POLITICA TUTTE LE NOTIZIE IN TEMPO REALE
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE IN TEMPO REALE SEMPRE AGGIORNATE
DALLE 05:26 ALLE 23:54 DI GIOVEDì 14 NOVEMBRE 2019
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Pmi: +38% innovative, ma ancora
Grant Thornton, in media il loro fatturato cresce del 51%
14 novembre 2019 05:26
– Aumenta il numero delle Pmi innovative e cresce il loro fatturato. Tuttavia, a quattro anni dalla nascita del Registro del Mise che le riguarda, il loro numero è ancora contenuto così come le loro dimensioni. Questi i principali risultati della terza edizione del report dell’Osservatorio Open Innovative Pmi, realizzato da Grant Thornton in collaborazione con l’Università di Pisa, secondo il quale nell’ultimo anno il numero di Pmi innovative è aumentato del 38% mentre la crescita media del loro fatturato è stata del 50,82%. “Ad oggi il numero delle Pmi innovative è di oltre 1.200 unità ma la stima del bacino potenziale fatta dal Mise un paio di anni fa parlava di 19.000 imprese”, fa notare l’head of tax di Grant Thornton Alessandro Dragonetti spiegando che questo risultato “non può definirsi propriamente un insuccesso perché comunque le iscrizioni sono in aumento, ma sicuramente c’è un tema di scarsa conoscenza dei vantaggi che l’iscrizione a questo registro può comportare”. In continuità col 2018, “il 55% delle società monitorate rileva un valore della produzione inferiore al milione di euro e tre Pmi innovative su quattro possono qualificarsi come micro-imprese, avendo un valore della produzione inferiore ai 2 milioni di euro”, continua lo studio.
Papa: più responsabilità società digitali verso i minori “Atti concreti e urgenti verso abusi minori su web”
14 novembre 201915:34
“E’ ormai evidente” che le grandi compagnie del mondo digitale “non possono considerarsi completamente estranee all’uso degli strumenti che mettono nelle mani dei loro clienti. È ad esse quindi che rivolgo oggi il più impellente appello alla responsabilità nei confronti dei minori, della loro integrità e del loro futuro”. Lo ha detto il Papa al convegno “Promoting digital child dignity”. “Senza il pieno coinvolgimento delle società del settore, senza una piena consapevolezza delle ricadute morali e sociali della loro gestione e del loro funzionamento, non sarà possibile garantire la sicurezza dei minori nel contesto digitale”, ha aggiuntoIl pontefice ha poi puntato il dito sugli abusi ai minori: “La condanna morale dei danni inflitti ai minori per il cattivo uso delle nuove tecnologie digitali deve tradursi in iniziative concrete e urgenti. Più il tempo passa, più il male è radicato e difficilmente contrastabile. Bisogna quindi trovare un bilancio adeguato fra l’esercizio legittimo della libertà di espressione e l’interesse sociale ad assicurare che i mezzi digitali non siano utilizzati per commettere attività criminose a danno dei minori”.”L’identificazione e l’eliminazione dalla circolazione in rete delle immagini illegali e nocive ricorrendo ad algoritmi sempre più elaborati è un campo di ricerca molto importante, in cui scienziati e operatori del mondo digitale devono continuare ad impegnarsi in una nobile competizione per contrastare l’uso perverso dei nuovi strumenti a disposizione”, ha detto papa Francesco ai partecipanti al convegno. “Faccio quindi appello – ha concluso – agli ingegneri informatici, perché si sentano anch’essi responsabili in prima persona della costruzione del futuro. Tocca a loro, con il nostro appoggio, impegnarsi in uno sviluppo etico degli algoritmi, farsi promotori di un nuovo campo dell’etica per il nostro tempo: la ‘algor-etica'”.
