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Ultimo aggiornamento 22 Febbraio, 2021, 12:31:04 di Maurizio Barra

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DALLE 22:47 DI SABATO 20 FEBBRAIO 2021

ALLE 12:31 DI LUNEDì 22 FEBBRAIO 2021

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Astm:da Gavio e fondo Ardian opav totalitaria da 1,7 mld
Obiettivo delisting, punta a ulteriore rafforzamento gruppo
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20 febbraio 2021
22:47
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NAF 2, società posseduta al 100% da Nuova Argo Finanziaria che a sua volta è partecipata al 60% da Aurelia (Famiglia Gavio) e al 40% da Mercure (fondo Ardian), promuove un’offerta pubblica di acquisto volontaria finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni di Astm.
L’esborso massimo, in caso di adesione totalitaria all’offerta da parte di tutti i titolari delle azioni – si legge in una nota – sarà pari 1.713.609.728 euro.
L’obiettivo è il delisting. Mediante l’Offerta e il Delisting, si intende rendere possibile una riorganizzazione del gruppo finalizzata all’ulteriore rafforzamento.
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Covid: Bonomi, pronti ad aprire le fabbriche per le vaccinazioni
Draghi è la discontinuità.Lavoro,serve ammortizzatore universale
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22 febbraio 2021
09:02
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Pronti ad aprire le fabbriche per le vaccinazioni dei lavoratori e dei loro familiari. Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in un’intervista in apertura di prima pagina su la Repubblica, dove parla anche della sua fiducia verso Mario Draghi e spiega che sullo sblocco dei licenziamenti si deve tornare alla normalità, riformando gli ammortizzatori sociali.
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“Siamo d’accordo con l’impostazione del presidente Draghi di coinvolgere i privati nel piano vaccinale – osserva Bonomi – i dipendenti delle aziende aderenti a Confindustria sono circa 5,5 milioni, se consideriamo una media di 2,3 componenti per nucleo familiare potremmo vaccinare più di 12 milioni di persone. Siamo disposti a mettere le fabbriche a disposizione delle comunità territoriali nell’ambito del piano nazionale delle vaccinazioni.
Abbiamo già inviato una nostra proposta operativa a Palazzo Chigi”.
“Sono certo che il presidente Draghi ascolterà le imprese”, dice, aggiungendo che devono essere ascoltate insieme con “i sindacati per trovare soluzioni rapide ed efficaci. Con Conte non c’è stato poco dialogo. Non c’è proprio stato”.
“Nel discorso programmatico ho ritrovato cose che Confindustria dice da tempo – rileva Bonomi – due esempi: che non possiamo scaricare sui giovani l’incremento del debito pubblico; che una riforma del fisco non si può fare a colpi di bonus bensì in maniera organica. La discontinuità è Draghi”.
Sul blocco dei licenziamenti: “Basta proroghe a ripetizione. La discussione non è licenziare sì o no. Il tema vero è come riformare le tutele per il lavoro sapendo che la pandemia ha accelerato la trasformazione dei processi produttivi. Il lavoro non si difende dov’era e com’era. Il punto è aumentare l’occupabilità delle persone, cioè la loro capacità di essere richiesti dal mercato. Siamo favorevoli ad una proroga selettiva. Sbloccare i licenziamenti non vuol dire affatto che ci sarà la corsa a licenziare”. La proposta di Confindustria punta a “introdurre un ammortizzatore universale, valido per tutti i lavoratori e per tutti i settori; favorevoli a rafforzare l’assegno di ricollocazione” e a “avviare politiche attive per il lavoro”. Poi rileva: “un’azienda come l’Alitalia non può essere perennemente sostenuta. Diverso è il caso dell’Ilva perché la produzione di acciaio è strategica per molte filiere produttive nazionali”.
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Sul fisco, avverte Bonomi, “l’Irap va tolta: è una tassa inopportuna, inadeguata e anche folle”.
