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DALLE 09:18 ALLE 17:59 DI GIOVEDì 28 FEBBRAIO 2019

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Eletta giunta regionale Trentino A.Adige
Allargata a 6 assessori, confermata staffetta dei 2 governatori

BOLZANO28 febbraio 201909:18

  • Il consiglio regionale del Trentino Alto Adige ha eletto, ieri sera, la nuova giunta regionale, allargata da 5 a 6 membri (3 italiani, 2 tedeschi e un ladino) per garantire il vicepresidente tedesco, previsto dallo Statuto d’autonomia. Presidente della Regione è stato eletto il governatore altoatesino Arno Kompatscher e vicepresidente il suo omologo trentino Maurizio Fugatti, che a metà legislatura si alterneranno alla guida della giunta regionale. Vicepresidente di lingua tedesca è invece Waltraud Deeg, mentre la giunta viene completata dagli assessori Manfred Vallazza (ladino), Claudio Cia e Giorgio Leonardi.

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La proposta di delibera è stata approvata con 37 favorevoli, 17 contrari e 9 astensioni. La nomina degli assessori è avvenuta a scrutinio segreto, divisa per gruppo linguistico. Thomas Widmann si è dimesso da vicepresidente del consiglio regionale, dopo essere entrato nella giunta provinciale. Eletto al suo posto il presidente del consiglio provinciale, Josef Noggler.

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Migranti: Conte, Italia lasciata solaAbbiamo salvato l’onore dell’Europa, ma problema riguarda tutti

28 febbraio 201910:46

  • Sull’immigrazione “non bisogna lasciare margini di azione ai trafficanti di esseri umani, ma nessuno è autorizzato a chiudersi nel suo orticello. Finora l’Italia è stata lasciata sola ed ha salvato l’onore dell’Europa, ma se continuiamo a procedere secondo miopi convenienze l’Europa continuerà ad avvolgersi in una spirale di crisi da cui non usciremo. E’ un problema che riguarda tutti”.
    Lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla presentazione della Relazione annuale dell’intelligence.

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Si reinsedia sindaco Lamezia TermeMascaro:andare avanti,troppe tematiche attendono una risoluzione

LAMEZIA TERME (CATANZARO)28 febbraio 201910:58

  • Si è reinsediato il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro rientrato nel possesso delle proprie funzioni dopo l’accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso contro il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme emesso nel 2017 per infiltrazioni mafiose.
    Mascaro è giunto nel piazzale antistante la sede del Palazzo comunale dove è stato accolto da un applauso. Smentite alcune voci che erano circolate circa le sue possibili dimissioni all’indomani del reinsediamento.
    “La determinazione – ha detto Mascaro parlando con i giornalisti dopo avere nuovamente indossato la fascia tricolore – è di andare avanti. Oggettivamente ci sono troppe tematiche che attendono una pronta risoluzione come, ad esempio, l’approvazione del Piano strutturale comunale”.

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Mattarella: ‘Soddisfatto se Paese pensasse a prossimi decenni”Con capacità di affrontare futuro e progettarlo’

28 febbraio 201916:34

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’ateneo Iulm a Milano in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. “Non aspiro che il nostro Paese ragioni in termini di secoli, sarebbe ampiamente sufficiente e sarei pienamente soddisfatto se ragionasse in termini di decenni – ha detto il Capo dello Stato -. Con la capacità di essere pronti per affrontare il futuro e per progettarlo”.”La nostra Europa attraverso la sua cultura ha sviluppato il suo futuro in mezzo a tanti ritardi, tanti errori, tanti scontri fratricidi, tanti orrori”, ha detto ancora il presidente Mattarella nel suo saluto. “Il suo tessuto culturale comune che ha sempre superato i suoi confini ha consentito all’Europa di andare avanti, di progredire – ha concluso -. La capacità e la cultura le hanno assicurato di andare oltre il presente”.”L’amore per la cultura è amore per sé stessi, amore per il futuro, il proprio e quello comune”, ha sottolineato Mattarella. Il Capo dello Stato ha ringraziato “molto la rappresentante degli studenti”, Martina Bosin, “che ha evocato il dinamismo dell’innovazione e del progresso”. “Quanto ha evocato, cioè la capacità di essere pronti, di essere capaci, di affrontare gli eventi, gli imprevisti, le nuove sponde, i nuovi traguardi, le condizioni che si creano di volta in volta sempre nuove – ha concluso -. È questo che contrassegna l’esigenza che tutti avvertiamo, questa capacità di guardare al futuro, di non essere prigionieri catturati dal presente, condizionati dal contingente”.

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Pizzarotti,Governo imbarazzante su ForumEvento Unesco su cultura alimentare era in agenda a fine marzo

PARMA28 febbraio 201911:23

  • Una decisione “inspiegabile quanto imbarazzante”. Così il sindaco di Parma Federico Pizzarotti oggi in una nota si rivolge al Governo e chiede spiegazioni sulla “riflessione a livello politico” avviata a Roma sullo svolgimento nella città Ducale del quarto Forum Unesco sulla cultura alimentare e le industrie culturali, inizialmente previsto il 21 e 22 marzo.
    Pizzarotti rende nota una lettera inviata il 26 febbraio al Comune di Parma dal direttore generale per la Promozione del sistema Paese, dicastero degli Affari Esteri, in cui si legge che “il Governo ha ritenuto di approfondire l’intera questione del Forum e sta conducendo una riflessione, a livello politico, tanto sulle date più adatte per tenere questa iniziativa quanto sulla sede più opportuna in cui realizzarla”. “Una figuraccia internazionale”, tuona il sindaco del centro emiliano, “Parma non lo merita. Chiedo al Governo spiegazioni chiare, invitandolo a ritornare sui propri passi”.

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Salvini, dimezzare tempi burocraziaE’ momento accelerare, sostenere aziende che funzionano

TRIESTE28 febbraio 201912:12

  • “Mi impegno a dimezzare i tempi di burocrazia, legittimazione, Tar, Corte dei Conti, la Via, l’Anac e tanti altri, perché i privati possano essere messi in condizione di fare bene il lavoro”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini intervenendo alla consegna della nave Costa Venezia. “I numeri che arrivano dall’altra parte del mondo e europei, della locomotiva tedesca, non sono positivi, è il momento di accelerare, sostenere in ogni modo le aziende che funzionano”.

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Candidati Pd, scontro su giustiziaZingaretti, non credo alla giustizia a orologeria

28 febbraio 201913:35

  • “La giustizia italiana é malata, l’ho pensato per certe cose capitate a Berlusconi, a Mastella, perfino per certe intercettazioni della Raggi. Colpisce nomi illustri e se ne parla, ma tanta gente subisce ingiustizie. Va riformata a prescindere di chi é colpito”. Così Roberto Giachetti al confronto tra i candidati alla segreteria Pd su Sky Tg 24. “Rispetto per i magistrati”, ribatte Maurizio Martina. E Nicola Zingaretti: “Non credo alla giustizia a orologeria”.

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Conte, presto riforma codice appaltiPremier, sbloccheremo i cantieri

febbraio 2019

14:06

  • “Sto lavorando personalmente a un decreto legge per riformare il codice degli appalti e sbloccare i cantieri”. Lo ha annunciato, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte ai governatori nel corso della riunione ancora in corso a Palazzo Chigi.
    Ambiente: Conte, aiuteremo le regioniIncontro con governatori è andato molto bene

febbraio 201914:36

  • “L’incontro è andato molto bene: ci sono 11 miliardi da spendere con il “Piano Proteggi Italia”. Ci hanno chiesto di essere aiutati e lo faremo. Il governo c’è”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte, al termine della riunione con i governatori.

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Tav: Conte, sto studiando i dossierOggi vedo Toninelli ma sul codice degli appalti

28 febbraio 2019

14:37

  • “Sulla Tav io stesso sto studiando bene il dossier, quindi ci riuniremo per discutere tutti assieme. Oggi incontro Toninelli sul codice degli appalti”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte, al termine della riunione con i governatori.
    Conte,Sbloccacantieri prossima settimanaSiamo qui per realizzare investimenti. Siamo nella fase finale

28 febbraio 201914:41

  • “Lavoriamo al decreto legge per sbloccare i cantieri, siamo qui per realizzare gli investimenti.
    Siamo nella fase finale e penso lo potremo tirare fuori già la prossima settimana”. Lo dice il premier Giuseppe Conte dopo l’incontro con le Regioni a Palazzo Chigi.

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Mose: corruttori-accusatori patteggianoTra loro Baita e Minutillo, pena massima 2 anni

VENEZIA28 febbraio 201916:57

  • I grandi accusatori della vicenda Mose, tra i quali Piergiorgio Baita e Claudia Minutillo, indagati a loro volta principalmente per corruzione, hanno patteggiato oggi la pena concordata con i Pm Stefano Buccini e Stefano Ancillotto davanti al Gup Gilberto Stigliano. A patteggiare sono stati Piergiorgio Baita (ex Amministratore delegato della Mantovani), Claudia Minutillo (imprenditrice, ex segretaria di Giancarlo Galan), Mirco Voltazza, Nicolò Buson e Pio Savioli. I primi tre, che dovevano rispondere di corruzione e frode fiscale, hanno patteggiato 2 anni, mentre Buson e Savioli, quest’ultimo solo per reati fiscali, hanno chiuso la vicenda giudiziaria con un anno e 8 mesi. Per tutti, riferiscono i legali, la pena è stata sospesa. Il Gup ha disposto confische per circa 24 mln, per la maggior parte a carico di Baita e Buson, per i ruoli che avevano in Mantovani.
    Meloni, Ppe espelle Orban? Venga in Acre’Fermamente convinti che questa sarebbe la sua casa ideale’

28 febbraio 201916:58

  • “Se Viktor Orban e il suo partito Fidesz dovessero essere espulsi dal Ppe, Fratelli d’Italia proporrà all’Acre di accoglierlo a braccia aperte nella grande famiglia dei conservatori e sovranisti europei. Siamo fermamente convinti che questa sarebbe la sua casa ideale”. Lo afferma il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
    Pd: vogliamo almeno 1 milione ai gazeboMartina rilancia, domenica saranno anche due milioni

28 febbraio 201917:00

  • I candidati alle primarie del Pd puntano a grandi numeri domenica ai gazebo: nel confronto Tv su Sky Nicola Zingaretti ha indicato la cifra di un milione, mentre Maurizio Martina ha parlato di 2 milioni. Roberto Giachetti non si è sbilanciato ma ha insistito su un successo in termini numerici. “Noi siamo gli unici – ha detto Giachetti – che fisicamente selezioniamo la classe dirigente con persone che escono di casa e vanno a votare. Di Maio e’ stato eletto con poche clic, Salvini con 8000 voti”. “Ho negli occhi – ha detto Martina – l’entusiasmo dei ragazzi che hanno sostenuto ciascuno dei candidati.

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Questo e’ uno sforzo collettivo a vantaggio dell’Italia e non solo del Pd: la mia previsione e’ che verranno 2 milioni di persone”. “Improvvisamente – ha detto Zingaretti – queste sono diventate primarie per l’Italia. Il Pd e’ malato ma puo’ diventare una alternativa. Tutto cio’ Passa per la giornata di domenica”.
Giachetti, se Pd va con M5S non ci stoZingaretti, resta, non andremo mai con M5S

febbraio 201917:02

  • “Io sono stato in minoranza nel Pd per anni e sono sempre stato in una cornice condivisa, e diversamente dagli altri mi sono adeguato anche quando non condividevo certe scelte. Dipende dove si vuole andare. Il partito è una comunità e non una caserma:non voglio posti, vado in minoranza. Se però si vuole andare con M5s o far rientrare i fuoriusciti allora non è più il mio partito”. Lo ha detto Roberto Giachetti nel confronto Tv su Sky. Zingaretti ribatte: “Allora resti perchè nessuno vuole andare con M5S”.

