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Tempo di lettura: 25 minuti

Ultimo aggiornamento 15 Ottobre, 2020, 18:47:15 di Maurizio Barra

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DALLE 09:36 ALLE 18:47 DI GIOVEDì 15 OTTOBRE 2020

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Accoltella la ex del marito, arrestata 38enne a Molfetta
Accusata di porto abusivo d’armi, minacce e tentato omicidio
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BARI
15 ottobre 2020
09:36
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Avrebbe accoltellato l’ex moglie del marito durante un litigio in strada, a Molfetta. La donna, una 38enne molfettese, è stata arrestata dai carabinieri, su ordinanza del gip di Trani, per i reati di porto abusivo di arma, minacce e tentato omicidio.
L’episodio risale a pochi giorni dopo ferragosto. La 38enne ora agli arresti domiciliari, avrebbe invitato l’ex moglie del marito ad un incontro per strada per chiarire definitivamente i rapporti dopo l’ennesimo litigio. Durante l’incontro, a cui assisteva anche l’uomo conteso tra le due, sarebbe iniziata una violenta lite e la 38enne, che si era premunita di un coltello, avrebbe ferito l’altro donna con una pugnalata.
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Preso aggressore seriale donne a Varese, minore in comunità
Famiglia sconcertata ha collaborato a indagini
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MILANO
15 ottobre 2020
09:51
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La Squadra Mobile di Varese ha eseguito una misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di un minorenne, accusato di essere l’autore di numerose aggressioni sessuali con palpeggiamenti ai danni di donne nella prima metà di settembre scorso nel centro di Varese.
I fatti avevano destato un notevole allarme in città anche per il moltiplicarsi degli episodi. Le vittime erano scelte a caso tra le donne sole: la vittima più giovane ha 13 anni, la più anziana 53.
La Squadra Mobile di Varese – ricostruisce una nota del procuratore della Repubblica dei minori di Milano, Ciro Cascone – ha intuito la serialità delle aggressioni attribuibili allo stessa persona raccontate in nove denunce. Sono poi state analizzate le telecamere di videosorveglianza ed è stato individuato un minorenne, di origini straniere, studente in una scuola superiore di Varese. La perquisizione della sua abitazione, disposta dal pm Sabrina Ditaranto, ha consentito di trovare i capi d’abbigliamento descritti dalle vittime e di ricostruire gli spostamenti del giovane nei giorni dei reati, confermando l’ipotesi dell’Accusa.
La famiglia del ragazzo è sconcertata, spiegano gli inquirenti, ed è ben inserita nel tessuto sociale varesino; i genitori lavorano regolarmente e il fratello maggiore studia all’università e hanno collaborato alle indagini. La Procura ha chiesto e ottenuto il collocamento in una comunità educativa I reati contestati dalla Procura per i minorenni di Milano consistono in nove episodi di violenze sessuali, spesso aggravate da diverse circostanze: minore età della vittima, ma anche stato di gravidanza, ovvero minorata difesa della vittima.
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Bottino 400 mila euro con rip-deal
Recuperati gioielli e orologi preziosi frutto di raggiri
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GENOVA
15 ottobre 2020
09:52
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La squadra mobile di Genova ha arrestato tre persone, di origini rom, accusati di avere messo a segno diverse truffe con la tecnica del ‘rip-deal’, raggiro messo a segno con un cambio di valute fraudolento. Dalle indagini è emerso che i tre avrebbero ottenuto un bottino di circa 400 mila euro tra gioielli e orologi preziosi raggirando diverse persone in situazioni e con tecniche differenti. Gli arrestati sono tutti reidenti a Torino.
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Covid: Fontana, prossime ore decisioni su eventuali misure
Negli ultimi giorni molti più tamponi
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MILANO
15 ottobre 2020
10:12
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“Stiamo monitorando la situazione – ha aggiunto – e nelle prossime ore diremo se è necessario prendere qualche misura o se invece basterà essere rigorosamente rispettosi di quanto è già stato disposto”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
In Lombardia “nelle ultime giornate si sono fatti molti più tamponi, la percentuale tra i tamponi e gli infettati è più o meno sempre la stessa dei giorni precedenti, ma è sicuramente comunque in crescita”, ha aggiunto.
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Cirio, test rapidi a valichi confine Francia
Governatore,per garantire presidio massimo e assoluto territorio
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TORINO
15 ottobre 2020
10:27
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Per garantire il presidio “massimo e assoluto” del territorio, la Regione Piemonte con la Protezione civile allestirà punti di accesso e controlli rapidi “a tutti i valichi di confine con la Francia, dove i contagi sono altissimi”. Lo afferma il governatore Alberto Cirio, ricordando ai microfoni di Radio Capital che gli aeroporti “di Torino e di Roma sono stati i primi in Italia ad allestire la possibilità di fare controlli” con i Covid test point.  PIEMONTE

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Covid: Veneto, +600 positivi e 11 vittime
Si aggrava anche il conteggio dei ricoveri, 375 (+16)
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VENEZIA
15 ottobre 2020
10:55
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Ancora una giornata nera per i numeri del Covid in Veneto, con 600 nuovi positivi (ieri erano +657), che portano il dato complessivo dall’inizio dell’epidemia a 33.573. Pesante il bilancio delle vittime, 11 in più; il numero totale dei morti (tra ospedali e case di riposo) raggiunge i 2.237. Lo afferma il bollettino della Regione. Si aggrava anche il conteggio dei ricoveri, 375 (+16), e dei pazienti inj terapia intensiva, 45 (+5). Salgono infine i soggetti in isolamento domiciliare, 12.972 (+138).
