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Ultimo aggiornamento 31 Luglio, 2020, 04:51:13 di Maurizio Barra

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DALLE 10:51 DI GIOVEDì 30 LUGLIO 2020

ALLE 04:51 DI VENERDì 31 LUGLIO 2020

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Borsa: Europa in rosso con il crollo Pil Germania
Su listini pesano banche e auto. Euro in calo su dollaro
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30 luglio 2020
10:51
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Borse europee in rosso dopo il crollo record del Pil della Germania ed in vista dei dati in arrivo dagli Stati Uniti. Tra gli investitori permangono le preoccupazioni per una nuova ondata di contagi da coronavirus. I listini del Vecchio continente sono appesantiti dalle perdite della finanza, delle auto e delle Tlc. In calo l’euro sul dollaro a 1,1744 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,8%. In rosso Francoforte (-1,9%), Madrid (-1,4%), Londra (-1,2%) e Parigi (-0,7%). Nel settore finanziario soffrono le banche con Banco Bilbao (-6%), Hsbc (-2,8%), Banco Santander (-2,6%), Credit Agricole (-2,4%) Male anche le auto (-3%) con Volkswagen (-5%), dopo i conti in rosso, Perugeto (-3,6%) e Renault (-2,6%). Male anche le Tlc con Telefonica (-4%), Orange (-3,7%) e Iliad e Vodafone (-2,1%).
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Borsa: Europa rallenta ancora, Milano -2,2%
Francoforte (-2,4%), Londra (-1,7%) e Parigi (-1,2%)
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30 luglio 2020
11:32
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Le Borse Europee rallentano ancora, dopo il crollo del Pil della Germania. Milano cede il 2,2%, Francoforte (2,4%), Madrid (-2%), Londra (-1,7%), Parigi (-1,2%).
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Demanio e Cdp insieme per valorizzare patrimonio pubblico
Siglato accordo di collaborazione
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30 luglio 2020
11:44
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L’Agenzia del Demanio e Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto un accordo di collaborazione strutturata e continuativa finalizzata a realizzare iniziative di sviluppo e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
L’obiettivo dell’accordo è quello di individuare e implementare progetti strategici di rigenerazione immobiliare urbana su tutto il territorio nazionale.
L’intesa prevede che venga istituito un Tavolo Tecnico tra le due Istituzioni per coordinare e promuovere l’interlocuzione con tutti gli enti territoriali. Attraverso l’attività di scouting prevista dal Protocollo saranno individuati gli immobili pubblici su cui avviare i progetti di valorizzazione.
L’accordo è stato firmato dal direttore dell’Agenzia del Demanio Antonio Agostini e dall’amministratore delegato di CDP Fabrizio Palermo.
“Questa intesa – dichiara il direttore Antonio Agostini – sancisce un lavoro sinergico che l’Agenzia e Cdp portano avanti da tempo. In questa crisi straordinaria che sta attraversando il nostro Paese, l’Agenzia del Demanio sente fortemente la responsabilità di ottimizzare l’uso del patrimonio immobiliare pubblico che deve essere messo al servizio della collettività per creare sviluppo economico e sociale sul territorio. Per avviare e dare gambe ai progetti di valorizzazione sugli immobili pubblici, CDP è per noi un partner imprescindibile”.
“L’intesa siglata con l’Agenzia del Demanio testimonia il nostro impegno congiunto a favore del territorio, sempre più in un’ottica di sistema”, afferma l’Amministratore delegato di CDP Fabrizio Palermo . “L’intesa consolida inoltre il legame tra le amministrazioni pubbliche e CDP che, in questi anni, oltre ad aver sviluppato elevate competenze manageriali nella valorizzazione di aree dismesse, ha avviato numerosi progetti sul territorio, anche grazie ai Protocolli di collaborazione firmati con le Città metropolitane su ambiti che vanno dalla finanza locale alla rigenerazione urbana e alle infrastrutture”.
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Lavoro: sondaggio Swg, il 51% dei lavoratori teme licenziamenti
revale la percezione del rischio occupazionale, dopo la crisi innescata dalla pandemia da Covid-19.
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30 luglio 2020
14:12
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Prevale la percezione del rischio occupazionale, dopo la crisi innescata dalla pandemia da Covid-19. Il 51% dei lavoratori teme possano esserci licenziamenti.
