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DALLE 09:33 ALLE 12:15

DI LUNEDì 14 GENNAIO 2019

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Iran: aereo contro muro aeroporto, 15 morti
Soltanto una delle persone a bordo è sopravvissuta

14 January 201909:33

Almeno 15 persone sono morte a causa dell’incidente aereo nell’aeroporto Fath di Karaj, non lontano da Teheran: solo un membro dell’equipaggio del Boeing 707 cargo che ha sfondato il muro di cinta dello scalo e si è schiantato contro alcuni palazzi residenziali incendiandosi è sopravvissuto. Lo ha detto il portavoce del dipartimento per le emergenze, Mojtaba Khaledi. Non si hanno notizie di eventuali vittime nella zona residenziale colpita. L’aereo trasportava carne e secondo Farsnews apparteneva all’esercito iraniano.    iI pilota del Boeing è atterrato nell’aeroporto sbagliato ed ha perso il controllo del velivolo. Lo ha reso noto il capo del dipartimento delle emergenze, Pirhossein Kolivand. L’aereo era partito da Bişkek, la capitale del Kirghizistan, ed era diretto all’aeroporto di Payam, una città a sudovest di Karaj, circa 35 km da Tehran.

Aereo Indonesia, ritrovato registratoreScoperti anche resti delle 189 vittime

GIACARTA14 gennaio 201909:33

– I sommozzatori della Marina indonesiana hanno localizzato il registratore di cabina del volo della Lion Air che si è schiantato nel Mar di Giava a ottobre scorso uccidendo tutte le 189 persone a bordo. Lo rendono noto le autorità.
Il viceministro Ridwan Djamaluddin ha aggiunto che sul fondale marino sono stati scoperti anche resti delle vittime.
“Stamattina abbiamo ricevuto la conferma dal presidente della commissione nazionale per la sicurezza dei trasporti”, ha affermato. Usando apparecchiature ad alta tecnologia, i sub hanno trovato il registratore vocale sotto 8 metri di sabbia. Il Boeing 737 si era inabissato per 30 metri sotto il livello del mare pochi minuti dopo il decollo da Giacarta. Il registratore dati dell’abitacolo era stato recuperato pochi giorni dopo l’incidente e mostrò che l’indicatore della velocità del jet non funzionava correttamente negli ultimi 4 voli. Se il registratore vocale non fosse danneggiato, potrebbe fornire preziose informazioni aggiuntive agli investigatori.
May, ora più probabile Gb non lasci l’UePiuttosto che il Paese abbandoni l’Unione senza un accordo

14 gennaio 201911:02

– Se il Parlamento non approverà il piano concordato con Bruxelles è probabile che la Brexit non si farà affatto perche’ i parlamentari britannici sono adesso più propensi a bloccarla piuttosto che abbandonare la Ue senza un accordo: è il messaggio che la premier britannica Theresa May porterà oggi agli operai di una fabbrica di Stoke-on-Trent, dove terrà un ultimo discorso prima del fatidico voto di domani ai Comuni. Secondo quanto riportano i media britannici, May dirà inoltre che una bocciatura del piano distruggerebbe la fiducia nella politica: “Chiedo ai parlamentari di valutare le conseguenze delle loro azioni sulla fiducia del popolo britannico nella nostra democrazia”, sosterrà la premier, secondo quanto riporta il Guardian. Come è noto, il leader del Labour Jeremy Corbyn ha detto che il suo partito voterà contro il piano della May e avvierà le procedure per elezioni anticipate se l’accordo verrà bocciato domani.
Yemen: accordo Pompeo-Salman su treguaLo riferisce l’ambasciata americana a Riad