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Università: Manfredi, centralità atenei situati aree interne
Ministro, punto di forza per territori e sistema universitario
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MACERATA
15 ottobre 2020
11:13
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“L’inaugurazione di questo anno accademico è l’occasione per riaffermare la centralità delle università che si trovano nelle aree interne e rappresentano un punto di forza per i territori, ma anche per il sistema universitario nazionale”. A dirlo è il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, stamani a Macerata per i 730 anni dalla fondazione dell’ateneo marchigiano. “Le tante difficoltà causate dall’emergenza sanitaria dobbiamo trasformarle in opportunità – ha aggiunto – Stiamo vivendo un periodo di grande trasformazione digitale e anche il Covid ci ha dimostrato come le tecnologie possono essere delle opportunità”.
“Dobbiamo coniugare la nostra grande tradizione universitaria con l’innovazione tecnologica, – ha detto ancora Manfredi – così da pensare per il futuro ad atenei più inclusivi, più aperti, più internazionali e in tal senso il governo sta investendo in maniera significativa”.
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Covid: bus a rischio per calca, sciopero in scuole Cagliari
Appello e referendum via social, studenti disertano lezioni
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CAGLIARI
15 ottobre 2020
11:16
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Andare a scuola in pullman è diventata un’azione “a rischio” per gli studenti Cagliaritani. E dopo il piccolo sciopero di pochi giorni fa monta la protesta perché in classe le distanze anti Covid vengono rispettate, ma sui bus no. Così anche dopo la conferma del Governo sulla capienza all’80%, oggi in molti sono rimasti a casa. Una protesta silenziosa dopo un appello e un “referendum” tra i rappresentanti degli student,i tutto via social. I ragazzi, non potendo sfilare per le strade della città per il divieto di assembramenti, non sono nemmeno usciti da casa. Solo per fare un esempio al liceo classico Siotto, istituto con molti pendolari, il problema è molto sentito e almeno 16 classi hanno disertato le lezioni.
“Non è uno sciopero contro la scuola – spiega Raffaele Peralta, 18 anni, rappresentante d’istituto – anzi qui al Siotto ringraziamo il preside per avere preparato la scuola alla ripartenza. Il problema è che, ad esempio al Siotto, il settanta per cento degli studenti è pendolare. E ogni giorno affrontiamo situazioni a rischio per andare a scuola” “Le norme anti Covid in pullman – si legge in un comunicato degli studenti – non possono essere rispettate perché non c’è spazio sufficiente”.
Nel mirino anche gli assembramenti alle fermate del bus: “Servono maggiori controlli sanitari. Soprattutto più veloci”, dicono.
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Neonato trovato abbandonato in strada a Verona, sta bene
Ha circa un mese, portato in terapia intensiva
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VERONA
15 ottobre 2020
11:23
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Un neonato è stato trovato poco dopo la mezzanotte abbandonato all’angolo di una strada a Verona. E’ successo nel quartiere di Golosine. Il piccolo, di circa un mese, come hanno riferito gli operatori sanitari del 118, è stato trasportato in ambulanza all’Ospedale della Donna e del Bambino. E’ ricoverato in terapia intensiva, ma è in buone condizioni di salute. E’ stato trovato da due agenti delle volanti della Questura, in pattuglia nella zona, che hanno allertato i sanitari del Suem 118.
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Neonato trovato abbandonato in strada a Verona
È ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale della Donna e del bambino, ma è in buone condizioni di salute
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VERONA
15 ottobre 2020
12:57
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Un neonato è stato trovato poco dopo la mezzanotte abbandonato all’angolo di una strada a Verona. E’ successo nel quartiere di Golosine. Il piccolo, di circa un mese, è stato trasportato in ambulanza all’Ospedale della Donna e del Bambino: è ricoverato in terapia intensiva, ma è in buone condizioni di salute. E’ stato trovato da due agenti delle volanti della Questura, in pattuglia nella zona, che hanno allertato i sanitari del Suem 118. State avviate anche le indagini per cercare di risalire all’identità della madre o a chi abbia abbandonato il piccolo.
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L’Oms: ‘Il vaccino? I giovani potrebbero aspettare fino al 2022’
‘La priorità l’avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, e gli anziani’
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15 ottobre 2020
13:43
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Una persona giovane e in salute potrebbe non essere vaccinata contro il coronavirus fino al 2022. Lo ha detto la ricercatrice capo dell’Oms, Soumya Swaminathan, avvertendo che non sarà possibile una vaccinazione di massa rapida contro il Covid-19.
“La priorità l’avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d’accordo. Ma anche in quei casi bisgnerà stabilire chi corre i rischi più alti. Poi ci saranno gli anziani”, ha spiegato la dottoressa durante un evento su Twitter precisando “un giovane in salute potrebbe dover aspettare fino al 2022″.
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Goldin, Van Gogh l’artista eroe
Biografia attraverso epistolario. ”Non era pazzo”
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15 ottobre 2020
13:31
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MARCO GOLDIN, ”VAN GOGH. L’AUTOBIOGRAFIA MAI SCRITTA”. (LA NAVE DI TESEO, PAG. 710, EURO, 24,50).
L’epistolario, poderoso, di 903 missive, di cui 820 scritte da Vincent Van Gogh e 83 a lui indirizzate, 586 in olandese, 310 in francese e 6 in inglese, 140 contengono schizzi, 658 sono indirizzate al fratello Theo, a cui seguono il giovane pittore olandese Anthon van Rappard (57), poi Emile Bonard (22) e la sorella prediletta Wil (21). E’ questa la base da cui è partito Marco Goldin per riscrivere la vita dell’artista e per cambiare idea su di lui. ”Van Gogh non era pazzo”, spiega Goldin che all’olandese ha anche dedicato la grande mostra in corso fino all’11 aprile al Centro San Gaetano a Padova: ”Van Gogh. I colori della vita”. Ma Galeotto fu Facebook e il lockdown in realtà, quando Goldin iniziò a fare delle lezioni sempre più lunghe sul pittore a cui stava lavorando per la mostra di Padova, ”e lezione dopo lezione aumentavano gli utenti e la mia voglia di condividere la vita dell’artista. Tanto che ad un certo punto mi chiamò Elisabetta Sgarbi per propormi di farne un libro. Ed eccolo qui”.
