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Ultimo aggiornamento 30 Ottobre, 2020, 01:47:04 di Maurizio Barra

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DALLE 17:52 DI MERCOLEDì 28 OTTOBRE 2020

ALLE 01:47 DI VENERDì 30 OTTOBRE 2020

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Bimbo di nove anni muore mentre si allena giocando a calcio
A Villa Verucchio, nel Riminese. Sarà lutto cittadino
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RIMINI
28 ottobre 2020
17:52
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Un bimbo di nove anni è morto mentre si allenava a calcio, nel Riminese. È successo nel tardo pomeriggio di ieri al parco Marecchia a Villa Verucchio. Il bimbo si stava allenando individualmente sotto la supervisione di tre allenatori. Il piccolo, che giocava per la società Asd Verucchio, non aveva accusato mai malori in precedenza. Una tragedia che ha sconvolto l’intero paese: “Ieri sera tutti noi abbiamo perso un amico, un figlio, un pezzo di cuore – ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook, Stefania Sabba, sindaca di Verucchio – Il cielo ha guadagnato un nuovo angelo.
Riposa in pace piccolo! In occasione del funerale sarà indetta una giornata di lutto cittadino”.
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Ex giudice Saguto condannata a 8 anni e 6 mesi
Per gestione clientelare beni confiscati
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CALTANISSETTA
28 ottobre 2020
18:01
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Il tribunale di Caltanissetta ha condannato a 8 anni e 6 mesi l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto, accusata di avere gestito in modo clientelare, in cambio di denaro e favori, le nomine degli amministratori giudiziari dei patrimoni sequestrati e confiscati alla mafia.
Nel corso del processo, Saguto era stata radiata dalla magistratura dal Csm.
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Boccia, impugnative immediate per chi agira il Dpcm
Provincia Trento ed eventuale Ddl della Regione Siciliana
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28 ottobre 2020
17:58
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Impugnative immediate per chi aggira il Dpcm: Trento ed eventualmente anche la Sicilia.
L’avvertimento arriva dal ministro degli affari regionali, Francesco Boccia. “Ho trasmesso la richiesta di impugnativa per i provvedimenti adottati della Provincia Autonoma di Trento. Il medesimo provvedimento sarà attivato per tutte le Regioni e le Province Autonome che decideranno di aggirare le disposizioni del dpcm. È in corso di valutazione l’ordinanza della Provincia Autonoma di Bolzano. Duole constatare, per alcune dichiarazioni pubbliche, la non completa consapevolezza della situazione sanitaria in Italia e duole ancor di più che non siano tenuti in dovuto conto i dati uniformi di rischio. Non fa eccezione la Regione Autonoma Siciliana che oggi ha anticipato attraverso il Presidente Musumeci, l’ipotesi di un ddl che, se dovesse essere approvato, sarà immediatamente impugnato dal Governo”.   POLITICA

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COVID:Veneto oltre 2.000 casi, “è turbolenza”
A Venezia e Verona in piazza ristoratori contro il Dpcm
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VENEZIA
28 ottobre 2020
18:02
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Il Veneto sfonda i 2.000 casi giornalieri di Covid-19, con 2.143 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, che portano il totale da inizio pandemia a 49.135 malati.
Il Bollettino regionale registra inoltre 11 decessi, con totale a 2.355.
Cresce in particolare la pressione sugli ospedali, con 802 ricoverati nei reparti non critici (+53) e 94 (+6) nelle terapie intensive. A 900 ricoverati nei reparti ordinari scatta il passaggio alla ‘Fascia 3′ del Piano regionale di sanità pubblica, con l’attivazione dei 10 ospedali Covid center, per cui il presidente Luca Zaia chiederà alle aziende sanitarie il piano relativo, per la validazione in 24-48 ore.
“Siamo come in una turbolenza durante un grande volo intercontinentale – ha commentato Zaia – bisogna avere nervi saldi ed essere organizzati. E’ giusto che il cittadino sappia come si sta evolvendo la situazione, perché questa sfida la facciamo assieme. Noi curiamo tutti negli ospedali, ma il cittadino deve tenere bene la mascherina, o meglio stare a casa”.
Sul piano clinico, Zaia ha rimarcato che “continuiamo a imbarcare 50 pazienti in area non critica, sono questi i reparti che fanno da riferimento per il piano di emergenza, rispetto alle terapie intensive; mancano 100 ricoverati, e tra 2 giorni il Veneto passa in Fascia 3. Chiediamo la massima collaborazione, perché vi sono molti accessi ai pronto soccorso in autonomia, e si rischia di mandarli al collasso. Piuttosto – ha sottolineato – chiamate il medico”.
Intanto oggi anche in Veneto è stata la giornata della protesta da parte dei pubblici esercenti contro il Dpcm che limita gli orari di lavoro. Una serie di iniziative pacifiche nelle varie città, come in campo Santo Stefano a Venezia con un sit-in durante il quale gli operatori si sono seduti a gambe incrociate sul selciato mostrando cartelli e con lenzuola “apparecchiate” come a tavola.
Lenzuola bianche stese sull’asfalto anche in piazza Bra a Verona, con circa un migliaio di ristoratori. A Vicenza, la categoria si è recata dal Prefetto, con il presidente di Confcommercio Sergio Rebecca e il direttore Ernesto Boschiero.
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Covid: record contagi, quasi 25 mila. Le vittime sono 205
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28 ottobre 2020
18:07
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Nuovo record per i contagi nelle ultime 24 ore in Italia. I positivi sono 24.991(ieri erano 21.994). I morti sono 205 (ieri erano 221), secondo i dati del ministero della Salute.
In Italia ci sono più attualmente positivi che guariti dal Covid: secondo i dati del ministero della Salute, infatti, i positivi (compresi i ricoverati con sintomi, le terapie intensive e i malati in isolamento domiciliare) sono 276.457 contro i 275.404 mila guariti dall’inizio della pandemia.
Il dato degli attualmente positivi è aumentato moltissimo negli ultimi giorni: soltanto il 20 ottobre erano 142.739 a fronte di 255.005 guariti. Il 25 agosto, ad esempio, i positivi erano 19.714 a fronte di 206.015 guariti.
E’ record assoluto di tamponi realizzati in 24 ore in Italia: secondo i dati del ministero della Salute sono stati 198.952, oltre 24 mila in più di ieri. Stabile al 12,5% il rapporto tra tamponi effettuati e nuovi positivi al coronavirus trovati.
Nuovo balzo dei pazienti in terapia intensiva per Covid-19 in Italia. Sono 125 in più nelle ultime 24 ore (ieri l’aumento era analogo, +127), per un totale di 1.536 persone in rianimazione.
Nei reparti ordinari ci sono ora 14.981 pazienti, con un incremento di 1.026. Gli attualmente positivi sono arrivati a 276.457, ben 21.367 più di ieri. Di questi, 259.940 sono le persone in isolamento domiciliare.
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Dpcm: tensioni a Palermo, Genova, Verona. Viminale: per gli scontri nessuna regia unica
In Sicilia ferito un operatore tv
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29 ottobre 2020
08:49
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Tensione in corso Vittorio Emanuele, a Palermo, durante la manifestazione organizzata dai commercianti, iniziata alle 18. Dopo un po’ alcuni appartenenti ai centri sociali hanno lanciato petardi e bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che hanno reagito con una carica. Un petardo ha colpito un operatore di Mediaset, che è stato soccorso da un’ambulanza e sta ricevendo le prime cure. La polizia ha inseguito i manifestanti dei centri sociali lungo corso Vittorio Emanuele (dove sono stati divelti cestini, fioriere e panchine), prima che si disperdessero nei vicoli del centro storico.
Scontri  nel centro di Verona tra le forze dell’ordine e dimostranti di estrema destra, con lanci di petardi verso gli agenti che hanno risposto con lacrimogeni, durante un corteo di protesta contro il Governo e le misure anti-Covid. I dimostranti, dopo un corteo nei pressi dell’Arena, si sono diretti in Piazza delle Erbe, dove sono iniziati i momenti di tensione e il lancio di oggetti e petardi contro gli agenti, in assetto anti-sommossa.
Lancio di bottiglie, scoppio di petardi, accensione di fumogeni, cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine: disordini e tensione nella centrale piazza De Ferrari a Genova. In piazza era stata organizzata una manifestazione per protestare contro l’ultimo Dpcm che ordina la chiusura di attività come palestre piscine, cinema e teatri e lo stop dell’attività di bar e ristoranti alle 18. Circa 500 tra commercianti, studenti, partite iva, ma anche esponenti della destra genovese e dei centri sociali, si sono radunati davanti al palazzo della Regione e la tensione è salita quanto sono arrivati gli ultras di Sampdoria e Genoa. Non ci sono stati danneggiamenti. La piazza era presidiata dalle forze dell’ordine.
Gli scontri di piazza di questi giorni contro il Dpcm adottato dal governo non hanno una regia unica, ma sono comunque riconducibili ad antagonisti di destra e di sinistra, ultras e elementi legati alla criminalità. E’ quanto emerso oggi nel comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e al quale hanno partecipato il viceministro Matteo Mauri, i vertici delle forze di polizia e degli organismi di informazione di sicurezza ed il sottocapo di Stato maggiore della Difesa.
“L’epidemia sta assumendo una valenza totalizzante con riflessi inevitabili anche sul profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante un’informativa al Senato sugli scontri degli ultimi giorni.
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“Siamo consapevoli delle difficoltà che le misure emergenziali, sia governative che delle regioni, hanno determinato per gli italiani, soprattutto per alcune categorie – aggiunge -. Il governo è in costante ascolto delle voci di disagio”.
“Accanto alle civili proteste dei cittadini, abbiamo assistito a inqualificabili episodi di violenza e guerriglia urbana. Si è trattato di episodi che hanno trovato soltanto occasionale pretesto nel malcontento. Tutti gli episodi hanno visto all’opera soggetti che nulla hanno a che fare con le categorie interessate dalle misure del governo”, ha aggiunto Lamorgese.