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Turismo: Garavaglia,lunedì vorrei firmare protocollo Regioni
A Sky Tg24, vaccinare tutti, chi fa prima è in vantaggio
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22 febbraio 2021
08:50
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“La prima cosa che vorrei fare lunedì è firmare con le Regioni un protocollo che faccia vedere che si lavora tutti insieme, in squadra, per promuovere l’Italia nel mondo”. Lo ha detto in un’intervista a Sky TG24 il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che ha aggiunto “Sulle zone rosse deciderà chi di dovere, l’importante è fare quello che è giusto fare in modo serio e organizzato, pianificando per tempo”.

Per far ripartire il turismo italiano, “bisogna fare una cosa: fornire i vaccini a tutti perché il mercato è molto competitivo.
Chi chiude prima il percorso della vaccinazione ha un vantaggio.
L’Europa deve vincere insieme”.

L’Italia ha perso quote di mercato nel turismo negli ultimi 10 anni, “crescendo del 4,5%, mentre i nostri competitor del 6,5%. Quindi quello che dobbiamo fare è recuperarle – ha detto il neo ministro del Turismo – è evidente che quello che è successo è molto più grave di quello che ci si aspettava. Il premier Draghi ha detto una cosa fondamentale e cioè che l’industria del turismo sarà la prima a ripartire. Parleremo con il Premier e i colleghi: le risorse – ha concluso – vanno trovate all’interno del budget di 32 miliardi”
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Astm:da Gavio e fondo Ardian opav totalitaria da 1,7 mld
Obiettivo delisting, punta a ulteriore rafforzamento gruppo
(2)
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21 febbraio 2021
15:32
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NAF 2, società posseduta al 100% da Nuova Argo Finanziaria che a sua volta è partecipata al 60% da Aurelia (Famiglia Gavio) e al 40% da Mercure (fondo Ardian), promuove un’offerta pubblica di acquisto volontaria finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni di Astm. L’esborso massimo, in caso di adesione totalitaria all’offerta da parte di tutti i titolari delle azioni – si legge in una nota – sarà 1.713.609.728 euro.

L’obiettivo è il delisting. Mediante l’Offerta e il Delisting, si intende rendere possibile una riorganizzazione del gruppo finalizzata all’ulteriore rafforzamento.
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Borsa: Tokyo, apertura in rialzo (+0,84%)
Cambi: yen si rafforza su dollaro ed euro
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TOKYO
22 febbraio 2021
01:39
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La Borsa di Tokyo apre la prima seduta della settimana col segno più, con gli investitori che tornano sul mercato dopo la fase di correzione degli ultimi tre giorni e la chiusura piatta a Wall Street. Il Nikkei mette a segno un aumento dello 0,84% a quota 30.270,37, con un guadagno di 252 punti.
Sul mercato valutario lo yen riprende a rafforzarsi sul dollaro a 105,60 e sull’euro a 127,90.
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I Boeing 777 ispezionati in Usa e fermati in Giappone
Nuova grana per l’azienda Usa dopo l’incidente della United
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NEW YORK
22 febbraio 2021
04:16
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Nuova grana per Boeing. I 777 con motori PW4000 devono essere “ispezionati di emergenza” e questo vorrà “probabilmente dire che alcuni aerei saranno rimossi dal servizio”.
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L’ordine della Federal Administration Aviation risuona anche in Giappone, dove le autorità chiedono alle compagnie aeree nazionali di lasciare a terra i 777 con PW 4000 fino a nuovo ordine.
La decisione della Faa segue l’incidente di United Airlines a Denver, quando uno dei suoi velivoli – un 777 con PW4000 – è stato costretto a rientrare poco dopo il decollo a causa di un motore in fiamme che ha causato una pioggia di detriti nell’area circostante la città del Colorado. Un atterraggio di emergenza che non ha causato feriti fra i 231 passeggeri e i 10 membri dell’equipaggio, diretti inizialmente a Honolulu. Nessun ferito neanche a terra, dove molti detriti sono caduti in strade e giardini. Proprio United ha annunciato la sospensione temporanea dei suoi 24 Boeing 777 con motori PW400 prodotti da Pratt & Whitney, divisione di Raytheon Technologies. “Siamo in contatto con le autorità e continueremo a lavorare con loro per determinare le ulteriori misure necessarie per assicurare che i nostri8 aerei soddisfino i più rigorosi standard di sicurezza e possano tornare a volare”, afferma United. Per Boeing si tratta di un nuovo colpo dopo lo scandalo del 737 Max, lasciato a terra per un anno. Il caso è anche un test per la Faa, travolta dalle critiche per il 737 Max per la lentezza nell’azione e per non aver condotto i test necessari sul velivolo prima dell’autorizzazione a volare.
