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DI MARTEDì 08 GENNAIO 2019
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Cambi: euro stabile a 1,1442
In Asia yen a 108,82
08 gennaio 201908:25
– Partenza stabile per l’euro sui mercati. La moneta unica viene scambiata a 1,1442 dollari. In Asia lo yen passa di mano a 108,82 (-0,1%).
Oro: cala a 1282 dollari, -0,5%Metallo perde lo 0,5% su speranze esito trattative
08 gennaio 201908:29
– I dialoghi fra Usa e Cina per evitare l’inasprirsi della guerra commerciale spingono al ribasso il prezzo dell’oro, tradizionale bene rifugio in caso di turbolenze. Il metallo con consegna immediata cede lo 0,5% a 1283 dollari l’oncia.
Petrolio:poco mosso a 48,5 dollariBrent stabile a 57,35 dollari
08 gennaio 201908:31
– Prezzo del petrolio poco mosso all’avvio di giornata. Il Wti del Texas scambia a 48,55 dollari (+0,06%) mentre il Brent del Mare del Nord quota 57,35 dollari (+0,03%).
Spread apre stabile a 267 puntiRendimento del decennale al 2,91%
08 gennaio 201908:37
– Apertura poco mossa per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 267 punti contro i 268 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale è pari al 2,91%.
Borsa: Asia mista, guarda a Usa-CinaListini europei previsti in positivo, euro stabile
08 gennaio 201908:55
– Borse di Asia e Pacifico miste con gli investitori che attendono l’esito dei negoziati commerciali tra Usa e Cina con l’amministrazione Trump che si è detta ottimista di raggiungere un accordo ragionevole. Tra le singole Piazze rialzo per Tokyo (+0,82%), poco mossa Hong Kong (+0,12%) mentre si mostrano deboli tanto Shanghai (-0,26%) quanto Shenzhen (-0,12%). Cede anche Seul (-0,65%). Acquisti invece su Sydney (+0,69%). Guardando all’Europa i listini sono attesi in positivo. Mentre l’euro è stabile con la moneta unica che è scambiata a 1,1442 dollari. Poco mosso il petrolio con il Wti a 48,5 dollari il barile. Il Brent è stabile a 57,35 dollari. Tra i principali dati macro prevista in Europa a metà mattinata la fiducia dei consumatori nell’eurozona mentre dagli Stati Uniti nel primo pomeriggio sono attesi i numeri della bilancia commerciale.
Borsa: Milano apre a +0,13%Ftse Mib a 18.978 punti
MILANO08 gennaio 201909:08
– Piazza Affari apre in positivo. Il Ftse Mib segna all’avvio un +0,13% a quota 18.978 punti.
Borsa: Europa apre poco mossaFrancoforte +0,02%, Parigi +0,06%, Londra +0,28%
08 gennaio 201909:16
– Le Borse europee aprono poco mosse.
Francoforte segna un +0,02% con il Dax a quota 10.750,19 punti.
Parigi sale dello 0,06% con il Cac 40 a quota 4.722 punti mentre Londra segna un +0,28% con il Ftse 100 a 6.830 punti.
Borsa: Milano +0,80% con Prysmian, JuveBene anche i bancari, vendite su Italgas, Ftse Mib sopra 19mila
MILANO08 gennaio 201909:54
– Piazza Affari prende coraggio e allunga il passo con il Ftse Mib che sale dello 0,80% a 19.102 punti. A trainare il listino sono gli acquisti su Prysmian (+3,42%) con Goldman che la promuove da ‘Neutral’ a ‘Buy’ e, a seguire, Juventus (+1,81%), Brembo (+1,89%) e una pattuglia di bancari con Finecobank (+1,73%), Bper (+1,41%), Bper (+1,23%) e Mediobanca (+1,3%), Banco Bpm (+1%). Più indietro Intesa (+0,84%), Unicredit (+0,74%) e Ubi (+0,57%). Resta sospesa la trattazione dei titoli Carige commissariata dal 2 gennaio.
Mentre il governo è corso ai riparti con un decreto ad hoc che prevede la garanzia dello Stato sulle future emissioni obbligazionarie e sui finanziamenti che Banca d’Italia potrebbe erogare all’istituto, oltre alla possibilità di accedere ad una ricapitalizzazione a scopo precauzionale. Poco mossa Unipol (-0,03%) con il downgrade di JPMorgan a ‘Neutral’ da ‘Overweight’. Sotto pressione Italgas (-2,1%). Fuori dal paniere principale Brunello Cucinelli perde oltre il 4% dopo i ricavi 2018.
Brennero, +7,4% tir nel 2018Tirolo, “ridurre traffico passante al valico italo-austriaco”
BOLZANO08 gennaio 201910:09
– Nel 2018 complessivamente 2,42 milioni di tir hanno attraversato il Brennero, questo corrisponde a un aumento del 7,4%. Lo scrive la Tiroler Tageszeitung in riferimento ai passaggi dei mezzi pesanti al casello autostradale di Schoenberg sul versante austriaco del valico. Il boom di tir, che nei primi mesi del 2018 cresceva a doppia cifra (a gennaio addirittura del 21%), negli ultimi cinque mesi ha registrato una frenata. A dicembre, per esempio, i passaggi sono calati del 2,8%, mentre a settembre del 4,8%. Il traffico complessivo, che include quello leggero, è invece stabile con 14,13 milioni passaggi (+0,13%).