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Tv: Auditel, a breve i dati relativi agli ascolti su smartphone e pcL’annuncio del presidente della società di rilevazione, Andrea Imperiali, nel corso della Relazione Annuale 2019

28 febbraio 201917:26

Rivoluzione in casa Auditel. Saranno diffusi a breve i primi dati relativi agli ascolti su smartphone, pc, tablet, smart TV e vari dispositivi OTT. Ad annunciarlo il presidente della società di rilevazione, Andrea Imperiali, nel corso della Relazione Annuale 2019. “Un passaggio fondamentale che rappresenta un primato a livello continentale”, ha sottolineato Imperiali, spiegando che già da dicembre la società ha iniziato la raccolta: i nuovi dati restituiscono ai broadcaster parte dell’erosione che ha interessato la tv, premiando in particolare i programmi organizzati per clip. L’Auditel si aggiorna.   ACQUISTA SU AMAZON

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Il centrodestra si riprende la Sardegna. Premiate le coalizioni
Mannheimer, flop M5s oltre previsioni. Piepoli, ha vinto l’Isola

26 febbraio 201909:54

Il centrodestra si “riprende” la Sardegna, ma i risultati del voto nell’isola non sembrano premiare nessuno degli attori in campo. Nell’alleanza di centrodestra non canta vittoria la Lega di Matteo Salvini che sembrava potesse sbancare le urne mentre tutta la maggioranza di governo ne esce ammaccata, con il M5s, superato anche dal Pd, primo partito, che subisce una vera e propria batosta elettorale. “Oltre ogni aspettativa” commenta il sondaggista Renato Mannheimer. Chi ha vinto veramente, spiega invece un altro sondaggista, Nicola Piepoli, “è la Sardegna”. E non solo per il ragguardevole risultato dell’affluenza che, nonostante la crisi dei pastori, ha visto andare al voto 790.709 elettori, il 53,77%. “Ha vinto chi è stato reputato dai sardi il migliore e non è un caso che fosse il segretario del Partito sardo d’azione” afferma in ricercatore che assicura: “in questa campagna quello che contava era l’atteggiamento archetipico dell’elettore: la popolazione sarda tende a rifiutare chi viene dal Continente”.Tutto il resto, insomma, verrebbe dopo. A cominciare dal fatto che né la Lega né il M5s si erano presentati alle precedenti elezioni regionali. Anche per questo Luigi Di Maio invita ad evitare confronti con le precedenti tornate. E si capisce. Il Movimento Cinque Stelle non aveva partecipato alle regionali del 2014 perché, dissero, non erano “pronti”. Ora a 5 anni di distanza ci hanno invece provato, forti anche dei consensi ricevuti alle ultime elezioni politiche dove i 5 Stelle avevano conquistato il 42% dei voti, confermandosi il primo partito sull’isola che già li aveva premiati alle politiche del 2013. Ma il risultato è stato un flop: il M5s è risultato terzo partito appeso ad una soglia psicologica scesa ormai a quota 10%.Per Matteo Salvini la delusione è stata meno cocente ma altrettanto pungente. Alle politiche in Sardegna, alleata per la prima volta con il Psd’Az, aveva ottenuto il 10,8% alla Camera e l’11,7% al Senato. Ora sale un po’ ma non abbastanza, considerato che anche la Lega non aveva partecipato alla competizione elettorale regionale precedente a quella di ieri. A vincere, ancora una volta, sono state invece le alleanze: ad oltre due terzi di sezioni scrutinate il centrodestra si trovava avanti con quasi il 52 mentre il centrosinistra è al 30,6%. Alle politiche in Sardegna il centrodestra aveva nel complesso ottenuto il 31% e il centrosinistra il 17%.

M5S: Buffagni, con Toninelli perdiamo voti? Non posso rispondere Tria a casa? No ma ognuno faccia suo lavoro

26 febbraio 201911:54

“Non posso rispondere…”. risponde il sottosegretario M5S alla domanda se nel movimento non ci sia il dubbio che le esternazioni del ministro delle Infrastrutture Toninelli facciano perdere voti al M5S. Poi aggiunge: “Danilo Toninelli sta svolgendo un grande lavoro in un Ministero non facile. Non ho voluto rispondere perché una domanda così non meritava risposta e per questo mi sono limitato ad una risata”. “No, questo non compete a me e non ne vedo il motivo”: così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Buffagni risponde, a Circo Massimo, alla domanda se il ministro dell’Economia Giovanni Tria debba dimettersi. “Il ragionamento che faccio – aggiunge – è un altro: ciascuno di noi deve fare il suo lavoro. Se sei andato a prendere un impegno all’1,6 (il riferimento è al rapporto deficit/pil che Tria avrebbe concordato con l’Ue prima del varo della manovra) senza averlo concordato con i tuoi numeri uno, con quelli che avevano i voti, hai generato un danno successivo”.”Bisogna discutere cosa c’è dentro. Va migliorata”: afferma a proposito della legittima difesa. Quanto alla visita del ministro Salvini ad Angelo Peveri, l’imprenditore di Piacenza in carcere per aver sparato a un ladro, per Buffagni “la legittima difesa non ha nulla a che fare con quel caso, Peveri ha fatto una caccia illegale a dei ladri: si può legittimamente difendere sé stessi, ma non andare ad ammazzare uno, e lo hanno detto i giudici. Ho ricevuto due volte i ladri in casa, sono convinto che serva garantire certezza della pena per i ladri e queste persone devono sapere che rischiano a entrare a casa degli altri, ma io ho un bambino di un anno e mezzo e un’arma in casa non la metterei mai”. “Non dobbiamo abbinare un problema che esiste con soluzioni che sono strumentali comunicativamente. La visita di Salvini non ha nulla a che fare con la legittima difesa”, aggiunge.

Salvini, avanti come treniLa gente ci chiede di fare veloce, sbloccare i cantieri

26 febbraio 201912:07

– “A livello nazionale si va avanti compatti. Ho dato la mia parola. Abbiamo un contratto. Abbiamo tante riforme da completare. A livello nazionale si va avanti come treni. La gente ci chiede di fare bene, fare veloce. Ci sono troppi cantieri bloccati, c’è una burocrazia che da 30 anni ostacola il progresso in questo paese. Sulla Tav l’accordo si troverà. Il progetto si può rivedere, risistemare. Però viaggiare in treno è sicuramente più utile e meno inquinante che su gomma”. Così il vicepremier Matteo Salvini, al Giornale radio Rai (Radio1) ai microfoni di Ersilia Carbone. Un commento anche sulle elezioni in Sardegna: “Commovente. Non c’eravamo e ci danno una fiducia straordinaria. Avremo i nostri primi assessori regionali. Già da domani saremo al lavoro per risolvere alcuni problemi che i sardi ci hanno esposto in queste settimane”, ha concluso.
Pedofilia:S.Sede, Pell via da ministero’Caso doloroso, ribadiamo massimo rispetto giudici’

CITTA’ DEL VATICANO26 febbraio 201912:09

– “Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermato le misure cautelari già disposte nei confronti del cardinale Pell dall’ordinario del luogo al suo rientro in Australia, ossia che in attesa dell’accertamento definitivo dei fatti al cardinale Pell sia proibito in via cautelativa l’esercizio pubblico del ministero e come di norma il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età”. E’ quanto ha dichiarato il direttore della Santa stampa vaticana, Alessandro Gisotti, sulla condanna del card. George Pell per abusi su minori. “Una notizia dolorosa, che siamo ben consapevoli ha scioccato moltissime persone non soltanto in Australia – ha aggiunto – Come già affermato in altre occasioni, ribadiamo il massimo rispetto per le autorità giudiziarie australiane. In nome di questo rispetto, attendiamo ora l’esito del processo d’appello, ricordando che il card. Pell ha ribadito la sua innocenza e ha il diritto di difendersi fino all’ultimo grado”.

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Pd a Tria, quali investimenti persi?
Per mancato rispetto patti internazionali e cambio contratti

26 febbraio 201912:09

– “Quali sono gli investimenti persi dall’Italia per il mancato rispetto di patti internazionali, di cambio di contratti e per l’approvazione di leggi retroattive? Quanto tutto ciò ha inciso dal punto di vista della possibilità di posti di lavoro e crescita? Cosa intende fare il governo per riprendere una politica di investimenti che superi l’attuale blocco di grandi e piccole opere che secondo le stime ammonta a circa 36 miliardi di euro?”. Lo chiede al ministro Giovanni Tria il gruppo del Pd della Camera in una interrogazione firmata da Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo, e da Luigi Marattin, capogruppo in commissione Bilancio.

Governo: Bernini (FI), è un freno a manoEquilibrio interno sempre più instabile ed ai limiti

26 febbraio 201912:20

– “Il premier Conte continua a navigare nella sua realtà virtuale e stamani, in un’intervista al Sole 24 ore, ha sfogliato un’altra pagina del suo libro dei sogni assicurando che non ci saranno né patrimoniale né aumento dell’Iva, come se i conti pubblici fossero a posto. Ma è stupefacente apprendere che ‘il governo vuole mettere il turbo al Paese sul fronte delle infrastrutture’. Salvo aggiungere che se l’analisi costi-benefici sulla Tav avrà bisogno di integrazioni ‘le chiederemo agli stessi esperti già consultati’.
Ossia alla commissione Ponti-Toninelli che ha già affossato l’opera”. Così la capogruppo FI al Senato Anna Maria Bernini.

M5S: Renzi, problemi anche in BasilicataSenatore Pd, mi sembra evidente

26 febbraio 201912:27

– “Che i Cinque stelle abbiano un problema mi sembra evidente: prima dovevano vincere in Molise, poi in Abruzzo, in Sardegna, in Basilicata…Io dico che arrivano terzi anche in Basilicata”. Lo dice l’ex premier Matteo Renzi, parlando con i cronisti in Senato.
Consob: Fdi, voto Senato su Savona nulloEspone Istituto a ricorsi e richieste annullamento

26 febbraio 201912:28

– “Il presidente Bagnai con il voto di oggi in Commissione Finanze sul parere alla nomina di Savona alla presidenza Consob si è assunto una grande responsabilità, che rischia non solo di essere invalidato ma di esporre le future decisioni della Commissione per le società e la Borsa al rischio di ricorsi e di annullamenti, qualora venissero confermati i dubbi di compatibilità di Savona con la nomina a presidente Consob sulla base dei suoi incarichi pregressi”. A dirlo è il senatore FdI, Andrea de Bertoldi. “Dubbi – sostiene – che non sono stati fugati e che l’audizione della scorsa settimana di Savona aveva rafforzato.
Per questo avevo chiesto al presidente Bagnai di soprassedere al voto e di audire enti pubblici ed esperti al fine di verificare la sussistenza o meno di cause di incompatibilità. Cosa che purtroppo non è avvenuta”. “Per questa ragione – continua – ho inviato al presidente Bagnai e alla presidente Casellati una lettera con cui chiedo l’annullamento del voto per invalidità”.

Buffagni, migliorare legittima difesaLa visita di Salvini a Peveri non c’entra con tema

26 febbraio 201912:30

– “Bisogna discutere cosa c’è dentro.
Va migliorata”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Buffagni, a Circo Massimo, sulla legge per la legittima difesa. Quanto alla visita del ministro Salvini ad Angelo Peveri, l’imprenditore di Piacenza in carcere per aver sparato a un ladro, per Buffagni “la legittima difesa non ha nulla a che fare con quel caso, Peveri ha fatto una caccia illegale a dei ladri: si può legittimamente difendere sé stessi, ma non andare ad ammazzare uno, e lo hanno detto i giudici. Ho ricevuto due volte i ladri in casa, sono convinto che serva garantire certezza della pena per i ladri e queste persone devono sapere che rischiano a entrare a casa degli altri, ma io ho un bambino di un anno e mezzo e un’arma in casa non la metterei mai”. “Non dobbiamo abbinare un problema che esiste con soluzioni che sono strumentali comunicativamente. La visita di Salvini non ha nulla a che fare con la legittima difesa”, aggiunge.

M5S: Fattori, regola due mandati aureaDi Maio deve fare solo il capo politico, troppi incarichi

26 febbraio 201912:32

– “Secondo me Luigi deve fare solo il capo politico che è già un impegno enorme. Non dovrebbe ricoprire tutti gli incarichi che sta ricoprendo. Cioè dovrebbe fare il vicepremier, che è quello per cui è stato eletto, e il capo politico. Il resto gli ruba solamente tempo e ci sono persone altrettanto preparate che possono sostituirlo. Bisogna imparare a delegare quando si fa i capi”. Lo afferma Elena Fattori, senatrice M5s, a Rai Radio1. “Fare un direttorio di fedelissimi è l’ultima cosa da fare.
Si creano dissapori. Ci sono tante anime in un movimento e bisogna ascoltarle tutte. Per esempio le persone si eleggono, si scelgono le più rappresentative. Questa è democrazia, non partitocrazia. La regola dei due mandati secondo me è una regola aurea. È più che sufficiente. E’ una regola importante del Movimento. Spero che ora ci sia un bel confronto, un bel dialogo e delle scelte consapevoli. Ultimamente le ultime votazioni sono state solo ratifiche di decisioni già prese”, conclude Fattori.

