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Ultimo aggiornamento 18 Settembre, 2020, 11:21:01 di Maurizio Barra

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DALLE 03:16 ALLE 11:21 DI VENERDì 18 SETTEMBRE 2020

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Sisma magnitudo 3.4 a largo sud Calabria
Scossa alle 3:16 con epicentro a 72 km da Reggio, nessun danno
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18 settembre 2020
03:16
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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 è stata registrata alle 3:16 al largo della costa sudorientale della Calabria.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 36 km di profondità ed epicentro 72 km a est di Reggio Calabria.
Non si segnalano danni a persone o cose.
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Falsi Cc per truffe ad anziani, arresti
Scoperti napoletani in azione nel Brindisino
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SAN VITO DEI NORMANNI
18 settembre 2020
09:15
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Si qualificavano come avvocati e carabinieri per commettere truffe, per lo più ai danni di persone anziane. Con queste accuse sei persone, tutte residenti nella provincia di Napoli, sono state arrestate e messe ai domiciliari dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni (Brindisi) in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alle truffe. I reati sono stati commessi in provincia di Brindisi. Alle indagini hanno collaborato i carabinieri di diverse compagnie di Napoli.
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Investe cinghiale e finisce contro albero, morto
Uomo 54 anni deceduto sul colpo ad Acquasparta
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ACQUASPARTA (TERNI)
18 settembre 2020
09:37
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Ha investito un grande cinghiale con la sua auto poi finita contro un albero: è morto così un uomo di 54 anni, residente ad Acquasparta. L’incidente è avvenuto lungo la via Tiberina e la dinamica è stata ricostruita dai carabinieri.
Intorno alla mezzanotte l’uomo, mentre stava percorrendo la strada in direzione Portaria, la frazione dove risiedeva, quando con la sua Fiat Panda ha investito il cinghiale, per poi perdere il controllo dell’auto finita contro l’albero. A causa dell’impatto è quindi morto sul colpo, come l’animale, trovato sul luogo dell’incidente. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Terni.
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Truffa su accoglienza migranti, 4 denunce
Operazione guardia finanza, nei guai tre cooperative cuneesi
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CUNEO
18 settembre 2020
09:42
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Attestavano sui documenti la presenza di migranti richiedenti asilo – incassando i 35 euro al giorno previsti dal ministero dell’Interno – anche se non c’erano: tre cooperative della provincia di Cuneo sono accusate di aver truffato lo Stato per 317 mila euro. Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo ha anche denunciato 4 persone, controllando le erogazioni di fondi a favore di cooperative dove si sono scoperti “comportamenti particolarmente odiosi in capo ai responsabili, tra cui lo sfruttamento del lavoro”.
Dalle indagini della Finanza coordinata dalla Procura di Cuneo è emerso che un centro di accoglienza gestito da una delle cooperative a Montezemolo (Cuneo) era solo operativo sulla carta per incassare il denaro e i dieci migranti presunti ospiti venivano usati per “mansioni lavorative presso privati”. Alcuni erano anche stati “arbitrariamente trasferiti in Liguria per svolgere attività lavorative in campo edilizio e cura e manutenzione del verde” con “compensi al di fuori di ogni norma di legge, senza autorizzazioni o contratti”. Sono stati sequestrati beni per equivalente del profitto di reato: oltre 300 mila euro.  PIEMONTE

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Esplosione in edificio a Verona, due feriti, uno grave
Deflagrazione sentita in tutta zona
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VERONA
18 settembre 2020
10:03
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Due persone sono rimaste ferite, una in modo grave, in un incendio divampato questa mattina in una palazzina a Verona, nel quartiere San Giovanni in Valle. Le fiamme si sono propagate in seguito ad un’esplosione, che è stata avvertita in tutto il quartiere. Ancora da chiarire le cause della deflagrazione
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Coronavirus:sindaco Orgosolo chiude bar e ristoranti alle 22
Due nuovi positivi Gavoi, Municipio off limits
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NUORO
18 settembre 2020
10:05
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Dopo l’impennata dei casi positivi al covid 19 a Orgosolo – 26 i casi accertati – i bar e tutti gli esercizi commerciali a partire da oggi e fino al 27 settembre, chiuderanno alle 22. Lo ha stabilito con una nuova ordinanza pubblicata a tarda sera il sindaco Dionigi Deledda dopo alcuni incontri con i commercianti del paese. Sempre nella stessa ordinanza è stato prorogato l’obbligo di indossare la mascherina h24 fino al 27 settembre.
E a Gavoi ci sono due nuovi positivi al covid, uno di questi è un dipendente comunale. Per questo il sindaco Giovanni Gugusi ha annunciato, di avere chiuso precauzionalmente il municipio.
Il primo cittadino ne ha dato notizia attraverso un comunicato pubblicato nel sito del Comune sempre ieri notte. ” “L ‘Ats ci ha reso noti due nuovi casi di positività al covid 19 – è scritto nella nota – Uno di questi è un dipendente comunale, non presente al lavoro dal 10 settembre scorso. Precauzionalmente ci siamo attivati per far eseguire in modo tempestivo i tamponi a tutto il personale e la sanificazione degli uffici.
