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Ultimo aggiornamento 7 Aprile, 2021, 00:21:10 di Maurizio Barra

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DALLE 10:56 DI MARTEDì 06 APRILE 2021

ALLE 00:21 DI MERCOLEDì 07 APRILE 2021

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Incontro Letta-Renzi stamattina
Faccia a faccia di 40 minuti all’Arel
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06 aprile 2021
10:56
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Il segretario Pd Enrico Letta ha incontrato per 40 minuti stamattina, a quanto si apprende, nela sede di Arel il leader Iv Matteo Renzi.
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Il faccia a faccia tra Enrico Letta e Matteo Renzi è durato 40 minuti nella sede Arel: I due, spiegano fonti del Nazareno, hanno fatto un’analisi a tutto campo e convenuto sul fatto che in questo momento lo sforzo prioritario debba essere sul sostegno alla campagna vaccinale del governo e alle azioni di sostegno economiche. I due hanno poi ragionato sulle prospettive future trovando, spiegano ancora dal Nazareno, alcuni punti di accordo e altri disaccordo, in particolare c’è una divergenza profonda sul rapprto con Conte e M5s, rapporto che Letta considera essenziale per costruire in prospettiva un’alternativa vincente a Fdi e Lega.
L’incontro, secondo fonti del Nazareno, è stato “franco e cordiale” e ha anche toccato il tema delle elezioni amministrative di ottobre.
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Letta si è limitato ad ascoltare alcune idee di Renzi su un tema, quello delle amministrative di autunno, sul quale aprile sarà per il Pd un mese importante per impostare alcune soluzioni. “Non so quanto dulcis ma non è un problema che mi abbia visto dopo altri …il Pd ha detto che è stato un incontro franco e cordiale, io dico molto franco e molto cordiale, sono d’accordo”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi a L’Aria che tira su La 7.
Nelle città, “io al posto del Pd non farei l’accordo” con il M5s. Lo ha detto Matteo Renzi a L’Aria che tira su La 7. Su Roma, “tra Calenda e Raggi a occhi chiusi voto per Calenda”. Poi c’è il tema della questione di genere: “A Milano c’è Sala e bene, a Roma vedo solo uomini candidati, a napoli idem. Allora io chiederei ad un sindaco molto bravo Isabella Conti di fare il sindaco a bologna, se vogliamo parlare di contenuti”.
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Draghi giunto a Tripoli con Di Maio
Il premier vedrà il suo omologo libico Dabaiba.
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06 aprile 2021
11:33
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Il presidente del Consiglio Mario Draghi è giunto a Tripoli accompagnato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
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Libia: Dabaiba a Draghi, riattivare accordo amicizia 2008
Prevediamo aumento collaborazione su energia
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06 aprile 2021
11:52
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“Una delle questioni più importanti da riattivare è l’Accordo di amicizia del 2008, a cominciare dalla costruzione dell’autostrada”. Lo dice il premier Abdulhamid Dabaiba nelle dichiarazioni congiunte con il premier Mario Draghi da Tripoli.
“Prevediamo un aumento della collaborazione nell’elettricità e nell’energia”, spiega.
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Draghi, momento unico per ricostruire amicizia con Libia
C’è governo di unità nazionale legittimato da Parlamento
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06 aprile 2021
11:54
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“E’ un momento unico per la Libia, c’è un governo di unità nazionale legittimato dal Parlamento che sta procedendo alla riconciliazione nazionale. Il momento è unico per ricostruire quella che è stata un’antica amicizia”.
Lo dice il premier Mario Draghi nelle dichiarazioni congiunte con il Primo Ministro libico Abdulhamid Dabaiba da Tripoli.
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Covid: Meloni,Nas confermano mezzi pubblici veicoli contagio
Loro potenziamento doveva essere priorità
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06 aprile 2021
12:31
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“Per mesi hanno raccontato ai cittadini che il trasporto pubblico era sicurissimo, ma oggi la verità è sotto gli occhi di tutti: i mezzi pubblici sono veicolo di contagio e il loro potenziamento, richiesto a gran voce da Fratelli d’Italia, doveva essere una priorità. Invece – entrambi i governi che si sono susseguiti – hanno preferito continuare a colpevolizzare bar, palestre e ristoranti chiudendo le loro attività, già in ginocchio dalle continue limitazioni, che da tempo seguivano tutte le norme anti-contagio.
Un controsenso assurdo di cui adesso qualcuno deve rispondere davanti agli italiani”. Lo afferma il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, commentando i controlli anti-Covid effettuati dai Nas sui mezzi di trasporto pubblico nazionali.
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Pacco a casa di Bonaccini, due indagati per molestie
Denunciati dai carabinieri di Modena insieme alla Digos
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BOLOGNA
06 aprile 2021
13:33
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I carabinieri del reparto operativo di Modena, in collaborazione con la Digos, hanno denunciato due persone per il pacco consegnato ieri a casa del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. I due sono iscritti nel registro degli indagati per molestia aggravata, nel fascicolo aperto dalla Procura di Modena.
Il pacco, con un foglio con scritto ‘Frode Covid’, conteneva cartacce e pannolini sporchi I fatti al momento non sembrerebbero ricollegabili a contesti violenti, ma continuano le indagini coordinate dalla Procura, guidata dal procuratore Giuseppe Di Giorgio, per una completa ricostruzione dei contorni del gesto.
