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DALLE 05:39 ALLE 11:26 DI LUNEDì 22 APRILE 2019

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Sri Lanka, bilancio sale a 290 morti
Oltre 500 feriti nelle esplosioni di ieri contro chiese e hotel 22 Aprile 2019 05:39

– COLOMBO

– E’ salito ad almeno 290 morti e oltre 500 feriti il bilancio degli attentati esplosivi di ieri contro chiese e hotel in Sri Lanka. Lo rende noto oggi la polizia.
L’India afferma che cinque suoi cittadini sono stati uccisi negli attentati di ieri in Sri Lanka. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha parlato con i leader cingalesi e ha condannato gli attacchi esplosivi. “Non c’è posto per tale barbarie nella nostra regione. L’India è solidale con il popolo dello Sri Lanka”, ha scritto Modi su Twitter. Sono almeno 27 gli stranieri morti negli attentati. Gli Stati Uniti hanno detto che molti sono gli americani, ma non hanno dato una cifra. Il Giappone ha confermato un morto. Le autorità cingalesi affermano che tra le vittime straniere ci sono anche un portoghese, due turchi e tre britannici.
Sri Lanka: polizia,arrestati 24 sospettiRiporta la Bbc online

22 aprile 201908:40

– E’ salito a 24 il numero delle persone sospette arrestate nell’ambito delle indagini sugli attentati di ieri nello Sri Lanka: lo riporta la Bbc online, che cita la polizia.
Nissan: nuova incriminazione per GhosnAccusato di abuso di fiducia aggravata, avvocato fa ricorso

TOKYO22 aprile 201908:41

– Il pubblico ministero giapponese ha formalizzato una nuova incriminazione, la terza, nei confronti di Carlos Ghosn, per abuso di fiducia aggravata. Lo anticipano i media nipponici, ricordando come l’ex presidente della Nissan-Renault-Mitsubishi Motors sia ormai bloccato in una battaglia legale a partire da metà novembre, confrontandosi con le molteplici accuse di illeciti finanziari.
Secondo i pm Ghosn avrebbe trasferito fondi societari a una succursale in Oman per interessi personali, causando una perdita di 5 milioni di dollari alla Nissan. L’ex tycoon 65enne era stato arrestato nuovamente a inizio aprile dopo un breve periodo di libertà su cauzione, e continua a negare ogni addebito.
Il suo avvocato ha criticato duramente il modo in cui si sta svolgendo l’inchiesta e ha detto che presenterà un nuovo ricorso di libertà su cauzione dopo l’ultima incriminazione.
Ballottaggio presidente a Skopje 5/5Pendarovski e Siljanovska-Davkova a 2o turno

22 aprile 201909:19

– Nelle elezioni presidenziali di ieri in Macedonia del nord nessuno dei tre candidati ha ottenuto il 50% piu’ uno necessario per vincere al primo turno, e pertanto andranno al ballottaggio del 5 maggio i primi due piu’ votati – il candidato governativo Stevo Pendarovski e la sua rivale dell’opposizione conservatrice Gordana Siljanovska-Davkova, che hanno ottenuto una percentuale di consensi pressocche’ analoga.
Gli ultimi dati diffusi dalla commissione elettorale relativi allo spoglio di quasi il 97% delle schede assegnano infatti a Pendarovski il 42,72% dei consensi, rispetto al 42,58% di Siljanovska-Davkova. Il terzo candidato Blerim Reka, esponente della minoranza albanese, ha ottenuto il 10,35%.
Pendarovski e’ appoggiato dalla coalizione governativa fra socialdemocratici e partito albanese Dui, mentre Siljanovska-Davkova e’ appoggiata dal partito conservatore Vmro-Dpmne.
L’affluenza e’ risultata bassa, al 41,92%, di molto inferiore al 48,86% delle ultime presidenziali del 2014.
Sri Lanka: governo, i kamikaze erano 7Secondo un funzionario che si occupa delle indagini forensi

COLOMBO22 aprile 201909:22

– Erano sette gli attentatori kamikaze che ieri hanno compiuto la strage nello Sri Lanka costata la vita ad almeno 290 persone: lo ha reso noto un funzionario del governo che si occupa delle indagini forensi degli attacchi.
Il funzionario, Ariyananda Welianga, ha aggiunto che gran parte degli otto attentati sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello all’hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano due.
Ucraina: Zelensky vince con il 73,18%90,25% delle schede scrutinate