Il ministero dei Trasporti giapponese ha ordinato alle aerolinee domestiche, All Nippon Airlines (Ana) e Japan Airlines (Jal), di sospendere temporaneamente i voli che riguardano i Boeing 777. Ana e Jal posseggono rispettivamente 19 e 13 aerei 777-200 all’interno della propria flotta, e hanno detto che si adegueranno alle direttive. Un incidente simile aveva coinvolto un altro Boeing 777 della Japan Airlines lo scorso 4 dicembre durante un volo partito da Tokyo Haneda e diretto a Naha, nell’isola di Okinawa.
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Cambi: euro stabile in avvio a 1,2116 dollari
La valuta europea scambiata a 128 yen
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22 febbraio 2021
08:06
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L’euro è stabile sul dollaro in avvio di giornata: la moneta unica viene scambiata a 1,2116 dollari, con una variazione minima del -0,02%. Leggero rialzo invece nei confronti dello yen a 128,06, pari a +0,21%.
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Petrolio: prezzi in rialzo, Wti sfiora 60 dollari
Brent torna a vedere i 64 dollari al barile
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22 febbraio 2021
08:15
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Prezzi del petrolio di nuovo in rialzo dopo le prese di beneficio degli ultimi giorni della scorsa settimana. Il Wti americano con consegna a marzo sfiora i 60 dollari al barile a 59,96, pari a +1,22%.
Il Brent con consegna ad aprile scambiato sulla piazza di Londra guadagna invece l’1,37% e torna a vedere i 64 dollari a 63,77 dollari al barile.
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Spread Btp-Bund apre stabile a 94 punti base
Rendimento del decennale italiano sale allo 0,65%
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22 febbraio 2021
08:35
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Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sostanzialmente stabile questa mattina a 94 punti base dai 93 delle chiusura di venerdì. Sale però il rendimento del decennale italiano, ora allo 0,65% da 0,62% di venerdì scorso.
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Borsa: Asia in rosso, solo Tokyo in rialzo
Shanghai -1,45%, Hong Kong -0,4%
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22 febbraio 2021
08:36
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Le Borse in Asia scivolano in terreno negativo, solo Tokyo tiene in rialzo dello 0,46 per cento. Gli indici cinesi Shanghai -1,45% e Shenzhen -2,11% peggiorano sul finale.
Hong Kong ha perso lo 0,4% ma restano ben comprati i titoli dei produttori di metalli e le criptovalute.
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Antitrust: 2 milioni di multa a Sky per pratiche scorrette
Su pacchetti di abbonamento pay tv “Sky Calcio” e “Sky Sport”
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22 febbraio 2021
08:59
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L’Antitrust ha irrogato a Sky sanzioni per 2 milioni di euro per aver adottato tre pratiche commerciali scorrette nei confronti dei clienti titolari dei pacchetti di abbonamento pay tv “Sky Calcio” e “Sky Sport”.
I clienti titolari dei pacchetti, spiega l’Autorità in una nota, non hanno beneficiato della rimodulazione o del rimborso dei canoni mensili dopo la sospensione delle partite per l’emergenza da Covid 19.
Secondo l’Autorità, inoltre, sono state scarse e inadeguate le informazioni relative allo “Sconto Coronavirus”.
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In primo luogo, spiega nel dettaglio il Garante, Sky non ha riconosciuto, a fronte dell’emergenza sanitaria Covid 19 e della conseguente sospensione della trasmissione in diretta delle competizioni sportive, la rimodulazione o il rimborso automatico dei canoni mensili dei pacchetti, dal momento in cui gli eventi sportivi in diretta sono stati sospesi e fino alla loro ripresa.