Manovra, il richiamo di Conte: ‘In Parlamento serve spirito di squadra’Dl fisco, torna l’emendamento per il taglio dell’Iva sugli assorbenti. Proposta di modifica riammessa in occasione del ricorso
14 novembre 201921:30
“Questo incontro è finalizzato a organizzare meglio il lavoro e a condividere anche i tempi. Un approccio di metodo che ci permetta di mantenere costante il dialogo, di superare criticità qualora ci fossero e consentire al Parlamento di poter esprimere le sue sensibilità nella consapevolezza che questo testo comunque esprime un indirizzo politico di governo e quindi non può essere stravolto nei suoi contenuti essenziali”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a quanto si apprende, nel vertice sulla manovra.”Abbiamo delle volte dovuto operare delle mediazioni – avrebbe sottolineato il premier – oggi però vi invito tutti a considerare lo spirito di squadra anche nelle aule parlamentari. Vi prego di conservare questo generale superiore interesse, nella consapevolezza che molte premure rappresentate al tavolo sono state raccolte, in una logica di squadra, di spirito complessivo che persegue un interesse generale”.Intanto la commissione Finanze della Camera ha riammesso l’emendamento al dl fisco che chiede di tagliare l’Iva sugli assorbenti dal 22 per cento al 10 per cento. L’emendamento, a prima firmataria Laura Boldrini, è presentato da 32 deputate di maggioranza e opposizione. E’ quanto è stato deciso in occasione della presentazione dei ricorsi dopo il vaglio di ammissibilità.Sulla manovra il Pd al Senato sta lavorando sulla “plastic tax e la questione delle auto aziendali”, in modo che siano ancor più orientate “in direzione della crescita, di un nuovo modello di sviluppo e di una reale riconversione verde e non siano percepite come un appesantimento fiscale”. Lo spiega una nota dei dem su un incontro, avvenuto in mattinata, dei senatori Pd con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “C’è stata un ampia condivisione della struttura e dell’impostazione” della manovra. “La sterilizzazione dell’aumento dell’Iva – viene ricordato – una manovra che aiuta famiglie e lavoratori, la scelta di non aumentare, ma anzi di diminuire la pressione fiscale (come ha enunciato la Corte dei Conti in audizione proprio al Senato), una impostazione green che fa di investimenti e riconversione ambientale un volano di crescita e sviluppo per le imprese. Questi i capisaldi”.
M5s: Alt di Di Maio a processi interni: ‘Fuori chi rema contro’Il leader richiama M5s all’ordine ma assicura, nessuna scissione. Fumata nera al vertice di maggioranza sulla giustizia
14 novembre 201921:04
Luigi Di Maio rompe gli indugi e dopo giorni di indiscrezioni sui malumori della truppa parlamentare e sui dubbi che avrebbero maturato anche esponenti del governo a lui più vicini, decide di intervenire con il pugno duro. Se non bastano le smentite alla stampa sia avvertito anche chi, all’interno del Movimento, alimenta queste tensioni. “Chi di fronte alle vittime di Venezia e al dramma dell’Ilva preferisce guardarsi gli affari suoi, conosce la strada. Il movimento non lo piangerà” è l’avvertimento del capo politico ai riottosi che siedono in Parlamento. Soprattutto a quanti raccontano il loro disagio alla stampa.Il M5s lavora “per cambiare il Paese” e “a testa bassa, non alimentando retroscena su qualche giornale compiacente” afferma Di Maio che assicura: “Sapevamo bene che sarebbe potuto succedere che qualcuno di noi pensasse più ai suoi interessi” ma “chi è interessato a fare il gioco degli altri e del sistema può accomodarsi in un partito”. Il leader M5s, in ogni caso, nonostante le critiche che ormai sono sempre più aperte non teme gli attacchi né contraccolpi nel Movimento: “Non vedo pericoli di scissione”.Ma la critica verso cui “alimenta discussioni sui giornali anziché nelle sedi appropriate” è un tema che rilancia prima in un post e poi in alcune dichiarazioni da Washington. Soprattutto, è il suo ragionamento, “chi si presta a strumentalizzazione non fa che indebolire il governo e la stabilità della maggioranza”. E’ un tema questo su cui convergono molti parlamentari, anche quelli più critici: il timore che a tirare troppo la corda, ad esempio con l’ostruzionismo per l’elezione di un nuovo capogruppo a Montecitorio, si rischi di fare il gioco “del nemico”, indebolendo il governo e aprendo la strada a nuove elezioni. Ed è il ragionamento di chi, pur con molti dubbi sulla gestione del Movimento, sa bene che “Di Maio è l’unico in grado di svolgere questo ruolo”. Intanto è fumata nera al vertice di maggioranza sulla giustizia, in particolare sul nodo della prescrizione. “Ci sono distanze – ammette il ministro della Giustizia Bonafede – ma ora si deve