E’ quanto emerge dal report Swg sulle aspettative relative all’occupazione, sulla base dell’ultima rilevazione condotta a fine luglio su un campione rappresentativo della popolazione. Pensando all’attuale situazione lavorativa, la maggioranza si è infatti detta d’accordo con l’affermazione secondo cui è probabile la perdita di posti di lavoro, contro un 49% che invece ritiene che non sia probabile.
Secondo l’ultima l’analisi dettagliata, il 2% afferma di aver già perso il posto di lavoro, il 17% teme di perdere il proprio e per il 32% è probabile che nella realtà in cui lavora (azienda o ente) ci saranno licenziamenti, anche se non pensa di essere coinvolto in prima persona. Per il 49%, invece, la propria azienda/ente è solida e non c’è rischio di licenziamenti.
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Le aspettative cambiano a seconda degli elettori. Gli elettori del Pd appaiono più ottimisti: il 45% crede alla proroga dello stop ai licenziamenti (al momento bloccati fino al 17 agosto) e solo il 14% pensa che ci sarà un rialzo della disoccupazione. All’opposto i più scettici risultano essere gli elettori di Fratelli d’Italia: tra loro solo il 22% crede alla proroga della ‘moratoria’, mentre il 60% si aspetta un aumento della disoccupazione. Tra questi ultimi, inoltre, il 47% pensa che ci saranno più di 500 mila nuovi disoccupati con un’eventuale aggravarsi della crisi economica in autunno; al contrario, la percentuale si ferma al 5% tra gli elettori M5s.
Tra i settori maggiormente a rischio, sempre secondo il report, in testa ci sono la ristorazione e il turismo, seguiti dal piccolo commercio e dalle Pmi; la grande distribuzione e le aziende che offrono i servizi digitali sono invece viste come i comparti meno esposti alla crisi occupazionale.
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Bce: disoccupazione Italia al 25% con Cig a zero ore
Calo epocale produzione Eurozona, segnali ripresa fra incertezze
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30 luglio 2020
14:36
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“Il numero di lavoratori in regime di riduzione dell’orario di lavoro è senza precedenti nei vari paesi dell’area dell’euro” e in Italia “le stime preliminari”, ricavate dalle richieste delle imprese, parlano di “8,1 milioni” di lavoratori (42% dei dipendenti)”, che hanno avuto accesso alla Cig. “Se si fosse tenuto conto del numero dei lavoratori in regime di riduzione dell’orario di lavoro e temporaneamente licenziati, il tasso di disoccupazione dell’area dell’euro avrebbe di fatto raggiunto livelli molto più elevati di quelli attuali” si legge nel bollettino economico della Bce. Che stima, per l’Italia, un tasso di disoccupazione a ridosso del 25% includendo i lavoratori in Cig a zero ore, calcolati nella “metà dei lavoratori in regime di riduzione oraria”.
La Bce nel bollettino parla di una “riduzione epocale” della produzione dell’Eurozona nel secondo trimestre, confermando segnali di ripresa fra incertezze elevate: pertanto l’Eurotower resta pronta ad agire nuovamente se necessario.
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Pil Usa crolla nel secondo trimestre, -32,9%
Ma dato migliore delle attese degli analisti
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NEW YORK
30 luglio 2020
14:36
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L’economia americana si e’ contratta nel secondo trimestre del 32,9% . Si tratta di un crollo record, anche se migliore delle attese degli analisti che scommettevano su -34,5%.
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Borsa: Milano -2,4% dopo pil Usa, male Eni e Unicredit
Vendite su Generali e Mediobanca, giù Fca, tengono Cnh e Nexi
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30 luglio 2020
14:57
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Piazza Affari prosegue pesante, anche se sopra i minimi di seduta, dopo i dati del Pil americano del secondo trimestre, crollato del 32,9%, e quello tedesco sceso del 10,1%. Continuano a faticare anche Francoforte (-2,4%), Londra (-1,7%) e Parigi (-1,3%), con gli investitori preoccupati per l’andamento dell’epidemia di coronavirus e dei suoi impatti sull’economia, i cui rischi sono stati ricordati sia dalla Fed che dalla Bce. Sul Ftse Mib (-2,4%) pesa il tonfo di Eni (-5,4%), assieme a quello dei bancari Unicredit (-5%, in asta di volatilità) e Banco Bpm (-4,2%), che scontano le vendite sul settore scatenate da Lloyds e Bbva. In una giornata ricca di conti soffrono Generali (-3,9%), Mediobanca (-3,8%), giù anche Fineco (-4%) e Saipem (-3,9%) . Fca (-3,7%) risente dei pessimi risultati di Renault e Vokswagen. In controtendenza Cnh (+0,8%) e Nexi (+0,1%) in scia alle trimestrali.