Governo, Giacomoni (Fi),c’è patrimoniale”Sono al lavoro per applicarla subito dopo le europee”

26 febbraio 201912:37

– “Secondo voi il Conte che oggi promette tagli di tasse e opere pubbliche è lo stesso che presiede un governo che ha aumentato la pressione fiscale, bloccato la Tav e gli investimenti e preso in giro i risparmiatori truffati dalle banche?”. Lo scrive su Linkedin Sestino Giacomoni, vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera e membro dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia.
“Se la tassazione rimane invariata e diminuiscono le agevolazioni fiscali”, fa notare Giacomoni, “vuol dire che aumentano le tasse, ma questo forse Conte non lo sa”. “Sarebbe bene – prosegue il deputato di Forza Italia- che ci spiegassero anche perché in Aula hanno votato contro un ordine del giorno di Forza Italia, che impegnava formalmente il governo ad escludere l’introduzione di una patrimoniale. Vuol dire che già sono al lavoro per applicarla subito dopo le europee e magari arriverà anche un bel prelievo dai conti corrente sopra i 5000 euro”.

Mattarella, priorità cura del territorioE’ una priorità per l’Italia, pesa anche su economia

VITERBO26 febbraio 201912:40

– “In Italia molte delle emergenze, delle calamità naturali sono dovute, o aggravate, da una scarsa cura del territorio. Questo è un tema centrale e deve essere una priorità per l’Italia, non solo per la salvaguardia della bellezza ma è decisivo anche per lo sviluppo economico”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Viterbo all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università della Tuscia.
Siae, sostegno a proposta su quote radioMogol a associati, impatto positivo sulla produzione nazionale

26 febbraio 201912:37

– La Siae si schiera a sostegno della proposta di legge della Lega per la valorizzazione della musica italiana nelle radio, riservando alla produzione nazionale un terzo della programmazione giornaliera. “Tale iniziativa avrebbe un impatto positivo sul mercato radiofonico italiano, generando maggiori introiti in diritti d’autore e in diritti connessi e contribuendo ad aumentare la quantità di musica prodotta in Italia”, scrive in una lettera agli associati il presidente Giulio Rapetti Mogol, invitandoli a sostenere la proposta.
Secondo Mogol, “la proposta di legge richiama altri esempi in Europa, come il sistema delle quote, utilizzato da molto tempo in Francia”. “In base ai nostri dati medi di ripartizione dei diritti d’autore, relativi al periodo 2010-2017, su 10 stazioni radiofoniche, soltanto 4 rispetterebbero la soglia del 33% della proposta di legge”. “Qualsiasi vostra iniziativa – conclude – sarà preziosa affinché si affermi il principio che la musica italiana fa parte del nostro patrimonio culturale”.         [print-me title=”STAMPA”]

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POLITICA

Pedofilia: summit in Vaticano, il dolore dei vescovi. ‘Spesso ciechi’
Seconda giornata dei lavori alla presenza del Papa, commosso davanti alle testimonianze delle vittime. Mons. Cupich: “Madri e padri ci hanno chiamato a rendere conto”

CITTA’ DEL VATICANO22 febbraio 2019 14:41

Seconda giornata del summit sula pedofilia in Vaticano con la testomonianza delle vittime degli abusi. Il cardinale arcivescovo di Chicago, Blase J. Cupich, nella sua relazione ha sottolineato come ” i vescovi siano stati spesso ciechi davanti ai danni degli abusi”. “Madri e padri ci hanno chiamato a rendere conto, semplicemente perché non riescono a capire come noi, vescovi e superiori religiosi, siamo stati spesso ciechi di fronte alla portata e ai danni degli abusi sessuali sui minori. I genitori stanno testimoniando la duplice realtà che deve essere perseguita oggi nella Chiesa: uno sforzo incessante per sradicare gli abusi sessuali del clero e il rifiuto della cultura clericale che tanto spesso ha generato quell’abuso”. “Anche il Papa ieri si è commosso” davanti alle video-testimonianze delle vittime .” Non so se ha pianto ma era coinvolto anche lui”. Lo dice ai giornalisti mons. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente di Comece all’uscita dei lavori del summit sulla Protezione dei minori in corso in Vaticano. “È una grazia – ha aggiunto – poter ascoltare queste testimonianze. C’è qualche vescovo che dice che i giornali attaccano la Chiesa ma non è vero, se ne parlate ci fa del bene”. Sul tema del giorno ha osservato: “E’ una cosa importante che abbiamo questa accountability, non è una cosa di forma”.

Tav: Berlusconi, Salvini si è correttoImportanza infrastruttura va oltre collegamento con Lione

CAGLIARI22 febbraio 201915:51

– “Matteo Salvini si è corretto, la Tav si deve fare”. Così Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti in Sardegna. Il presidente di Fi era intenzionato a chiedere conto al leader della Lega della Tav che secondo il Cavaliere è un’infrastruttura che non solo collega Torino con Lione ma che collega Lisbona a Kiev.
Manovra bis: Giorgetti, non servirà”È già tutto scritto nella legge di bilancio”

22 febbraio 201915:51

– “Pensiamo di no, peraltro è già tutto scritto nella legge di bilancio”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto se sarà necessaria una manovra correttiva, a margine di un evento sull’industria aerospaziale lombarda a Palazzo Pirelli.
Formigoni: M5s, pugno duro a corruzioneDa governo M5S dichiarata guerra a corruzione

22 febbraio 201915:59

– “Grazie al Movimento 5 Stelle questo governo ha dichiarato guerra alla corruzione. Guerra a un cancro che prosciuga l’Italia da decenni, perpetrato da una politica corrotta, da clientele, amici di amici, appalti e favori. Da oggi in Italia c’è un Governo che usa il pugno duro, durissimo”.
Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Buffagni per il quale “Formigoni è solo il primo di tanti che verranno colpiti dalla legge SpazzaCorrotti voluta dal M5S.
Niente più favori per i colletti bianchi e la politica, se sei un corrotto o un corruttore finisci dritto in carcere e ci rimani. Punto. Altro che servizi sociali come avvenuto per qualcuno in un recente passato…”.
Conte, Pil non è unico dato benessereNon concentrare programma governo solo su homo economicus

22 febbraio 201916:03

– “Non possiamo solo concentrarci sul Pil, che ci serve perché è un parametro fondamentale, che però dobbiamo integrare con indicatori del benessere equo e sostenibile che abbiamo già peraltro introdotto nel Def”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte all’evento “Lo Stato dei beni comuni: i sindaci nell’aula di Montecitorio”. “Non dobbiamo basare la programmazione economica solo sull’homo economicus”, insiste il premier.
Regione sarda porta Governo in tribunaleAzione per ottenere 285 milioni trattenuti dallo Stato

CAGLIARI22 febbraio 201916:14

– La Regione Sardegna porta il Governo in tribunale sulla vertenza accantonamenti. E’ stato depositato oggi a Cagliari il ricorso contro il Ministero dell’Economia e contro il presidente del Consiglio Giuseppe Conte “per l’accertamento del diritto di credito pari a 285,3 milioni di euro per il 2018 oltre a 33,4 milioni per ogni annualità 2016, 2017, 2018”.
Una decisione all’indomani dall’impugnazione, sempre da parte della Giunta regionale, dell’ultima legge di stabilità nazionale a seguito della sentenza dell’11 gennaio scorso con cui la Corte Costituzionale invitava il Governo a trovare un accordo equo in termini di accantonamenti senza esercitare “principi tiranni” per la necessità di salvaguardare le casse nazionali.
Renzi, andremo a processo, non scappiamoFiero della difesa dei miei genitori, vedremo chi ha ragione

RINO22 febbraio 201920:01

– “Sono fiero e orgoglioso che mio padre e mia madre vogliano difendersi in un processo. Sono orgoglioso di essere loro figlio e ai magistrati dico: noi non vogliamo impunità, immunità, scambi per non andare a processo.
Noi non scappiamo come fanno gli altri, vogliamo andare in quell’aula. Perché lì vedremo chi ha ragione e chi torto”. L’ex premier Matteo Renzi torna a parlare così dell’arresto dei genitori dal palco del Lingotto di Torino.
Renzi, non molliamo, non siamo finitiAuguri a Chiamparino, si contrappone a cialtroni nazionali

TORINO22 febbraio 201920:14

– “Di fronte alle difficoltà tutti ci dicono che siamo finiti, ma noi siamo quelli che restano e che non mollano mai”. Matteo Renzi ha ripreso con queste parole, al Lingotto di Torino, il tour per la presentazione del suo libro, che aveva interrotto per l’arresto dei genitori. L’ex premier è stato accolto dalla standing ovation di una Sala Gialla gremita.
Tra i primi ringraziamenti quello a Sergio Chiamparino: “In bocca al lupo per la campagna che nei prossimi mesi lo vedrà contrapporsi ai cialtroni nazionali”.
Autonomia: Buffagni, va fatta beneNon giocare su aspettative persone. Nodi anche su scuola-risorse

22 febbraio 201920:23

– “Qualcuno si è dimenticato di due nodi fondamentali, istruzione e risorse e sulla scuola non si scherza!Non mi piace che si giochi sulla pelle delle persone, per me le cose se si vogliono fare le si deve fare bene e in trasparenza, non a titoli”. Lo afferma il sottosegretario M5S Stefano Buffagni, interpellato sul dossier Autonomia. “I cittadini di tutta Italia vanno rispettati”, spiega Buffagni che, quando era consigliere regionale lombardo, è stato tra i sostenitori del referendum sull’Autonomia.
Berlusconi, Ppe si allei a ConservatoriSfida del mondo adesso è Cina contro Occidente

22 febbraio 201920:24

– “Il Ppe deve lasciare i socialdemocratici e mettersi con i conservatori di destra, e poi cambiare l’Europa. Io con le conoscenze che ho posso aiutare a cambiare l’Europa”. Lo dice Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, ospite di Pomeriggio Cinque. Più in generale, sulla politica estera, l’ex premier afferma: “Dobbiamo mettere insieme una forza occidentale che includa la Russia e sappia contrastare il dominio della Cina. La grande sfida che il mondo ha davanti è questa: Cina contro Occidente. E il signor Berlusconi che ha un po’ di esperienza da statista – aggiunge parlando di sé in terza persona – si rende nuovamente utile per far sì che non si realizzi”.
L’Espresso rinasce tra Europa e veritàDal 24/2 settimanale si rinnova, ‘luogo dove confrontarsi’

22 febbraio 201917:36

Nasce il nuovo L’Espresso e sarà come ”un luogo di carta dove confrontarsi”, nello spirito guida di due parole che davano anche il titolo alla serata di presentazione dello storico settimanale: Europa e Verità. ”Parole fuori moda”, sottolinea dal palco il direttore Marco Damilano, ma il nuovo L’Espresso – in edicola da domenica 24 febbraio con La Repubblica – non punta certo ad essere glamour quanto a indagare la sostanza dei fatti, ”raccontare sempre qualcosa che non si sapeva prima”, difendere i diritti ”che non sono mai del tutto acquisiti”, perchè ”il giornalismo è prima di tutto un lavoro di ricerca”. E allora spazio alle inchieste (questa volta in copertina quella dedicata a Matteo Salvini e al suo viaggio in Russia), ma anche ai Reportage , alle Idee nel paginone centrale, alla Parola della settimana (qui è Insieme), per concludere con le Storie, racconti lunghi, quasi sempre veri ma a volte di fantasia, dall’Italia e dal mondo. Parte così una fase nuova, che vuole percorrere nuove strade non soltanto per la testata nata nel 1955 ma per ritrovare il senso stesso del fare giornalismo oggi: ”coniugando insieme fedeltà alla tradizione e modernità, con cambiamenti importanti”, chiosa l’editore, il presidente del Gruppo Gedi Marco De Benedetti. Di questo si è parlato nell’affollato Teatro Argentina di Roma, dove in una serata intervallata dalle letture di Isabella Ragonese – a partire simbolicamente dalle pagine di Anna Politkovskaja – si sono confrontati sul palco intellettuali e giornalisti, da Marcelle Padovani a Roberto Saviano, da Javier Cercas a Massimo Cacciari, con ovviamente la parola della testata a partire dal direttore Marco Damilano e dal vicedirettore Lirio Abbate. Se Padovani snocciola i numeri negativi del suo Nouvel Observateur ad ostentare una doccia di realtà (”abbiamo adottato una linea simile e negli ultimi cinque anni siamo passati da 530 mila copie a 230 mila ma ci siamo stabilizzati”) e invoca come un miraggio ”la notizia, perchè di notizie ne vedo troppo poche”, in conclusione Cacciari spiega che a suo avviso ”la notizia non esiste più e non ha più senso”. Nel mezzo si colloca la ricerca della verità che per Saviano è travolta dal fattore dinamico della velocità, in un mondo in cui il presidente degli Stati Uniti twitta insulti contro i giornalisti senza che nessuno si scomponga, in cui ”il web ha preso il posto del quotidiano, i quotidiani quello dei settimanali e ai settimanali è affidato un ruolo tutto da definire”. C’è lo spazio di quel ”ritardo che è fondamentale per pensare”, dice lo scrittore citando un libro di Thomas Friedman, e in cui ”bisogna resistere”, per ”creare un punto di vista non istantaneo”. ”La verità è nel dire no”, sostiene invece Cercas, che cita l’esempio di Pasolini e Sciascia per l’Italia, ma non nasconde che ”oggi la menzogna ha un potere straordinario”. ”Il giornalismo oggi è impotente – aggiunge lo scrittore – non bisogna solo dire la verità ma anche smascherare la menzogna”. Un baluardo contro la menzogna certo, che però conclude Massimo Cacciari, deve avere come missione ”quella di far capire l’utilità e la necessità dell’Europa. Bisogna spiegare ai cittadini che serve per il loro benessere”.