accelerare”. “Le posizioni sono ancora distanti” sulla riforma della prescrizione “ma cerchiamo di ricomporle coniugando rapidità dei processi e la previsione di meccanismi che assicurino che un processo non duri all’infinito”, dice il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis (Pd), al termine del vertice di maggioranza, spiegando che una nuova riunione ci sarà martedì. “È confermato che ci sono posizioni differenti” sul tema della prescrizione, aggiunge Michele Bordo, ma “stiamo facendo uno sforzo con il ministro sul tema delle garanzie” processuali.”C’è stato un confronto tra le diverse forze di maggioranza con l’intento di arrivare a posizioni condivise sia sulla riforma sia sulla prescrizione. I toni sono stati cordiali e concilianti ma ognuno ha portato ovviamente le proprie posizioni: ci rivedremo martedì sera e cercheremo anche in quell’occasione di fare passi avanti”, ha detto al termine del vertice di maggioranza sulla Giustizia la deputata di Italia Viva Lucia Annibali, all’incontro con il senatore Giuseppe Cucca.
Salvini a Bologna: ‘Obiettivo è tornare al governo’. Tensione polizia-centri socialiPiù di duemila in corteo per la città, in piazza le ‘sardine’
BOLOGNA14 novembre 201921:27
Idranti della polizia in azione per allontanare il corteo dei centri sociali che si stava avvicinando ai blindati schierati per proteggere il Paladozza dove è in programma l’iniziativa della Lega. Dal corteo, in via Riva Reno, poco distante dal palazzetto, sono partite bottiglie e palloncini pieni di vernice.
L’INTERVENTO DI SALVINILa polizia ha ripetutamente azionato gli idranti mentre il corteo si stava avvicinando al cordone. La zona circostante il Paladozza è infatti protetta da un ingente schieramento di uomini e mezzi. Il corteo è indietreggiato e ha continuato a scandire cori contro Salvini e la Lega. Dal corteo sono partiti fumogeni e petardi verso le camionette.
“L’obiettivo è restituire speranza, futuro e libertà d’impresa a tutti gli emiliano-romagnoli e tornare al governo a livello nazionale”. A dirlo Matteo Salvini, parlando con i cronisti poche ore prima della manifestazione della Lega a Bologna. “Sono orgoglioso che la Lega sia protagonista di questa nuova speranza, per l’Emilia, la Romagna e l’Italia”, ha esordito Salvini, auspicando “un cambiamento a livello locale, però anche un cambiamento a livello nazionale, perché questo è un governo fondato su tasse, sbarchi, manette e povertà”. Un governo, ha aggiunto, “che fa scappare le imprese e nemico degli italiani e quindi l’obiettivo è restituire speranza, futuro e libertà”.
Intanto sono oltre duemila i manifestanti che sono partiti in corteo, con collettivi e centri sociali. In piazza Maggiore va in scena il pacifico flashmob ‘6000 sardine contro Salvini’.
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
VAI ALLE NOTIZIE IN TEMPO REALE
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Biella, Lega-FdI ‘No cittadinanza Segre’
Capogruppo Carroccio, iniziativa su onda inutile consenso
BIELLA14 novembre 201910:00
– E’ polemica in Consiglio comunale, a Biella, sulla mozione delle liste civiche Buongiorno Biella e Le persone al centro che chiede di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, definita “testimone della tragedia dell’olocausto e interprete dei valori di giustizia e di pace tra gli esseri umani”. Accolta in modo favorevole da Movimento 5 Stelle e Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia l’hanno bocciata definendola “strumentale”.