”Io stesso nelle altre mostre che gli ho dedicato – spiega ancora Goldin, già curatore di altre mostre sull’olandese come ‘Van Gogh tra grano e cielo (Vicenza 2017) – ero stato affascinato dalla visione maledetta dell’artista che poi il cinema ha trasformato in un personaggio molto lontano dalla realtà”. Poi a portarlo verso la scoperta dell’uomo sono stati gli studi di un gruppo di storici dell’arte che ruotano intorno al Museo Van Gogh di Amsterdam e che appunto hanno riportato alla luce e riletto l’epistolario nel suo reale contesto depurandolo da quella patina di follia che spesso era negli occhi di chi le leggeva e traduceva. ”Van Gogh non era pazzo.
Si è avvicinato al sole, prima cercandolo, poi fuggendone via.
Vi è rimasto impigliato, con un filo che mai più ha districato, stringendolo nella mano. Fino a quella spiga di grano rimasta nella tasca della sua giacca, sotto il cielo di Auvers, prima di sera. Accanto ad un covone. Sotto le stelle del firmamento”.
Quello di Van Gogh, e di conseguenza di Goldin che ne ha ripercorso le orme. è prima di tutto un viaggio.
L’attraversamento a piedi (”faceva a volte anche 150 km in due giorni”) del mondo per restituirlo alla tela in una dimensione della cui unicità era assolutamente consapevole. Una vita tra Zundert, Etten, l’Aia, Parigi, la Provenza e Arles, Sant-Remy-de-Provence e poi ”andandosene fumando la pipa” negli ultimi giorni a Auvers-sur-Oise.
Il viaggio di Goldin esattamente come quello di Van Gogh, è reale e metaforico. ”Il viaggio di questo pittore, il viaggio di Vincent Van Gogh, è precisamente il viaggio dell’eroe. Il pittore come eroe. Colui che ha un compito, una missione da compiere. Nei suoi scritti bellissimi, pieni di echi e suggestioni, Karol Kereny ci dice come gli eroi non siano al livello medesimo degli dei, ma inseriti nel flusso della storia”. Goldin questa storia l’ha ripercorsa a piedi, passo do passo, rileggendo e spesso traducendo le lettere . ”E sono testi che per la loro bellezza meriterebbero un posto nella storia della letteratura”, spiega. ”Il mio sguardo – scrive Van Gogh – è nitido come un girasole./Ho l’abitudine di camminare per le strade/ guardando a destra e a sinistra,/ e talvolta guardando dietro di me…”.
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Covid: in servizio al Giro,17 poliziotti positivi in Abruzzo
Sono in isolamento in un hotel di Francavilla al Mare
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PESCARA
15 ottobre 2020
11:05
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Diciassette poliziotti impegnati nel servizio d’ordine del 103/o Giro d’Italia, che domenica e ieri ha fatto tappa in Abruzzo, sono risultati positivi al coronavirus. Gli agenti sono in isolamento all’hotel Santa Maria di Francavilla al Mare. Ad occuparsi dei tamponi è stata la Asl di Chieti. La notizia è confermata da ambienti vicini all’organizzazione del Giro.
“Nessuno di loro è di Francavilla – precisa il sindaco, Antonio Luciani – Gli agenti al loro arrivo sono stati sottoposti al tampone di routine al quale sono risultati positivi. Sono isolati, tutti insieme e nello stesso luogo a Francavilla. Sembra siano tutti asintomatici”.
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Addio a Jole Santelli: quando disse ‘non voglio che la malattia mi perseguiti’
In cura per tumore, smentì voci di un aggravamento: ‘Miserie umane’
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CATANZARO
15 ottobre 2020
16:00
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“Non ho mai nascosto la mia malattia, non voglio neanche però che essa mi perseguiti”.
Malata da tempo di tumore, Jole Santelli, la presidente della Regione Calabria morta la notte scorsa a causa – secondo le prime notizie – di un malore – non aveva mai nascosto la sua malattia, ma – a conferma del suo carattere deciso e combattivo – non voleva farsi condizionare. E per questo accettò la proposta di candidarsi alla Regione Calabria.
“Quando una persona subisce un attacco così violento alla propria vita – disse in un’intervista al Fatto Quotidiano il 12 gennaio scorso – quando il dolore fisico si fa radicale e incomprimibile, allora quella persona ha due strade: deprimersi e farsi portare via dalla corrente, scegliere che il destino scelga per lei. Oppure attivarsi, concentrarsi e soprattutto ribellarsi. Quando Silvio Berlusconi mi offre la candidatura ringrazio felice, ma chiudo la telefonata e formo il numero del mio oncologo: posso candidarmi? Posso onorare il mandato quinquennale? Il medico risponde: non solo puoi candidarti ma mi auguro che io possa essere il tuo consulente negli anni della presidenza”.
Nelle ultime settimane il tema della sua malattia, già venuto fuori subito dopo l’elezione per una fastidiosa raucedine che colpì la Santelli nei giorni del voto, era tornato a galla con una serie di voci che davano le sue condizioni in aggravamento.
Voci che fu lei stessa a smentire a margine di una conferenza stampa alla Cittadella Regionale bollandole come “fantasie malate di tanti che pensano di potere stabilire che cosa deve succedere nella mia vita”. “La trovo veramente – aggiunse – una miseria umana. Facendo i dovuti scongiuri, io sto bene, alla faccia delle malelingue. Ognuno si misura con la propria miseria umana perché un conto è la politica e un altro è l’umanità”.