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Dpcm: a Palermo lancio petardi, colpito operatore tv
Soccorso da ambulanza. Centri sociali tra commercianti
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PALERMO
28 ottobre 2020
20:25
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Tensione in corso Vittorio Emanuele, a Palermo, durante la manifestazione organizzata dai commercianti, iniziata alle 18. Alcuni appartenenti ai centri sociali hanno lanciato petardi e bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che hanno reagito con una carica. Un petardo ha colpito un operatore di Mediaset, che è stato soccorso da un’ambulanza. La polizia ha inseguito i manifestanti dei centri sociali lungo corso Vittorio Emanuele (dove sono stati divelti cestini, fioriere e panchine), prima che si disperdessero nei vicoli del centro storico.
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Scontri a manifestazione estrema destra Verona
Petardi contro agenti durante corteo contro Governo
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VERONA
28 ottobre 2020
22:42
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Scontri in serata nel centro di Verona tra le forze dell’ordine e dimostranti di estrema destra, con lanci di petardi verso gli agenti che hanno risposto con lacrimogeni, durante un corteo di protesta contro il Governo e le misure anti-Covid.
I dimostranti, dopo un corteo nei pressi dell’Arena, si sono diretti in Piazza delle Erbe, dove sono iniziati i momenti di tensione e il lancio di oggetti e petardi contro gli agenti, in assetto anti-sommossa.
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5mila euro per restare in casa popolare, preso reggente clan
A Napoli. Vittima madre con figlio minore. 7 fermi blitz Cc e Ps
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NAPOLI
29 ottobre 2020
08:45
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Hanno chiesto 5mila euro a una donna per consentirle di continuare a vivere con il figlio minorenne in un alloggio popolare del quartiere Ponticelli di Napoli ma la vittima non poteva pagare il “pizzo” ed è stata costretta a scappare per evitare ritorsioni: i carabinieri e Squadra Mobile della Questura di Napoli, coordinati dalla DDA, hanno sottoposto a fermo Umberto De Luca Bossa, ritenuto il reggente dell’omonimo clan (figlio di Antonio, detto “Tonin o’ sicc”, detenuto in regime di 41/bis e fondatore della cosca) ed altre due persone ritenute affiliate alla stessa organizzazione camorristica: Roberto Boccardi e Mario Sorrentino. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Un secondo provvedimento di fermo è stato eseguito dai carabinieri di Torre del Greco (Napoli) e dal commissariato di Cercola, nel Vesuviano, per una tentata estorsione aggravata che riguarda quattro persone ritenute appartenenti allo stesso clan: si tratta di Giuseppe De Luca Bossa (fratellastro del fondatore Antonio “Tonin o’ sicc”), Eugenio Bonito, Domenico Amitrano e Carmine Fico che, secondi gli inquirenti, avrebbero chiesto un pizzo da 50mila euro al titolare di una concessionaria di auto già vittima dell’esplosione di un ordigno, lo scorso 9 settembre, che gli ha procurato ingenti danni.
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File sesso con neonati, arrestato
Uomo di 52 anni con precedenti fermato a Genova
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GENOVA
29 ottobre 2020
09:31
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Aveva migliaia di file pedopornografici, alcuni anche con neonati. Lo ha scoperto la polizia postale di Genova che ha arrestato un disoccupato di 52 anni. L’uomo, già condannato in passato per violenza sessuale su minore, risultava iscritto all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, perché residente a York nel Regno Unito, anche se di fatto era stato espulso da quel paese nel 2016, dopo aver scontato tre mesi di carcere per detenzione di video e immagini pedopornografiche.
L’uomo, dopo aver fornito false dichiarazioni alla frontiera, non si era mai registrato in Italia ed era tornato a vivere a Genova. L’arrestato, oltre a detenere migliaia di file tra immagini e video (più di 3000 accertati), era attivo anche in molte chat e su varie applicazioni di messaggistica istantanea anche criptate (telegram, whatsapp, tam tam) dove cercava continuamente costantemente di scambiare immagini pedopornografiche di tipo estremo anche con neonati.
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‘Ndrangheta: sequestrati beni per 50 mln a imprenditori
Accusati di essere legati a potenti cosche di Reggio Calabria
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REGGIO CALABRIA
29 ottobre 2020
10:25
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Beni per un valore di circa 50 milioni di euro sono in corso di sequestro da parte del Centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria, finanzieri dello Scico di Roma e del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria. Il provvedimento ha colpito tre imprenditori, Antonino Scimone, di 45 anni, Antonino Mordà (51) e Pietro Canale (41), indiziati di appartenenza o contiguità a note cosche reggine. La figura degli imprenditori era emersa nel corso dell’operazione “Martingala”, condotta da personale della Dia e della Guardia di finanza di Reggio Calabria e conclusa nel febbraio 2018 con l’esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di 27 persone, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego di denaro, di beni, di utilità di provenienza illecita, usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, trasferimento fraudolento di valori, frode fiscale nonché associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni e reati fallimentari nonché con il sequestro di 51 società, 19 immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di circa 100.000.000 di euro. I sequestri – disposti dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale reggino, presieduta da Ornella Pastore, su richiesta congiunta di de Raho e Bombarideri – sono in corso di esecuzione in tutta Italia. E’ la prima volta che nel distretto reggino viene applicata la procedura prevista dopo la riforma del 2015 del Codice Antimafia, che ha attribuito anche al Procuratore azionale antimafia la titolarità della proposta di misure di prevenzione di natura patrimoniale. Nell’operazione “Energie pulite” sono stati sequestrati dieci orologi di pregio (Rolex, Paul Picot, Baume & Mercier), disponibilità finanziarie e rapporti bancari/assicurativi, 18 imprese/società commerciali in Italia e all’estero, 18 immobili, 7 automezzi e una imbarcazione da diporto. Tra le società, è stata sottoposta a vincolo la Canale Srl, comprensiva di 15 unità locali nella provincia reggina e nelle provincie di Milano, Brescia, Mantova, Varese, Pavia, La Spezia, Vicenza e Lecce.
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Covid: positivo comandante Polizia locale in Puglia
Sanificato intero comando di Bisceglie, tamponi a tutti i vigili
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BARI
29 ottobre 2020
10:47
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Per l’accertata positività al Covid del comandante è stata interamente sanificata la sede della Polizia locale di Bisceglie (Bat), in Puglia, e “tutto il personale della Polizia locale sarà immediatamente sottoposto a tampone, così come il personale della Ripartizione nella quale era emerso un caso di positività nei giorni scorsi”. Lo comunica su facebook il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, spiegando che attualmente nella città del Nord Barese ci sono 72 persone positive e 102 in quarantena domiciliare. “È evidente – sottolinea – che il virus stia circolando con sempre maggiore incidenza nelle nostre Comunità. La situazione richiede la massima collaborazione collettiva. In gioco c’è la nostra salute e quella delle persone a cui vogliamo bene. Rispettiamo scrupolosamente e rigorosamente le regole”.
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‘Ndrangheta:presi mandanti e esecutori duplice omicidio 2000
Agguato eseguito per vendetta in scontro tra cosche Lamezia
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CATANZARO
29 ottobre 2020
10:50
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A distanza di 20 anni dal fatto, la Polizia ha arrestato presunti mandati ed esecutori del duplice omicidio di Giovanni Torcasio e Cristian Matarasso, commesso a Lamezia Terme il 29 settembre 2000.
Personale della Squadra mobile di Catanzaro, coordinato dalla Dda, con il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e il procuratore Nicola Gratteri, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di Antonio Davoli, di 54 anni, Pietro Iannazzo (45), Vincenzino Iannazzo (66) e Domenico Cannizzaro (54). Gli arrestati, ritenuti tutti elementi di vertice delle cosche federate della ‘ndrangheta lametina, Iannazzo – Cannizzaro – Daponte, sono già detenuti, alcuni anche al 41 bis dopo le condanne riportate in relazione all’operazione “Andromeda” che ha riguardato la cosca “Iannazzo-Cannizzaro-Daponte”.
Le indagini, secondo l’accusa, hanno permesso di ricostruire le fasi ideative ed esecutive del duplice omicidio anche grazie alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, uno dei quali indagato per il medesimo delitto, che hanno trovato riscontro negli accertamenti condotti dalla Squadra mobile di Catanzaro, delineando il ruolo di Vincenzino Iannazzo e Domenico Cannizzaro, soggetti al vertice delle rispettive famiglie, quali mandanti, e di Antonio Davoli e Pietro Iannazzo Pietro quali esecutori.
Il delitto fu compiuto al termine di un lungo inseguimento iniziato nel centro di Lamezia Terme e concluso, dopo circa 3 km, nei pressi del bivio Carrà Cosentino, quando i sicari, a bordo di una moto di grossa cilindrata rubata in precedenza, raggiungevano le vittime sparandogli numerosi colpi di pistola.
Matarasso morì sul colpo mentre Torcasio, che aveva anche tentato una disperata fuga, morì durante il trasporto in ospedale. Il movente del duplice omicidio, secondo l’accusa, è da ricercare, in quel particolare periodo storico, nella volontà delle cosche confederate Iannazzo e Cannizzaro – Daponte di vendicare gli omicidi di Francesco Iannazzo e Giuseppe Cannizzaro e, al tempo stesso, prevenire ulteriori agguati ai loro danni, desunti dal tentativo, all’epoca, di Giovanni Torcasio di rinforzarsi attraverso la ricerca di nuovi alleati.
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Covid: P. soccorso Oristano riapre a pazienti non positivi
Dopo trasferimento contagiati in reparto dedicato
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ORISTANO
29 ottobre 2020
10:52
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Il Pronto Soccorso di Oristano, nel quale nei giorni scorsi si era formata una lunga fila di ambulanze in attesa, è tornato pienamente operativo e ha riaperto l’accesso anche ai pazienti con sintomatologia non riconducibile a Covid che vengono accolti nel cosiddetto “percorso pulito”, subito dopo la sanificazione dei locali.
La riapertura è stata resa possibile grazie al progressivo trasferimento dei pazienti positivi al Sars Cov-2 e nel reparto Covid dell’ospedale San Martino, entrato in funzione martedì. Le operazioni di trasferimento dei pazienti, considerata la particolare condizione di essi e la necessità di effettuarle in piena sicurezza, si sono concluse ieri.
Nell’area del Pronto Soccorso dedicata ai pazienti Covid restano intanto sotto monitoraggio alcuni pazienti, per i quali sono previsti a breve trasferimenti o dimissioni. La Assl di Oristano, di concerto con l’Ares (Azienda regionale della salute), sta lavorando per attivare quanto prima il reparto Covid all’ospedale Delogu di Ghilarza.