“Nulla contro la senatrice Segre – dice Alessio Ercoli, capogruppo della Lega, che a Biella esprime anche il sindaco -: la mozione presentata credo sia avvilente nei suoi stessi confronti. Biella lo sta facendo solo sull’inutile onda del consenso”.
Venezia: Conte, oggi in Cdm dl emergenzaFin da subito 5 mila euro a privati e 2 mila a esercenti
VENEZIA14 novembre 201910:49
– “Con il Cdm di oggi adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza per Venezia: ci è stato chiesto dal presidente della Regione”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine della riunione in Prefettura a Venezia con il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, il Governatore Luca Zaia e il sindaco Luigi Brugnaro.
“Questo ci consentirà – ha spiegato – di varare già le prima dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso volte a ripristinare le funzionalità dei servizi”. Il premier ha parlato, per questa prima fase, di 5 mila euro per i privati e 20 mila per gli esercenti. In un secondo momento si valuterà risarcimento per i danni più gravi in seguito a singole istruttorie.
Conte, polemiche non mi distraggonoAbbiamo già tanto impegni con i cittadini
VENEZIA14 novembre 201910:53
– “Abbiamo così tanti impegni coi cittadini, si sta approvando la manovra finanziaria. Se uno vuole farsi distrarre dalle polemiche faccia pure, io non lo faccio”. Così il premier Giuseppe Conte a Venezia sui problemi alla maggioranza del Governo.
Il ‘bullo’ insiste? Via dalla famigliaNei casi gravi Tribunale dei minori allontana. Arriva il numero di emergenza per le vittime
14 novembre 201919:31
“Il ragazzo che compie atti di bullismo e che non modifica i propri comportamenti dopo un percorso di rieducazione, potrebbe essere allontanato dalla famiglia dal Tribunale dei minori e affidato a una casa famiglia se la permanenza con i genitori risulta controproducente alla sua rieducazione. E’ quanto prevede, per i casi più gravi di bullismo, la legge che la Commissione Giustizia della Camera ha approvato e che arriverà in Aula lunedì prossimo. La legge istituisce anche un numero verde, il 114, per le vittime. La legge estende anche le sanzioni pecuniarie ai genitori che non mandano i figli a scuola. Non saranno punite solo più le famiglie che non mandano i bambini nelle scuole elementari ma anche quelli che non lo fanno per tutte le scuole dell’obbligo.
Dl ministeri, governo pone la fiduciaProvvedimento su riordino dicasteri. Capigruppo fisseranno iter
14 novembre 201912:21
– Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sul decreto legge relativo al riordino dei ministeri. Lo ha annunciato all’Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Dovrà ora riunirsi la conferenza dei capigruppo per stabilire il prosieguo dei lavori.
A.Fontana: aspettiamo esiti indaginiGovernatore, ‘sinceramente dai giornali si capisce molto poco’
MILANO14 novembre 201912:30
– “Non c’è nessun commento da fare, aspettiamo gli esiti di queste ulteriori indagini e cerchiamo di capire cosa sia successo, sinceramente dai giornali si capisce molto poco”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana sui nuovi arresti di questa mattina nell’ambito dell’inchiesta ‘Mensa dei Poveri’. Ai domiciliari, oltre all’ex europarlamentare di FI Lara Comi, è finito anche l’imprenditore Paolo Orrigoni, candidato dal centrodestra nel 2016 a sindaco di Varese, come successore dello stesso Fontana. “Anche lì – ha commentato il governatore – bisogna cercare di capire da cosa derivino la necessità di un provvedimento del genere, se come sembra per fatti che gli erano già stati contestati. Quindi evidentemente c’è qualcosa che noi non sappiamo”.