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Mattarella a Spallanzani,avanti con i vaccini e la ricerca
Direttore Vaia, presidente molto informato, ci ha incoraggiato
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ROMA
06 aprile 2021
14:36
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“Oggi lo Spallanzani ha accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la seconda dose del vaccino anti-Covid. Il presidente, molto attento ed informato, ci ha incoraggiato ad andare avanti sia nelle vaccinazioni che nella ricerca sulle terapie innovative”.
Così il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia.
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Fmi alza pil Italia 2021 al 4,2%, +3,6% nel 2022
Debito al 157,1%, disoccupazione al 10,3%
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NEW YORK
06 aprile 2021
14:37
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Il Fmi rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia per il 2021. Dopo una contrazione dell’8,9% nel 2020, il Pil è attesto crescere quest’anno del 4,2%, ovvero 1,2 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di gennaio.
Rispetto alla stima del 5,2% dell’ottobre 2020, la crescita risulta invece di un punto percentuale più bassa. Per il 2022 il Fondo prevede un Pil in aumento del 3,6%, invariato rispetto a gennaio ma un punto percentuale in più rispetto a ottobre 2020. Il debito pubblico italiano è atteso salire nel 2021 al 157,1% del Pil dal 155,6% del 2020. Il Fondo migliora la sua stima rispetto all’ottobre 2020, quando aveva previsto un debito al 158,3% per quest’anno. Per il 2022 il debito è stimato al 155,5% nel 2022 (al 151,0% nel 2026). Il deficit è atteso calare dal 9,5% del 2020 all’8,8% di quest’anno, per poi scendere al 5,5% il prossimo. La disoccupazione sarà al 10,3%.   ECONOMIA   MONDO

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Salvini, a Draghi proposte su numero accessi a teatri e bar
Dove dati lo consentono anche centri sportivi, negozi ristoranti
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06 aprile 2021
14:38
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“Riaperture in sicurezza, dove i dati lo consentono, e nuovi protocolli per rivedere il numero di accessi in teatri e impianti sportivi, senza dimenticare palestre, bar, ristoranti e negozi: un nuovo protocollo è già stato chiesto per aumentate il pubblico all’Arena di Verona. La Lega c’è e presto ribadirò le nostre proposte concrete e ragionevoli al Presidente del Consiglio Mario Draghi.
La stella polare resta il supremo interesse degli italiani”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
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Covid: Bernini, serve subito tregua fiscale e contributiva
A metà aprile va fatto punto su allentamento misure
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06 aprile 2021
14:41
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“In attesa che i dati del contagio consentano di programmare le riaperture bisogna lanciare qualche concreto segnale di fiducia alle categorie più penalizzate dai lockdown. A metà aprile, insieme al nuovo scostamento di bilancio, andrà fatto il punto anche sul graduale allentamento delle chiusure – come del resto è previsto nel decreto Covid – nelle regioni in cui si potrà farlo in sicurezza.
Non è infatti pensabile tenere ulteriormente milioni di imprese nella palude dell’incertezza, senza una reale prospettiva di ritorno al lavoro. E’ necessario, almeno, garantire da subito una vera e propria tregua fiscale e contributiva che comprenda anche la Tari, una tariffa che le imprese continuano a dover pagare anche se sono chiuse. Con la pressione fiscale che nell’ultimo trimestre del 2020 è salita al 52%, questo è un segnale necessario e urgente”. Lo afferma in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.
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Renzi,mai con Salvini e Meloni ma neanche con M5s
Letta cerca alleanza strategica, noi no
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06 aprile 2021
14:44
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“Su M5s abbiamo opinioni diverse: io credo che il mio posizionamento da qui al 2023 sia né con Salvini né con Meloni a destra ma nemmeno con grillini e populisti a sinistra, Letta cerca un’alleanza strategica con M5s e Conte, vedremo chi avrà ragione. Zingaretti e Bettini avevano detto che Conte era il punto di riferiemento della coalizione progressista, ora Letta ha una visione diversa, non vuole il Pd subalterno ma bisogna capire che vuol dire l’alleanza con m5s”.

Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi a L’Aria che tira su La 7 dopo l’incontro con Enrico Letta.
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Fmi: ripresa mondo accelera al +6%, ma sfide difficili
Appello del Fondo, Paesi lavorino a vaccinazione universale
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NEW YORK
06 aprile 2021
14:44
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L’economia mondiale corre più del previsto, con il Pil mondiale atteso crescere quest’anno del 6%, ovvero 0,5 punti percentuali in più rispetto a gennaio e 0,8 punti in più su ottobre 2020. Lo prevede il Fmi stimando per il prossimo anno una crescita al 4,4%, in rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto sia a gennaio sia a ottobre.
Il Fondo comunque avverte: “c’è forte incertezza sulle stime” e anche se la crescita accelera “il futuro presenta sfide difficili”. “La pandemia non è ancora sconfitta e i casi stanno accelerando in vari paesi. La ripresa è a diverse velocità”. A livello internazionale i paesi devono lavorare insieme per assicurare una vaccinazione universale”. Lo afferma il capo economista del Fmi, Gita Gopinath, sottolineando che accelerare sulle vaccinazioni richiede un aumento della produzione e della distribuzione, evitare i controlli all’export, finanziare il Covax e assicurare un equo trasferimento delle dosi in eccesso.
