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ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE: TUTTI GLI ULTIMISSIMI AGGIORNAMENTI ED APPROFONDIMENTI IN TEMPO REALE, DAL MONDO ECONOMICO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: LEGGI!

Tempo di lettura: 56 minuti

Ultimo aggiornamento 5 Gennaio, 2022, 13:17:11 di Maurizio Barra

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DALLE 21:20 DI SABATO 01 GENNAIO 2022

ALLE 13:17 DI MERCOLEDÌ 05 GENNAIO 2022

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Mise:Annibaletti,2022 parte con 69 crisi,80mila lavoratori
Coordinatore Struttura, con misure covid contenute difficoltà
01 gennaio 2022
18:23
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AGGIORNATO IL
02 gennaio 2022
13:02
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“I tavoli attualmente aperti presso il Mise sono 69, con 55 tavoli attivi e 14 di monitoraggio per un totale di oltre 80mila lavoratori coinvolti”.
Così il coordinatore della nuova Struttura per le crisi di impresa del Ministero Luca Annibaletti, sull’avvio del 2022 sul fronte delle crisi aziendali.
Molte “hanno origini lontane e sono legate sia alla mancanza di competitività delle nostre produzioni di gamma non elevata ed all’acquisizione dei nostri campioni nazionali da multinazionali estere”, spiega, precisando che le misure di sostegno del governo per il covid hanno “limitato l’insorgere” di nuove crisi.   POLITICA

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Pnrr: Mise centra target 2021;Giorgetti,segnale importante
Risorse assegnate per 2021-26 ammontano a oltre 18 mld
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02 gennaio 2022
15:50
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Il Ministero dello Sviluppo economico ha raggiunto gli obiettivi fissati per il 2021 dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienzaa: crediti d’imposta Transizione 4.0, pubblicazione degli avvisi per la partecipazione agli Ipcei su microelettronica, idrogeno e cloud, 750 milioni per le filiere produttive, fondo da 400 milioni a sostegno dell’imprenditoria femminile.
Lo rende noto lo stesso Dicastero, ricordando che le risorse assegnate al Mise per l’attuazione degli investimenti nel 2021-2026 ammontano ad oltre 18 miliardi.

“Sono soddisfatto per il traguardo raggiunto dal Mise sugli obiettivi stabiliti dal Pnrr per il 2021. È un segnale importante che mandiamo certamente ai partner europei e ai mercati ma soprattutto alle realtà imprenditoriali, ai professionisti e lavoratori del nostro sistema produttivo che dimostra la serietà e competenza del percorso avviato con il governo Draghi”, afferma il ministro Giancarlo Giorgetti.
“Dobbiamo però aver ben chiaro – aggiunge – che si tratta di un primo passo che dovrà continuare ad essere difeso, implementato e rafforzato con lo stesso vigore fino al 2026”.
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Chiude fabbrica Marradi: rsu Gkn porta solidarietà
Incontro con lavoratori e lavoratrici stabilimento alimentare
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MARRADI (FIRENZE)
02 gennaio 2022
18:04
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Una delegazione del Collettivo di fabbrica della Gkn è andata a portare la sua solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici, in gran parte donne e stagionali, dell’Ortofrutticola del Mugello, la fabbrica dei marron glacees di Marradi (Firenze) che la proprietà vuole chiudere per trasferire la produzione a Bergamo.
Spiega Roberto Spera, delegato Rsu Gkn: “Siamo di nuovo di fronte a una fabbrica in attivo che rischia la chiusura per la pura massimizzazione del profitto.
Ma siamo anche di fronte all’ennesima fabbrica legata e difesa da un territorio che può insorgere. La vogliamo dire così: se in Gkn non si poteva permettere che sfondassero, a Marradi non si può perdere. C’è la storia, la capacità, le macchine, la materia prima e una fabbrica che, ricordiamolo, nasce storicamente come azienda pubblica”. Secondo Chiara Torsoli, della Flai di Firenze, “con la chiusura di questa fabbrica si mette in crudo un intero territorio montano e 80 donne per una decisione che non ha alcuna motivazione. È l’ennesima speculazione finanziaria dell’ennesimo fondo di turno in barba ai lavoratori, le lavoratrici e al tessuto economico e sociale di una comunità che si è mobilitata in maniera stupefacente”.
Marina Bambi, lavoratrice da 36 anni nello stabilimento di Marradi, afferma: “Sono delusa da questa situazione, ci siamo tutte riunite, sostenute da tante associazioni e volontari, spero che l’Italcanditi ci ripensi. A questo punto vorremmo risposte e comunicazioni ufficiali dall’amministratore delegato Bonomi di Italcanditi”.
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Petrolio: Wti in rialzo a 75 dlr, occhi su riunione Opec+
Anche il Brent guadagna lo 0,7%
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03 gennaio 2022
08:05
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Il petrolio è in rialzo con le forniture libiche che si restringono in attesa dalla riunione dell’Opec+ di martedì che deciderà sulla produzione per febbraio.

Il Wti con consegna a febbraio sale dello 0,7% a 75,75 dollari al barile, mentre a Londra il Brent con consegna a marzo guadagna lo 0,7% a 78,34 dollari.
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Oro: a 1.825 dlr, tocca massimi da fine novembre
Cede dello 0,2% dopo essere salito a 1.831,88
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03 gennaio 2022
08:14
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L’oro è salito ai massimi da fine novembre con gli investitori che guardano alle previsioni per il 2022 con la variante omicron che ostacola la ripresa mondiale e le banche centrali che si muovono verso una politica monetaria più rigida.
Il metallo prezioso con consegna immediata cala dello 0,2% a 1.825,48 dollari l’oncia, dopo aver toccato quota 1.831,88, il livello più alto dal 22 novembre, riporta l’agenzia Bloomberg.
In calo l’argento (-0,5%), ripiegano palladio e platino.
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Cambi: euro poco mosso a 1,1344 dollari
A 130,81 con lo yen
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03 gennaio 2022
08:20
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L’euro apre il 2022 poco mosso sui mercati valutari europei.
La moneta unica, che ha appena compiuto 20 anni, viene scambiata a 1,1344 dollari da 1,1326 della quotazione del 31 dicembre della Banca centrale europea.

L’euro è pressoché stabile anche con lo yen, con cui passa di mano a 130,81 (130,38 l’ultima quotazione della Bce).
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Zurich: cede parte del portafoglio vita italiano per 128 mln
Moltrasio, ridisegnamo business. GamaLife entra in Italia
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03 gennaio 2022
08:23
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Zurich Insurance Group vende alla portoghese GamaLife una parte del portafoglio vita italiano per 128 milioni di euro.
“Questa cessione di portafoglio rappresenta un passo fondamentale nel percorso per il rafforzamento di Zurich in Italia.
Con la recente acquisizione della rete dei consulenti finanziari di Deutsche Bank ridisegniamo il nostro modello di business focalizzandoci sulle reti di vendita e su soluzioni innovative a favore dei nostri clienti”, spiega Dario Moltrasio, CEO Zurich Investments Life.
Gamalife è una piattaforma assicurativa paneuropea nata nel 2019, facente parte del Gruppo Apax, per la gestione di prodotti vita e investimento basata in Portogallo, con questa operazione GamaLife fa il suo ingresso nel mercato italiano. Il portafoglio ceduto è composto prevalentemente da polizze tradizionali e alcune unit linked, per riserve tecniche pari a 8,4 miliardi di euro. “L’Italia si conferma un mercato rilevante per il Gruppo Zurich. Il business vita in Italia viene ribilanciato su prodotti unit linked, ibridi e di protection (prodotti di nuova generazione)”, precisa la nota.
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Spread Btp-Bund apre in calo a 133 punti
Il differenziale all’1,161%
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03 gennaio 2022
08:34
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Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre in calo a 133,6 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,161%.
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Borsa: in Asia indici oscillano con Omicron
Giappone, Cina e Australia chiuse. Hong Kong -0,7%
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03 gennaio 2022
08:52
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La prima seduta di negoziazione del 2022 delle Borse in Asia è segnata dalle oscillazioni degli indici tra le preoccupazioni per la pandemia e la salute finanziaria del settore immobiliare cinese.
L’indice MSCI Asia Pacific è sceso dello 0,1% dopo essere salito fino allo 0,3%, gravato dalle vendite sui titoli dei beni di consumo voluttuari e delle aziende del settore sanitario.
Tokyo resta chiusa per festività, così il mercato azionario in Cina, e in Australia.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,7% insieme agli immobiliari cinesi, dopo che China Evergrande Group ha sospeso le attività e, secondo quanto riferito, un governo locale nella provincia di Hainan ha detto di smantellare alcuni edifici illegali.
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Borsa: Milano apre in rialzo, Ftse Mib +0,27%
In luce Campari, Intesa, Unicredit e Tim
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MILANO
03 gennaio 2022
09:08
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La prima seduta del 2022 per la Borsa di Milano si apre con segno positivo.
Il Ftse Mib guadagna lo 0,27% a 27.419 punti.
Sul listino si mettono in luce Campari (+,9%), Intesa (+0,8%), Unicredit (+0,78%) e Tim (+0,7%).
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Borsa: il 2022 apre in rialzo guardando oltre Omicron
Londra chiusa. Parigi +0,6%, Francoforte +0,3%, Milano accelera
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03 gennaio 2022
09:30
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Le Borse europee iniziano il 2022 guardando oltre Omicron, il primo giorno di negoziazione gli indici puntano al rialzo e gli investitori scommettono che l’economia globale possa resistere all’impatto della variante del coronavirus.
L’indice Stoxx Europe 600 sale dello 0,5%, Parigi guadagna lo 0,6%, Francoforte lo 0,3%, Milano l’1,3% e Londra resta chiusa per ferie.

Le azioni europee sono aumentate del 22% lo scorso anno e hanno registrato sette trimestri consecutivi di guadagni, la serie di vittorie più lunga dal 1998. La maggior parte degli strategist si aspetta che i rendimenti di quest’anno siano più tenui, con una media obbiettivo di 506 punti indice per lo Stoxx 600.
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Debutta in Borsa Iveco Group, dopo spin off Cnh Industrial
Ad Gerrit Marx, ‘pietra miliare. Basi solide e strategia chiara’
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TORINO
03 gennaio 2022
10:13
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Oggi, su Euronext Milan, sono iniziate le negoziazioni delle azioni di Iveco Group, il nuovo gruppo nagto dalla scissione delle attività Commercial & Specialty Vehicles (Veicoli Commerciali e Speciali), Powertrain e dei relativi Servizi Finanziari di Cnh Industrial.

“Il nostro primo giorno di quotazione segna una storica pietra miliare in quanto diventiamo una società completamente indipendente.
Abbiamo tutti i requisiti necessari per ottenere un successo di lungo periodo, a partire da basi solide, una squadra motivata e una strategia chiara. Questi elementi ci consentiranno di muoverci rapidamente, innovare e stringere partnership per sviluppare le migliori soluzioni nell’attuale contesto in rapida evoluzione”, ha detto il ceo Gerrit Marx che ha suonato la tradizionale campanella all’apertura a Milano in occasione della prima giornata di quotazione di Iveco Group, Iveco Group ha più di 170 anni di storia nel settore grazie ai suoi brand, dai veicoli commerciali agli autobus, dai mezzi antincendio e per la protezione civile alle soluzioni powertrain per on-road e off-road, la nautica e la generazione di energia.
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Otto marchi, 29 stabilimenti produttivi, 31 centri di ricerca e sviluppo, una forza lavoro di circa 34.000 persone in tutto il mondo: sono i numeri di Iveco Group, la società nata dalla scissione delle attività Commercial & Specialty Vehicles (Veicoli Commerciali e Speciali), Powertrain e dei relativi Servizi Finanziari di Cnh Industrial.

Da oggi Iveco Group è quotata a Milano.

L’azienda, che ha una solida presenza in Europa, ha più di 170 anni di storia nel settore grazie ai suoi vari brand. Dai veicoli commerciali agli autobus, dai mezzi antincendio e per la protezione civile alle soluzioni powertrain per on-road e off-road, la nautica e la generazione di energia, Iveco Group progetta, produce e commercializza una gamma completa di Veicoli Commerciali e Speciali e Powertrain, con il supporto dei relativi Servizi Finanziari.
Iveco Group è fortemente impegnato nell’innovazione e nello sviluppo di soluzioni sostenibili, tra cui propulsori a emissioni ridotte e a zero emissioni, sistemi di assistenza alla guida connessi al cloud e ricerca delle nascenti tecnologie di guida autonoma.   PIEMONTE   TECNOLOGIA

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Borsa: Milano accelera, su scudi Tim e Tiscali
Ftse Mib +1,15%, bene anche Nexi e Intesa
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03 gennaio 2022
10:25
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Il 2022 ha segno positivo per Piazza Affari che amplia il rialzo con il Ftse Mib in crescita dell’1,15 per cento.
Tim guida il listino principale con un rialzo sulla soglia del 3% (+2,99% a 0,45 euro), risvegliata dalle parole del presidente di Cdp Gorno Tempini.
“La banda larga è al centro delle attenzioni”, dice in un’intervista nel fine settimana al Sole 24 Ore rilanciando il tema della rete unica. “Crediamo che l’avvento del Pnrr, dove il digitale è uno degli aspetti chiave, renda oggi ancora più importante il disegno di una rete unica, senza duplicazioni di investimenti”.
Sugli scudi anche Nexi (+2,7% a 14,37 euro) e Intesa Sanpaolo (+2% a 2,3 euro). Lo spinoff e il debutto di Iveco (scambiata a 10,7 euro) pesano su Cnh che scambia a 15,23 euro (-10%).
Fuori dal listino principale Tiscali non riesce a fare prezzo, il rialzo teorico è del 20% dopo il via libera al progetto di fusione per incorporazione di Linkem Retail, una fusione che farà nascere il quinto operatore di tlc nel mercato fisso italiano e primo nel segmento degli accessi ultrabroadband nelle tecnologie FWA (fixed wireless access) e FTTH (fiber to the home) con una quota di mercato complessiva pari al 19,4%.
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Air Italy: arrivano prime lettere di licenziamento
Cessazione immediata e indennità di mancato preavviso
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OLBIA
03 gennaio 2022
12:12
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A 48 ore dalla scadenza della cassa integrazione, che non è stata prorogata, arrivano le prime lettere di licenziamento collettivo per i 1.322 dipendenti dell’ormai ex compagnia aerea sardo-qatariota Air Italy.La comunicazione – anticipata via mail ad alcuni dei lavoratori – ricorda che il 23 settembre 2021 l’azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per lo stop delle attività e che si è conclusa.
Il licenziamento ha effetto immediato con il pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso.