Berlusconi, follia non finire il MoseVa messo in funzione
14 novembre 201914:13
– “Sarebbe una follia pura non finire in fretta il Mose e non metterlo in funzione”. Lo ha detto oggi a Venezia il leader di Fi, Silvio Berlusconi, durante una visita in città, a due giorni dalla devastante acqua alta di martedì notte. “La partita del Mose è decollata sotto il mio Governo, me lo ricordo benissimo – ha aggiunto – Venimmo qui anche per dare una spinta alla velocità dei lavori e alla fine furono assolutamente tutti convinti che le cose erano così avanti che bisognava continuare”.
Venezia, Elisabetta Spitz commissaria per il MoseDe Micheli, obiettivo completarlo entro il 2021
14 novembre 201919:23
“Sarà Elisabetta Spitz”, ex direttore dell’Agenzia del Demanio, il super commissario per il Mose. Lo conferma a Radio Capital la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.Approda al nuovo incarico con una solida conoscenza della macchina dello Stato ed esperienze dirette sul territorio veneziano Elisabetta Spitz, indicata oggi dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli come nuova supercommissaria del Mose. Romana di radici austriache, architetta, esperta urbanista, Elisabetta Spitz diventa segretaria generale del Consorzio Roma Capitale nel 1986; si occupa di Venezia già una prima volta dal 1992 al 1999 quando presiede il consorzio di progettazione della salvaguardia delle aree abitate della città veneta. Nel 1999 viene nominata dal ministro del Tesoro Vincenzo Visco nel comitato esperti per la riforma del Ministero delle Finanze; dal 2001 al 2008 è direttore dell’Agenzia del Demanio e nel 2009 torna ad occuparsi di Venezia come consulente dell’Autorità Portuale per la formulazione del Piano di gestione del Porto di Venezia e governance delle procedure. Dal 2013 al 2018 è stata amministratore delegato di Invimit, la società che si occupa di una parte del patrimonio immobiliare pubblico.”Ci sono stati forti rallentamenti sul progetto che oggi però è compiuto al 93%. Mancano gli ultimi 400 milioni. Sono stati appostati dal governo, non sono fermi per motivi burocratici. Non c’è niente di fermo, i lavori stanno andando avanti”. Lo afferma la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, parlando del Mose a Circo Massimo su Radio Capital. L’obiettivo, ha spiegato, è di completarlo entro il 2021: “spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima”, ha aggiunto.
“Per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte uscendo dall’hotel nel quale ha dormito stanotte. Alla domanda se l’impegno per finire il Mose basterà, “Speriamo, confidiamo di sì, è un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta”. E ai veneziani: “Siamo vicini a voi e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perchè non si ripetano più”.
“Il Mose funzionerà, doveva essere pronto nel 2012, andate a verificare. E’ in ritardo? Chiedete a Roma”. Queste alcune delle frasi dell’ex Governatore del Veneto Giancarlo Galan che spiega citando ex ed attuali vertici regionali “nè io nè Cremonese, nè Pupillo, nè Bottin nè Zaia abbiamo nessuna competenza sul Mose: è stato istituito prima dell’istituzione della Regione. La responsabilità è tutta esclusivamente a Roma”. Ed aggiunge in diretta a Radio Cafè: “Se vai a controllare – dice rivolgendosi agli speaker – io Cacciari e i sindaci del territorio facevamo dialettica, Massimo Cacciari era contrario, ma la responsabilità è di altri”. “Il Mose funzionerà, io sono sempre stato affascinato da questa macchina, dopo il canale di Panama la più grande macchina idraulica della storia dell’umanità. Io continuo a crederci. Il Mose doveva entrare in funzione nel 2012, mi pare di ricordare ma non credo di sbagliarmi”.