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Migranti:Fratoianni, in Libia vivono in condizioni inumane
A Draghi sfugge differenza tra salvataggio e cattura
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06 aprile 2021
14:51
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“Draghi esprime soddisfazione per il lavoro della Libia sui salvataggi? Evidentemente gli sfugge la differenza tra salvataggio e cattura”.Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni replicando alle parole del presidente del consiglio dei ministri da Tripoli.
“In Libia – prosegue l’esponente dell’opposizione di sinistra – i migranti vivono in condizioni inumane e atroci, come confermato da tutte le organizzazioni internazionali.” “Esprimere soddisfazione per il lavoro della Libia su questo fronte – conclude Fratoianni – mi pare francamente inaccettabile.”.
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Infanzia: Pd, con Recovery lanciare piano per bambini
Domani in Aula mozione Infanzia
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06 aprile 2021
16:07
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“Domani arriva in Aula alla Camera la mozione Infanzia, in cui chiediamo al governo di realizzare all’interno del Pnrr un vero e proprio Piano Infanzia che tenga conto dei diritti delle bambine e dei bambini e in particolar modo dei più fragili, di quei bambini in stato di disagio sociale che aumentano sempre di più nel nostro Paese. Sappiamo tutti che la pandemia ha fatto esplodere disuguaglianze e contraddizioni, e che il costo salatissimo lo stanno pagando soprattutto i bambini e le bambine, dal punto di vista emotivo, relazionale, educativo, culturale.
È quindi indispensabile investire sull’infanzia e mettere in campo, a partire dal Pnrr, politiche organiche e strutturate di supporto e valorizzazione dell’infanzia e dell’adolescenza, costituendo queste il migliore investimento per l’Italia del futuro”. Lo affermano i deputati del Pd Paolo Lattanzio e Paolo Siani.
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Libia: Draghi in partenza da Tripoli, rientro a Roma
Premier dopo Dabaiba ha visto presidente Consiglio presidenziale
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06 aprile 2021
16:11
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Il premier Mario Draghi ha terminato la sua visita ufficiale in Libia ed è in partenza per rientrare a Roma. Il premier, nella mattinata, ha visto il Primo ministro Abdulhamid Dabaiba a Tripoli assieme al quale ha rilasciato una dichiarazione congiunta al termine del bilaterale.
Subito dopo Draghi, presso il Palazzo storico della capitale, ha avuto un colloquio con il presidente del Consiglio presidenziale Mohamed Younis Ahmed al.Menfi. Il premier era accompagnato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio..
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Mps, l’assemblea boccia le azioni di responsabilità
Chieste da Bluebell contro cda ed ex vertici. Respinte al 97,5%
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06 aprile 2021
16:28
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L’assemblea di Mps ha deliberato di respingere le due azioni di responsabilità promosse da Bluebell Partners, la prima contro gli ex vertici, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, e la seconda nei confronti dell’attuale consiglio. Le azioni, si legge in una nota, sono state respinte con il 97,5% dei voti.
La società di Giuseppe Bivona, consulente del fondo Alken, in causa con Siena per le perdite subite nei suoi investimenti in Mps, chiedeva di promuovere l’azione di responsabilità verso Profumo e Viola principalmente per i 400 milioni di euro di accantonamenti su rischi legali seguiti alla condanna in primo grado degli ex vertici nella vicenda derivati e di avviare quella verso l’attuale cda per non aver promosso esso stesso l’azione di responsabilità verso i suoi predecessori, invitando invece i soci a bocciarla.
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Covid: weekend Pasqua, 325mila controllati ,8.314 sanzionati
Da sabato a Pasquetta 100 locali chiusi, 235 titolari multati
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06 aprile 2021
16:50
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La tre giorni ‘rossa’ da Sabato Santo a Pasquetta ha visto 325mila persone controllate dalle forze dell’ordine nell’ambito dei servizi per il contenimento del Coronavirus: 8.314 sono state sanzionate per il mancato rispetto delle prescrizioni, di cui 35 per violata quarantena.
E’ quanto emerge dai dati del Viminale, che indicano un aumento delle trasgressioni rispetto alle giornate ordinarie.

Gli esercizi commerciali sottoposti a controllo sono stati invece 38.650: 235 i titolari sanzionati, 100 chiusure disposte.
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Aspi: Acs punta alla quota di Atlantia
Perez, studieremo con i nostri soci in Abertis possibilità
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06 aprile 2021
17:34
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“Ci metteremo intorno ad un tavolo con i nostri soci di Abertis per studiare la possibilità di formare un grande gruppo autostradale europeo”. Lo ha detto il presidente del gruppo spagnolo ACS, Florentino Perez, in un incontro con gli analisti circa la possibilità di acquisire la quota di Atlantia in Aspi.
E’ la seconda volta che Perez fa questa affermazione, la prima è stata un mese fa quando ha presentato i dati di Acs, in cui ha spiegato che con la vendita della società energetica Cobra alla francese Vinci, gli dovranno arrivare 4,9 miliardi di euro, che serviranno a fare nuovi investimenti.
