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ANKARA: COMPLETATO RITIRO CURDI

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ANKARA: COMPLETATO RITIRO CURDI

ANKARA: COMPLETATO RITIRO CURDI, NON SI RENDE, DUNQUE, NECESSARIA, UNA NUOVA OPERAZIONE

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 01:39 DI MERCOLEDì 23 OTTOBRE 2019

ANKARA: COMPLETATO RITIRO CURDI

“Non è necessario” riprendere l’offensiva contro i combattenti curdi in Siria, visto che “il loro ritiro” dalle zone di confine è stato “completato”, come “ci hanno confermato gli Stati Uniti”. Lo ha detto in una nota il ministro della difesa turco, Hulusi Akar, secondo quanto riportano i media internazionali, spiegando che “in questa fase, non è necessario effettuare una nuova operazione”.

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ELEZIONI TURCHIA: PARLA ERDOGAN

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ELEZIONI TURCHIA: PARLA ERDOGAN

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 01:47 DI LUNEDì 01 APRILE 2019

ELEZIONI TURCHIA: PARLA ERDOGAN

ISTANBUL

– Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan afferma che il suo partito di governo e i suoi alleati nazionalisti hanno conquistato il 56% dei comuni assegnati nelle elezioni municipali di ieri in Turchia.
Erdogan ha parlato dal balcone del quartier generale del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) ad Ankara, da dove si rivolge tradizionalmente ai sostenitori dopo le vittorie elettorali.
Il suo Akp ha guidato le elezioni municipali con il 45% dei voti subendo però alcune battute d’arresto, compresa la perdita della capitale Ankara. Mentre ancora conteso è il risultato di Istanbul. Il voto di ieri viene visto come una sorta di referendum su Erdogan.           [print-me title=”STAMPA”]

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TURCHIA: TRUMP LA MINACCIA ECONOMICAMENTE SE COLPISCE CURDI

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TURCHIA: TRUMP LA MINACCIA ECONOMICAMENTE SE COLPISCE CURDI

AGGIORNAMENTO DELLE 02:32

DI LUNEDì 14 GENNAIO 2019

TURCHIA: TRUMP LA MINACCIA ECONOMICAMENTE SE COLPISCE CURDI

“Devasteremo economicamente la Turchia se colpisce i curdi”, “creeremo una zona di sicurezza”.
Lo twitta il presidente americano Donald Trump, sottolineando che è iniziato il ritiro delle truppe americane dalla Siria.      [print-me title=”STAMPA”]

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ERDOGAN: INTERVENTO SUL NEW YORK TIMES

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ERDOGAN: INTERVENTO SUL NEW YORK TIMES

AGGIORNAMENTO DELLE 00:35

DI MARTEDì 08 GENNAIO 2019

ERDOGAN: INTERVENTO SUL NEW YORK TIMES

WASHINGTON

– “Il presidente Trump ha preso la giusta decisione di ritirarsi dalla Siria. Il ritiro Usa, tuttavia, deve essere pianificato attentamente ed attuato in cooperazione con i partner giusti per proteggere gli interessi degli Stati Uniti, della comunità internazionale e del popolo siriano”: lo scrive il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un intervento sul New York Times, sostenendo che Ankara, “che ha il secondo più grande esercito della Nato, è l’unico Paese con il potere e l’impegno ad attuare quel compito”.”La Turchia resta impegnata a sconfiggere il cosiddetto Stato Islamico e altri gruppi terroristici in Siria”: lo scrive il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un intervento sul New York Times, assicurando che “non ci sarà vittoria per i terroristi”.           [print-me title=”STAMPA”]

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TURCHIA: 95 MANDATI DI CATTURA PER INFILTRATI

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TURCHIA: 95 MANDATI DI CATTURA PER INFILTRATI

AGGIORNAMENTO DELLE 12:04

DI VENERDì 04 GENNAIO 2019

TURCHIA: 95 MANDATI DI CATTURA PER INFILTRATI

ISTANBUL

– Nuove massicce operazioni in Turchia contro sospetti infiltrati nelle forze armate per conto della rete di Fethullah Gulen, che Ankara accusa di aver organizzato il fallito colpo di stato del 2016. La procura di Konya, nell’Anatolia centrale, ha emesso stamani 60 mandati di cattura. Blitz di polizia sono in corso in 26 province per cercare di arrestare i sospetti. Altri 35 sono ricercati per ordine della procura di Ankara tra i membri della Marina militare. Tra questi, 10 soldati risultano tuttora in servizio. Dal tentato putsch, decine di migliaia di persone sono state arrestate in Turchia con l’accusa di legami con il network di Gulen.        [print-me title=”STAMPA”]