Di fronte all’invio delle prima lettere di licenziamento per i 1.322 lavoratori Air Italy è immediata la reazione dei sindacati. “Purtroppo quello che temevamo si sta concretizzando nel peggiore dei modi: il 2022 inizia con 1322 licenziamenti – dice William Zonca della Uiltrasporti Sardegna – per noi un atto comunque inaccettabile che poteva essere evitato con i soci, Qatar e Akfed, che potevano intraprendere una strada meno dura verso i dipendenti e verso questa nazione che ha dato tanto per la loro azienda. Riteniamo che questo sia un forte dramma sociale per 1322 famiglie e vedremo quali atti mettere in campo a tutela di questi lavoratori ma soprattutto – aggiunge Zonca – bisogna a capire se il governo, ai massimi livelli, riuscirà a far fare un passo indietro all’azienda o a mettere in atto ammortizzatori sociali. Bisogna anche evitare che vengano disperse queste professionalità per reinserirle nel mercato del lavoro con la garanzia di tutela delle certificazioni e delle abilitazioni, in via emergenziale”. Non riesce a capacitarsi “dell’avvenuto disastro più volte annunciato” il leader della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu, che sottolinea che “le responsabilità sono da ascrivere alla proprietà e alla politica che non ha vigilato abbastanza. Solo alcuni giorni fa, hanno continuato a dirci che i ministri stavano interloquendo con il Qatar ed il Fondo Akfed ma, di queste interlocuzioni non vi è traccia. Speriamo che il Governo abbia fatto tutto il possibile”.
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Lussemburgo: Nucleare? Dall’Ue provocazione, pronti ad agire
Ministro energia, nasconde il rischio di ‘greenwashing’. Berlino, governo unanime contro la proposta Ue
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BRUXELLES
03 gennaio 2022
16:41
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La bozza di piano della Commissione Ue per includere il nucleare e il gas come fonti green “è una provocazione dal punto di vista procedurale” e “in termini di contenuto nasconde il rischio di un greenwashing”.
Lo ha scritto su Twitter il ministro dell’Energia del Lussemburgo, Claude Turmes, dicendosi pronto a “esaminare la proposta nel dettaglio e a discutere ulteriori passi” insieme a Germania e Austria, altrettanto contrarie a includere il nucleare tra gli investimenti sostenibili.
La proposta è stata inviata ai governi venerdì, “in un’azione notturna e nebulosa. Questo la dice lunga sulla trasparenza”, ha attaccato Turmes.
“C’è una posizione unanime nel governo” di Berlino sulla valutazione della classificazione delle fonti di energia proposta dalle Ue: lo ha dichiarato il portavoce di governo Steffen Hebestreit, rispondendo a chi domandava se ci fossero discordanze tra i partiti della coalizione, in conferenza stampa a Berlino. Hebestreit ha ricordato che nel contratto di coalizione si concorda sull’addio all’energia atomica in quanto pericolosa e non sostenibile dal punto di vista ambientale, mentre si considera il ricorso al gas naturale come una “tecnologia di passaggio”, necessaria per arrivare ad altre forme di tecnologia pulita.
Se i piani della Commissione europea che includono il nucleare e il gas naturale tra le fonti sostenibili per gli investimenti a favore della transizione energetica “verranno attuati in questo modo, faremo causa”. Lo ha scritto su Twitter la ministra federale austriaca per il Clima, l’ambiente e l’energia, Leonore Gewessler, evidenziando che l’energia nucleare è “pericolosa e non rappresenta una soluzione nella lotta contro la crisi climatica”. “Esamineremo attentamente la bozza” presentata dalla Commissione Ue “e abbiamo già commissionato un parere legale sull’inclusione del nucleare nella tassonomia”, ha aggiunto.
Il Partito popolare europeo (Ppe) sostiene il piano della Commissione europea di classificare con condizioni rigorose o transitorie anche il gas e l’energia nucleare tra le fonti sostenibili nell’elenco dei settori energetici dove indirizzare gli investimenti come parte della lotta al cambiamento climatico. “Per ridurre le emissioni di CO2 in Europa, abbiamo bisogno anche del gas. Non per sempre e ovunque, ma per un periodo di transizione e in determinate situazioni”, ha affermato in una nota la vicepresidente del gruppo al Parlamento europeo e incaricata del Green Deal, Esther de Lange. Tra le fonti energetiche fossili, il gas è “la più pulita” e le infrastrutture ora usate per convogliare l’oro blu potrebbero essere utilizzate in futuro per trasportare l’idrogeno pulito prodotto dalle rinnovabili. “Utilizzando il gas come tecnologia ponte, possiamo ridurre le emissioni di CO2 più rapidamente allontanandoci, ad esempio, dal carbone, senza dover aspettare che le tecnologie completamente prive di carbonio diventino ampiamente disponibili”, sottolinea ancora la politica olandese. Per quanto riguarda il nucleare, il Ppe riconosce il ruolo che l’atomo può svolgere come tecnologia a basse emissioni di carbonio nel mix energetico nazionale, “a condizione che siano prese disposizioni sufficienti per i più elevati standard di sicurezza e per lo smantellamento, tenendo conto delle questioni transfrontaliere”.
Inserire il nucleare e il gas nella tassonomia Ue degli investimenti sostenibili “sarebbe un duro colpo all’impegno europeo per il clima e per l’ambiente. L’energia nucleare genera infatti scorie radioattive ad alta attività molto pericolose e non è ancora stata trovata alcuna soluzione a lungo termine per il loro smaltimento. Il gas fossile è invece già oggi la principale fonte di emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di energia in Europa. Incoraggiare gli investimenti nel gas fossile assegnandogli un’etichetta verde non farà altro che aumentare il suo devastante impatto climatico”. Lo scrive Greenpeace in un comunicato.
“Le fonti rinnovabili sono più economiche e veloci da implementare – scrive ancora la ong -: inviare un segnale contrario agli investitori privati potrebbe interrompere la transizione energetica verso il 100% di energie rinnovabili e ritardare i progressi dell’UE sui suoi impegni climatici”.
“Il referendum del 2011 che bloccò il ritorno del nucleare in Italia ha evitato una catastrofe economica – dichiara il direttore esecutivo di Greenpeace, Giuseppe Onufrio -. I quattro reattori francesi EPR che avremmo dovuto costruire in base al memorandum tra Berlusconi e Sarkozy avrebbero creato quattro “buchi neri” finanziari: secondo la Corte dei Conti francese, l’unico EPR tuttora in costruzione in Francia avrà un costo totale di oltre 19 miliardi di euro contro i 3,3 previsti, e nel frattempo Areva, l’azienda francese proprietaria della tecnologia, è fallita. Includere il nucleare nella tassonomia è greenwashing e una potenziale truffa per gli investitori di “bond verdi” con il nucleare incorporato”.
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Borsa: listini in rialzo in Europa, Milano +1%
Corrono Nexi e Tim. Deboli Diasorin e Recordati
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03 gennaio 2022
11:40
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Prosegue in rialzo la seduta delle Borse in Europa, puntando a un nuovo record sulle scommesse che l’economia globale possa resistere all’impatto della variante del coronavirus Omicron.
L’indice Stoxx Europe 600 sale dello 0,5%, Parigi guadagna l’1,07%, seguita da Milano (+1%), Francoforte e Madrid (+0,7%).
Il 2022 dunque riparte dalle stesse domande e preoccupazioni dell’anno precedente ma anche con lo stesso ottimismo che ha portato le azioni europee a crescere nel 2021 del 22%, con sette trimestri consecutivi di guadagni, la serie di vittorie più lunga dal 1998.
A Milano si mette in evidenza Nexi (+3%) con la fusione con Sia diventata efficace il 31 dicembre. Bene anche Intesa Sanpaolo (+2.5%) e Tim (+2,49%) sulle attese per la partita sulla rete unica. In fondo al listino Diasorin (-0,12%) e Recordati (-0,11%), con Amplifon (-1,7%) e Cnh (-11,7%) che scambia ex assegnazione delle azioni Iveco che oggi debuttano in calo del 9% (a 10,21 euro).
Fuori dal listino principale in evidenza Tiscali (teorico +25%) che non riesce a fare prezzo dopo il primo passo all’integrazione con Linkem.
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Airtime partecipazioni:dopo Borsa Parigi ora guarda a Milano
Ha decuplicato capitalizzazione. Atteso piano industriale
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03 gennaio 2022
12:37
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Airtime Partecipazioni, società che sviluppa tecnologie innovative nell’ambito delle telecomunicazioni e dei servizi finanziari presente nei mercati di Europa e Stati Uniti, dopo la quotazione in Borsa a Parigi ora guarda anche Piazza Affari.

L’azienda romana, fondata dall’imprenditore italiano Orlando Taddeo, nel 2022 potrebbe approdare, secondo fonti, in dual listing anche su Borsa Italiana su Euronext Growth Milan o su Star.
Airitime partecipazioni ha debuttato alla Borsa di Parigi il 22 settembre su Euronext Growth Paris e dal 27 ottobre il titolo è stabilmente sopra ai 50 euro, decuplicando quello di quotazione di 4,82 euro e con una market cap al 30 di dicembre di 320 milioni di euro.
Nelle settimane scorse Airtime Partecipazioni ha lanciato il ‘Piano Usa 2023’ con l’obiettivo di crescere nei prossimi 24 mesi sul mercato americano. Intanto si prepara il nuovo piano industriale che sarà presentato a breve.
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Pil: Brunetta, confermato +6,3% nel 2021, forse di più
Ministro, strategia governo key driver performance economia
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03 gennaio 2022
14:09
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“L’economia italiana nel mese di dicembre conferma la straordinaria resilienza della sua manifattura.
L’indice PMI manifatturiero relativo al mese di dicembre, si attesta per il diciottesimo mese consecutivo in territorio di espansione, a quota 62, ben oltre il 50, che è lo spartiacque tra l’espansione e la contrazione”.
Lo afferma il ministro della P.a. Renato Brunetta in una nota. “Questi dati – aggiunge – rafforzano la previsione di crescita del Pil per il 2021 al +6,3% e, anzi, potrebbero portarci in dono qualche ulteriore decimale: magari potremmo registrare una crescita della nostra economia al +6,4/6,5%”.
“La linea fin qui seguita dal Governo ha consentito il massimo livello di apertura delle attività economiche, sociali e culturali con il massimo livello di sicurezza sanitaria. Questa strategia si sta rivelando sempre di più il key driver dell’ottima performance economica del nostro Paese”, sottolinea il ministro.
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‘Crescita del Pil confermata +6,3% nel 2021, forse di più’
Il ministro della P.a. Brunetta: ‘L’indice PMI manifatturiero segna il 18esimo mese consecutivo di espansione’
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03 gennaio 2022
18:22
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“L’economia italiana nel mese di dicembre conferma la straordinaria resilienza della sua manifattura.
L’indice PMI manifatturiero relativo al mese di dicembre, si attesta per il diciottesimo mese consecutivo in territorio di espansione, a quota 62, ben oltre il 50, che è lo spartiacque tra l’espansione e la contrazione”.
Lo afferma il ministro della P.a. Renato Brunetta in una nota. “Questi dati – aggiunge – rafforzano la previsione di crescita del Pil per il 2021 al +6,3% e, anzi, potrebbero portarci in dono qualche ulteriore decimale: magari potremmo registrare una crescita della nostra economia al +6,4/6,5%”.

L’indice Pmi manifatturiero dell’Italia rallenta a dicembre a 62 punti dal record di 62,8 di novembre. Il dato, diffuso da IHS Markit, segna il 18esimo mese consecutivo di espansione dello stato di salute del settore (quota 50 è la soglia di demarcazione tra crescita e contrazione dell’attività) ed è comunque superiore alle attese degli analisti che avevano previsto 61,5 punti.
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Borsa: Milano bene (+1,1%) con Europa in attesa Wall street
Tiene petrolio, rimbalza gas. Stabile lo spread Btp-Bund
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03 gennaio 2022
14:28
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I mercati azionari del Vecchio continente hanno superato la boa di metà giornata tutti in chiaro rialzo: Milano e Parigi restano le Borse migliori con un aumento dell’1,1%, seguite da Francoforte in crescita di un punto percentuale, con Amsterdam positiva dello 0,9% e Madrid dello 0,7%.
Chiusa per festività la Borsa di Londra.