“Gli effetti di tale pratica scorretta – sottolinea l’Antitrust – si sono riversati sia sui clienti che sono rimasti vincolati all’abbonamento, in attesa di una futura ripresa degli eventi sportivi sospesi, e che hanno continuato a pagare come prima per la fruizione di un’offerta notevolmente impoverita, sia sui clienti che invece per questo hanno deciso di recedere dal contratto”.
L’Autorità ha poi accertato l’esistenza di una seconda pratica commerciale ingannevole riguardo allo “Sconto Coronavirus”, in base al quale è possibile ottenere una riduzione di prezzo sui pacchetti “Sky Calcio” e “Sky Sport” a partire dal momento dell’adesione. La società, infatti, “ha omesso oppure fornito in modo non adeguato e non tempestivo informazioni in merito alla sussistenza dello stesso, nonché su modalità e tempi per richiederlo, con un conseguente svantaggio economico”.
Infine, è stata accertata la scorrettezza di una terza pratica commerciale aggressiva in quanto Sky ha imposto ostacoli onerosi e sproporzionati alla fruizione dello “Sconto Coronavirus” da parte dei clienti interessati. In particolare, “nonostante problemi di funzionamento della procedura web che hanno rallentato e complicato la richiesta dello sconto, la società ha consentito, nei fatti, l’adesione alla promozione mediante la sola procedura online, senza prevedere sin dall’inizio e per tutti i clienti una via alternativa. Lo sconto, inoltre, non è stato applicato nel caso di abbonamenti per i quali era stata inoltrata la disdetta prima dell’insorgere dell’emergenza coronavirus”.
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Atlantia: in Borsa +3,6% con offerta Cdp per Aspi
Titolo a 15,6 euro
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22 febbraio 2021
11:18
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Atlantia corre in Borsa con l’offerta vincolante di Cdp insieme ai fondi Blackstone e Macquarie per l’88,06% di Aspi pronta per il vaglio del consiglio di amministrazione di Cassa, che la esaminerà oggi prima dell’invio ad Atlantia che la attende entro mercoledì. A Piazzza Affari il titolo avanza del 3,6% a 15,6 euro
La Borsa di Milano apre in calo, in linea con le altre piazze europee.
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L’indice FTSE-MIB cede lo 0,59% a quota 22.999. Avvio di seduta debole anche in Europa con i tecnologici venduti e i minerari in rialzo, in scia alle quotazioni dei prezzi dei metalli. Lo Stoxx 600 cede lo 0,9%, aprendo in ribasso dopo tre settimane di guadagni, con la maggior parte dei settori in rosso. Tech, auto, media registrano cali maggiori, oltre l’1 per cento. Londra cede lo 0,4%, Parigi lo 0,6%, Francoforte lo 0,9 per cento.
Aspi: pronta offerta vincolante Cdp,al vaglio del cda – L’offerta vincolante di Cdp insieme ai fondi Blackstone e Macquarie per l’88,06% di Aspi è pronta per il vaglio del consiglio di amministrazione di Cassa, che la esaminerà prima dell’invio ad Atlantia che la attende entro mercoledì. Ma Aspi è solo uno dei temi caldi che terranno impegnato il board di via Goito, convocato per il tardo pomeriggio: sul tavolo, infatti, ci sono anche i nodi del diritto di prelazione sul 50% di Open Fiber e la lista per il rinnovo del cda di Tim. Per quanto riguarda Aspi, quando sono passati oltre sette mesi dall’accordo che ha risolto il braccio di ferro tra il Governo e Atlantia prevedendo il riassetto azionario di Aspi con l’ingresso di Cdp, e dopo due offerte preliminari, un aggiornamento dell’offerta e svariati rinvii, la trattativa tra Cdp e Atlantia potrebbe essere vicina ad un punto d’arrivo. La holding infrastrutturale, nel concedere l’ultima proroga (fino al 24 febbraio), ha chiesto per quella data “un’offerta vincolante e non soggetta a condizioni di sindacazione o finanziamento”. Fino ad oggi il consorzio ha presentato due offerte preliminari, entrambe bocciate da Atlantia perché i termini economici non erano sufficienti.