MOSCA22 aprile 201910:19

– Con il 90,25% delle schede scrutinate il candidato alla presidenza Vladimir Zelensky è avanti con il 73,18% dei favori rispetto al 24,49% raccolto dal presidente uscente Petro Poroshenko – confermando sostanzialmente quanto previsto dagli exit-poll.
Lo riporta la Commissione Elettorale centrale citata dal canale 112.
Sri Lanka: verso ripristino coprifuocoDalle 20.00 locali (le 16.30 in Italia) alle 4.00 di domani

22 aprile 201910:21

– Le autorità dello Sri Lanka hanno annunciato un nuovo coprifuoco dalle 20.00 locali (le 16.30 in Italia) fino alle 4.00 di domani.
Già ieri, dopo la serie di attentati che hanno colpito il Paese, era stato imposto un coprifuoco di 12 ore, fino alle 6:00 locali di questa mattina. Lo si apprende dai media internazionali.
Mosca, verso migliori rapporti con KievPremier russo su elezione Zelensky, ma serve usare buon senso

MOSCA22 aprile 201909:24

– “Non ho alcun dubbio: per quanto riguarda la Russia, il nuovo presidente ucraino aderirà alla retorica che ha usato durante la campagna elettorale”. Lo ha detto il primo ministro russo Dmitri Medvedev commentando la vittoria di Vladimir Zelensky. “Ci sono però ancora possibilità di migliorare la cooperazione con il nostro paese”, ha aggiunto sottolineando come sia necessario da parte del nuovo presidente “un approccio pragmatico e responsabile, un approccio che tenga conto della situazione politica in Ucraina, innanzitutto nell’est del Paese”. “Ecco perché – ha concluso – è importante augurare alla nuova leadership ucraina di usare il buon senso”.
Lo riporta la Tass.
Libia: 254 morti, 32.400 sfollati a Tripoli e dintorniLo scrive l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha)

TUNISI22 aprile 201909:47

E’ di 32.400 il numero degli sfollati dall’inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni. Lo scrive l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) in un aggiornamento sulla situazione nei dintorni della capitale.

L’Ocha ha inoltre precisato che 3.600 rifugiati e migranti nei centri di detenzione sono esposti al rischio di conflitto. Il numero delle vittime a Tripoli, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Libia, intanto è salito a 254, 1.128 i feriti.          [print-me title=”STAMPA”]

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DI MERCOLEDì 23 GENNAIO 2019

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Spread Btp apre in lieve rialzo a 252
Rendimento al 2,73%

23 gennaio 201908:10

– Il differenziale tra Btp decennali e bund tedeschi apre in lieve rialzo a quota 252 punti base dopo aver chiuso ieri sera a quota 250. Il rendimento dei titoli italiani è pari al 2,738%.
Petrolio: in lieve rialzo a 53,24 dlrBrent a 61,81 dollari

23 gennaio 201908:15

– Petrolio in lieve rialzo in avvio di contrattazioni. Il Wti del Texas guadagna lo 0,43% a 53,24 dollari al barile mentre il Brent avanza dello 0,50% a 61,81 dollari al barile.
Oro: stabile a 1.283,7 dollari l’onciaQuotazione arretra dello 0,13% sulle quotazioni di ieri

23 gennaio 201908:21

– Oro in lieve calo a 1.283,76 dollari l’oncia. Il prezzo del metallo prezioso segna un calo dello 0,13% rispetto al valore della vigilia.
Cambi: euro stabile a 1,1370 sul dollaroIn lieve rialzo sull yen a quota 124,74

23 gennaio 201908:26

– Euro stabile sul dollaro in apertura di seduta. La moneta unica passa di mano a 1,1370 dollari ed a quota 124,74 contro lo yen (+0,49%).
Cgil:verso Landini segretario,Colla viceIpotesi anche Gianna Fracassi altro ‘numero due’

BARI23 gennaio 201908:35

– Cgil ad un passo dall’accordo per il nuovo vertice, con Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla vice. Al centro dell’accordo anche la composizione dell’intera segreteria confederale.
Si riunisce infatti la commissione elettorale, nell’ambito del 18/o Congresso nazionale della Cgil a Bari, che giovedì prossimo porterà appunto all’elezione del suo nuovo segretario generale, che succederà a Susanna Camusso. Nella proposta su cui si sta chiudendo è previsto anche l’ingresso di un secondo vice segretario generale donna. L’ipotesi è sul nome di Gianna Fracassi.