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Lamorgese, inammissibili violenze su agenti
‘Proteste alimentate da situazione delicata Paese’
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06 aprile 2021
19:06
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“Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al funzionario della Polizia di Stato rimasto ferito durante la manifestazione in Piazza Montecitorio”. Lo dichiara il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando che “in questo momento le proteste sono alimentate dalla situazione estremamente delicata per il Paese ma che è inammissibile qualsiasi comportamento violento nei confronti di chi è impegnato a difendere la legalità e la sicurezza”.
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Protesta per le riaperture. Scontri, feriti due poliziotti. Sette i fermi
Protesta di commercianti e ristoratori. “Siamo imprenditori, non delinquenti”
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06 aprile 2021
21:54
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Tafferugli in piazza Montecitorio tra manifestanti e polizia durante la manifestazione di commercianti e ristoratori per chiedere le riaperture. Due poliziotti sono rimasti feriti, sono sette le persone fermate per i disordini.
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Lo si apprende da fonti investigative che stanno ancora analizzando i filmati e la dinamica di quanto avvenuto in piazza per valutare eventuali ulteriori provvedimenti.
La polizia ha effettuato diverse cariche quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine. Tra i manifestanti che hanno dato vita al sit in davanti alla Camera si sarebbero infiltrati diversi gruppi di estremisti con l’obiettivo di strumentalizzare il disagio sociale e far salire la tensione. E’ la lettura che arriva da fonti investigative che in queste ore stanno ricostruendo quanto avvenuto in piazza Montecitorio. La situazione, viene fatto notare, non è cambiata da qualche mese fa quando l’allora capo della Polizia Franco Gabrielli, in una circolare inviata a prefetti e questori, segnalava il rischio che gruppi di facinorosi approfittassero del malumore dei settori più colpiti dalle chiusure, per far salire la tensione .
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“Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al funzionario della Polizia di Stato rimasto ferito durante la manifestazione in Piazza Montecitorio”. Lo dichiara il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando che “in questo momento le proteste sono alimentate dalla situazione estremamente delicata per il Paese ma che è inammissibile qualsiasi comportamento violento nei confronti di chi è impegnato a difendere la legalità e la sicurezza”.

Tra i manifestanti le bandiere blu di Italexit, il movimento del senatore ex M5S Gianluigi Paragone, e un uomo vestito come l’appartenente al movimento Q-Anon che fece irruzione al Congresso Usa a Washington.
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In precedenza in piazza Montecitorio aveva preso la parola al microfono, tra gli altri, il deputato Vittorio Sgarbi. Molti dei presenti non indossano la mascherina.

“Siamo imprenditori, non delinquenti”. È quanto urlano ai megafoni in piazza Montecitorio i commercianti e ristoratori che manifestano chiedendo riaperture. Al grido “libertà”, decine di persone si sono avvicinate al cordone delle forze dell’ordine con le mani alzate, intonando cori e chiedendo di potersi avvicinare a Palazzo Chigi. In piazza si alternano momenti di tensione a slogan contro il governo.

Anche tanti militanti di CasaPound in piazza Montecitorio a Roma si sono uniti alla protesta dei ristoratori di #ioapro. “Siamo qui – spiega Luca Marsella, consigliere municipale di Cpi intervenuto dal palco – per dare sostegno a italiani che non si arrendono e che hanno il coraggio di opporsi ad una gestione criminale dell’emergenza sanitaria del governo, anche rischiando in prima persona. Noi siamo al loro fianco e non solo a parole, ed anche se è politicamente scorretto sostenere chi non ha intenzione di sottostare alle folli imposizioni del governo, crediamo che sia assolutamente necessario ed inevitabile ribellarsi a Dpcm, già dichiarati incostituzionali dai giudici, che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta come lo è la loro rabbia. Non intendiamo vedere il nostro popolo – ha concluso Marsella – morire un Dpcm alla volta”.
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È venuto a manifestare davanti a Montecitorio indossando lo stesso cappello dello sciamano Jake Angeli, noto per l’assalto al Campidoglio Usa, perché – dice – “bisogna far fare il giro del mondo a questa manifestazione, così come è successo negli States”. Ermes, 51 anni, è un ristoratore modenese che ha una figlia di 20 anni e che dice di essere “aperto da gennaio, perché da un anno non è cambiato nulla, nonostante tutte le chiusure”. E con il volto truccato con i colori della bandiera italiana aggiunge: “Siamo esasperati. Nessuno ci ha mai ascoltato. Mi sono dovuto vestire da pagliaccio per attirare l’attenzione. Spero che ora qualcuno si accorga di noi e ci ascolti. Ho dovuto pagare gli strozzini per pagare i dipendenti”.

“Ormai lavoro per un euro all’ora. Gli investimenti di una vita erano nel mio bar”. Lorena, 62 anni, è in lacrime e in ginocchio davanti al cordone della polizia alla manifestazione dei commercianti a Montecitorio e ad un certo punto uno degli agenti si accovaccia vicino a lei per consolarla ed aiutarla a rialzarsi. “Sono qui per me e per i miei figli. Noi siamo come voi – dice la donna agli agenti – Non siamo negazionisti vogliamo solo lavorare e poter riaprire”. Lorena, che ha “investito tutti i suoi soldi nel suo bar a Bologna aperto 15 anni fa” spiega che la sua è disperazione: “ero qui per una protesta che non perdesse il rispetto delle istituzioni, io ci credo ancora ma dovete ascoltarci”, dice dimostrando forza nonostante le lacrime dietro gli occhiali.