Di Maio,chi rema contro 5S può andarseneNoi lavoriamo a testa bassa per cambiare il Paese
14 novembre 201914:54
– “Chi di fronte alle vittime di Venezia e al dramma dell’Ilva preferisce guardarsi gli affari suoi, conosce la strada. Il movimento non lo piangerà”. Così il capo politico del M5s Luigi Di Maio in un post dove aggiunge: il M5s lavora “per cambiare il Paese” e “a testa bassa, non alimentando retroscena su qualche giornale compiacente”.
“Sapevamo bene che sarebbe potuto succedere che qualcuno di noi pensasse più ai suoi interessi”, dice e conclude: “Chi è interessato a fare il gioco degli altri e del sistema può accomodarsi in un partito”.
Di Maio, su Mose errori ma va terminatoMa non faremo finta di non vedere le colpe
14 novembre 201914:55
– L’Italia e Venezia stanno “vivendo ore drammatiche” e “questo è il momento di stare vicino ai veneti, ma non possiamo far finta di non vedere che qualcuno ha delle colpe e chi ce le ha deve pagare. Non possono essere sempre i cittadini a pagare il conto degli errori politici”.
Così il leader del M5s Luigi Di Maio che continua: opere come il Mose sono “nate vecchie e infarcite di tangenti e corruzione” ma “ora, benché non sia la migliore soluzione possibile, va terminata al più presto per proteggere Venezia subito”.
Torna emendamento taglio Iva assorbentiProposta al dl fisco riammessa in occasione del ricorso
14 novembre 201915:44
– La commissione Finanze della Camera ha riammesso l’emendamento al dl fisco che chiede di tagliare l’Iva sugli assorbenti dal 22 per cento al 10 per cento.
L’emendamento, a prima firmataria Laura Boldrini, è presentato da 32 deputate di maggioranza e opposizione. E’ quanto è stato deciso in occasione della presentazione dei ricorsi dopo il vaglio di ammissibilità.
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Csm nomina Salvi nuovo Pg della Cassazione
Votato a maggioranza, prende il posto di Fuzio dimesso a luglio. Mattarella: ‘Nomine sempre in base alla professionalità’
14 novembre 201916:38
Per la prima volta un “papa straniero” guiderà la Procura generale della Cassazione. A maggioranza il plenum del Csm, presieduto dal capo dello Stato, ha nominato Pg della Suprema Corte Giovanni Salvi, attualmente procuratore generale di Roma.Salvi ha battuto il Pg di Napoli Luigi Riello e l’avvocato generale della Cassazione Marcello Matera. Prende il posto di Riccardo Fuzio, che a luglio si è dimesso dopo essere stato indagato dalla procura di Perugia per rivelazione di segreto d’ufficio, a latere dell’inchiesta sul pm romano Luca Palamara.”Colgo questa occasione così importante del Csm, per ribadire l’esigenza da tante parti sottolineata che il Consiglio ha oggi più che mai e come sempre la necessità di dover assicurare all’ordine giudiziario e alla Repubblica che le sue nomine siano guidate soltanto da indiscutibili criteri attinenti alle capacità professionali dei candidati”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al plenum straordinario del Csm subito dopo l’elezione di Giovanni Salvi a nuovo procuratore generale della Cassazione.
Cav, sì a Autonomia a tutte le regioni”Governatori del nord convinti che vada a favore del sud”
VENEZIA14 novembre 201916:01
– “La Lega è passata dall’urlare ‘secessione’, al federalismo e adesso tutti i governi che si sono succeduti non hanno prestato attenzione a quello che le regioni del nord chiedono come autonomia”. A dirlo rispondendo alle domande dei giornalisti è l’ex premier Silvio Berlusconi nel corso di una visita a Venezia.
“I presidenti di regioni del Nord insistono dicendo che questa richiesta di autonomia è qualcosa che va a favore anche delle regioni del Sud – ha continuato – e io avendo discusso con loro sui poteri che verrebbero dati alle regioni del sud e su tante altre indicazioni sono convinto che sia da concedere l’ autonomia per tutte le regioni italiane”.
