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DI SABATO 12 GENNAIO 2019

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Parigi: è grave l’italiana ferita
Ferito anche un operatore di Cartabianca

12 gennaio 201912:07

– E’ grave, secondo quanto si apprende, l’italiana ferita nell’esplosione avvenuta in una boulangerie di Parigi questa mattina.
C’è anche un operatore di Cartabianca, il videomaker Valerio Orsolini, tra i feriti dell’esplosione. L’operatore, che ha riportato una ferita sopra un occhio, è stato già medicato e le sue condizioni non sono gravi.
L’operatore era a Parigi per seguire le manifestazioni dei gilet gialli con il giornalista Claudio Pappaianni, che è rimasto illeso. Sarebbero quindi due gli italiani rimasti feriti nell’esplosione.
Parigi: 5 feriti in pericolo di vitaProcura, dodici persone ricoverate in condizioni gravi

PARIGI12 gennaio 201912:16

– Dodici persone sono ricoverate in gravi condizioni a Parigi: tra loro, 5 sono in pericolo di vita (3 civili e 2 vigili del fuoco). E’ l’ultimo bilancio sull’esplosione di stamattina nella capitale francese, fornito dal procuratore della Repubblica, Remy Heitz, che ha parlato anche di 24 persone ferite lievemente.
Parigi: 4 morti nell’esplosioneDue sono pompieri, ha annunciato Castaner

PARIGI12 gennaio 201913:07

– Due pompieri e due civili sono morti nell’esplosione di questa mattina nel centro di Parigi. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Christophe Castaner.
Parigi: ‘morti solo 2 pompieri’Comunicato corregge il ministro, nessun civile deceduto

PARIGI12 gennaio 201913:35

– Caos a Parigi anche nella comunicazione successiva all’esplosione di questa mattina: dopo l’annuncio in diretta tv del ministro dell’Interno Christophe Castaner (“4 morti, 2 pompieri e 2 civili”), è intervenuta la Prefettura a correggerlo: i morti sono soltanto due pompieri, nessun decesso è al momento registrato fra i civili.
Parigi: italiana ferita è di TrapaniLa giovane lavora all’hotel Ibis. Avvertiti i familiari

PARIGI12 gennaio 201913:41

– E’ una giovane di Trapani l’italiana rimasta ferita nell’esplosione di questa mattina a Parigi. Secondo quanto si apprende, la ragazza lavora come cameriera nel vicino hotel Ibis. I familiari sono stati contattati dalle autorità consolari di Parigi che si sono messe a disposizione dei parenti e delle persone coinvolte nell’esplosione.
Gilet gialli: qualche migliaio a ParigiPer ora niente incidenti, 30 identificati a Parigi, 17 a Bourges

PARIGI12 gennaio 201913:43

– Circa 3.000 manifestanti in gilet giallo stanno sfilando a Parigi: dopo essere passati alla Bastiglia hanno continuato sulla rue de Rivoli verso Tuileries, diretti a Concorde, obiettivo gli Champs-Elysees. Un percorso concordato e autorizzato dalla prefettura, con la polizia che controlla il corteo, finora tranquillo.
Trenta persone sono state identificate a Parigi, 17 a Bourges, città del centro della Francia annunciata nei giorni come epicentro del 9/o atto delle proteste e dove sono presenti 1.200 manifestanti. Diciassette sono i gilet gialli identificati.
Trump, io indagato da capi corrotti Fbi’Senza motivo e senza prove, un viscidume totale!’

