all’età di 14 anni. Da tre anni, travestito da Spiderman fa visita ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici della Liguria (che definisce “gli unici e veri supereroi”): dall’ospedale di Imperia al Gaslini di Genova, passando per il reparto pediatrico del San Paolo di Savona. È il fondatore di Supereroincorsia, un gruppo di giovani impegnati nel volontariato che, travestiti da eroi, donano sorrisi e momenti di spensieratezza ai piccoli pazienti pediatrici. Racconta: “ho dei problemi di salute sin dalla nascita, quindi sono sensibile all’argomento e ho sempre fatto del volontariato ma questa idea è nata due anni fa quando, parlando con il primario di pediatria e neonatologia del San Paolo, mi ha riferito che avevano bisogno di un pc per i loro piccoli pazienti e, così, sono andato a donarlo vestito da Spiderman. Da quel momento mi sono messo a disposizione del reparto e la cosa ha preso piega”. Neanche il Covid lo ha fermato: ha indossato la maschera e videochiamato i bambini.
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Fincantieri, l’acquisizione di Stx verso il fallimento
Afp, mancano documenti per Ue. Gruppo italiano, fatto possibile
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29 dicembre 2020
13:20
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La vendita dei cantieri navali di Saint Nazaires a Fincantieri rischia di saltare definitivamente. In base agli accordi con la Francia, scrive l’Afp, la cessione di Stx va conclusa entro il 31 dicembre ma il gruppo italiano non ha sottoposto all’Antitrust Ue, che sull’acquisizione sta conducendo una severa istruttoria, tutte le informazioni richieste.
Senza risposte entro giovedì o in mancanza di una nuova proroga l’operazione salterà. “Riteniamo di aver fatto tutto il possibile. Da parte nostra non è possibile fare di più”, ha dichiarato un portavoce di Fincantieri all’Afp.
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Di Maio a ministro Cina, grazie per via libera a marittimi
Ministro ringrazia Wang Yi in videoconferenza
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29 dicembre 2020
10:55
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“Desidero innanzitutto ringraziarla per il suo intervento che ha consentito di sbloccare la questione degli equipaggi di alcune navi italiane all’ancora in porti cinesi. Alcuni dei marittimi italiani fermi da quest’estate al largo di Huanghua sono imbarcati da oltre un anno e duramente provati.
Grazie all’autorizzazione concessa, potranno presto rientrare a casa”. Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, il ministro degli affari esteri Luigi Di Maio durante la videoconferenza, ancora in corso, con il Consigliere di Stato e Ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Yi.
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Tpl: De Micheli, avvio scuole momento critico
Indispensabile pianificare orari nelle città
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28 dicembre 2020
13:00
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“L’avvio dell’anno scolastico che rappresentava e rappresenta un momento di elevata criticità”: Lo ha detto la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, in un’audizione alla Camera sullo stato del trasporto pubblico locale con riferimento all’emergenza sanitaria, anche in vista della riapertura delle scuole sottolineando che “pianificare gli orari delle città diviene una misura indispensabile per poter garantire la riapertura delle scuole”.
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Verso lo slittamento di un mese per la lotteria degli scontrini
Problemi su adeguamento registratori di cassa
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29 dicembre 2020
08:49
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Si fa sempre più concreta l’ipotesi di uno slittamento della lotteria degli scontrini, che sarebbe dovuta partire il primo gennaio. In base a quanto si apprende, la maggioranza sta valutando la possibilità di introdurre nel milleproroghe uno spostamento di circa un mese.
Alla base del rinvio ci sarebbero questioni di carattere tecnico legate all’adeguamento dei registratori di cassa.
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Covid: Franceschini, in 2020 11 mld a cultura e turismo
Ministro, Impegno per non lasciare fuori nessuno
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29 dicembre 2020
12:03
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Oltre 11 miliardi di euro. E’ il valore delle misure varate dal ministero di beni culturali e turismo per contrastare gli effetti ella pandemia nei settori del turismo e della cultura.
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Lo sottolinea il ministro Franceschini che oggi pubblica sul sito del Mibact un dettagliato consuntivo degli interventi predisposti nel 2020.
“Un impegno – dice – che ha interessato tutti i settori di competenza partendo dalle categorie più colpite, per non lasciare fuori nessuno”.
Il documento, riassunto in una serie di slide pubblicate online sul sito del ministero, ripercorre per ogni settore e nel dettaglio tutte le misure prese, per gli istituti, le imprese, i lavoratori, dal turismo al cinema, dai musei ai siti archeologici, dall’editoria alla musica, la tutela del patrimonio, le fiere, i congressi, la promozione del sistema paese. “Agli oltre sessanta provvedimenti del Mibact dal valore di 11 miliardi di euro – fa notare il ministro – si sommano le misure di carattere generale: dalla cassa integrazione ordinaria e speciale ai fondi integrativi salariali, dai contributi a fondo perduto corrisposti dall’Agenzia delle entrate in base ai codici Ateco settoriali, ai Tax credit speciali per le spese COVID, fino alle misure del Dl liquidità a supporto e garanzia delle imprese. Un’attività che ha impegnato notevoli risorse umane e finanziarie e che proseguirà fino a quando questi due settori strategici non avranno superato la crisi”.
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Bonomi, gestione Covid pesa molto, non fatto il necessario
Tre volte più vittime di Germania, molto c’è da cambiare
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29 dicembre 2020
14:59
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“Ripeto: a febbraio il compito per il Governo di affrontare la prima ondata di contagi era immane”.
Ma, rileva il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, in una lettera ai presidenti delle associazioni del sistema di via dell’Astronomia,”gli otto mesi successivi pesano molto, perché in termini di sicurezza sanitaria non è stato fatto quel che a febbraio non si poteva improvvisare ma che poi era assolutamente necessario realizzare”.
E rimarca: “Se registriamo più di 3 volte il numero di vittime della Germania, che ha 23 milioni di residenti più di noi, molto non è stato fatto e molto c’è da cambiare”.
Sula situazione economica Bonomi spiega: “L’ipotesi di una ripresa a V si allontana mentre lo scenario consueto di una crescita più lenta per l’Italia rispetto all’Eurozona diviene probabile”.
Infine il Recovery: “Non possiamo rassegnarci a un Recovery Plan figlio solo delle tensioni tra i partiti”.   ECONOMIA

