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Ultimo aggiornamento 31 Agosto, 2020, 11:56:07 di Maurizio Barra

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DALLE 01:55 DI DOMENICA 30 AGOSTO 2020

ALLE 11:56 DI LUNEDì 31 AGOSTO 2020

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Rete Unica, parola ai Cda. Primo passo con FiberCop
Tim approva intesa con Kkr e Fastweb, Cdp il memorandum
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30 agosto 2020
01:55
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La rete unica prende forma. Il progetto messo a punto da Cdp, Tim e Governo è nero su bianco nel ‘memorandum of understanding’ che arriverà nel pomeriggio sul tavolo della compagnia telefonica e poi, appena dopo, su quello di Cassa Depositi. Contemporaneamente Tim darà l’avvio all’intesa con Kkr e Fastweb per la creazione di FiberCop. Sarà questo il primo nucleo della società che poi si trasformerà in AccessCo: per ora avrà solo la rete secondaria di Telecom, quella in rame che arriva nelle case dei clienti. Ma poi si estenderà anche alle dorsali in fibra e – se tutto andrà in porto – anche alla rete di Open Fiber.
Sarà una prima tappa importante, anche se il film della giornata sembra già scritto. Tim da il via libera all’intesa con KKr che rileverà il 37,5% di FiberCop mettendo sul piatto 1,8 miliardi di euro. Fastweb, invece, conferirà il suo 20% di FlashFiber, che è una joint venture con Tim per cablare una trentina di città, che si trasformerà nel 4,5% del capitale della nuova società. Nuova società per la cui creazione concreta ci sarà comunque bisogno di tempo, tanto che non si sarebbe ancora parlato di nomi da mettere alla guida. Il progetto, poi, dovrà superare l’esame del governo – scontato il sì – previsto in base al Golden Power e il vaglio delle autorità competenti. .
L’altro documento sul tavolo, in questo caso anche all’esame del Cda di Cdp, sarà invece il memorandum. Conterrà le linee e i passaggi per la creazione della rete unica. Ad esempio prevede che quando FiberCop si trasformerà nella AccessCo – quindi nella società della rete unica – Tim continuerà ad avere la maggioranza, il 51%, ma la governance sarà condivisa. In pratica avrà la minoranza del Cda e l’amministratore delegato che designerà dovrà avere il gradimento di Cdp, che invece sceglierà il presidente che avrà deleghe pesanti, tra cui quella della sicurezza della rete. Sugli indirizzi strategici, ma anche su altri aspetti, ci sarà poi un sistema di maggioranze qualificate che consentono a Cdp di incidere su alcune questioni come ad esempio gli investimenti futuri.
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Oro: in rialzo a 1.966 dollari l’oncia
Corre l’argento (+1,5%) e sale il rame (+0,7%)
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31 agosto 2020
08:22
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Apertura in rialzo per le contrattazioni dell’oro, che sale dello 0,46% a 1.966,8 dollari l’oncia. In forte crescita l’argento (+1,5%), in salita anche il rame (+0,7%).
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Petrolio: apre in rialzo a 43,3 dollari al barile
Brent a 46,1 dollari
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31 agosto 2020
08:29
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In rialzo il petrolio sul mercato after hour di New York. ll greggio Wti viene comprato a 43,01 dollari al barile (+0,3%). Il Brent si attesta 46,1 dollari al barile (+0,6%).
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Cambi: euro in rialzo sul dollaro a 1,1901
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31 agosto 2020
08:37
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Euro in rialzo sul dollaro in apertura di mattinata. La moneta unica europea viene scambiata a quota 1,1901, in lieve rialzo rispetto alla chiusura a 1,1894 di venerdì a New York. Rispetto allo yen l’euro passa di mano a 125,72.
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Spread: in lieve rialzo a 145,6 punti
Rendimento dei titoli decennali all’1,043%
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31 agosto 2020
08:44
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Apertura in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund tedeschi. Il differenziale delle obbligazioni italiane è a 145,6 punti, con un rendimento dell’1,043%.
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Borsa: Asia in rialzo con Giappone e Cina, giù Taiwan
Bene industria e energia, stenta Sidney
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31 agosto 2020
08:59
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Borse asiatiche in rialzo, guidate da industria e energia. Bene il Giappone, con il Nikkei chiuso in rialzo (+1,1%), così come il Topix (+0,8%), con la produzione industriale salita più delle previsioni, mentre sono cadute più del previsto le vendite al dettaglio. In controtendenza Taiwan (-1%) e la Corea (-1,1%), così come, a mercati ancora aperti, Mumbai (-0,6%) e Sidney (-0,2%), nonostante un balzo dei margini lordi operativi delle aziende. In Australia intanto la Cina alimenta nuove tensioni sul vino, con l’accusa di utilizzare sussidi per dare vantaggi alle importazioni australiane.In rialzo Hong Kong (+0,1%), a contrattazioni ancora in corso, così come Shanghai (+0,3%), piatta Shenzen (+0,01%). In Cina è cresciuto il Pmi composito, così come quello non manifatturiero, mentre è sceso l’indice dei direttori degli acquisti. Il volume degli scambi è stato sopra la media mensile del 21% in mattinata.