Borsa: Asia contrastata, Tokyo -0,14%Futures in calo, rialzo dollaro penalizza esportatori

23 gennaio 201908:39

– Seduta contrastata per le principali borse di Asia e Pacifico dopo il flop di Wall Street.
In attesa dei negoziati tra Usa e Cina sui dazi previsti per la settimana prossima, che si annunciano “decisivi” secondo il consulente della casa Bianca Lawrence Kudlow, gli investitori sono stati a guardare, rinviando le loro decisioni. Poco sotto la parità Tokyo (-0,14%), Taiwan (-0,26%), Sidney (-0,26%) ed Hong Kong (-0,04%), ancora aperta insieme a Mumbai (+0,02%), modesto il rialzo di Shanghai (+0,05%). Negativi i futures sull’Europa e su Wall Street in vista della fiducia delle imprese in Francia e di quella dei consumatori nell’Ue, mentre dagli Usa sono in arrivo le richieste settimanali di mutui, i prezzi delle case e l’indice manifatturiero della Fed di Richmond. Il calo del dollaro sullo yen ha pesato sui titoli dei grandi esportatori giapponesi, a partire da Subaru (-3,44%), Hitachi (-1,74%), Bridgestone (-1,73%) e Toyota (-0,94%).
Borsa: Milano apre in calo (-0,44%)Indice Ftse Mib a quota 19.350 punti

MILANO23 gennaio 201909:02

– Avvio di seduta negativo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,44% a 19.350 punti.
Borsa:Europa apre in calo, Londra -0,44%Deboli anche Francoforte (-0,42%) e Parigi (-0,32%)

23 gennaio 201909:07

– Apertura in ribasso per le principali borse europee. Londra cede lo 0,44% a 6.871 punti, Francoforte lo 0,42% a 11.043 punti e Parigi lo 0,32% a 4.831 punti.
Borsa: Milano debole (-0,78%), giù TimIn rialzo lo spread. Bene la Juventus, tiene Saipem

MILANO23 gennaio 201909:38

– Piazza Affari si conferma debole nella prima mezz’ora di scambi (Ftse Mib -0,78%), frenata ancora una volta da Tim (-2,47%), da diversi giorni protagonista di una caduta inarrestabile sulle prospettive per il 2019, sul tema dello scorporo della rete, dopo la bocciatura dell’AgCom della soluzione ibrida proposta dall’ex amministratore delegato Amos Genish, e con i litigi tra i soci Vivendi ed Elliott. Il rialzo dello spread oltre 252 punti penalizza invece Banco Bpm (-1,7%), Ubi Banca (-1,6%) e Bper (-1,5%), Unicredit (-1,2%) e Intesa (-1,1%), pesante Creval (-3,43%) a differenza di Mps (+0,6%). In calo Stm (-1,5%), dopo le stime trimestrali della rivale Asml.
Pochi i rialzi sul paniere principale, limitati a Juventus (+1,2%), oggetto di riposizionamenti da parte dei fondi, Saipem (+0,15%), Italgas (+0,27%) e Tenaris (+0,05%). Deboli Fca (-1,21%) e Ferrari (-0,89%), tra i minori sprint di Stefanel (+12,9%), in calo Pininfarina (-2,28%).
Nissan:Ghosn verso dimissioni da RenaultGiovedì il Cda della casa francese potrebbe nominare successore

TOKYO23 gennaio 201909:47

– L’ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors, Carlos Ghosn – in stato di fermo a Tokyo da oltre due mesi per le accuse di illeciti finanziari – è pronto a dimettersi dal suo ruolo di presidente e amministratore delegato della casa auto francese. Lo anticipa il canale pubblico Nhk, che cita fonti a conoscenza del dossier.
Notizia, questa, già da me anticipata questa notte.

Borsa: Europa debole, Milano -0,2%Fiducia imprese Francia sotto le stime, atteso indice Richmond

23 gennaio 201910:18

– Si confermano deboli le borse europee nella mattinata, da Londra (-0,49%) a Francoforte (-0,37%), da Parigi (-0,17%) a Milano (-0,2%) che migliora, mentre Madrid (+0,31%) è l’unica a salire. Girano in positivo i futures Usa dopo il dato sulla fiducia delle imprese in Francia lievemente sotto le stime, mentre l’indice manifatturiero della Fed di Dallas è atteso in miglioramento per il mese di gennaio.
Gli investitori guardano alla Brexit e alle trattative tra Usa e Cina sui dazi della prossima settimana dopo la parentesi del vertice di Davos, al secondo giorno. In assestamento lo spread tra Btp e Bund a 251,4 punti, mentre il dollaro si rafforza sull’euro e sullo yen, il petrolio risale sopra 53 dollari a barile e l’oro si porta a 1.286 dollari l’oncia (+0,05%).         [print-me title=”STAMPA”]

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NISSAN-RENAULT: GHOSN PRONTO A DIMETTERSI

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NISSAN-RENAULT: GHOSN PRONTO A DIMETTERSI