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MONDO: TUTTE LE NOTIZIE

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DALLE 07:10 ALLE 12:03

DI LUNEDì 10 SETTEMBRE 2018

SOMMARIO

MONDO: TUTTE LE NOTIZIE

Sobyanin confermato sindaco di Mosca
Ma affluenza molto bassa, 30%. Congratulazioni di Putin

Proteste in Russia, oltre mille fermiIeri manifestazioni in varie città contro riforma pensioni

Svezia: Kristensson, Lofven se ne vada’Pronti a formare un nuovo governo’

Svezia: Lofven, resto al lavoroAppello al centrodestra per ‘governo forte che isoli estremisti’

Libia: esplosioni a sede Noc di TripoliSi teme attentato kamikaze a compagnia petrolifera nazionale

Afghanistan: attacchi talebani, 35 mortiObiettivo agenti di polizia e milizie filogovernative

Team Onu in Italia, violenza e razzismoSquadra sarà inviata anche in Austria

Moavero a Bengasi incontra HaftarDialogo inclusivo con tutti per Paese unito e stabile

Onu,conseguenze devastanti stop navi ongBachelet, troppi morti in mare, Ue garantisca diritti umani

Migranti: 8 mila bloccati in TurchiaAnkara, ‘704 intercettati in mare, detenuti 150 trafficanti’

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L’ARTICOLO

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MOSCA

– Serghiei Sobyanin è stato confermato sindaco di Mosca ottenendo quasi il 70% dei voti alle elezioni di ieri. Secondo la Tass, è definitivamente in testa con il 69,72% delle preferenze quando è stato scrutinato il 91,9% delle schede. Molto bassa però l’affluenza, al 30,28%. Addirittura inferiore al 32,07% di cinque anni fa. Il Cremlino riferisce che il presidente russo Vladimir Putin si è già congratulato telefonicamente col suo alleato per il successo elettorale. A molti oppositori era stata negata la candidatura.
– MOSCA

– Sono più di mille le persone fermate ieri dalla polizia in Russia per aver partecipato alle manifestazioni contro l’aumento dell’età pensionabile organizzate dall’oppositore Alexiei Navalny. Lo riferisce l’ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info, che al momento riporta di almeno 1.018 dimostranti trascinati nelle camionette della polizia. Secondo l’organizzazione, 452 persone sono state fermate a San Pietroburgo, 183 a Ekaterinburg, 60 a Krasnodar, 43 a Omsk, 43 a Mosca, 23 a Perm, 22 a Kazan.
– STOCCOLMA

– Il leader del centrodestra svedese Ulf Kristersson ha detto ai suoi sostenitori che si attende un mandato per formare un nuovo governo e che il primo ministro uscente Stefan Lofven dovrebbe dimettersi. L’alleanza di opposizione in parlamento – ha detto – “è chiaramente la più ampia e il governo deve andarsene”. “Abbiamo vinto il promo round per formare un nuovo esecutivo”, ha aggiunto. Prima delle elezioni entrambi i maggiori blocchi in parlamento, quello socialdemocratico e quello di centrodestra, avevano detto di non avrebbero stretto alleanze con la destra anti-immigrati.
– STOCCOLMA