Il Tirolo intende ridurre il traffico pesante sull’asse del Brennero con divieti notturni e i cosiddetti divieti settoriali (per alcune merci). A gennaio si riunirà a Bruxelles per la prima volta il tavolo di coordinamento per il progetto pilota di un ‘pedaggio di corridoio’ al valico italo-austriaco, prospettato recentemente dalla commissaria Ue Violetta Bulc.
Borsa:Europa positiva su attese Usa-CinaEuro e spread stabili, acquisti su finanziari e immobiliare
08 gennaio 201910:22
– Borse europee positive sulla scia di Wall Street con gli investitori che attendono l’esito dei negoziati commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina. Tra le singole Piazze Londra sale dello 0,58%, Parigi guadagna lo 0,80%, Francoforte lo 0,52% e Milano +0,85%. L’indice d’area Stoxx 600 segna un +0,62% con acquisti in particolare su immobiliare e finanziari. L’euro resta stabile. La moneta unica è scambiata a 1,1456 sul dollaro. Anche lo spread tra btp e bund è poco mosso a a 267 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,91%. A Piazza Affari resta l’evidenza di Prysmian (+3,5%) con Goldman che la promuove da ‘Neutral’ a ‘Buy’.
Salgono poi Amplifon (+2,56%), Leonardo (+2,15%) e tra i bancari Fineco (+1,89%). Resta sotto vendita Italgas che cede l’1,61%.
Samsung: -28,7% utili quarto trimestreDopo Apple anche sudcoreani in difficoltà per guerra Usa-Cina
PECHINO08 gennaio 201910:30
Frenano utili e vendite di Samsung Electronics nell’ultimo trimestre 2018: dopo Apple, anche il gruppo sudcoreano mostra debolezza con profitti operativi in calo annuo del 28,7%, a 10.800 miliardi di won (9,6 miliardi di dollari), meno dei 13.800 miliardi attesi dai mercati. Dai dati preliminari emerge che il deterioramento dei rapporti Usa-Cina, i due mercati più grandi per l’export, ha colpito la domanda di memorie chip per personal computer e dispositivi mobili. Le vendite scendono del 10,6%, a 59.000 miliardi di won.
Carige avvia due diligence sui crediti deterioratiPronta a chiedere garanzia statale per i bond
08 gennaio 201911:18
I Commissari di Carige Fabio Innocenzi, Raffaele Lener e Pietro Modiano “hanno avviato nelle ultime ore iniziative fondamentali per il futuro della banca”. E’ quanto si legge in un comunicato che cita in prima battuta, accanto all’avvio di attività di due diligence per ridurre i crediti deteriorati e alla prossima attivazione della garanzia statale a supporto del funding a medio termine, la proposta che hanno fatto ieri a Roma ai vertici dello Schema Volontario di Intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per porre le basi della ridefinizione delle condizioni del prestito subordinato di 320 milioni sottoscritto dallo stesso Schema Volontario. L’obiettivo “è di garantire la sostenibilità nel quadro del piano industriale in corso di preparazione e della prospettata aggregazione”.Carige avvia una due diligence sugli Npe (Non performing exposure) della Banca, che sarà condotta da primari operatori del settore con l’obiettivo di una ulteriore drastica riduzione, che segue quella di oltre 1,5 miliardi appena effettuata. L’idea è di includere nel piano industriale una percentuale dei Npe compresa tra il 5% e il 10% del totale dei crediti, al di sotto del valore medio di sistema. La banca punta a ridurre il peso degli crediti deteriorati senza impatti significativi sui ratio patrimoniali.I tre commissari di Carige “sono in procinto di chiedere l’attivazione della garanzia statale sulla emissione di obbligazioni”. Questo, al fine di garantire la stabilità della raccolta a medio termine nell’attuale fase di transizione traendo beneficio dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
Carige:due diligence su deterioratiPunta Npe 5-10% dei crediti senza impatti su ratio patrimoniali
08 gennaio 201911:18
– Carige avvia una due diligence sugli Npe (Non performing exposure) della Banca, che sarà condotta da primari operatori del settore con l’obiettivo di una ulteriore drastica riduzione, che segue quella di oltre 1,5 miliardi appena effettuata. L’idea è di includere nel piano industriale una percentuale dei Npe compresa tra il 5% e il 10% del totale dei crediti, al di sotto del valore medio di sistema. La banca punta a ridurre il peso degli crediti deteriorati senza impatti significativi sui ratio patrimoniali.
I tre commissari di Carige “sono in procinto di chiedere l’attivazione della garanzia statale sulla emissione di obbligazioni”. Questo, al fine di garantire la stabilità della raccolta a medio termine nell’attuale fase di transizione traendo beneficio dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri. [print-me title=”STAMPA”]