BEIRUT14 gennaio 201911:17

– Gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita si sono accordati per continuare ad applicare i termini della tregua siglata in Svezia tra insorti yemeniti e forze lealiste filo-saudite. Lo riferisce l’ambasciata americana a Riad sul suo profilo Twitter dopo l’incontro avvenuto nelle ultime ore nella capitale saudita tra il principe ereditario Muhammad ben Salman e il segretario di Stato Usa Mike Pompeo. In un comunicato, l’ambasciata afferma che i Pompeo e ben Salman si sono trovati d’accordo nel proseguire gli sforzi per una soluzione politica del conflitto in Yemen e per continuare il disimpegno di truppe dal porto conteso di Hudayda, sul Mar Rosso, dove transita circa l’80% degli aiuti umanitari Onu destinati al paese in guerra.
Gaza: morto 14enne ferito venerdìMinistero sanità, colpito alla testa

14 gennaio 201911:21

– TEL AVIV

– Un palestinese di 14 anni ferito negli scontri con l’esercito israeliano venerdì scorso lungo la barriera difensiva con lo stato ebraico, è morto in ospedale. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità di Gaza, riferito da fonti locali.
Abdelraouf Salhah – questo il nome del ragazzo – era stato ferito alla testa. Nella stessa giornata – che aveva registrato, per l’esercito israeliano, diverse sfondamenti della barriera difensiva con infiltrazioni dei dimostranti in territorio dello stato ebraico – era stata colpita a morte anche una manifestante di 43 anni.
May, Brexit o sarà catastrofe democraziaPremier alza toni, poi va ai Comuni per rassicurare su backstop

LONDRA14 gennaio 201911:37

– “Abbiamo il dovere di attuare” la Brexit” o sarà “catastrofico” per la democrazia. Theresa May alza ancora i toni alla vigilia del voto dei Comuni sulla ratifica del suo accordo di divorzio con Bruxelles. “Cosa diremmo se avesse vinto Remain e il Parlamento cercasse di portare fuori il Regno Unito dall’Ue?”, si domanda la premier Tory in un discorso a Stoke-on-Trent, roccaforte pro-Leave al referendum del 2016. “La fiducia del popolo nel processo democratico e nei politici subirebbe un danno catastrofico.
Ue-19: industria a novembre -1,7%Record in Irlanda (-7,5%), male Germania (-1,9%), Italia -1,6%

BRUXELLES14 gennaio 201911:38

Crollo della produzione industriale europea a novembre rispetto a ottobre: nella zona euro è scesa dell’1,7%, nella Ue-28 dell’1,3%. Lo comunica Eurostat. A ottobre era aumentata di 0,1% in entrambe le aree.
Su base annuale è crollata del 3,3% nell’area euro e del 2,2% nella Ue-28. Il calo più ampio si registra in Irlanda (-7,5%), Portogallo (-2,5%), Germania e Lituania (-1,9%). In Italia confermato il calo di 1,6%, dato già pubblicato dall’Istat venerdì scorso.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 06:20 ALLE 10:42

DI MARTEDì 18 DICEMBRE 2018

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Xi: ora nuovo miracolo economico cinese
“Impressioneremo il mondo, nessuno può dirci cosa fare”
PECHINO18 dicembre 2018, 06:20
Il presidente cinese Xi Jinping promette “un nuovo miracolo, persino più grande, che impressionerà il mondo”.
Commemorando i 40 anni d’apertura e riforme alla base del “miracolo” utile a sollevare dalla povertà 740 milioni di persone e portare Pechino al ruolo di seconda economia mondiale, Xi ha ricordato che “con una civilizzazione di oltre 5.000 anni “nessuno può dire alla Cina quello che deve o non deve fare”.
Avanti con apertura e riforme, no a “egemonia” e a “crescita a spesa di altre nazioni o rinuncia al nostro passo”.