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Covid: campagna di controlli dei Nas su bus e treni locali
Quasi 700 veicoli controllati, multe fino a 25 mila euro
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06 aprile 2021
11:41
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Il comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, d’intesa con il ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale per verificare la corretta applicazione delle misure anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico. Gli interventi hanno interessato 693 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro.
Tra gli obiettivi controllati, 65 hanno evidenziato irregolarità, principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio, quali la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, l’omessa cartellonistica di informazione agli utenti circa le norme di comportamento ed il numero massimo di persone ammesse a bordo, l’assenza di distanziatori posti sui sedili e di erogatori di gel disinfettante o il loro mancato funzionamento.
Complessivamente sono stati deferiti alle competenti Autorità giudiziarie 4 responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori, e sanzionati ulteriori 62 responsabili per irregolarità amministrative, elevando sanzioni pecuniarie pari a circa 25 mila euro.
Tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto.
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Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale.
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Vaccini: Veneto e Lazio in testa, ultime Calabria e Puglia
La classifica di YouTrend: negli ultimi 7 giorni balzo della Basilicata, scende la Provincia di Bolzano
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06 aprile 2021
19:38
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La regione più avanti nell’indice regionale dei vaccini elaborato da YouTrend è il Veneto, con 76 punti su 100 (+3 rispetto alla settimana scorsa), secondo i dati settimanali aggiornati a lunedì 5 aprile. Seguono il Lazio (stabile a 73), la provincia autonoma di Trento (a 71, in calo di 9 punti) e la Toscana (a 70, in crescita di 15 punti).
Al fondo della classifica, sotto 50 punti, troviamo la Sicilia a 47, la Sardegna e la Liguria a 46, la Calabria e la Puglia a 45: tutte queste 5, con l’eccezione della Sardegna rimasta stabile, hanno peggiorato il proprio indice rispetto alla settimana scorsa.
YouTrend ha elaborato un indice che sintetizza settimanalmente lo stato della campagna di vaccinazione in ciascuna delle regioni/province autonome, combinando 5 parametri:
– La percentuale di dosi utilizzate sul totale delle dosi ricevute;
– La percentuale di ospiti delle RSA vaccinati;
– La percentuale di soggetti over 80 vaccinati;
– La percentuale di soggetti nella fascia 70-79 anni vaccinati;
– L’accelerazione delle vaccinazioni rispetto alla settimana precedente.
Per ciascuno dei primi 4 parametri viene in seguito calcolata la posizione di ogni regione fra 0 e 100, dove 100 equivale al dato della regione migliore.
Per quanto riguarda il trend settimanale, invece, viene applicata una scala lineare dove 100 corrisponde a un raddoppio delle dosi somministrate (+100%), 50 equivale a una stabilità (+0%) e 0 corrisponde a un azzeramento delle dosi somministrate (-100%).
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Viene poi effettuata una media ponderata dei 5 parametri per ogni regione (10% per ciascuno dei primi due parametri, 40% per il terzo, 20% per ciascuno degli ultimi due): tale media rappresenta l’indice regionale, che va quindi da 0 a 100. Più si avvicina a 100, più una data regione avrà portato avanti la campagna vaccinale con efficacia. Per ogni regione, pertanto, l’indice permette di misurare l’andamento della campagna vaccinale non in termini assoluti, ma relativi, permettendo un confronto proprio con le altre regioni.
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Ponte Stretto, Cingolani: ‘Mi lascia perplesso’
“Prima potenzierei infrastrutture Sicilia e Calabria”
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06 aprile 2021
11:44
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“Il ponte sullo Stretto di Messina? Mi lascia perplesso. Lì da un lato c’è una situazione di sismicità critica, dall’altro lato penserei più a potenziare le infrastrutture fondamentali per Sicilia e Calabria.
Per ora aspetterei, ma non ho studiato il progetto”. Così il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani a The Breakfast Club su Radio Capital.
“Ci sono in ballo grandi infrastrutture – ha detto a proposito del Recovery – e sappiamo che dobbiamo lavorare molto sulla catena dei permessi. Con il Recovery Plan possiamo trovarci in situazioni imbarazzanti: se ci mettiamo anni a dare permessi e a mettere in piedi infrastrutture, il rischio è che poi dovremmo restituire i soldi all’Unione Europea, perché abbiamo tempi certi e stretti. Non posso assicurare ora che tutti i soldi verranno spesi, ma l’impegno è enorme”. “Il lavoro per il Recovery Plan procede in modo efficace e il 30 aprile verrà consegnato il programma all’Unione Europea – ha detto ancora Cingolani -. Il programma è molto robusto. C’è un piano integrato, senza soluzioni verticali, ma in Italia sappiamo di essere lenti e di avere procedure molto complesse”.
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Recovery: focus ASviS su pandemia e resilienza
Ne parlano Amato, Giovannini e Stefanini
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06 aprile 2021
17:25
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Il Covid-19 ha mostrato le fragilità dell’attuale modello di sviluppo e ne ha accentuato le disuguaglianze. Se negli anni precedenti l’Italia e l’Europa sembravano avviate verso un sentiero di sviluppo sostenibile, la pandemia ha inflitto una battuta di arresto a questo processo, mettendo a nudo le debolezze sociali, economiche e ambientali delle nostre società.
