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Ultimo aggiornamento 23 Novembre, 2021, 02:52:03 di Maurizio Barra

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DALLE 10:48 DI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2021

ALLE 02:52 DI MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021

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Apple studia gli occhiali per dare più privacy agli iPhone
In un brevetto la tecnologia che oscura lo schermo in pubblico
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15 novembre 2021
10:48
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Apple pensa a modi ulteriori per dare a chi usa un iPhone maggiore privacy nei luoghi pubblici.

L’ufficio dei brevetti statunitense ha pubblicato il documento con cui il colosso americano descrive una tecnologia che offrirebbe ai possessori di iPhone la possibilità di oscurare lo schermo e renderlo invisibile agli altri.
Solo indossando un paio di occhiali compatibili, a partire probabilmente dagli Apple Glass attesi già nel 2022 stando alle ultime indiscrezioni di Bloomberg, si potrebbe visualizzare il display. Secondo il brevetto, la funzione ‘privacy eyewear’ riconosce il volto dell’utente che si trova dinanzi, tramite Face ID, per rendere sfocato o del tutto nero il pannello del telefono, a seconda delle impostazioni scelte in fase di configurazione. A quel punto, solo occhiali con una speciale lente sarebbero in grado di tradurre ciò che passa sull’iPhone, filtrando il disturbo di fondo. Il documento include un’illustrazione in cui si nota chiaramente uno scenario d’uso che coinvolge il cellulare. Al fianco di questo brevetto, lo US Patent & Trademark Office ne ha pubblicato un secondo, nel quale si parla dell’opportunità di controllare un drone, come quelli casalinghi famosi molti anni fa, tramite rete cellulare e non più con la sola connettività bluetooth, limitata in termini di copertura. Come riporta The Information, non è escluso che il brevetto si riferisca all’estensione della funzionalità ‘Dov’è’, che consente agli AirTag di Apple di collegarsi, in maniera anonima, agli iPhone, iPad e altri dispositivi del marchio che trova in giro, per inviare la posizione al possessore e tracciare gli oggetti su cui ha inserito gli stessi AirTag. In tal modo, un drone potrebbe viaggiare su distanze molto più elevate, sfruttando i canali di comunicazione dei dispositivi della Mela, rimanendo online e gestibile da remoto.
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Realme porta in Italia il nuovo smartphone GT Neo 2
È il marchio mobile cresciuto più velocemente in un anno (+135%)
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15 novembre 2021
12:41
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L’azienda cinese Realme ha presentato oggi il nuovo smartphone GT Neo 2, l’ultimo arrivato della serie.
Il telefono sarà disponibile in due configurazioni: 8 GB di RAM + 128 GB a 449 Euro e 12 GB di RAM + 256 GB a 549 Euro.
Il marchio, secondo i più recenti dati dell’agenzia di analisi Counterpoint, è quello con la crescita maggiore nel segmento mobile, con un +135% di spedizioni anno su anno e il +17% sul trimestre. Peraltro, si tratta di un brand giovane, che ha lanciato il suo primo prodotto nel 2019. In due anni, ha superato quota 100 unità vendute, divenendo il più veloce a raggiungere un tale traguardo rispetto alla nascita. Il GT Neo 2 è alimentato dal processore Qualcomm Snapdragon 870 5G ed è dotato di un display da 6,6 pollici con frequenza a 120 Hz, la stessa dei modelli top di gamma di Samsung e Apple. La fotocamera è tripla, con un sensore principale da 64 MP per scattare foto ad alta risoluzione e un frontale da 16 MP, con filtri di simulazione della pellicola e modalità Street Photografy, per ottimizzare gli scatti all’esterno, anche con poca luce e scenari ampi. Inoltre, beneficia di doppi altoparlanti Dolby Atmos. Conclude il reparto delle specifiche una batteria capiente, da 5.000 mAh, che si ricarica, da zero a cento, in 36 minuti, tramite tecnologia SuperDart Charge. Un occhio di riguardo è riservato da Realme ai videogiocatori, vista la presenza di un sistema di raffreddamento a vapore in acciaio inossidabile, la cui struttura di dissipazione promette di non surriscaldare il telefono, anche dopo sessioni di gioco prolungate.
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Fortnite è diventato inaccessibile in Cina
Epic Games aveva annunciato lo stop al server dal 15 novembre
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PECHINO
15 novembre 2021
12:56
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L’esperienza in Cina di Fortnite è finita: gli utenti del popolare videogame online sviluppato da Epic Games hanno confermato l’inaccessibilità al server.

La stessa società, agli inizi di novembre, aveva comunicato l’intenzione di spegnere il server che ospita il gioco in Cina, impedendo da subito agli utenti anche la possibilità di aprire nuovi account.
Per i fan di videogame del Dragone si è trattato di un’altra brutta notizia, parte della repressione che le autorità nazionali hanno lanciato contro il settore, con i funzionari di Pechino che a fine agosto avviarono la campagna contro la dipendenza degli adolescenti.   MONDO

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Dai droni ai robot, la scuola digitale è ‘on the road’
Un bus a domicilio, progetto per alunni dell’Appennino emiliano
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BOLOGNA
15 novembre 2021
14:51
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Far volare un drone, usare i visori a realtà aumentata, imparare a conoscere e programmare robot, action cam, avvicinarsi all’universo digitale di web radio, podcast e altri strumenti di creatività: è la scuola “on the road” che in Emilia-Romagna raggiungerà bambini e ragazzi di 23 plessi scolastici (elementari e medie) in comuni dell’Appennino piacentino e parmense.
L’aula è un bus, il ‘Digital Bus School’, nato dall’idea di un maestro elementare sulla scia del John Lennon Educational Bus che due decenni fa viaggiava per le strade degli Stati Uniti e permetteva ai ragazzi di salire a bordo per registrare la propria musica.

Italo Ravenna, maestro di Borgo Val di Taro (Parma), ha pensato a una specie di scuola a domicilio per le nuove tecnologie e per il digitale per gli studenti delle aree interne. Il Digital School Bus è un mini-pullman completamente elettrico e attrezzato con strumentazione tecnologica avanzata. Coinvolgerà alunni e docenti in progetti innovativi e digitali, come imparare a far volare un drone, utilizzare visori di realtà aumentata per vivere esperienze tridimensionali virtuali o un robot rover per simulare la perlustrazione della superficie di un pianeta – simile al famoso Perseverance impiegato su Marte – o una action cam per costruire video d’impatto e innovativi.
L’iniziativa è finanziata con 375mila euro di risorse nazionali erogate della Regione nell’ambito del progetto Appennino Smart e Aree Interne Emilia-Romagna. Oggi la tappa inaugurale, alla scuola Primaria di Ponte dell’Olio (Piacenza), istituto capofila del progetto. Il maestro Ravenna, esperto di media education, è l’educatore digitale che, supportato da tutor, viaggerà a bordo del van durante il tour.
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Bonus casa: riattivato canale Agenzia delle Entrate
Flusso interrotto dopo dl anti-frodi. Richieste ripartono
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15 novembre 2021
16:21
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E’ stato riattivato il canale dell’Agenzia delle Entrate per le comunicazioni relative ai bonus edilizi sulla casa.
Il flusso era stato temporaneamente interrotto dopo le modifiche apportate dal decreto antifrodi varato dal governo giovedì.
La piattaforma è stata aggiornata e le richieste possono ripartire.
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In una nota l’Agenzia comunica che “è stato riaperto il canale per la trasmissione delle comunicazioni delle opzioni di cessione o sconto in fattura relative ai bonus edilizi.
La temporanea chiusura si è resa necessaria per adeguare la piattaforma informatica alle modifiche introdotte dal decreto legge n.
157/2021 (pubblicato nella G.U. n. 269 dell’11 novembre 2021)”.
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E’ stato riattivato il canale dell’Agenzia delle Entrate per le comunicazioni relative ai bonus edilizi sulla casa.
Il flusso era stato temporaneamente interrotto dopo le modifiche apportate dal decreto antifrodi varato dal governo giovedì.
La piattaforma è stata aggiornata e le richieste possono ripartire.
In una nota l’Agenzia comunica che “è stato riaperto il canale per la trasmissione delle comunicazioni delle opzioni di cessione o sconto in fattura relative ai bonus edilizi. La temporanea chiusura si è resa necessaria per adeguare la piattaforma informatica alle modifiche introdotte dal decreto legge n. 157/2021 (pubblicato nella G.U. n. 269 dell’11 novembre 2021)”.   POLITICA   ECONOMIA

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No vax, illusione privacy dietro l’uso di Telegram
Esperto: “così le forze dell’ordine riescono a individuarli”
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15 novembre 2021
17:12
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Telegram è la piattaforma di chat più utilizzata da No Vax e No Green Pass.
Le indagini della polizia, che hanno portato nelle ultime ore a decine di perquisizioni nei confronti degli attivisti, sono partite proprio da Telegram e dal canale ‘Basta Dittatura’, dove i vari gruppi si organizzavano per le loro attività, non solo lecite.