“Voglio ringraziare gli operatori del Pronto Soccorso – ha detto la direttrice Assl Maria Valentina Marras – che questa settimana ha fatto un lavoro particolarmente gravoso e difficile, e lo ha fatto con dedizione, attenzione e umanità, garantendo un’assistenza eccezionale ai nostri pazienti. Un enorme ringraziamento va inoltre al personale medico, infermieristico, socio-sanitario, tecnico e a tutti coloro che hanno contribuito alla nascita del reparto Covid con uno sforzo, in termini professionali ed umani, davvero encomiabile. Il nostro personale sta dando il massimo per fronteggiare l’emergenza, ma chiediamo a tutti i cittadini di continuare a fare la propria parte adottando comportamenti responsabili”.
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Vescovo Ascoli si dimette, ‘vado in monastero’
‘Scelta difficile, sofferta, ma libera, a servizio della Chiesa’
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ASCOLI PICENO
29 ottobre 2020
11:13
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Il vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D’Ercole si dimette e va in un monastero. Lo annuncia lui stesso in un video sui canali social della diocesi. D’Ercole definisce la sua rinuncia, che deve essere accolta dal papa, “una scelta difficile, sofferta ma profondamente libera, ispirata al servizio della Chiesa e non al mio interesse personale”. “In un momento difficile come questo – aggiunge – in cui regna confusione nella nostra società, in cui c’è tanta paura, io credo, sento profondamente il bisogno di dedicarmi ala preghiera. Entro in un monastero – annuncia – dove potrò accompagnare il cammino della Chiesa in un modo più intenso, nella meditazione, nella contemplazione e nel silenzio. Quando avrò percorso questo periodo in monastero – seguita -, poi mi aprirò a tutte le prospettive che il signore vorrà darmi. Sento che in questo momento dio mi chiama a fare un passo perché possa rendere servizio in questo modo”.
D’Ercole ringrazia “tutti coloro che mi hanno voluto bene e che continuano a volermi bene. Io vi rinnovo tutta la mia stima, tutto il mio affetto e soprattutto – sottolinea – siate certi non abbandono nessuno ma sarò ancora più vicino alla diocesi, a ciascuno di voi con la mia preghiera, perché in questo momento sento profondamente che solo dio può essere la speranza affidabile su cui poggiare ogni nostro passo verso un futuro che qualche volta appare molto incerto ma che alla luce di dio sarà sicuramente segnato dalla sua vittoria, la vittoria di cristo.
Vi prego quindi – conclude il vescovo – di considerare queste mie dimissioni come un atto di fede e un segno di amore più grande verso tutti”.
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Covid: Veneto, +2.109 contagi, superata quota 50.000
Salgono ancora numeri ricoveri e terapie intensive
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VENEZIA
29 ottobre 2020
11:31
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Il Veneto supera di slancio la quota psicologica dei 50.000 infetti Covid dall’inizio dell’emergenza, registrando oggi altri 2.109 contagi. Un aumento in linea con il boom di ieri (erano stati 2.143) che porta il dato complessivo a 51.244. Preoccupante anche il balzo delle vittime, ora diventate 2.371 (+16). Lo afferma il bollettino della Regione. L’impennata della diffusione del virus mostra conseguenze anche sul numero dei ricoveri ospedalieri, sono 859 (+57) quelli nei reparti non critici, e nelle terapie intensive, 102 (+6). Gli attuali positivi sono 23.626 (+2.026).
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Sequestro villini clan in frazione paese ‘Benvenuti al Sud’
Sigilli GdF-DDA Salerno a beni per 13 milioni cosca Fabbrocino
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NAPOLI
29 ottobre 2020
11:31
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Figurano anche 9 aziende, 53 appartamenti e 4 villini tra i beni, per circa 13 milioni di euro, che sono stati sequestrati oggi dalla Guardia di Finanza di Salerno ai pregiudicati Francescantonio Fabbrocino, 64 anni, nipote del capo dell’omonimo clan Mario Fabbrocino, e Antonio Piccirillo, 73 anni, ritenuto “prestanome” di Francescantonio. I finanzieri hanno apposto i sigilli anche a Santa Maria di Castellabate, una delle quattro frazioni marine di Castellabate, borgo medievale tra i più belli del Cilento diventato ancora piu’ famoso grazie al film “Benvenuti al Sud”.
I decreti di sequestro – che sono stati emessi dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Salerno, coordinata da Giuseppe Borrelli – riguardano anche 17 garage, 8 appezzamenti di terreno e 16 quote societarie. Il giudice ha disposto l’amministrazione giudiziaria per i beni sottoposti a sequestro che, di fatto, continuavano ad essere gestiti dal nipote del boss il quale incontrava in casa i suoi “collaboratori” sebbene fosse agli arresti domiciliari.
I finanzieri, guidati dal maggiore Raffaele Napolitano, comandante del G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Salerno, hanno scoperto che il clan Fabbrocino era riuscito a intestare i beni frutto delle attività illecite, a otto “prestanome”. Accertato anche il riciclaggio, tra il 2004 e il 2010, di oltre un milione e mezzo di euro.
Particolare attenzione, in questi mesi, è riservata dagli inquirenti e dalle forze dell’ordine al monitoraggio della zona del Cilento, litorale turistico particolarmente esposto, a causa degli effetti della pandemia, all’infiltrazione delle organizzazioni malavitose, non solo campane (i Fabbrocino, per esempio, sono ritenuti legati a “Cosa Nostra”, ndr).
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Covid: focolaio in carcere Brissogne, un detenuto ricoverato
Altri positivi senza sintomi gestiti nella casa circondariale
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AOSTA
29 ottobre 2020
11:38
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Diversi casi di Covid-19 sono stati registrati nella casa circondariale di Brissogne (Aosta). Un detenuto settantenne è stato ricoverato all’ospedale regionale Parini di Aosta: le sue condizioni non sono particolarmente gravi ma per poterlo curare è stato necessario trasferirlo in reparto. Gli altri positivi, più giovani e nella maggior parte dei casi senza altre patologie, sono quasi tutti asintomatici e vengono al momento gestiti dal punto di vista sanitario all’interno del carcere.
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Covid: Gimbe, in Sardegna +26% casi, ma crescita lenta
9,5% rapporto positivi/test, in Intensiva 2,2x100mila abitanti
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CAGLIARI
29 ottobre 2020
11:39
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Casi di Covid 19 in aumento in Sardegna del 26,% nell’ultima settimana. È uno degli indicatori più preoccupanti dell’ultimo report della Fondazione Gimbe. Ma l’isola è una delle regioni in cui il coronavirus cresce più lentamente dopo Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, provincia autonoma di Trento. I casi attualmente positivi sono 309 ogni 100mila abitanti. Una dato che pone la Sardegna più o meno a metà della classifica nazionale. Basso invece il rapporto tra positivi e casi testati: il dato si ferma al 9,5%.
Il numero dei ricoverati con sintomi è di 18,7 ogni 100mila abitanti. Mentre in terapia intensiva ci sono 2,2 persone sempre ogni 100mila abitanti. Si tratta complessivamente di dati in peggioramento rispetto alla settimana precedente. I casi testati ogni 100mila abitanti sono stati 1083: questo è l’unico fattore in miglioramento rispetto ai precedenti sette giorni.
“I dati dell’ultima settimana – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, riferendosi al quadro nazionale – documentano il crollo definitivo dell’argine territoriale del testing & tracing, confermano un incremento di oltre il 60% dei pazienti ricoverati con sintomi e in terapia intensiva e fanno registrare un raddoppio dei decessi. In alcune aree del Paese non è più procrastinabile il lockdown totale per arginare il contagio diffuso e ridurre la pressione sugli ospedali”.
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Travolti da un’auto alla fermata del bus nel pavese, 2 morti
Alle porte di Pavia. Altre due persone sono rimaste ferite
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PAVIA
29 ottobre 2020
11:41
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Due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite dopo essere state investite da un’auto alla frazione Tre Re di Cava Manara (Pavia), alle porte di Pavia, mentre erano ferme a una pensilina in attesa dell’autobus.
L’incidente, sul quale sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine, è avvenuto questa mattina poco dopo le 9.
La vettura, secondo le prime testimonianze, sarebbe sbandata travolgendo il gruppo che stava aspettando il bus. L’impatto è stato molto violento. Sul posto sono intervenute tre ambulanze, un’automedica e l’elisoccorso del 118. Ancora non si conosce la generalità degli investiti. Per due di loro non c’è stato nulla da fare. I due feriti sono stati trasportati al Policlinico San Matteo di Pavia.
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Per anni picchia e violenta la moglie, arrestato a Foggia
L’uomo, 42 anni, insultava anche le figlie quando si truccavano
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29 ottobre 2020
11:56
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Per anni ha maltrattato i tre figli e la moglie, costringendo quest’ultima ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. È quanto accertato a Foggia della Polizia, che ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di un foggiano di 42 anni.
L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. A quanto si apprende i due sono sposati da oltre 20 anni e da sempre – riferisce la moglie – lei ha dovuto subire pesanti insulti e violenze da parte del marito. Cresciuti i figli, l’uomo ha iniziato a picchiare anche loro; in particolare offendeva con pesanti insulti le figlie quando – a suo dire – indossavano abiti non adatti o si truccavano un po’.
Nel corso degli anni l’uomo ha spesso preteso rapporti sessuali contro il volere della donna, che usualmente si concedeva per evitare episodi a cui avrebbero potuto assistere i figli.
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Covid: Fedriga, Fondo emergenza aumenta a 18 mln euro
Dai 12 mln iniziali, per ridurre problemi dovuti a ultimo Dpcm
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TRIESTE
29 ottobre 2020
12:16
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“Il Fondo per l’emergenza Coronavirus destinato alle Attività produttive penalizzate dalle misure di contenimento al Covid-19 contenute nell’ultimo Dpcm che la Regione istituirà con l’assestamento di bilancio, avrà una capacità di 18 milioni di euro, anziché 12 come inizialmente pianificato. In questo modo compiamo uno sforzo ulteriore per essere al fianco delle imprese e sostenerle in un momento difficilissimo, riducendo così il rischio che al termine della pandemia dal punto di vista produttivo rimangano solo macerie”.
Lo ha annunciato il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, a margine della seduta del Consiglio regionale durante il quale si sta esaminando il disegno di legge 111/2020 su “misure finanziarie intersettoriali”, secondo assestamento del bilancio regionale.