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Donna morta dissanguata in casa a Bari, indagano carabinieri
Sul posto, in via Davanzati, una ambulanza del 118 e pattuglie
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BARI
15 ottobre 2020
12:25
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Una donna di 40 anni è stata trovata senza vita nel suo appartamento nel centro di Bari, in via Davanzati. Sul posto c’è personale del 118 e i carabinieri che stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti. A quanto si apprende, la donna è stata trovata riversa sul pavimento e in casa gli investigatori hanno trovato molto sangue.
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Papa: mons. Semeraro nuovo Prefetto Congregazione santi
Prende il posto che era di Becciu
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CITTA DEL VATICANO
15 ottobre 2020
12:36
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Il Papa ha nominato Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi mons.
Marcello Semeraro, finora vescovo di Albano e Segretario del Consiglio di Cardinali che aiuta il pontefice nella riforma della Curia.
Semeraro prende il posto del cardinale Angelo Becciu che il 24 settembre si era dimesso.
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Covid: da Comitato Bergamo altre 150 denunce
‘Dissecretate atti della task force ministeriale’
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MILANO
15 ottobre 2020
12:37
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Altre 150 denunce di parenti di vittime del coronavirus saranno da oggi all’esame dei pm della Procura di Bergamo che hanno aperto inchieste sulle conseguenze della diffusione del Covid. Due le inchieste, in particolare sulla chiusura per alcune ore del Pronto soccorso di Alzano Lombardo dopo la scoperta di due casi e la mancata applicazione delle zone rosse a Nembro e ad Alzano. Le denunce si aggiungono alle altre centinaia presentate nei mesi scorsi, con migliaia di allegati e il professor Andrea Crisanti, consulente dei pm, ha chiesto sei mesi di tempo per poterle esaminare.
Il Comitato Noi denunceremo, coordinato dall’avvocato Consuelo Locati, continua a chiedere che si tolga la segretezza a tutti gli atti della task force del Ministro della Salute e accusa il nostro Paese di aver violato le linee guida dell’OMS sulla comunicazione in caso di minaccia epidemica. Per il responsabile della comunicazione del comitato, Robert Lingard, “le linee guida dell’OMS sono chiarissime. Durante una emergenza di sanità pubblica, la popolazione ha bisogno di sapere a quali rischi va incontro, e quali azioni deve intraprendere per proteggere la propria vita e la propria salute”.
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Covid: Gimbe, sui casi Sardegna peggiore di media nazionale
In ultima settimana 177 positivi su 100mila abitanti e +21%
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CAGLIARI
15 ottobre 2020
12:39
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La Sardegna sempre con gli indicatori in rosso nell’ultima tabella della Fondazione Gimbe.
Secondo i dati forniti la situazione nell’isola risulta essere peggiore rispetto alla media nazionale. Ad esempio nel numero di casi attualmente positivi per 100.000 abitanti: sono 177 contro il dato nazionale di 144. Nell’ultima settimana si registra un incremento di positivi del 20,9%, quasi il doppio della media italiana del 10,7%.
Altro dato negativo è quello dei casi testati per 100mila abitanti: 710 contro gli 838 a livello generale. Il rapporto tra positivi e casi testati è del 7,9% contro il 7% della media nazionale.
“Nell’ultima settimana – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, riferendosi al quadro complessivo della situazione – si rileva un raddoppio dei nuovi casi, a conferma di un incremento esponenziale che si riflette anche sulla curva di pazienti ospedalizzati con sintomi e in terapia intensiva.
Inoltre, con il netto aumento dei casi si rendono molto più evidenti le numerose variabilità regionali, oltre che provinciali”.
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Il Papa chiama Nobel Fisica 2020 ad Accademia delle Scienze
Il tedesco Reinhard Genzel nominato membro ordinario
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CITTA DEL VATICANO
15 ottobre 2020
12:45
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Il Papa ha nominato membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze il prof. Reinhard Genzel, Direttore del Max Plank Institute for Extraterrestrial Physics, a Garching (Germania).
Genzel ha ricevuto quest’anno il Nobel per la Fisica, assieme al britannico Roger Penrose, e all’americano Andrea Ghez.
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Papa: Consiglio riforma diventa ‘C7’, Maradiaga coordinatore
Entra il vescovo di Kinshasa, mons. Mellino nominato segretario
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CITTA DEL VATICANO
15 ottobre 2020
12:56
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Il Papa ha confermato coordinatore del Consiglio dei cardinali che lo aiuta nella riforma della Curia il card. Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras). Entra nel Consiglio poi il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) e il cosiddetto ‘C6’ diventa dunque il ‘C7’. Il Papa ha anche nominato segretario dello stesso Consiglio mons. Marco Mellino, finora segretario aggiunto. Mellino prende il posto di mons. Marcello Semeraro nominato oggi Prefetto della Congregazione dei Santi, in sostituzione del cardinale Angelo Becciu.
Nel Consiglio dei cardinali per la riforma della Curia il Papa ha confermato: Pietro Parolin, Segretario di Stato; Seán Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston (Stati Uniti d’America); Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay (India); Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco (Germania); e Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
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Maltempo: frana nel Frusinate, crolla un ponte
Bus Cotral travolto dal fango a San Biagio Saracinisco, auto inghiottita dal crollo del viadotto a Picinisco
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15 ottobre 2020
16:35
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Il maltempo che si è abbattuto nellla notte nel Frusinate ha provocato danni e disagi in tutta la zona. Tragedia sfiorata in mattinata: a San Biagio Saracinisco un bus Cotral che stava passando in quel momento sulla strada diretto a Pedimonte San Germano, è stato travolto e sommerso da acqua e fango.
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A Picinisco, una frana ha causato il crollo di un ponte. Un’auto è finita nelle acque. L’automobilista è stato tratto in salvo dai Vigili del Fuoco intervenuti sul luogo.