Positivi i future delle Americhe e dell’Europa, con Londra chiusa per festività, mentre dagli Usa è atteso il discorso sulla politica monetaria del vicepresidente della Fed Richard Clarida. In Europa attesi gli indici dei prezzi alle importazioni della Germania e una serie di indici in Spagna, per l’Italia il Pil trimestrale e annuale, con una serie di dati Istat, dai conti economici del secondo trimestre alla stima provvisoria sui prezzi al consumo.
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Borsa: Milano apre in rialzo (+0,6%)
Il Ftse Mib a 19.974 punti
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MILANO
31 agosto 2020
09:05
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Apertura in rialzo per Piazza Affari. Il Ftse Mib guadagna lo 0,67% a 19.974 punti.
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Borsa: Europa apre in crescita
Francoforte (+0,5%), Parigi (+0,7%), Londra chiusa per festività
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31 agosto 2020
09:21
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Apertura ottimista per le principali Borse europee, con Londra chiusa per festività. La migliore è Parigi (+0,77%) a 5.041 punti, seguita da Madrid (+0,58%) a 7.174 punti e Francoforte (+0,54%) a 13.103 punti.
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Borsa: Milano ottimista con petroliferi, sprint di Tim
Incerte banche, spread a 145. Bene Mediobanca. Rimbalza Diasorin
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31 agosto 2020
10:02
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In rialzo la Borsa di Milano in apertura di settimana, con i petroliferi che corrono, spinti dal rialzo del greggio (wti +0,7%) a 43,3 dollari al barile. I guadagni sono soprattutto per Tenaris (+1,7%), Saipem (+1,6%), ma anche Eni (+1%). In corsa Tim (+2,2%). Rimbalzo di Diasorin (+3,3%), dopo le forti perdite della settimana precedente. In crescita Mediobanca (+2,1%), ancora in scia al via libera della Bce all’aumento della quota di Delfin. Guadagni per Campari (+1,9%) e Moncler (+1,8%).
Meno brillanti le banche, da Unicredit e Intesa (+0,7%), Banco Bpm (+0,4%), Fineco (+0,3%), in negativo Bper (-0,6%), piatta Mps, dopo che la settimana precedente ha ricevuto il via libera Bce alla cessione dei crediti deteriorati.
Tra i titoli forti della mattinata Italgas (+1,5%) e Stm (+1,4%), con Cnh (+1,3%) e Exor (+1,2%), stentano invece Poste (+0,2%) e perdono Unipol (-0,2%) e A2a (-0,4%).
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Borsa: Europa ottimista col greggio, bene le banche
Corre il comparto acciaio, bene utility e farmaceutici
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31 agosto 2020
10:35
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Ottimiste le principali Borse europee con l’Asia in rialzo e i future di Wall Street in positivo, con l’oro piatto a (+0,06%) a 1.959 dollari l’oncia.
La migliore è Parigi (+0,8%), seguita da Francoforte (+0,6%) e Madrid (+0,3%), mentre in Spagna sale indice dei prezzi al consumo. Meglio ancora Milano (+0,9%), mentre si registra il Pil del secondo trimestre in calo del 12,8% e i dati di Confcommercio stimano che l’epidemia di Covid brucerà 116 miliardi di consumi.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna lo 0,4%, con una forte spinta dai petroliferi e guadagni soprattutto per Aker (+3,2%), Lundin (+2,4%) e Total (+1,9%), col greggio in rialzo (wti +0,7%) a 43,3 dollari al barile.
Nell’industria dei materiali corrono Arcelor Mittal (+3,2%) e Thyssenkrupp (+2,8%) con l’acciaio (+1,2%). Bene utility e salute, farmaceutici in particolare. In rialzo le banche, da Bnp Paribas (+1,3%) e Abn Amro (+1,2%). Meno le italiane, con Unicredit (+0,7%) e Intesa (+0,5%), nonostante lo spread in discesa a 144.
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Borsa: Milano sale (+1,1%) dopo dato Pil e con Europa
Bene petroliferi, su Diasorin, Tim e Mediobanca, incerte banche
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31 agosto 2020
11:13
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In crescita Piazza Affari (+1,1%), dopo la diffusione del Pil del secondo trimestre(-12,8%), nonostante in calo più del previsto, il rialzo dei prezzi registrato dall’Istat, e la stima di Confcommercio sul fatto che la crisi da Covid-19 brucerà 116 miliardi di consumi nell’anno.