Il successo dell’app, che ad ottobre ha raggiunto quota 1 miliardo di download globali su Android, è nella convinzione che l’anonimato garantisca incolumità agli utenti, qualsiasi cosa scrivano. “Una base di verità c’è – ci dice l’esperto di cybercrime Livio Varriale – ma le forze dell’ordine hanno saputo organizzarsi nel tempo per stanare fenomeni complessi, dal traffico di droga alla pedopornografia diffusi in canali e gruppi. Spesso agiscono come veri e propri hacker, cercando di recepire informazioni uniche dagli iscritti, che possano ricondurre alla loro identità, anche entrando negli smartphone degli utenti dopo averli infettati con file corrotti. SI tratta di operazioni che richiedono certamente del tempo”. La differenza nell’utilizzo di Telegram rispetto ai più famosi WhatsApp e Facebook Messenger non riguarda più solo la tecnologia alla base del funzionamento. Al lancio da parte del russo Pavel Durov nel 2013, Telegram poteva vantare di essere la sola applicazione per smartphone con una crittografia end-to-end delle chat. Questa permette esclusivamente al mittente e al destinatario di un messaggio di leggerne il contenuto. Una soluzione adottata in seguito proprio da WhatsApp e Messenger.
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“La differenza è come si gestisce la piattaforma. Telegram ha sempre evitato di condividere dati di qualsiasi genere con soggetti terzi, indipendenti o governi. Ma anche il suo modus operandi è cambiato, a dimostrazione dell’oscuramento a settembre di vari canali italiani usati da No Vax e No Green Pass, già noti per fomentare odio e uso della violenza”.
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Presidi, criticità rilevazioni casi, Dad riprende posizioni
Manca collaborazione più efficace con servizi prevenzioni Asl
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15 novembre 2021
18:52
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“Nonostante i nostri auspici di una collaborazione più efficace ed efficiente tra istituzioni scolastiche e dipartimenti di prevenzione dobbiamo purtroppo rilevare la sussistenza di forti criticità”.
Lo afferma il presidente nazionale dell’Associazione presidi, Antonello Giannelli, ricordando che sono trascorsi quasi quindici giorni dalla pubblicazione della nota tecnica concernente le indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico.
“Ci attendiamo, quindi, che anche i dipartimenti di prevenzione garantiscano il loro servizio senza soluzione di continuità. Nel frattempo, la tanto demonizzata Dad sta riacquistando le posizioni perdute, nonostante le tassative disposizioni di legge sulle attività in presenza e le finalità dichiarate dalla nota tecnica”.
La nota ministeriale del 6 novembre scorso, n. 1218, ricorda che “le azioni di sanità pubblica ricadono nell’ambito delle competenze dei Dipartimenti di Prevenzione (DdP) che risultano incaricati della disposizione delle misure sanitarie da intraprendere, inclusi l’isolamento dei casi, la quarantena dei contatti e le tempistiche per il rientro a scuola degli alunni/studenti/operatori scolastici”. Detta nota aggiunge che “fino all’intervento dell’autorità sanitaria, nell’immediatezza della conoscenza del caso positivo, l’Istituto scolastico attiva la seguente procedura già definita e standardizzata, che non comporta alcuna valutazione discrezionale di carattere sanitario”. Continua il Presidente dell’Anp: “In forza di tale procedura i dirigenti delle scuole, ancora una volta, non stanno venendo meno a gravose responsabilità – determinate unicamente dall’eccezionalità del contesto emergenziale – pur di garantire il servizio scolastico e la tutela della sicurezza collettiva. Sappiamo bene quanto il sistema sanitario si sia speso finora – e continui a farlo – per difendere il Paese dalla pandemia e gliene siamo grati”. “In alcune realtà rileviamo con amarezza che quel “caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente” rischia di tradursi in un “quasi sempre”. In diversi territori, infatti, i dipartimenti di prevenzione non riescono a garantire la tempistica del testing o, addirittura, non applicano le nuove procedure di tracciamento. Ma l’aspetto più critico è che alcuni di essi spariscono dai radar delle scuole già dal tardo pomeriggio del venerdì per ricomparire solo il lunedì mattina mentre le segnalazioni di casi positivi, infatti, arrivano alle scuole anche di domenica. Il grande senso di responsabilità dei dirigenti non consente loro di ignorarle in attesa della ripresa lavorativa del lunedì e, pertanto, provvedono, nell’ assordante silenzio dei dipartimenti, a quanto previsto dalla nota ministeriale del 6 novembre nella consapevolezza che questo è necessario per combattere la diffusione del contagio”, aggiunge Giannelli. “Ci attendiamo, quindi, che anche i dipartimenti di prevenzione garantiscano il loro servizio senza soluzione di continuità, attrezzandosi al meglio per gestire la quarta ondata e facendo tesoro delle esperienze negative del passato. Nel frattempo, la tanto demonizzata Dad sta riacquistando le posizioni perdute, nonostante le tassative disposizioni di legge sulle attività in presenza e le finalità dichiarate dalla nota tecnica. E nonostante lo strenuo impegno di chi la scuola la dirige e del personale tutto, docente e ATA, che vi opera quotidianamente”, concludono i Presidi.
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Spagna: un’altra in salvo grazie al gesto della mano dei social
L’appello silenzioso mentre i due erano in una sala d’attesa
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MADRID
15 novembre 2021
19:54
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Una mano aperta verso l’alto, il pollice piegato sul palmo e poi le altre quattro dita chiuse attorno a esso per intrappolarlo simbolicamente: è grazie a questo segnale internazionale di richiesta d’aiuto per le vittime di violenza di genere – divenuto virale sui social – che un’altra donna, questa volta a Barcellona, ha ottenuto l’intervento della polizia e l’arresto del compagno come presunto responsabile di maltrattamenti.
Lo hanno reso noto i Mossos d’Esquadra (la polizia della Catalogna).

Secondo quanto spiegato dai Mossos e da media iberici, la donna si trovava insieme al compagno nella sala d’attesa di una clinica privata di Barcellona. Il segnale silenzioso di richiesta d’aiuto è stato notato da una delle dipendenti della clinica: è stata lei poi a chiamare la polizia. In seguito ad interrogatori separati realizzati sia alla donna sia al presunto aggressore, quest’ultimo è stato portato via in manette. I fatti risalgono allo scorso giovedì.
Il segnale di richiesta d’aiuto contro la violenza di genere è stato promosso inizialmente da organizzazioni femministe nordamericane come metodo per aiutare le vittime nei periodi di lockdown dovuti alla pandemia. Poi si è diffuso globalmente sui social.
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Russia, ‘la sicurezza dell’equipaggio Iss è una priorità’
Mosca risponde a critiche Usa dopo lancio missili anti-satellite
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MOSCA
16 novembre 2021
09:56
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“Per noi la priorità principale era ed è la garanzia di una sicurezza assoluta dell’equipaggio” della Stazione Spaziale Internazionale (Iss): lo ha dichiarato l’agenzia spaziale russa Roscosmos, ripresa dall’agenzia Interfax, dopo che gli Usa hanno condannato il lancio di un missile anti-satelliti da parte della Russia.

Secondo gli Stati Uniti, il test missilistico della Russia ha provocato una nuvola di detriti mettendo a rischio la Stazione spaziale internazionale.
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Design e schermi touch, la Apple Car potrebbe essere così
Vanarama ha sviluppato un prototipo sulla base di brevetti reali
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16 novembre 2021
15:56
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Non ha montati visibili ma linee decise e simili a quelle del cybertruck di Tesla il prototipo di Apple Car realizzato da Vanarama.
Basato sui reali brevetti ottenuti nel tempo dal colosso di Cupertino, la società di leasing britannica ha sviluppato al computer quelli che potrebbero essere gli esterni e le parti interne del veicolo di cui si parla da tempo, sul quale però Apple non ha mai speso una parola.
Il concept di Apple Car, o come vorrebbero gli esperti di marketing, iCar, si ispira al pick-up a 4 porte a propulsione elettrica di Tesla, presentato a novembre del 2019 e attualmente oggetto di modifiche strutturali per l’adeguamento alle norme di omologazione dei vari paesi in cui sarà venduto. Vanarama si è basata su due brevetti depositati da Apple nel recente passato per la carrozzeria. Il primo, conosciuto come US10309132B1, descrive una struttura del veicolo senza montanti. La costruzione è legata direttamente ad un secondo brevetto, l’US10384519B1, che prevede portiere personalizzabili nell’orientamento, così come i sedili, da ruotare a 360 gradi.
L’abitacolo, il cui sviluppo poggia su almeno tre diversi brevetti, riprende forme e concetti vicini alle Model di Tesla, con un computer centrale esteso in verticale che, a differenza dei veicoli di Elon Musk, prosegue lungo il frontale, senza soluzione di continuità, tutto con interfaccia touch. Al di là di design ed estetica, inclusa la costruzione anteriore con i loghi della Mela, quello creato da Vanarama è il concept di Apple Car più completo e dettagliato visto ad oggi. A fine 2020, l’analista esperto di Apple, Ming Chi Kuo, ha previsto l’arrivo dell’automobile non prima del 2025.
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Hacker del futuro, ripartono corsi CyberChallenge e OliCyber
Due iniziative di formazione per istituti superiori e università
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16 novembre 2021
11:18
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Riaprono le iscrizioni a CyberChallenge.IT e OliCyber: i due programmi di formazione rivolti ai giovani italiani che vogliono formarsi sui temi della cybersicurezza.
Il primo si svolge in 32 università e 2 centri specializzati, il Centro di Competenza Cybersecurity Toscano e il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.
Il secondo è invece per gli istituti di secondo grado, con un percorso che affianca gli elementi del gioco a quelli delle materie cibernetiche del futuro. Secondo una recente indagine di Linkedin Talent Insights ed Experis Italia, nel nostro Paese ci sono circa 6 mila professionisti del settore cyber. Un trend che vedrà, nei prossimi anni, aumentare le richieste per profili tra cui simulatori di attacchi informatici, hacker etici, analisti di scenari. La strada per diventare esperti parte dagli istituti superiori di secondo grado con OliCyber, iniziativa che porta alla partecipazione per le Olimpiadi italiane di cybersicurezza, le cui iscrizioni sono aperte fino al 9 dicembre 2021. Qui, l’apprendimento teorico dei fondamenti di sicurezza informatica sarà arricchito da attività “sul campo”, tramite arene virtuali e sfide all’ultimo codice.
Sono 800 gli universitari che verranno ammessi a CyberChallenge.IT, con iscrizioni aperte fino al 14 gennaio 2022. I giovani saranno seguiti da tutor e aziende del settore, che li introdurranno ai principi scientifici, tecnici ed etici della cybersecurity, con attività pratiche di difesa dagli attacchi cyber. Il programma culminerà in una gara finale nazionale che eleggerà la migliore tra le squadre italiane. Un mese fa, il premier Mario Draghi ha incontrato il TeamItaly, la nazionale italiana di cybersicurezza, composta proprio dai ragazzi selezionati dai percorsi di formazione promossi dal Laboratorio nazionale di cybersecurity del CINI, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica.
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Sanità e tecnologia, a Milano il nuovo centro di Microsoft
Spazio dedicato a formazione e soluzioni sanitarie innovative
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MILANO
16 novembre 2021
12:01
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Microsoft Italia ha inaugurato a Milano la sua nuova “eHealth Experience”.
Si tratta di un percorso inserito all’interno del Microsoft Technology Center, che la divisione nostrana dedicherà alle innovazioni in ambito sanità, con un occhio di riguardo alle tecnologie applicate al settore.
La collaborazione tra Microsoft e i suoi partner, come l’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha già permesso, con il supporto di Nvidia, Orobix e Porini, di sviluppare AI-SCoRE, una piattaforma di apprendimento autonomo, in grado di calcolare il rischio derivato dall’infezione da Covid-19. Il sistema salute è un comparto strategico al centro delle priorità del PNRR, che riserva 15,63 miliardi di euro per realizzare la sanità del futuro. Secondo una recente ricerca del Polimi, se il 60% dei professionisti sanitari italiani è dotato di sufficienti competenze digitali di base (Digital Literacy), solo il 4% ha un livello soddisfacente di skill più alte, le cosiddette eHealth Competences. Ecco perché il Microsoft eHealth Experience vuole essere luogo di incontro ma anche di scoperta di ciò che la tecnologia oggi permette di fare per la salute dei cittadini, in un’ottica di condivisione delle esperienze. Nello spazio dedicato, gli attori sanitari potranno seguire ciò che accade, dalla presa in carico di un paziente, fino all’attuazione di soluzioni personalizzate, sviluppate da Microsoft e dai partner.
Ad esempio l’analisi genomica e l’intelligenza artificiale per lo studio dell’andamento di una patologia, gli strumenti di comunicazione per promuovere gli screening, la gestione del triage attraverso Healthcare Bot, un totem che risponde alle prime domande e assegna i ticket agli utenti. Ma anche la diagnostica basata sulla lettura intelligente di dati, le app per l’assistenza da remoto e le interfacce per il coordinamento delle cure e la pianificazione smart degli appuntamenti.   MEDICINA SALUTE E BENESSERE    SCIENZA

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Poste: pacchi consegnati in 90 minuti con servizio online
Su Roma e Milano consegne “Instant” anche di sera e festivi
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16 novembre 2021
13:22
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Poste lancia Instant, il nuovo servizio di consegna veloce su Roma, Milano e presto nei principali centri urbani, per privati e professionisti che hanno l’esigenza di spedire documenti urgenti e pacchi fino a 20kg di peso con dimensioni non eccedenti le misure di 120 x 80 x 60 cm.

Il servizio, si legge in una nota, “è attivo tutti i giorni fino alle 23.00, con consegne anche di sabato e domenica ed è effettuato tramite il partner di servizi pony express PonyU”.
Il servizio, spiega Poste, è accessibile tramite il portale on line Poste Delivery Web all’indirizzo https://postedeliveryweb-retail.poste.it/postedeliveryweb/retail, dove è possibile visualizzare tre opzioni di consegna: in città, in Italia o all’estero.
Selezionando l’opzione “in città” si può verificare la disponibilità del servizio Instant, inserendo il Cap del mittente e quello del destinatario. Se la tratta è coperta si procede con l’acquisto scegliendo tra le soluzioni di consegna veloci disponibili: la consegna Instant, che prevede ritiro e consegna in città entro 90 minuti, oppure Today o Tomorrow che prevedono il ritiro e la consegna in giornata o il giorno dopo, in mattinata, il pomeriggio o la sera. Inoltre, conclude la nota, per effettuare questo invio non è necessario stampare alcuna etichetta, in modo veloce e totalmente green.