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Becciu: pg, pronti a chiedere estradizione Marogna
Procura generale Milano, in astratto pure accusa autoriciclaggio
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MILANO
15 ottobre 2020
13:59
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La procura generale di Milano è pronta a chiedere l’estradizione di Cecilia Marogna, la manager coinvolta nell’indagine vaticana sull’ex numero 2 della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu arrestata l’altro ieri su mandato dell’autorità giudiziaria della Città del Vaticano. Da quanto si è appreso, il sostituto pg Giulio Benedetti è favorevole all’estradizione della donna che è accusata dalla magistratura del Vaticano di appropriazioni indebita aggravata. La sua condotta, in astratto, per la legge italiana porterebbe a configurare anche il reato di autoriciclaggio.
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Covid: contagiati 5793 studenti, 1020 docenti
I dati di positività al Covid-19 al 10 ottobre
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15 ottobre 2020
14:21
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Il Ministero dell’Istruzione comunica che, alla data del 10 ottobre, gli studenti contagiati sono pari allo 0,080% (5.793 casi di positività), per il personale docente la percentuale è dello 0,133% del totale (1.020 casi), per il personale non docente si parla dello 0,139% (283 casi). I dati del monitoraggio, condotto dal Ministero dell’Istruzione con la collaborazione dei dirigenti scolastici, sono stati condivisi con l’Istituto Superiore di Sanità. “I dati odierni confermano che la trasmissione del virus a scuola è limitata rispetto a quella che avviene in comunità, perciò è ancor più importante monitorare e rispettare le regole anche al di fuori del mondo scolastico”, scrive anche il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro su Twitter.
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Covid: Papa, c’è il rischio di una catastrofe educativa
Per il Pontefice serve ‘un patto educativo globale’
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CITTA DEL VATICANO
15 ottobre 2020
15:25
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Il Covid potrebbe creare “una catastrofe educativa”. Lo ha detto Papa Francesco nel videomessaggio ai partecipanti al Global Compact on Education. “Secondo alcuni recenti dati di agenzie internazionali, si parla di ‘catastrofe educativa’ – è un po’ forte, ma si parla di ‘catastrofe educativa’ -, di fronte ai circa dieci milioni di bambini che potrebbero essere costretti a lasciare la scuola a causa della crisi economica generata dal coronavirus, aumentando un divario educativo già allarmante, con oltre 250 milioni di bambini in età scolare esclusi da ogni attività formativa”.
Per il Papa serve dunque un “patto educativo globale”.
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Bonaccini: ‘Lockdown? Solo parziali, molto parziali’
‘Uno generalizzato porterebbe a una pandemia economica’
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BOLOGNA
15 ottobre 2020
15:22
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In caso di impennate della curva epidemiologica “bisogna essere pronti a lockdown parziali, molto parziali. Un lockdown generalizzato” porterebbe “da una pandemia sanitaria a una pandemia economica”. Quindi, misure ma solo “molto mirate se la curva dovesse aumentare”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervenendo alla trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7, ha replicato a chi gli chiedeva se vi fosse la possibilità di un nuovo lockdown generalizzato o di lockdown mirati in caso di crescita dell’emergenza Coronavirus.
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Gli Alpini compiono 148 anni
Battesimo del fuoco sulle roventi ambe africane, nelle campagne di Eritrea del 1887 e del 1896
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15 ottobre 2020
15:46
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Gli Alpini compiono oggi 148 anni.
“Istituiti nel 1872 come specialità della fanteria per garantire la difesa dei confini montani, gli alpini – si legge sul sito dell’Esercito, che oggi celebra la festa di questa valorosa specialità – nascono da una intuizione del Capitano di Stato Maggiore Giuseppe Domenico Perrucchetti appassionato di montagna, studioso di operazioni militari in zone alpine, che in uno scritto sosteneva e dimostrava come la difesa di primo tempo (copertura) del confine alpino dovesse essere affidata a presidi di soldati nati in montagna, pratici dei luoghi sin dalla prima giovinezza e sicuramente ben motivati nel caso avessero dovuto effettivamente difendere i propri cari e i propri beni”.
Seppure nati per combattere sui ghiacciai e sulle vette delle Alpi, gli alpini ebbero il battesimo del fuoco sulle roventi ambe africane, nelle campagne di Eritrea del 1887 e del 1896, “dove mostrarono il loro valore e le loro qualità di fieri soldati nella sfortunata battaglia di Adua del primo marzo 1896, sull’Amba Rajo, dove il 1/o Battaglione Alpini d’Africa, comandato dal tenente colonnello Davide Menini, si immolò sul posto assieme a molti artiglieri. Dei suoi 954 alpini ne sopravvissero solo 92”.
Nel corso della storia “gli alpini hanno sempre dimostrato – viene sottolineato – il loro carattere saldo, versatilità d’impiego, profonda determinazione e spirito di sacrificio, forgiato tra le vette delle nostre montagne, offrendo esaltanti prove di coraggio, generosità e abnegazione soprattutto in quei conflitti dove il terreno e le condizioni climatiche costituivano impervi ostacoli”.
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Il movimento verticale – “la verticalità” – è la base costitutiva delle Truppe Alpine che da sempre operano in montagna. La frequentazione di un ambiente severo come quello degli scenari dolomitici consente, ancora oggi, di perfezionare la preparazione tecnica, fisica e morale di professionisti che giornalmente sono chiamati ad operare in Italia e all’estero.
Gli alpini di oggi sono parte integrante del sistema sicurezza in montagna che ha nel servizio meteomont, nel soccorso piste e soprattutto nelle Squadre Soccorso Alpino Militare (SSAM) un saldo riferimento per il sistema di protezione civile al quale molto spesso i reggimenti alpini hanno contribuito nelle recenti emergenze.