Rimbalzo di Diasorin (+4,8%, dopo le ingenti perdite della settimana scorsa, mentre Tim sale (+2,1%) nel giorno del Cda anche di Cdp sulla rete e Mediobanca cresce (+2,3%) ancora sul via libera Bce all’aumento di Delfin. Inistat positivo i petroliferi con la crescita del greggio (wti +1,2%) a 43,4 dollari al barile, con rialzi per Saipem (+2,2%), Tenaris (+2,1%) e Eni (+1,3%). Vola Italgas (+2,4%) e vanno bene Campari (+1,9%), Cnh (+1,9%) e Pirelli (+1,7%). In forma Fca (+1,6%). Il lusso gode dell’andamento di mercati asiatici con Moncler che guadagna (+2,4%) e anche Ferragamo (+1,2%).
Meno ottimiste le banche, da Unicredit (+0,9%) a Intesa (+0,7%), Mps (+0,4%), dopo il via libera Bce alla cessione dei crediti deteriorati, e Fineco (+0,2%), in rosso Bper (-0,2%), pur con lo spread a 144.
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Pil Italia cala del 12,8% nel secondo trimestre
La stima preliminare indicava -12,4%. Sull’anno scende del 17,7%
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31 agosto 2020
11:15
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Nel secondo trimestre del 2020 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019. La stima preliminare della variazione congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2020 era stata del -12,4% mentre quella tendenziale del -17,3%. Il Pil italiano – sottolinea l’Istat – non aveva mai registrato un calo così consistente dal 1995. La variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,7%
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Confcommercio: Covid brucia 116 mld di consumi nel 2020
A testa 1.900 euro. Calo medio 10,9%, in Trentino 16%
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31 agosto 2020
11:33
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L’epidemia da Covid 19 brucerà nel 2020 116 miliardi di consumi con una media di 1.900 euro a testa. Lo calcola la Confcommercio che in una nota sottolinea che se a livello nazionale il calo dei consumi sarà del 10,9% rispetto al 2019 (per una perdita di 116 miliardi) il maggior calo percentuale si avrà nel Trentino (-16%) mentre il Molise registrerà un calo del 7,2%.
Il Nord è l’area più penalizzata (-11,7%), con quasi il 60% del calo complessivo concentrato nelle sue 8 regioni e con la Lombardia che registra la maggiore perdita in valore assoluto (- 22,6 miliardi di consumi), mentre nel Mezzogiorno la riduzione della spesa è più contenuta (-8,5%). “Il quadro complessivo – afferma l’Associazione – appare sconfortante e in tutti i territori, per differenti ragioni, dovrebbero trascorrere almeno cinque anni per tornare ai livelli di spesa pro capite del 2019”.
“Nessuna area del Paese – avverte il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli – è stata risparmiata dalle conseguenze del Covid. Nell’anno in corso perderemo oltre 116 miliardi di consumi e circa 9,5 punti di Pil. Per tornare a crescere, grazie anche ai fondi europei. Servono provvedimenti più incisivi e rapidi nella loro applicazione. Il tempo non gioca a nostro favore e i nodi fiscali e burocratici che rallentano la crescita devono ancora essere risolti”
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Il Pil dell’Italia scende del 12,8% è il calo peggiore dal 1995
Nel secondo semestre 2020, per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate
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31 agosto 2020
11:26
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Nel secondo trimestre del 2020 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019. La stima preliminare della variazione congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2020 era stata del -12,4% mentre quella tendenziale del -17,3%.
Il Pil italiano non aveva mai registrato un calo così consistente dal 1995. Lo sottolinea l’Istat precisando inoltre che la variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,7%. ” La stima completa dei conti economici trimestrali – scrive l’Istat – conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate, con flessioni del 12,8% in termini congiunturali e del 17,7% in termini tendenziali, mai registrate dal 1995.
L’Istat fa notare la “portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate”. E’ da tener presente comunque che il secondo trimestre 2020 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente sia nei confronti del secondo trimestre del 2019.
A trascinare la caduta del Pil, spiega l’Istat, è stata soprattutto la domanda interna, con un apporto particolarmente negativo dei consumi privati e contributi negativi rilevanti di investimenti e variazione delle scorte. Anche la domanda estera ha fornito un apporto negativo, per la riduzione delle esportazioni più decisa di quella delle importazioni.
In particolare, rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con cali dell’8,7% per i consumi finali nazionali e del 14,9% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del 20,5% e del 26,4%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per -9,5 punti percentuali alla contrazione del Pil, con -6,7 punti dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, -2,6 punti degli investimenti fissi lordi e -0,2 punti della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Anche la variazione delle scorte e la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, rispettivamente per -0,9 e -2,4 punti percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti, rispettivamente, del 3,7%, del 20,2% e dell’11%. Quanto invece alla spesa della famiglie, ha registrato una diminuzione in termini congiunturali del 12,4%. In particolare, gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 21,4%, quelli di beni non durevoli del 4,4%, quelli di servizi del 15,8% e quelli di beni semidurevoli del 15,1%.  VAI ALLA POLITICA

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