 

POLITICA

Martina al Lingotto, vicini a Renzi
Di fronte al pericolo destre non possiamo dividerci

TORINO22 febbraio 201920:34

– “Esserci era doveroso, innanzitutto sul piano umano. Un partito è una comunità, quando ci sono leadership come quella di Matteo Renzi, che vivono passaggi delicati, è importante essere presenti”. Così Maurizio Martina, candidato segretario Pd, al Lingotto di Torino per la ripresa del tour dell’ex premier. “Di fronte a questa destra pericolosa, non possiamo permetterci il lusso di dividerci – aggiunge -. Se tocca a me, dal 4 marzo si lavora unitariamente. I veri avversari sono Salvini, Di Maio e Berlusconi”.
Berlusconi, M5s incapace, Lega strapperàI 5 Stelle sono un grave pericolo per l’Italia e per l’Europa

22 febbraio 201920:35

– “I grillini sono buoni a nulla ma capaci di tutto: un grave pericolo per l’Italia e per l’Europa”.
Lo dice a Pomeriggio Cinque Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia. Secondo l’ex premier “saranno i fatti a costringere la Lega” a lasciare il M5S “e a venire con noi” dopo le europee.
“Ci saranno molti leghisti – scommette – che imporranno un cambiamento”.
Ue: Meloni, da urne fine patto Ppe-SdConservatori saranno anello alleanza popolari-populisti

22 febbraio 201920:39

– “Spero che dalle urne possa uscire un segnale chiaro che ponga fine a quel patto scellerato tra i socialisti e i popolari che ha tradito gli ideali europei e ci ha consegnato un’Unione che ha calpestato le identità e la dignità dei popoli per fare gli interessi dei burocrati e della finanza speculativa”. Così Giorgia Meloni alla Convenzione di Acre, l’alleanza dei conservatori e riformisti europei che si riunisce a Roma dopo aver formalizzato l’ingresso di Fdi. “Noi non siamo antieuropeisti: lo sono quelli che hanno trasformato un sogno in un comitato d’affari” premette dal palco della convention la presidente di Fdi.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 17:58 DI GIOVEDì 21 FEBBRAIO 2019

ALLE 04:41 DI VENERDì 22 FEBBRAIO 2019

POLITICA

Centrodestra in Sardegna: ‘Successo qui non cambia niente a Roma’
Tra i temi centrali quello del latte. Salvini: ‘Nessuno faccia il furbo’. Berlusconi annuncia l’arrivo di fondi Ue

21 febbraio 2019 17:58

Centrodestra in Sardegna in vista del voto delle Regionali di domenica. ‘Al livello nazionale non cambia niente: sarà una bella notizia per i sardi, ma il governo va avanti fino in fondo’, ha detto Matteo Salvini. “Se vinciamo in Sardegna mi limito a dire che lunedì chiamerò Matteo Salvini…”: E’ la battuta ironica con cui Silvio Berlusconi replica al vicepremier che aveva appena confermato che anche in caso di successo sardo del centrodestra il governo gialloverde sarebbe andato avanti. A quel punto anche Giorgia Meloni ha detto che ci saranno tante telefonate a Salvini. E il vicepremier ha chiosato: “lunedì stacco il telefono…”.LA CONFERENZATra i temi centrali quello della protesta del latte. “Abbiamo avuto io e Tajani – ha detto Silvio Berlusconi – un colloquio interessante con il ministro dell’Agricoltura europeo: invierà una commissione di esperti in Sardegna. Ci ha detto che metterà a disposizione fondi europei per pubblicizzare il pecorino romano in tutte le tv europee”. Lo ha annunciato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Cagliari, nella conferenza stampa del centrodestra.
“Questa è fuori tema”. Così Matteo Salvini ha risposto laconico a una cronista che gli chiedeva se si troverà un’intesa sulla Tav. Ma subito Silvio Berlusconi è intervenuto, insistendo sul punto: “Questa fa parte delle domande che gli farò da martedì…Non potrà stare con il cellulare spento per due giorni…”.

POLITICA

Referendum: Camera, ok alla riforma, va al Senato
A favore M5s e Lega, contro Pd, Fi e Svp, astenuti Fdi e Leu

21 febbraio 201918:23

Sì dell’Aula della Camera alla proposta di legge costituzionale in materia di referendum. Il testo, approvato con 272 voti a favore, 141 contrari e 17 astenuti, ora passa al Senato. A favore della riforma hanno votato M5S e Lega, contro Pd, FI, minoranze linguistiche, mentre Leu e Fdi si sono astenuti.Dopo che il presidente Roberto Fico ha proclamato l’approvazione, tutti i deputati di M5s hanno lungamente applaudito e alcuni di essi si sono alzati in piedi per farlo. Nella Lega solo tre deputati hanno applaudito il via libera al testo. Trattandosi di una riforma costituzionale la proposta richiede quattro passaggi parlamentari.
Tav: ok Camera a mozione maggioranzaRidiscutere integralmente il progetto

21 febbraio 201918:20

– L’Aula della Camera approva la mozione di M5S e Lega sulla Tav. Il testo, passato a Montecitorio con 261 voti a favore, 136 contrari e due astenuti, impegna tra l’altro il governo a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.
Otto impresentabili a regionali SardegnaCinque centrodestra, due del Pd e un autonomista

CAGLIARI21 febbraio 201920:03

– Sono otto i candidati risultati non conformi al Codice di Autoregolamentazione della Commissione antimafia o condannati per la legge Severino. Cinque impresentabili sono del centrodestra, due del Pd e uno di una lista autonomista. I nomi li ha comunicati lo stesso presidente dell’Antimafia Nicola Morra Morra ha spiegato che per cinque candidati “la candidatura non risulta conforme alla disciplina del Codice di autoregolamentazione dell’antimafia perché rinviati a giudizio e con fase dibattimentale in corso. Mentre sono tre i nominativi di candidati che, avendo sentenza di condanna in primo grado, vedrebbero, qualora eletti, sottoposta a sospensione di diritto la loro carica”.
Consob: Savona, voglio usare intelligenza artificiale’Se incompatibile non brigherò per mantenere l’incarico, e sull’età faccio gli scongiuri’

21 febbraio 201920:08

Se la nomina a presidente della Consob sarà giudicata “legittima sarò felice di esercitarne le funzioni altrimenti non brigherò come non ho brigato per mantenere l’incarico”, dice Paolo Savona, in Senato, rispondendo a domande su una eventuale incompatibilità.Sulla sua età in vista di un mandato di sette anni dice: “Per l’età non posso che fare i debiti scongiuri, io me la sento”. E se un giorno l’età dovesse pesare, “vedremo al momento opportuno cosa fare”.”La prima fase della mia ipotetica azione” in Consob, afferma Savona, sarà “creare un gruppo di lavoro per studiare l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella gestione delle informazioni ricevute e quelle raccolte, del processo decisionale interno e dell’attività ispettiva al fine di oggettivizzare queste operazioni”.  L’obiettivo: “Cercare di ridurre la fase interpretativa e soggettiva che è sempre esposta al dubbio”.Paolo Savona garantisce che “se avrà questa carica”, la presidenza della Consob agirà “con molta prudenza. Non è che ora arriva il dittatore che cambia tutto, non è nel mio carattere”.

Di Maio,cittadini indicheranno la stradaNon più pochi a decidere per tanti, ma scegliere insieme

21 febbraio 201920:26

– “Oggi alla Camera abbiamo compiuto il primo passo per approvare il referendum propositivo. È la prima di quattro letture, ma di un’importanza cruciale: quando la riforma sarà conclusa, gli italiani potranno proporre leggi e il Parlamento sarà obbligato a discuterle entro un anno e mezzo, poi si attiverà il referendum. Faremo in modo che la voce dei cittadini possa indicare alla politica la strada da seguire”. Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, commentando l’approvazione alla Camera della riforma che introduce il referendum costituzionale.
“È una riforma costituzionale – aggiunge – che dà più potere alle persone. Anche per questo vogliamo ridurre drasticamente il numero dei parlamentari: meno poltrone, più democrazia diretta.
Un sogno del Movimento 5 Stelle che piano, piano diventa realtà.
Non più pochi a decidere per tanti, ma scegliere insieme”.

POLITICA

Battisti: commutare ergastolo in 30 anni
Difesa a Corte Milano, vale accordo estradizione Italia-Brasile

21 febbraio 201921:06

– Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Pac arrestato a gennaio in Bolivia ed estradato in Italia per espiare l’ergastolo per 4 omicidi, ha chiesto di cancellare la pena del carcere a vita e di commutarla in 30 anni. Il suo legale, Davide Steccanella, ha depositato alla Corte d’Assise d’Appello di Milano l’istanza con cui richiede, tramite un incidente di esecuzione, di applicare gli accordi di estradizione Italia-Brasile che prevedevano una pena di 30 anni.
La difesa, da quanto si è saputo, nella sua istanza fa valere il fatto che l’Italia si è impegnata con il Brasile con un accordo per commutare la pena di Battisti da ergastolo in 30 anni e quell’accordo, che risale all’ottobre 2017, per la difesa è l’unico titolo valido di estradizione presente.
Il sostituto pg Antonio Lamanna ha dato parere negativo all’istanza. “Non intendo commentare le istanze che vengono presentate ai giudici – ha detto l’avvocato Steccanella – e non intendo trattare questa questione sui media”.         [print-me title=”STAMPA”]

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POLITICA: M5S, Grillo: ‘Basta con scontrini… è ora di fare politica vera’ Gruppo di contestatori al Teatro Brancaccio: ‘Ci avete tradito, Grillo si dimetta da Garante’

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AGGIORNAMENTO DELLE 07:47 DI MERCOLEDì 20 FEBBRAIO 2019

v. PRECEDENTE NOTIZIA DI “POLITICA” ULTIMA NOTIZIA IN ORDINE CRONOLOGICO

POLITICA

“Ci avete tradito, Grillo si dimetta da Garante”. Con tanto di cartelli un gruppo di attivisti, che fanno riferimento all’associazione del M5S del 2009, attende Beppe Grillo al teatro Brancaccio, dove il Garante terrà il suo show Insomnia. A guidare la protesta Francesca Benevento, consigliera del Municipio XII di Roma. “Hanno tradito i nostri valori per le poltrone, sono diventati dei portavoce di Salvini”, spiega Benevento esponendo un cartello con un elenco di dossier dove, a suo parere, il M5S ha voltato faccia ai suoi elettori: dalla Tav al Tap, dalla libertà vaccinale al “no” all’immunità fino al “no” alla lottizzazione della Rai”. “No Casaleggio, No Di Maio dal M5S”, recita un cartello mentre un’altra attivista, su un foglio, esprime il proprio dissenso sul voto online sul caso Diciotti: “Rousseau-Trouffeau”. A pochi metri, davanti all’ingresso, due attivisti questa volta fedeli alla linea di Luigi Di Maio espongono la bandiera del M5S. “Abbiamo salvato il governo dal pericolo che in Italia torni Berlusconi”, spiegano.

“Basta con sti c…di scontrini, è ora di fare politica vera”. Lo afferma Beppe Grillo in un passaggio del suo show al Teatro Brancaccio.

“Ma a chi la devo menare ora, vi rendete conto? Sono diventato un comico governativo…oggi alla televisione ho sentito che gridavano “onestà, onestà, e ho pensato che era il M5S e invece cazzo era il Pd”.

“Noi ora siamo al potere, abbiamo una missione quasi impossibile, di far diventare leggermente intelligenti quelli della Lega, perché non è mica possibile coadiuvare i programmi così, perché vivono all’altro mondo”. Poi Grillo si sofferma su Matteo Salvini. “L’unica volta che andava in Europa l’ho incontrato io in aeroporto. Salvini mi ha passato sua madre, io ho detto signora perché non ha preso una pillola? Poi Salvini mi ha scritto una settimana fa con un tweet, l’ha capita una settimana fa….”.