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Expo Dubai: Glisenti,padiglione Italia modello sostenibilità
Un hub digitale che ‘parla ed ascolta’ con il resto del mondo
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30 luglio 2020
15:49
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Dopo la pandemia il progetto per la realizzazione del padiglione italiano ad Expo Dubai “assume un significato ulteriore”: quello che “realizzeremo, con il contributo di varie aziende italiane, sarà in chiave di totale sostenibilità, riciclabilità, innovazione e digitalizzazione”.
Così il Commissario generale per la partecipazione dell’Italia alla manifestazione, Paolo Glisenti, il primo di una serie di appuntamenti, in collaborazione con il commissariato, dedicati all’evento che prenderà il via nell’ottobre del 2021.
Il padiglione vuole essere “oggi, ancor più che prima della pandemia, il modello, il prototipo, per uno sviluppo urbanistico nuovo””, spiega Glisenti che rileva come ci siano quasi 50 aziende coinvolte “che stanno fornendo materiali di tutti i tipi”. Il padiglione inoltre sarà poi completamente digitalizzato: “un vero hub innovativo”, che “parla con il resto del mondo”, sottolinea i commissario. Un evento fruibile anche virtualmente, con strumenti di sempre maggiore attualità nell’era del post-Covid.
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Borsa: Europa scivola con Wall Street, Francoforte -4%
Pesa crollo Pil Germania e Usa, effetto semestrali
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30 luglio 2020
16:36
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Borse europee sotto tensione sulla scia di Wall Street dopo il crollo del Pil tedesco (-10,1%), peggiore delle stime, e di quello Usa (-32,9%) anche se in questo caso migliore delle previsioni.
Francoforte (-4,06%) è la peggiore dietro a Milano (-3,79%), Madrid (-3,5%), Londra (-3%) e Parigi (-2,7%). Pesano le semestrali di Eni (-7,41%), riammessa dopo un congelamento al ribasso, così come Generali (-5,59%). Giù anche Cnh (-1,79% ed Fca (-4,34%), che si prepara a presentare i conti domani dopo che lo ha fatto oggi Renault (-8,3%). Hanno diffuso i conti anche Shell (-5,35%), Total (-1,79%) e Volkswagen (-7,24%).
Sotto pressione in campo assicurativo Allianz (-5%), Zurich (-4%) e Axa (-5,2%). Tra i bancari scivolano Unicredit (-5,99%), Intesa (-4,12%), Banco Bpm (-6%) insieme a Bbva (-9,7%), Santander (-5,8%) ed Hsbc (-4,9%).
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Borsa: Europa sotto pressione nel finale, Milano -3,4%
Tempesta perfetta tra Pil Germania, Pil Usa e trimestrali
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30 luglio 2020
17:30
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Borse europee sotto pressione nel finale con Wall Street negativa nel giorno in cui Germania e Stati Uniti hanno diffuso il Pil trimestrale, creando una vera e propria tempesta perfetta insieme a molte trimestrali.
Francoforte (-3,78%) è la peggiore dietro a Milano (-3,47%), Madrid (-3,12%), Londra e Parigi (-2,5% entrambe). L’economia tedesca è scesa oltre le stime (-10,1%) a differenza di quella Usa (Pil -32,9%). Il resto lo hanno fatto le trimestrali e le semestrali. E’ il caso di Eni (-7,44%), Shell (-5,32%), Total (-1,26%), Generali (-5,48%), Cnh (-1,38%), Volkswagen (-6,74%) e Renault (-8,65%). Diffonderà i conti domani Fca (-3,9%). Sotto pressione in campo assicurativo Allianz (-4,38%), Zurich (-3,83%) e Axa (-4,4%). Tra i bancari pesanti Unicredit (-5,69%), Intesa (-3,6%), Banco Bpm (-5,49%), insieme a Bbva (-8,45%), Santander (-5,84%), Hsbc (-4,3%), Barclays (-4,67%), SocGen (-5,45%) e Commerzbank (-4,7%).
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Borsa: Milano chiude in forte calo, -3,28%
Indice Ftse Mib a quota 19.228 punti
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MILANO
30 luglio 2020
17:43
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Chiusura in forte calo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha ceduto il 3,28% a 19.228 punti.