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Ue apre a più aiuti di Stato per le aziende di chip
Domani la proposta di Bruxelles per nuovo approccio concorrenza
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BRUXELLES
16 novembre 2021
18:59
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La Commissione europea presenterà domani una proposta per rendere più flessibili le regole sugli aiuti di Stato per l’industria dei semiconduttori, consentendo più margini di finanziamento da parte dei governi a sostegno delle aziende europee produttrici di microchip.
Lo si apprende da fonti vicine al dossier.

L’intenzione di Bruxelles è anche quella di autorizzare più alleanze nel settore e aumentare la resilienza della catena di approvvigionamento.
La proposta sarà contenuta in un’apposita sezione della comunicazione sulla revisione della politica di concorrenza Ue che il collegio dei commissari adotterà in mattinata.
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Social e adolescenti, TikTok contro le sfide estreme
Indagine globale, lo 0,3% dei ragazzi si è messo in pericolo
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17 novembre 2021
10:52
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TikTok ha voluto indagare il mondo delle sfide che nascono all’interno della sua piattaforma, spesso rese virali da milioni di iscritti e considerate pericolose.
Come da indagine, molte challenge si sono rivelate delle vere e proprie bufale, prive di riscontri reali.
La società ha commissionato una ricerca globale, su oltre 10 mila persone (adolescenti, genitori ed educatori) anche italiani, per capire come i ragazzi si pongono nei confronti delle sfide.
Secondo i risultati dell’agenzia indipendente Praesidio Safeguarding, lo 0,3% degli utenti intervistati, tra i 13 e i 19 anni, ha dichiarato di aver preso parte ad una sfida che considerava pericolosa. Per quasi la metà (48%), le sfide individuate sull’app sono state percepite come sicure e divertenti; al 32% è stato associato un certo rischio, ma ancora basso; il 14% è stato descritto come rischioso e pericoloso.
Soltanto il 3% è stato definito molto pericoloso, con lo 0,3% che ha preso effettivamente parte alle prove, da postare in diretta. Dalla ricerca è inoltre emerso che, prima di parteciparvi, gli adolescenti utilizzano una serie di metodi per comprendere i rischi delle challenge online: guardare video di altri partecipanti, leggere i commenti e parlarne con gli amici.
Circa la metà (46%) ha dichiarato di volere “maggiore disponibilità di informazioni valide sui rischi” e “sulle attività estreme”. Grazie ad un gruppo di decine di esperti di sicurezza, TikTok e Praesidio affermano che molte delle challenge di cui si è parlato in passato, sono bufale. “Tra queste, includiamo Galindo, Blue Whale e Momo. Le sfide bufala propagano un’informazione falsa, su un soggetto malintenzionato che spinge i bambini a svolgere una serie di attività dannose, che terminano con atti di autolesionismo o suicidio. In realtà, sono storie costruite per diffondere e perpetuare la paura e l’ansia, senza alcun elemento autentico di partecipazione”.
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Google, nuove funzioni a supporto del giornalismo locale
Algoritmo mostrerà notizie locali al fianco di fonti nazionali
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17 novembre 2021
10:53
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Google ha lanciato nuovi strumenti e funzionalità sia per i lettori che per i giornalisti, pensate per dare maggiore risalto alle notizie di giornali e siti locali, considerati autorevoli.
Nel carosello di Google News, a seguito della ricerca di un termine o una frase (ad esempio “contagi Covid”), queste notizie compariranno a fianco delle fonti nazionali, acquisendo così una rilevanza maggiore.
Il colosso americano ha lanciato la novità proprio per fornire informazioni verificate a tema pandemia, sia a riguardo dei contagi che dei vaccini, dalle percentuali alle indicazioni delle autorità sanitarie locali. “L’aggiornamento dell’algoritmo garantirà ai navigatori di poter accedere alle storie locali certificate, mentre cercano notizie di valenza più ampia. Questo aiuterà i siti locali e gli editori a raggiungere un pubblico più ampio” ha spiegato Google. Altra funzione riguarda l’attivazione del sensore GPS su smartphone, tablet e computer.
Abilitandolo, così come si farebbe nel caso dell’utilizzo del navigatore sul telefono, Google potrà fornire risultati di ricerca ancora più precisi, recependo le coordinate relative al luogo in cui si trova un utente. “Ad esempio – spiega il team – se sei a Detroit e cerchi qualcosa sul calcio, ti mostreremo i risultati per le squadre locali, dalle scuole superiori ai college, invece di visualizzare solo le partite della squadra professionale”. Un’ulteriore integrazione, metterà al fianco dei titoli e link di siti e giornali ricercati anche i tweet inviati dai loro account ufficiali, per offrire aggiornamenti in tempo reale su un’eventuale notizia in divenire. L’aggiornamento dell’algoritmo è stato già diffuso a livello globale ma verrà implementato gradualmente nei vari paesi.
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Sostenibilità e 5G tra le innovazioni attese dagli italiani
Indagine Samsung-Polimi in occasione dei 30 anni del colosso
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17 novembre 2021
16:00
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Samsung Electronics Italia celebra i 30 anni di attività nel nostro Paese e, per l’occasione, ha rilasciato i dati di una ricerca condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Sostenibilità, inclusione e 5G sono le parole chiave emerse dallo studio.
“Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo. Vogliamo continuare a crescere e ad investire in Italia” ha commenta Antonio Bosio, Head of Products & Solutions di Samsung Electronics Italia.
L’indagine del Polimi, svolta su un campione di mille persone dai 18 ai 65 anni, delinea le macro-tendenze e le innovazioni che gli italiani si aspettano dalle aziende tecnologiche. Il 62% pensa che il digitale possa contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, il 49% lo reputa motore di progresso sociale e il 47% strumento per eliminare disuguaglianze e promuovere una società più inclusiva ed equa.
La casa connessa è il luogo da dove partire per limitare il proprio impatto sull’ambiente: il 54% associa infatti l’abitazione alla possibilità di controllare e contenere i consumi. L’87% degli italiani è fiducioso che la tecnologia impatterà positivamente sulla qualità della formazione. Il 30% immagina una didattica dove la realtà aumentata consentirà di seguire lezioni in aula o da remoto, immersive e interattive. Un terzo degli intervistati è inoltre convinto che il digitale avrà sempre più una funzione di motore dell’occupazione, se supportato da una maggiore diffusione delle competenze adeguate e dallo studio delle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). A seguito dell’emergenza sanitaria, il 5G viene inteso come opportunità di implementare un più rapido e completo monitoraggio della salute (58%) mentre per il 37%, lo standard viene associato allo smart working e per il 32% alla realizzazione effettiva di una smart home.
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Il mondo Intero saluta on line Valentino Rossi
Solo il 16% circa delle conversazioni online proviene dall’Italia
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17 novembre 2021
13:03
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L’icona del motociclismo scende di sella.
Il 9 volte campione del mondo, come sappiamo, con la gara di Valencia di domenica scorsa ha chiuso la sua carriera da pilota di moto.
Al termine della gara “The Doctor” ha dichiarato che “La cosa più bella per me in tanti anni di motociclismo è esser diventato un’icona.
In queste stagioni in cui sono sceso in pista, tanta gente grazie a me si è interessata a questo sport, facendolo diventare più famoso e seguito. Tra noi piloti si parla della gara, ma essere stato un’icona è quel che mi resta di più bello”.
Nell’ultima settimana sono state più di 85mila le citazioni online relative a “pensioni”, da parte di quasi 15mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (like + reaction + condivisioni e commenti) più di 1,1 milioni di persone.
Il picco massimo si è avuto proprio durante la gara di Valencia con circa 11mila citazioni di Valentino Rossi tra le 14:00 e le 15:00 del 14 novembre scorso.
Volumi che ottengono una portata potenziale (“opportunity to be seen”) di oltre 599 miliardi di impression.
Anche stimando ragionevolmente al 5% la portata effettiva rispetto a quella potenziale le impression, le esposizioni effettive a contenuti relativi al campione di motociclismo sono 29,9 miliardi, al lordo delle duplicazioni.
È tutto il mondo a salutare e omaggiare “il dottore”. Solo il 16% circa delle conversazioni online proviene dall’Italia. Circa altrettante dagli Stati Uniti. Più del 13% dalla Spagna, dove si teneva il GP, e ben il 20% circa dall’Indonesia. Ma anche molte altre nazioni sono ben rappresentate.
Tra tutte, come mostra l’infografica con, anche, la word cloud dei termini maggiormente ricorrenti nelle conversazioni online relative a Valentino Rossi, spicca l’hashtag #GrazieVale.
Il contenuto che ha generato maggior coinvolgimento è il video su YouTube di MotoGP, l’account ufficiale del circuito motociclistico, che con il video “Valentino Rossi surprised by his 9 title-winning bikes” ottiene 2,9 milioni di visualizzazioni e oltre 67mila like.
Insomma, come lui stesso ha dichiarato, Valentino Rossi è effettivamente un’icona a livello mondiale. E non possiamo che unirci al coro di chi lo ha voluto ringraziare per le emozioni che ci ha donato in questi anni.   SPORT

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Tlc: sicurezza della rete, a Garr il Juniper Elevate Award
E’ prima volta che organizzazione italiana riceve riconoscimento
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17 novembre 2021
16:53
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La rete italiana a banda ultralarga GARR ha vinto il premio nella categoria Security Excellence degli Elevate Awards di Juniper, giunti alla loro quarta edizione.
Domani la cerimonia durante la quale Juniper Networks, leader nel settore del networking, consegnerà il premio alle otto organizzazioni vincitrici.
La rete GARR è stata selezionata tra decine di candidati in tutto il mondo ed è la prima volta che un’organizzazione italiana si aggiudica questo riconoscimento.
Con i suoi 4 milioni di utenti, 17.500 km di fibra ottica e più di 1000 siti connessi, la rete GARR è da sempre attenta a mantenere servizi di eccellenza che rispondano alle esigenze in continua evoluzione della comunità della ricerca e dell’istruzione. In questa continua sfida, l’automazione è fondamentale e grazie alla nuova tecnologia adottata, il team che gestisce la rete è in grado di rispondere tempestivamente agli incidenti di sicurezza, riducendone drasticamente il numero (bloccati ad esempio 600 DDos, attacchi volti ad esempio ad a impedire l’accesso a un sito).
La nuova tecnologia fa parte di un disegno più ampio di evoluzione della rete GARR, che solo nel 2020 ha visto picchi di crescita del traffico del 60%, in conseguenza all’uso massivo di video lezioni in streaming durante la crisi pandemica. Per far fronte alla necessità di una rete sempre più veloce, capace e sicura, GARR ha deciso di costruire GARR-T, una nuova rete a livello nazionale completamente automatizzata e con capacità complessiva di 40 Terabit al secondo.
“Siamo molto orgogliosi di questo premio, che va a tutta la squadra che ha ideato e sta costruendo questa nuova rete – ha dichiarato Massimo Carboni, Chief Technology Officer GARR – Nonostante le sfide poste dalla pandemia, GARR ha continuato a supportare la comunità della ricerca e dell’istruzione. Stiamo realizzando una vera e propria Terabit Network: GARR-T, automatizzata e molto attenta ai temi della sicurezza, ci permetterà di rispondere alla necessità sempre crescente di servizi collaborativi in cloud dedicati alla nostra comunità”.
Le altre organizzazioni che si sono aggiudicate l’Elevate Award 2021 nelle differenti categorie sono: Northeast Georgia Health System, Sacred Wind Communications, Discovery, First Bank (Stati Uniti), University of Reading (Regno Unito), T-Systems (Germania), Millicom (Lussemburgo).
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Permira: 150 milioni in AllTrails,la app del trekking
Spectrum Equity resta azionista maggioranza
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17 novembre 2021
16:55
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AllTrails, la app più popolare per tracciare percorsi e fare trekking ha tra i suoi azionisti anche il fondo Permira che ha deciso di investire 150 milioni di dollari, attraverso il suo Growth Fund.
Il private equity americano Spectrum Equity rimarrà l’azionista di maggioranza della società, precisa una nota, e i nuovi capitali serviranno ad “accelerare lo sviluppo del prodotto dell’azienda e l’espansione internazionale”.

