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Ultimo aggiornamento 9 Luglio, 2020, 05:15:06 di Maurizio Barra

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DALLE 06:31 DI MERCOLEDì 08 LUGLIO 2020

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Sanchez, ‘un patto tra Italia e Spagna per l’Europa’
Noi per ora non vediamo necessità di ricorrere al Mes
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08 luglio 2020
06:31
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L’accordo sul Recovery fund si può e si deve fare entro luglio, non si può aspettare oltre, dice il capo del governo spagnolo Pedro Sanchez. In un’intervista al Corriere, parla di “alleanza”, un patto tra Italia e Spagna che è “necessario” e “può portare grandi frutti all’Europa”. E ricordando la risposta “titanica” dei due paesi al coronavirus si dice convinto che se si avrà successo in questo momento cruciale, vedremo gli Stati Uniti d’Europa. Madrid ha un accesso adeguato al credito – aggiunge – quindi per ora non vede la necessità di ricorrere al Mes. VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO  VAI ALLA CRONACA VAI ALL’ECONOMIA

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Arrivano 78mila prof, i seggi saranno nelle scuole
In giorno voto lezioni alternative. Azzolina, ‘ok test a personale’
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08 luglio 2020
18:09
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Al termine dei concorsi saranno immessi in ruolo 78mila docenti, “un grande risultato”, ed è in corso di perfezionamento “la richiesta al Mef di oltre 80.000 assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per l’anno scolastico 2020/2021”. L’annuncio della ministra per l’istruzione Lucia Azzolina è destinato a cambiare la vita di molti docenti precari ma anche la vita di molti studenti che avranno garantita la continuità didattica. Anche se a minacciare la serenità dell’inizio dell’anno scolastico ci si è messa l’impossibilità di trovare spazi alternativi alle aule per allestire i seggi elettorali, dopo il ‘no’ delle Poste al Viminale. Ma dal ministero non trapelano novità, e quindi la data del 14 come inizio delle lezioni dovrebbe essere salva. Tranne che per Puglia e Campania, che faranno tornare gli studenti sui banchi il 24 settembre.
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Le scuole che saranno sede di seggio chiuderanno nuovamente il 20 e il 21, ma si tratta di quattro giorni, a fronte dei 5 paventati in caso dovesse slittare, causa elezioni, la data di inizio della scuola. Quindi a conti fatti è meglio aprire le scuole e poi sospendere le lezioni per il voto. E poi nelle Linee guida si parla di didattica in luoghi che non siano le scuole, quindi gli istituti potrebbero decidere di tenere le lezioni in cinema, teatri o musei, ad esempio, senza far saltare nemmeno un giorno di scuola ai propri alunni.
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dcfdxdc Insomma lezioni alternative mentre le scuole sono occupate dai seggi. Ad augurarsi che le cose restino così è anche il presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi), Antonello Giannelli: “Auspico che non slitti l’inizio dell’anno scolastico perché di tempo ne abbiamo perso abbastanza, quindi spero che si mantenga la data del 14”. Che aggiunge: “Il problema delle scuole che devono chiudere per ospitare i seggi deve essere risolto una volta per tutte perché non è possibile perdere periodicamente giorni di lezione in alcune scuole. E’ necessaria una ricognizione degli spazi effettuata con un anticipo maggiore rispetto alle scadenze elettorali”. E rispetto alle immissioni in ruolo di 78mila docenti, Azzolina ha sottolineato che c’è bisogno di “concorsi che si svolgano a cadenza regolare e che puntino ad assicurare la presenza stabile di docenti a tempo indeterminato su tutti i posti annualmente vacanti e disponibili. Bisogna dare tempi certi e cadenze stabili ai concorsi. Per troppo tempo abbiamo assistito a ritardi sull’emanazione dei bandi di concorso. Garantiremo che tali difficoltà siano superate”.
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Conte: maggioranza è solida, stabilità fondamentale
In tempi difficili come questi. C’è impegno a rilancio Paese
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LISBONA
08 luglio 2020
14:13
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“La stabilità di governo è una questione fondamentale per qualunque governo in tempi difficili come questi. La maggioranza parlamentare è solida, e soprattutto, è determinata a lavorare intensamente per il rilancio del Paese”. Lo dice, in un’intervista a La Vanguardia, il premier Giuseppe Conte. “C’è una sinergia tra le forze della maggioranza, che spesso non è spiegata dai media”, sottolinea.