“In questo momento chiediamo al Governo di mettere in campo misure che servano a contenere il virus. La nostra preoccupazione – ha chiarito il governatore – è che l’ultimo Dpcm faccia pagare a ristoratori, gestori di piscine, palestre, cinema e teatri un prezzo enorme senza produrre un reale ritorno nel contrasto alla diffusione della pandemia. In questo momento, quando vengono chiesti dei sacrifici, questi devono essere efficaci altrimenti rischiamo di fare danni enormi all’economia senza portare risultati per la salute dei cittadini”.
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Mons. Satriano nominato Arcivescovo di Bari-Bitonto
Lascia Arcidiocesi di Rossano-Cariati
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ORIGLIANO ROSSANO
29 ottobre 2020
12:31
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Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Bari-Bitonto presentata da mons. Francesco Cacucci per raggiunti limiti di età.
Il Pontefice ha quindi nominato arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano, trasferendolo dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati.
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Covid: positivi 46 dei 76 migranti giunti ieri nella Locride
Tra loro ci sono anche donne, bambini, e nuclei familiari
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ROCCELLA IONICA
29 ottobre 2020
12:35
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Quarantasei dei 76 migranti arrivati ieri mattina a Camini, nella Locride, con una barca a vela e in seguito trasferiti, momentaneamente, in un centro di prima accoglienza di Roccella Ionica, sono risultati positivi al Covid-19. Tra i positivi anche donne, bambini e interi nuclei familiari. Il dato è emerso oggi a seguito dell’esito del primo giro di tamponi rinofaringei a cui ieri pomeriggio sono stati sottoposti tutti i migranti di nazionalità irachena e iraniana. Non appena il dato è stato reso noto dall’autorità sanitaria competente i positivi sono stati isolati dagli altri e collocati in apposite tende poste a debita distanza dalla struttura messa a disposizione dal Comune, dove da ieri sono sistemati gli altri 30. Nella stessa struttura ci sono ancora altri migranti (27) giunti nella cittadina ionica in precedenti e recenti sbarchi. Non è escluso che la Prefettura di Reggio Calabria disponga il trasferimento in altre strutture più attrezzate sul piano sanitario i 103 migranti attualmente presenti a Roccella.
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Movida violenta alla Spezia, ragazzo grave e tre arresti
In manette ragazzi tra i 18 e i 20 anni
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GENOVA
29 ottobre 2020
12:40
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Si sono scaraventati con pugni e calci su un coetaneo e sui suoi amici ferendone uno in modo grave. Una notte folle, di movida violenta alla Spezia, ha portato dopo serrate indagini all’arresto di tre ragazzi, tra i 18 e i 20 anni, per lesioni personali aggravate. Il ragazzo aggredito si trova adesso in prognosi riservata all’ospedale Sant’Andrea, con un trauma cranico con emorragia e la frattura dell’osso temporale. I fatti risalgono allo scorso weekend, in pieno centro alla Spezia, dove un ‘branco’ ha iniziato a molestare e poi aggredito senza apparente motivo un altro gruppo di giovani, studenti universitari, usciti da un locale. Hanno colpito subito un ragazzo con una bottiglia in testa, poi hanno continuato a seguirli tra via Prione, piazza Beverini e corso Cavour. Quando uno degli studenti, nel tentativo di difendersi, ha fatto una foto ai molestatori, è stato colpito con una violenza inaudita prima con un pugno alla testa poi a calci da più persone mentre si trovava a terra. Aggrediti anche altri studenti, tra cui un altro ragazzo ha dovuto ricorrere a cure mediche. Dalle indagini della squadra mobile, grazie all’aiuto delle telecamere della zona, sono stati individuati i responsabili. Gli arrestati sono un italiano e due dominicani, per i quali su richiesta del Procuratore Antonio Patrono, che ha coordinato le indagini, il gip Marinella Acerbi ha emesso la misura di custodia cautelare in carcere.
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Docente ma continua a fare avvocato, indagato con moglie
Usufruiva di permessi per assistere la mamma malata
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CATANZARO
29 ottobre 2020
12:42
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Aveva ottenuto una cattedra ma continuava ad esercitare l’attività forense. Per questo motivo un avvocato e sua moglie, pure avvocato, hanno ricevuto, notificato dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, un avviso di conclusione indagini emesso dalla Procura della Repubblica Catanzarese in cui si ipotizzano i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atto pubblico.
L’indagine, condotta dai finanzieri della Tenenza di Soverato, secondo l’accusa ha rivelato che un noto professionista del comprensorio, assegnatario a tempo indeterminato di una cattedra in un Istituto scolastico in provincia di Bologna, ha prodotto, nel tempo, dichiarazioni grazie alle quali ha potuto fruire di ben 853 giorni di assenza, tutti regolarmente retribuiti. Contemporaneamente, invece, come accertato dalle Fiamme Gialle soveratesi anche mediante appostamenti e videoregistrazioni, l’avvocato ha continuato ad esercitare la professione forense. In particolare è stato accertato che le prestazioni lavorative avevano avuto luogo anche nei giorni in cui avrebbe dichiaratamente dovuto assistere la suocera portatrice di handicap. La moglie, qualificatasi come avvocato benché non ancora iscritta all’albo dell’ordine all’epoca dei fatti, aveva falsamente attestato di esercitare l’attività forense nello studio del marito e di non poter, pertanto, prestare la dovuta assistenza alla madre, rendendo così indispensabile l’assenza del docente dall’istituto felsineo per congedo parentale.
I fatti verranno segnalati alla Procura regionale della Corte dei conti di Catanzaro per i profili di danno erariale ed il recupero di quanto indebitamente percepito ai danni delle casse dello Stato.   VAI ALL’ECONOMIA   VAI ALLA POLITICA   VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO   VAI ALLA TECNOLOGIA   VAI ALLE NOTIZIE DEL PIEMONTE

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Azzolina ad Emiliano, riaprire subito le scuole in Puglia
‘417 positivi, diffusione virus a causa lavoro problemi sanità’
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BARI
29 ottobre 2020
13:40
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“La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale. Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie”. Lo scrive sui social la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita”, conclude la ministra.
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Mafia nigeriana: arrestato il dj a capo del gruppo Ferrarese
Emmanuel ‘Boogie’ Okenwa è stato rintracciato in serata a Verona
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BOLOGNA
29 ottobre 2020
13:54
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E’ stato arrestato a Verona nella tarda serata di ieri Emmanuel ‘Boogie’ Okenwa, dj di musica afro beat, considerato dalla squadra Mobile della polizia di Ferrara una figura centrale della mafia nigeriana che agiva nel Nord Italia. In un’intercettazione si definiva “il re di Ferrara”.
Ieri mattina, con due operazioni parallele tra Piemonte ed Emilia-Romagna e oltre settanta misure di custodia cautelare, gli investigatori sono riusciti a smantellare i ‘cult’, come vengono chiamati i gruppi criminali, ‘Viking-Arobaga’ a Ferrara e ‘Valhalla Marine’ a Torino, ma il dj non era stato trovato in casa. Le indagini hanno spinto i poliziotti a Verona dove il 50enne aveva in programma di esibirsi a pagamento come deejay e cantante ad una festa di battesimo che si sarebbe dovuta tenere domenica prossima. Per gli investigatori Emmanuel Okenwa, leader della confraternita ‘Viking-Arobaga’ anche per le attività legali, non sapeva di essere stato individuato. Dopo un lungo appostamento, in serata, i poliziotti lo hanno scovato vicino alla stazione Verona-Portanuova ma il 50enne è riuscito a dileguarsi tra i passeggeri. Poi, poco tempo dopo, è stato catturato alla stazione Porta Vescovo.
Al momento della cattura ha detto agli agenti in borghese di aver saputo che era ricercato e che stava tornando a Ferrara per prendere alcuni effetti personali. La sua intenzione, però, era fuggire.
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Covid: Halloween, Chiavari vieta rito dolcetto o scherzetto
Ordinanza, piccoli e grandi rischiano 1000 euro multa
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CHIAVARI
29 ottobre 2020
13:55
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Per frenare la diffusione del Covid si può mettere al bando anche l’offerta di un dolcetto per evitare lo scherzetto nei giorni di Hallowen. Lo ha pensato il Comune di Chiavari che ha emesso una apposita ordinanza. Quindi niente dolciumi o regali come tradizione per Halloween. Il sindaco Marco Di Capua ha vietato per il 31 ottobre e 1 novembre l’organizzazione di manifestazioni in pubblico e privato riconducibili alla tradizionale ricorrenza americana, e soprattutto sarà vietato a singoli o gruppi l’accesso ad esercizi commerciali o abitazioni per chiedere dolcetti in omaggio per evitare lo ‘scherzetto’. Il sindaco ha poi precisato che sarà vietato per gli operatori commerciali porre a disposizione dei piccoli caramelle, dolciumi e qualsiasi altro regalo.Genitori e bambini sono avvertiti a causa della pandemia anche “dolcetto o scherzetto” entra a far parte delle attività vietate, la multa va dai 400 ai 1000 euro”.
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Covid, Pesaro annulla mercatini Natale
Sindaco Ricci, ma città sarà comunque illuminata e decorata
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PESARO
29 ottobre 2020
14:17
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Il Comune di Pesaro, una delle città più colpite nella prima ondata della pandemia, ridimensiona le manifestazioni del Natale: non ci saranno i mercatini in piazza del Popolo, annullati anche spettacoli e attività di intrattenimento. “Sarà un Natale diverso, ma non perso» assicura il sindaco Matteo Ricci. “La città sarà comunque illuminata, decorata e allestita con luminarie, albero e altro – annuncia -. Negli ultimi anni il periodo natalizio è diventato un elemento di grande attrazione per Pesaro e per tutto il territorio. Dopo aver annullato la manifestazione di Candele a Candelara, abbiamo deciso di revocare tutte le attività che creino assembramenti nel centro storico come i tipici mercatini, la pista di ghiaccio e le varie aree spettacoli”. Non una scelta semplice, ma necessaria: “presa a malincuore, ma con responsabilità nel periodo delicato che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid-19”.