AllTrails ospita la più grande raccolta di guide digitali sui sentieri, con oltre 300.000 percorsi per escursioni, corsa e mountain bike in tutto il mondo e una comunità di oltre 30 milioni di appassionati di outdoor. L’app è stata scaricata più di 40 milioni di volte e vanta una copertura di percorsi in 190 paesi, 30 territori e in tutti e 7 i continenti. “AllTrails ha impiegato un decennio a creare i contenuti necessari per diventare la piattaforma definitiva per le persone che esplorano la vita all’aria aperta. Siamo entusiasti di sostenere Ron e di collaborare nuovamente con Spectrum Equity e Tim Sullivan” commenta Bruce Chizen, Senior Advisor di Permira ed ex CEO di Adobe che entrerà nel cda.
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‘Comuni sicuri’, 27 milioni per incrementare la videosorveglianza
Viminale, serve un rapporto sulla criminalità diffusa nell’area urbana. Entro il 10 dicembre le richieste
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18 novembre 2021
11:29
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I Comuni hanno tempo fino al prossimo 10 dicembre per presentare le richieste di ammissione ai finanziamenti statali per il 2021, finalizzati alla realizzazione dei sistemi di videosorveglianza urbana e destinati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.
Le risorse ammontano a 27 milioni.
Lo fa sapere il Viminale.
L’installazione dei sistemi di videosorveglianza deve essere prevista nell’ambito dei patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra il prefetto e il sindaco. I relativi progetti dovranno essere approvati in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Saranno ammesse esclusivamente le richieste accompagnate da progetti di impianto non sovrapponibili a quelli realizzati in precedenza attraverso finanziamenti comunitari, statali, regionali o provinciali, concessi o erogati negli ultimi 5 anni.
La relazione prefettizia sulla richiesta di finanziamento oltre a certificare i requisiti di ammissibilità, dovrà contenere un rapporto sui fenomeni di criminalità diffusa dell’area urbana dove è prevista l’installazione del sistema di videosorveglianza e attestare l’indice di delittuosità registrato nel comune nell’anno precedente a quello di presentazione della richiesta.
Presso la prefettura è istituita una cabina di regia, composta dai rappresentanti delle forze di polizia e della polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione del patto, anche ai fini di informare, da parte del prefetto, l’ufficio per il coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia del dipartimento della pubblica sicurezza, individuato quale punto di riferimento per le iniziative in materia di sicurezza urbana.
Tutte le informazioni operative sono consultabili sul sito web della Polizia di Stato.
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Operazione Polizia postale, perquisiti 29 no vax
‘Molto attivi su Telegram, ipotesi associazione a delinquere’
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18 novembre 2021
08:47
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La Polizia di Stato sta eseguendo 29 perquisizioni, su tutto il territorio nazionale, a carico di appartenenti a sodalizi No Vax – No Green Pass molto attivi su canali Telegram, nei cui confronti vengono ipotizzati reati che vanno, a seconda delle diverse singole posizioni, dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all’istigazione, all’interruzione di pubblico servizio e all’associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti.
La Dda della procura di Genova ha disposto 24 perquisizioni; le altre 5 le sta eseguendo la Digos di Firenze coordinata dalla procura del capoluogo toscano.
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Svolta per Apple, permetterà la riparazione fai da te
Prima gli Usa poi l’Italia, manuali e parti di ricambio online
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18 novembre 2021
10:25
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Pressata dalle associazioni dei consumatori e dagli azionisti attenti alla sostenibilità, Apple ha lanciato il programma Self Service Repair che, come precisato nella nota ufficiale, “consentirà ai clienti in grado di effettuare le riparazioni, di accedere a componenti e strumenti originali di Apple”.
Si tratta di un cambio di rotta importante per un’azienda che solo negli ultimi anni ha aperto la sua politica di accesso, a terzi autorizzati, di pezzi di ricambio originali per i prodotti venduti.
Tutti potranno dunque sostituire elementi usurati o rotti dei propri dispositivi senza doversi recare in un Apple Store oppure in uno dei migliaia di centri autorizzati presenti sul territorio. Si parte dagli Stati Uniti, a inizio 2022, con il supporto alle famiglie di iPhone 12 e iPhone 13, con l’estensione ad altri paesi, Italia inclusa, nel corso dell’anno. Dopo gli smartphone, sarà la volta dei Mac con processore casalingo chip M1. “Ampliare l’accesso a parti originali Apple garantisce ancora più possibilità di scelta quando si ha bisogno di una riparazione” ha dichiarato Jeff Williams, Chief Operating Officer di Apple. Il nuovo negozio online permetterà di acquistare oltre 200 parti originali singole e strumenti, che permettono di completare le riparazioni più comuni per iPhone 12 e iPhone 13. Ma attenzione alla garanzia: “I clienti coperti da garanzia, AppleCare+ o AppleCare Protection Plan, devono contattare Apple o richiedere assistenza ad un fornitore di servizi autorizzato. Se una riparazione eseguita al di fuori delle reti di riparazione autorizzate di Apple non ha esito positivo o provoca danni al dispositivo, le riparazioni future presso gli Apple Store, la rete di fornitori di servizi autorizzati Apple e i centri di riparazione, potrebbero essere soggette a costi di assistenza fuori garanzia” precisa il colosso.
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Videochiamate di lavoro più numerose, Google aggiorna Meet
Come risposta allo smart working esteso il limite precedente
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18 novembre 2021
11:39
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Con il lavoro da remoto che non sembra lasciare del tutto il passo al ritorno in ufficio, Google ha deciso di estendere la sua piattaforma di videochiamate professionali Meet.
L’app, disponibile sia per smartphone che tablet e computer, permette adesso di accogliere un massimo di 500 partecipanti alla stessa stanza, raddoppiando il limite precedente di 250.
La novità non è per tutti gli iscritti ma riguarda solo gli utenti abbonati ai livelli Business Plus, Enterprise Standard, Enterprise Plus ed Education Plus. “Ci auguriamo che aumentando le dimensioni massime delle riunioni sia più facile connettersi e collaborare con colleghi, clienti e consumatori” ha spiegato Google sul suo blog. Oltre a ciò, resta la possibilità di trasmettere la propria diretta ad un massimo di 100.000 spettatori, connessi esclusivamente allo streaming video. La persistenza del lavoro da casa ha portato le principali aziende che sviluppano prodotti di videoconferenza, tra cui Microsoft e Zoom, ad aumentare il numero massimo di partecipanti ad una singola chiamata, solo vocale o anche in video. Microsoft ha già esteso a 25.000 il limite massimo di utenti governativi negli Stati Uniti che possono collegarsi ad una riunione via computer, e dovrebbe agire in maniera simile per gli account legati ad utenze pubbliche in altri paesi. Il limite di utenti non paganti connessi ad una “room” è invece di 1.000. Zoom invece, che ha cominciato a mostrare annunci pubblicitari nelle pagine di riepilogo delle riunioni solo agli utilizzatori gratuiti, consente attraverso l’acquisto del pacchetto aggiuntivo Large Meetings, di estendere da 500 a 1.000 il numero di partecipanti ad una videochiamata.
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Google, formazione digitale per 1 mln di persone e imprese
Con Italia Digitale corsi e strumenti informatici gratuiti
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18 novembre 2021
11:05
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Google ha raggiunto l’obiettivo, con l’iniziativa “Italia in Digitale” partita a luglio del 2020, di aiutare oltre 1 milione di persone e imprese del nostro Paese a digitalizzarsi.
Secondo un precedente report del McKinsey Global Institute, in Europa oltre il 50% dei lavoratori con un salario basso avrà bisogno di cercare un’occupazione con una retribuzione maggiore dopo la pandemia, attingendo ad una serie di nuove competenze informatiche.
“La riqualificazione digitale è un percorso molto complesso ed è per questo che ci impegniamo a collaborare con legislatori, accademici, gruppi di settore e cittadini, per assicurarci che il nostro contributo sia il più mirato e utile possibile” spiega Google. Attraverso Italia in Digitale, presentato dal CEO di Google e Alphabet, Sundar Pichai, la scorsa estate, singoli e aziende hanno potuto accedere a corsi di formazione e strumenti informatici gratuiti, per intraprendere o trasformare la propria impresa in digitale.
Un esempio è Ibrahim Songne che, arrivato in Italia dal Burkina Faso, ha aperto nel centro di Trento la sua pizzeria, oggi nella classifica “Top 50 Pizza” dedicata ai migliori ristoranti italiani. Ma sono diversi i progetti a supporto delle realtà locali avviati in Italia da Google. Tra questi, Crescere in Digitale e Google Digital Training. Il primo rivolto a giovani e imprese in cerca di occupazione e supporto, il secondo a chi desidera sviluppare o acquisire nuove competenze digitali. Women Will, lanciato nel 2020, è stato realizzato in collaborazione con l’associazione no profit SheTech, nata con l’obiettivo di colmare il gender gap nel mondo della tecnologia, del digitale e dell’imprenditoria. Women Will intende supportare le donne nella loro crescita e carriera professionale attraverso workshop formativi sui temi di leadership, imprenditorialità e ricerca del lavoro.
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Google e AFP, accordo di 5 anni su remunerazione contenuti
Si tratta del primo accordo su contenuti di un’agenzia stampa utilizzati da motore web
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PARIGI
18 novembre 2021
13:00
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Google e l’agenzia AFP (France Presse) hanno annunciato ieri sera la firma di un accordo europeo quinquennale senza precedenti sulla remunerazione dei contenuti dell’agenzia di stampa internazionale utilizzati dal motore di ricerca.

Non è stato divulgato l’ammontare, forfettario, che spetterà alla AFP in base all’accordo, per la conclusione del quale sono stati necessari 18 mesi di trattative.
La notizia della firma è stata annunciata dal presidente della AFP, Fabrice Fries, e dal direttore generale di Google in Francia, Sébastien Missoffe.
Si tratta della prima partnership conclusa da un’agenzia di stampa in base alla direttiva europea sui cosiddetti “diritti connessi”, una legislazione oggetto di durissime controversie, adottata nel 2019 e trasferita nella legge francese nello stesso anno.
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Accordo Thales-Ses per 2 satelliti per le telecomunicazioni
Garantiranno trasmissioni video e connettività a banda larga
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18 novembre 2021
13:08
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Thales Alenia Space (JV Thales 67% e Leonardo 33%) ha firmato un accordo con SES (Société Européenne des Satellites) per la realizzazione di due satelliti geostazionari all’avanguardia per le telecomunicazioni video e dati.