In attesa dell’avvio di Wall street, i cui future sono leggermente in aumento, il petrolio tiene attorno a quota 74 dollari al barile mentre il gas naturale, sempre molto volatile, sale sui listini europei del 16% a 82 euro al Megawattora dopo i recenti cali. Con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni stabile sui 133 punti, in Piazza Affari spiccano Stellantis (+2,8%), Intesa (+2,7%) e Tim, che sale del 2,6% anche sulle ipotesi di rilancio della rete unica. Forti Bper (+2,5%) e Nexi (+2,4%) mentre la debuttante Iveco scende del 10% attorno ai 10 euro. Cnh, considerando la scissione che ha dato vita al nuovo titolo, è stabile attorno a quota 15 euro.
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Accordo Figliuolo-farmacie, mascherine ffp2 a 75 centesimi
Intesa tra la struttura commissariale e le associazioni di categoria. La Coop: ‘Abbiamo calmierato il prezzo a 50 centesimi nei nostri punti vendita’
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04 gennaio 2022
13:54
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La Struttura Commissariale e le Associazioni di categoria hanno raggiunto l’accordo per la vendita in farmacia di mascherine FFP2 al prezzo calmierato di 75 centesimi di euro l’una.
L’accordo sarà siglato a breve, e le adesioni saranno sottoscritte attraverso il sistema tessera sanitaria.
L’accordo con FederFarma, AssoFarm e FarmacieUnite è stato raggiunto dalla Struttura Commissariale del generale Francesco Figliuolo, d’intesa con il Ministero della Salute e sentito l’Ordine dei Farmacisti.
Intanto la Coop annuncia che dallo scorso 31 dicembre le mascherine Ffp2 sono vendute nei suoi punti vendita a 50 centesimi.
Un modo per venire incontro al più ampio utilizzo richiesto di questa tipologia di mascherine e calmierare i prezzi. Lo rende noto Coop in un comunicato. “Non è la prima volta che ritocchiamo al ribasso i prezzi di questi dispositivi medici -dicono in Coop – di fronte a una emergenza sanitaria gli obiettivi che ci prefiggiamo sono evitare speculazioni ed offrire soluzioni a vantaggio di tutti”.
Sul fronte dei vaccini, “nel mese di dicembre il numero di somministrazioni effettuate è stato di 14,5 milioni. Per il mese di gennaio 2022, alla luce dei risultati positivi fatti registrare dalle Regioni e Province autonome nel periodo delle festività natalizie e di fine anno, con punte di quasi 650mila somministrazioni giornaliere, si potranno raggiungere i 15 milioni di somministrazioni”. E’ quanto fa sapere la struttura del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, aggiungendo che “il fabbisogno di vaccini per il mese di gennaio verrà assicurato dalle dosi di Pfizer e Moderna nella disponibilità della struttura commissariale. Nel complesso, i quantitativi sono in grado di esprimere una potenzialità di 26 milioni di somministrazioni”.
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Turismo: la Bit slitta da febbraio ad aprile
In programma a Fieramilanocity dal 10 al 12 aprile
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MILANO
03 gennaio 2022
14:57
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La Borsa Internazionale del Turismo, in programma a Fieramilanocity, cambia le date e slitta da febbraio ai giorni dal 10 al 12 aprile.
In considerazione della situazione pandemica e delle attuali incertezze sulle norme che saranno in vigore, “gli operatori del turismo che vedono in Bit un momento unico e privilegiato per fare business e incontrarsi, chiedono più tempo per permettere al settore di ritrovare un equilibrio e identificare le tendenze che caratterizzeranno i prossimi mesi” spiega un comunicato.

Si mantiene la formula della Borsa che guarda alle mete turistiche dell’Italia e del mondo e propone, attraverso i suoi espositori, un’offerta completa per arrivi e partenze.
“Da qui ad aprile l’Osservatorio di Bit – sottolinea la nota – sarà attivo per monitorare la situazione e identificare le soluzioni ottimali per rilanciare il settore. Da sempre in ascolto del mercato, Bit continuerà a confrontarsi con gli operatori per realizzare una manifestazione al passo con le esigenze e il contesto attuale” .
“Le date di aprile – è la conclusione – sono state scelte per consentire agli operatori di promuovere con forza la stagione turistica a 360 gradi”.
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Superbonus: rush finale a dicembre, investimenti per 16 mld
Enea, +36% su novembre. Detrazioni a carico Stato per 17,8 mld
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03 gennaio 2022
15:19
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Rush finale a fine 2021 per gli investimenti ammessi al Superbonus al 110%: secondo le tabelle dell’Enea e del Ministero per la Transizione ecologica al 31 dicembre ammontano a circa 16,2 miliardi di euro, con un’impennata di quasi il 36% rispetto agli 11,9 miliardi segnalati a fine novembre.
Le detrazioni a carico dello Stato previste a fine lavori sono pari a 17,8 miliardi (12,3 miliardi quelle maturate per lavori già conclusi).
Nell’incertezza – durata gran parte del mese – sulle proroghe inserite in manovra, le ‘asservazioni’ per condomini, edifici unifamiliari e unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono state 95.718.
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Borsa: Europa lima rialzi dopo Wall street, Milano migliore
Bene Tenaris e Stellantis, si amplia lo scivolone di Iveco
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03 gennaio 2022
16:12
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Lieve frenata per le Borse del Vecchio continente dopo l’avvio prudente di Wall street: Parigi sale dello 0,9%, seguita da vicino da Francoforte che cresce dello 0,8%.
Il listino migliore è quello di Milano, dove l’indice Ftse Mib sale dell’1,2% anche grazie alla tenuta dello spread a quota 133.

In Piazza Affari è scattata Tenaris, che corre di circa quattro punti percentuali, con Stellantis in rialzo del 3,7%. Bene inoltre Tim (+3%) anche sulle ipotesi di rilancio della rete unica, mentre si registrano vendite sui farmaceutici Recordati (-1,5%) e Diasorin, che scende del 2,6%. In calo dell’1% a 14,8 euro Cnh, mentre si amplia lo scivolone di Iveco nel giorno del debutto, con un ribasso del 14% a 9,6 euro.
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Covid: Fiaso, 48.000 precari sanità assunti con la Manovra
Migliore, ‘finalmente si torna a investire sulle risorse umane’
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03 gennaio 2022
16:50
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Quasi 48.000 assunzioni.
Sono tanti i nuovi professionisti che, a seguito dell’approvazione della legge di Bilancio, potranno entrare a far parte del Sistema sanitario nazionale a tempo indeterminato.
La Manovra economica approvata dal Parlamento introduce, afferma la Federazione aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), la possibilità di stabilizzare il personale assunto nel corso dell’emergenza Covid. “Arriva una boccata di ossigeno e una iniezione di energia nelle Aziende sanitarie e ospedaliere – commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. Finalmente si torna a investire nella sanità pubblica e soprattutto nelle risorse umane”.
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Borsa: Milano chiude in chiaro rialzo, Ftse Mib +1,4%
Indice dei principali titoli di Piazza Affari a 27.730 punti
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MILANO
03 gennaio 2022
17:39
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Prima seduta dell’anno ampiamente positiva per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha concluso in aumento dell’1,40% a 27.730 punti.
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Borsa: Europa conclude positiva, Francoforte +0,9%
Sulla stessa linea Parigi, più caute Madrid e Amsterdam
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03 gennaio 2022
17:44
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Mercati azionari del Vecchio continente tutti in rialzo: con Londra chiusa per festività, Parigi e Francoforte hanno concluso la prima seduta del 2022 con l’identico aumento dello 0,90%, seguiti da Amsterdam (+0,67% finale) e Madrid, che ha segnato una crescita dello 0,63%.
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Spread Btp-Bund: stabile a 132 punti, ma tensione su tassi
Il rendimento del prodotto del Tesoro ai massimi da luglio 2020
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03 gennaio 2022
18:08
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Giornata dal finale nervoso per i titoli di Stato europei, con una sensibile tensione sui tassi d’interesse nelle ultime battute della seduta: lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è rimasto stabile a 132,8 punti base finali, ma il rendimento del prodotto del Tesoro ha chiuso all’1,2%, di fatto sul livello del picco più recente del primo novembre.
Si tratta dei massimi da metà luglio 2020.
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Borsa: Milano migliore in Europa con Tenaris e Stellantis
Bene Tim e banche, debole Diasorin. Scivola Iveco al debutto
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03 gennaio 2022
18:54
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Piazza Affari mette a segno una prima seduta dell’anno come la migliore tra le Borse europee: con l’indice Ftse Mib che ha concluso in aumento dell’1,40% a 27.730 punti e l’Ftse All share in crescita dell’1,31% a 30.335 punti il listino di Milano ha infatti ampiamente ‘battuto’ gli altri mercati azionari del Vecchio continente, tutti con rialzi minori.

Con Londra chiusa per festività, Parigi e Francoforte hanno infatti concluso la prima seduta del 2022 con l’identico aumento dello 0,9%, seguiti da Amsterdam e Madrid, che hanno segnato una crescita dello 0,6%.
Giornata invece dal finale nervoso per i titoli di Stato europei, con una sensibile tensione sui tassi d’interesse nelle ultime battute: lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è rimasto stabile a 132 punti base finali, ma il rendimento del prodotto del Tesoro ha chiuso all’1,2%, di fatto sul livello del picco più recente del primo novembre scorso. Cioè i massimi da metà luglio 2020.
In questo scenario, in Piazza Affari i titoli migliori tra quelli a elevata capitalizzazione sono stati Tenaris, che ha concluso in rialzo del 3,9%, Stellantis (+3,8%), con Bper e Tim in aumento finale del 3,4%. Sul gruppo tlc hanno influito anche le ipotesi di riavvio del dossier sulla rete unica, ma acquisti consistenti si sono registrati anche sulle banche. Intesa ha infatti registrato un incremento del 3,1% e Banco Bpm del 2,8%.
Negli altri settori Terna con un aumento di un punto percentuale ha raggiunto il suo massimo storico a 7,19 euro, mentre qualche vendita è stata accusata da Recordati e Amplifon, entrambi in calo dell’1,7%. Debole Diasorin, che ha lasciato sul terreno due punti percentuali e mezzo.
Debutto negativo per Iveco: il gruppo che si è scisso da Cnh ha chiuso la seduta a 10,1 euro, con un calo del 9,1% rispetto al prezzo di riferimento di 11,122 euro indicato da Borsa Italiana, recuperando in parte dal minimo di 9,57 euro (-13,9%) segnato in corso di giornata. Cnh ha chiuso a 14,69 euro, in calo dell’1%.
Tra i gruppi a minore capitalizzazione, balzo del 12% a 0,019 euro per Tiscali dopo l’accordo con Linkem.
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Pa: pressing per lo smart working, ma Brunetta dice no
Sindacati chiedono lavoro agile. Polemica tra M5s e Fi
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04 gennaio 2022
16:48
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Il virus corre e i sindacati tornano a chiedere un maggior ricorso allo smart working per la Pubblica Amministrazione.
Una richiesta che arriva anche da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle ma che non viene accolta dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che è stato un convinto assertore del ritorno al lavoro in presenza.
“La normativa e le regole attuali – afferma in una nota ufficiale il Dipartimento della Funzione Pubblica – già permettono ampia flessibilità per organizzare sia la presenza, sia il lavoro a distanza, tanto nel lavoro pubblico quanto nel lavoro privato”.
Ma il tema divide la politica e scalda la polemica proprio tra Forza Italia, schierata al fianco del ministro, e il Movimento guidato da Giuseppe Conte. “Senza parole per gli attacchi a Brunetta”, dicono da Forza Italia. “Sgomenti per la reazione”, ribattono da M5s.
La richiesta del ritorno al lavoro agile è stata messa sul tappeto dai sindacati già da alcuni giorni, insieme alla crescita dei contagi. Anche perché ora ci sono regole condivise che potrebbero essere applicate. “Si tratta ovviamente di una soluzione temporanea, già sperimentata con successo e riproponibile oggi con i necessari miglioramenti – afferma il segretario della Uil Pubblica Amministrazione, Sandro Colombi – A differenza del passato (marzo 2020) oggi le amministrazioni hanno a disposizione strumenti normativi e contrattuali molto più efficaci per gestire con flessibilità e intelligenza l’organizzazione del lavoro da remoto”. La richiesta è rivolta alle diverse amministrazioni: prendano presto provvedimenti in questo senso.
La risposta del dipartimento per la Funzione Pubblica è comunque ferma. “La linea fin qui seguita dal Governo – viene spiegato – grazie alle vaccinazioni, al green pass e al super green pass, ha reso pienamente compatibile il massimo livello di apertura delle attività economiche, sociali e culturali con il massimo livello di sicurezza sanitaria”. Viene quindi definito “incomprensibile” il richiamo del “tutti a casa” perchè il contesto è diverso da quello del lockdown generalizzato. Inoltre “le amministrazioni pubbliche possono decidere la rotazione del personale consentendo il lavoro agile anche fino al 49% sulla base di una programmazione mensile, o più lunga”.
La richiesta di ritorno allo smart working era stata avanzata anche dal M5s secondo il quale “Brunetta sbaglia a ridurre all’osso il lavoro agile” che “ha dimostrato di essere uno strumento molto utile per evitare la paralisi del Paese”. Una posizione questa contestata da una raffica di comunicati di deputati di Forza Italia che dicono “no al tutti a casa” e che trovano una controreplica dei deputati della commissione Affari Costituzionali della Camera che si dicono “sgomenti” e invitano il Ministro “ad agire tempestivamente, senza condizionamenti legati a preclusioni ideologiche”.
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Boom Superbonus, a fine anno 16 miliardi di investimenti
A dicembre corsa per chiedere le detrazioni, in tutto 18 miliardi
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03 gennaio 2022
19:26
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Il Superbonus fa il pieno a fine 2021.
Nell’attesa di capire quale sarebbe stata in manovra la sorte dell’agevolazione al 110%, soprattutto per le cosiddette villette, nell’ultimo scorcio dell’anno i proprietari si sono affrettati a fare richiesta e a presentare la documentazione necessaria ad ottenere il maxisconto.
Così in un solo mese, tra novembre e dicembre, le cosiddette asservazioni presentate per dare il via ai lavori, cioè le certificazioni dei requisiti minimi e della congruità delle spese, sono salite su tutto il territorio italiano ad oltre 95.000 e gli investimenti ammessi sono ammontati ad oltre 16,2 miliardi, in aumento di circa il 36% rispetto agli 11,9 miliardi toccati a novembre.
In totale le detrazioni ‘prenotate’ a carico dello Stato sono così arrivate a ben 17,8 miliardi di euro di cui 12,3 già maturate per lavori conclusi.
A scattare la fotografia, come ogni mese, sono stati Enea e Ministero della Transizione ecologica, che evidenziano come complessivamente siano gli investimenti condominiali a trainare i cantieri. Anche se segnali di estrema vitalità arrivano anche dalle unifamiliari, proprio quelle che – senza le modifiche dell’ultima ora alla legge di bilancio – avrebbero sofferto del tetto Isee (poi scomparso). Le asservazioni riferite ai cantieri condominiali ammontano infatti al 31 dicembre 2021 a 14.330, per 7,76 miliardi di investimenti. Per gli edifici unifamiliari l’Enea indica invece circa 50.000 certificazioni per 5,4 miliardi di investimenti. Per le unità immobiliari ‘funzionalmente indipendenti’ le asservazioni sono state infine circa 31.400 per un totale di 3 miliardi. L’investimento medio ammonta a 541 mila euro per i condomini, 108 mila euro per gli edifici unifamiliari e 96 mila euro per le unità indipendenti.
Guardando alle varie Regioni italiane, il numero maggiore di richieste si conferma in arrivo da Lombardia e Veneto (rispettivamente oltre 14.000 e oltre 12.000 asservazioni). All’opposto le Regioni più piccole e meno popolate, Valle d’Aosta e Molise.
I dati sono visti come ‘trionfali’ dal Movimento 5 Stelle, da sempre primo sponsor del 110% e che ora per bocca del senatore Agostino Santillo propone, come buon auspicio per il 2022 appena iniziato, di continuare sulla strada intrapresa e studiare “un’aliquota strutturale anche per la fase post-PNRR”, considerati gli effetti benefici sia sulla transizione energetica che sull’occupazione.
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Apple dei record, è la prima a valere 3.000 miliardi
Vola anche Tesla con consegne sopra attese, guadagna fino al 10%
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NEW YORK
03 gennaio 2022
21:01
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Apple inizia il nuovo anno sotto i migliori auspici: corre a Wall Street e arriva a sfondare quota 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, coronando così la galoppata spinta dalla pandemia che l’ha vista protagonista insieme agli altri colossi tecnologici.