Calabria: incontro Rubbettino-Zingaretti”Se deciderò per mia candidatura sarà orientata in senso civico”
CATANZARO14 novembre 201916:19
– “Da settimane ricevo da moltissimi la sollecitazione a candidarmi alla Presidenza della Regione Calabria per provare a costruire un futuro di rinnovamento e di rinascita per la mia regione. È la terra che amo, che mi ha dato moltissimo e per la quale anche personalmente e con la mia famiglia abbiamo fatto qualcosa.
Nonostante le mie molteplici riserve credo che quando queste richieste arrivano da più parti (associazioni, mondo del lavoro, della Chiesa, intellettuali) ascoltarle e riflettere seriamente sia doveroso”. E’ quanto afferma, in una dichiarazione, l’editore Florindo Rubbettino il cui nome circola come possibile candidato del centrosinistra alla carica di Governatore della Calabria. “Per questo – aggiunge Rubbettino – ho voluto parlare anche con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che ho avuto l’opportunità di incontrare stamattina a Roma. Riconosco a lui e al suo nuovo corso la determinazione di voler avviare un serio rinnovamento della politica in Calabria”, ha aggiunto.
Pd, siamo distanti, ma dialoghiamoGiorgis, coniugare rapidità processi con meccanismi di garanzia
14 novembre 201917:38
– Il nodo della prescrizione tiene aperto il confronto nella maggioranza sul tema della riforma della giustizia. E’ quanto emerge al termine di un vertice di quasi due ore a Palazzo Chigi, che si è concluso con una fumata nera e un nuovo appuntamento per martedì prossimo. Al tavolo con il premier Giuseppe Conte e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (M5s) c’erano per il Pd il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis e i deputati Michele Bordo e Alfredo Bazoli, per Leu l’ex presidente del Senato Pietro Grasso e per Italia viva Maria Elena Boschi, Lucia Annibali e Giuseppe Cucca. “Le posizioni sono ancora distanti – ammette Giorgis – ma cerchiamo di ricomporle coniugando rapidità dei processi e la previsione di meccanismi che assicurino che un processo non duri all’infinito”. “È confermato – aggiunge quindi – che ci sono posizioni differenti” sul tema della prescrizione, ma “stiamo facendo uno sforzo con il ministro sul tema delle garanzie” processuali.
Presidio e striscioni anti-LegaLa protesta in piazza a Bologna contro la kermesse di Salvini
BOLOGNA14 novembre 201918:36
– Si stanno radunando in piazza San Francesco, a Bologna, gli attivisti dei collettivi e dei centri sociali che hanno organizzato un corteo per protestare contro la presenza di Matteo Salvini al Paladozza, arena che stasera ospiterà la convention della Lega che aprirà ufficialmente la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni per la presidenza della Regione Emilia-Romagna. In piazza ci sono già diverse centinaia di persone, con in mano cartelli contro la Lega e Salvini. La zona attorno al palazzetto dello sport è completamente blindata dai mezzi delle forze dell’ordine e da più di 200 agenti: a difesa del Paladozza anche due idranti. I centri sociali hanno già annunciato che cercheranno di avvicinarsi il più possibile al Paladozza, per ‘rovinare la festa’ agli esponenti leghisti. Nelle vie intorno al Paladozza sono comparsi, nel pomeriggio, striscioni contro Salvini. Appesi ad alcune finestre, lenzuoli bianchi con scritte nere, recitavano: “Bacioni dalla Russia” o “Salvini sei un boomer”.
Bardi, Stato emergenza per la BasilicataLa richiesta del presidente della Regione al Governo
POTENZA14 novembre 201920:03
– Il presidente della Regione, Vito Bardi, ha “sentito telefonicamente” il Ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, sulla situazione del maltempo: al Governo ha chiesto “per il tramite del Ministro” che “venga adottato lo stato di emergenza per la Basilicata”. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della Giunta regionale lucana. “Interi comparti produttivi – ha detto Bardi – sono stati messi in ginocchio. La Regione nei prossimi giorni quantificherà i danni subiti dagli operatori nei vari settori”.