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“La cooperazione internazionale nella lotta alla pandemia non modifica in alcun modo la nostra collocazione geopolitica, che non è mai stata in discussione”, spiega il premier Giuseppe Conte soffermandosi sui rapporti con la Cina. E alla domanda se l’Italia possa diventare teatro di una nuova guerra fredda il premier replica: “non credo si possano fare paragoni tra la situazione attuale e la guerra fredda. Credo che con i nostri alleati Ue dobbiamo lavorare per disattivare una escalation della tensione tra Usa e Cina e per evitare un’erosione del sistema di sicurezza europeo”, aggiunge.
Sul Mes “la posizione del governo non cambia. Credo che sia un meccanismo pensato per shock diversi” da quello per il Covid. “La prova è che le nuove linee di credito (del Mes) hanno cambiato tutte le regole che disciplinano gli aiuti ottenuti con questo meccanismo”., dice Giuseppe Conte in un’intervista a La Vanguardia. “Sull’opportunità di ricorrere al Mes ne discuteremo in Parlamento. E ciò dovrà accadere una volta che avremo verificato la consistenza finale del Piano Next Generation Ue”, precisa il premier. “In questa crisi o vinciamo tutti o perdiamo tutti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista a La Vanguardia a poche ore dal bilaterale con Pedro Sanchez a Madrid. “E’ necessario che tutti i Paesi membri Ue comprendano che la nostra casa comune offre vantaggi a tutti”, spiega Conte che, sulla posizione dell’Olanda, aggiunge: “ho ricordato a Rutte che l’Olanda deve contribuire ad una soluzione europea rapida, in gioco c’e’ il mercato unico, dal quale l’Olanda trae importanti benefici”.
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Pressing di Conte e Sanchez, accordo a luglio sul Recovery fund
Il premier in conferenza stampa con Pedro Sanchez ha espresso il proprio “cordoglio” per tutte le vittime del Covid-19
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MADRID
08 luglio 2020
18:35
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Il premier Giuseppe Conte a Madrid in conferenza stampa con Pedro Sanchez ha espresso il proprio “cordoglio” per tutte le vittime del Covid-19.
“Questa è la seconda tappa di questo tour nelle capitali europee prima del Consiglio Ue. La tragica esperienza del coronavirus ha unito ancora di più i nostri Paesi, ha rafforzato la nostra convinzione che bisogna lavorare in sintonia”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa con Pedro Sanchez.
IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA:“Dobbiamo osare, non possiamo essere indulgenti. Qui è in gioco il mercato unico, senza una risposta forte e coordinata Ue lo distruggeremmo, distruggeremmo le catene di valore europee. Ecco perché l’Europa deve agire unita. Dobbiamo finalizzare il pacchetto di risposte già entro la fine di questo mese”.
“Non possiamo indietreggiare rispetto alla proposta della commissione Ue. La sua proposta non è quella che forse in astratto avremmo preferito ma siamo consapevoli che occorre una buona dose di realismo. E’ una risposta utile per una reazione adeguata”, ha spiegato Conte da Madrid.
“Quando sarà valutato il negoziato europeo valuteremo ciò che conviene e non conviene all’Italia – ha detto Conte -. A quel punto porteremo una proposta in Parlamento e nella proposta esamineremo i pro e i contro dei singoli strumenti. Questo credo sia l’approccio più utile”.
Per Conte “dobbiamo affrontare questa nuova fase della pandemia consapevoli che siamo più preparati. Anche noi abbiamo potenziato, come la Spagna, la risposta del sistema sanitario. Abbiamo fatto milioni di controlli, abbiamo lavorato ad un piano di monitoraggio molto sofisticato”. Credo l”Italia “Non sia più nella condizione di poter prefigurare una chiusura delle attività”, aggiunge.
“Questa emergenza sanitaria si traduce in emergenza economica e sociale. La risposta deve essere nazionale, ma anche europea”, ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez. Sugli strumenti come il recovery fund serve “una risposta comune che venga dall’Europa. Non può esserci un altro momento per l’accordo oltre luglio”.