12 gennaio 201914:01

– “Wow, ho appena appreso dal ‘fallimentare New York Times’ che gli ex capi corrotti dell’Fbi, quasi tutti licenziati o costretti a lasciare l’agenzia per alcune davvero pessime ragioni, avevano aperto una indagine su di me, senza motivo e senza prove, dopo il licenziamento del ‘bugiardo’ James Comey, un viscidume totale!”. Così Donald Trump su Twitter dopo le rivelazioni del New York Times sull’indagine aperta dall’Fbi per verificare se il presidente lavorasse segretamente o meno con la Russia.
Usa: Pompeo, regime Maduro ‘illegittimo”E’ il momento di avviare transizione verso nuovo governo’

NEW YORK12 gennaio 201915:20

– Il regime di Nicolas Maduro in Venezuela è “illegittimo”. Lo afferma – riportano i media americani – il segretario di Stato Mike Pompeo ad Abu Dhabi. Le parole di Pompeo seguono quelle del Dipartimento di Stato che, in una nota, ha messo in evidenza che “il Venezuela merita di vivere in una società democratica e libera governata dalla legge. E’ il momento di avviare una transizione ordinata verso un nuovo governo”. Il Dipartimento di Stato assicura che “gli Stati Uniti continueranno a usare il proprio peso economico e diplomatico per un ripristino della democrazia in Venezuela”.
Parigi: Angela Grignano italiana feritaSi trovava proprio accanto alla boulangerie esplosa

PARIGI12 gennaio 201915:22

– Si chiama Angela Grignano la giovane italiana di Trapani rimasta ferita questa mattina nell’esplosione di Parigi.

La ragazza si trovava proprio accanto alla boulangerie esplosa, in rue de Trevise, nell’hotel Ibis dove lavora come cameriera.
Inviato Agorà lievemente ferito a ParigiBortone, colpito ad una gamba, è in ospedale

12 gennaio 201915:25

– Anche un inviato di Agorà, Matteo Barzini, è rimasto ferito a seguito dell’esplosione avvenuta in un panificio a Parigi. Lo riferisce la conduttrice del programma, Serena Bortone, spiegando che il giornalista si trovava nella propria stanza di albergo, nella zona del panificio, che è stata investita in pieno dall’esplosione. “E’ stato colpito ad una gamba per fortuna in maniera non grave – riferisce la conduttrice – E’ stato portato in ospedale dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura. Siamo in contatto con lui e ci aggiorna minuto per minuto. Ha dimostrato grande professionalità, perché, appena successo il fatto, ha subito preso in mano la telecamera ed ha iniziato a girare le riprese nonostante la ferita”.
Anche a Londra ‘gilet gialli’ in piazzaI manifestanti si ispirano al movimento francese

LONDRA12 gennaio 201915:35

Centinaia di persone, ispirati dai gilet gialli in Francia, stanno manifestando sulle strade di Londra. La protesta è stata organizzata dal ‘People’s assembly against austerity’, per chiedere appunto la fine dell’austerity, le dimissione della premier Theresa May e le elezioni generali.
Il corteo, partito da Trafalgar Square, sta procedendo in maniera pacifica: ‘May must go’, General election now’ sono alcune delle scritte visibili sui cartelli nelle immagini trasmessi dai media britannici e online, sbandierati dai manifestanti, alcuni dei quali con indosso i gilet gialli.
Afghanistan: 5 agenti morti in attaccoNel sud del Paese, uccisi in scontro a fuoco anche 7 talebani

KABUL12 gennaio 201915:43

– Almeno cinque agenti delle forze di sicurezza afghane sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti oggi in seguito a un attacco da parte di talebani contro un posto di blocco nel distretto di Spin Bolduk, nella provincia meridionale di Kandahar: lo ha reso noto il portavoce del governatore provinciale, Aziz Ahmad Azizi.
Nel corso di uno scontro a fuoco, ha aggiunto il portavoce, sono morti anche sette talebani e altri sei sono rimasti feriti.
Il portavoce del talebani, Qari Yusouf Ahmadi, ha rivendicato l’attacco.
‘Dem tornino a lavoro per fine shutdown’Trump,e per chiudere ‘crisi umanitaria al confine. Vi aspetto’