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Covid: Gallera, finora Governo nazionale deficitario
‘Rinunciare a poteri gestione pandemia? Disegno irrealistico’
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MILANO
29 ottobre 2020
14:18
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“Finora chi è stato deficitario è stato il governo nazionale. Non è un problema di mettere le Regioni contro il Governo né il Governo contro le Regioni. Ma il disegno è irrealistico”. Così l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha risposto alla domanda se sarebbe pronto a ‘rinunciare’ ai suoi poteri per gestire la pandemia a favore di un organo centrale, durante un collegamento con l’Aria che tira su La 7.
“In questi mesi quelli in grado di dare le risposte sono state le Regioni” mentre il Governo “ha dimostrato che quando ha avuto le competenze esclusive non è stato in grado di agire in maniera efficace e tempestiva. La realizzazione delle terapie intensive oggi la deve fare il governo che ha i poteri e le risorse, così come il tema dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale. L’accordo con i medici di medicina generale sui sierologici agli insegnanti l’ha fatto il Governo, e in Lombardia hanno aderito il 6%. Sui trasporti solo in Lombardia abbiamo bisogno di 200 milioni di euro per coinvolgere il trasporto privato turistico da utilizzare per gli studenti e la risposta da agosto a oggi è stata zero”.
“Poi – ha concluso – non è una corsa gli uni contro gli altri, lavoriamo insieme in questo momento”.
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Un Comune dona ‘kit bebè’ ai 2020 e ‘Il Piccolo principe’
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POTENZA
29 ottobre 2020
14:37
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Il Comune di Rotonda – piccolo centro lucano in provincia di Potenza, con circa 3.400 abitanti – ha ideato un “kit bebè”, ovvero un “omaggio” per tutti i nuovi nati dal 1 gennaio 2020, con un voucher di cento euro da spendere nei negozi del paese, il libro de “Il piccolo principe”, alcuni gadget donati dai commercianti, e delle piccole calze fatte a mano da un’associazione del posto.
Rotonda cerca in questo modo “di andare in controtendenza” rispetto al calo demografico, regalando questi “kit di benvenuto”: l’idea, ha spiegato l’assessore comunale alla cultura, Donatella Franzese, “è che questa iniziativa diventi prassi per il futuro. Naturalmente non è un supporto alle famiglie, ma un benvenuto da parte dell’amministrazione e della comunità”.
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Magistrato arrestato: pm chiede condanna a più di 6 anni
Requisitoria davanti a Tribunale di Salerno
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CATANZARO
29 ottobre 2020
14:49
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Condanne dai 6 ai 2 anni di reclusione sono state chieste dal sostituto procuratore della Dda di Salerno Luca Masini nei confronti dell’ex giudice della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini, del medico/faccendiere e collettore di proposte corruttive Emilio Santoro, detto Mario e dell’avvocato Francesco Saraco, tutti accusati di corruzione in atti giudiziari. Il pm ha concesso a tutti e tre gli imputati le attenuanti generiche “in considerazione della incensuratezza, della tempestiva ammissione dei fatti contestati negli interrogatori al pm”.
L’accusa ha chiesto una condanna a 6 anni, 5 mesi e 10 giorni per Petrini, per il quale ha chiesto vengano irrogate le pene accessorie della interdizione perpetua dai pubblici uffici; della interdizione legale durante l’espiazione della pena; della incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di cinque anni. Inoltre è stata chiesta la confisca per equivalente delle somme pari a 9.614 euro e 7.500 euro. Cinque anni, 9 mesi e 10 giorni sono stati invocati nei confronti di Mario Santoro. Anche per lui sono state invocate le medesime pene accessorie richieste per Petrini. Per l’avvocato Francesco Saraco (che oltre alla collaborazione ha offerto al ministero della Giustizia, a titolo di parziale risarcimento del danno, la somma di 50mila euro, che ad oggi non risulta essere stata accettata) il pm ha invocato la pena di 2 anni, 9 mesi e 10 giorni. Pene accessorie: interdizione temporanea dai pubblici uffici per 5 anni e incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di 3 anni.
Il pm Luca Masini ha inoltre chiesto la confisca per equivalente nei confronti di Saraco della somma di 10mila euro.
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Contagiati 259 operatori sanità Umbria
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PERUGIA
29 ottobre 2020
16:08
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Sono 259, al 28 ottobre, in Umbria, gli operatori del Servizio sanitario regionale positivi al Covid. Trentacinque quelli guariti. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa settimanale tenuta dal commissario all’emergenza sanitaria Antonio Onnis. Il quale commentando i dati record dei contagi giornalieri ha “rivolto ai cittadini l’appello ad adottare tutte le misure che possono contribuire a contenere la diffusione” del virus.
“I numeri sono importanti – ha detto Onnis – e comportano un grande impegno delle strutture ospedaliere, ma tutto il sistema sanitario nel suo insieme si muove con sforzo e decisione per dare risposte ai cittadini. Stiamo valutando tutte le possibili soluzioni per la gestione del paziente a casa, nei casi in cui ciò è possibile. A tal fine è stato previsto il potenziamento delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziali)”.
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Coronavirus: in E-R nuovo record, 1.545 nuovi casi
Quattro persone in più ricoverate in terapia intensiva, 8 morti
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BOLOGNA
29 ottobre 2020
16:49
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Sfonda quota 1.500 il dato dei nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna: secondo il bollettino della Regione, aggiornato alle 12, rispetto a ieri sono stati rilevati 1.545 nuovi contagi su quasi 22mila tamponi.
L’età media dei nuovi positivi è di 43 anni. Aumenta anche il numero delle vittime: altre 8, per lo più ultra ottantenni e novantenni ma anche una donna di 65 anni e un uomo di 72 (tre in provincia di Modena, due a Bologna e Parma e uno a Piacenza). In terapia intensiva ci sono quattro pazienti in più per un totale di 123. Negli altri reparti Covid sono state ricoverate altre 55 persone, per un totale di 1.054.
La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,1%. Dei nuovi contagiati, sono 741 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Le province con più contagi sono Bologna con 305 nuovi casi, poi Reggio Emilia (288), Modena (283), Piacenza (159), Parma (140), Rimini (108), Ravenna (91), Ferrara (42). Poi Forlì (55), Imola (44) e Cesena (30).
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Nuovo record contagi, oltre 26 mila. Più di 201 mila tamponi
Morti sono 217. Terapie intensive +115, quasi 16 mila ricoverati
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29 ottobre 2020
17:34
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Ancora un record per i contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia: i positivi sono 26.831(ieri erano stati 24.991). I morti sono 217 (ieri erano stati 205), secondo i dati del ministero della Salute. Sono 201.452 i tamponi, anch’esso un record, 2.500 più del giorno precedente. Ancora un balzo dei pazienti in terapia intensiva: sono 115 in più nelle ultime 24 ore (ieri l’aumento era stato di 125), per un totale di 1.651 persone in rianimazione. Nei reparti ordinari ci sono ora 15.964 pazienti, con un incremento di 983 unità. Gli attualmente positivi sono arrivati a 299.191, ben 22.734 più di ieri. Di questi, 281.576 sono le persone in isolamento domiciliare. I guariti sono 279.282, in aumento di 3.878 rispetto a ieri.
In totale i casi in Italia sono 616.595, le vittime 38.122.
Tra le regioni con il maggior numero di nuovi positivi trovati svetta la Lombardia con 7.339, quindi la Campania con 3.103, il Piemonte con 2.585, il Veneto con 2.109, il Lazio con 1.995.
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Uccide zio della moglie malato terminale, fermato
In ospedale ha manomesso il macchinario per i sedativi
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MILANO
29 ottobre 2020
17:47
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E’ accusato di aver ucciso l’anziano zio della moglie in ospedale. L’uomo era malato terminale sottoposto a ventilazione polmonare meccanica e in trattamento con dei sedativi somministratigli con un macchinario.
Per questo, i carabinieri di Garbagnate e di Rho hanno fermato con l’accusa di omicidio volontario un uomo di 49 anni di Paderno Dugnano. Il fermo è stato emesso dal pm di Milano Nicola Rossato e dal procuratore aggiunto Laura Pedio.
L’anziano, 87 anni, era morto lo scorso 10 ottobre all’Ospedale Salvini di Garbagnate. Un medico aveva presentato denuncia spiegando che la vittima aveva probabilmente ricevuto, negli ultimi giorni di vita, una dose particolarmente elevata di sedativi con la manomissione del macchinari.
Gli infermieri hanno riferito di aver visto un uomo accanto al malato in quei giorni.
L’analisi dei filmati di videosorveglianza dell’ospedale e dei tabulati telefonici dell’utenza dell’uomo, infermiere professionale e operatore di rianimazione hanno consentito di accertare che era solo lui presente nella camera ed era l’unico ad avere il pass per visitarlo, in base alle restrizioni all’accesso dovute alla diffusione del Covid 19.
Il 49enne aveva anche pensato di fuggire raggiungendo l’aeroporto di Linate e poi Parigi ma aveva rinunciato.
I carabinieri che lo seguivano con il gps installato sulla sua auto l’hanno trovato a casa.
Il fermo è stato convalidato e l’uomo è ora ai domiciliari.
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Alunne bendate durante interrogazione Dad Liceo Scafati
Richiesta dell’insegnante per impedire di consultare appunti
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SALERNO
29 ottobre 2020
18:02
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Alunne bendati durante l’interrogazione a distanza per impedire loro di consultare gli appunti. È quanto accaduto nei giorni scorsi al liceo “Caccioppoli” di Scafati (Salerno) dove – come riporta il sito cronachedellacampania.it – un’insegnante di Latino e Greco ha adottato questa decisione durante una lezione svolta con la didattica a distanza. “Si trattava di un esempio per dimostrare ai ragazzi che non hanno bisogno di sbirciare” ha detto il dirigente scolastico Domenico D’Alessandro che ha già parlato dell’accaduto con la docente; il fatto, riferisce il preside, ha coinvolto due studentesse.Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha presentato un’interrogazione all’assessore Lucia Fortini.