Momentaneamente l’attività amministrativa in presenza è sospesa.
Vi terremo costantemente informati. Raccomandiamo ancora a tutti prudenza e responsabilità nel rispetto delle norme sanitarie”.
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Migranti: una settantina di irregolari rintracciati su Carso
Operazione Polizia frontiera Trieste e Esercito.Afgani,bengalesi
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TRIESTE
18 settembre 2020
11:03
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Una settantina di persone irregolari sono state rintracciate la notte scorsa sul Carso triestino, dopo essere entrate clandestinamente in territorio italiano. Si tratta, come accertato dalla Polizia di frontiera e dall’Esercito, che hanno agito nell’ambito dell’operazione Strade sicure, di migranti che hanno viaggiato lungo la cosiddetta ‘rotta balcanica’.
Tutte le persone rintracciate sono maschi, in parte di nazionalità afghana, in parte provenienti dal Bangladesh.
I migranti irregolari sono stati portati in commissariato a Fernetti (vicino al confine con la Slovenia) dove sono in corso le procedure per l’identificazione.
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Tv: Luca Zingaretti è “Il re” in nuova serie su Sky
Primo ciak a fine anno, è il primo prison drama italiano
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18 settembre 2020
10:08
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Luca Zingaretti sarà il protagonista di nuova produzione Sky Original, Il re, il primo prison drama italiano. Lorenzo Mieli e The Apartment producono con Wildside, entrambe parte del gruppo Fremantle, la serie, in otto episodi diretti da Giuseppe Gagliardi (1992, 1993, 1994, Non Uccidere).
La sceneggiatura de Il Re è di Stefano Bises, Peppe Fiore, Bernardo Pellegrini, Davide Serino. Primo ciak tra la fine dell’anno in corso e l’inizio del 2021, le riprese si svolgeranno fra Roma, Torino e Trieste. Il distributore internazionale de Il Re è Fremantle.
“Bruno Testori – spiega Zingaretti parlando del suo personaggio – è un personaggio cupo, maestoso, contorto, controverso, un Re per l’appunto. Interpretarlo è una sfida che ho accettato subito e che mi affascina, seguendone lo sviluppo, di pagina in pagina sempre più”.
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La vicenda è ambientata al San Michele, un carcere di frontiera dove il direttore Bruno Testori (Zingaretti) esercita la sua personale idea di giustizia, il suo quarto grado di giudizio, al di sopra della legge dei tribunali e dei codici di procedura penale.
“Luca Zingaretti, attore tra i più popolari e amati, arriva – annuncia Nicola Maccanico, Executive Vice President Programming Sky Italia – nel mondo Sky, in un ruolo a tinte dark che non assomiglia a nulla che abbia già fatto, protagonista di una storia perfettamente calata nel presente e nella sua complessità. Questo è probabilmente quanto di più esplicativo possibile della direzione che abbiamo intrapreso col nostro lavoro sulla serialità, di come vogliamo estendere il perimetro dei nostri Originals e, più in generale, di qual è l’identità, la forza narrativa che cerchiamo per le nostre storie”. E spiega ancora: “Siamo felici di avere con noi, specie in un ruolo tanto inedito, Luca, che ha abbracciato con entusiasmo una sfida enorme che ci appassiona. E siamo felici di condividere un nuovo, stimolante progetto con The Apartment e Wildside. Il Re sarà un’altra grande storia targata Sky, un racconto potente che terrà assieme un profondo realismo e alcune delle contraddizioni e paure del nostro tempo. Così potrà diventare un nuovo punto di riferimento nel percorso di evoluzione della narrazione televisiva”.
Lorenzo Mieli, ceo di The Apartment, aggiunge: “Dar vita a una nuova serie e a un nuovo personaggio è sempre importante. Farlo con Luca Zingaretti protagonista è un passo davvero significativo nel panorama della serialità italiana. Per arrivare fin qui, fino a Il Re, ci sono voluti anni di lavoro insieme con Luca e gli scrittori. E ora siamo davvero felicissimi di dare vita con Sky al primo prison drama italiano e al suo protagonista: il controverso direttore di un carcere, dove nessuna delle leggi dello Stato ha valore, perché il bene e il male dipendono dal suo giudizio. Un uomo apparentemente forte, posseduto in realtà da un ingombrante dark side. Il Re è una sfida e, come dovrebbero sempre fare le buone serie e i personaggi originali, l’obiettivo è stupire e spiazzare gli spettatori”.
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Emis Killa e Jake La Furia, “orgogliosamente rapper”
I due artisti per la prima volta insieme nell’album 17
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18 settembre 2020
11:04
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La dichiarazione d’intenti è chiara fin dalle prime battute: “Qui non si trappa”. Emis Killa e Jake La Furia, per la prima volta insieme per l’album di inediti dal titolo “17” (Sony Music), scritto a quattro mani e in uscita domani, ribadiscono così il loro essere orgogliosamente rapper. “Così chi si avvicina al disco, saprà immediatamente che non ci troverà né pop, né trap”, dicono i due artisti. “La trap non è il male, ma è diventato un fenomeno enorme il cui ultimo interesse è fare buona musica – argomenta Jake La Furia -. Trovi di tutto in giro e anche cose che fanno schifo diventano un successo a colpi di visualizzazioni. Ma non è un dito puntato contro la trap che conta artisti di livello come Capo Plaza, Sfera Ebbasta o Lazza, ma contro chi non sa fare”. Ma è soprattutto la volontà di celebrare la scuola che ha reso il rap il genere più ascoltato in Italia oggi.