“Ringrazio il presidente Giuseppe Conte per essere stato a Madrid e grazie per condividere la visione che l’Europa deve dare per fronteggiare questa sfida” dopo la pandemia, ha spiegato il premier spagnolo sottolineando che “la ripresa, il rilancio, l’unità, sono parti della stessa moneta”. E “senza programmi di recupero non può esserci ripresa”, ha aggiunto, auspicando che una soluzione in questo senso venga adottata nel prossimo Consiglio europeo.
“Non siamo nella condizione di avanzare in questo negoziato per mezzo di ricatti o di veti. Noi dobbiamo avanzare perché condividiamo la prospettiva politica e perché la proposta sia ambiziosa. E’ questa la prospettiva”, ha spiegato nel pomeriggio il premier Conte rispondendo a chi gli chiede se l’Italia avanzerà veti sul quadro finanziario pluriennale nel caso di stallo nel negoziato sul Recovery Fund. Se sono ottimista? “Ho l’ottimismo della ragione, di chi ha la consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo”, ha aggiunto nel corso dell’incontro con i giornalisti all’ambasciata italiana a Madrid.  Se Angela Merkel ha abbassato le sue pretese sul Recovery Fund? “Non credo, confido nel suo coraggio e nella sua visione politica. Chi ha coraggio e visione non può abbassare pretese” sul negoziato.
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Conte: ‘Salvini? Ricorda Moretti in Ecce Bombo’
‘Mi si nota di più a Chigi o a Villa Pamphilj?
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08 luglio 2020
17:57
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“C’e’ un po’ di difficoltà a concordare con l’opposizione un luogo e un tempo in cui confrontarsi. Mi ricorda un po’ il Nanni Moretti di Ecce Bombo. “Mi si nota di più se lo facciamo a Villa Pamhilj o più istituzionalmente a Palazzo Chigi?”. “Mi si nota più se si fa in un modo o in quell’altro?”. Lo dice, con una battuta, il premier Giuseppe Conte da Madrid, soffermandosi sulle tensioni con il c.destra sul confronto sul piano di riforme.
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Innovazione: Pisano, presto sulla app ‘Io’ anche i servizi Inps
Spid sta prendendo piede, la possiedono 8 milioni di cittadini
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08 luglio 2020
14:37
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L’app ‘Io’ diventerà “il canale della P.a per l’accesso ai servizi digitali”: già ce ne sono diversi “dal bollo auto al bonus vacanza” e “presto anche i servizi dell’Inps, con cui stiamo iniziando a collaborare”. Così la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, ai microfoni di Radio Rai Uno.
Pisano spiega come l’identità digitale ‘Spid’, il cosiddetto Pin unico, stia “prendendo piede”: nelle ultime tre settimane se ne contano “200 mila a settimana”, dice. I cittadini che ne sono in possesso hanno superato la soglia degli “8 milioni”.
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Ponte di Genova: la Consulta boccia l’Aspi. E’ tensione tra M5S e Pd
Conte:’La sentenza ci conforta’
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08 luglio 2020
21:09
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Secondo la Consulta non è illegittimo estromettere Aspi dalla ricostruzione del Ponte Morandi. La Corte costituzionale ha ritenuto non fondate le questioni relative all’esclusione legislativa di Aspi dalla procedura negoziata volta alla scelta delle imprese alle quali affidare le opere di demolizione e di ricostruzione del Ponte Morandi.
“La decisione del Legislatore di non affidare ad Autostrade la ricostruzione del Ponte è stata determinata dalla eccezionale gravità della situazione che lo ha indotto, in via precauzionale, a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del Ponte stesso”: è quanto comunica l’ufficio stampa della Consulta in attesa delle motivazioni della sentenza.
“Ci conforta che la Corte costituzionale abbia confermato la piena legittimità costituzionale della soluzione normativa che venne a suo tempo elaborata dal governo”, ha commentato il premier Conte.
Intanto il Governo è diviso sulla decisione di affidare ad Aspi, anche se pro tempore e come atto dovuto verso l’attuale concessionario, la gestione del nuovo ponte di Genova.
“Confermo che il nuovo Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. Ho scritto io la lettera al sindaco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c’è ancora l’ipotesi di revoca”, ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a Radio 24 Mattino, come riportato anche da un tweet della trasmissione.