Dall’Esercito, “in questa giornata in cui si ricorda la loro epopea storica, motivo di forte orgoglio e coesione, giunga a tutte le Penne nere di ieri e di oggi l’augurio e il ringraziamento per il costante e profondo impegno in favore della Patria”.
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Oltre 500 capre stipate su tir, sequestrati mezzo e animali
Controllo polstrada dopo segnalazione gruppo animalista
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FIRENZE
15 ottobre 2020
15:52
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Sequestrato dalla polizia stradale nel corso di un controllo lungo il tratto fiorentino dell’A1 un tir proveniente dalla Romania che trasportava 550 capre destinate al macello.
Secondo quanto accertato, gli animali erano ammassati e senza spazio per muoversi, tanto che faticavano a respirare. Uno degli esemplari era deceduto durante il viaggio. Irregolarità sono emerse anche nei documenti di viaggio, dai quali risultava che gli animali avevano fatto una sosta per bere in una stalla a Bari, luogo del tutto fuori itinerario. Il mezzo pesante è stato fatto proseguire verso il macello di destinazione, a Foligno, dove saranno effettuati tutti controlli medici sugli animali, posti sotto sequestro insieme al mezzo. Il controllo della polstrada è scattato dopo la segnalazione di un gruppo di animalisti.
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Donna morta a Bari, arteria recisa mentre si iniettava droga
La 40enne è morta dissanguata nel suo appartamento
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BARI
15 ottobre 2020
16:02
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Sarebbe morta dissanguata ferendosi l’arteria femorale mentre si iniettava una dose di droga la 40enne trovata morta stamattina nel suo appartamento nel centro di Bari. E’ questa l’ipotesi alla quale stanno lavorando i carabinieri, coordinati dalla pm di turno Savina Toscani. La donna, tossicodipendente, era sul letto circondata da lenzuola e asciugamani pieni di sangue, con i quali probabilmente aveva tentato di tamponare l’emorragia. Sul posto, oltre al 118 che ha constatato il decesso e ai carabinieri, è andato il medico legale Antonio De Donno.
Al momento il compagno della donna, anche lui tossicodipendente, si trova in caserma per essere sentito come persona informata sui fatti. Non è ancora chiaro se fosse presente al momento del fatto o se sia arrivato dopo. E’ stato lui, intorno alle 11.30, a chiamare i soccorsi.
La figlia di 10 anni, che era in casa quando la mamma è morta, è stata affidata al padre, ex marito della donna.
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Schianto in galleria Sardegna,3 morti e 2 feriti gravi
Ogliastra, coinvolti 5 cacciatori di rientro da battuta
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NUORO
15 ottobre 2020
16:15
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Tre morti e due feriti in maniera grave: è il bilancio di un incidente stradale che si è verificato nel primo pomeriggio sulla Statale 125 “Orientale Sarda” che collega Cagliari con Tortolì. Il fatto è avvenuto all’interno di una galleria, tra Cardedu e Bari Sardo. I cinque, di ritorno da una battuta di caccia, viaggiavano a bordo di una Land Rover. Secondo una prima ricostruzione l”autista del fuoristrada avrebbe perso il controllo del mezzo, ma non si conoscono ancora la cause precise dell’incidente. Sul posto il personale del 118, che ha trasportato in elisoccorso i due feriti gravi negli ospedali di Cagliari e Sassari, e i Carabinieri per i rilievi di rito.
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Censis, Gli italiani e il Covid, impauriti ma pronti a nuova ondata
Per 8 su 10 sì a mascherina ovunque. Promosso lo smart working
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15 ottobre 2020
17:03
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Gli italiani d’accordo con l’obbligo della mascherina da indossare ovunque sono l’80% del totale (il dato sale all’86% tra le donne). Più favorevoli al Centro (85,6%) e al Sud (83,1%), meno al Nord-Ovest (78%) e al Nord-Est (71,6%). In particolare, tre lavoratori su quattro vogliono mascherine obbligatorie ovunque, anche in azienda, pena un’ammenda per i contravventori. Più favorevoli sono i dirigenti (84,2%) e i laureati (80,7%). Questi sono alcuni dei risultati dell’instant report Censis-Eudaimon “Lavorare durante e dopo il Covid-19: perché è importante il welfare aziendale”, realizzato dal Censis in collaborazione con Eudaimon, leader nei servizi per il welfare aziendale, con il contributo di Credem, Edison e Michelin.
– Pronti alla seconda ondata. L’83,7% degli italiani è pronto ad affrontare l’emergenza sanitaria e le restrizioni a cui da tempo si preparavano. Per il 66,1% la propria Regione è pronta (il dato aumenta all’83,2% nel Nord-Est e scende al 65,1% nel Sud e nelle isole, al 64,4% nel Centro, al 56,4% nel Nord-Ovest). Per il 55,1% il Governo è pronto (il 54,1% tra i giovani, il 62,8% tra gli anziani). E per il 63,1% dei lavoratori è pronta la propria azienda. Paura sì, ma stavolta niente “effetto sorpresa” dal virus. Alla seconda ondata gli italiani si sono preparati psicologicamente e materialmente, anche dentro le aziende.
– Ma non è più il lavoro di prima del Covid-19. È già chiaro che a causa dell’emergenza sanitaria il lavoro è cambiato per sempre.
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Lo pensa quasi la metà degli occupati (il 45,9%), in particolare i millennial (57,3%) e gli operai (52%). Secondo il 44,3% sono aumentati la fatica e lo stress. L’autonomia negli impegni e negli orari di lavoro è rimasta però la stessa secondo la maggioranza (63,7%), mentre è peggiorata solo per il 18,2% (al contrario, è aumentata per il 18%). Ma per il 25,3% degli occupati adesso è più complicato conciliare lavoro, famiglia e tempo libero.