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Alla “Pandemia e resilienza” è dedicato l’appuntamento che si svolgerà domani 7 aprile, dalle 10,30 alle 13,30, durante il quale il Presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) Pierluigi Stefanini e Giuliano Amato, Presidente della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili (struttura del Pontificio consiglio della cultura), discuteranno, assieme ad altri esperti, del rapporto curato dalla Consulta e pubblicato dal Cnr, su “Pandemia e resilienza”. Per il Governo sarà presente il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.
L’evento è organizzato per riflettere in maniera corale e condivisa sulla crisi causata dalla pandemia e sulle importanti implicazioni che essa ha avuto sulla società e sul vivere quotidiano.
Sarà possibile seguire l’evento sui canali dell’Alleanza: sito asvis.it, pagina Facebook e canale YouTube e attraverso il live tweeting sulla pagina @ASviSItalia. Inoltre si potrà partecipare al dibattito con gli hashtag #ASviSLive e #PandemiaResilienza. La diretta streaming sarà trasmessa anche su radioradicale.it.
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Mattarella ha ricevuto la seconda dose di vaccino
Il presidente della Repubblica ai medici dello Spallanzani: ‘Avanti con i vaccini e la ricerca’
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06 aprile 2021
23:32
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato questa mattina all’Istituto Spallanzani, dove gli è stata somministrata la seconda dose di vaccino anti-covid. E’ quanto si legge in una nota del Colle. “Oggi lo Spallanzani ha accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la seconda dose del vaccino anti-Covid.
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Il presidente, molto attento ed informato, ci ha incoraggiato ad andare avanti sia nelle vaccinazioni che nella ricerca sulle terapie innovative”. Così il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia.
Governo-parti, sì al protocollo in luoghi lavoro – Sottoscritti, al tavolo tra governo e parti sociali, il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti Covid nei luoghi di lavoro. E iI Protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro, che aggiorna i precedenti accordi sulla salute e sicurezza tenendo conto di quelli del 14 marzo e 24 aprile 2020. Possono così prendere il via le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, con il supporto dei medici aziendali e della rete Inail, rivolte ai lavoratori. L’adesione è volontaria. Per quanto riguarda il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti Covid nei luoghi di lavoro, l’iniziativa è rivolta ai lavoratori, a prescindere dalla tipologia contrattuale con cui prestano attività nell’azienda, e ai datori di lavoro. I datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, secondo il testo, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti Covid nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta. I datori di lavoro che non sono tenuti alla nomina del medico competente o non possano fare ricorso a strutture sanitarie private, possono avvalersi delle strutture sanitarie dell’Inail. I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, inclusi i costi per la somministrazione, sono a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe, aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi sanitari regionali.
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Se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario è equiparato all’orario di lavoro. Nel testo si richiama il recente decreto Covid con cui è stata esclusa espressamente la responsabilità penale degli operatori sanitari per eventi avversi nelle ipotesi di uso conforme del vaccino. Per quanto riguarda, invece, l’aggiornamento del Protocollo sulla sicurezza, confermando le misure per contrastare il diffondersi del virus, dalle mascherine al distanziamento fino alla sanificazione periodica, nel testo si raccomanda “il massimo utilizzo, ove possibile, della modalità di lavoro agile o da remoto” da parte dei datori di lavoro privati. Raccomanda inoltre, per le attività produttive, che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni. Tra i punti aggiunti, quello sulla riammissione al lavoro dopo l’infezione che “avverrà secondo le modalità previste dalla normativa vigente (circolare del Ministero della salute del 12 ottobre 2020 ed eventuali successive istruzioni). I lavoratori positivi oltre il ventunesimo giorno saranno riammessi al lavoro solo dopo la negativizzazione del tampone molecolare o antigenico effettuato in struttura accreditata o autorizzata dal servizio sanitario”.
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Salvini, a Draghi proposte su numero accessi a teatri e bar
Dove i dati lo consentono anche centri sportivi, negozi ristoranti
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06 aprile 2021
18:31
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“Riaperture in sicurezza, dove i dati lo consentono, e nuovi protocolli per rivedere il numero di accessi in teatri e impianti sportivi, senza dimenticare palestre, bar, ristoranti e negozi: un nuovo protocollo è già stato chiesto per aumentate il pubblico all’Arena di Verona. La Lega c’è e presto ribadirò le nostre proposte concrete e ragionevoli al Presidente del Consiglio Mario Draghi.
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La stella polare resta il supremo interesse degli italiani”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Le proposte dei governatori della Lega
Via libera a cinema e teatri con il contingentamento, ristoranti aperti a cena nelle Regioni con dati da zona gialla, locali con saracinesca alzata fino alle 18 anche in zona arancione ma a patto di avere tavoli distanziati e all’esterno e sport ‘one to one’. Sono queste, secondo quanto si apprende da fonti leghiste, alcune delle proposte che i governatori della Lega stanno valutando, con l’obiettivo di negoziare col governo un allentamento delle restrizioni. “Per la Lega – spiegano le stesse fonti – è il momento della programmazione a lungo termine: stop ai divieti e regole certe da far rispettare a tutti
L’Italia a 2 colori. Si valutano le aperture in base ai dati
L’Italia intanto è su due binari, con 10 regioni (Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria) e le province autonome di Trento e Bolzano in arancione e nove in rosso (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania), ma senza escludere l’ipotesi di un allentamento delle misure in quei territori dove i dati dell’epidemia migliorano.