“Macron è uno psicopatico, violentato da una quarantenne quando di anni ne aveva 15…qui sarebbe da Don Mazzi. E quando noi diciamo qualcosa loro dicono “les italiens…”.. ma “vaffanculon…”. Lo afferma Beppe Grillo nel suo show Insomnia facendo riferimento al recente scontro tra Italia e Francia.

Ora “apriamo l’angolo dell’invettiva”.  Grillo, a fine show, apre uno spazio in teatro “dedicato” all’ingiuria. E il primo ad alzarsi, è l’ex senatore Antonio Razzi, vestito con un giaccone rosso. “Ma non ti avevo riconosciuto, sembri Salvini…”, scherza Grillo. Ma Razzi si fa serio e citando la battuta del garante del M5S dopo il voto in Abruzzo (“restituite i 700mila euro donati con ambulanze, turbina e spazzaneve”, aveva detto Grillo a Bologna), afferma: “hai detto qualche cazzata sugli abruzzesi….”. Parole alle quali seguono quelle di uno spettatore abruzzese in sala che si alza e prova a difendere Grillo. “Non litigate”, li ferma l’ex comico nel siparietto che sembra preparato. Poi Grillo scherza: “ma io voglio la turbina, non le ambulanze”. E prima di congedare Razzi, saluta l’Abruzzo: “grande il popolo abruzzese!”.         [print-me title=”STAMPA”]

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POLITICA: IL PUNTO

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POLITICA: IL PUNTO

DELLE 22:21

DI DOMENICA 23 DICEMBRE 2018

POLITICA: IL PUNTO

Manovra, cresce la protesta. Pd e sindacati pronti alla piazza
Sit-in a Camera il 29, ma Salvini,”mi do 7″. Nuova lista Di Maio

Approvata dal Senato, con un voto di fiducia, la manovra passa ora alla Camera il 28 dicembre. Dopo la bagarre in Aula nella notte, i vicepremier festeggiano, non senza problemi al loro interno, e opposizioni e sindacati confederali protestano e annunciano la mobilitazione di piazza. Il Pd chiama a manifestare davanti alla Camera il 29 dicembre contro il governo e la maggioranza, che quel giorno a Montecitorio conta di far approvare definitivamente la manovra economica passata la notte scorsa al Senato in un clima rovente. In un rovesciamento dei ruoli della legislatura passata, quando era soprattutto il M5S a protestare, il principale partito di opposizione denuncia lo svuotamento della democrazia parlamentare, con una legge arrivata all’ultimo momento e senza tempo per esaminarla. In Aula é stato il Pd, stavolta, a gridare ‘onestà’.Maurizio Martina esorta all’unità gli altri candidati al congresso, che rispondono “presente”. La mobilitazione dem proseguirà a gennaio e si annuncia un ricorso alla Corte costituzionale. Anche Forza Italia e Leu bocciano la manovra e Fdi con Giorgia Meloni: “La svolta sovranista non é arrivata”.Difendono invece la legge di bilancio i due vicepremier Matteo Salvini (“mi do 7 come voto, é solo l’inizio di un percorso”) e Luigi Di Maio (che dopo la lista delle cose “fatte” propone un test del ‘vero o falso’, “contro le balle di Natale”). Ma per il Pd non finisce qui e oltre alle barricate alla Camera si chiede di essere ricevuti al Quirinale (lo fa Roberto Giachetti). Andrea Marcucci vuole “un’altra Piazza del Popolo”, come a settembre. “Il Pd fa quello che ritiene di fare – risponde Salvini -. Ieri siamo stati in aula fino alle 3 di notte e sentire dare lezioni di buona economia e di italianità da chi ha portato l’Italia a questo disastro fa sorridere”.Orgoglio Salvini – “Non siamo geni, non abbiamo fatto miracoli, ma siamo persone coerenti e di parola”, dice Matteo Salvini su Fb parlando della manovra, “non sono Batman e non sono Gesù Bambino”, ma “finalmente c’é un governo con le palle”. “Sono contento di aver fatto le tre di notte per dare agli italiani dei fatti, lavoro vero”, aggiunge. Il vicepremier ha elencato quelli che considera successi della legge di bilancio. “In sei mesi abbiamo fatto più noi che altri chiacchieroni in 6 anni – ha aggiunto -, sono stati sei mesi entusiasmanti”.
Di Maio rilancia sulla manovra, dal “fatto” al “vero o falso”.  “Stanno girando un po’ troppe “balle” di Natale sulla manovra del popolo. Così ho fatto questo test. In questi giorni potrete utilizzarlo anche voi sottoponendo a parenti e familiari questi semplici quesiti”. Il vicepremier e leader M5S torna su twitter con un foglietto per difendere il lavoro del governo sulla manovra. Come per il lungo elenco con tutte le promesse mantenute e ‘bollinate’ con un “fatto”, questa volta Di Maio propone una short list di 10 misure da spuntare. E così si legge: – Aumento dell’Iva: falso – Taglio pensioni normali: falso – Taglio pensioni d’oro: vero – Riduzione degli investimenti: falso – Si supera la Fornero: vero – Riduciamo platea reddito cittadinanza: falso – Più tasse per assicurazioni e banche: vero – Taglio spese militari: vero – Aumento della tassazione del gioco d’azzardo: vero – Blocco delle assunzioni dei ricercatori: falso.

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POLITICA TUTTE LE NOTIZIE

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DALLE 08:02 ALLE 20:41

DI VENERDì 21 DICEMBRE 2018

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Sullo stop alle assunzioni scintille fra governo e Inps

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Quota 100 serviva a favorire il ricambio tra neopensionati e giovani lavoratori. Però, per far quadrare i conti di quota 100, per risparmiare, il governo ha dovuto rinviare al lontanissimo 15 novembre del 2019 le assunzioni nel pubblico impiego. Risultato, molti giovani che speravano di poter conquistare in tempi rapidi un posto di lavoro nella pubblica amministrazione dovranno pazientare. E la notizia ha fatto infuriare (forse a sproposito) il presidente dell’Inps Tito Boeri

i della politica: sorpresa, la gestione alla Camera del M5S è superiore a quella della Boldrini

Dieci milioni e quattrocentomila euro di risparmio per il bilancio Camera il prossimo anno, il progetto di bilancio approvato dall’ufficio di presidenza prevede una riduzione rispetto alla spesa 2018 – più alta per via delle elezioni – ma il dato singolare è che il costo di Montecitorio nell’era M5s risulta comunque superiore, anche se di poco, a quello dell’ultima “gestione Boldrini” del 2017. Le spese per la Camera, nel 2019, saranno di 958 milioni di euro, ma nel 2017 ci si era fermati a 950,4 milioni di euro.

l calo delle spese è iniziato nel 2012, come ricorda il comunicato di Montecitorio ed è proseguito «costantemente con la sola eccezione del 2018, dovuta alle spese connesse con il passaggio di legislatura». Complessivamente, dal 2012 c’è stata «una riduzione di 150 milioni di euro, pari a circa il 13,5%». Inoltre, «in ciascuno degli anni del triennio 2019-2021 il totale dell’entrata risulterà superiore al totale della spesa, confermando la condizione di equilibrio del bilancio». La Camera dei deputati sottolinea poi che «la spesa di funzionamento, al netto degli oneri previdenziali, nel 2019 sarà pari a 547 milioni di euro e segnerà, rispetto al 2018, una riduzione di 10,8 milioni di euro. Anche nei due anni successivi si evidenzia una riduzione della spesa di funzionamento pari, nel 2020 rispetto al 2019, a 3,6 milioni di euro e, nel 2021 rispetto al 2020, a oltre 7 milioni di euro».Il dato migliora insomma rispetto al 2018 che, però, come evidenziato dalla stessa Camera dei deputati, è un anno eccezionale, perché le elezioni e il cambio di legislatura fanno salire i costi. Nel 2017, appunto, si era fatto meglio, mentre nel 2016 i costi erano stati leggermente superiori a quelli previsti per il 2019, ovvero 965,8 milioni.Inoltre, per il momento non si sente l’effetto del taglio dei vitalizi agli ex parlamentari, un risparmio quantificato in almeno 40 milioni di euro dal presidente della Camera Roberto Fico ma che, al momento, è solo virtuale: i soldi, infatti, sono stati accantonati in un fondo speciale per cautelarsi dalle possibili sconfitte di fronte ai ricorsi già avviati da diversi ex parlamentari.

ndamento spunta la manina leghista per incentivare … F35, Di Maio frena: “Rivedremo il programma, dobbiamo tagliare le spese inutili”

Altro che «tecnologia alla quale non possiamo rinunciare». Sugli F35 «il Movimento 5 Stelle è sempre stato critico e resta critico». Dopo il caos provocato dalle parole del sottosegretario M5s alla Difesa, Angelo Tofalo, interviene Luigi Di Maio per ripristinare l’ortodossia del Movimento sui contestatissimi caccia made in Usa che l’Italia si è impegnata ad acquistare.

Come dice Di Maio, i 5 Stelle si sono sempre schierati contro l’acquisto degli aerei da guerra della Lokheed, ma Tofalo – già diventato famoso per le foto in mimetica e con il mitra in mano pubblicate sui social network – un

paio di gi

ni fa aveva sorpreso tutti, durante un convegno: «Spesso si è parlato in maniera distorta in Italia degli F35. E’ un aereo che ha un’ottima tecnologia, forse la migliore al mondo in questo momento. E’ normale che dobbiamo farci un po’ di calcoli, ma resta ovvio che non possiamo rinunciare a quella che è una grande capacità aerea della nostra aeronautica».Tutto quello che il M5S ha detto sugli F-35: nel 2013 non servivano, oggi sono “irrinunciabili”

Parole che avevano scatenato i sostenitori M5s sui social network e che avevano anche provocato la reazione di diversi parlamentari del Movimento. L’Italia, secondo gli accordi presi, dovrebbe acquistare in tutto 90 caccia, 11 dei quali sono già operativi. Un impegno oneroso, di almeno 14 miliardi di euro, con costi che sono cresciuti di molto rispetto alle previsioni iniziali e che però – dicono i sostenitori del progetto – creerà anche posti di lavoro e guadagni per imprese italiane. La stessa Corte dei conti, nel 2017, ha avvertito che l’eventuale ridimensionamento del programma, «determina potenzialmente una serie di effetti negativi» su economia e posti di lavoro.Ieri sera fonti della Difesa avevano precisato che nel 2019 il programma sarà sicuramente rivisto, sia pure in una «interlocuzione con gli Usa e nel rispetto degli impegni presi, ma tenendo conto dell’interesse nazionale». Oggi, appunto, Di Maio ha frenato ulteriormente: «Dobbiamo tagliare le spese inutili e nel 2019 ci sarà una revisione del programma. Alcuni sono stati già acquistati, ma questo non vuol dire che bisogna spendere tutto. Gli F35 non sono una nostra priorità».

tà, nuovi scontri con la Grillo. Altri tre scienziati se ne vanno Un giorno dopo il presidente Ricciardi danno l’addio Giuseppe Remuzzi, Armando Santoro e Francesco Vitale – Il motivo: non sarebbe più garantita l’autonomia scientifica. Il ministro della Salute e il M5S su tutte le furie

La frattura tra mondo scientifico e M5S è sempre più profonda

Saranno certe posizioni del passato ambigue sui vaccini ma la frattura tra parte del mondo scientifico e pentastellati si fa sempre più profonda. Ieri sono volati stracci tra il Ministro della Salute, Giulia Grillo, e tre scienziati di spicco dell’Istituto superiore di sanità, Giuseppe Remuzzi, Armando Santoro e Francesco Vitale, che hanno deciso di dimettersi, seguendo a 24 ore di distanza le orme del presidente Walter Ricciardi.