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Covid, nelle Marche 286 ricoverati (+4), in intensiva 39
Attualmente positivi sono oltre 5.000
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ANCONA
29 ottobre 2020
18:31
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Cresce ad un ritmo meno serrato rispetto al boom dei casi positivi il numero dei ricoverati negli ospedali marchigiani, arrivati nelle ultime 24ore a 286, 4 in più rispetto a ieri. I malati in terapia intensiva sono 39 (+7), quelli in semi intensiva 52 (+3). Balzo in avanti dei positivi in isolamento domiciliare, da I positivi in isolamento domiciliare da 4.244 a 4.850. Gli attualmente positivi (isolati più ricoverati) sfondano il muro dei 5.000 e arrivano a 5.136. I degenti in terapia intensiva si ‘diffondono’ in vari ospedali: oltre Torrette e Salesi di Ancona, Marche nord, e San Benedetto, sono ora ricoverati anche a Jesi e due, dome ieri, si trovano nel Covid Hospital di Civitanova Marche, dove, almeno stando al report del Servizio sanità della Regione Marche, non ci sono altri degenti, I ricoverati in reparti non intensivi, 196 (-6) sono distribuiti in molti ospedali, alcuni dei quali hanno attivato aree Covid: Jesi, Senigallia, Macerata, Ascoli Piceno.
Crescono anche gli ospiti di strutture territoriali: da 64 a 78, tra le Rsa di Campofilone, Chiaravalle, Galantara. E arrivano a 9.524 le persone in quarantena per meri contatti con contagiati: 1.142 con sintomi, 371 operatori sanitari. I dimessi/guariti dall’inzio dell’emergenza sono 6.950. Il totale dei casi positivi da inizio pandemia è 13.095.
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Covid: Fvg, nuovo picco con 468 casi, 5.659 tamponi,5 morti
Calo pazienti (34) terapia intensiva,salgono a 152 altri reparti
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TRIESTE
29 ottobre 2020
18:36
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Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 468 nuovi contagi (5.659 tamponi eseguiti) e cinque decessi da Covid-19. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 9.610, di cui: 3.151 a Trieste, 3.552 a Udine, 1.839 a Pordenone e 977 a Gorizia, alle quali si aggiungono 91 persone da fuori regione.
I casi attuali di infezione sono 4.160. Scendono a 34 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre salgono a 152 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 387, con la seguente suddivisione territoriale: 205 a Trieste, 86 a Udine, 85 a Pordenone e 11 a Gorizia.
I totalmente guariti sono 5.063, i clinicamente guariti 52 e le persone in isolamento 3.922.
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Dpcm: 400 protestano a Foggia,’aprite il ristorante di papà’
Manifestazione pacifica contro chiusura locali alle 18
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FOGGIA
29 ottobre 2020
18:42
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“Aprite il ristorante di papà” è uno degli striscioni esposti nella manifestazione in corso a Foggia contro l’ultimo Dpcm che impone la chiusura di bar, pizzerie e ristoranti alle ore 18. Secondo gli organizzatori ci sono in piazza circa 400 persone. “Si tratta di una manifestazione pacifica – precisano i partecipanti, molti dei quali sono ristoratori – vogliamo che tutta la cittadinanza partecipi alla nostra sofferenza. Abbiamo messo in cassa integrazione i nostri dipendenti ma se continua così saremo costretti alla chiusura”.
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Covid: Napoli; in 150 a corteo pacifico al Rione Traiano
“Non ci fidiamo di chi ci ha fregati, tu ci chiudi, tu ci paghi”
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NAPOLI
29 ottobre 2020
18:48
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“Non possiamo fidarci di chi ci ha già rifilato una fregatura: è per questo che diciamo ‘tu ci chiudi, tu ci paghi”. E’ lo slogan che circa 150 commercianti del Rione Traiano e del quartiere Soccavo di Napoli hanno voluto sottolineare oggi durante una protesta pacifica che si è appena conclusa.
In piazza sono scesi titolari di ferramenta, di pizzerie, gestori di bar e ristoranti, farmacisti e anche i titolari delle palestre della zona, che si sentono i piu’ bersagliati, tutti rigorosamente con la mascherina. Presenti alla manifestazione anche Luca Caropreso, portavoce nazionale dell’associazione Elite Taxi e l’assessore comunale Alessandra Clemente. I manifestanti hanno brevemente sfilato in corteo, senza arrecare danni al traffico, in piazza Giovanni XXIII, prima di chiudere la protesta.
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Spostato cannone residuato bellico,era puntato contro chiesa
Polemiche in Calabria per decisione sindaco,minoranza lo critica
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SAN GREGORIO D’IPPONA
29 ottobre 2020
19:57
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Può un cannone residuato bellico scatenare una polemica politica? È quanto sta avvenendo a San Gregorio d’Ippona, comune in provincia di Vibo Valentia, dove la minoranza consiliare ha criticato la decisione del sindaco Pasquale Farfaglia di spostare da piazza Duomo alla Villa comunale il cannone posto sul monumento ai Caduti delle due guerre mondiali.
Ma ciò che rende ancor più curiosa la vicenda sono le motivazioni messe nero su bianco nella delibera di Giunta: nella vecchia collocazione, infatti, il monumento era puntato verso la chiesa parrocchiale. “La casa di Dio, simbolo della comunità cristiana, luogo di preghiera, e pertanto la presenza di un residuato bellico davanti alla chiesa- é detto nell’atto amministrativo – non è di certo il posto ideale”.
Tuttavia, per la minoranza, «prescindendo dal fatto che noi tutti sicuramente siamo cresciuti con valori cattolici cristiani e lo siamo fortemente ancora oggi, la scelta appare inopportuna e indelicata da diversi punti di vista.
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Il primo sotto il profilo dell’autorità dell’atto: sarebbe stato più democratico portare tale scelta all’interno del Consiglio comunale che avrebbe potuto decidere rappresentando così la volontà dei cittadini tramite i suoi rappresentanti eletti e non per volontà di pochi”.
Secondo i consiglieri di minoranza, inoltre, “il cannone posto sopra il monumento sicuramente non rappresenta una minaccia all’edificio religioso, posto che lo stesso si trova in quella posizione da quasi 40 anni e non ha mai esploso un colpo.
Diversamente, sotto una diversa chiave di lettura, potrebbe essere interpretato come simbolo a difesa della nostra comunità e come ricordo solenne dei nostri concittadini che hanno dato la loro vita per la nostra patria e la nostra nazione. L’iniziativa della giunta, dunque, rappresenta un oltraggio alla memoria collettiva”.
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Operaio 36enne muore travolto da silos in segheria di marmo
Vicino La Spezia, era impegnato in operazioni di smaltimento
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GENOVA
29 ottobre 2020
20:22
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Un operaio di 36 anni, Nicola Iacobucci, è morto nel pomeriggio a Luni (La Spezia) mentre stava lavorando all’interno di una segheria di marmo dismessa.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti operata da carabinieri e dagli ispettori di Asl 5, l’uomo, originario della provincia di Massa Carrara (viveva a Montignoso con la moglie e due figli), era impegnato assieme ad alcuni colleghi in operazioni di smantellamento quando all’improvviso sarebbe stato travolto da un silos all’interno del quale era presente della marmettola, materiale che deriva dalla lavorazione del marmo. L’uomo stava lavorando in subappalto insieme a tre colleghi. Nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare. Sul posto anche i vigili del fuoco, impegnati nelle difficili operazioni di recupero della salma, che rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria
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Dpcm: sit-in in piazza a Taranto, ‘No lavoro no tasse’
Dal palco medico negazionista, le mascherine non servono a nulla
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TARANTO
29 ottobre 2020
22:24
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“Futuro per i nostri figli. No lavoro uguale no tasse”. E’ una delle frasi riportate sugli striscioni mostrati durante la manifestazione di protesta, che si è svolta in serata a Taranto, in piazza Immacolata, contro le restrizioni dell’ultimo Dpcm sull’emergenza Coronavirus.
L’iniziativa è stata organizzata da un gruppo di commercianti, imprenditori, artigiani, partite Iva, operatori culturali e gestori di palestre e attività sportive. La piazza si è via via riempita nel corso della serata. “Noi – ha sottolineato un ristoratore – vogliamo solo lavorare. Con le limitazioni del Decreto non riusciremo neppure a sopravvivere, molti di noi saranno costretti alla chiusura”. I titolari delle attività penalizzate dall’ultimo decreto chiedono al Comune di “cancellare le tasse del 2020, diversamente da quanto avvenuto per la Tari che ci è arrivata da pagare per intero”.
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Dal palco ha parlato anche il dottor Pasquale Bacco, medico legale campano, che ha voluto minimizzare la pericolosità degli effetti del Coronavirus. “Sono qui – ha detto – per portarvi un messaggio di speranza. Sono uno dei medici che ha fatto le autopsie. I medici di Taranto dovrebbero essere qui per dire che i negozi non andrebbero chiusi, che le palestre non andrebbero chiuse. Abbiamo il 30 per cento di suicidi in più”. “Noi – ha osservato ancora Bacco – questo virus l’abbiamo visto, lo abbiamo sequenziato. Questo virus non ha ucciso nessuno, è una grande invenzione, si stanno uccidendo le persone nei pronto soccorso e negli ospedali”.
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Sophia Loren, avrei tanto voluto essere la Monaca di Monza
Su Netflixt protagonista di La vita davanti a sé di Ponti
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29 ottobre 2020
17:08
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“Rimpianti? Solo uno. Tanti anni fa un grande regista come Luchino Visconti mi aveva proposto di interpretare la monaca di Monza, ma poi non se ne è fatto più nulla e non mi ricordo neppure perché. Peccato, era un personaggio che amavo molto”. Così Sophia Loren oggi dalla sua casa di Ginevra dove, insieme al figlio Edoardo Ponti, ha presentato in remoto il suo ultimo film da protagonista: La Vita davanti a sé su Netflix dal 13 novembre.
La Loren, che non recitava dal 2013, anno in cui partecipò al medio metraggio del figlio Voce Umana, in questo film ispirato al romanzo La vie devant soi, di Romain Gary, è Madame Rosa, anziana ebrea ed ex prostituta, che per sopravvivere ospita bambini in difficoltà nel suo piccolo appartamento di Bari. Sotto la sua protezione andrà a finire anche Momò, turbolento dodicenne di strada di origini senegalesi (lo straordinario esordiente Ibrahima Gueye). Nulla apparentemente unisce queste due persone: né età, né etnia, né religione, ma nonostante questo il cuore di questa donna, presa da assenze, e quello di questo ragazzino, troppo smart per non mettersi in pericolo, si ritroveranno legati per sempre.