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La cabina di regia non è stata al momento convocata, ma è sulla base dei dati elaborati settimanalmente dall’Iss, Direzione generale Prevenzione e Regioni che verranno eventualmente valutati la situazione sulla diffusione del contagio, eventuali misure e i tempi necessari. E se le cifre saranno confortanti, per l’apertura graduale del Paese sarà imprescindibile infilare una serie di passaggi e – se ci sarà – il provvedimento dovrebbe comunque essere contenuto in una delibera che dovrà poi avere l’ok definitivo dal Consiglio dei Ministri. L’obiettivo è programmare date e stabilire se e chi potrà alzare le serrande dopo il 20 aprile. Prima però il premier Mario Draghi avrà una serie di colloqui e appuntamenti istituzionali: giovedì prossimo ci sarà l’incontro con le Regioni, con il tema del Recovery all’ordine del giorno.
I governatori, che vedranno anche il ministro Mariastella Gelmini alla Conferenza Stato-Regioni, chiedono di “fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo, come le palestre”. La proposta, dalla metà del mese, oltre a bare ristoranti è riferita anche per i parrucchieri in zona rossa e i musei. Oltre al leader della Lega, Matteo Salvini, a spingere per le ripartenze in alcuni territori prima della fine del mese è anche Forza Italia. “Pensiamo che già dopo Pasqua si possa iniziare a ragionare, con tutte le precauzioni del caso, in merito a mirati interventi”, spiega il capogruppo di FI alla Camera, Roberto Occhiuto, il quale spera che “già nella settimana tra il 12 e il 18 aprile ci possa essere un primo tagliando di verifica”. Stesso auspicio del presidente della Lombardia, Attilio Fontana.
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Renzi, mia moglie con Covid dopo vaccino ma vaccinarsi serve
“Io e mio figlio grande abbiamo passato Pasqua in albergo a Firenze e siamo andati a salutarli dalla strada”
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06 aprile 2021
17:25
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“La mia Pasqua? E’ diventato positivo mio figlio di 18 anni poi Agnese che però ora è pronta per il rientro a scuola. Si può prendere il covid anche dopo il vaccino ma il consiglio è: vaccinatevi, vaccinatevi perché il vaccino anche se non protegge definitvimante serve”.
Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi a L’Aria che tira su La 7, spiegando che la moglie si era vaccinata in quanto professoressa con Astrazeneca mentre lui non lo è. “Io e mio figlio grande abbiamo passato Pasqua in albergo a Firenze e siamo andati a salutarli dalla strada”, ha aggiunto.
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Le dichiarazioni di Draghi a Tripoli
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06 aprile 2021
15:23
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Le dichiarazioni del premier, Mario Draghi
Grazie al Primo ministro. Questa è la mia prima visita all’estero da quando ho avuto l’onore di essere stato nominato Presidente del consiglio del governo italiano.
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Essa stessa è la dimostrazione dell’importanza di un legame storico tra i due Paesi. Ma voglio anche notare che questo è un momento unico per la Libia.
Il Governo da Lei presieduto è un governo di unità nazionale, riconosciuto e legittimato dal Parlamento, ed è un governo che sta procedendo alla riconciliazione nazionale. In questo senso il momento è unico per ricostruire quella che è stata un’antica amicizia e una vicinanza che non ha mai conosciuto pause, pensate che l’ambasciata italiana è stata l’unica aperta durante tutto il conflitto, durante tutti questi lunghissimi anni di conflitto e di pericolo. E bisogna dar conto e dar credito del coraggio dei diplomatici che sono rimasti nell’ambasciata. Dicevo è un momento unico per ricostruire, per guardare al futuro e per muoversi con celerità e con decisione. Il prerequisito per poter procedere con coraggio e con decisione è che il cessate il fuoco continui e sia strettamente osservato.
La sicurezza dei siti è indubbiamente un requisito essenziale per poter poi procedere con la collaborazione. Al riguardo mi sono state date rassicurazioni importanti. È stato, devo dire, un incontro straordinariamente soddisfacente, caloroso e ricco di contenuti. Abbiamo parlato della nostra cooperazione in campo progettuale, con precisi riferimenti alle infrastrutture civili, in campo energetico, in campo sanitario, in campo culturale. L’Italia darà nuovo impulso all’istituto di cultura italiana all’estero e aumenterà le borse di studio per gli studenti libici che studiano italiano. C’è la volontà di rilanciare l’interscambio culturale ed economico libico. In altre parole si vuole fare di questa partnership una guida per il futuro nella piena sovranità della Libia.
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Anche in campo migratorio. Esprimiamo soddisfazione per quello che la Libia fa per i salvataggi. Nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia. Il problema non è solo geopolitico, è anche umanitario. Da questo punto di vista l’Italia forse l’unico Paese che continua a tenere attivi i corridoi umanitari. Il problema delle immigrazioni per la Libia non nasce solo sulle coste libiche ma si sviluppa anche sui confini meridionali. L’UE è stata investita del compito di aiutare il governo libico anche in quella sede. I progetti sono stati molti. C’è un desiderio di cominciare. Le commissioni miste in campo finanziario, anche per il recupero dei crediti storici e recenti, sono state riavviate. C’è voglia di fare, c’è voglia di futuro, voglia di ripartire e in fretta.