Astra 1P consentirà alle emittenti private e pubbliche di Germania, Francia e Spagna di trasmettere canali televisivi satellitari con la massima qualità d’immagine e nel modo più economico.
Il satellite sarà basato sulla potente piattaforma interamente elettrica Spacebus NEO, sviluppata da Thales Alenia Space e già collaudata in orbita.
Astra 1Q sarà in grado di supportare le operazioni direct-to-home, consentendo a SES di rispondere alle richieste dinamiche dei suoi clienti per la fornitura di video e dati, anche in futuro. L’adattamento istantaneo alle esigenze in orbita consente la massima flessibilità dei servizi di trasmissione video e di connettività a banda larga.
“Siamo onorati – ha detto Hervé Derrey, CEO in Thales Alenia Space – che SES abbia rinnovato la sua fiducia dopo averci affidato la realizzazione di SES-17, lanciato di recente e in viaggio verso l’orbita geostazionaria, nonché di SES-22 e SES-23 attualmente in fase di sviluppo nei nostri stabilimenti”. E conclude: “Oggi i nostri attuali satelliti che operano in questo slot orbitale privilegiato servono 118 milioni di famiglie”.
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Tennis incontra tecnologia, protezione & sport in Area X
Arnaldi e Bonaccorsi ospiti di Intesa Sanpaolo Assicura
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19 novembre 2021
23:00
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Il ritratto di una giovane promessa del tennis e l’esperienza di un big della tecnologia al servizio dello sport saranno di scena domani, venerdì 19 novembre, in un nuovo appuntamento di Protezione e Sport, calendario di incontri di Area X, iniziativa di Intesa Sanpaolo Assicura dedicata alla diffusione della cultura della protezione nel cuore di Torino.

I protagonisti sono il giovane tennista del circuito Challenger Matteo Arnaldi, che nell’ultimo anno ha avuto un progresso da numero 1.030 a 357 nel ranking mondiale Atp e Tommaso Bonaccorsi, responsabile offer go to market, marketing Enterprise Tim.
L’intervista, realizzata dal giornalista Massimo Caputi, sarà trasmessa in streaming alle ore 14 su areax.info.
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Arnaldi, 20 anni, originario di Sanremo, nel 2021 si è aggiudicato due Challenger da 25mila dollari in Macedonia e Portogallo. Punta alle qualificazioni del Roland Garros e a migliorare il suo piazzamento, entrando nei primi 150. “Il mio idolo è Novak Djokovic – racconta – mi ispiro al suo gioco che è simile alle mie caratteristiche. E poi apprezzo molto Rafa Nadal”. Nella settimana delle finali Atp a Torino, Arnaldi racconterà la sua storia, di come si è avvicinato al professionismo e come protegge il suo talento. A questo scopo un contributo concreto può arrivare dalla tecnologia. “Da un lato il cloud offre potenzialità infinite di immagazzinare e accedere a ogni dato immaginabile sulla performance atletica – spiega Tommaso Bonaccorsi – Dall’altro l’internet delle cose rende possibile applicare sensori praticamente a qualunque cosa, con sperimentazioni promettenti nel settore della tecnologia indossabile”.
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Euro: Passera, moneta digitale serve subito, non tra 5 anni
A.d. Illimity a dibattito promosso da Reply con la Repubblica
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18 novembre 2021
14:43
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“La creazione dell’euro digitale è tra le urgenze alle quali dobbiamo dare la massima priorità: se avremo l’euro digitale tra cinque anni, come sento dire, sarà troppo tardi”.
Lo afferma Corrado Passera, fondatore e amministratore delegato di Illimity.
“Dobbiamo accelerare nella creazione di uno strumento competitivo e alternativo al Dollaro Digitale o al Renminbi Digitale, che peraltro la Cina è già pronta a diffondere su larga scala nei prossimi mesi. C’è in gioco non solo una perdita di competitività, ma la nostra sovranità”, aggiunge Passera intervenendo al dibattito promosso da Reply con la Repubblica ‘Le nuove filiere della finanza digitale’ per indagare lo stato delle nuove filiere finanziarie e i benefici potenziali per i cittadini e le imprese del settore.
“Stiamo da anni lavorando sui temi tecnologici e di business connessi all’avvento delle nuove tecnologie basate su Blockchain DLT” aggiunge Claudio Bombonato, Senior Partner Reply, durante l’iniziativa alla quale hanno partecipato anche Banca Generali, Nexi e CeTIF. “I tempi sono oramai maturi perché a livello italiano ed europeo gli attori del mercato prendano coscienza dei grandi rischi e opportunità e si sviluppino le prime iniziative concrete sul campo”, conclude Bombonato.
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Alibaba: -81% utili secondo trimestre, pesa stretta Cina
Ricavi di luglio-settembre a +29% in linea con tassi precedenti
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PECHINO
18 novembre 2021
15:27
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Alibaba chiude il secondo trimestre con profitti crollati dell’81%, a 5,37 miliardi di yuan (833 milioni di dollari), contro i 28,77 miliardi di yuan dello stesso periodo del 2020.
I ricavi del gruppo di Hangzhou, generati principalmente dalle operazioni di e-commerce, hanno raggiunto – si legge in una nota – i 200,7 miliardi di yuan (+29%), più o meno in linea con i tassi di crescita degli anni precedenti e poco sotto i 204,i miliardi.
I conti di Alibaba erano particolamente attesi nel mezzo della stretta di Pechino sui colossi tecnologici del Paese. Alibaba (-5,34% a Hong Kong) cede in preapertura a Wall Street il 7,94%.
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‘Casa dolce casa’? Il lavoro domestico ai tempi dello smart working
Il convegno della Società italiana delle storiche alla casa internazionale delle donne a Roma
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18 novembre 2021
16:03
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Per chiunque lavori da remoto la “neodomesticizzazione” legata allo smart working in pandemia pare implicare alcuni vantaggi e molti rischi: la casa resta un ambito precluso agli ispettorati del lavoro, le postazioni sfuggono in gran parte alle norme che mirano agarantire la sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro, la libertà di organizzare i propri tempi si traduce facilmente in lavoro senza orari, l’isolamento può rendere chi è dipendente più debole nella contrattazione con la parte datoriale; molti costi–elettricità, telefono, riscaldamento, pulizia, usura della strumentazione e dall’ambiente domestico –ricadono su lavoratori e lavoratrici.
E’ uno dei punti sui quali si sofferma la Società italiana delle storiche in un convegno, dal titolo ‘Casa dolce casa?’ alla Casa internazionale delle donne a Roma.
Molti gli spunti di riflessione per un ragionamento che vuole passare in rassegna tutti gli ambiti toccati da questo tema: non solo la prospettiva storica ma anche l’impatto sull’economia e su tutti gli ambiti della vita familiare.
D’altra parte, anche il risparmio di tempo negli spostamenti, il minor inquinamento che ne deriva, il minor affollamento dei centri urbani etc., se da un lato sono certamente aspetti positivi, dall’altro hanno comunque un profondo impatto sugli attuali assetti socio-economici, con conseguenze negative per molti esercizi commerciali e servizi legati al lavoro “in presenza”.
Senza dubbio – si sottolinea nella presentazione – stiamo assistendo a trasformazioni che difficilmente saranno completamente reversibili, anche se lentamente, grazie alla campagna vaccinale, molte attività tornano in presenza.
Verosimilmente, tali trasformazioni avranno effetti di lungo periodo sull’intera dimensione del quotidiano, sull’organizzazione della vita familiare e relazionale, nonché sul lavoro, i trasporti, l’architettura e l’urbanistica, la sostenibilità etc. Le modalità di lavoro misto, in presenza a distanza, verosimilmente saranno eredità di lungo periodo della pandemia. Se da un lato paiono essere la quadratura del cerchio, dall’altropossono comportare, almeno in certi casi, un aumento della difficoltà organizzativa.
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Cina: scetticismo su autenticità della mail della tennista Peng
La sorte della star cinese del tennis Peng Shuai resta avvolta dal mistero
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PECHINO
18 novembre 2021
19:45
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La sorte della star cinese del tennis Peng Shuai resta avvolta dal mistero.
E non ha convinto nessuno la presunta mail – diffusa dalla tv statale cinese – con la quale Peng avrebbe rassicurato sulle sue condizioni dopo le accuse di violenza sessuale rivolte a Zhang Gaoli, ex vicepremier di 75 anni ed ex componente del Comitato permanente del Politburo.
Da quel momento Peng è sparita.

Nella notte di giovedì, l’emittente in lingua inglese Cgtn della tv statale Cctv ha riferito “di aver appreso” che la tennista “ha inviato un’email a Steve Simon, presidente e Ceo della WTA”, pubblicandone il testo. “Riguardo alle recenti notizie rilasciate sul sito ufficiale della WTA, il contenuto non è stato confermato o verificato da me stessa ed è stato rilasciato senza il mio consenso”, si legge nella lettera attribuita a Peng. “Le notizie in quel comunicato, compresa l’accusa di violenza sessuale, non sono vere. Non sono sparita, né sono in pericolo. Mi sto riposando a casa e tutto va bene.
Grazie ancora per esservi presi cura di me”, continua l’email, in cui si chiede alla WTA di verificare eventuali dichiarazioni future e di chiedere il suo consenso prima di pubblicarle.
A prescindere dai toni quasi burocratici, ben lontani dal post di denuncia sugli abusi subiti, lo screenshot della lettera postata dalla Cgtn include un cursore ben visibile nel centro del testo e, cosa molto più sorprendente, non è stato pubblicato da nessun altro in Cina, cosa che ha alimentato un inevitabile scetticismo. Su Peng insomma il mistero continua.
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Auditel-Censis, è boom audience per la tv lineare e in streaming
Nelle case degli italiani quasi 120 milioni di schermi
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19 novembre 2021
10:23
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I dati sugli ascolti certificano una crescita di audience e di tempo dedicato alla visione della tv lineare e in streaming.
Nel 2020 circa 7,3 milioni di italiani con più di 4 anni (il 12,5% del totale; nel 2019 erano meno di 6 milioni, c’è un + 24,6%) hanno guardato su Internet i programmi televisivi sono in onda in contemporanea sulla tv lineare e 4,2 milioni lo hanno fatto utilizzando lo smartphone.
È quanto emerge dal quarto Rapporto Auditel-Censis, dal titolo “L’Italia multiscreen: dalla Smart Tv allo schermo in tasca, così il Paese corre verso il digitale”, presentato al Senato. Gli schermi all’interno delle case sono 119 milioni e 400 mila (+6,2% negli ultimi due anni), con una media di 5 schermi per ogni famiglia. Le famiglie connesse sono il 90,2% del totale (+3,6% dal 2019). E quelle che possiedono una connessione sia fissa che mobile sono il 59,4% (+6,2%).
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Amazon: nel 2020 investimenti in Italia salgono a 2,9 mld
Nel 2021 creati 3.000 nuovi posti lavoro a tempo indeterminato
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19 novembre 2021
10:30
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Aumentano gli investimenti di Amazon in Italia: da 1,8 miliardi di euro nel 2019 a 2,9 miliardi nel 2020, per un totale di 8,7 miliardi dall’apertura di Amazon.it.