Salendo sopra i 182,85 dollari per azione, Apple è divenuta la prima società a superare la soglia dei 3.000 miliardi di dollari.
Dall’inizio del 2021 Cupertino ha guadagnato il 38%, con i suoi titoli che sono più che triplicati dai minimi toccati nel marzo del 2020. Solo dall’inizio di ottobre, la capitalizzazione di mercato di Apple è salita di 700 miliardi di dollari con gli investitori che hanno continuato a scommettere sulla popolarità dei suoi prodotti e sulla sua solidità di bilancio. Il rally di Cupertino va avanti da anni: alla metà del 2018 ha superato i 1.000 miliardi, nell’agosto del 2020 i 2.000.
E ora i 3.000 miliardi a fronte dei 2.500 di Microsoft e dei 2.000 di Google e Aramco.
A correre a Wall Street nella prima seduta dell’anno è anche Tesla. Il colosso delle auto elettriche arriva a guadagnare fino al 12,13% con i risultati delle consegne migliori delle attese. Nel quarto trimestre infatti Tesla ha consegnato 308.600 veicoli per un totale nel 2021 di 936.000 auto, l’87% in più rispetto ai livelli dell’anno precedente.
Dati che mostrano la solidità del colosso delle auto elettriche a fronte della carenza mondiale di chip e che spingono i titoli a Wall Street nonostante il controverso annuncio dell’apertura di uno showroom nello Xinjiang, in Cina, l’area in cui Pechino è accusata di abusi dei diritti umani sugli uiguri. Nelle scorse settimane il presidente americano Joe Biden ha firmato un provvedimento bipartisan che vieta l’import di prodotti dalle regione a meno che le aziende non siano in grado di dimostrare che i materiali usati non sono frutto di lavoro forzato.
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Cambi: yen ai minimi da 5 anni sul dollaro a 115,8
Ripresa allontana investitori da beni rifugio
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04 gennaio 2022
08:10
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La ripresa globale allontana gli investitori da alcuni beni rifugio come lo yen che scende così ai minimi degli ultimi cinque anni.
La valuta giapponese cala dello 0,4% a 115,82 dollari.
Secondo quanto riporta la Bloomberg per gli analisti di Credit Agricole la valuta nipponica potrebbe raggiungere quota 118 a metà del 2022, di pari passo con la normalizzazione delle politiche monetarie delle banche centrali, in primis la Federal Reserve.
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Petrolio: apre stabile a 76 dollari al barile
Brent a 79 dollari all’avvio
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04 gennaio 2022
08:13
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Apertura stabile per il prezzo del petrolio.
Sui mercati il greggio Wti del Texas passa di mano a 76 dollari al barile.
Senza scossoni anche il Brent, a 79 dollari al barile.
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Borsa: Asia chiude contrastata, si guarda a riunione Opec
Sale Tokyo (+1,77%). Lo yen ai minimi da 5 anni sul dollaro
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04 gennaio 2022
08:15
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Le Borse asiatiche chiudono in ordine sparso in attesa della riunione dell’Opec che dovrebbe annunciare un aumento della produzione di petrolio.
Sotto i riflettori resta l’andamento dei contagi della variante Omicron del coronavirus ed i suoi effetti sulla ripresa economica.
E sullo sfondo l’inflazione con l’aumento dei prezzi delle materie prime.
Chiusura in netto rialzo per Tokyo (+1,77%), con lo yen che si assesta ai minimi in 5 anni sul dollaro, a 115,70, e sull’euro a 130,70. A contrattazioni ancora in corso, andamento negativo per la Cina con Hong Kong (-0,1%), Shanghai (-0,2%), Shenzhen (-0,1%). Sale Mumbai (+0,65%), piatta Seul (+0,02%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo dalla Germania le vendite al dettaglio, la variazione del numero dei disoccupati e il tasso di disoccupazione. Dalla Francia l’inflazione preliminare di dicembre. Dal Regno Unito l’indice Markit Pmi manifatturiero e il credito al consumo. Dagli Stati Uniti previsto l’indice Ism manifatturiero e la variazione settimanale delle scorte di petrolio.
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Oro: prezzo stabile a 1803 dollari dopo caduta di ieri
Riflusso investitori da beni rifugio in vista aumento tassi
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04 gennaio 2022
08:20
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Prezzo dell’oro stabile sui mercati dopo la caduta della vigilia dovuta al riflusso degli investitori dai beni rifugio in vista dell’aumento dei tassi della Fed nel corso dell’anno per accompagnare la ripresa.
Sui mercati il metallo con consegna immediata passa di mano a 1803 dollari l’oncia, +0,04% dopo il calo dell’1,5% sperimentato lunedì, il peggiore da sei settimane.
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Spread tra Btp e Bund apre in lieve calo a 131 punti
Il rendimento del decennale italiano scende all’1,18%
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04 gennaio 2022
08:27
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Lo spread tra Btp e Bund apre in lieve calo a 131 punti, rispetto ai 132 punti della chiusura di ieri.
Il rendimento del decennale italiano scende all’1,18%, rispetto all’1,2% della vigilia quando ha toccato il livello del picco più recente del primo novembre scorso.
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Borsa: Milano apre in rialzo (+0,6%)
Il primo indice Ftse Mib a 27.897 punti
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MILANO
04 gennaio 2022
09:08
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La Borsa di Milano apre in rialzo.

Il primo indice Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 27.897 punti.
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Francia: inflazione stabile a dicembre al 2,8%
Rallenta crescita dell’energia, accelerano alimentari
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04 gennaio 2022
09:24
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L’inflazione in Francia è rimasta stabile al 2,8% a dicembre, lo stesso livello di novembre.
Lo ha reso noto l’Istituto di statistica nazionale Insee in base alle stime provvisorie.

I prezzi dei prodotti manifatturieri e degli alimentari hanno mostrato una netta accelerazione, mentre è rallentata la crescita della componente energetica (+18,6% rispetto al +21,6% di novembre).
Su base mensile i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% dopo il +0,4% del mese precedente.
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Germania:in aumento vendite al dettaglio, a novembre +0,6%
Attesa analisti era di un calo dello 0,3%
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04 gennaio 2022
09:34
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Le vendite al dettaglio della Germania battono le attese e segnano un aumento dello 0,6% su base mensile a novembre rispetto alle previsioni degli analisti di un calo dello 0,3%.
Il dato sulle vendite al dettaglio è stato diffuso dall’Ufficio federale di statistica tedesco.
A ottobre si era registrato un aumento dello 0,5% Su base annua si è registrato un calo dello 0,2%, rispetto alle stime del -3,1% e contro il -3,3% di ottobre.
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Borsa: Milano riduce rialzo iniziale, pesano le utility
In rialzo le banche. Lo spread tra Btp e Bund a 132 punti
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04 gennaio 2022
10:33
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La Borsa di Milano (+0,27%) riduce il rialzo iniziale, appesantita dalle utility e dalla farmaceutica.
Andamento positivo per le banche.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco sale a 132 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,19%.
In fondo al listino principale Diasorin (-1,2%) e Recordati (-1,4%), in linea con il comparto farmaceutico europeo. Male anche Cnh (-1,1%), dopo lo scorporo di Iveco che nel secondo giorno di quotazione segna un rialzo del 3,3%. Vendite sulle utility con A2a e Inwit (-0,9%), Snam (-0,7%), Hera (-0,3%) e Italgas (-0,4%).
Seduta all’insegna dei guadagni per le banche dove si mettono in mostra Unicredit (+1,6%), Intesa (+0,9%), Mps (+0,7%), Carige (+0,5%), Bper (+0,1%), piatta Banco Bpm (+0,04%). In rialzo anche Tim (+1,1%), alle prese con le decisioni sulla proposta di Kkr, e Leonardo (+2,3%).
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Inapp, 570mila lavoratori su piattaforme, 36% per pasti
Per quasi la metà è attività principale
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04 gennaio 2022
10:16
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Sono 570.521 le persone che offrono la loro prestazione lavorativa tramite le piattaforme digitali (i c.d.
platform worker) pari al 25,6% del totale di chi guadagna tramite internet.
Il dato arriva dallo studio dell’Inapp “Lavoro virtuale nel mondo reale” secondo il quale il 36,2% di questi lavoratori è impiegato nella consegna dei pasti a domicilio mentre il 14% consegna prodotti e pacchi. Per il 48,1% dei lavoratori su piattaforma (274mila persone) questo lavoro costituisce la propria attività principale mentre per il 24,4% (139mila soggetti) è l’attività secondaria e per il 27,5% (157mila persone) solo un lavoro occasionale.
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Agenas,in 17 regioni sale occupazione reparti,Val d’Aosta 45%
Più criticità in Calabria (31%) e Liguria (30%). In Italia al 19%
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04 gennaio 2022
10:17
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Nei reparti ospedalieri crescono i ricoveri di pazienti Covid con sintomi.
A livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto sale al 19% e, in 24 ore, cresce in 17 regioni.
Le situazioni più critiche, e ampiamente sopra la soglia del 15%, sono: Valle d’Aosta (45%, con un balzo del +9%), Calabria (31%) e Liguria (30%). A crescere, sono anche: Abruzzo (al +15%), Campania (18%), Emilia Romagna (17%), Friuli (24%), Lazio (17%),Lombardia (21%), Pa di Bolzano (17%), Piemonte (23%), Puglia (11%), Sardegna (11%), Sicilia (24%), Toscana (15%), Umbria (24%), Veneto (20%). Lo evidenziano i dati Agenas del 3 gennaio.
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Borsa: Europa apre in rialzo, mercati positivi su ripresa
Londra (+1,1%), Parigi (+0,78%), Francoforte (+0,31%)
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04 gennaio 2022
09:42
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Le Borse europee aprono in rialzo, con gli investitori che si mostrano ottimisti sugli effetti ridotti della variante Omicron sulla ripresa economica.
Sui tiene mercati tiene banco il tema dell’inflazione con i rincari delle materie prime, mentre si attende la riunione dell’Opec che dovrebbe annunciare un aumento della produzione.