“Ebbene, dopo due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata il ponte di Genova verrà riconsegnato proprio ad Autostrade, come ha ordinato il Governo M5s-Pd”, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti via Facebook. “Voi ridate il ponte ad Autostrade senza ottenere nulla. Noi continuiamo a lavorare per l’interesse dei liguri. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato. Mentre a Roma litigavate, noi in Liguria almeno abbiamo ricostruito il ponte. Forse abbiamo ringhiato meno di voi… ma visti i risultati…”, commenta.
“Sulla concessione delle autostrade il governo ha lavorato senza sosta. Dopo aver raggiunto un risultato importantissimo, con il nuovo ponte Morandi costruito in meno di due anni, adesso è arrivato il momento di decidere, possibilmente entro questa settimana”, ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e capo delegazione del Movimento 5 Stelle.
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Intanto, sono iniziate in mattinata le operazioni di stesura del primo strato di asfalto sul nuovo viadotto sul Polcevera a Genova. Lo annuncia la struttura commissariale. Un ‘tappeto’ di circa 7 centimetri, chiamato binder, viene steso con un rullo sul materiale già applicato nei giorni scorsi (primer e cappa asfaltica). Una volta completata la posa, che avviene dal centro del ponte verso le estremità del viadotto, la strada sarà completata con lo strato di usura, un’ ulteriore parte in asfalto dello spessore di 4 centimetri.
“Il ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton – scrive su Twitter il capo politico del M5s Vito Crimi -. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il Movimento 5 stelle non arretra di un millimetro”.
“Rinviare non significa risolvere i problemi! Il conto, salato, alla fine si paga sempre. I cittadini ci hanno eletto per cambiare e decidere e non per avere “l’anime triste di coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo” #NonInMioNome #ViaIBenetton”, dice, sempre su Twitter Stefano Buffagni, viceministro allo sviluppo economico. Buffagni cita la definizione degli ignavi di Dante.
“Confermata la concessione ad Autostrade? Cosa non si fa per salvare la poltrona, 5 Stelle ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso: #colpadisalvini anche questo???”: scrive in un tweet il leader della Lega Matteo Salvini.
“Siamo rimasti basiti”. Lo ha detto Franco Ravera, presidente dell’associazione ‘Quelli del ponte Morandi’ ex Comitato sfollati di Genova commentando a ‘Radio 1 Giorno per giorno’ la decisione di dare ad Autostrade la gestione del nuovo ponte di Genova. “Siamo stati due anni a sentire che quel ponte lì veniva ricostruito e non sarebbe più stato gestito da Autostrade. Noi ci abbiamo creduto, perché c’era, e c’è ancora in corso, una procedura della magistratura, una verifica sulle responsabilità”.
E sul Ponte di Genova, da Madrid, interviene il premier Giuseppe Conte: “Io sono stato molto chiaro, ho detto che questo dossier va chiuso. Io ho già detto ai ministri più direttamente competenti che mi aspetto di chiudere ad horas o comunque a fine settimana. Dobbiamo evitare una situazione paradossale, dobbiamo chiarire questo passaggio”. “Porteremo il dossier Autostrade in Cdm. E’ una decisione di tale importanza che dovrà essere condivisa al di là dei due ministri direttamente competenti. Va coinvolto tutto il governo”.
La questione della gestione del ponte di Genova va “subito risolta”, “non voglio esprimere sentenze, né alimentare scontri, non ce n’è bisogno in questo momento”, ma bisogna “mantenere le promesse fatte”, scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Alle famiglie delle vittime avevamo promesso due cose: che il ponte non lo avrebbero costruito i Benetton, ma un’azienda di Stato. Infatti lo hanno costruito Fincantieri con Webuild. E che i Benetton non avrebbero più gestito le autostrade. Tantomeno il ponte. Entrambe queste promesse ora vanno mantenute. La politica senta dentro di sé il peso di queste due promesse. E passi ai fatti”.
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Gualtieri: ‘Intervento dello Stato solo quando necessario’
Il ministro dell’Economia: ‘Utilizzeremo il Mes se necessario. Non c’è uno stigma’
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08 luglio 2020
18:40
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L’Italia “utilizzerà l’intervento statale solo quando necessario”. Lo afferma il ministro dell’economia Roberto Gualtieri a un forum online organizzato da Bloomberg. Secondo il ministro, l’Italia ha mostrato una risposta “coraggiosa all’emergenza Covid”.