NEW YORK12 gennaio 201916:21

– “I democratici dovrebbero rientrare a Washington e lavorare per mettere fine allo shutdown e allo stesso tempo alla terribile crisi umanitaria al confine sud. Sono alla Casa Bianca ad aspettarvi”. Lo twitta Donald Trump. Lo shutdown è entrato nel suo 22esimo giorno, diventando così il più lungo della storia americana.
Primi scontri a Parigi su Champs-ElyseesLancio di lacrimogeni. Cinquemila manifestanti a Bourges

PARIGI12 gennaio 201915:35

Primi scontri e lacrimogeni sugli Champs-Elysees, dove per il nono atto dei gilet gialli si riproduce lo stesso scenario dei precedenti appuntamenti. I manifestanti, diverse centinaia, hanno tentato come in passato di forzare le barriere in direzione della avenue Friedland, che parte dalla place de l’Etoile all’Arco di Trionfo. La polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni. A Bourges, nel centro del paese, sono 5.000 i gilet gialli in corteo nel centro città, nonostante il divieto della prefettura.-

Gilet gialli: 32.000 in tutta la Francia
Fermate 82 persone in tutto il Paese

PARIGI12 gennaio 201917:04

– Sono 32.000 i gilet gialli che manifestano oggi in tutta la Francia, 8.000 dei quali a Parigi.
Nella capitale, sede del corteo principale, per il 9/o atto della protesta ci sono il triplo dei manifestanti di una settimana fa.
In aumento anche il numero dei gilet gialli complessivi in Francia, che sabato scorso erano stati 26.000.
I fermi, a metà pomeriggio, sono stati 82 in tutta la Francia.

Ragazza saudita è arrivata in CanadaAvrà l’asilo. Accolta in aeroporto da ministro Esteri Ottawa

TORONTO12 gennaio 201917:05

– Rahaf Mohammed Alqunun, la 18enne saudita fuggita in Thailandia dal suo paese e dalla sua famiglia, è arrivata in Canada, dopo che il governo del premier Justin Trudeau le ha concesso l’asilo. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri di Ottawa, Chrystia Freeland, che l’ha accolta in aeroporto, definendola “una nuova cittadina canadese molto coraggiosa”. La giovane si era imbarcata di nascosto per Bangkok dal Kuwait, dove era in vacanza con la famiglia, e all’arrivo nella capitale thailandese si era rifugiata in un albergo dello scalo sostenendo di temere di essere uccisa dagli stessi familiari perché aveva abiurato all’Islam e aveva denunciato abusi fisici e psicologici.

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DALLE 11:52 ALLE 12:07

DI SABATO 12 GENNAIO 2019

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Parigi: anche un’italiana tra i feriti
Secondo quanto si apprende

12 gennaio 201911:52

– Ci sarebbe anche un’italiana, secondo quanto si apprende, tra le persone ferite nell’esplosione avvenuta in una boulangerie di Parigi questa mattina.
Nigeria: esplode autocisterna, 12 mortiTestimone, le vittime potrebbero essere anche 60

LAGOS12 gennaio 201911:52

– Almeno 12 persone sono morte e altre 22 sono rimaste ferite ieri sera in Nigeria in seguito all’esplosione di un’autocisterna a Odukpani, una città nello Stato di Cross River, nel sudest del Paese.
Per il momento 12 corpi sono stati recuperati, ha detto una portavoce della polizia, ma il bilancio delle vittime potrebbe essere molto più alto poiché testimoni parlano di circa 60 morti.
L’autocisterna si è ribaltata finendo in un fossato e decine di abitanti stavano prendendo la benzina che fuoriusciva dall’automezzo quando è avvenuta l’esplosione. Secondo un testimone, Richard Johnson, nel fossato c’erano circa 60 persone e probabilmente non si è salvato nessuno perche’ sul luogo dell’incidente c’era molta benzina.
Non si conoscono ancora le cause dell’incidente.
Fermati gilet gialli con armi improprieA Bourges, nel centro della Francia, dove è previsto il raduno