– Molto meglio lavorare da casa. Il 24,4% degli occupati ha sperimentato forme di lavoro da remoto: il 34,8% tra i dirigenti, il 27,2% tra gli impiegati, solo l’11,3% tra gli operai. La conciliazione di lavoro, vita familiare e tempo libero è migliorata molto di più per gli smart worker che per i lavoratori costretti alla presenza fisica: il 41,6% dei primi contro solo il 13,1% dei secondi. In particolare, per il 44% di chi lavora a distanza è migliorata la gestione dei figli: una percentuale che crolla al 15,1% tra chi non lavora da remoto.
Rispetto al periodo pre-Covid, per il 24% degli smart worker è migliorato in generale il proprio lavoro, ma la pensa così solo il 7,6% di chi non lavora da remoto.
– La sfida per il welfare aziendale. Per il 46,1% dei lavoratori (il 59,5% dei dirigenti, il 44,8% degli impiegati, il 45,7% degli operai) l’emergenza sanitaria ha complicato ulteriormente la vita familiare e ha differenziato profondamente le condizioni di lavoro nelle aziende. “Ecco – si legge nella ricerca – la sfida che il Covid-19 ha lanciato alle aziende: riuscire a far cooperare persone con situazioni di lavoro e di vita personale diversissime tra loro. Il valore aumentato del welfare aziendale emergerà da questa sfida: garantire servizi adeguati a condizioni personali e lavorative molto diverse, intercettando i bisogni di ciascuno e fornendogli i servizi necessari. Riducendo così lo stress e le tensioni, e migliorando la qualità della vita di tutti”.
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Covid, nuovo record contagi: oltre 8 mila. Morti raddoppiano
83 vittime in 24h, 163 mila tamponi. Lombardia +2 mila infetti
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15 ottobre 2020
17:36
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Nuovo record assoluto di contagi in Italia per il Coronavirus: secondo il bollettino del Ministero della Salute in 24 ore si sono registrati 8.804 casi (ieri 7.332). I morti quasi raddoppiano in un solo giorno da 43 a 83.
I tamponi effettuati sono ancora al massimo assoluto, 162.932, oltre 10 mila più di ieri. I casi totali da inizio epidemia sono ora 381.602, le vittime 36.372.
Tra le Regioni con più contagi giornalieri da coronavirus la Lombardia ne ha 2.067, seguita dalla Campania con 1.127 e dal Piemonte con 1.033. Il Veneto ne ha 600, il Lazio 594, la Toscana 581.
I pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia aumentano di 47 unità in 24 ore, arrivando a quota 586. I ricoveri in reparti ordinari crescono invece di 326 unità, raggiungendo la cifra di 5.796. Gli attualmente positivi a livello nazionale aumentano in 24 ore di 6.821 unità, arrivando a 99.266. I pazienti in isolamento domiciliare sono ora 92.884, con un aumento di 6.448 unità. I guariti e dimessi sono ora 245.964, con un incremento di 1.899 persone.
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Mps, condannati a 6 anni Profumo e Viola
Le accuse erano di falso in bilancio e aggiotaggio
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MILANO
15 ottobre 2020
17:51
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Sono stati condannati a sei anni di reclusione a Milano Alessandro Profumo e Fabrizio Viola finiti sotto processo in qualità di ex presidente ed ex ad di Mps in un filone dell’indagine sulla banca senese.
Oltre ai sei anni e alla sanzione pecuniaria di 2.5 milioni ciascuno, Profumo e Viola sono stati condannati anche alle pene accessorie di rito, tra cui 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e due anni di interdizione dagli uffici direttivi di imprese.
Per l’attuale presidente di Banca Leonardo, a processo però in qualità di ex presidente di Mps, per Viola, ora senior advisor in Boston Consulting Group e allora ad dell’istituto di credito, per Salvandori e per la stessa banca, la Procura aveva chiesto al gip l’archiviazione, poi respinta, e, lo scorso giugno, in dibattimento, aveva rinnovato la proposta di assoluzione.
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Le accuse erano di falso in bilancio e aggiotaggio in relazione ai derivati Alexandria e Santorini e alla loro contabilizzazione a saldi aperti nei bilanci di Mps per gli anni 2013 e 2014 e il primo semestre del 2015. Il pm Stefano Civardi, durante la sua requisitoria, prima di ribadire la richiesta di assoluzione, aveva spiegato che tale contabilizzazione, pur “non corretta” , “di certo non era diretta a ingannare soci e mercati”.
La difesa ha sempre sostenuto che “nessuna informazione fuorviante è mai stata data al mercato”.
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IL-PUNTO/COVID:Veneto, +600 contagi e 11 morti
Zaia su Immuni, nessun ostracismo, noi problemi come altri
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VENEZIA
15 ottobre 2020
18:00
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Un altro bilancio pesante per i dati Covid in Veneto: rispetto a ieri ci sono 600 nuovi positivi (mercoledì erano stati 657) che portano il dato dall’inizio dell’epidemia (compresi guariti e i decessi) a 33.573. E’ il trend soprattutto a preoccupare: incrementi di oltre 1.200 casi in 48 si erano visti solo nei giorni peggiori della prima ondata. La provincia con il peggior saldo è Verona, con 7.500 casi.
Il bollettino della Regione è negativo anche alla casella riguardante le vittime, 11 in più,; per un numero totale di morti (tra ospedali e case di riposo) che raggiunge i 2.237. Si aggrava anche il conteggio dei ricoveri, 375 (+16), e dei pazienti in terapia intensiva, 45 (+5). Tra i ricoverati nei reparti non critici sono 96 quelli negativizzati, mentre tra quelli in terapia intensiva sono 5.
L’aumento dell’attività di contact tracing resa necessaria dai nuovi focolai spinge all’insù anche il dato dei soggetti in isolamento domiciliare, 12.972 (+138). I positivi tra loro sono però 4.496.