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Borsa: Europa chiude pesante, Parigi -2,13%
In forte calo anche Francoforte (-3,52%) e Londra (-2,26%)
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30 luglio 2020
17:52
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Chiusura pesante per le principali borse europee. Parigi ha ceduto il 2,13% a 4.852 punti, Francoforte il 3,52% a 12.371 punti e Londra il 2,26% a 5.992 punti.
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Borsa: l’Europa manda in fumo 172 miliardi
Effetto combinato tra Pil Germania,Usa e trimestrali post-Covid
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30 luglio 2020
21:20
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Giovedì di fuoco per le principali Borse europee, che hanno mandato in fumo in una sola seduta oltre 172,6 miliardi di euro di capitalizzazione. Un passo indietro che ha interessato tutti i listini, nel giorno in cui sono stati diffusi il Pil tedesco (-10,1%), peggiore delle stime, quello Usa (-32,9%), con un calo inferiore rispetto alle attese, e numerose trimestrali, che hanno scontato gli effetti dell’emergenza Covid.
Piazza Affari ha chiuso in forte calo la penultima seduta di luglio, catatterizzata dall’incrocio esplosivo tra il Pil di Germania e Stati Uniti e l’effetto dei conti di metà anno, che hanno tutti risentito, chi più e chi meno dell’effetto Covid. L’indice Ftse Mib ha lasciato sul campo il 3,28% a 19.228 punti, tra scambi brillanti per oltre 2,6 miliardi di euro di controvalore, insoliti per il periodo a ridosso delle ferie. La peggiore è stata Eni (-7,04%), congelata al ribasso al pari di Generali (-5,11%). Nel primo caso c’è stata addirittura una perdita di 7,34 miliardi a fronte di un precedente utile di 1,51, a causa dell’effetto combinato tra recessione economica e prezzo del greggio, che in certi giorni in pieno confinamento è stato addirittura negativo. Per il Leone di Trieste, il cui utile si è più che dimezzato a 774 milioni, hanno pesato le svalutazioni sugli investimenti in titoli azionari. Cali analoghi si sono registrati anche tra i rivali europei che oggi non hanno presentato i conti. Effetto conti anche per Enel (-2,98%), che li aveva presentati nella vigilia a Borsa chiusa, Autogrill (-3,3%), che ha ritirato le stime sul 2021, e Cnh (-2,02%), mentre Fca (-3,94%) li diffonderà domani. Ha diffuso la trimestrale anche Snam (-3,8%), con utile stabile e conferma delle stime per l’intero esercizio. Unica eccezione in un quadro piuttosto desolante Reno De Medici, che ha guadagnato l’8,59% dopo aver incrementato l’utile semestrale di quasi il 50%.
Anche Wall Street procede negativa dopo una partenza in affanno e trasnina al ribasso anche le piazze del Vecchio Continente. Pesa il crollo del Pil tedesco (-10,1%), peggiore delle stime, e di quello Usa (-32,9%) anche se in questo caso migliore delle previsioni. Francoforte (-4,06%) è la peggiore dietro a Milano (-3,79%), Madrid (-3,5%), Londra (-3%) e Parigi (-2,7%).
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Borsa: Milano chiude pesante, giù Eni, Generali e Banco Bpm
Effetto trimestrali, tiene Prysmian, sprint Rdm
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30 luglio 2020
18:21
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Piazza Affari ha chiuso in forte calo la penultima seduta di luglio, catatterizzata dall’incrocio esplosivo tra il Pil di Germania e Stati Uniti e l’effetto dei conti di metà anno, che hanno tutti risentito, chi più e chi meno dell’effetto Covid. L’indice Ftse Mib ha lasciato sul campo il 3,28% a 19.228 punti, tra scambi brillanti per oltre 2,6 miliardi di euro di controvalore, insoliti per il periodo a ridosso delle ferie.
La peggiore è stata Eni (-7,04%), congelata al ribasso al pari di Generali (-5,11%). Nel primo caso c’è stata addirittura una perdita di 7,34 miliardi a fronte di un precedente utile di 1,51, a causa dell’effetto combinato tra recessione economica e prezzo del greggio, che in certi giorni in pieno confinamento è stato addirittura negativo. Per il Leone di Trieste, il cui utile si è più che dimezzato a 774 milioni, hanno pesato le svalutazioni sugli investimenti in titoli azionari. Cali analoghi si sono registrati anche tra i rivali europei che oggi non hanno presentato i conti.
Effetto conti anche per Enel (-2,98%), che li aveva presentati nella vigilia a Borsa chiusa, Autogrill (-3,3%), che ha ritirato le stime sul 2021, e Cnh (-2,02%), mentre Fca (-3,94%) li diffonderà domani. Ha diffuso la trimestrale anche Snam (-3,8%), con utile stabile e conferma delle stime per l’intero esercizio.