“Il personaggio di Madame Rosa – dice l’attrice, maglione a collo alto rosso, che durante tutto il collegamento ha tenuto la mano del figlio Edoardo – ricorda molto mia madre. È vero – aggiunge poi – sono rimasta molti anni lontana dai set, ma non me ne sono anche accorta. Avevo bisogno di silenzio, di stare coi miei figli, vederli crescere”.
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Rigopiano: Ingv, il disastro in un minuto e mezzo
La valanga alle 16:43:20 sull’hotel a 100km orari
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29 ottobre 2020
13:44
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La valanga all’origine della tragedia di Rigopiano del 18 gennaio 2017 si è staccata dal Monte Siella alle ore 16:41:59, scendendo a valle è entrata in un canyon e alle 16:43:20 ha colpito l’hotel alla velocità di circa 100 chilometri orari. E’ avvenuto nell’arco di un minuto e mezzo l’evento costato la vita a 29 persone, e che dal punto di vista geologico è ricostruito per la prima volta nella ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports, da Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Politecnico di Torino, Istituto svizzero Wsl per la ricerca sulla neve e le valanghe e Università di Monaco.
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Contratti: Istat, 9,7 mln dipendenti in attesa del rinnovo
A settembre retribuzioni +0,1% su mese, +0,5% su anno
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29 ottobre 2020
11:49
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I contratti collettivi nazionali che a fine settembre risutano in attesa di rinnovo sono 49 e coinvolgono circa 9,7 milioni di dipendenti, il 78,8% del totale. Lo comunica l’Istat, indicando che quindi alla fine di settembre i contratti in vigore per la parte economica sono 24 e riguardano il 21,2% dei dipendenti, circa 2,6 milioni. Nello stesso mese, fa inoltre sapere l’Istat, l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dello 0,1% rispetto ad agosto 2020 e dello 0,5% rispetto a settembre 2019.
“Dato il persistere di un’ampia quota di dipendenti in attesa di rinnovo, anche nel terzo trimestre 2020, la crescita delle retribuzioni contrattuali su base annua rimane contenuta (+0,5%), rallentando lievemente rispetto al periodo precedente.
La stasi dell’attività negoziale è stata interrotta dal rinnovo di tre contratti del comparto manufatturiero, ma l’incertezza sull’evoluzione del quadro economico e il progressivo indebolimento dell’inflazione (negativa da cinque mesi), a cui si guarda per fissare gli incrementi tabellari, incidono negativamente sulla chiusura delle numerose trattative in corso”, è il commento dell’Istat.
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Covid: 6 nuovi casi, orchestra Scala in quarantena
Dopo la positività accertata di 18 coristi e di 3 orchestrali
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MILANO
28 ottobre 2020
18:56
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Dopo il coro ora anche tutta l’orchestra della Scala è in quarantena per decisione dell’Ats di Milano. Dopo la positività accertata di 18 coristi e di 3 orchestrali dei fiati, infatti, i tamponi eseguiti sugli 85 professori delle altre sezioni d’orchestra – spiegano dal Teatro – ha evidenziato altri 6 positivi.
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Card. Bassetti positivo al Covid
E’ nella sua abitazione di Perugia, senza febbre
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PERUGIA
28 ottobre 2020
18:52
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Il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale Italiana, è risultato positivo al tampone per il Covid.
“Il cardinale vive questo momento con fede, speranza e coraggio – comunica la Cei -. Le sue condizioni sono costantemente monitorate. Nel frattempo, sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti”.
Il porporato si trova nella sua abitazione di Perugia ed è senza febbre, secondo quanto riferito dal presidente della Conferenza episcopale umbra monsignor Renato Boccardo che ha definito la situazione “non preoccupante”. “Il cardinale Bassetti – ha spiegato ancora il presule – è solo un pò affaticato ma non presenta sintomi particolari”.
Dal punto di vista clinico, il presidente della Cei è seguito dai medici dell’ospedale di Perugia.
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Covid: Ornella Vanoni, ‘mi ha presa! Sto bene’
Lo ha annunciato la stessa artista milanese, 86 anni, sulla sua pagina Facebook
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MILANO
29 ottobre 2020
17:19
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Ornella Vanoni è stata contagiata dal Covid. Lo ha annunciato la stessa artista milanese, 86 anni, sulla sua pagina Facebook assicurando però che sta bene. “Mi ha presa! Sto bene”, ha scritto Ornella Vanoni postando una foto che la ritrae a letto tra i cuscini sotto le coperte tirate fino ai capelli:

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Veltroni, il secondo giallo con Buonvino
Tra virus e scomparse torna commissario, 29 ottobre per Marsilio
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29 ottobre 2020
09:20
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Torna il Commissario Giovanni Buonvino di Walter Veltroni che, oltre a indagare sul nuovo caso di un bambino sparito nel nulla, ci fa rivivere il tempo sospeso della pandemia, l’arrivo di quella strana influenza nella provincia di Wuhan, le strade deserte, il vuoto totale.
In ‘Buonvino e il caso del bambino scomparso’, che esce per Marsilio il 29 ottobre, il commissario sta riprendendo le sue abitudini e presto gli batterà forte il cuore, ma prima di farci entrare nel cold case dai risvolti oscuri che lo appassionerà, Veltroni riesce in poche pagine, che sono le più intense del romanzo, a riportarci a quello che abbiamo appena vissuto e con cui drammaticamente dobbiamo tornare a fare i conti.
E’ il giugno del 2020, tra speranze e paure i romani stanno uscendo da una lunga quarantena, ma il commissario ripensa a quello che è accaduto e che non è davvero finito. Ansioso e razionale Buonvino aveva capito che presto quello che stava succedendo in Cina sarebbe arrivato da noi, si “dannava l’anima per la violenza dell’uomo sulla natura”, piangeva da solo a Villa Borghese deserta e si commuoveva nel vedere un ragazzo e un ragazza che durante il lockdown, tutte le sere alle sei, salivano sulla terrazza dei rispettivi palazzi e ballavano, uno di fronte all’altra “una danza morbida, sensuale, come un rito di corteggiamento. Non si conoscevano, era evidente. Non si erano mai toccati”, scrive Veltroni.
Adesso, un anno dopo aver risolto il terribile caso dei corpi straziati in ‘Assassinio a Villa Borghese’ – che ha segnato il fortunato esordio nel giallo di Veltroni nel 2019 – Buonvino vorrebbe uscire dalla luce dei riflettori e tornare prima di tutto al rito del caffè al mattino presto al bancone del chiosco di via Raimondi. Ma, mentre passeggia a Villa Borghese, piena di persone che sono tornate a incontrarsi con prudenza, perché il mostro non è stato definitivamente sconfitto, lo avvicina intorno al laghetto una ragazza, Daniela Nodari, che ha perso il fratellino Aldo dopo una gita con la famiglia, nel 2009 proprio a Villa Borghese. E’ confusa, emozionata di parlare con il commissario che ha visto in televisione, e lui decide di aiutarla. Si appassiona al caso irrisolto affiancato dalla sua scalcinata squadra di indimenticabili poliziotti dove fanno ingresso due nuovi agenti: Stefano Cavallito, con un bel fisico, un ciuffo biondo e un timbro di voce irritante, che viene da Torino, e la luminosa Veronica Viganò, della questura di Rimini, che gli appare come “una luce che cammina”. Buonvino è turbato dalla nuova agente, Veronica ricorda al commissario Alida Valli, emblema per lui della bellezza, della quale tiene da anni nel portafoglio due foto da ritagli di giornale. E due fotografie dell’attrice sono riprodotte anche nel romanzo. “Si assomigliavano, quasi fino a confondersi. Non c’era dubbio”, dice il commissario.
Daniela ha 25 anni, è una bella donna dai lineamenti irregolari, distrutta dal senso di colpa per la morte di Aldo con cui non è rimasta a giocare al ritorno dalla Villa, quando si sono perse le sue tracce. E’ anche traumatizzata dal suicidio del padre, che gestiva una serie di società finanziarie in proprio, colpite nel 2008 dalla crisi dei subprime, morto gettandosi dal balcone della loro casa nel giorno del compleanno della figlia, in quel terribile 2009. E sua madre, piombata nella depressione, dipinge tutto il giorno.
Della gita a Villa Borghese la ragazza ha un dvd dove le immagini sono quelle di una famiglia felice in un posto meraviglioso. Nel tentativo di ritrovare Aldo, Daniela è stata anche alla trasmissione di Federica Sciarelli. Non sarà facile per la squadra del commissario venire a capo di una vicenda del passato che ha distrutto un’intera famiglia. Le cose non sono come appaiono.
Nel suo secondo giallo, Veltroni – che è autore di diversi romanzi, tra cui ‘La scoperta dell’alba’, ‘L’isola e le rose’, ‘Quando’ e del recente pamphlet ‘Odiare l’odio’, tutti usciti per Rizzoli – indaga, in fondo, nell’animo umano, ci fa entrare nei misteri e meccanismi dei nostri comportamenti con colpi di scena fino alla fine. Non mancano l’ironia e i riferimenti cinematografici e letterari, da ‘Il postino’ di Massimo Troisi a ‘L’inferno’ di Dante a ‘La natura delle cose’ di Lucrezio. Veltroni che è stato direttore dell’Unità, vicepresidente del Consiglio, ministro per i Beni e le attività culturali, sindaco di Roma, fondatore e primo segretario del Partito democratico, ha realizzato anche diversi documentari da ‘Quando c’era Berlinguer’ a ‘Tutto davanti a questi occhi’ e nel 2019 è uscito il suo primo film, ‘C’è tempo’.
Per ‘Buonvino e il caso del bambino scomparso’ sarà protagonista, venerdì 6 novembre alle 18.30, di un evento speciale online in dialogo con Giovanni Floris e con l’intervento di Viola Ardone. Le lettrici e lettori che avranno acquistato il libro nelle oltre 40 librerie che aderiscono all’iniziativa, riceveranno dai librai un codice con il quale registrarsi al link marsilioeditori.it/live e partecipare all’evento in streaming.
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Le Mostre del weekend da Raffaello a Isgrò e Mendini
A Palazzo delle Esposizioni di Roma apre la Quadriennale 2020
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FIRENZE
28 ottobre 2020
21:33
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Dopo l’ultimo DPCM, che ha lasciato ai musei la possibilità di rimanere aperti pur con il necessario obbligo di ingressi contingentati e il rispetto di ogni misura di sicurezza per il contenimento del virus, le mostre restano una delle poche opportunità di vivere la cultura.