Nuova Zelanda: uccise 50 mila mucche
Altrettante aspetta la stessa sorte, per eliminare micoplasma

SYDNEY

18 dicembre 201808:15

– Oltre 50 mila mucche sono state uccise e altre 50 mila attendono la stessa sorte, nel tentativo della Nuova Zelanda di diventare il primo paese al mondo a debellare la malattia bovina Mycoplasma bovis, una condizione che causa aborti e polmonite, anche se non presenta rischi agli esseri umani e alla sicurezza del latte e della carne. Dovendo affrontare un numero crescente di casi sospetti in allevamenti attorno al Paese, il governo ha voluto tentare quello in cui che nessun altro paese è riuscito: un’eliminazione di massa parzialmente finanziata con denaro pubblico.
Il piano sembra stia funzionando. “In questa fase abbiamo fiducia che l’approccio adottato per eliminare la malattia sia quello giusto e restiamo impegnati a continuare”, ha detto la prima ministra Jacinda Ardern. Secondo un gruppo di consulenza tecnica, “è stato compiuto un progresso sostanziale” da quando è stato avviato il provvedimento lo scorso maggio e il piano di eliminazione è considerato fattibile.
Yemen: la tregua a Hudayda reggeMedia locali descrivono una situazione di calma tesa

BEIRUT18 dicembre 201810:21

– E’ una calma tesa quella che si respira a Hudayda, porto yemenita sul Mar Rosso, teatro da stanotte di una tregua tra forze lealiste filo-saudite e insorti Huthi considerati vicini all’Iran. Lo riferiscono fonti sul terreno citate da media panarabi.       [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 19:38 DI GIOVEDì 22 NOVEMBRE 2018

ALLE 09:27 DI VENERDì 23 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

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May, stop a Brexit sarebbe tradimento
Premier conclude dibattito su intesa raggiunta con Bruxelles

Yemen: missili Huthi verso A.SauditaLo riferisce tv panaraba vicina all’ Iran

Russia, rapper rischia il carcereCantava in strada nonostante divieto, ‘canzoni estremiste’

Scozia, donna accoltellata in ospedaleAggressione riconducibile a motivi personali

Sfregia ex con acido, fermato a TenerifeMedia spagnoli: ‘La donna con prognosi grave, già dimessa’

Usa: uccisa per caso mentre guarda la tvLa 13enne aveva vinto un premio per tema contro violenza armi

Liberate 40 schiave sessuali in ColombiaDonne venezuelane costrette a prostituirsi per emigrare

Premier spagnolo Sanchez è a CubaPrima visita di un capo di governo di Madrid da 32 anni

Pakistan: assalto al consolato cineseA Karachi, uccisi due poliziotti e i tre terroristi

Pakistan: bomba al mercato, 25 mortiE oltre 30 feriti nel nord-ovest, vittime di minoranza sciita

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L’ARTICOLO

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LONDRA

– Se il Parlamento britannico “tentasse di fermare la Brexit” sarebbe “un tradimento della fiducia” di quegli elettori a cui le stesse Camere avevano affidato la decisione sull’uscita dall’Ue con il referendum del 2016. Così Theresa May alla fine del botta e risposta ai Comuni seguito alla sua dichiarazione relativa all’accordo raggiunto con Bruxelles sul divorzio dall’Unione e sulla dichiarazione politica sulle relazioni future. Un accordo che la premier Tory ha sfidato a ratificare nel nome “dell’interesse nazionale”.
– BEIRUT

– Gli insorti yemeniti Huthi hanno lanciato nelle ultime ore quattro missili balistici contro obiettivi militari sauditi nella regione sud dell’Arabia Saudita, al confine con lo Yemen. Lo riferisce la tv panaraba al Mayadin, vicina all’Iran, secondo cui i quattro missili sono stati sparati contro la regione saudita di Asir. Qui sono assembrate forze militari della Coalizione araba a guida saudita e forze lealiste yemenite, fedeli al presidente Abed Rabbo Mansur Hadi, sostenuto da Riad. L’Iran è indicato da più parti come il sostenitore principale degli insorti Huthi e come fornitore di tecnologia e materiale per la costruzione di missili balistici di tipo ‘Zilzal’ usati dagli insorti per colpire obiettivi militari e civili sauditi.
– MOSCA

– Il rapper russo Husky rischia fino a 15 giorni di carcere per essersi esibito in strada a Krasnodar, in Russia meridionale, dopo che le autorità avevano vietato un suo concerto ravvisando elementi di “estremismo” nelle sue canzoni, che spesso prendono di mira la brutalità della polizia.
Il 25enne Husky, molto popolare in Russia, ha quindi cantato per strada, su un’auto, circondato dai suoi fan.