Unica eccezione in un quadro piuttosto desolante Reno De Medici, che ha guadagnato l’8,59% dopo aver incrementato l’utile semestrale di quasi il 50%.
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Leonardo: con Covid tengono ricavi giù utile, nuova guidance
Profumo, resilienza in condizioni di mercato estreme
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30 luglio 2020
18:36
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Leonardo chiude i conti del primo semestre 2020 sottolineando la “pronta risposta al Covid-19” e la “tenuta dei risultati del primo semestre 2020 di fronte ad una sfida senza precedenti”.
Il risultato netto è in deciso calo a 60 milioni, – 82,8% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, ma a fronte di “solidi ricavi pari a 5,9 miliardi”, -1,4%. In evidenza, indica la società, anche la “buona performance commerciale: nuovi ordini pari a 6,1 miliardi”: effetto Covid sull’ebita a 292 milioni, -40%, e sul flusso di cassa operativo, negativo per 1,9 miliardi, che risente soprattutto dell’usuale stagionalità.
“I risultati del primo semestre confermano la nostra resilienza di fronte a condizioni di mercato estreme, con una solida performance commerciale sui mercati domestici militari/governativi”, commenta l’a.d. Alessandro Profumo Leonardo sottolinea “piena fiducia nei fondamentali di medio-lungo periodo” mentre comunica al mercato una nuova guidance per il 2020 che recepisce l’impatto dell’emergenza Covid-19 previsto per l’esercizio in corso: vede ordini per 12,5-13,5 miliardi, ricavi per 13,2-14 miliardi, un Ebita di 900-950 milioni di euro.
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Intesa chiude opas su Ubi con il pieno, adesioni 90,21%
Solamente nell’ultimo giorno conferito il 14,53% del capitale
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30 luglio 2020
19:59
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L’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca si chiude con adesioni al 90,21% del capitale della banca guidata da Victor Massiah. Lo rende noto Borsa Italiana.
Solamente nell’ultimo giorno è stato conferito all’offerta di Intesa il 14,53% del capitale di Ubi Banca
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Ex A.Merloni: JP cambia nome e viene messa in liquidazione
Ora si chiama Indelfab. Sindacati, a rischio quasi 600 posti
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FABRIANO (ANCONA)
30 luglio 2020
20:53
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Messa in liquidazione della JP Industries di Fabriano dopo averle fatto cambiare nome.
E’ l’ennesimo colpo di scena nella vertenza della newco che fa capo all’imprenditore Giovanni Porcarelli, emerso durante l’assemblea dei lavoratori con i sindacati oggi a Fabriano. Una newco che “di fatto non è mai nata dal punto di vista produttivo, dato che una produzione non è mai avvenuta con continuità” è stato sottolineato dalle organizzazioni nel corso dell’assemblea. Continuità che, invece, non è mai mancata nell’erogazione di ammortizzatori sociali, “ben otto anni consecutivi, addirittura dodici anni se si considera la ex Antonio Merloni”, il cui comparto del bianco, è stato acquisito dalla JP Industries: gli stabilimenti di Fabriano di Santa Maria e Maragone, e quello umbro di Gaifana, riassumendo 700 lavoratori, inizialmente riassunti e poi rimasti in 584, equamente distribuiti fra Marche e Umbria. Il 29 giugno scorso il cambio di nome in Indelfab, Industrie elettrodomestiche fabrianesi, il 3 luglio la messa in liquidazione.
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Fincantieri:semestrale;pesa lockdown, rosso per 137mln
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In linea in secondo semestre. Carico lavoro record (38 miliardi)
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TRIESTE
30 luglio 2020
21:36
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Pesa il periodo di lockdown (dal 13 marzo al 20 aprile) e la ripresa progressiva sui conti semestrali della Fincantieri, la cui produzione è tornata a ‘macinare’ soltanto a fine giugno, con il 90 per cento dell’organico a regime. Oggi il CdA ha approvato un semestre al 30 giugno segnato da un risultato negativo per 137 milioni di euro (12 al 30 giugno 2019) al netto degli oneri connessi alla diffusione del COVID-19 per 114 milioni e ai contenziosi per danni da amianto per 23 milioni. Si tratta di una contingenza: nessuna cancellazione e carico lavoro record (38 miliardi).  VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO VAI ALLA POLITICA  VAI ALLA CRONACA

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