“Utilizzeremo il Mes se necessario. Non c’è uno stigma” per chi lo usa. Gualteri ha sottolineato come sia “importante che ci sia una rete di sicurezza”.
“Confermiamo l’uscita dello Stato dall’azionariato di Mps nel 2021”, ha detto il ministro. “Si sta lavorando – ha aggiunto – alla riduzione del rischio della banca. Un passo chiave”.
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Franceschini: ‘Erogati 401.525 Bonus Vacanze’
“12.580 persone hanno già usato il bonus in albergo”
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08 luglio 2020
17:22
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Il bonus vacanze “sta funzionando. Ad oggi i bonus erogati sono 401.525 per un totale di 183 milioni di euro di spesa”. Lo annuncia al question time il ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini rispondendo ad una interrogazione di Italia Viva. “12.580 persone hanno già usato il bonus in albergo”, precisa. Il turismo, ha ricordato Franceschini, è tra i settori più colpiti dall’emergenza Covid e per il quale la ripresa sarà più lenta vista la mancanza quest’anno del turismo internazionale che costituiva il 50 per cento circa del turismo italiano. Serve per il settore, ha sottolineato. Questo vuol dire che oltre agli interventi di urgenza “servono strategie a lungo termine, vanno fatte scelte strategiche che stiamo discutendo ne stiamo nel governo e con le forze politiche, Io ho già detto che l’alta velocità deve arrivare nel Mezzogiorno, nella dorsale adriatica e deve essere intermodale. E’ una delle grandi sfide dei prossimi anni”.
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Conte convoca opposizioni sul piano di rilancio. Centrodestra: ‘Lo incontreremo la prossima settimana’
Berlusconi: ‘Fi voterà sì al mes per il bene del paese’
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08 luglio 2020
18:32
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Il centrodestra è pronto a incontrare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte la settimana prossima. Lo fanno sapere fonti di centrodestra. L’ipotesi di organizzare il confronto già domani non è percorribile per il poco preavviso, per impegni già assunti precedentemente e per la scarsa chiarezza con cui Palazzo Chigi ha deciso di informare i leader, ovvero in tempi diversi. I prossimi giorni – proseguono le stesse fonti – saranno utili al premier anche per inviare il documento di sintesi dopo gli Stati Generali, documento che sarà la base per il confronto con l’opposizione.
“Io dico una cosa. Se io fossi un elettore della Lega o di Fdi – non dico FI perché mi pare di capire che abbia un atteggiamento di maggiore disponibilità – io pretenderei che il mio capo politico vada a un incontro con il presidente del Consiglio – ha sottolineato il premier Giuseppe Conte conversando con i cronisti presso l’ambasciata italiana a Madrid -. Io credo che loro abbiano la responsabilità e il dovere di incontrare il presidente del Consiglio, che è di tutti gli italiani”.
Su Facebook in mattinata Gorgia Meloni aveva scritto: “È infine arrivato l’invito di Conte a incontrarci per giovedì pomeriggio. Come annunciato, andrò a Palazzo Chigi, a rappresentare in una sede ufficiale Fratelli d’Italia e le sue idee, se questa sarà la scelta condivisa dalla coalizione di centrodestra”. L’accettazione dell’invito era condizionato alla presentazione da parte di Conte “di un documento con proposte puntuali e non su vaghe esternazioni di stampa”. “Non intendo andare a perdere tempo – spiegava Meloni -. Considero molto grave che il presidente del Consiglio abbia aspettato la fine dei lavori parlamentari sul Decreto Rilancio per incontrare le opposizioni. Hanno voluto gestire in totale autonomia gli 80 miliardi di deficit aggiuntivo consentito dal Parlamento e lo hanno fatto malissimo, sperperando la gran parte di queste risorse con pessimi provvedimenti o in inutili sprechi, cosa imperdonabile vista la gravità della situazione”. “Abbiamo fatto centinaia di proposte per tentare di migliorare i decreti Cura Italia e Rilancio. Tutto gettato nel cestino con sufficienza, probabilmente senza neppure leggere gli emendamenti”.