– Il primo ministro svedese Stefan Lofven ha detto che intende ‘restare al lavoro’, dopo le elezioni che hanno segnato la peggiore performance del partito socialdemocratico, e invita al dialogo il centrodestra per formare un “governo forte” in grado di arginare gli estremismi.
“Il risultato non è ancora chiaro”, ha detto riferendosi alla necessità di cucire alleanze per formare una maggioranza.
“Sta ora ai partiti politici cooperare responsabilmente e creare un governo forte”. “Un partito con radici naziste non potrà mai offrire nulla di responsabile”, ha aggiunto.
– Forti esplosioni seguite da colpi di armi da fuoco sono state udite all’interno della sede della National Oil Corporation (Noc) di Tripoli. Lo riportano vari media locali libici, ipotizzando che si tratti di un attentato suicida. La sede della National Oil Corporation è attualmente transennata e alcuni uomini armati si troverebbero asserragliati ancora all’interno. Lo riporta l’emittente libica Alharar tv sul proprio profilo twitter, citando il comando della zona militare. Stando a testimoni oculari l’operazione di sicurezza sarebbe ancora in corso e sul luogo starebbero accorrendo le forze speciali di deterrenza Rada. Alcune ambulanze sono giunte sul posto, ma non si hanno finora notizie di vittime o feriti. Un testimone ha riferito al portale Al-Wasat che un imprecisato numero di dipendenti della compagnia sarebbe riuscito ad abbandonare l’edificio, mentre altri si troverebbero ancora all’interno. Gli assalitori sarebbero armati di fucili mitragliatori e bombe a mano.
– KABUL

– Una serie di attacchi alle forze di polizia e a milizie filogovernative sono stati messi a segno nelle ultime 24 ore dai talebani in Afghanistan, con un bilancio complessivo di 35 morti. Ultimo in ordine di tempo, un attacco nel distretto di Dara Suf, nella provincia di Samangan, costato la vita a 14 militari. Altri sei sono rimasti feriti. Sul fronte opposto, sono stati uccisi tre militanti talebani e quattro sono feriti. L’attentato non è stato rivendicato ma le autorità locali puntano il dito contro i ribelli attivi. Altre 21 persone sono state uccise nella notte nel nord del Paese: 13 in un attacco ad un checkpoint nel distretto di Dashti Archi che ha lasciato a terra anche 15 feriti, e altre otto nel distretto di Khamyab dove si è scatenata una vera e propria battaglia durata diverse ore. Al termine, i militari sono stati costretti a ritirarsi dal loro quartier generale per evitare il coinvolgimento dei civili. Tre poliziotti sono rimasti feriti.
Uccisi sette talebani e feriti altri 8.
– GINEVRA

– “Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom”: lo ha annunciato oggi a Ginevra Michelle Bachelet, neo Alto commissario Onu per i diritti umani, aprendo i lavori del Consiglio Onu per i diritti umani, riunito fino al 28 settembre, precisando che una squadra sarà inviata, per motivi analoghi, anche in Austria.
– Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi è a Bengasi, in Libia, per incontrare il maresciallo Haftar. Lo rende noto un tweet della Farnesina precisando che l’incontro è focalizzato al “dialogo politico inclusivo promosso” dall’inviato speciale Onu per la Libia, Salamè, “con tutti gli interlocutori per una Libia unita e stabile”.
– GINEVRA

– “Il Governo italiano ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong. Questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili”: lo ha affermato il neo Alto commissario per i Diritti Umani Michelle Bachelet a Ginevra, annunciando l’invio di personale Onu in Italia. “Anche se il numero dei migranti che attraversano il Mediterraneo è diminuito, il tasso di mortalità per coloro che compiono la traversata è risultato nei primi sei mesi dell’anno ancora più elevato rispetto al passato”, ha aggiunto.
– ISTANBUL

– Si conferma in crescita la rotta dei migranti che coinvolge la Turchia. Le autorità di Ankara hanno fermato nell’ultima settimana 7.818 persone che cercavano di attraversare le frontiere con l’Unione europea o di entrare nel Paese senza regolari documenti. Tra queste, 704 sono state intercettati in mare. Lo riferisce il ministero degli Interni, secondo cui nello stesso periodo sono inoltre stati arrestati 150 presunti trafficanti di esseri umani.
Dal contestato accordo del marzo 2016 con Bruxelles, il numero di migranti e rifugiati che dalla Turchia raggiungono quotidianamente l’Ue, soprattutto la Grecia, si è ridotto notevolmente. Le cifre di coloro che risultano bloccati nei tentativi di traversata appaiono però in aumento.   [print-me title=”STAMPA”]