Le due offerte valutavano Aspi in un range tra 8,5 e 9,5 miliardi, cioè molto meno rispetto a quanto stimato da Atlantia e dai suoi azionisti, a partire dal fondo inglese Tci che fissare la propria valutazione a 11-12 miliardi. Intermonte in una valutazione indipendente ha stimato il 100% tra 10,9 e 11,9 miliardi. Nell’aggiornamento del 23 dicembre, poi, Cdp e soci collocavano il prezzo nella parte bassa della forchetta. Ora la nuova offerta, che sarà condizionata al Pef (critico su questo il M5s che ritiene inaccettabile un’offerta di Cdp senza prima conoscere il piano economico finanziario) e all’atto transattivo, dovrebbe valutare l’asset sempre in un range tra 8,5 e 9,5 miliardi, ma è anche possibile che questa volta il prezzo sia nella parte alta della forchetta. Lo schema dovrebbe prevedere inizialmente il 40% a Cdp e il restante 60% diviso equamente tra i fondi, con la possibilità in un secondo momento per Cassa di salire al 51%. Il cda di Atlantia si riunirà il 26 per valutare i vari aspetti dell’offerta. Il board potrebbe anche decidere di interessare l’assemblea per far valutare l’offerta direttamente ai soci. Sul tavolo del cda di domani di Cassa c’è anche l’esercizio del diritto di prelazione (che scade il 25 febbraio) sul 50% di Open Fiber detenuto da Enel, per il quale Macquarie ha offerto 2,65 miliardi. Difficilmente Cdp opterà per esercitare il diritto di prelazione, molto più probabile che tratti in un tavolo a tre, l’acquisto di una quota (che potrebbe essere del 10%) che le consenta di avere la maggioranza nell’operatore wholesale e guidare così il processo verso la costituzione di AccesCo, la rete unica. Al vaglio del board, infine, la decisione di Cdp sulla lista per il rinnovo del cda di Tim (di cui Cassa ha il 9,9%): una decisione non è stata ancora presa ma sulla partita c’è totale allineamento con il Mef.
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Borsa: Europa in calo con tecnologici, bene metalli
Londra -0,4%, Francoforte -0,9%
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22 febbraio 2021
09:27
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Avvio di seduta in calo sulle Borse europee con i tecnologici venduti e i minerari in rialzo, in scia alle quotazioni dei prezzi dei metalli. Lo Stoxx 600 cede lo 0,9%, aprendo in ribasso dopo tre settimane di guadagni, con la maggior parte dei settori in rosso.

Tech, auto, media registrano cali maggiori, oltre l’1 per cento. Londra cede lo 0,4%, Parigi lo 0,6%, Francoforte lo 0,9 per cento.
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Confcommercio, dal 2012 -77mila negozi, città desertificate
Per Covid nel 2021 previsto crollo anche per offerta turistica
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22 febbraio 2021
09:50
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Tra il 2012 e il 2020 sono sparite dalle città italiane oltre 77mila attività di commercio al dettaglio (-14%) e quasi 14mila imprese ambulanti (-14,8%), con un progressivo processo di desertificazione commerciale. Così l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio “Demografia d’impresa nelle città italiane”, che lancia un altro allarme: nel 2021, solo nei centri storici dei 110 capoluoghi di provincia e altre 10 città di media ampiezza, oltre ad un calo ancora maggiore per il commercio al dettaglio (-17,1%), si registrerà per la prima volta da due decenni la perdita di un quarto delle imprese di alloggio e ristorazione (-24,9%).
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“Il rischio di non riavere i nostri centri storici come li abbiamo visti e vissuti prima della pandemia è, dunque, molto concreto e questo significa minore qualità della vita dei residenti e minore appeal turistico”, sottolinea l’associazione.