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“Non mi è chiaro di cosa voglia parlare ora Conte – prosegue il post – perché noi avremmo voluto parlare di come sostenere le imprese, difendere i posti di lavoro e aiutare i più fragili grazie alle ingenti risorse a disposizione e che ora non ci sono più”. “Vuole parlare invece del decreto semplificazioni – si domanda Meloni -, del quale non esiste ancora un testo? O forse non vuole, in realtà, parlare di nulla, e incontra le opposizioni come proforma, per rispondere agli appelli del Capo dello Stato? Io penso sia quest’ultima, la verità. Ma se il governo intende davvero cercare una proposta condivisa con noi su temi concreti, a partire dal piano che va presentato in Europa, allora chiedo di discutere sulla base di un documento con proposte puntuali e non su vaghe esternazioni di stampa.Attendo che arrivi questo documento, augurandomi che esista”.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva affermato, invece, di non aver ricevuto alcun invito.  “No, non ho ricevuto alcun invito da Conte, a meno che il piccione viaggiatore sia caduto nel volo…”.
Ma fonti di Palazzo Chigi avevano poi precisato che l’invito per il confronto  con le opposizioni sul piano di rilancio è partito anche per Fi e Lega, non solo per FdI. Dalla segreteria della presidenza del Consiglio c’è stata anche una telefonata alla segreteria della Lega.
Salvini aveva annunciato, quindi, che lui all’incontro non andrà. “Prima il signor Conte paga la Cig e sblocca i cantieri, il cui blocco sta sequestrando i cittadini in la Liguria, e poi ne parliamo. Io non vado da nessuno sino a quando questo chiacchierone non assicura la Cig. Domani ho appuntamenti più importanti con lavoratori e operai. Domani non vado”.
Intanto, in un’intervista sul Corsera, Silvio Berlusconi annuncia sul Mes: ‘Voteremo sì per il bene del Paese’. “Se dovesse arrivare in Parlamento il voto sull’utilizzo delle risorse del Mes, Forza Italia voterebbe “certamente a favore, ma solo perché – argomenta – è il bene dell’Italia, perché sarebbe assurdo privare proprio in questo momento, solo per fare due esempi, la sanità della Campania di 2.725 milioni e quella della Puglia di 2.450 milioni. Gli schieramenti, le tattiche politiche, le alleanze non c’entrano. Il voto sul Mes non ha alcun significato di politica interna”.
E il premier Conte da Madrid aveva affermato: “Io ci sono, spero ci sia il confronto”, ha detto il premier Giuseppe Conte. “C’e’ un po’ di difficoltà a concordare con l’opposizione un luogo e un tempo in cui confrontarsi. Mi ricorda un po’ il Nanni Moretti di Ecce Bombo. “Mi si nota di più se lo facciamo a Villa Pamhilj o più istituzionalmente a Palazzo Chigi?”. “Mi si nota più se si fa in un modo o in quell’altro?”, ha detto ancora Conte, con una battuta soffermandosi sulle tensioni con il centrodestra sul confronto sul piano di riforme.
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Sgarbi dice no a Boeri per il piano strategico di Urbino
Archistar, ‘una piccola triste storia italiana’
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URBINO
08 luglio 2020
22:32
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Vittorio Sgarbi, prosindaco di Urbino, si è opposto all’affidamento dell’incarico a Stefano Boeri di redigere il piano strategico della città patrimonio Unesco. A rivelarlo è lo stesso Boeri in un video postato sul profilo Youtube della Stefano Boeri Architetti. in cui parla di una “piccola, piccola triste storia italiana”. L’archistar racconta di essere stato contattato lo scorso ottobre dal vice sindaco di Urbino con la proposta. La firma del disciplinare di incarico, “per poco più di 30mila euro” sarebbe slittata da febbraio a domani a causa del covid e poi annullata “senza motivazione”, cedendo all’ “idiosincrasia”, al “ricattino” di Sgarbi, in passato critico nei confronti di Boeri, incaricato con un team di professionisti di riprogettare i borghi terremotati di Catelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto.
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Fonti P.Chigi, invito domani è per tutto c.destra
Dalla segreteria della presidenza anche una telefonata alla Lega
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MADRID
08 luglio 2020
13:56
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L’invito per il confronto a Palazzo Chigi domani con le opposizioni sul piano di rilancio è partito anche per Fi e Lega, non solo per FdI. E’ quanto precisano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che dalla segreteria della presidenza del Consiglio c’è stata anche una telefonata alla segreteria della Lega.