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LONDRA

– Momenti di paura oggi in un ospedale della Scozia sudoccidentale dove una donna è stata accoltellata in un episodio che sembra riconducibile a un’aggressione per motivi personali. Lo riferisce l’agenzia britannica Pa, citando fonti della polizia locale. L’episodio è avvenuto nell’Ailsa Hospital, nella contea del North Ayrshire, dove la donna è stata subito soccorsa ed è attualmente ricoverata. La polizia è intervenuta bloccando gli ingressi del nosocomio e avviando una ‘caccia all’uomo’ anche nella zona circostante alla ricerca della persona responsabile dell’attacco, ma al momento non risultano conferme d’un eventuale arresto.
– Un italiano è stato arrestato ieri dalla polizia spagnola con l’accusa di aver lanciato dell’acido sul volto della sua ex fidanzata di 25 anni, martedì sera a Tenerife. Lo riferisce El Mundo, precisando che l’uomo è stato fermato all’aeroporto di Tenerife mentre tentava di prendere un aereo per tornare in Italia. Ad identificarlo sarebbe stata la vittima che, ricoverata con prognosi grave, è stata poi dimessa.
L’uomo era arrivato sull’isola da pochi giorni insieme a un’altra donna. L’aggressione è avvenuta martedì sera dopo le 21.30 in una caffetteria di La Cuesta, vicino a La Laguna, aggiunge la radio tv locale. Nei pressi c’era una pattuglia della polizia locale che ha ricevuto l’allarme lanciato da una casa vicina. La vittima è stata poi portata in ambulanza all’ospedale universitario delle Canarie dove ha passato la notte. Secondo alcune ricostruzioni, la donna aveva ricevuto diversi messaggi minacciosi dal suo ex in Italia.
– WASHINGTON

– Due anni fa era stata premiata per un tema in cui denunciava la violenza delle armi da fuoco che ogni anno in America fa molte vittime anche tra i bambini. La sua vita e’ stata spezzata due sere fa, a 13 anni, da un proiettile vagante che ha infranto i vetri della finestra della sua cameretta e l’ha colpita ad un fianco. E’ la storia di Sandra Parks, ragazzina afroamericana di Milwaukee, in Wisconsin, che in queste ore sta commuovendo un intero Paese.
“Mamma, mi hanno sparato…”, sono state le ultime parole di Sara che ha avuto la forza di arrivare nel soggiorno di casa prima di accasciarsi a terra.
Due balordi con precedenti penali per furto di armi sono stati arrestati: entrambi sono stati trovati in possesso di almeno tre fucili semiautomatici AK-47.

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BOGOTA’

– Oltre 40 donne venezuelane sono state sottratte in Colombia ad un giro di ‘schiavitù sessuale del 21/o secolo’, lo hanno definito le autorità, in cui le migranti erano tenute prigioniere e costrette a prostituirsi.
La rete di trafficanti rapiva le donne nella città di frontiera di Cucuta e le portava nella capitale Bogotà, dove venivano loro sequestrati i documenti. Le donne venivano poi costrette a prostituirsi per 20 giorni quale ‘compenso’ per il trasporto. Il procuratore capo Nestor Martinez ha detto che alle donne erano concessi solo 15 minuti di riposo al giorno, e venivano multate se non tornavano subito al ‘lavoro’. I capi della banda di schiavisti avevano anche ingaggiato un presunto dottore per praticare aborti sulle donne che rimanevano incinte.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per l’aumento del traffico di esseri umani collegato all’aumento dell’emigrazione dal Venezuela.
– L’AVANA

– Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, è giunto oggi a L’Avana per una visita ufficiale con forte connotazione economica, ma che sul piano politico significa la riapertura di contatti ad alto livello e la possibilità che l’isola possa essere visitata in un futuro non lontano dallo stesso re di Spagna, Felipe VI.
Una fonte cubana ha voluto precisare all’arrivo del leader spagnolo che “questa è la prima visita di carattere ufficiale di Sánchez nell’isola, ed anche la prima di un presidente del govderno spagnolo a Cuba da quella realizzata da Felipe González nel 1986”. In prima pagina, anche se non a caratteri di scatola, il quotidiano ufficiale ‘Granma’ ha annunciato che “l’illustre visitatore” si intratterrà, fra gli altri, con il presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Per quanto riguarda il programma di Sánchez, non esistono informazioni su suoi possibili incontri con oppositori cubani che il governo ufficialmente non riconosce e considera “mercenari degli Stati Uniti”.
– I separatisti dell’Esercito di liberazione del Baluchistan hanno rivendicato un assalto di stamane al consolato cinese di Karachi, in Pakistan. Il gruppo ha diffuso le foto di tre miliziani su Twitter.
Durante l’attacco sono morti due poliziotti e i tre assalitori, hanno riferito le forze dell’ordine, chiarendo che i membri del consolato sono al sicuro.
I terroristi sono arrivati al consolato a bordo di un’auto ed hanno iniziato a sparare contro il personale della sicurezza, ma non sono riusciti a raggiungere il compound degli uffici dei diplomatici e dello staff, e tutti i cittadini cinesi sono salvi, ha riferito il capo delle operazioni.
– ISLAMABAD

– Una bomba è esplosa oggi in un mercato all’aperto nel nord-ovest del Pakistan, provocando almeno 25 morti e 35 feriti. Lo hanno riferito fonti mediche e di polizia, che temono che il bilancio possa ancora aggravarsi.
L’attacco è stato compiuto nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, al confine con l’Afghanistan, in un momento in cui il bazar era pieno di gente. Una fonte di polizia ha reso noto che la maggior parte delle vittime sono della minoranza sciita.
La potente bomba è esplosa in un mercato di generi alimentari all’aperto nella regione di Orakzai, che negli ultimi anni è stata teatro di diversi attacchi di estremisti sunniti contro la minoranza sciita.   [print-me title=”STAMPA”]

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YEMEN: COLLOQUI PACE IN SVEZIA

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YEMEN: COLLOQUI PACE IN SVEZIA

AGGIORNAMENTO DELLE 06:01

DI SABATO 17 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

YEMEN: COLLOQUI PACE IN SVEZIA

Yemen verso colloqui di pace in Svezia
Accordo tra governo riconosciuto e ribelli Houthi

YEMEN: COLLOQUI PACE IN SVEZIA

MONDO/ULTIM’ORA

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3L’ARTICOLO

YEMEN: COLLOQUI PACE IN SVEZIA

NEW YORK

– L’inviato dell’ Onu nello Yemen, Martin Griffiths, ha annunciato che il governo dello Yemen e i ribelli sciiti Houthi hanno raggiunto un accordo per avviare colloqui di pace in Svezia, finalizzati a porre fine alla guerra in atto da tre anni che ha gettato il più povero tra i Paesi arabi in un disastro umanitario. Griffiths ha detto al Consiglio di sicurezza che conta di portare le parti al tavolo “presto” e che questo è “un momento cruciale per lo Yemen”. Il popolo yemenita – ha aggiunto – “vuole disperatamente una soluzione politica ad una guerra di cui è la principale vittima”. Secondo l’inviato il governo dello Yemen e gli Houthi stanno per concludere un accordo per lo scambio di prigionieri e detenuti. Una coalizione a guida saudita alleata con il governo combatte contro gli Houthi dal 2015 e nel conflitto sono morte oltre 10 mila persone.   [print-me title=”STAMPA”]