Chiara Lubich e il suo messaggio “politico” su Rai1
3/1 su Rai1 Capotondi nei panni della fondatrice Focolari
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28 dicembre 2020
13:46
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“Una donna di grande dolcezza e determinazione. E con una visione, anche politica, di unione e fratellanza, che forse servirebbe anche oggi”.
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Così Cristiana Capotondi racconta la “sua” Chiara Lubich (Trento 1920 – Rocca di Papa 2008), fondatrice del Movimento dei Focolari, che proprio nel centenario della nascita arriva in tv nel film di Giacomo Campiotti prodotto da Rai Fiction e Luca Barbareschi per Eliseo Multimedia, “Chiara Lubich. L’amore vince tutto”, in onda il 3 gennaio in prima serata, prima nuova fiction dell’anno per Rai1.
Nato sotto le bombe della seconda guerra mondiale, approvato solo nel 1964 da Papa Paolo VI con il nome ufficiale di Opera di Maria e oggi diffuso in oltre 180 paesi con più di 2 milioni di aderenti, il Movimento dei Focolari nacque per portare un messaggio di unità, con l’obiettivo di cooperare alla costruzione di un mondo più unito “perché tutti siano una sola cosa” (Gv 17,21) nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità. Ricostruita la Trento del 1943, il tv movie si concentra sugli anni della giovinezza di Chiara, giovane maestra di scuola elementare che a 23 anni “sposa” Dio con voto perpetuo di castità e nel pieno del conflitto resta a Trento per aiutare i bisognosi. Proprio la decisione di vivere concretamente il Vangelo, condiviso con le sue amiche, scatena forti reazioni.
“Spero che Chiara Lubich – dice Barbareschi – sia una ‘vaccinazione’ per lo spirito di milioni di italiani”. Una spinta a “un’aspirazionalità che porti i giovani a costruire con nuova dignità e politica responsabile questo Paese”. Donna di molti primati, nel corso della sua vita la Lubich ha contribuito al riavvicinamento della Chiese Cattolica e Ortodossa ed è stata la prima donna bianca non musulmana a parlare alla moschea di Harlem a New York. Nel cast, Aurora Ruffino, Miriam Cappa, Greta Ferro, Eugenio Franceschin, Roberto Citran.   CINEMA

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Covid: Gori, Comune Bergamo persona offesa in indagine pm
Sindaco, necessario visto il numero di vittime
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28 dicembre 2020
16:25
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“La Giunta del Comune di Bergamo ha deliberato di dichiarare il Comune persona offesa” nell’indagine preliminare della Procura di Bergamo per epidemia colposa sulla pandemia da Covid-19. “Se la Procura deciderà di promuovere l’azione penale, con il rinvio a giudizio, allora il comune si costituirà parte civile”.
Lo ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, questo pomeriggio durante una conferenza stampa su zoom. Un passo “giustificato e necessario”, ha aggiunto Gori, visto anche “l’eccezionale impatto” della pandemia su Bergamo e “visto l’elevato numero di vittime”.
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Snam:in statuto transizione energetica e parità genere
Proposta di modifica del Cda in assemblea il prossimo 2 febbraio
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29 dicembre 2020
09:02
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Il consiglio di amministrazione di Snam da deliberato di inserire in statuto “l’impegno della società a favorire la transizione energetica verso forme di utilizzo delle risorse e delle fonti di energia compatibili con la tutela dell’ambiente e la progressiva decarbonizzazione”. La proposta sarà sottoposta all’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 2 febbraio insieme a quella di “riservare al genere meno rappresentato una quota pari ad almeno due quinti dei componenti da eleggere” in consiglio di amministrazione.
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Maltempo: scontro Sala-Salvini sulla gestione della nevicata
Leghista, guarda il meteo; Sindaco, non ha mai lavorato
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MILANO
28 dicembre 2020
14:31
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E’ scontro aperto sulla gestone della nevicata di oggi a Milano fra il segretario della Lega Matteo Salvini secondo cui la città era “nel caos” e il sindaco Giuseppe Sala che lo ha accusato di non aver mai lavorato.
“A Milano tram bloccati, strade con 20 centimetri di neve e caos.
Nevicata annunciata da giorni, Sala non segue le previsioni del tempo?” ha scritto sui social Salvini. “Abbiamo fuori tutti i mezzi disponibili e che c’è tanta gente che in ufficio o all’aperto sta lavorando per la città” ha replicato Sala. “Chi come me lavora da una vita è abituato a seguire le cose e poi ad agire. Chi come lui non ha mai lavorato – ha ironizzato – è abituato più che altro a usare la tastiera e a fare grandi proclami. Personalità e modi di essere diversi. Per fortuna dei milanesi, così potranno fra pochi mesi scegliere chi è più credibile per prendersi cura di Milano”.

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