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Morto teologo Hans Kung, negò infallibilità papale
Fecero epoca i suoi contrasti col Papa emerito Joseph Ratzinger
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06 aprile 2021
20:39
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Hanno fatto epoca le sue celebri dispute teologiche, in particolare con il Papa emerito Joseph Ratzinger, antico compagno di studi, che lo hanno fatto diventare una star ‘sui generis’ del mondo accademico cattolico, una sorta di “teologo ribelle”. Osannato da molti, combattuto da altri, è scomparso oggi, all’età di 93 anni, Hans Kung, svizzero di nascita e residente a Tubinga, in Germania, la città nella cui università ha insegnato per decenni e dove aveva stabilito anche la sua fondazione, Weltethos (Etica Mondiale), che ha dato l’annuncio della scomparsa.
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Presbitero, saggista e soprattutto teologo che facilmente si potrebbe definire progressista e riformista, sostenitore di una maggiore attuazione del Concilio Vaticano II, a sua volta avversato dai fronti tradizionalisti che lo bollavano come “relativista”, Kung esprimeva un pensiero teologico più in sintonia con un’ampia area cattolica tedesca che ora, negli anni del pontificato di papa Francesco, è venuta fortemente in luce: come dimostrano anche le recenti proteste contro il divieto alla benedizione delle unioni gay. Il suo cavallo di battaglia è stata la critica al dogma dell’infallibilità papale, su cui nel 1975 venne richiamato dalla Congregazione per la dottrina della fede, che poi, in seguito all’inasprirsi dei toni della contestazione, il 18 dicembre 1979 gli revocò la ‘missio canonica’ (l’autorizzazione all’insegnamento della teologia cattolica).
Küng continuò comunque ad essere sacerdote e conservò la cattedra presso il suo Istituto a Tubinga, che fu però separato dalla facoltà cattolica.
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Le critiche di Kung si sono rivolte dapprima contro il pontificato di Giovanni Paolo II, in cui peraltro il card. Ratzinger era il custode dell’ortodossia come prefetto dell’ex Sant’Uffizio. Innumerevoli i motivi di contrasto, in particolare sulla “restaurazione dello status quo ante Concilium, a impedire le riforme, al rifiuto del dialogo intra-ecclesiastico e al dominio assoluto di Roma”: “Giovanni Paolo II predica i diritti degli uomini all’esterno ma li ha negati all’interno, cioè ai vescovi, ai teologi e soprattutto alle donne”, diceva. Dal 1996 Kung aveva lasciato l’insegnamento per raggiunti limiti di età, rimanendo però fra i principali critici dell’autorità papale (che riteneva un’invenzione umana) e del culto mariano. Ha sempre continuato la sua battaglia affinché la Chiesa, sulla base del Concilio, si aprisse all’ammissione delle donne a ogni ministero, favorisse la partecipazione dei laici, incentivasse il dialogo ecumenico e interreligioso e si aprisse al mondo, abbandonando l’esclusivismo teologico e l’eurocentrismo.
Nel 2000, la dichiarazione Dominus Iesus sull’unicità salvifica di Cristo e della Chiesa, promossa proprio da Ratzinger, fu bollata da Kung come un misto di “megalomania e arretratezza vaticana”. Negli anni di Benedetto XVI (che pure lo ricevette a Castel Gandolfo il 24 settembre 2005), le posizioni di Kung lo hanno portato spesso al centro di querelle internazionali che lo opponevano al Papa tedesco.
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Distanze teologiche e dottrinali a parte, Kung non ha risparmiato al pontificato di Benedetto XVI anche accuse aspre e severe: più volte ha indicato Ratzinger come responsabile dei silenzi della Chiesa sulla piaga della pedofilia; quindi ha attaccato l’ex compagno di studi per la sua gestione del Vaticano, simile a una corte medievale, e bocciato il provvedimento con cui Benedetto XVI consentiva il rientro degli anglicani nella Chiesa cattolica, definendolo una “tragedia”. Nel 2013, Kung ha dichiarato di sentirsi molto più in sintonia con papa Francesco: con l’elezione di Bergoglio “è rinata la mia speranza nella Chiesa”, spiegava in un libro di memorie. Nel volume, Kung scriveva di non aspettarsi che “si realizzasse il sogno di un nuovo risveglio della Chiesa, come fu sotto Giovanni XXIII” e rivelava anche l’invio di una sua lettera personale a Francesco con l’invito ad avere “coraggio” nell’intraprendere le riforme e a non lasciarsi abbattere dalle “forze contrarie”. Missiva alla quale era seguita una risposta altrettanto personale di Francesco. Negli ultimi tempi, Kung aveva fatto parlare di sé per la sua apertura nei confronti del suicidio assistito. E sulla sua morte, oggi dal Vaticano è venuto il commento della Pontificia Accademia per la Vita, che ha twittato: “Scompare davvero una grande figura nella teologia dell’ultimo secolo, le cui idee e analisi devono fare sempre riflettere la Chiesa, le Chiese, la società, la cultura”.

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