Lo rende noto il Gruppo, aggiungendo che nel 2021 sono stati creati 3.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato per un totale di oltre 12.500 dipendenti.
“Attraverso gli investimenti, Amazon ha contribuito alla creazione di nuovi posti di lavoro di qualità, alla crescita delle Pmi italiane online, allo sviluppo delle infrastrutture logistiche e di impianti di energia rinnovabile su larga scala”, spiega la società, sottolineando che ciò ha portato ad “un aumento della sua contribuzione fiscale” al Paese, a 345 milioni di euro nel 2020 da 234 milioni del 2019. Inoltre, ad ottobre è stata aumentata “dell’8% la retribuzione di ingresso dei dipendenti della rete logistica portandola a 1.680 euro”, fa presente Amazon.
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Metaverso, da Facebook il guanto per “toccare” gli oggetti
Prototipo dei Meta Reality Labs formato da decine di sensori
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19 novembre 2021
10:36
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I Meta Reality Labs, già noti come Facebook Reality Labs, hanno svelato un guanto che permetterà di toccare gli oggetti nel metaverso.
Zuckerberg, in occasione dell’annuncio della nascita di Meta, la compagnia che ingloba le attività di Facebook e delle altre aziende correlate, aveva condiviso la sua visione di una piattaforma di realtà virtuale e aumentata, dove le persone potranno incontrarsi per lavorare, studiare e divertirsi.
Il guanto, attualmente in una fase sperimentale e di sviluppo, si porrà come accessorio fondamentale per avvicinare le esperienze digitali a quelle della vita reale. Progettato per essere abbinato ai visori VR, come gli Oculus Quest 2, il guanto è dotato di decine di sensori, che i Labs definiscono “attuatori”, utili a sentire la presenza di oggetti negli ambienti 3D e distinguere tra pesi e consistenze differenti. Tutto attraverso un motorino interno al centro della mano che gonfia gli attuatori attraverso un semplice flusso d’aria. In questo modo, si creano dei dossi tra le dita che restituiscono la sensazione di presa di vari elementi. Toccando una penna, ad esempio, si gonfieranno solo i sensori sulle estremità di pollice ed indice mentre, in caso di un pallone, saranno coinvolti entrambi i guanti e molti più attuatori. Il Reality Labs hanno inoltre aggiunto specifici suoni, che danno l’illusione del tocco fisico. Come spiegano i ricercatori, non vi è una data di uscita ufficiale sul mercato e probabilmente ci vorranno anni prima che il dispositivo finale sia pronto e indossabile per un uso comune.
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Quasi 120 milioni di schermi nelle case degli italiani
C’è una media di cinque schermi per famiglia
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19 novembre 2021
20:06
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La pandemia ha accelerato in modo deciso la corsa degli italiani verso la vita digitale, un cambiamento che è qui per restare: gli schermi all’interno delle case sono 119 milioni e 400 mila (+6,2% negli ultimi due anni), con una media di 5 schermi per ogni famiglia.
Le famiglie connesse sono il 90,2% del totale (+3,6% dal 2019).
E quelle che possiedono una connessione sia fissa che mobile sono il 59,4% (+6,2%). È quanto emerge dal quarto Rapporto Auditel-Censis, dal titolo “L’Italia multiscreen: dalla Smart Tv allo schermo in tasca, così il Paese corre verso il digitale”, presentato al Senato.
Lo studio si fonda sulla Ricerca di base Auditel: 7 cicli di indagini (wave), fino a luglio 2021, su un campione rappresentativo delle famiglie e degli individui che vivono in Italia, per un totale di circa 20.000 interviste annuali. Numeri che certificano una crescita di audience e di tempo dedicato alla visione della tv lineare e in streaming, anche per la costante ricerca del pubblico di informazioni affidabili legate all’emergenza pandemica. Si registra anche “una crescente adesione alla banda larga, che si configura sempre più come bene di prima necessità” dice il presidente di Auditel Andrea Imperiali. Un panorama nel quale il palinsesto se lo compone sempre più autonomamente il pubblico. Nel 2020 circa 7,3 milioni di italiani con più di 4 anni (il 12,5% del totale; nel 2019 erano meno di 6 milioni) hanno guardato su Internet i programmi televisivi in onda in contemporanea sulla tv lineare e 4,2 milioni lo hanno fatto utilizzando lo smartphone. Crescono i numeri di tutti i device: nel 2021 gli apparecchi televisivi superano i 43 milioni (+1,0% dal 2019) soprattutto per l’ormai prepotente presenza di Smart Tv o dispositivi esterni collegati: sono 15,3 milioni (+46,6% negli ultimi due anni). In aumento anche gli smartphone, che sono oltre 48 milioni (+8,9% dal 2019). Così come crescono i pc collegati, che sono quasi 20 milioni, e i tablet, che sono 7,7 milioni. Nel 2021 le famiglie che hanno in casa almeno un tablet o un computer sono 15 milioni e 500.000, pari al 64,9% del totale, aumentate del 3,8% negli ultimi due anni. “Un quadro che ci rende tutti, costantemente consumatori, a casa come in strada e al lavoro, a discapito della produttività del singolo” osserva Giuseppe De Rita, Presidente del Censis.
Bisogna, tuttavia, ancora confrontarsi con il digital divide: 2 milioni e 300 mila famiglie italiane, il 9,8% del totale, non sono collegate ad internet; 7 milioni e 200 mila famiglie, il 29,9% del totale hanno solo la connessione mobile, e di queste circa 5 milioni si collegano solo con lo smartphone. Otto milioni e 400 mila famiglie, il 35,1% del totale (la metà è formata da nuclei composti solo da anziani), non ha in casa né un pc né un tablet, quota che arriva al 72,8% tra quelle che si collocano su di un livello socioeconomico basso. “C’è ancora un tema di carenza infrastrutturale – commenta il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella -. Il passaggio chiave è lo sviluppo della banda larga e della rete 5g, anche per ridurre il gap tecnologico a livello territoriale e per categorie di persone, alcune delle quali sono ancora escluse dall’accesso alla quotidianità digitale”. Una situazione sulla quale si agirà anche grazie alle massicce risorse del Pnrr, nel quale il 27% dei fondi “è dedicato all’innovazione del digitale e al 5g” ricorda Mauro Coltorti, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, comunicazioni del Senato. L’investimento in innovazione, nei servizi media – audiovisivi, nelle telecomunicazioni, in conoscenza e nel saper fare “oggi più che mai è un atto politico per orientare la competitività, diffondere le competenze e creare sinergie” dice Anna Ascani, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico. In un quadro come questo “bisognerebbe immaginare una ristrutturazione del servizio pubblico che tenga conto delle novità sempre più evidenti” spiega Riccardo Nencini, Presidente della Commissione Istruzione Pubblica e beni culturali del Senato. Diventa inoltre, ancora più essenziale, in tempi di infodemia e transizione digitale che il servizio pubblico “offra un giornalismo di qualità – spiega il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini – che informi ma promuova anche il pensiero critico, che è molto diverso dal complottismo”.
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Da “juventus” a “napoli”, le password più usate del 2021
Resta in cima “123456”, in Italia rischio violazione elevato
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19 novembre 2021
10:49
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Gli italiani continuano ad utilizzare sempre le stesse password per accedere alle piattaforme digitali, che si tratti di lavoro, studio o svago.

In cima alla lista delle più utilizzate del 2021 resta la sequenza “123456”.
Fanno il loro ingresso nella top 10 di NordPass anche le squadre di calcio, “juventus” e “napoli”.
NordPass, che sviluppa un gestore di password per smartphone e computer, realizza ogni anno la classifica delle chiavi più diffuse nei principali mercati mondiali, valutando anche il rischio di violazione di ogni paese. L’Italia, come la maggior parte d’Europa, presenta un indice di rischio elevato, con oltre 4 password trafugate e divulgate online pro capite. Tra i meno colpiti c’è l’Arabia Saudita, con 0,26 password violate per persona e la Cina, con lo 0,19. Secondo al ricerca, tra le password più comuni in Italia ci sono “123456”, “123456789”, 12345″, “12345678” e “qwerty”. Mentre, più in basso, “juventus”, “000000”, “password”, “andrea” e “napoli”. Al di là delle specificità nazionali, come i team e i nomi di persona, ci sono alcune chiavi utilizzate globalmente, quelle su cui i criminali informatici puntano di più per violare gli account. Ad esempio, India e Giappone hanno in comune “password”, mentre il filo che unisce Indonesia, Spagna e Thailandia è la sequenza “12345”.
Gettonate anche “qwerty” e le sue varianti, tra cui la versione locale “qwertz” in Germania. “Le password continuano a indebolirsi e le persone non mantengono un’adeguata attenzione su come usarle” ha spiegato il CEO di NordPass, Jonas Karklys.
“È importante capire che le chiavi sono la porta d’accesso alle nostre vite digitali e visto che trascorriamo sempre più tempo online, diventa estremamente importante prendersi cura della sicurezza informatica di ognuno”.
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Tass ‘assume’ cosmonauta russo come corrispondente dalla ISS
Le notizie e le sue foto a disposizione dei lettori dell’agenzia
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MOSCA
19 novembre 2021
12:19
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L’agenzia di stampa russa TASS ha stretto un accordo con la Roscosmos, l’ente spaziale russo, per avere una presenza giornalistica sul Stazione Spaziale Internazionale.
Il primo corrispondente della TASS a bordo della stazione orbitale sarà il cosmonauta Alexander Misurkin.
Il suo compito sarà quello di riferire sulla routine quotidiana della stazione spaziale: i suoi dispacci saranno disponibili per i gli abbonati dell’agenzia e i suoi contributi foto e video saranno caricati sul sito web dell’agenzia e sui profili social.
Il memorandum è stato firmato dal direttore generale della TASS, Serghei Mikhailov, e dal CEO di Roscosmos, Dmitry Rogozin.
“Prima eravamo limitati al nostro pianeta: la TASS è presente in tutte le regioni della Russia e in più di 60 Paesi. Nei prossimi anni il loro numero aumenterà. Abbiamo avuto l’idea che lo spazio possa essere tra gli obiettivi della nostra espansione e sono molto contento che la cooperazione con la Roscosmos Corporation abbia preso forma molto rapidamente e armoniosamente”, ha detto Mikhailov. “Reputiamo un incredibile onore poter considerare i cosmonauti russi come nostri colleghi: non vediamo l’ora di ricevere notizie e fantastiche istantanee dall’orbita”.
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Apple, i dipendenti torneranno in ufficio da febbraio
Alternanza tra lavoro in sede e smart working fino a metà 2022
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19 novembre 2021
12:29
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I dipendenti di Apple torneranno nelle varie sedi aziendali dal prossimo 1 febbraio, come parte di un nuovo progetto pilota che punta ancora su una modalità di lavoro ibrido.
Lo conferma una nota inviata dall’amministratore delegato Tim Cook ai lavoratori e ottenuta dal sito The Information.
Stando alla comunicazione, il ritorno a pieno regime in ufficio non avverrà prima di metà 2022, con un piano di rientro graduale. Da febbraio, i dipendenti si recheranno in sede per uno o due giorni alla settimana, mentre da marzo si arriverà a tre. L’organizzazione a turni permetterà di evitare un sovraffollamento degli spazi. Per i team che hanno una maggiore necessità di lavorare di persona vi saranno delle deroghe per passare più tempo in ufficio. Resta, per tutti, la possibilità di lavorare in remoto fino ad un periodo di quattro settimane all’anno, un aumento rispetto alle due settimane annunciate dal colosso americano all’inizio del 2021. “Questo offre maggiori opportunità di viaggiare, essere più vicini ai cari o semplicemente cambiare la routine” ha detto Cook ai dipendenti. Il CEO aveva svelato a giugno i piani di lavoro ibrido, ipotizzando un ritorno in ufficio questo settembre. La scadenza era stata poi spostata ad ottobre e a gennaio, prima della più recente di febbraio. In quell’occasione, un gruppo di dipendenti di Apple aveva scritto una lettera a Cook in cui si chiedeva una politica aziendale più flessibile, che consentisse a chiunque di lavorare da casa senza restrizioni. La modalità di lavoro ibrido andrà avanti, fino a metà 2022, per Facebook. Tra gli altri big del settore, Microsoft ha approvato, un anno fa, lo smart working permanente. Come già sottolineato in passato, Apple e le altre compagnie guardano all’evolversi della situazione pandemica per adattare le proprie strategie alle varie indicazioni di tutela sanitaria.
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Password deboli, 123456 e Juventus le piu’ usate
Meno di un secondo per violarle. “Scarsa comprensione pericoli”
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19 novembre 2021
17:49
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APPROFONDIMENTO
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Basta meno di un secondo per decifrare una delle 200 password più diffuse al mondo nel 2021 e individuate da una recente ricerca di NordPass.
La compagnia che sviluppa software di sicurezza ha elencato, come ogni anno, le chiavi alfanumeriche che gli utenti del web usano più frequentemente per autenticarsi ad app e servizi, anche quelli finanziari e della pubblica amministrazione.
In Italia, le più utilizzate sono ancora le semplici sequenze composte da numeri, come “123456”, anche se crescono in popolarità termini che tirano in ballo squadre di calcio, “juventus” e “napoli”, e nomi propri, “andrea”, “francesco” e “antonio”. “La lista non stupisce anzi conferma un trend che si osserva da anni” ci spiega Alessio Pennasilico, senior Advisor dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano.
“L’analisi è l’ulteriore dimostrazione del grado scarso di conoscenza che le persone hanno dei pericoli derivanti dall’utilizzo di password semplici e magari ripetute per i vari servizi a cui si è registrati”. L’Italia, a livello globale, si colloca nella parte alta della classifica dei paesi dove è più elevata la possibilità di violazione informatica, stando ad un indice di rischio realizzato da NordPass. Con una media di oltre 4 chiavi pro capite rubate e diffuse su internet, fanno peggio di noi, in Europa, solo Repubblica Ceca, dove la media è di 6,2 password violate per persona, Francia e Germania, rispettivamente con un indice di 6 e 5,8 chiavi sottratte ad utente. “Eppure, i mezzi per migliorare lo scenario ci sono e vengono offerti gratuitamente” prosegue Pennasilico. “Tra questi, l’autenticazione a due fattori, con cui si riceve un sms con un codice aggiuntivo da inserire nelle app, oppure la sicurezza biometrica, una forma decisamente avanzata di difesa, che usa le impronte digitali e il riconoscimento del volto del reale possessore dello smartphone per l’accesso a portali e servizi”.
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Emergenza Covid in Germania, gli Efa a Berlino saranno on line
Cerimonia l’11 dicembre, in presenza solo nominati e vincitori
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19 novembre 2021
18:05
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La 34a edizione degli European Film Awards, gli oscar europei del cinema, si terrà come evento live in streaming da Berlino, sabato 11 dicembre.
Alla cerimonia non parteciperà il consueto pubblico composto dai membri dell’Academy, partner e ospiti dell’industria cinematografica, media internazionali: in presenza ci saranno soltanto i nominati e i premiati.
Una scelta dettata dall’aggravarsi della pandemia da Covid 19 in diversi Paesi europei e in particolare in Germania. La moltiplicazione dei contagi condizionerà tutti gli eventi che normalmente si svolgono durante il weekend degli Efa.
“Siamo estremamente dispiaciuti – spiega Matthijs Wouter Knol, CEO e direttore dell’European Film Academy – e ci rendiamo conto che questa decisione sarà una grande delusione per molti in Europa. E anche noi siamo molto delusi. Ma di fronte alla responsabilità di un tale evento, non vediamo altra scelta. Il rischio sarebbe semplicemente troppo alto. Ora andremo avanti concentrando i nostri sforzi per rendere comunque quest’evento speciale – per coloro che potranno partecipare e per coloro che ci seguiranno a distanza”.
Le procedure per l’assegnazione dei premi – ai quali l’Italia è candidata per miglior film, regia e sceneggiatura con E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino – non risentiranno dei cambiamenti. Ad esprimere il loro voto per la maggior parte dei premi saranno come sempre i 4100 membri della European Film Academy. La cerimonia sarà messa in onda e trasmessa in diretta streaming su https://europeanfilmawards.eu e su vari siti partner.