Tiene ancora banco la polemica per la mancata funzionalità in Veneto della app Immuni, dovuta al fatto che le Usl del territorio non hanno finora implementato piattaforma i dati dei soggetti positivi. Ieri soprattutto dalle opposizioni, in testa Pd e M5S, era stato un fuoco di fila contro la Regione. Oggi ha replicato alle critiche il governatore Luca Zaia. “Non c’è alcun ostracismo a Immuni – ha spiegato – Il Veneto ha lo stesso problema di molte altre regioni, è da giugno che il Dipartimento di Prevenzione dialoga su questo con il Ministero”. E infine ha aggiunto: “se al signor Mario Rossi arriva una segnalazione secondo la quale lui avrebbe avuto un contatto con un soggetto positivo al Covid 19, il servizio prevenzione deve sapere chi sia quel soggetto. Se non si è in grado di qualificare il contatto si finisce con il fare tamponi al mondo intero”.
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Covid: in Lombardia 26 morti, Milano ancora sopra mille casi
Rapporto tamponi/positivi stabile al 6.3%, crescono i ricoveri
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MILANO
15 ottobre 2020
18:06
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Sono 26 le persone morte per Covid e 2.067 i nuovi positivi in Lombardia, dove sono stati fatti 32.507 tamponi, per una percentuale pari al 6,3%, identica a ieri. Sono 72 le persone in terapia intensiva, 8 più di ieri, 726 quelle in altri reparti, in crescita di 81 unità.
La maggioranza dei contagi sono sempre a Milano, con 1.053 casi, di cui 515 in città. Segue la provincia di Monza e Brianza con 196, Varese con 170, Brescia con 106, Lodi con 81, Pavia con 79, Bergamo con 71. A Como i nuovi casi sono 63, a Lecco 51, a Cremona 34, a Mantova 30, a Sondrio 22.
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Bus a rischio per calca, “viaggio da roulette russa”
Genitori disperati, si estende protesta studenti in Sardegna
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CAGLIARI
15 ottobre 2020
17:28
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Lo sciopero degli studenti per la calca su pullman si allarga a anche alla Marmilla e al Medio Campidano, nel la provincia del Sud Sardegna. Ed è una protesta anche delle famiglie, d’accordo con i loro figli. A Sanluri molti alunni non sono entrati a scuola alla prima ora. Qualche mamma, preoccupata per l’assenza, ha riportato i figli in classe alle ore successive. Ma la protesta è partita.
“Uno sciopero generalizzato – questa l’accorata lettera di un genitore – per cercare di sensibilizzare le istituzioni a una problematica piuttosto grave in questo periodo”. La situazione è quella vissuta dai tanti pendolari che quotidianamente viaggiano verso Sanluri da Ussaramanna, Turri, Barumini, Villamar, Tuili, Pauli Arbarei , Lunamatrona. Qualcuno chiede il ritorno alla didattica a distanza perché le condizioni di viaggio su insostenibili.
“Una roulette russa – si lamenta un papà – la capienza dei bus che da protocolli dovrebbe essere del’80% spesso arriva al 200%: non garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza , anche perché spesso i ragazzi sono costretti a sedersi gli uni su gli altri poiché mancano anche i posti in piedi”. Una battaglia silenziosa: niente cortei, i ragazzi rimangono a casa.
“Una battaglia per la salute dei nostri ragazzi e di conseguenza dei nostri piccoli paesi dove eventuali focolai – conclude il genitore – dovuti a questa negligenza, rischiano di abbassare notevolmente la popolazione che è composta prevalentemente da persone anziane”.
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Gdf: sequestrate 57 mln mascherine, con Covid allarme usura
Famiglie e imprese indebolite, aumentano rischi
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15 ottobre 2020
16:34
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L’indebolimento economico di famiglie e imprese causato dall’emergenza Covid “accresce i rischi di usura e può facilitare l’acquisizione, diretta o indiretta, delle aziende da parte delle organizzazioni criminali”. E’ l’allarme lanciato dalla Guardia di Finanza in audizione alla Commissione Finanze del Senato.
“Le attività dei nostri reparti – ha spiegato il Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana – testimoniano la recrudescenza del fenomeno dell’usura, sia come attività speculativa collaterale a investimenti leciti sia come strumento di acquisizione di piccole-medie imprese in difficoltà, sovente attraverso il ricorso alle estorsioni secondo logiche destabilizzatrici tipicamente mafiose. A dimostrazione di ciò segnalo che, tra marzo e settembre 2020, il valore dei proventi usurari sottoposti a sequestro è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2019. E questo – ha sottolineato – è un dato allarmante”.
Zafarana ha inoltre reso noto che nei primi nove mesi del 2020, cioè nei mesi di pandemia, “sono stati denunciati 1.172 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione e sono stati sottoposti a sequestro, anche grazie all’intensificazione dei controlli doganali, circa 57 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale, nonché 765 mila confezioni e 158 mila litri di igienizzanti venduti, fraudolentemente, come disinfettanti”.
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Becciu: pg, pronti a chiedere estradizione Marogna
Procura generale Milano, in astratto pure accusa autoriciclaggio
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MILANO
15 ottobre 2020
13:59
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La procura generale di Milano è pronta a chiedere l’estradizione di Cecilia Marogna, la manager coinvolta nell’indagine vaticana sull’ex numero 2 della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu arrestata l’altro ieri su mandato dell’autorità giudiziaria della Città del Vaticano. Da quanto si è appreso, il sostituto pg Giulio Benedetti è favorevole all’estradizione della donna che è accusata dalla magistratura del Vaticano di appropriazioni indebita aggravata. La sua condotta, in astratto, per la legge italiana porterebbe a configurare anche il reato di autoriciclaggio.   VAI ALLA POLITICA   VAI ALL’ECONOMIA   VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO

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