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Ponte Genova: Crimi, non permetteremo ritorno a Benetton
M5s non arretra di un millimetro su questo
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08 luglio 2020
13:56
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“Il ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo.
Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il Movimento 5 stelle non arretra di un millimetro”. Lo scrive su Twitter il capo politico del M5s Vito Crimi.
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Conte, Covid non cambia nostra posizione geopolitica
Premier, con Ue lavoriamo per allentare tensioni Usa-Cina
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LISBONA
08 luglio 2020
13:55
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“La cooperazione internazionale nella lotta alla pandemia non modifica in alcun modo la nostra collocazione geopolitica, che non è mai stata in discussione”.
Lo spiega, in un’intervista a La Vanguardia, il premier Giuseppe Conte soffermandosi sui rapporti con la Cina. E alla domanda se l’Italia possa diventare teatro di una nuova guerra fredda il premier replica: “non credo si possano fare paragoni tra la situazione attuale e la guerra fredda. Credo che con i nostri alleati Ue dobbiamo lavorare per disattivare una escalation della tensione tra Usa e Cina e per evitare un’erosione del sistema di sicurezza europeo”, aggiunge.
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Conte, Olanda contribuisca a soluzione Ue rapida
Premier a La Vanguardia, si vince o si perde tutti
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08 luglio 2020
13:55
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“In questa crisi o vinciamo tutti o perdiamo tutti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista a La Vanguardia a poche ore dal bilaterale con Pedro Sanchez a Madrid. “E’ necessario che tutti i Paesi membri Ue comprendano che la nostra casa comune offre vantaggi a tutti”, spiega Conte che, sulla posizione dell’Olanda, aggiunge: “ho ricordato a Rutte che l’Olanda deve contribuire ad una soluzione europea rapida, in gioco c’e’ il mercato unico, dal quale l’Olanda trae importanti benefici”.
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Via Seta: Prodi, opportunità ci sono ma Ue si muova
‘Serve unità e preparazione per sedersi al tavolo con Pechino’
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TRIESTE
08 luglio 2020
13:54
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La Via della Seta rappresenta una grande occasione, ma perché il grande progetto lanciato da Pechino non rappresenti un’opportunità unicamente per la Cina e i Paesi geograficamente a lei più vicini, “l’Europa e l’Italia devono muoversi, perché le occasioni ci sono e questo è il momento di fare proposte”. Ne è convinto l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervenuto questa mattina al webinar promosso da Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università di Genova, dell’Insubria e di Trieste, nell’ambito del progetto Prin dal titolo “Belt and Road Initiative”.
Ora, insiste Prodi, quello che “serve è unità a livello europeo.
Lo spazio” perché la Via della Seta porti a risultati concreti “c’è”. I tempi, sostiene l’ex presidente della Commissione Ue sono maturi, perché anche la Cina ha le sue esigenze”. Ora, rincara, “quello che serve è una strategia attiva. Noi europei dobbiamo essere più uniti politicamente”. Per farlo, però, bisogna arrivare ai tavoli “preparati” e “rivitalizzare la Via della Seta”, un progetto, ricorda Prodi, che al momento ha prodotto un “piano di investimenti fortissimi, ma con ricadute filo-cinesi”.
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Ponte Genova: De Micheli, sarà gestito da Aspi
Scritto a Bucci, va a concessionario, oggi è Autostrade
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GENOVA
08 luglio 2020
10:03
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“Confermo che il nuove Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. Ho scritto io la lettera al sindaco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c’è ancora l’ipotesi di revoca”. Lo ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a Radio 24 Mattino, come riportato anche da un tweet della trasmissione.
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Decreto rilancio, la Camera conferma la fiducia con 318 sì
Ordini del giorno saranno votati in mattinata a partire dalle 8
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08 luglio 2020
23:35
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La Camera conferma la fiducia al governo sul dl Rilancio con 318 voti a favore, 231 contrari e 2 astenuti. L’Assemblea di Montecitorio ha illustrato gli ordini del giorno, che saranno votati in mattinata a partire dalle 8.
Alle 12 avranno inizio le dichiarazioni di voto finali sul provvedimento.

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