Avvio di seduta in rialzo per Londra (+1,1%), Parigi (+0,78%), Francoforte (+0,31%) e Madrid (+0,69%). Sul fronte valutario l’euro sul dollaro è poco mosso a 1,1296.
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Banche: Abi, pandemia riprende, confermare misure garanzia
Lettera a Governo e Banca d’Italia
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04 gennaio 2022
10:20
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
La pandemia riprende, i prezzi sono in tensione e “non sussistono le condizioni di ritorno alla normalità”, per questo l’Abi chiede a governo e Banca d’Italia di “riconfermare nella loro interezza” le misure straordinarie anti Covid varate dall’esecutivo nel 2020, in specie i finanziamenti garantiti e le garanzie pubbliche.
E’ quanto scrivono in una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, ai ministri competenti e al Governatore della Banca d’Italia, il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli, e il direttore generale, Giovanni Sabatini.
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Inapp, 570mila lavoratori su piattaforme, 36% per pasti
Per quasi la metà è attività principale
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04 gennaio 2022
10:34
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Sono 570.521 le persone che offrono la loro prestazione lavorativa tramite le piattaforme digitali (i c.d.
platform worker) pari al 25,6% del totale di chi guadagna tramite internet.
Il dato arriva dallo studio dell’Inapp “Lavoro virtuale nel mondo reale” secondo il quale il 36,2% di questi lavoratori è impiegato nella consegna dei pasti a domicilio mentre il 14% consegna prodotti e pacchi. Per il 48,1% dei lavoratori su piattaforma (274mila persone) questo lavoro costituisce la propria attività principale mentre per il 24,4% (139mila soggetti) è l’attività secondaria e per il 27,5% (157mila persone) solo un lavoro occasionale.
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Banche: Abi, pandemia riprende, confermare misure garanzia
Lettera a Governo e Banca d’Italia
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04 gennaio 2022
10:32
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La pandemia riprende, i prezzi sono in tensione e “non sussistono le condizioni di ritorno alla normalità”, per questo l’Abi chiede a governo e Banca d’Italia di “riconfermare nella loro interezza” le misure straordinarie anti Covid varate dall’esecutivo nel 2020, in specie i finanziamenti garantiti e le garanzie pubbliche.
E’ quanto scrivono in una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, ai ministri competenti e al Governatore della Banca d’Italia, il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli, e il direttore generale, Giovanni Sabatini.
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Borsa: Europa prosegue positiva con banche e energia
In rialzo petrolio e gas. L’euro in rialzo sul dollaro
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04 gennaio 2022
10:43
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Le Borse europee proseguono in rialzo sostenute dal balzo dell’energia (+1,9%), con i rialzi di gas e petrolio, e dalla performance positiva delle banche (+2,1%).
In attesa della riunione dell’Opec, nel Vecchio continente si respira un lieve ottimismo circa gli effetti della variante Omicron sulla ripresa economica.
Resta alta l’attenzione sull’aumento dei prezzi e l’andamento dell’inflazione.
L’indice d’area stoxx 600 avanza dello 0,6%. Maglia rosa per Londra (+1,3%). Bene anche Parigi (+0,9%), Francoforte (+0,4%), dopo i dati su disoccupazione e vendite al dettaglio, e Madrid (+0,6%). Avanzano anche le auto (+1,7%) e le utility (+0,2%) mentre è in flessione la farmaceutica (-0,8%). Sul fronte valutario l’euro è in rialzo sul dollaro a 1,1303.
In rialzo petrolio e gas. Ad Amsterdam si registra un incremento del 8,4% a 87,20 euro al Mwh. A Londra le quotazioni scendono del 23,66% a 211,01 penny per Mmbtu, l’unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi. Il prezzo del petrolio con il Wti sale a 76,36 dollari al barile (+0,37%) e il Brent a 79,28 dollari (+0,39%).
Balzo per le compagnie aeree (+8%) e per il turismo (+2,2%).
Ben intonato anche il comparto della moda (+1%).
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Benzina: prezzo torna a salire, verde a 1,723 euro al litro
In rialzo anche il diesel, lieve calo per il Gpl
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04 gennaio 2022
12:02
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Tornano a salire dopo circa un mese e mezzo i prezzi dei carburanti.
Secondo le rilevazioni del ministero della Transizione ecologica sui listini della scorsa settimana, la benzina in modalità self service si è attesta nella media nazionale a 1,723 euro (da 1,720 del precedente monitoraggio), mentre il gasolio è salito a 1,588 euro (da 1,585 euro al litro).

In lieve calo solo il Gpl, che finora, al contrario di verde e diesel, si era mosso al rialzo. Il prezzo settimanale è di 0,818 euro al litro da 0,819 della rilevazione precedente.
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Borsa:Europa positiva guarda a dati Usa e Opec, Milano +0,6%
In risalita petrolio e gas. L’euro si apprezza sul dollaro
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04 gennaio 2022
11:46
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Le Borse europee proseguono positive e guardano con ottimismo ai dati sulla manifattura statunitense nonostante il balzo dei contagi della variante Omicron.
In rialzo anche i future in attesa dell’avvio di Wall Street.
Sui mercati si respira ottimismo sull’economica, con gli analisti che evidenziano come la quarta ondata della pandemia non farà deragliare la ripresa.
In aumento gas e petrolio, mentre si attende la riunione dell’Opec che dovrebbe annunciare un aumento della produzione del greggio. Il Wti sale dello 0,9% a 76,76 dollari al barile mentre il Brent è in aumento dello 0,81% a 79,62 dollari. Sul fronte del gas ad Amsterdam le contrattazioni salgono del 16,67% a 94 euro al Mwh. A Londra le quotazioni sono in aumento del 34,79% a 230 penny per Mmbtu, l’unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi.
L’indice azionario stoxx 600 registra un aumento dello 0,7%.
In netto rialzo Londra (+1,2%) e Parigi (+1,1%). Bene anche Milano (+0,6%), Francoforte (+0,5%), dopo i dati su disoccupazione e vendite al dettaglio, e Madrid (+0,4%). I listini sono sostenuti dal balzo dell’energia (+1,5%) e dalle banche (+1,8%). Volano le compagnie aeree (+9,2%) e il turismo (+2%). Avanzano la moda (+1,3%) e le auto (+2,1%). Sul fronte valutario l’euro sul dollaro è in rimonta a 1,1340 a Londra.
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Lavoro: le imprese prevedono 458mila assunzioni a gennaio
Bollettino Unioncamere-Anpal, turismo penalizzato dal Covid
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04 gennaio 2022
12:27
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Sono poco meno di 458mila i contratti di lavoro programmati dalle imprese nel mese di gennaio e saliranno a circa 1,2 milioni nel trimestre gennaio-marzo con un incremento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rispettivamente di 112mila su gennaio 2021 e +265mila in confronto al trimestre gennaio-marzo 2021.
Positivo anche il confronto rispetto a dicembre 2021, con 104mila contratti in più (+29,4%), per tutti i settori economici tranne che per il turismo dove pesano le crescenti incertezze legate all’andamento dell’epidemia.
A delineare questo scenario è il Bollettino realizzato da Unioncamere e Anpal.
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Spagna: disoccupazione più bassa di prima della pandemia
Nel 2021 creati 776 mila posti, è il maggiore aumento dal 2005
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04 gennaio 2022
12:45
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La Spagna ha superato il livello di occupazione precedente alla pandemia, con un aumento di posti di lavoro che non si vedeva dal 2005.
Lo rivelano gli ultimi dati forniti dai ministeri del Lavoro e della Previdenza sociale, riportati da El Pais.

Nel 2021 sono stati creati 776.478 nuovi posti di lavoro, ci sono stati 574.000 nuovi iscritti alla Previdenza Sociale e 140.000 disoccupati in meno rispetto a prima dell’impatto del virus.
Una variabile, quella della pandemia che, almeno stando ai dati spagnoli non ha penalizzato il mercato del lavoro, grazie, osservano gli autori del rapporto, alla revoca delle restrizioni, all’avanzata delle vaccinazioni e al miglioramento dei consumi grazie allo sblocco dei risparmi accumulati dalle famiglie.
Fattori che hanno permesso una completa ripresa dell’occupazione e delle entrate previdenziali ad una velocità impensabile nelle precedenti recessioni: a febbraio 2020, l’ultimo mese prima dell’impatto economico del Covid-19, c’erano 19.250.299 iscritti alla previdenza e 3.246.047 disoccupati.
Oggi ci sono 19.824.911 iscritti, un record, e 3.105.905 disoccupati. Segno che gli strumenti messi in gioco sono stati in grado di contrastare lo shock della pandemia.
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Stellantis: Fim, dal 2017 prodotto il 45% in meno di auto
Nel 2021 per crisi dei microchip -6%. Governo convochi tavolo
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TORINO
04 gennaio 2022
12:50
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La produzione di Stellantis è in flessione per il quarto anno: dal 2017 si è perso il 45% delle auto (da 743.454 a 408.526) e un terzo dei veicoli tra vetture e furgoni.
Nel 2021 la carenza di microchip ha provocato un calo del 6,1% sul 2020 e del 17,7% sul 2019.
Crescono i volumi di 500e e Jeep Compass. I dati della Fim Cisl sono stati illustrati dal segretario Ferdinando Uliano che chiede al governo di convocare il tavolo Stellantis prima della presentazione del piano del gruppo l’1 marzo.
Polo Torinese, Maserati Modena e Sevel sono le uniche realtà con una produzione superiore al 2020. Solo Mirafiori supera i livelli 2019.
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Lavoro: le imprese prevedono 458mila assunzioni a gennaio
Bollettino Unioncamere-Anpal, turismo penalizzato dal Covid
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04 gennaio 2022
19:07
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Sono poco meno di 458mila i contratti di lavoro programmati dalle imprese nel mese di gennaio e saliranno a circa 1,2 milioni nel trimestre gennaio-marzo con un incremento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rispettivamente di 112mila su gennaio 2021 e +265mila in confronto al trimestre gennaio-marzo 2021.
Positivo anche il confronto rispetto a dicembre 2021, con 104mila contratti in più (+29,4%), per tutti i settori economici tranne che per il turismo dove pesano le crescenti incertezze legate all’andamento dell’epidemia.
A delineare questo scenario è il Bollettino realizzato da Unioncamere e Anpal.
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Borsa:Milano ai massimi sfiora 28 mila punti,volano Iveco e Mps
In flessione le utility. Spread Btp e Bund sale a 133 punti
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04 gennaio 2022
13:34
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La Borsa di Milano (+0,8%) avanza ancora con il Ftse Mib ai massimi, sfiorando i 28 mila punti.
A Piazza Affari volano Iveco (+8,13%), all’indomani del debutto in Borsa dopo la scissione da Cnh (+0,4%), e Mps (+5,9%).
Lo spread tra Btp e Bund sale a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano che risale all’1,2%.
Andamento positivo per le banche con Unicredit (+3,2%), Intesa e Mediobanca (+1,8%), Popolare di Sondrio (+1,1%), Banco Bpm (+1,3%), Carige (+0,5%) e Bper (+0,8%).
Seduta al rialzo anche per Moncler (+2,4%), in linea con il settore moda in Europa, Leonardo (+1,5%), Stellantis (+1,6%) e Tim (+0,2%).
Con il rincaro del prezzo del petrolio corrono anche Eni (+1,8%), Tenaris (+0,4%) e Saipem (+0,1%). Scivolano le utility con il rincaro del gas. In negativo Italgas (-0,7%), A2a (-0,4%), Hera (-0,8%), Snam (-1,3%). Male anche Atlantia (-1,2%). In flessione la farmaceutica con Recordati (-1,1%) e Diasorin (-1%).
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Covid: Veronafiere rimodula programmazione
Slittano alcuni appuntamenti previsti ad inizio 2022
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VERONA
04 gennaio 2022
13:46
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Veronafiere di fronte all’aumento dei contagi a livello globale, modifica il calendario di alcune rassegne internazionali b2b (business to business) in programma tra gennaio e febbraio 2022.