Il disco è nato dalla profonda e lunga amicizia che lega i due, che vantano oltre 20 dischi di platino e hit che hanno segnato intere generazioni. “Qualcuno deve averci chiesto perché non facevamo un disco insieme. E così, alla fine, l’abbiamo fatto durante uno slot libero per entrambi”, dopo aver già collaborato nei brani “Di tutti i colori”, “Non è facile”, “Fuoco e Benzina”.
Un anno scarso di lavoro, e disco pronto ad uscire il 17 aprile, in pieno lockdown. E proprio l’iniziale data di uscita, ma soprattutto il tatuaggio che entrambi sfoggiano (in onore della data di nascita di tutti e tre i figli che hanno – due Jake, uno Killa -) e il fatto che sia un numero ricorrente nelle loro vite, ha portato senza troppi ripensamenti alla scelta del titolo. “Altro che portasfortuna”. Ma ad accomunarli c’è molto altro: lo stesso modo di pensare il rap, la stesa attitudine “tamarra” come spiega Jake La Furia (“sia io che Emis siamo un po’ arrogantelli, spocchiosetti, ma è un punto di forza per riuscire a scrivere nel modo in cui facciamo, anche duro”), la stessa voglia di rivalsa che li ha portati in vetta all’hip hop italiano. E il risultato è un lavoro pensato e costruito alla pari. “Stesso numero di pezzi chiusi, stesso numero di battute.
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Abbiamo fuso tecniche, stile e flow”, raccontano. E come da tradizione per il rap, non si sono fatti mancare collaborazioni. “Merito soprattutto mio – rivendica Killa – e delle mie capacità da pr”. Nel disco fanno capolino Salmo e Fabri Fibra, Lazza, Massimo Pericolo, Tedua. E numerosi sono i produttori che hanno preso parte al progetto: Big Fish, Chris Nolan, Boss Doms, Low Kidd, 2nd Roof e gli internazionali X-Plosive e Abaz, Dat Boi Dee, Kid Caesar e Young Satana. Senza timore di perdere il fil rouge del disco. “E’ come avere una tavolozza con tutti i colori. Non possono non star bene insieme – dice ancora l’ex giudice di The Voice, che non disdegnerebbe di tornare in tv -. Sono le vie di mezzo che non vanno bene”.
“Non siamo stati guidati dai grandi nomi – aggiunge il fondatore dei Club Dogo -, ma dalle sonorità che ognuno di loro poteva aggiungere al progetto”.
Il parallelo con l’esperienza fatta da J-Ax e Fedez, ai tempi di Comunisti col Rolex, lo ritengono un po’ forzato: “Il loro progetto era molto pop, ma magari riuscissimo ad avere il successo che hanno avuto loro”, precisa Jake La Furia, che poi sollecitato sull’appello lanciato da Ghali a esporsi sul caso Willy, spiega che “la gente dovrebbe smettere di aspettarsi che gli artisti dicano la loro su qualunque cosa. Siamo artisti, non opinion leader. E non voglio che nessuno mi venga a rompere per espormi o non espormi su qualcosa. Devono essere le istituzioni a parlare”.
Domani, insieme all’album, sarà disponibile anche il singolo Medaglia, dopo Malandrino che ha anticipato il disco. In progetto anche la possibilità di portare il disco live, Covid permettendo, tra la primavera e l’estate prossima.
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Pena ridotta a 5 anni allo stupratore ‘lei troppo disinvolta’
Giudici, attenuante esasperazione marito per moglie infedele
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MILANO
18 settembre 2020
11:09
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Ha costretto la moglie a subire violenza sessuale, ed è stato poi arrestato e condannato. Ma i giudici di Milano hanno stabilito in Appello una riduzione della pena a causa dell’esasperazione del soggetto dovuta ai continui tradimenti di lei, subiti a lungo passivamente, come riporta oggi il Corriere della Sera.
L’aggressione e la violenza erano avvenuti l’8 giugno 2019 a Vimercate (Monza), in una roulotte. Per questi reati l’uomo, un romeno di 63 anni (come la moglie, sua connazionale, di 45) era stato condannato in Tribunale a Monza in rito abbreviato a 5 anni.
Che ora a Milano la Corte d’Appello abbassa a 4 anni e 4 mesi con un verdetto nel quale, più della limatura di pena in sé, risalta la motivazione: e cioè l’idea che, in un “contesto familiare degradato” e “caratterizzato da anomalie quali le relazioni della donna con altri uomini”, l’intensità del dolo di quei tre reati sia attenuata dal fatto che l’uomo “mite” fosse stato “esasperato dalla condotta troppo disinvolta della donna”, condotta “che aveva passivamente subìto sino a quel momento”.

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