Tra il 2012 e il 2020 – secondo l’analisi – si è verificato un cambiamento del tessuto commerciale all’interno dei centri storici che la pandemia tenderà a enfatizzare. Per il commercio in sede fissa, tengono in qualche modo i negozi di base come gli alimentari (-2,6%) e quelli che, oltre a soddisfare bisogni primari, svolgono nuove funzioni, come le tabaccherie (-2,3%); significativi sono invece i cambiamenti legati alle modifiche dei consumi, come tecnologia e comunicazioni (+18,9%) e farmacie (+19,7%), queste ultime diventate ormai luoghi per sviluppare la cura di sé e non solo quindi tradizionali punti di approvvigionamento dei medicinali.
“Per fermare la desertificazione commerciale delle nostre città, bisogna agire su due fronti: da un lato, sostenere le imprese più colpite dai lockdown e introdurre finalmente una giusta web tax che risponda al principio ‘stesso mercato, stesse regole’. Dall’altro, mettere in campo un urgente piano di rigenerazione urbana per favorire la digitalizzazione delle imprese e rilanciare i valori identitari delle nostre città”, afferma il presidente Carlo Sangalli.
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Tra il 2012 e il 2020 sono sparite dalle città italiane oltre 77mila attività di commercio al dettaglio (-14%) e quasi 14mila imprese ambulanti (-14,8%), con un progressivo processo di desertificazione commerciale. Così l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio “Demografia d’impresa nelle città italiane”, che lancia un altro allarme: nel 2021, solo nei centri storici dei 110 capoluoghi di provincia e altre 10 città di media ampiezza, oltre ad un calo ancora maggiore per il commercio al dettaglio (-17,1%), si registrerà per la prima volta da due decenni la perdita di un quarto delle imprese di alloggio e ristorazione (-24,9%)
“Il rischio di non riavere i nostri centri storici come li abbiamo visti e vissuti prima della pandemia è, dunque, molto concreto e questo significa minore qualità della vita dei residenti e minore appeal turistico”, sottolinea l’associazione.
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Tra il 2012 e il 2020 – secondo l’analisi – si è verificato un cambiamento del tessuto commerciale all’interno dei centri storici che la pandemia tenderà a enfatizzare. Per il commercio in sede fissa, tengono in qualche modo i negozi di base come gli alimentari (-2,6%) e quelli che, oltre a soddisfare bisogni primari, svolgono nuove funzioni, come le tabaccherie (-2,3%); significativi sono invece i cambiamenti legati alle modifiche dei consumi, come tecnologia e comunicazioni (+18,9%) e farmacie (+19,7%), queste ultime diventate ormai luoghi per sviluppare la cura di sé e non solo quindi tradizionali punti di approvvigionamento dei medicinali.
Il resto dei settori merceologici, evidenzia Confcommercio, è invece in rapida discesa: si tratta dei negozi dei beni tradizionali che si spostano nei centri commerciali o, comunque, fuori dai centri storici che registrano riduzioni che vanno dal 17% per l’abbigliamento al 25,3% per libri e giocattoli, dal 27,1% per mobili e ferramenta fino al 33% per le pompe di benzina. La pandemia acuisce questi trend e lo fa con una precisione chirurgica: i settori che hanno tenuto o che stavano crescendo cresceranno ancora, quelli in declino rischiano di scomparire dai centri storici.
Quanto alle dinamiche riguardanti ambulanti, alberghi, bar e ristoranti, a fronte di un processo di razionalizzazione dei primi (-19,5%), per alberghi e pubblici esercizi, che nel periodo registrano rispettivamente +46,9% e +10%, “il futuro è molto incerto. Ma occorre reagire per dare una prospettiva diversa alle nostre città che rappresentano un patrimonio da preservare e valorizzare. – sottolinea ancora l’associazione – Le direttrici sono tre: un progetto di rigenerazione urbana, l’innovazione delle piccole superfici di vendita e una giusta ed equa web tax per ripristinare parità di regole di mercato tra tutte le imprese”.