A seguito di questa decisione, la 115/a edizione di Fieragricola viene riprogrammata dal 2 al 5 marzo 2022.
Slitta in avanti anche Progetto Fuoco, salone internazionale sul riscaldamento a biomasse legnose, organizzato dalla società Piemmeti che si posizionerà nel mese di maggio. Anche Eos-European Outdoor Show è a calendario nel mese di febbraio ed è in fase di rimodulazione.
Motor Bike Expo si svolgerà come da programma dal 13 al 16 gennaio prossimi. Le variazioni nel calendario invernale di Veronafiere sono state condivise con le associazioni di categoria e gli espositori e riguardano rassegne b2b di livello internazionale.
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Borsa: Europa conferma rialzo con Wall Street, Milano +1,22%
Spread scende a 133 punti, gas ad Amsterdam a 94 euro
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04 gennaio 2022
15:50
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Le Borse europee proseguono con l’avvio di Wall Sreet il buon passo d’inizio anno con con gli investitori che guardano con ottimismo al 2022 convinti che la variante Omicron non impatterà sulla ripresa.
Lo Stoxx 600 guadagna oltre un punto percentuale con energia, finanziari e industriali in evidenza.
Bene le compagnie aeree con l’indice di settore che guadagna oltre il 9 per cento. Tra le singole Piazze Londra sale dell’1,47%, Parigi dell’1,5% e Francoforte dell’1% con le vendite al dettaglio in aumento a novembre in Germania e la discesa della disoccupazione. Milano guadagna l’1,22% con il Ftse MIb sui massimi sopra i 28mila punti. Sul listino si conferma il recupero di Iveco (+7,86%) dopo la caduta del debutto, cosi come l’evidenza dei bancari con in prima fila Mps (+4,6%) e Unicredit (+4,39%).
Lo spread tra Btp e Bund scende a 133 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,188per cento. Sul fronte opposto Atlantia (-1,72%), Snam (-1,79%) e Italgas (-0,99%), quest’ultima mentre il prezzo del gas è in salita con la Russia che ha ulteriormente ridotto il flusso di rifornimenti. Ad Amsterdam sale del 16,87% a 94 euro al Mwh. Il petrolio a New York quota a 76,5 dollari al barile.
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Borsa: Europa conferma rialzo con Wall Street, Milano +1,22%
Spread scende a 133 punti, gas ad Amsterdam a 94 euro
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04 gennaio 2022
15:50
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Le Borse europee proseguono con l’avvio di Wall Sreet il buon passo d’inizio anno con con gli investitori che guardano con ottimismo al 2022 convinti che la variante Omicron non impatterà sulla ripresa.
Lo Stoxx 600 guadagna oltre un punto percentuale con energia, finanziari e industriali in evidenza.
Bene le compagnie aeree con l’indice di settore che guadagna oltre il 9 per cento. Tra le singole Piazze Londra sale dell’1,47%, Parigi dell’1,5% e Francoforte dell’1% con le vendite al dettaglio in aumento a novembre in Germania e la discesa della disoccupazione. Milano guadagna l’1,22% con il Ftse MIb sui massimi sopra i 28mila punti. Sul listino si conferma il recupero di Iveco (+7,86%) dopo la caduta del debutto, cosi come l’evidenza dei bancari con in prima fila Mps (+4,6%) e Unicredit (+4,39%).
Lo spread tra Btp e Bund scende a 133 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,188per cento. Sul fronte opposto Atlantia (-1,72%), Snam (-1,79%) e Italgas (-0,99%), quest’ultima mentre il prezzo del gas è in salita con la Russia che ha ulteriormente ridotto il flusso di rifornimenti. Ad Amsterdam sale del 16,87% a 94 euro al Mwh. Il petrolio a New York quota a 76,5 dollari al barile.
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Covid: sigarette in cambio di lattuga, Xi’an torna al baratto
Cresce carenza cibo nella metropoli in quarantena da 10 giorni
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04 gennaio 2022
17:34
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Sigarette in cambio di lattuga, detersivo per i piatti per un po’ di mele e persino il Nintendo al posto di un pacco di noodles.
Nella metropoli cinese di Xi’an, in quarantena da 10 giorni per un focolaio di Covid, continua la carenza di cibo e i suoi 13 milioni di abitanti hanno deciso di ricorrere al baratto.
Lo riporta la Bbc.
Video postati su Wiebo, il sito di microblogging più popolare in Cina, mostrano gli scambi di beni avvenuti negli ultimi giorni. Le autorità della città hanno fornito cibo gratuito alle famiglie, ma alcune persone hanno denunciato che le loro scorte si stanno esaurendo o che non hanno ancora ricevuto aiuti. Video e foto sul sito di social media Weibo mostravano persone che offrivano sigarette con un po’ di verdure, assorbenti in cambio di frutta e persino una console Nintendo Switch per un pacco di noodles e due panini, un tablet al posto di un po’ di riso.
“Le persone non hanno più da mangiare qui e hanno iniziato a fare baratti con i loro vicini”, ha spiegato un abitante della metropoli a Radio Free Asia. “I cittadini sono tornati all’era del baratto: le patate vengono scambiate con i cotton fiocc”, scritto un utente di Weibo, mentre un altro ha descritto la situazione come un “ritorno alla società primitiva”.
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Borsa:Europa poco mossa da Ism manifattura Usa,Milano +1,23%
Spread stabile a 133 punti, petrolio a 77 dollari con Opec
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04 gennaio 2022
16:36
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Borse europee poco mosse dall’indice Ism manifattura degli Stati Uniti in calo a a dicembre e sotto le attese.
L’indice d’area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, prosegue con un buon andamento sostenuto dai titoli da finanziari, industriali ed energia ma soprattutto delle compagnie aeree mentre gli investitori si dicono convinti che la variate Omicron non impatterà sulla ripresa.

Tra le singole Piazze Londra segna un +1,7%, Parigi un +1,56%, Francoforte un +0,96% e Milano un +1,23% con il Ftse Mib che resta sopra i 28mila punti. Il petrolio è a 77 dollari al barile a New York con l’Opec che ha riconfermato l’aumento della produzione a febbraio. Lo spread tra Btp e Bund resta stabile a 133 punti così come il rendimento del decennale italiano all’1,187 per cento.
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Statali, lo smart working non è giustificato. Draghi incontra Brunetta
Incontro definito positivo in vista del Cdm di mercoledì. ‘C’è già flessibilità. Chi lo vuole chiede ritorno al lockdown’ sottolinea una nota della Funzione pubblica
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04 gennaio 2022
19:52
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Cresce il pressing per il ritorno generalizzato allo smart working.
Draghi ha visto oggi a Palazzo Chigi il ministro Brunetta.
L’incontro è stato definito positivo in vista del Consiglio dei ministri di domani. Secondo fonti ministeriali, si è ragionato sul migliore utilizzo, ai fini del contrasto al picco pandemico, della flessibilità nel ricorso allo smart working già prevista dalle regole vigenti tanto per il lavoro privato quanto per il lavoro pubblico.
“Il lavoro agile di massa non è più giustificato e ci sono tutti gli strumenti, comprensivi di diritti e di tutele per i lavoratori e per gli utenti dei servizi pubblici, che garantiscono ampia flessibilità organizzativa alle singole amministrazioni”. E’ uno dei passaggi di una nota del dipartimento della Funzione Pubblica che in otto domande e risposte affronta il tema dello smart working nella Pa. “Chi sta invocando lo smart working generalizzato nella Pa – è scritto – non si accontenta del lavoro agile regolato, strutturato e ampiamente flessibile (…) ma chiede il ritorno alla situazione del lockdown di marzo 2020”.
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Borsa: Europa lima con Wall Street, Milano +0,8%
Petrolio stabile a 77 dollari, spread risale a 134 punti
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04 gennaio 2022
17:14
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Le Borse europee limano i rialzi con Wall Street che ha rallentato in scia al dato in calo e sotto le attese dell’Ism manifatturiero Usa.
Londra che resta la migliore, segna un +1,64%.
Parigi guadagna invece un +1,3% e Francoforte indietreggia a +0,64% così come Milano (+0,75%) che finisce sotto i 28mila punti.
Prosegue a Piazza Affari sempre l’evidenza di Iveco (+6,25%) che recupera la caduta dell’esordio e delle banche con Unicredit (+3,8%) e Mps (+2,93%). Lo spread tra Btp e Bund ritorna a 134 punti con il rendimento del decennale italiano che sale all’1,2 per cento. Il petrolio, con l’Opec che ha riconfermato l’aumento della produzione a febbraio, è stabile a 77 dollari al barile.
Il gas ad Amsterdam scende a 91 euro Mwh
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Borsa: Milano chiude a +0,81%
Ftse Mib a 27.954 punti
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04 gennaio 2022
17:39
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La Borsa di Milano chiude in rialzo.
Il Ftse MIb segna un +0,81% a 27.954 punti.
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Borsa: Europa chiude in rialzo, Parigi +1,39%
Londra +1,63%, Francoforte +0,82%
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04 gennaio 2022
17:55
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Le Borse europee chiudono in rialzo.
Londra registra un +1,63% con il Ftse 100 a 7.505 punti.

Parigi segna un +1,39% con il Cac 40 a 7.317 punti mentre Francoforte è a +0,82% con il Dax a 16.152 punti.
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Spread Btp Bund chiude in rialzo a 134 punti
Il rendimento del decennale italiano sale all1,21%
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04 gennaio 2022
18:02
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Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 134 punti al termine delle negoziazioni segnando un rialzo sia sui 131 punti dell’apertura sia rispetto ai 132 punti della chiusura di ieri.
Il rendimento del decennale italiano sale all’1,21 per cento.
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Borsa: Milano chiude in rialzo con Iveco, Unicredit e Mps
Spread sale a 134 punti, rendimento all’1,2%
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04 gennaio 2022
18:34
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La Borsa di Milano (+0,81% a 27.954 punti) così come le altre Piazze europee conferma anche nella seconda seduta dell’anno il buon avvio, sebbene influenzato nel finale di seduta dalla volatilità di Wall Street per i tecnologici.
In rialzo lo spread tra Btp e Bund che ha chiuso a 134 punti così come il rendimento del decennale italiano salito all’1,21 percento.

A dare slancio a Piazza Affari gli acquisti in particolare su Iveco (5,96%) che recupera dopo la caduta all’esordio, e sui bancari con Unicredit (+3,81%) e Mps (+2,51%). Siena è sempre sotto la lente mentre nei giorni scorsi l’istituto ha indicato che proseguono i contatti con le autorità competenti sul Piano industriale al 2026, approvato lo scorso 17 dicembre dal cda e che deve passare al vaglio di Bruxelles e della Bce. Sul fronte opposto le vendite frenano Diasorin (-2,6%), Snam (-1,83%), Atlantia (-1,72%) e Italgas (-1,22%).
Quest’ultima mentre il prezzo del gas è in salita con la Russia che ha ulteriormente ridotto il flusso di rifornimenti. Ad Amsterdam la quotazione è a 89 euro Mwh mentre a Londra supera i 216 penny per Mmbtu, l’unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi.
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All’asta il volantino con cui le Br rivendicarono il sequestro Moro
Prezzo base 600 euro, arrivate finora 12 offerte. Calabresi, ‘deve stare in Casa Memoria’
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
05 gennaio 2022
09:45
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
La stella a cinque punte, un foglio ciclostilato con “lievi strappi ai bordi, pieghe centrali” ma “in condizioni molto buone”.
Uno dei documenti più drammatici della storia italiana del dopoguerra, il comunicato con il quale le Brigate Rosse rivendicarono il sequestro dell’allora presidente della Dc, Aldo Moro e il massacro della sua scorta, finisce all’incanto in una asta online.
“Lotto 43”, prezzo base: 600 euro. E’ quanto compare nella pagina web della Bertolani Fine Art che ha messo all’incanto il volantino. Al momento sono 12 le offerte pervenute, di cui la più alta ha raggiunto i 1.700 euro ma la vendita termina tra 13 giorni. La notizia però solleva reazioni di protesta come quella del giornalista Mario Calbresi, figlio di una delle vittime degli anni di piombo, per il quale quelle “pagine che grondano sangue” devono piuttosto stare in una “Casa della memoria”. E anche il deputato del Pd Filippo Sens sollecita un “sussulto di pietà” che impedisca la vendita. Nella pagina online viene fornita una descrizione del lotto che rientra nella sezione “Autografi&Memorabilia”.
“Questo fu il primo di una serie di comunicati che seguirono fino all’epilogo – si legge – con la soluzione finale della vicenda Moro. Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni ’70 ad essere così violenta”. Il comunicato brigatista si apre con parole, di fatto, passate alla storia. “Giovedì 16 marzo un nucleo armato delle Brigate Rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. La sua scorta armata, composta da cinque agenti dei famigerati Corpi Speciali, è stata completamente annientata”. In calce la data del 16 marzo 1978 e la firma: “Brigate Rosse per il comunismo”. Il documento messo in vendita a 44 anni da quei drammatici giorni, venne fatto trovare dalle Br (che avevano precedentemente rivendicato l’azione con una telefonata), 48 ore dopo il rapimento sul tetto di un macchinetta per le fototessere in un sottopasso tra Largo Arenula e Largo di Torre Argentina. Allegata anche la foto di Moro, una polaroid. Nei 55 giorni di prigionia furono in totale 9 i comunicati che l’organizzazione terroristica diffuse fino al tragico epilogo. Ma c’è anche chi spera che l’asta non ci sia e il documento sia consegnato alla storia e non a qualche acquirente. “Queste pagine – ha scritto Mario Calabresi su Twitter – grondano sangue, non possono essere comprate e vendute, diventare oggetto da collezione. L’unico luogo dove possono stare è nelle case della Memoria a ricordarci la barbarie che fu il terrorismo”. E per Filippo Sensi è “tutto molto triste. Venderlo, comprarlo. Spero in un sussulto di pietà a sottrarre una memoria così dolorosa al mercato della dignità”. L’iniziativa sul comunicato brigatista non è inedita. E’ infatti molto florido, soprattutto all’estero, il collezionismo di cimeli che risalgono ai periodi bui dell’ultimo secolo e in particolare a quelli legati al nazifascismo. Negli anni ’90 furono venduti all’asta alcuni manoscritti autografi di Benito Mussolini, mentre nel 2005, sempre all’incanto furono assegnati a Londra, per circa tremila euro, alcuni telegrammi con cui il Duce e Aldolf Hitler si scambiarono messaggi di congratulazione e di reciproca fedeltà. Più recentemente, nel 2019, a Monaco all’asta finirono alcuni cimeli tra cui il cappello del Fuehrer e un copia del Mein Kampf scatenando la reazione sdegnata della comunità ebraica.
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Melania Trump mette all’asta cappello, accetta solo criptovaluta
Prezzo di partenza 250 mila dld, parte ricavato in beneficenza
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NEW YORK
04 gennaio 2022
20:38
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
L’ex first lady americana Melania Trump ha messo all’asta il cappello bianco che indossò durante la prima visita di stato della first couple francese alla Casa Bianca. In vendita anche un acquerello di Marc-Antoine Coulon che ritrae gli occhi blu di Melania, e un’opera digitale ‘Nft’.