ntero M5S sono le motivazioni alla base della decisione: Remuzzi, componente del Cda, nonché presidente dell’istituto Mario Negri e Armando Santoro del Cda non riterrebbero più garantita l’autonomia scientifica dell’Istituto. Minaccia ritenuta infondata dello stesso Ricciardi.Ma lo scontro sull’Iss fa sentire i pentastellati sempre più sotto l’ assedio di un pezzo del mondo scientifico, che fino ad oggi ha ricoperto posizioni strategiche nelle istituzioni sanitarie e scientifiche più importanti. Dove il valzer delle poltrone è cominciato da tempo. Prima con le dimissioni dei vertici della potente Agenzia italiana del farmaco. Poi con il licenziamento dei 30 scienziati del Consiglio superiore di sanità da parte della Grillo, criticato da parte del mondo scientifico. Nulla però a che vedere con le accuse di ieri, alle quali il ministro replica minacciando querele. «Chi mette in giro queste voci, con chiari intenti politici, deve prendersi la responsabilità delle proprie affermazioni, che sono gravissime e lesive dell’onore delle istituzioni e di chi le rappresenta. Chi lancia accuse infamanti -ha tuonato – ne risponderà nelle sedi opportune». Assicurando poi che «mai i ricercatori dell’Iss, il personale o i dirigenti hanno ricevuto pressioni rispetto al loro operato, né mai come ministro sono intervenuta per portare condizionamenti o ingerenze di alcun genere». A difesa della Grillo scendono in campo anche i deputati Cinquestelle della Commissione affari sociali, denunciando «logiche politiche» dietro dimissioni definite «a orologeria, con le quali si gioca a fare le vittime per infangare il Ministero della Salute e quindi il governo».E anche se i dimissionari hanno poi fatto retromarcia sul presunto attentato all’indipendenza dell’Istituto, i toni della polemica restano alti. Remuzzi dopo aver ricordato di aver scritto la sua lettera di dimissioni già a luglio e di essere rimasto su invito di Ricciardi fino ad approvazione del bilancio, dà un consiglio al governo: «Bisogna cercare le competenze, che sono fondamentali ma non si improvvisano ed i politici hanno ed avranno sempre bisogno degli scienziati». Un riferimento, nemmeno troppo velato, all’idea di «nominare persone che vengono dal basso» lanciata dalla Grillo.«Me ne vado perché ho creduto fortemente nel progetto Ricciardi che è stato messo nella condizione di dover prendere una decisione del genere», va giù duro Vitale, del comitato scientifico dell’Iss e Preside dell’Università di Palermo. Piena solidarietà a Ricciardi la esprime anche Santoro, direttore dell’Humanitas cancer center. Che prende le distanze dalle posizioni di Governo e Ministro «in tema di vaccini» e sulla «modalità con cui è stato sciolto il Consiglio superiore di sanità».Poi in serata l’ampia schiera dei direttori scientifici dell’Iss prende carta e penna per rimarcare che l’Istituto «è stato e rimane indipendente». Segno che il mondo scientifico non è poi così compatto nel voler salire sulle barricate contro il governo gialloverde.

Manovra, slitta il maxi emendamento. Marcucci (Pd): abbattuta la democrazia Dopo la votazione verrà occupata l’aula del Senato

Fischi e tumulti quando la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, annuncia ufficialmente lo slittamento dell’arrivo formale del maxi-emendamento a Palazzo Madama, atteso per questo pomeriggio. La discussione sul “maxi”, che sarà depositato soltanto domani alle 14, avverrà alle 16, dopo la pronuncia del presidente sull’ammissibilità dell’emendamento stesso.

arcucci (Pd): vergogna, occuperemo l’Aula
«Non stanno litigando politicamente, a quanto mi risulta credo abbiano un problema peggiore: non hanno ancora ricevuto il testo del maxi emendamento e non sanno che fare». Il capogruppo Pd Andrea Marcucci dopo aver respinto l’ultima proposta di calendario offerta dalla maggioranza da la sua versione informata dei fatti. Domani alle 14 verrà (forse) presentato il testo della manovra e domani sera alle 21 verrà posta la fiducia. Insomma alla base di tutti questi ritardi «mi sembra ci sia un problema non politico ma di altro tipo. Non gli tornano i saldi e non hanno ancora i testi dal Mef», dice Marcucci.«Una situazione surreale» a cui il Pd reagisce annunciando che stasera voterà contro il calendario e occupando subito dopo l’aula per protesta contro la maggioranza «che calpesta le istituzioni».«Abbiamo sospeso la capigruppo in attesa che la maggioranza e il governo capiscano quando è pronto il loro emendamento. E’ una vergogna, siamo al limite. Credo che tutti debbano reagire contro questo atteggiamento – aggiunge Marcucci -. Non abbiamo ancora il testo che cambierà completamente la manovra. Il Parlamento non ha avuto modo di vederla manovra. Siamo contro la Costituzione».Conte: nessun imbarazzo, ritardo non dipeso solo da noi
«Ci sarebbe piaciuto lasciare un più ampio margine e agio al Parlamento per poter discutere ed esaminare la manovra. Ma non abbiamo alcun imbarazzo nè senso di colpa. Il negoziato si conduce tra due parti e se fosse dipeso da me lo avrei concluso il giorno dopo, rispetto a quando è iniziato. Non mi devo giustificare se abbiamo impiegato tutto questo tempo». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte commentando, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi, le critiche che l’ex premier e ora senatore a vita Mario Monti ha rivolto al governo per non aver rispettato il Senato, impedendogli di esaminare la legge di Bilancio.

Il maxiemendamento del governo alla manovra arriverà in Senato solo domani alle 14. Lo dice ai cronisti il presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci, riferendo l’esito della Conferenza dei capigruppo. Il testo era inizialmente previsto per questa mattina, poi si era parlato del pomeriggio. Ma adesso è stato formalizzato il rinvio a domani. “Il presidente del Consiglio non controlla il Parlamento”, ha detto il premier Giuseppe Conte sulla possibilità di un ulteriore slittamento del maxiemendamento oltre la giornata di domani. “Siamo sufficientemente sicuri” che arrivi domani, ha aggiunto il vicepremier Salvini, “arriverà domani”. Se il governo confermerà l’intenzione di porre la questione di fiducia sul maxi emendamento che presenterà in Senato domani alle 14, la prima chiama si terrà intorno alle 20. Lo dice ai cronisti il presidente dei senatori del Misto, Loredana de Petris, riferendo delle decisioni prese dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.

Bonino: “Pianto in Aula? E’ una fake news”

Ma quali lacrime? Emma Bonino smentisce

di essersi lasciata andare al pianto, al termine del monito lanciato ieri in aula al Senato sulla totale violazione delle regole parlamentari da parte di M5S e Lega sulla manovra economica. “Questa cosa che mi sarei messa a piangere è una vera e propria fake news. Non ho pianto proprio per niente – precisa -. Mi sono semplicemente un po’ emozionata e mi sono seduta al mio posto, esausta, al termine di un intervento che è stato così difficile per le continue interruzioni che ho dovuto subire e per le contestazioni irrispettose che ho dovuto sopportare”.
Anche adesso la leader di +Europa è al suo posto a Palazzo Madama, ancora un po’ provata per la giornata di ieri e per l’incertezza che grava su quella di oggi. “Quello che sta succedendo in queste ore è pure peggio delle cose che sono successe ieri. Il maxi emendamento non si vede, non si sa se ci sarà o non ci sarà e a che ora. Lo spettacolo di un parlamento totalmente esautorato si ripete anche oggi”.

“Ci dicono che ci sono problemi al Mef. Le voci che abbiamo raccolto al Senato ci dicono che forse arriva alle 7 o forse no, alle 9. Ieri sono stata una facile profeta e fin troppo moderata, quando ho detto che questa maggioranza tiene in scacco le istituzioni a proprio uso e consumo”.”Non solo noi dell’opposizione ma anche i senatori della maggioranza – continua Bonino – sono in cerca di certezze e sono in balia di questa confusione. Comunque io non mi sono ritirata sull’Aventino. Seguo tutto quello che succede ma ho anche aggiunto che a questo scempio non voglio partecipare. Ieri nel corso del mio intervento in aula ho cercato di rendere più evidente la gravità di quello che sta succedendo”.”Sono qui al Senato e guardo con sgomento, seguo con tristezza quello che ci sta scorrendo davanti agli occhi ma allo stesso tempo dico e ribadisco che io a questa farsa non voglio partecipare, non voglio essere ritenuta complice di una sceneggiata”.

Slitta l’arrivo al Senato del maxiemendamento del governo contenente la manovra economica: sarà presentato domani alle 14.00. Poi a partire dalle 16.00 inizierà la discussione generale sulla fiducia, che durerà 4 ore. Seguiranno le dichiarazioni di voto con diretta televisiva a partire dalle 20.30 e quindi la prima chiama. Ad annunciare i tempi dei lavori dell’aula di palazzo Madama è stata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. “Pur comprendendo le difficoltà del governo che ci sono state anche in relazione con l’interlocuzione con l’Europa – ha detto Casellati che è stata interrotta più volte durante il suo intervento in aula a causa delle proteste dei senatori di opposizione – mi corre l’obbligo di invitare la maggioranza e il governo ad avere – ha sottolineato – un percorso legislativo più regolare, e non con questa tempistica a singhiozzo, rispettoso dell’assemblea del Senato”.
Il premier Giuseppe Conte ha detto riguardo al maxiemendamento: “Ci stiamo lavorando, siamo al rush finale. Ci rendiamo conto che siamo in zona Cesarini, ma nella giornata di domani – ha aggiunto – auspico possa essere approvata la manovra al Senato”. Poi, commentando le critiche che l’ex premier e ora senatore a vita Mario Monti ha rivolto al governo per non aver rispettato il Senato, impedendogli di esaminare la legge di Bilancio, il presidente del Consiglio ha spiegato: “Ci sarebbe piaciuto lasciare un più ampio margine e agio al Parlamento per poter discutere ed esaminare la manovra. Ma non abbiamo alcun imbarazzo né senso di colpa. Il negoziato – ha osservato – si conduce tra due parti e se fosse dipeso da me lo avrei concluso il giorno dopo, rispetto a quando è iniziato. Non mi devo giustificare se abbiamo impiegato tutto questo tempo”. Alla luce del prolungamento dei tempi di approvazione della Legge di Bilancio, è stata posticipata alla prossima settimana la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio.

Le opposizioni vanno all’attacco dopo lo slittamento dell’arrivo in aula del maxiemendamento. “Una vergogna”, dice il presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci parlando del modo di procedere della maggioranza sulla manovra e annunciando, dopo la conferenza dei capigruppo, che i senatori dem occuperanno l’aula di palazzo Madama per “contestare con tutta la forza possibile” l’atteggiamento di M5S-Lega. Affondo contro la maggioranza anche da parte della presidente dei senatori Fi Annamaria Bernini: “E’ una cosa sconcia nei confronti del popolo italiano, uno sfregio non a noi ma ai vostri rappresentati. Una Caporetto per il governo che non presenta l’emendamento non è per ragioni tecniche, ma politiche. Non ce la fa…”.

Fattori: “Voterò la fiducia ma è l’ultima volta”

Sulla manovra “voterò la fiducia, anche se ci sono parti decisamente discutibili, perché gli italiani aspettano da tempo alcuni provvedimenti. Non c’è stato di fatto un passaggio parlamentare serio e questo è piuttosto grave. Dopodiché ho già comunicato al capogruppo che non voterò più fiducie a meno che non siano provvedimenti di reale necessità e urgenza come Costituzione prevede”. Lo dice

la senatrice del M5S Elena Fattori, considerata una dissidente nelle file del Movimento.
“Non si può emarginare il Parlamento che sicuramente avrebbe migliorato, in un procedimento legislativo ordinario, tutti i provvedimenti finora passati – dice la senatrice -. Dal capogruppo” del M5S, Stefano Patuanelli, “sono arrivate rassicurazioni in questo senso, ma la mia decisione sarà irremovibile per amore di questo Paese che merita leggi meditate e fatte meglio”, mette in chiaro Fattori.

‘Missione 007’, Di Maio al contrattacco di Berlusconi

Alla ‘operazione scoiattolo’ di Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio replica con la ‘missione 007’. I vertici del Movimento 5 Stelle, riferiscono

fonti parlamentari grilline, starebbero vivendo con apprensione le ultime mosse del leader di Forza Italia, il quale ha invitato i suoi parlamentari a darsi da fare per sondare i 5 Stelle più delusi dalla gestione Di Maio per cercare di portarli nella ‘casa azzurra’.
Le ultime dichiarazioni del vicepremier – “ho detto ai nostri parlamentari: fingetevi interessati e registrate” – non andrebbero affatto lette come ’boutade’. Il titolare del Mise, a quanto si apprende, ha mandato un messaggio ai suoi che gli chiedevano conto delle ultime affermazioni sulla presunta ‘compravendita’ caldeggiata dal Cav. E Di Maio ha colto l’occasione per lanciare quella che qualcuno ha ribattezzato ‘missione 007’.