AGGIORNAMENTO DELLE 05:20

DIMERCOLEDì 23 GENNAIO 2019

NISSAN-RENAULT: GHOSN PRONTO A DIMETTERSI

TOKYO

– L’ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors, Carlos Ghosn – in stato di fermo a Tokyo da oltre due mesi con le accuse di illeciti finanziari – è pronto a dimettersi dal suo ruolo di presidente e amministratore delegato della casa auto francese. Lo anticipa il canale pubblico Nhk, che cita fonti a conoscenza del dossier.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 06:30 ALLE 08:28

DI VENERDì 11 GENNAIO 2019

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Ex premier Su guiderà nuovo governo
Ex premier Su sostituisce Lai dopo sconfitta al voto novembre

PECHINO11 gennaio 2019 06:30

– La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha annunciato oggi che l’ex premier Su Tseng-chang sarà alla guida di un nuovo governo dopo le dimissioni presentate oggi dall’esecutivo guidato da William Lai.
Il cambio è maturato dopo la pesante sconfitta che il Partito democratico progressista (Dpp), lo stesso di Tsai, ha incassato a novembre durante un’importante tornata elettorale locale che ha visto vincere con ampi margini il partito nazionalista (Kmt).
Si è trattato di elezioni viste come una prova generale per testare l’umore dell’elettorato in vista del voto presidenziale e delle politiche del 2020. Su ha guidato il governo dal 2006 al 2007 ed è stato presidente del Dpp tra il 2012 e il 2014.
Durante la presidenza Tsai i rapporti tra Taiwan e Cina sono diventati pessimi: Pechino vede Taipei come parte integrante del suo territorio sotto il principio della “Unica Cina”, al quale Tsai ha sempre rifiutato la sua adesione.
Nissan: Ghosn rimane in carcerePer abuso di fiducia aggravata, detenuto dal 19 novembre

TOKYO11 gennaio 201907:26

– Il pubblico ministero di Tokyo ha formalizzato una seconda incriminazione nei confronti dell’ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors, Carlos Ghosn, con l’accusa di abuso di fiducia aggravata.
L’ex tycoon 64enne si trova in stato di fermo al centro di detenzione della capitale nipponica dal giorno del suo arresto, il 19 novembre.
Migranti:Trump pensa emergenza nazionalePer bypassare il Congresso e finanziare costruzione muro

WASHINGTON11 gennaio 201907:50

– La Casa Bianca sta gettando le basi per dichiarare una emergenza nazionale che consentirebbe al presidente americano Donald Trump di bypassare il Congresso e finanziare il muro al confine col Messico, mettendo fine all’impasse dello shutdown.
Secondo il Washington Post, che cita due fonti anonime, l’amministrazione vorrebbe utilizzare fondi non usati del Genio dell’esercito, cui ha già chiesto quanto velocemente potrebbero essere firmati i contratti e se la costruzione potrebbe iniziare in 45 giorni. La Casa Bianca pensa in particolare ad una legge sui disastri naturali approvata dal Congresso lo scorso anno che comprende 13,9 miliardi di dollari che sono stati stanziati, ma non ancora spesi, per una serie di progetti.        [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 03:58 ALLE 10:25

DI VENERDì 21 DICEMBRE 2018

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Nissan, nuovo arresto per Ghosn
L’ex presidente è accusato di abuso di fiducia

TOKYO21 dicembre 201803:58

– Un nuovo mandato di arresto del pubblico ministero giapponese è stato emesso nei confronti dell’ex presidente dell’alleanza Nissan-Renault-Mitsubishi, Carlos Ghosn, con l’accusa di abuso di fiducia nei confronti del gruppo auto. E’ esclusa dunque – almeno nelle prossime 48 ore – la possibilità che l’ex top manager possa uscire su cauzione, come appariva invece possibile fino a ieri, dopo il rifiuto della corte distrettuale di Tokyo di estendere il fermo di altri 10 giorni dopo due mandati di arresto.
Usa, ok Camera a bilancio, 5,7 mld muroPresto va al Senato, ma probabile bocciatura, verso shutdown

NEW YORK21 dicembre 201805:48

– La Camera americana ha approvato un progetto di legge di bilancio che finanzia il governo fino agli inizi di febbraio e prevede lo stanziamento di 5,7 miliardi di dollari per la costruzione del muro con il Messico, così come richiesto da Donald Trump. Il provvedimento è stato approvato con 217 voti a favore e 185 contrari. La misura passa ora al Senato dove quasi sicuramente non sarà approvata perché ai repubblicani mancherebbero i 60 voti necessari al via libera.
Questo aumenta le chance di uno shutdown del governo alla mezzanotte di venerdì.      [print-me title=”STAMPA”]