Ad annunciarlo è stato il suo ufficio, precisando che per il pagamento verrà accettata solo la criptovaluta Solana.
Parte del ricavato andrà ad un’iniziativa che riguarda il suo programma Be Best.
I tre oggetti fisici e digitali saranno in vendita dall’11 al 25 gennaio solo online, con un prezzo di partenza pari a 250.000 dollari. Secondo l’ufficio di Melania, l’asta dovrebbe “commemorare la prima visita di stato ufficiale dell’amministrazione Trump”, effettuata dal presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte nell’aprile 2018. Il cappello bianco (pezzo forte della vendita) è stato creato per lei dal suo stilista personale Hervé Pierre e l’ex first lady lo aveva abbinato ad un tailleur di Michael Kors.
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Borsa: Hong Kong, apertura in lieve rialzo (+0,15%)
Deboli invece le piazze di Shanghai e Tokyo
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HONG KONG
05 gennaio 2022
02:39
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La Borsa di Hong Kong ha aperto oggi in lieve rialzo.
L’indice Hang Seng ha guadagnato nei primi scambi lo 0,15%, a 23.323,77 punti.

A Shanghai il Composite ha perso lo 0,11% scendendo a 3.628,26 punti, mentre a Shenzhen è calato dello 0,22% (2.522,04).
La Borsa di Tokyo ha aperto piatta. L’indice Nikkei ha perso nei primi scambi lo 0,05%, a 29.286,00 punti.
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Cambi: euro poco mosso a 1,1298 dollari
Moneta unica scambiata a 131,0700 yen
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05 gennaio 2022
07:57
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Euro poco mosso questa mattina sui mercati valutari: la moneta unica europea poco prima delle 8.00 è scambiata a 1,1298 dollari con una crescita dello 0,10% e a 131,0700 yen con un calo dello 0,02%.
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Petrolio: prezzo poco mosso a 77,06 dollari (+0,09%)
Brent passa di mano a 80,10 dollari (+0,13%)
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05 gennaio 2022
08:05
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Prezzo del petrolio poco mosso questa mattina sui mercati delle materie prime: il barile di greggio con consegna a febbraio è scambiato a 77,06 dollari con una crescita dello 0,09% mentre il Brent con consegna a marzo passa di mano a 80,10 dollari con un avanzamento dello 0,13%.
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Oro: prezzo in lieve calo a 1.813,5 dollari
-0,06%
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05 gennaio 2022
08:11
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Prezzo dell’oro in lievissimo calo questa mattina sui mercati delle materie prime.
Il metallo prezioso con consegna a febbraio passa di mano a 1.813,50 dollari l’oncia con una riduzione dello 0,06% (-1,10 dollari).
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Saldi al via oggi in tutta Italia
Giro d’affari di 4 miliardi. Consumatori, il caro-energia frena lo shopping
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05 gennaio 2022
11:13
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Scatta in tutta Italia la stagione dei saldi. Dopo Sicilia e Basilicata, che hanno fatto da apripista il 2 gennaio, seguite il 3 dalla Valle D’Aosta, parte ufficialmente oggi la caccia a offerte e promozioni in tutte le altre regioni italiane.
Unica eccezione il Trentino-Alto Adige: nella provincia di Trento saranno i negozianti a decidere liberamente i periodi degli sconti e in Alto Adige si partirà in alcune zone l’8 gennaio mentre in diversi Comuni turistici bisognerà attendere il 5 marzo.
Per tutto il settore del commercio l’attesa è alta e si spera in una boccata di ossigeno nonostante la nuova ondata di contagi e l’incertezza su eventuali restrizioni che potrebbero essere decise per gestire una nuova fase emergenziale della pandemia.
Per Confesercenti quattro italiani su dieci sono determinati ad andare a caccia di sconti, con in tasca un budget in media di 120-150 euro. E il giro d’affari complessivo, in base alle stime di Confcommercio, sarà di 4,2 miliardi in crescita di 300 milioni di euro rispetto all’anno scorso.
“Ma stiamo parlando ancora di una crescita abbastanza contenuta” puntualizza Massimo Torti segretario generale Federmodaitalia Confcommercio. “Rispetto ai saldi invernali 2020, siamo infatti indietro di 900 milioni di euro – spiega – lo scontrino medio pro capite passa dai 111 euro del 2021 ai 119 euro di quest’anno, ma sarà ancora inferiore di 21 euro rispetto al 2020, quando era pari a 140 euro”.
Numeri che per il Codacons sanciscono il “flop” dei saldi invernali in previsione di una contrazione delle vendite del 21% anche per l’impatto del caro-bollette e dei rincari generalizzati dei prezzi che farà calare il giro d’affari complessivo di oltre un miliardo rispetto ai 5,2 miliardi del 2020. Anche gli sconti sono “ben lontani dai valori pre-pandemia” rileva l’Unione Nazionale Consumatori perché la crisi ha indotto i commercianti “a contenere i ribassi rispetto al passato, nel tentativo di rifarsi delle perdite”. Gli sconti – emerge da un’analisi dell’Unc – sebbene più appetibili rispetto a quelli praticati nel 2021 sono però inferiori a quelli pre-lockdown del gennaio 2020. Per l’abbigliamento, ad esempio, si calcola un abbassamento medio dei prezzi del 19,2%, più marcato rispetto al 18,5% del gennaio 2021, ma “nettamente inferiori rispetto al gennaio 2020 – osserva l’Unc – quando lo sconto si era attestato al 22,5%”.
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Borsa: Milano apre in rialzo, Ftse Mib +0,17%
Sugli scudi Tim e Pirelli, debole Enel
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MILANO
05 gennaio 2022
09:13
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La seduta a Piazza Affari si apre con segno positivo.
L’indice Ftse MIb apre in rialzo dello 0,17% consolidandosi sopra i 28 mila punti.
In breve si portano sugli scudi Tim (+2,7%) sulle attese per la nomina del nuovo ad e una risposta all’offerta di Kkr e Pirelli (+2%) sulla scia del buon tono degli automobilistici. Bene anche Iveco (+1,4%) e Ferrari (+1,2%). Resta indietro e frena il listino Enel (-0,6%) insieme a Italgas (-0,37%).
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Spread Btp-Bund apre in calo a 131 punti
Rendimento a 1,22%
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05 gennaio 2022
09:29
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Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 131 punti base.
Il rendimento del decennale italiano è all1,22%.
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Borsa: Europa cauta, Londra teme Omicron
Parigi +0,04%, Francoforte +0,15%
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05 gennaio 2022
09:30
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Avvio cauto sui mercati azionari in Europa.
Milano è stabile, con l’indice Ftse Mib in rialzo dello 0,17%, Parigi apre poco sopra la parità (+0,04%), Francoforte in leggero rialzo (+0,15%) e Londra partita in parità scivola in calo dello 0,2 per cento.
La variante Omicron e nuove possibili restrizioni tornano a spaventare le Borse. Sul fronte macro la giornata prevede i prezzi al consumo in Italia e gli indici Pmi Markit dei servizi in Italia, Francia ed Eurozona. Nel pomeriggio sono attesi dagli Usa i dati sull’occupazione, le scorte di petrolio, il Pmi servizi e i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed.
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Borsa: Asia in calo, Tencent scatena vendite su tecnologici
Tokyo tiene (+0,10%) con auto e assicurazioni
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05 gennaio 2022
08:17
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Preoccupazioni sui tassi, misure anti virus nel Regno Unito, missili della Corea del Nord.
Ecco cosa sta muovendo i mercati che in Asia ritracciano, trainate al ribasso dai tecnologici.
Tencent (-4%) si disimpegna nel settore e innesca una valanga di ordini in vendita che trascinano l’Hang Seng Tech Index in calo fino al 4,2%, e l’indice Kosdaq, ad alto contenuto tecnologico, della Corea del Sud del 2%. Hong Kong sta cedendo l’1,22%, Shanghai ha chiuso in calo dell’1,07%, Shenzhen delll’1,75%. Fa eccezione Tokyo (+0,10% ) sostenuta dai titoli delle case automobilistiche e dagli assicurativi.
Al di fuori del contingente, con Omicron che sta rapidamente prendendo piede in Asia, aumentano i timori di ulteriori misure di restrizione, che potrebbero offuscare le prospettive del settore dei servizi e pesare sulle catene di approvvigionamento.
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Saldi:Confcommercio,oltre 6 italiani su 10 pronti a comprare
Budget fino 275 euro a famiglia. Metà acquisterà in negozio
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05 gennaio 2022
09:30
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Poco più di sei italiani su dieci (62,3%) approfitteranno dei saldi invernali per fare acquisti, un ‘rito’ che interessa oltre 15 milioni di famiglie che destineranno un budget di spesa complessivo fino a 275 euro, contro i 254 dell’anno scorso.
Tra gli articoli più richiesti, in testa alle preferenze, abbigliamento (93,4%) e calzature (84,1%), mentre a registrare i maggiori incrementi rispetto all’anno scorso sono articoli sportivi e accessori.
Tra i canali di acquisto, i negozi di fiducia si confermano al primo posto per la metà degli italiani, mentre l’online viene scelto dal 40% e prevalentemente per l’acquisto di articoli di moda. E’ quanto emerge dall’indagine sui saldi invernali 2022 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia.
Tuttavia, si rileva, l’incertezza dell’attuale fase economica si fa sentire trovando conferma nei comportamenti dei consumatori: infatti, tra chi non acquisterà in saldo (quasi il 40%) oltre la metà lo farà per risparmiare, mentre tra coloro che faranno acquisti aumenta la quota di chi spenderà come l’anno scorso (+4,1%).
Il 60% circa delle imprese del commercio al dettaglio ritiene che il numero dei clienti che entreranno in negozio per i saldi non sarà molto diverso da quello dello scorso anno. C’è però una piccola minoranza in cui prevale ancora un pessimismo diffuso sull’andamento degli affari. Infine per meglio affrontare l’emergenza Covid, il 42,7% delle imprese ha fatto ricorso anche all’e-commerce.
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Covid: calo prezzi tonno Tokyo, 129mila euro prima asta 2022
Per un pesce da 211 kg, è il terzo calo consecutivo
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TOKYO
05 gennaio 2022
09:47
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Sono ancora in calo, al mercato del pesce di Toyosu, i prezzi dei tonni, che nella tradizionale asta di inizio anno tenuta oggi a Tokyo hanno fatto registrare il terzo calo consecutivo: l’offerta più alta è stata infatti di 16,88 milioni di yen (circa 129mila euro) per un tonno pinna blu da 211 chili, una somma che può sembrare alta ma che in realtà è di gran lunga inferiore al record di 333,6 milioni di yen (oltre 2,5 milioni di euro) pagato nel 2019.

Il tonno è stato acquistato congiuntamente da un gestore di una catena di ristoranti internazionale e un commerciante all’ingrosso.
“Ho partecipato all’asta sperando di aggiudicarmi il tonno più caro, che è considerato di buon auspicio, e servirlo ai nostri clienti per rallegrare un po’ il loro anno a venire, anche se il nostro mondo rimane segnato dalla pandemia”, ha detto il capo chef della catena Akifumi Sakagami.
Il tonno verrà servito sia in Giappone sia nei ristoranti della società all’estero, tra cui Hawaii, New York e Los Angeles.
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Agenas, 13 regioni sale occupazione reparti, Val d’Aosta 47%
Occupazione intensive cresce in 6 regioni
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05 gennaio 2022
10:08
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A livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto nei reparti ospedalieri sale al 20% e, in 24 ore, cresce in 13 regioni, raggiungendo livelli più critici in Valle d’Aosta (47%), Calabria (32%), Liguria (31%) e Umbria (con +3% raggiunge il 27%).
A crescere sono anche: Abruzzo (al 16%), Campania (19%), Emilia Romagna (18%), Lazio(20%),Lombardia (22%), Piemonte (24%), Puglia (12%), Sicilia (24%), Toscana (16%).
Stabili oltre soglia del 15%: Basilicata (20%), Friuli (24%), Marche (23%), PA Bolzano (17%), Sicilia (24%),Veneto (20%). Il tasso è in calo nella PA Trento (al 19%) e Sardegna (9%). Questi i dati Agenas del 4 gennaio.
I posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19 restano al 15% a livello nazionale ma crescono in 6 regioni: Abruzzo (arrivando al 13%), Basilicata (4%), Lombardia (15%), PA di Bolzano (19%), Piemonte (19%) e in Valle d’Aosta (con un +3% arrivano al 12%). Stabile oltre la soglia del 10% in Calabria (15%), Emilia Romagna (15%), Lazio (17%), Liguria (21%), Marche (21%), PA di Trento (24%), Sicilia (13%), Toscana (15%), Umbria (12%), Veneto (19%). In calo in Campania (8%), Friuli (16%). E’ quanto emerge dal monitoraggio dell’Agenas, che confronta i dati del 4 gennaio con quelli del giorno precedente.
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Pennelli Cinghiale è marchio storico di interesse nazionale
Tra motivazioni Italianità, tradizione e legame con territorio
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05 gennaio 2022
10:40
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Italianità, tradizione e legame con il territorio: sono questi i tre elementi distintivi che hanno permesso a Pennelli Cinghiale, storico brand italiano, nato nel 1945 a Cicognara (Mantova), di essere incluso nel novero dei Marchi Storici di interesse nazionale.
Il logo distintivo del brand si accompagna a quello di “Marchio Storico”, creato da Ministero dello Sviluppo Economico nell’aprile del 2020.