“Vi confermo che è così – si legge nel messaggio di Di Maio,

– alcuni parlamentari hanno raccolto informazioni preziose… Da oggi invito tutti quanti a farlo. Se questa gente vi avvicina registrate tutto. Vediamo se c’è materiale anche per la procura della Repubblica”. Il vicepremier grillino chiude così il messaggio: “Daremo una piccola dimostrazione di come funziona l’agente sotto copertura dello spazzacorrotti”, l’ultima legge anticorruzione varata dall’esecutivo gialloverde.Un messaggio, osservano esponenti del Movimento, che testimonierebbe la preoccupazione del leader M5S per le future mosse di Berlusconi. “Sicuramente ci sono movimenti – confida

un deputato dei 5 Stelle -. Forza Italia si sta muovendo, sta cercando di prendere sempre più contatti”.Ma se alla Camera “non c’è una grande una voglia di passare dalla parte di Fi perché i colleghi più scontenti sono molto più ideologici verso sinistra”, il discorso cambierebbe al Senato, dove tra l’altro i numeri della maggioranza ballano e resta ancora congelata la questione dei cinque ‘ribelli’ sotto procedura disciplinare dei probiviri (Gregorio De Falco, Elena Fattori, Paola Nugnes, Matteo Mantero, Virginia La Mura).”A Palazzo Madama – racconta un eletto alla prima legislatura – ho notato una forte preoccupazione di alcuni vecchi del Movimento, vicini a Di Maio”. I rumors che girano è che le telefonate dei forzisti si stiano facendo sempre più frequenti: “ma sono solo voci”, precisa il parlamentare. Tra i più preoccupati, raccontano, ci sarebbero i senatori della Commissione Antimafia. Tuttavia, “gli amici della Lega con cui parlo dicono che Salvini non accetterebbe neanche l’offerta messa sul piatto qualora Fi facesse il ‘lavoro sporco'”, dice a taccuini chiusi un altro parlamentare M5S.SIBILIA: EPOCA DEL MERCATO DELLE VACCHE È FINITA – “No al mercato delle vacche. L’epoca del mercato delle vacche è finita” dice

Carlo Sibilia, sottosegretario M5S al Viminale, in merito alle voci sui tentativi di Forza Italia. “A Berlusconi dico una cosa molto semplice. Giù le mani dai nostri parlamentari, no al ‘mercato di riparazione’ del fantacalcio a gennaio. Chi fa parte del M5S crede nelle idee. Se dovessero arrivare ‘offerte’ a qualcuno dei nostri -avverte – non esiteremo ad andare in procura per denunciare questa indecenza”.BERLUSCONI: NESSUN MERCATO ACQUISTI – Ma quale campagna acquisti… Convinto che i grillini delusi verranno da soli, attratti dalle sirene di Fi, Silvio Berlusconi,

‘sfida’ Luigi Di Maio. Della serie, Di Maio vada pure in Procura, non c’è nessun mercato dei voti, semmai guardi dentro casa sua e si chieda perché ci sono tanti maldipancia. Dopo il passaggio del grillino Matteo Dall’Osso a Fi il Cav pronostica che altri pentastellati potrebbero arrivare, a cominciare dal Senato dove i numeri sono ballerini e la maggioranza M5S-Lega è a forte rischio, perché i più consapevoli fra loro si stanno rendendo conto innanzitutto di essere al servizio di due-tre persone al massimo e si tratta di eseguire solo ordini di scuderia.Non solo, per Berlusconi un fattore decisivo è la paura di perdere la poltrona, una preoccupazione che attanaglia innanzitutto i parlamentari grillini al secondo mandato, sicuri di non essere ricandidati, e chi si è ritrovato in Parlamento senza voti e una campagna elettorale. Parecchi di loro si stanno ponendo il problema di come salvare sé stessi e l’Italia, va ripetendo ai suoi il leader azzurro.Tra gli azzurri, poi, molti invitano a non sottovalutare anche un altro elemento importante, quello economico. Basta fare due conti in tasca, infatti, e capire, spiegano fonti forziste, che a tanti pentastellati converrebbe lasciare il Movimento, che chiede a ogni deputato e senatore di ‘restituire’ somme di non poco conto. “Con noi, invece, i grillini potrebbero incassare e conservare quasi l’intera indennità parlamentare”, fa notare un parlamentare forzista di lungo corso. Un concetto espresso da Berlusconi già dal palco del Congresso dei giovani di Fi, l’11 novembre scorso, quando lanciò ufficialmente lo scouting tra i grillini, di recente ribattezzato ‘operazione scoiattolo’: “Ci sono poi alcuni parlamentari che faranno i conti anche con il loro portafogli, perché partecipando a un gruppo autonomo potranno tenersi i 14mila euro dello stipendio anziché versarne 8mila al loro partito”.

Grillini in tilt, slitta restitution day

La piattaforma doveva essere pronta già qualche settimana fa, in tempo per lanciare il ‘restitution day’ prima di Natale. Ma qualcosa è andato storto e così il varo della nuova versione di tirendiconto.it, il sito delle restituzioni grilline, resta ancora una chimera. Il motivo? Non c’entrerebbe – assicurano dal Movimento – con la riluttanza dei parlamentari a rendicontare i bonifici dei soldi versati per le restituzioni.
Dietro il ritardo

Dietro il ritardo, raccontano

fonti M5S bene informate, ci sarebbero soprattutto ragioni tecniche, legate alla poca dimestichezza di alcuni parlamentari grillini con la nuova piattaforma. “Millennials un corno… questi sanno usare solo Facebook”, si sfoga una fonte a taccuini chiusi. Insomma: caricare dati e scartoffie sul nuovo sito sarebbe diventata una sorta di ‘mission impossible’ per i deputati e senatori M5S meno addentro alle cose del web.

Addirittura, raccontano, “abbiamo organizzato dei seminari per spiegare ai parlamentari come si compilano i moduli online del nuovo tirendiconto.it”. E sono stati istituiti degli helpdesk per soccorrere gli internauti più claudicanti. Ma niente.Lo slittamento della presentazione del portale nuovo di zecca avrebbe costretto i vertici stellati a rinviare il restitution day – il giorno dell’orgoglio grillino, in cui viene simbolicamente mostrato l’assegno con i soldi degli stipendi ‘restituiti’ ai cittadini -, inizialmente programmato per il periodo natalizio. L’evento potrebbe a questo punto tenersi a gennaio, alla ripresa dei lavori.Le istruzioni sui versamenti impartite dai vertici M5S agli eletti erano tutte contenute in una mail spedita a deputati e senatori a inizio novembre. Nella missiva si chiedeva agli eletti di versare 6mila euro (ovvero la quota relativa ai mesi di luglio, agosto e settembre) entro il 18 novembre, versando i soldi sul conto della protezione civile a favore delle popolazioni alluvionate.Lo scorso 10 dicembre è scaduto invece il termine per completare la rendicontazione sul sito. All’appello, a quanto si apprende, mancherebbe ancora qualche grillino.I vertici M5S, memori del caso delle false restituzioni, avevano inserito nella mail inviata ai parlamentari alcune regole ‘anti-furbetti’: “E’ di fondamentale importanza indicare chiaramente nella causale del bonifico il periodo di riferimento”, la raccomandazione.Le caratteristiche richieste per i bonifici da caricare nel sistema sono: “quietanza definitiva della banca in formato file Pdf, jpeg o png (non va caricata la richiesta di bonifico); Iban di destinazione chiaramente visibile; numero operazione Cro/Trn/Tid visibile; importo bonifico chiaramente visibile; causale visibile e con chiara indicazione del mese/i di riferimento”.      [print-me title=”STAMPA”]

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PD: FARAONE SEGRETARIO SICILIA

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PD: FARAONE SEGRETARIO SICILIA

AGGIORNAMENTO DELLE 00:44

DI VENERDì 14 DICEMBRE 2018

PD: FARAONE SEGRETARIO SICILIA

PALERMO

– Il ‘renziano’ Davide Faraone è stato proclamato segretario del Pd in Sicilia. Lo ha stabilito la commissione regionale per il congresso ancora riunita a Palermo, che sta affrontando anche il tema delle liste con i candidati all’assemblea regionale Dem. La commissione presieduta da Fausto Raciti, quindi, ha di fatto annullato le primarie, previste per domenica 16 dicembre. Faraone era rimasto l’unico candidato in corsa dopo il ritiro di Teresa Piccione, area Zingaretti, che aveva accusato la commissione nazionale di garanzia di avere stravolto le regole del partito stabilendo il rinvio dei congressi provinciali e di circolo a dopo le primarie.       [print-me title=”STAMPA”]

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AGGIORNAMENTO DELLE 23:29

DI VENERDì 23 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

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Nipote Provenzano, lavoro e basta. Non c’entro con altro
“Siamo brava gente, Di Maio che ne sa? Perché non veniva qui?”

Conte a cronisti, senza social non mi sentirei rappresentatoPolitica non può prescinderne, ma questo non riduce vostri spazi –

Migranti: 104.506 arrivi e 2.075 morti nel 2018 nel Mediterraneo
Lo ha annunciato l’Oim a Ginevra

Barcone di migranti in difficoltà, rischiano di annegare in 120 Ong: “Imbarca acqua, alcune persone sono già morte in mare”

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“Mi alzo alle 5 con mia moglie per aprire il bar. Ma Di Maio che ne sa? Perché non veniva qui? Io lavoro e basta. Siamo brava gente, non abbiamo nulla a che fare con altro”. Lo dice

Salvatore Provenzano, titolare del bar York e marito della nipote del boss defunto Bernardo Provenzano, che appare con il candidato sindaco del M5s a Corleone Maurizio Pascucci nella foto che ha mandato su tutte le furie il vice premier Di Maio.Salvatore Provenzano aggiunge: “Due anni fa ho avuto una emorragia cerebrale, ho problemi di deambulazione al braccio, ma nonostante questo lavoro 18 ore al giorno”. E ancora: “Ho ricevuto decine di telefonate, il mio cellulare ha squillato in continuazione; qui a Corleone mi conoscono tutti e ho ricevuto tanta solidarietà dalla gente”. Salvatore pensa ai suoi figli: “Lavoro per loro, mi dispiace per Pascucci, è una brava persona”.

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“Capisco che con i social vi sentiate messi in discussione. Ma oggi è impensabile una politica senza social. Se mi fossi affidato solo ai giornali non mi sarei sentito rappresentato e descritto. Non ero su nessun social prima di diventare premier. Oggi su Facebook trovate quello che faccio, ma questo non riduce i vostri spazi. Anzi forse è uno stimolo a fare meglio il vostro mestiere”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte conversando con i giornalisti a Napoli.
Conte, domani, sabato 24 novembre, si recherà a Bruxelles. Alle ore 19.30, cena di lavoro con il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, a Palazzo Berlaymont. Domenica 25 novembre, alle ore 9.15 è previsto l’arrivo all’Europa Building. Alle ore 10 l’inizio della Sessione di lavoro del Consiglio Europeo sulla Brexit. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. –

Almeno 104.506 migranti e rifugiati sono giunti in Europa via mare dall’inizio dell’anno al 21 novembre scorso, di cui circa la metà in Spagna che ha superato la soglia dei 50mila con 50.962 arrivi.  Dall’inizio del 2018 – ha riferito oggi a Ginevra l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) almeno 631 persone hanno perso la vita cercando di raggiungere la Spagna via mare e per l’insieme delle tre rotte del Mediterraneo usate dai migranti i decessi sono saliti a 2.075.  Oltre ai 631 morti nel Mediterraneo occidentale, altri 1.277 uomini, donne e bambini hanno perso la vita sulla rotta del Mediterraneo centrale verso l’Italia e 167 sulla rotta orientale che conduce a Grecia e Cipro. Con le condizioni climatiche più fredde – osserva l’Oim – la traversata del mare verso l’Europa diventa sempre più mortale.  Nei giorni scorsi, almeno nove persone hanno perso la vita nel Mediterraneo occidentale.

“Centoventi persone rischiano di annegare adesso. Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate. Noi siamo a più di otto ore di navigazione”. Lo scrive su twitter la ong ‘Mediterranea’. Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che è a bordo della nave Jonio, ha spiegato che la ong “ha ricevuto verso le 19 un’informazione via mail dal sistema ‘Alarm Phone'”, una rete non istituzionale che diffonde allarmi dalla zona Sar.”Abbiamo ricevuto una prima segnalazione attorno alle 16 – ha spiegato Fratoianni – , parlava di un gommone in difficoltà e forniva delle coordinate.  Le imbarcazioni Ong si sono dirette verso la zona segnalata, hanno informato il centro di coordinamento di Roma (Imrcc) e hanno tentato di contattare i libici senza avere risposta”. “Alle 19 è arrivata la nuova segnalazione, è stato di nuovo contattata Roma che ha fatto delle verifiche e ha richiamato la ‘Mare Jonio’ dicendo che c’era effettivamente una barca in difficoltà ma in un altro punto – spiega ancora Fratoianni- . Da Roma hanno anche detto che il gommone si trovava nei pressi delle piattaforme petrolifere e che si stava dirigendo in zona una motovedetta libica. Sia ‘Open Arms’ sia ‘Mare Jonio’ hanno invertito la rotta e stanno andando verso il punto indicato, dove arriveranno in piena notte”.Sono complessivamente 82 i migranti salvati dalle motovedette della Guardia di finanza a diverse miglia di distanza da Lampedusa (Ag). Sul primo barcone c’erano 14 tunisini, di cui 6 minori e 4 donne. Nella seconda imbarcazione, invece, c’erano 68 extracomunitari fra cui 3 donne. I due gruppi, dopo l’approdo al molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono stati sottoposti alle visite mediche e dove è stata avviata l’identificazione.