E nel prossimo weekend, a meno di ulteriori chiusure, ci sarà davvero l’imbarazzo della scelta: da Firenze, con lo splendore di uno dei capolavori di Raffaello e con l’eco di Dante negli scatti spettacolari di Massimo Sestini, a Brescia con la monumentale installazione di Emilio Isgrò, e poi Napoli con la prima mostra dedicata ad Alessandro Mendini e Roma che accoglie la Quadriennale d’Arte.
FIRENZE – Dal 27 ottobre al 31 gennaio nella sala delle Nicchie di Palazzo Pitti la mostra “Raffaello e il ritorno del Papa Medici: restauri e scoperte”, a cura di Marco Ciatti ed Eike Schmidt: l’esposizione nasce per celebrare il ritorno “a casa” del capolavoro “Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi”, spiegando e documentando il complesso restauro realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure e le numerose analisi scientifiche effettuate sull’opera. Dopo il Quirinale, arriva al Complesso Monumentale di Santa Maria Novella il reportage fotografico di Massimo Sestini “Dante 700”, dedicato al Sommo Poeta in occasione del settimo centenario della morte. In 23 scatti, esposti dal 29 ottobre al 6 gennaio, tutti realizzati con innovative tecniche fotografiche, Sestini svela come la presenza di Dante (con il suo volto e le sue parole) continui a far parte delle nostre vite.
PIACENZA – Circa 120 opere, tra quadri e sculture in gran parte inedite, compongono la personale di Giorgio Milani, dal titolo “La scrittura come enigma”, a cura di Elena Pontiggia e in programma negli ampi spazi di Volumnia dal 25 ottobre al 6 gennaio. Il percorso si divide in 10 sezioni che documentano i cicli più importanti dell’artista piacentino, dalle Torri di Gutenberg alle Babeli e ai Poetari Oriente Occidente, dalle Sublimazioni alle Sindoni di Gutenberg e ai Canti ad Ombre Rare.
BRESCIA – Sarà inaugurata il 27 ottobre la nuova installazione di Emilio Isgrò, dal titolo “Incancellabile Vittoria”, pensata per la parete nord della fermata ‘Stazione FS’ della Metropolitana di Brescia. L’artista siciliano ha ideato la monumentale installazione (200mq, con 205 pannelli di fibrocemento fresati) per rendere omaggio al ritorno a Brescia della Vittoria Alata, una delle più straordinarie statue in bronzo di epoca romana, dopo due anni di restauro.
NAPOLI – Il Madre-Museo d’arte contemporanea Donnaregina accoglie dal 29 ottobre “Alessandro Mendini: piccole fantasie quotidiane”, la prima mostra in un museo pubblico italiano dopo la scomparsa del celebre architetto e disegner, avvenuta il 18 febbraio 2019. Curata da Gianluca Riccio e Arianna Rosica e allestita fino al 1 febbraio, la mostra documenta la carriera di Mendini, evidenziando il legame tra la sua poetica e la cultura artistica d’avanguardia, con un focus dedicato al suo rapporto con Napoli. “Luce 1” è la mostra d’arte fotografica di Assunta Saulle ospitata alla Cappella Palatina del Maschio Angioino di Napoli dal 26 ottobre al 1 dicembre. Nelle 40 opere esposte (di diversa dimensione e formato tra fotografie, light box, stampe su plexiglass e fotoceramiche) l’artista esplora attraverso immagini che sembrano dinamiche la possibilità per l’individuo di esprimersi diventando luce.
ROMA – Apre a Palazzo delle Esposizioni il 29 ottobre la Quadriennale d’arte, dal titolo “Fuori”, a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol. Allestita fino al 17 gennaio, la mostra offre una nuova lettura dell’arte italiana dagli anni ’60 a oggi: 43 gli artisti selezionati, presentati attraverso sale monografiche e nuovi lavori. Il principale evento collaterale della Quadriennale è la mostra “Domani Qui Oggi” curata da Ilaria Gianni e dedicata al Premio AccadeMibact, che presenta il lavoro creativo dei 10 talenti vincitori di questa edizione, selezionati tra 89 candidati proposti da 33 Accademie di Belle Arti di tutta Italia. Si intitola “Separatrix”, la prima personale a Roma di Katharina Grosse, allestita dal 31 ottobre al 12 dicembre alla Gagosian Gallery.
Nella mostra una selezione di nuovi dipinti e opere su carta in cui si evidenzia l’approccio scientifico oltre che pittorico dell’artista, che analizza in anticipo le proprietà tecniche della pittura, dell’acqua e della tela, utilizzando le loro interazioni alchemiche per realizzare specifici effetti ottici.
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Il Volo omaggia Morricone, il 5 giugno show davanti San Pietro
“Segno di speranza e ottimismo”. Tributo diventerà anche disco
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28 ottobre 2020
20:29
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Il Volo omaggia il maestro Ennio Morricone. Con un grande concerto gratuito il 5 giugno 2021 a Roma, in piazza Pio XII, davanti alla basilica di San Pietro. Un lavoro work in progress, il cui annuncio è stato voluto dai tre ragazzi e dalla sindaca della capitale Virginia Raggi, come segno di speranza e di rinascita in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. “Presentando il progetto con otto mesi di anticipo – spiegano i tre artisti -, cerchiamo di dare un messaggio di ottimismo, per poter tornare a vivere la vita nella normalità. E anche per attirare l’attenzione sui lavoratori dello spettacolo”, per i quali – anticipano – stanno pensando con altri colleghi, tra cui Fedez ed Ermal Meta, a un progetto per raccogliere fondi. “Dobbiamo pensare al futuro, a ciò che verrà dopo – aggiunge la sindaca Raggi -. E puntare sui grandi eventi, sulla cultura, sulla possibilità e sulla capacità che questa città, insieme ad artisti di calibro internazionale, ha di attirare investimenti, lavoro e altri artisti. Tutto deve ripartire e dirlo oggi è il segno della volontà di superare questa situazione. Mi auguro che il tributo a Morricone, che è parte di noi e della cultura italiana, sia il primo evento di molti altri”. “Il Volo tribute to Ennio Morricone” sarà un viaggio dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del Novecento. Il trio del belcanto, accompagnato dall’orchestra, si cimenterà con le colonne sonore del maestro Premio Oscar, scomparso lo scorso 6 luglio, ma anche con alcune canzoni pop su cui mise il suo marchio inconfondibile, come Il Mondo o Se Telefonando. In scaletta ci saranno brani di colonne sonore che hanno già dei testi e altre che saranno pensate ad hoc per il concerto di Roma, in collaborazione con la famiglia Morricone. L’evento andrà anche in diretta tv e il Volo lancia un appello a tutti i colleghi che abbiano lavorato con Morricone a salire sul palco insieme a loro. “Il Maestro merita una grande notte e un grande omaggio”. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sono legati a Morricone, con il quale hanno condiviso il palco nel 2011 in Piazza del Popolo a Roma, esibendosi con il brano “E più ti penso” su un medley delle colonne sonore dei film “C’era una volta in America” e “Malèna”, da lui firmate. “Il Volo tribute to Ennio Morricone” diventa anche il titolo del prossimo progetto discografico dei tre artisti con pubblicazione mondiale per Sony Music, che dovrebbe uscire più o meno in contemporanea con l’evento di Roma. Quest’ultimo si colloca all’interno di “United For The World”, un’idea di Thomas Errera per un contenitore che, attraverso l’intrattenimento, vuole sensibilizzare su importanti temi globali quali la cura e la salvaguardia del pianeta, l’inclusione, lo sviluppo sostenibile. Intanto, Il Volo aprirà il Gran Premio di Formula1 l’1 novembre all’Autodromo di Imola, interpretando l’Inno di Mameli. “L’inno rappresenta l’unione. Il testo è ispirato da un passato che non abbiamo conosciuto e ci dice che in momenti difficili siamo uniti”, spiegano. In programma poi, con la speranza che si torni alla normalità, un tour che toccherà il 29 e 30 agosto 2021 l’Arena di Verona, il 4 e 5 settembre il Teatro Antico di Taormina e poi il 16 ottobre il Pala Alpitour di Torino, il 20 ottobre il Palazzo dello Sport di Roma, il 23 ottobre il Forum di Assago.
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Roma Jazz Festival 2020 in live streaming dall’Auditorium
Dal 10 al 20 novembre 8 grandi concerti su Live Now
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29 ottobre 2020
20:24
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La chiusura dei teatri non ferma uno dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati al jazz e alle sue infinite traiettorie. Ideato e organizzato da IMF Foundation in co-produzione con la Fondazione Musica per Roma, il Roma Jazz Festival conferma la sua 44/a edizione dal titolo Jazz for Change, riorganizzando in tempo record la programmazione che si svolgerà a porte chiuse nelle sale dell’Auditorium Parco della Musica e verrà interamente trasmessa in diretta streaming HD, grazie all’alleanza strategica con la piattaforma internazionale Live Now.
Slitta al 10 novembre l’apertura del festival, originariamente prevista il 29 ottobre ma sono ben 8 i concerti confermati sui 14 programmati inizialmente. Dalla prima mondiale di Gong, progetto di Luca Aquino con le immagini inedite di un artista del calibro di Mimmo Paladino alla musica “politica” degli Area Open Project, che presentano il loro nuovo album. Dalle atmosfere caraibiche di Roberto Fonseca, Mino Cinelu e Yilian Canizares alle sonorità nordiche di Nils Petter Molvær. E poi ancora il jazz “ecologista” di Enzo Favata, insieme al celebre geologo Mario Tozzi per un concerto speciale tutto dedicato al Mediterraneo, il concerto ipnotico di Alexander Hawkins e Hamid Drake e la melancolia di Salvador Sobral.
I concerti potranno essere acquistati singolarmente (al costo di 5,00€) o in formula abbonamento (al costo di 15,00€) direttamente su http://www.live-now.com/it-it/page/romajazzfestival ma anche su Dice e TicketOne e rimarranno on demand per 24 ore dopo la diretta, prevista per ogni concerto alle 21, ora italiana. I link all’acquisto dei live streaming su Dice e TicketOne verranno attivati nei prossimi giorni mentre il pubblico che nei giorni scorsi ha acquistato i biglietti per i concerti in Auditorium Parco della Musica può chiedere il rimborso direttamente sulla piattaforma di TicketOne o al rivenditore fisico.

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