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Sgominato da Ps gruppo criminale dedito a frode informatica
Dopo furto carte pagamento a postini. Quattro misure cautelari
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BOLOGNA
20 novembre 2021
09:45
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Si spacciavano anche per funzionari di polizia, così da ottenere informazioni dagli Uffici dell’Anagrafe e le banche per attivare carte di pagamento sottratte ai portalettere durante le loro consegne.

Protagonista della vicenda un gruppo criminale – sgominato dalla Polizia di Stato – composto da quattro persone: un 45enne e un 42enne già noti alle forze dell’ordine,entrambi originari di Napoli ma residenti a Cattolica, nel Riminese – considerati la ‘mente’ dell’attività e il suo ‘braccio destro’ – , la moglie del 45enne e il figlio.

Alla luce dell’operazione avviata nel 2020 e ribattezzata ‘The Jackals’, i quattro sono indagati per i reati di furto aggravato, frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico e indebito utilizzo di carte di pagamento elettronico. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, lo scorso 8 novembre, ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 45enne e il 42enne e l’obbligo di dimora nel comune di residenza e presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria per le altre due persone coinvolte.
Dall’attività investigativa condotta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia-Romagna è emerso come il gruppo fosse dedito al furto sistematico della corrispondenza assicurata e raccomandata affidata ai portalettere così da impossessarsi e utilizzare poi indebitamente gli strumenti di pagamento contenuti nelle missive come carte di credito, tessere Bancomat e carte revolving per acquisti di beni di lusso o presso esercenti compiacenti. I furti, iniziati nel luglio 2020, hanno colpito numerosi postini che, dopo essere stati seguiti, si ritrovavano con il bauletto dei loro mezzi di trasporto forzato e il contenuto sparito.
Nella maggior parte dei casi, le carte di credito rubate risultavano essere già attive, negli altri casi gli indagati, si procuravano i dati sensibili necessari – come utenze cellulari, indirizzi, informazioni personali – chiamando gli uffici di Stato Civile, la Polizia Municipale, le banche, i gestori di servizi di energia e addirittura in alcuni casi spacciandosi anche per personale delle forze di Polizia impegnate in servizi di emergenza connessi all’emergenza coronavirus.
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Green pass falsi online, il Garante della Privacy avvia un’indagine
Migliaia di certificati disponibili a serio rischio manipolazione. Indagano le procure di Roma e Milano. In corso indagini per risalire agli indirizzi Ip di chi ha caricato i certificati in rete
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20 novembre 2021
19:55
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Migliaia di Green pass, apparentemente autentici, disponibili on line in una nota piattaforma di file sharing e scaricabili da chiunque, con il serio rischio che possano essere manipolati o commercializzati.  Considerata la gravità e la pericolosità di questa illecita diffusione di dati personali particolarmente delicati, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato d’urgenza un’indagine per accertare le modalità con le quali questi dati siano finiti in rete e ha dato mandato al Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza di acquisire gli archivi on line e accertarne la provenienza.
Due fascicoli sulla diffusione di Green pass online, a quanto si apprende, sono stati aperti dalle Procure di Roma e Milano. Il primo è inerente all’indagine avviata anche dal Garante della Privacy sui certificati disponibili all’interno di una nota piattaforma di file sharing, l’altro sui pass reperibili online.
Sono in corso indagini per risalire agli indirizzi ip di chi ha caricato in rete i certificati e individuare chi li ha acquisiti.
Lunedì si terrà un incontro tra il Garante della Privacy e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza.
Un video in cui una voce fuori campo spiega di aver scaricato “tutto l’archivio italiano” dei certificati fino al 15-16 ottobre, trovato su un comune programma di file sharing, circola sulle chat dei no Green pass, creando dibattito. “Lo Stato non è in grado di tutelare i dati sensibili”, è la protesta di chi ha postato il video. C’è chi si informa su quale piattaforma di condivisione utilizzare per ottenere il certificato, ma anche qualche irriducibile che prende le distanze, sostenendo che se si è contrari all’obbligo di Green pass sarebbe ipocrita utilizzarne uno falso. Un utente dello stesso gruppo sminuisce la portata della “fuga” di certificati perché si tratterebbe di pass che non servono a nulla, se non ai fini di studio. Su un altro gruppo, circolano notizie di Green pass in vendita a 250 euro, o due al prezzo di 450 euro.
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Blocco app Tesla, decine di persone non possono avviare l’auto
Elon Musk su twitter, ‘controllo’
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20 novembre 2021
17:28
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Un blocco all’app di Tesla, utilizzata come chiave dai conducenti per avviare le auto, ha impedito a decine di persone di utilizzare i propri veicoli.
In tanti hanno pubblicato sui social media la visualizzazione del messaggio di errore sull’app della casa automobilistica che impediva loro di connettersi alle vetture.
Lo riporta la Bbc.
L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha risposto personalmente alla denuncia di un autista in Corea del Sud, dicendo su Twitter: “Controllo”. In seguito Musk ha assicurato che l’app sarebbe tornata online.
Circa 500 utenti hanno segnalato un errore sull’app di Tesla nel pomeriggio di venerdì, secondo il sito di monitoraggio delle interruzioni DownDetector. Cinque ore dopo, c’erano poco più di 60 segnalazioni di un errore.
“Ci scusiamo, adotteremo misure per garantire che ciò non accada di nuovo”, ha twittato ancora Musk.
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Iran: attacco hacker contro Mahan Air, ma voli regolari
Sito web irraggiungibile. Portavoce, ‘è stato sventato’
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TEHERAN
21 novembre 2021
11:00
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La principale compagnia aerea privata iraniana, la Mahan Air, è stata vittima questa mattina di un attacco informatico, che secondo la società è stato “sventato”: i voli proseguono regolarmente, ma il suo sito web è tuttora irraggiungibile.