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DALLE 09:20 ALLE 16:24

DI MERCOLEDì 21 NOVEMBRE 2018

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Anticorruzione:M5s, voto di ieri segnale
Ascolto Salvini che dice che è incidente. Fiducia? Valuteremo

Anticorruzione:Di Maio vede capigruppoAssemblea parlamentari doveva iniziare alle 9

Sinistra: Bersani, serve cosa nuovaAvevo idea partito che pur con difetti era riconosciuto

Anticorruzione: Di Maio a assemblea M5sIn assemblea i ministri Bonafede e Fraccaro ed i capigruppo

Anticorruzione: M5s, no a fiduciaDi Maio sarà oggi in Aula

Anticorruzione:M5s, non si macchierà ddlNorma salva i politici che rubano, per noi inaccettabile

Conte alla Camera con Salvini e Di MaioPremier sarà in Aula a seguire i lavori sull’anticorruzione

Salvini, incontro Cav-Mattarella? Non soGoverno centrodestra lo proposi 5 mesi fa,ora tanto cambiato

Conte, convinto validità manovraSpero nel confronto con Juncker sabato sera

Conte, confronto costruttivo in UePremier, vedrò Juncker sabato sera,valuteremo come andare avanti

Conte, anticorruzione? Ieri un incidenteQuesto ddl è un passaggio qualificante per l’attività di governo

Peculato: se c’è ‘riforma’ effetti su processo MilanoTra 57 imputati capogruppo Senato Lega ed eurodeputato Ciocca

Conte, anticorruzione cambierà al SenatoPremier, norma su peculato verrà corretta a Palazzo Madama

Anticorruzione: M5S, serviva compattezzaQuanto accaduto ancor più grave alla luce bocciatura manovra

Ue boccia la manovra, le reazioniLa Commissione Ue boccia la manovra dell’Italia

Manovra: Salvini, Ue rispetti italianiPaghiamo ogni anno 5 miliardi in più di quello che ci ritorna

Berlusconi riunisce stato maggiore FiA palazzo Grazioli vertici azzurri

Conte, valuterò con Ue prossimi passaggiConfido di poter convincere anche interlocutori europei

Conte, manovra solida. Riduce debitoAndiamo avanti per crescita anche con piano infrastrutture

Cav, sentenza Strasburgo martedì 27/11Presentò ricorso contro legge Severino. Sarà tappa definitiva

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“E’ un segnale: bisogna capire quanto organizzato e quanto spontaneo. Io tendo ad ascoltare le parole di Salvini che dice che è un incidente. Quello che è successo ieri è molto grave. La norma dell’anticorruzione deve uscire così come l’avevamo concordata con la Lega. Fiducia su Dl anticorruzione? Lo valuteremo ma spero non sia necessario”. Così Stefano Patuanelli, capogruppo M5s al Senato ai microfoni di Radio anch’io

– Slitta l’inizio dell’assemblea dei gruppi parlamentari M5s con il capo politico Luigi Di Maio. La riunione era convocata alle 9 ma al momento non è ancora cominciata: i due capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva sono a colloquio con il vicepremier a Montecitorio.
– “Io, finché ci sono stato, l’ho fermata (la destra ndr). Perché comunque avevo in testa un’idea di partito che con tutti i limiti, i difetti, i problemi però fosse riconosciuto dal suo popolo. Avremmo perso, sì. Ma non si sarebbe disperso l’esercito. Adesso io dico: serve una cosa nuova. Davanti ad una cosa così nuova, come questa nuova destra mondiale, ci vuole una cosa nuova”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, parlamentare di Liberi e Uguali, ad Agorà Rai Tre, sul futuro della sinistra in Italia.
– Luigi Di Maio è appena arrivato nell’aula dei gruppi a Montecitorio per l’assemblea congiunta dei parlamentari M5s. Con il capo politico e vice premier sono arrivati i ministri Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro e con loro anche i capigruppo di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli. La riunione è stata convocata dopo l’incidente d’Aula di ieri in cui il governo è andato sotto su un emendamento di Fi all’anticorruzione.
– Nessun voto di fiducia su maxiemendamenti: il M5s intende proseguire l’esame in Aula del ddl anticorruzione seguendo la procedura parlamentare, “voto per voto”. E’ quanto emerge dalla riunione dei gruppi M5s con Luigi Di Maio. Lo stesso capo politico del M5s sarà oggi in Aula.
– “Questa norma è il peggio perchè salva i politici che rubano i soldi: per noi è inaccettabile”.
Lo ha detto, secondo quanto viene riferito, Luigi Di Maio in assemblea congiunta M5s dove ha avvertito: “vogliono macchiare il ddl sulla corruzione. Noi non lo permetteremo”.

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Il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Interni Matteo Salvini, come l’altro vicepremier Luigi Di Maio, saranno in aula alla Camera stamani per l’esame del disegno di legge anticorruzione, dopo che il governo é andato sotto ieri su un emendamento sul peculato, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari. Il ministro dell’Interno é in questi minuti a Montecitorio.
– “Non so di incontri tra Silvio Berlusconi ed il presidente Sergio Mattarella. Io un governo di centrodestra lo proposi cinque mesi fa, nel frattempo sono cambiate tante cose “. Lo ha detto il ministro dell’interno Matteo, a margine di un’audizione al Copasir, parlando dell’incontro di cui hanno riferito alcuni media.
– “Il governo è convinto della validità dell’impianto della manovra: ci confronteremo con Juncker sabato sera e spero che confronteremo le nostre posizioni”. Così il premier Conte commentando la bocciatura della manovra da parte di Bruxelles.
– “Sabato sera con Juncker confido in un confronto costruttivo, rivedremo le rispettive posizioni e valuteremo come andare avanti”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte commentando con i cronisti la bocciatura da parte dell’Ue della manovra italiana.
– “Sull’anticorruzione stiamo trovando una soluzione. Quello di ieri è stato un incidente di percorso, ma il governo è compatto nel portare a compimento questo provvedimento che è un passaggio qualificante dell’intera attività legislativa dell’esecutivo”. Così il premier Giuseppe Conte, lasciando il Cnr, commenta le polemiche sul voto di ieri che ha visto la maggioranza battuta alla Camera su un emendamento al ddl anticorruzione presentato da un deputato ex M5S.
La riforma del peculato, introdotta con un emendamento al ddl anticorruzione approvato ieri alla Camera contro il parere del Governo, se diventasse legge avrebbe effetti favorevoli per gli imputati del maxi processo milanese sulla presunta ‘rimborsopoli’ al Pirellone, che tra i 57 ex consiglieri lombardi coinvolti vede imputati anche il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca, l’europarlamentare di FI Stefano Maullu, Alessandro Colucci, segretario della Camera per il gruppo misto, oltre agli ex consiglieri Renzo Bossi e Nicole Minetti.L’emendamento, come ha spiegato ieri lo stesso promotore, l’ex M5s Catiello Vitiello, “prevede una forma aggravata di abuso d’ufficio laddove c’è una distrazione che non configura però peculato. Per quanto riguarda la prescrizione si applicano quindi le regole dell’abuso di ufficio”. Le presunte ‘spese allegre’ degli ex consiglieri potrebbero ricadere nella nuova fattispecie di abuso d’ufficio con pene più lievi e tempi di prescrizione più rapidi rispetto al peculato.

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La norma sul peculato del ddl anticorruzione verrà corretta al Senato, ma “la notizia è che verrà approvata alla Camera in terza lettura per la fine di dicembre”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del vertice di governo a Montecitorio.
– Quanto accaduto ieri nell’Aula della Camera sul ddl anticorruzione “è ancor più grave” alla luce della bocciatura da parte dell’Ue della manovra. Alla vigilia della decisione di Bruxelles “serviva dare l’immagine di compattezza del governo”. E’ quanto sottolineano, al termine della congiunta del M5S, fonti parlamentari del Movimento osservando come ieri il leader della Lega Matteo Salvini, nonostante il delicato incrocio tra il voto parlamentare e la decisione europea sulla manovra, non abbia controllato i suoi.
La Commissione Ue boccia la manovra dell’Italia. La manovra italiana vede un ‘non rispetto particolarmente grave’ delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin dello scorso 13 luglio. E’ quanto rileva la Commissione Ue nella valutazione adottata oggi.Ecco le reazioni

Conte, convinto validità nostro impianto – “Il governo è convinto della validità dell’impianto della manovra: ci confronteremo con Juncker sabato sera e spero che confronteremo le nostre posizioni”, ha detto il premier Conte.

Salvini, Lettera Ue?Aspetto ora quella di Babbo Natale  – “E’ arrivata la lettera di Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale”. “Discuteremo educatamente come sempre abbiamo sempre fatto – ha aggiunto il vicepremier Salvini – Ci confronteremo. Vado avanti. Se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto”.

M5s, bocciatura Ue? Non arretriamo  – “Ai cittadini diciamo di non temere perché non arretriamo: non siamo stati votati per realizzare le stesse politiche distruttive dei vecchi governi”. Lo scrive su facebook Francesco D’Uva, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera.

Toninelli, Ue comprenderà bontà nostre misure  – “La Manovra del Popolo dà finalmente respiro a cittadini e imprese. La ripresa della domanda, soprattutto quella da investimenti, consentirà al Paese di rilanciarsi e rendere più sostenibile il debito. La Ue comprenderà la bontà delle nostre misure”. Lo scrive il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli.

Tajani, sono molto preoccupato, siamo isolati  – “Sono molto preoccupato. Siamo isolati, lo spread è stabilmente sopra i 300 punti, la borsa è ai minimi dal 2016, abbiamo già perso 300 miliardi, cresce la sfiducia degli imprenditori”. Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

Delrio, bocciata perché sbagliata, pagano italiani – La manovra del governo bocciata dalla Commissione europea “la pagheranno gli italiani con mutui e prestiti bancari più cari. Il Paese non cresce, semplicemente. Non c’é quasi nulla per il lavoro, per i salari, per gli investimenti. E’ una legge di bilancio sbagliata che non fa bene all’Italia. Così Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera.

Padoan, governo riferisca su bocciatura Ue – Il governo riferisca al Parlamento sulla bocciatura della Manovra da parte della Commissione Ue: lo ha chiesto nell’Aula della Camera l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ora deputato del Pd.

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“All’Europa chiedo rispetto per il Popolo Italiano, visto che paghiamo ogni anno almeno 5 miliardi in più di quello che ci torna indietro. Diritto al lavoro, diritto alla salute e allo studio, meno tasse e più sicurezza: noi andiamo avanti!”. Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
– Riunione a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi ed i vertici di Forza Italia. L’incontro, convocato dal Cavaliere al suo arrivo nella Capitale, serve per fare il punto alla luce delle fibrillazioni della maggioranza e della bocciatura Ue della manovra economica.
– “Sulla manovra economica il Governo è pronto a un confronto costruttivo con la Commissione europea.
Sabato incontrerò il presidente Juncker, al quale esporrò l’impostazione, l’ispirazione e le caratteristiche della manovra al fine di rimarcarne la solidità ed efficacia. Sono disponibile a valutare con Juncker tutti i passaggi successivi. Siamo tutti concentrati a realizzare le riforme che vanno bene al nostro Paese e confido di poter convincere anche i nostri interlocutori europei”. Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte.
– La manovra è “solida ed efficace”. Lo scrive su Facebook Giuseppe Conte. “Porterò a Bruxelles anche un piano dettagliato delle nostre riforme, con particolare riguardo al piano per le infrastrutture materiali e immateriali”, spiega.
“Sono al lavoro, insieme a tutta la squadra di governo, per rendere il Paese più competitivo e realizzare i presupposti per una effettiva crescita economica e sociale. Andiamo avanti, convinti che questa sia la strada migliore anche per ridurre il debito con vantaggio per il nostro Paese e anche per l’Europa”.
– STRASBURGO

– La Corte dei diritti umani pubblicherà martedì prossimo, il 27 novembre, la sentenza definitiva sul ricorso di Silvio Berlusconi contro la legge Severino che lo aveva fatto decadere da senatore.

Berlusconi aveva presentato il ricorso il 10 settembre 2013. Il caso è stato discusso dalla Grande Camera della Corte di Strasburgo, dove non c’è possibilità d’appello e quindi la sentenza emessa martedì sarà quella definitiva.   [print-me title=”STAMPA”]