Pennelli Cinghiale nei suoi 77 anni di vita non solo è cresciuta come azienda a conduzione familiare giunta alla terza generazione, ma ha ampliato e diversificato il suo portafoglio puntando su Ricerca & Sviluppo di alto profilo. Nel team alla guida dell’azienda, che mantiene salde le redini affidate dal nonno Alfredo Boldrini, il fondatore, ci sono le due nipoti Eleonora, ceo e Clio Calavalle, Digital marketing Manager e la mamma Catiuscia Boldrini, Presidente.
“Siamo profondamente orgogliosi di questa nuova attestazione”, afferma Eleonora Calavalle. “Il nostro percorso familiare e professionale ci ha visto sempre in prima linea nel mantenere alta la tradizione dei nostri prodotti rafforzando la nostra immagine di icona di un settore e di un distretto, valorizzando e innovando i nostri prodotti e le loro performance. Ma soprattutto, senza mai dimenticare il legame fortissimo e irrinunciabile con il luogo in cui siamo nati e le famiglie che lo abitano. Le prossime sfide che ci aspettano sono legate ad un export sempre più spinto e all’attenzione all’ambiente: saranno molte le novità che lanceremo in questo 2022”.
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Automobili: Deloitte, gli italiani la vogliono ecologica
L’83% degli italiani acquista ancora in concessionaria
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05 gennaio 2022
11:03
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Sette italiani su dieci pensano a un’auto ecologica per il proprio futuro secondo l’indagine Global Automotive Consumer Study 2022 di Deloitte.
Un dato tra i più alti a livello mondiale, con il 69% degli intervistati che si dichiara interessata verso la mobilità elettrica e ibrida, contro il 51% in Germania e al 31% negli Stati Uniti.

Se le auto ecologiche affascinano, gli italiani non sono disposti a spendere troppo per le tecnologie avanzate di sicurezza, con il 69% dei consumatori che non spenderebbe più di 450 euro per delle tecnologie sempre più innovative. Un dato quasi identico alla Germania (70%), ma ben superiore rispetto agli USA (56%) o alla Cina, dove solo il 31% dei consumatori rinuncerebbe alla sicurezza per risparmiare.
Se gli italiani guardano alle auto più innovative, dall’altra parte voglio affidarsi al canale più tradizionale per acquistarle. La quota di chi preferisce ancora acquistare un’auto esclusivamente di persona presso la concessionaria è dell’83% in Italia (in crescita rispetto al 78% dello scorso anno), seguita dal 78% in Germania e dal 75% negli Stati Uniti.
E parlando di tradizione, nei Paesi occidentali resta un must l’auto privata, preferita ai mezzi pubblici o condivisi dal 76% degli americani, dal 70% degli italiani e dal 67% dei tedeschi.
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Inflazione a dicembre sale a 3,9% top da 2008, +1,9% in 2021
Corre il carrello della spesa, +2,4%. Tasso acquisito 2022 +1,8%
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05 gennaio 2022
11:15
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Secondo le stime preliminari a dicembre 2021 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile, portando l’aumento dei prezzi tendenziale al 3,9% (dal +3,7% del mese precedente).
Lo rende noto l’Istat diffondendo le stime provvisorie.
Il tasso di aumento dei prezzi del 3,9% è il dato più alto da agosto 2008, quando l’inflazione era al 4,1%.
A dicembre accelerano in particolare i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”: i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona raddoppiano infatti la loro crescita da +1,2% di novembre a +2,4%. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto salgono da +3,7% a +4,0%.
In media, nel 2021 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,9% (-0,2% nel 2020). I prezzi tornano quindi a crescere “dopo la flessione del 2020 (-0,2%)”, registrando nel 2021 “l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%)”, evidenzia l’Istituto di statistica, sottolineando che “la ripresa dell’inflazione è essenzialmente trainata dai Beni energetici (+14,1%)”. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l'”inflazione di fondo”), i prezzi al consumo crescono dello 0,8% (+0,5% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici dello 0,7% (come nel 2020).
In base alle stime preliminari l’inflazione acquisita o trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è pari all’1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando l’andamento acquisito dei prezzi era al -0,1%.
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Secondo le stime preliminari a dicembre 2021 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile, portando il tasso di inflazione al +3,9% (dal +3,7% del mese precedente).
Lo rende noto l’Istat diffondendo le stime provvisorie.
Il tasso del +3,9% è il dato più alto da agosto 2008, quando l’inflazione era al +4,1%.
In media, nel 2021 i prezzi al consumo registrano una crescita pari a +1,9% (-0,2% nel 2020). Lo rileva l’Istat nella stima flash. I prezzi tornano quindi a crescere “dopo la flessione del 2020 (-0,2%)”, registrando nel 2021 “l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%)”, evidenzia l’Istituto di statistica, sottolineando che “la ripresa dell’inflazione è essenzialmente trainata dai Beni energetici (+14,1%)”. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l'”inflazione di fondo”), i prezzi al consumo crescono dello 0,8% (+0,5% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici dello 0,7% (come nel 2020).
Accelerano a dicembre i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”: i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona raddoppiano infatti la loro crescita da +1,2% di novembre a +2,4%. Lo rileva l’Istat diffondendo la stima preliminare dei prezzi al consumo a dicembre. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto invece accelerano da +3,7% a +4,0%.
L’inflazione al 3,9% determina una stangata media da +1.198 euro annui a famiglia. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi dall’Istat. “Siamo in presenza di una vera e propria emergenza prezzi in Italia, destinata purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi – afferma il presidente Carlo Rienzi – I numeri forniti oggi dall’Istat confermano l’allarme rincari lanciato a più riprese dal Codacons, e attestano come prezzi e tariffe siano schizzati alle stelle nell’ultimo periodo dell’anno”. “Complessivamente nel 2021 la famiglia “tipo” italiana, a causa del tasso di inflazione medio all’1,9% registrato lo scorso anno, ha dovuto sborsare 584 euro in più per l’aumento dei prezzi al dettaglio, con punte di +758 euro annui per un nucleo con due figli – prosegue Rienzi – Numeri destinati ad aggravarsi in considerazione dei rialzi delle bollette di luce e gas scattati l’1 gennaio, e che determineranno una ondata di rincari in tutti i settori. Una situazione che mette a serio rischio i consumi delle famiglie, che potrebbero crollare nel 2022 come conseguenza del caro-vita”.
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Brevetti:Unioncamere,+5,3% le innovazioni italiane in Europa
Da 2008 quasi 52mila. Prete, Paese ha capacità importante
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05 gennaio 2022
12:23
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L’Italia innovativa, quella che fa ricerca e produce brevetti a livello europeo, sta crescendo.

Sono 4.465 le domande di brevetto italiane pubblicate dall’European Patent Office (EPO) nel 2020, il 5,3% in più dell’anno precedente.
E’ quanto emerge dall’analisi effettuata da Unioncamere-Dintec. Dal 2008 le invenzioni italiane protette a livello europeo sono state quasi 52mila e per quasi l’80% si devono a soggetti (imprese, enti di ricerca e persone fisiche) residenti nelle regioni settentrionali.
“I dati sui brevetti italiani in Europa – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete – dimostrano che il nostro Paese ha una capacità di innovazione importante non solo nei settori ad alta intensità di conoscenza ma anche in quelli tipici dell’Italian style”.
I campi delle “necessità umane” e delle “tecniche industriali e trasporti” assorbono più della metà della capacità innovativa made in Italy. Nel primo rientrano i brevetti relativi ad ambiti diversi di attività: dall’agricoltura all’abbigliamento, passando per il tabacco e lo sport; il secondo ha a che fare, invece, con le tecnologie della manifattura e dell’automotive.
Rispetto al 2019, gli incrementi maggiori riguardano soprattutto alcuni settori che rendono l’Italia famosa nel mondo: +53% per le innovazioni riguardanti i prodotti tessili e la carta (passati da 75 a 114) e +10%, appunto, per le “necessità umane” (935 i brevetti pubblicati nel 2019, 1.033 quelli del 2020).
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Feltrinelli: Alessandra Carra nuova a.d del gruppo
Decisione del cda della Holding Effe 2005
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05 gennaio 2022
12:28
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Alessandra Carra è la nuova amministratrice delegata del Gruppo Feltrinelli, sulla base della delibera del Consiglio di amministrazione della Holding Effe 2005.

Dopo aver iniziato la sua carriera nella società di consulenza strategica McKinsey a Milano, negli ultimi sette anni Alessandra Carra ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Agnona, parte del gruppo Ermenegildo Zegna.
Prima di allora è stata per tre anni Presidente e a.d di Emilio Pucci – Gruppo Lvmh, e per otto anni Senior Vice President Luxury Brands Europa e ceo South Europe di Ralph Lauren.
“Sono onorata di entrare a far parte del Gruppo Feltrinelli.
Intendo mettere al servizio di Feltrinelli la mia esperienza nel lavoro strategico sulla marca e nella relazione con il pubblico, contribuendo ad alimentare una dimensione multicanale e digitale di una storia davvero unica” dichiara Alessandra Carra.
“Rivolgo ad Alessandra il mio più caloroso benvenuto, certo che la sua decennale esperienza in settori e mercati molto competitivi potrà portare impulso e prospettive inedite allo sviluppo futuro del nostro gruppo”, commenta il Presidente Carlo Feltrinelli.
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Borsa: Milano tiene (+0,3%) con Europa, fiacca Enel
Corre Iveco, bene Pirelli e Tim. Spread calmo a quota 131
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05 gennaio 2022
12:44
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I mercati azionari del Vecchio continente vedono la boa di metà giornata confermandosi in genere poco sopra la parità: Francoforte è la Borsa migliore con un aumento dello 0,6%, seguita da Parigi che sale di mezzo punto percentuale, con Milano in crescita dello 0,3% nell’indice Ftse Mib.
Londra è in aumento dello 0,2%, mentre Amsterdam e Madrid si muovono attorno alla parità.

In Piazza Affari, che guarda anche allo spread Btp-Bund stabile a quota 131 con il rendimento del prodotto del Tesoro all’1,22%, resta sugli scudi Iveco, che corre del 6% a 11,4 euro dopo il finanziamento da 1,9 miliardi siglato con un pool di banche.
Sempre molto bene Pirelli (+3,5%) anche su un report di JpMorgan, con Tim che resta chiaramente positiva in rialzo di due punti percentuali a quota 0,45. Tra i titoli principali del listino milanese il più fiacco si conferma Enel, in calo dello 0,8% a 7,1 euro.
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Consumi: previsioni Coop 2022, rischio prezzi, atteso +2,9%
Emergenza carrello della spesa, rialzo prezzi superiore al 3,5%
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05 gennaio 2022
12:48
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Consumi degli italiani “ostaggio” del surriscaldamento dei prezzi che nel 2022 dovrebbero segnare una crescita del 2,9%.
Ma l’epicentro riguarderà il carrello della spesa con una stima di incremento medio dei prezzi alimentari superiore ai 3,5 punti percentuali.
È la fotografia degli italiani che si affacciano al 2022 scattata dalle due survey dell’Ufficio Studi Coop condotte a dicembre 2021 su consumatori e manager, in collaborazione con Nomisma. La dinamica inflattiva, insieme all’affanno del mercato del lavoro e alle incertezze della pandemia, “tiene in ostaggio i consumi delle famiglie e costringe il budget nei confini delle spese obbligate, utenze e salute, soprattutto”, si legge nel report .
Ma la vera “emergenza” riguarda il carrello della spesa con i manager della filiera alimentare che stimano un incremento medio dei prezzi superiore ai 3,5 punti percentuali. “Tra promozioni, ricerca di punti vendita e canali più convenienti e riduzione degli sprechi molti italiani fronteggeranno il carovita con un diffuso downgrading del carrello, soprattutto al Sud e nella lower class , segnando peraltro una nuova ancora più consistente divaricazione dei consumi rispetto ai ceti più abbienti” viene spiegato nel rapporto in cui si rileva che per contrastare l’ondata inflattiva, il 63% dei manager chiede una riduzione del cuneo fiscale (secondo il 71% dei manager) o una indicizzazione dei salari al costo della vita (47%) ma anche una riduzione selettiva dell’Iva (47%) magari sui beni sostenibili.

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