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Sperlari, Saila e Galatine nel registro dei marchi storici
Riconoscimento in occasione del 185/o compleanno dell’azienda
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22 febbraio 2021
11:07
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Arriva un riconoscimento per Sperlari che entra nel registro dei marchi storici di interesse nazionale istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2019 per tutelare la proprietà industriale delle aziende produttive di eccellenza e storicamente collegate al territorio nazionale e valorizzare il Made in Italy nel mondo.
Nel registro fanno il loro ingresso anche il marchio Galatine, le caramelle prodotte con latte italiano nello stabilimento Sperlari di Cremona, e Saila, azienda fondata nel 1937 con l’acronimo Società Anonima Industriale Liquirizia Abruzzese che oggi produce con liquirizia e menta italiane nello stabilimento di Silvi Marina in Abruzzo.
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Il riconoscimento all’eccellenza storica nazionale di Sperlari avviene in occasione del 185/o compleanno dell’azienda, fondata nel 1836 in uno storico negozio di Cremona dall’imprenditore Enea Sperlari.
“Tutti i nostri marchi – Sperlari, Galatine, Saila – fanno parte della storia di questo Paese, hanno accompagnato generazioni di italiani per tutta la vita e da sempre vengono prodotti nei nostri quattro stabilimenti in Italia con ampio impiego di materie prime italiane: diventare parte del Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale è quindi per noi grande motivo di orgoglio”, afferma Piergiorgio Burei, ceo di Sperlari.
La produzione Sperlari, da sempre collocata in Italia, avviene nei quattro stabilimenti di Cremona, Gordona (Sondrio), San Pietro in Casale (Bologna) e Silvi Marina (Teramo).
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Snam ed Hera insieme per sviluppare progetti sull’idrogeno
A lavoro per decarbonizzazione territorio emiliano-romagnolo
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22 febbraio 2021
11:37
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Snam ed Hera annunciano la firma di una lettera di intenti per una collaborazione tecnologica finalizzata allo sviluppo dell’idrogeno, ciascuna per i propri ambiti di attività.
L’obiettivo è la sperimentazione e successiva realizzazione di una serie di soluzioni in grado di dare risposta alle esigenze di decarbonizzazione del territorio emiliano-romagnolo in maniera trasversale, dalle realtà produttive fino alla mobilità e ai singoli cittadini.
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L’accordo prevede diversi ambiti di azione, a partire dalla collaborazione sulla tecnologia del power-to-gas. In particolare, presso il depuratore della multiutility di Bologna Corticella, è in fase avanzata di progettazione un innovativo impianto che consentirà di trasformare l’eccesso di energia elettrica rinnovabile in idrogeno verde da immettere nelle reti sfruttando l’acqua depurata e ritornando nel processo di depurazione delle acque ossigeno, biogas e fanghi.
“L’accordo con Hera si inserisce tra le collaborazioni che stiamo avviando con aziende energetiche e industriali per sviluppare le tecnologie legate all’idrogeno e realizzare progetti sulle diverse aree del territorio italiano”, afferma Marco Alverà, amministratore delegato di Snam.
“Con questa alleanza vogliamo dare un contributo concreto allo sviluppo dell’opzione idrogeno per perseguire la carbon neutrality dei territori, coerentemente con l’impegno per uno sviluppo sostenibile che da sempre guida le nostre azioni”, afferma Stefano Venier, amministratore delegato del gruppo Hera.
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Borsa: Milano -0,8%, girano in rialzo Tim e Saipem
Corre Atlantia in attesa cda Cdp
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22 febbraio 2021
11:49
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Piazza Affari vede allentarsi la tensione. L’indice guida Ftse Mib riduce il calo (-0,8%) con alcuni titoli che cambiano rotta.
Prosegue la corsa di Atlantia (+3,8%) in attesa del cda di Cdp su Aspi mentre gira in rialzo Tim (+1,3%) dopo il pressing della politica su Cassa e Mef perchè venga presentata una lista di candidati per il cda del gruppo telefonico.
Bene Eni (+1,3%), Saipem (+2,7%), Italgas (+0,10%).   VAI ALLA POLITICA

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