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PAPA PREGA PER LAVORO

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PAPA PREGA PER LAVORO

AGGIORNAMENTO IN “CRONACA”

DELLE 11:45 DI MERCOLEDì 01 MAGGIO 2019

PAPA PREGA PER LAVORO

“Oggi celebriamo la Memoria di San Giuseppe lavoratore. La figura dell’umile lavoratore di Nazareth ci orienti sempre verso Cristo; sostenga il sacrificio di coloro che operano il bene e interceda per quanti hanno perso il lavoro o non riescono a trovarlo”. Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale, nella festa del Primo Maggio. “Preghiamo specialmente per quanti non hanno lavoro, che è una tragedia mondiale di questi tempi”, ha aggiunto il Pontefice.         [print-me title=”STAMPA”]

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NATALE: MESSAGGI DELLA CHIESA

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NATALE: MESSAGGI DELLA CHIESA

AGGIORNAMENTO DELLE 01:02 DI MARTEDì 25 DICEMBRE 2018

APPROFONDIMENTO SULL’OMELIA DI PAPA FRANCESCO

ED I PRINCIPALI MESSAGGI DI ALCUNE CARICHE ECCLESIASTICHE

NATALE: MESSAGGI DELLA CHIESA

Papa: superare ingordigia ed egoismi, troppi senza pane
Richiamo di Francesco a Natale: basta avidità. Parolin in Iraq

CITTA’ DEL VATICANO25 dicembre 2018

“L’uomo è diventato avido e vorace. Avere, riempirsi di cose pare a tanti il senso della vita. Un’insaziabile ingordigia attraversa la storia umana, fino ai paradossi di oggi, quando pochi banchettano lautamente e troppi non hanno pane per vivere”. E’ stato questo il forte richiamo del Papa nell’omelia della messa della Notte di Natale. “Betlemme è la svolta per cambiare il corso della storia”, ha indicato il pontefice. Andare dunque a Betlemme, andare incontro a Dio: questo l’invito del pontefice. “La strada, anche oggi, è in salita: va superata la vetta dell’egoismo, non bisogna scivolare nei burroni della mondanità e del consumismo. Voglio arrivare a Betlemme, Signore, perché è lì che mi attendi. E accorgermi che Tu, deposto in una mangiatoia, sei il pane della mia vita. Ho bisogno della fragranza tenera del tuo amore per essere, a mia volta, pane spezzato per il mondo”.
La messa di questa sera, con imponenti misure di sicurezza, ha aperto le celebrazioni natalizie in Vaticano. Domani il Papa impartirà la tradizionale benedizione ‘Urbi et Orbi’, nel corso della quale sono da attendersi ancora messaggi a favore della solidarietà e della pace, a partire da quelle aree del pianeta ancora piagate dai conflitti. Natale in Iraq invece per il Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, che stanotte celebra la messa a Baghdad e che nei prossimi giorni si recherà anche ad Erbil e nella Piana di Ninive dove stanno faticosamente rientrando i cristiani che erano stati cacciati dall’Isis. Grande gioia per il Patriarcato caldeo che si augura che la visita di Parolin possa essere tra l’altro “una premessa” ad un possibile viaggio di Papa Francesco in Iraq.
Stanotte il messaggio del Papa è tutto dedicato alla necessità di condividere con chi è più in difficoltà: “Spezzo il mio pane con chi ne è privo?”, ha chiesto. Poi il pontefice ha esortato a vivere in “attesa”, non nella pretesa, e a non aspettare Dio “sul divano”, come “chi si sente arrivato e non ha bisogno di nulla”. Solo andando incontro a Dio e agli altri si potrà cogliere l’essenza del messaggio di Natale.
Saluti a sorpresa questo pomeriggio dal Papa agli uomini e le donne dell’esercito italiano. In un videomessaggio si è rivolto soprattutto a coloro che sono in servizio, lontani da casa.
Un Natale all’insegna dell’attenzione per l’altro: la Chiesa italiana chiede di cogliere l’occasione della festività per mostrare solidarietà. Da Cremona a Matera, fino al messaggio dei Gesuiti, l’invito è a guardare a chi è nella necessità e non ai bagliori delle chiese. Perché oggi, come allora fu per Gesù, c’è chi è rifiutato, come coloro che sono “stipati nei barconi”, ha detto monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo.      [print-me title=”STAMPA”]