“Molti attacchi informatici si sono verificati contro la compagnia aerea di recente, ma sono stati sventati – ha detto all’agenzia stampa Irna il portavoce della società, Amirhossein Zolanvari -.
Attualmente, tutti i voli vengono effettuati regolarmente”.
La Mahan Air è accusata dagli Usa di fornire supporto alle operazioni all’estero delle Guardie rivoluzionarie e nel 2011 è stata inserita nella lista delle sanzioni statunitensi.
L’Iran è stato colpito da una serie di attacchi informatici di recente, incluso uno che ha interrotto la vendita di benzina nelle stazioni di servizio del Paese il 26 ottobre scorso.
Attacchi che secondo Teheran sono stati lanciati da Stati Uniti e Israele.
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Tim: Mef,Governo prende atto, interesse positivo per Paese
Governo valuterà su rete e crescita occupazione
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21 novembre 2021
20:49
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“Il Governo prende atto dell’interesse per Tim manifestato da investitori istituzionali qualificati”.
Lo afferma il Ministero dell’economia e delle finanze in una nota, in cui aggiunge: “L’interesse di questi investitori a fare investimenti in importanti aziende italiane è una notizia positiva per il Paese.
Se questo dovesse concretizzarsi, sarà in primo luogo il mercato a valutare la solidità del progetto”.
“Tim è il maggiore operatore di telefonia del Paese. E’ anche la società che detiene la parte più rilevante dell’infrastruttura di telecomunicazione. Il Governo seguirà con attenzione gli sviluppi della manifestazione di interesse e valuterà attentamente, anche riguardo all’esercizio delle proprie prerogative, i progetti che interessino l’infrastruttura”, prosegue il Mef, che chiarisce: “L’obiettivo del Governo è assicurare che questi progetti siano compatibili con il rapido completamento della connessione con banda ultralarga, secondo quanto prefigurato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con gli investimenti necessari nello sviluppo dell’infrastruttura, e con la salvaguardia e la crescita dell’occupazione”.
A seguire i diversi aspetti della vicenda, fa sapere ancora il Tesoro, si è ritenuto che “sia un Gruppo di lavoro composto dagli esponenti di Governo titolari delle competenze istituzionali principalmente coinvolte, oltre che dalle Amministrazioni e da esperti”.
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Tim, titolo sugli scudi, +30,2%. Vivendi boccia l’offerta
Il gruppo di lavoro creato dal governo potrebbe riunirsi già in settimana. Salvini: ‘Evitare lo spezzatino’
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22 novembre 2021
19:33
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Il gruppo di lavoro creato dal Governo per seguire la vicenda Tim potrebbe riunirsi già in settimana, per fare un primo esame delle carte, dopo la manifestazione di interesse presentata dal fondo americano Kkr per un’opa totalitaria sul gruppo italiano.
Lo si apprende da fonti istituzionali. Il gruppo di lavoro, come spiegato nel comunicato del Ministero dell’economia, è composto dagli esponenti di Governo titolari delle competenze istituzionali principalmente coinvolte (dovrebbero essere i ministri dell’economia Franco, dello sviluppo Giorgetti e dell’innovazione tecnologica Colao), oltre che dalle amministrazioni e da esperti. “A Tim, e quindi all’Italia, servono un partner ed un piano industriale che valorizzino e rafforzino l’azienda, non un’operazione finanziaria che rischia di portare ad uno spezzatino di una realtà così importante per il Paese.
Inoltre, visti i non brillanti risultati degli ultimi mesi, il cambio ai vertici auspicato da più parti pare tema non più rinviabile”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini, interpellato da Affaritaliani.it, commenta la proposta d’acquisto di Tim da parte di Kkr, il fondo infrastrutturale americano.
Da parte sua Confindustria apprezza la sensibilità del governo sul tema. “Noi non entriamo, ovviamente, in nessun giudizio, essendo” la Tim “un’azienda quotata, apprezziamo però la sensibilità con cui il Governo sta tenendo in massima attenzione il dossier perché comunque parliamo di un settore strategico per il  Paese”. Così, a Potenza, a margine di un’iniziativa sul tema “Motore Mezzogiorno, Ripartenza Italia”, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha risposto a una domanda dei giornalisti sulla questione Tim.
Vivendi, socio di riferimento di Tim, boccia l’offerta di Kkr. “L’offerta di Kkr non riflette il reale valore di Tim, è insufficiente”. È questa la posizione di Vivendi lasciano intendere fonti vicine al gruppo francese.
Intanto la proposta d’acquisto di Kkr mette le ali a Tim in Borsa. Il titolo ha terminato la seduta con un guadagno del 30,25% a 0,451 euro, rispetto agli 0,505 euro offerti da Kkr. Brillanti anche le azioni risparmio, che hanno chiuso con un +29,53% a 0,45 euro, sostanzialmente in linea con le ordinarie, le quali nella seduta hanno toccato un record si 0,459 euro verso le 16.45, tornando così sui valori di giugno. Il volume di scambio delle ordinarie è stato di 1.726.218.126 pezzi, per un controvalore di 758.218.374 euro, e per le risparmio di 418.444.326, per un controvalore di 185.630.659 euro. Beneficia del cambiamento di scenario anche il socio di riferimento di Tim: Vivendi a Parigi guadagna il 2,99% a 11,38 euro ai massimi da due mesi.  Secondo gli analisti di Ubs a Tim serviva un approccio ‘fuori dagli schemi’ per invertire tendenza e tornare alla redditività e lo può trovare con il sostegno di Kkr. “Un private equity esperto come KKR potrebbe rivelarsi una soluzione migliore per supportare il turnaround di Tim rispetto agli azionisti di riferimento che hanno controllato TI negli ultimi 20 anni, grazie al suo lungo orizzonte di investimento, alle sue ampie risorse finanziarie e alla flessibilità extra consentita dal delisting”.
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Abusi online, Meta ritarda i messaggi sicuri su Facebook
Arrivo della crittografia rimandato al 2023 anche su Instagram
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22 novembre 2021
11:32
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Meta, la casa madre che controlla Facebook e Instagram, porterà su Messenger e nei messaggi diretti del social delle foto, la crittografia end-to-end solo nel 2023.
Quest’ultima, assicura una forma maggiore di protezione da parte di hacker e agenzie terze, perché consente solo al mittente e al destinatario di un messaggio di leggerne il contenuto.
Una mossa che, stando ad alcune organizzazioni in difesa dei minori, rischia di nascondere una serie di abusi perpetrati online, vista l’impossibilità di controllo da parte delle forze dell’ordine. Originariamente programmata per il 2022, la crittografia in arrivo su Messenger e Instagram non vedrà la luce prima del 2023. Lo ha spiegato un portavoce di Meta, affermando al Sunday Telegraph che: “Come azienda che connette miliardi di persone in tutto il mondo e che ha creato una tecnologia leader del settore, siamo determinati a proteggere le comunicazioni private delle persone e a mantenerle al sicuro online. Ci stiamo prendendo del tempo per raggiungere tale scopo e non prevediamo di completare il lancio globale della crittografia end-to-end per impostazione predefinita su tutti i nostri servizi di messaggistica fino al 2023”. Un parere differente da quello della National Society for the Prevention of Cruelty to Children (NSPCC), che ha sottolineato come la messaggistica privata sia “la prima strategia degli abusi sessuali su minori online, perché impedisce alle forze dell’ordine e alle piattaforme tecnologiche di leggere i messaggi, garantendo un maggiore anonimato”. Meta utilizza già la crittografia end-to-end su WhatsApp e per le chiamate vocali e video su Messenger. Secondo il Centro nazionale statunitense per i bambini scomparsi, su 21 milioni di segnalazioni di abusi sessuali su minori, identificati a livello globale nel 2020, più di 20 milioni provenivano da Facebook.
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Il caso della tennista scomparsa visto dai social
Il contenuto con maggior engagement è stato il tweet di Serena Williams ‘scioccata dalla notizia’
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22 novembre 2021
11:14
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Il caso di Peng Shuai, la tennista cinese scomparsa dopo aver accusato l’ex vicepremier del suo Paese di violenza sessuale, scuote il mondo dello sport e le diplomazie internazionali, con persino l’Onu nei giorni scorsi a chiedere prove dell’ubicazione della stella del tennis cinese. Stando alle notizie delle ultime ore vi sarebbe stata una videochiamata con il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach, e dunque, la vicenda fortunatamente sembra avviata verso il lieto fine.
In attesa di ulteriori rassicurazioni sulla salute di Peng Shuai, DataMediaHub ha analizzato le conversazioni online (social + news online + blog e forum) a livello globale da quando la notizia sull’incertezza della sorte della tennista ha fatto il giro del mondo sino alla mezzanotte di ieri 21 novembre. Sono state più di 384mila le citazioni online relative a ‘pensioni’, da parte di quasi 58mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (like + reaction + condivisioni e commenti) più di 2,1 milioni di persone, le citazioni online relative alla tennista.
L’1.5% di queste in italiano.
Il picco massimo si è avuto tra le 14:00 e le 15:00 del 19 novembre con 7.400 citazioni in un’ora.
Volumi che ottengono una portata potenziale (‘opportunity to be seen’) di oltre 1.055 miliardi di impression. Anche stimando ragionevolmente al 5% la portata effettiva rispetto a quella potenziale le impression, le esposizioni effettive a contenuti relativi alla campionessa sono 527 miliardi circa, al lordo delle duplicazioni.
Insomma, davvero tutto il mondo cerca Peng Shuai e, come mostra la word cloud dei termini maggiormente ricorrenti nelle conversazioni online relative alla tennista, non a caso capeggia l’hashtag #WhereIsPengShuai (dov’è Peng Shuai?) come del resto si chiedevano a tutta pagina anche le edizioni del 20 novembre scorso dei due quotidiani sportivi più venduti in Francia e Spagna, L’Equipe e Marca.
Il contenuto che ha generato maggior engagement è il tweet di Serena Williams in cui la tennista, il 18 novembre, si dichiara ‘devastata e scioccata dalle notizie su Peng Shuai’. Ma anche la succitata prima pagina de L’Equipe ottiene quasi 26mila like e più di 9mila tra retweet e tweet che la citano commentandola. Commenti che naturalmente sono in ampissima misura negativi, di sdegno, così come quello della Williams, con infatti ben l’85.2% di sentiment negativo, di emozioni negative associate alle verbalizzazioni online sulla tennista.
Un fiume in piena da parte delle persone di tutto il pianeta che potrebbe aver indotto le autorità cinesi a farla ricomparire se, come ci auguriamo, sarà confermato il suo buono stato di salute.
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Apple, gli iPhone 14 verso lo standard di ricarica unico
Ue e Usa d’accordo con il passaggio alla porta usb-c
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22 novembre 2021
14:45
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Gli iPhone 14 potrebbero, per la prima volta nella storia, adottare la porta di ricarica usb-c.

Lo dice un report di iDrop News, che ha raccolto varie indiscrezioni da una serie di fonti affidabili, che forniscono precise informazioni sulla prossima generazione di smartphone della Mela.
Secondo le voci interne più recenti, almeno due dei quattro modelli di iPhone previsti per il prossimo settembre, il 14 Pro e il 14 Pro Max, monteranno una porta standard di tipo-c, che sostituirà il connettore lightning proprietario, quello montato attualmente sugli iPhone 13. Apple utilizza già una ricarica del genere sui più recenti iPad. La decisione sarebbe conseguenza sia delle richieste dell’Unione Europea, che ad ottobre aveva invitato i colossi dell’hi-tech ad uniformarsi ad uno standard unico per venir incontro alle esigenze dei consumatori, sia per questioni puramente tecniche. L’odierna porta lightning non consentirebbe infatti velocità di trasmissione dati pari a quelle delle usb-c, sempre più richieste per spostare file di grandi dimensioni tra dispositivi e verso i computer. Una necessità concreta per gli utenti iPhone che scattano foto e girano video in alta qualità (ProRes), formati pesanti dal punto di vista dell’archiviazione. La velocità di trasferimento di un connettore lightning è comparabile a quella di una porta USB 2.0, oramai superata per tecnologia. Anche l’amministrazione Biden si è detta a favore del passaggio al connettore unico, per i principali dispositivi tecnologici di consumo.
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Sicurezza, online email e numeri di dirigenti italiani
Dati scovati da Yoroi: alto il rischio di campagne di frodi
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22 novembre 2021
14:46
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La compagnia di sicurezza informatica Yoroi ha individuato un insieme di dati relativi a dirigenti di aziende italiane dei settori bancario e assicurativo venduti online, nel dark web.
Il database conterrebbe sia i numeri di telefono che gli indirizzi email delle vittime, un totale di quasi 4.000 contatti, tra nazionali ed esteri.
Secondo gli analisti, il rischio è che tali informazioni possano alimentare campagne di frodi specifiche, conosciute come “ceo-fraud”. In queste, i criminali riescono a impersonare le alte cariche, inviando email a dipendenti, collaboratori e clienti e cercando di far aprire documenti infetti o a cliccare su siti fasulli, così da violare, tramite virus informatici, anche i loro dispositivi e alimentare una escalation di ampia portata. Il fenomeno delle truffe via email è in crescita e secondo le ultime rilevazioni dell’FBI ha prodotto danni pari a 1,8 miliardi di dollari nel corso del 2020. Una cifra superiore ai proventi dei riscatti basati sul ransomware. “È utile ricordare che le truffe di tipo Business Email Compromise (BEC) sono una forma di frode tramite posta elettronica in cui il cyber-criminale si “maschera” da manager o dipendente per indurre il destinatario a rispondere a una richiesta inattesa, come ad esempio il trasferimento di denaro su un conto diverso da quello solito facendo leva sull’autorità del presunto mittente dell’email e sull’urgenza dell’azione” spiega Yoroi. “In genere queste richieste appaiono credibili in quanto sono arricchite di particolari relativi alla funzione del destinatario e alla conoscenza delle dinamiche aziendali, ma si caratterizzano per giungere alla fine della giornata lavorativa o in prossimità del weekend, quando i dipendenti sono stanchi e hanno fretta di chiudere le attività settimanali”.

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