PARIGI12 gennaio 201911:52

– A Bourges, nel centro della Francia, dove dovevano riunirsi oggi i gilet gialli per il 9/o atto della loro protesta, l’affluenza è scarsa ma la città – a 250 chilometri da Parigi – è blindata dalle forze dell’ordine.
Alle porte di Bourges, questa mattina, 5 persone sono state fermate in un’auto diretta in città. Nel cofano, diverse armi improprie. Il conducente era ubriaco e sotto l’effetto di stupefacenti.
Parigi: Castaner, pompieri tra feritiMinistro dell’Interno, ma la situazione è ora sotto controllo

PARIGI12 gennaio 201911:52

– Ci sono “anche diversi pompieri” tra i feriti dell’esplosione di questa mattina nel centro di Parigi, dovuta a una fuga di gas in una boulangerie: lo ha detto il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, arrivato sul posto. “Il bilancio umano è pesante, grave”, ha detto il ministro, annunciando che “la situazione è ora sotto controllo”.
Per evacuare i feriti due elicotteri si sono posati sulla place de l’Opera, poco distante dal luogo dell’esplosione, la rue de Trevise.        [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 08:10 ALLE 11:08

DI SABATO 12 GENNAIO 2019

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Usa: shutdown, il più lungo nella storia
Al 22mo giorno, 800.000 dipendenti pubblici senza stipendio

12 gennaio 201908:10

– E’ ufficiale: alle 00:01 di oggi ora americana (le 6:01 in Italia), vale a dire all’inizio del suo 22mo giorno, il parziale shutdown del governo federale Usa è diventato il più lungo mai registrato nella storia del Paese.
Ieri per la prima volta circa 800.000 dipendenti pubblici coinvolti nella semiparalisi delle attività amministrative non hanno ricevuto lo stipendio. Molti sono scesi in piazza a protestare: a causare ulteriore ansia e frustrazione è il fatto che non si sa quanto il blocco potrebbe durare.
Intanto, i sindacati dei dipendenti federali hanno fatto causa al governo, accusandolo di violare le leggi sul lavoro richiedendo ai dipendenti ritenuti “essenziali” di continuare a lavorare senza stipendio.
L’azione legale, riportano i media americani, è stata depositata dai sindacati che rappresentano i lavoratori federali, ovvero la National Federation of Federal Employees, la National Association of Government Employees SEIU e la National Weather Service Employees Organization.
Parigi, esplosione zona opera, feritiIn fiamme un intero palazzo, si cercano cause

PARIGI12 gennaio 201909:37

– Una fortissima esplosione ha scosso pochi minuti fa a Parigi l’intero quartiere dell’Opera. Sembra sia avvenuta in una boulangerie nella rue de Trevise, non lontano dal teatro delle Folie Bergere. Un palazzo è in fiamme, parecchi i feriti.
Gilet gialli ora diretti a ParigiA piedi verso Bastiglia, poi Champs-Elysees

PARIGI12 gennaio 201910:06

– I gilet gialli, per il 9/o atto della loro protesta, sono riuniti a Bercy, periferia di Parigi, ai piedi del ministero dell’Economia e Finanze. I primi gruppi arrivati sono pacifici e a volto scoperto. Secondo uno dei leader, Eric Drouet, sono diretti a Bastiglia, quindi agli Champs-Elysees e all’Arco di Trionfo.
Parigi:esplosione causata da fuga di gasLo hanno reso noto fonti della polizia

PARIGI12 gennaio 201910:09

– L’esplosione a Parigi che ha provocato il ferimento di numerose persone in pieno centro, è stata provocata da una fuga di gas. Lo hanno reso noto fonti della polizia.
20 feriti nell’esplosione di ParigiPrimo bilancio. Diversi gli incendi divampati nel palazzo

PARIGI12 gennaio 201910:31

– Ci sono 20 feriti nell’esplosione avvenuta in una boulangerie di Parigi questa mattina, probabilmente dovuta a una fuga di gas. Lo ha detto alla tv France 3 una fonte della polizia.
Fra questi feriti, due sono gravissimi, 7 sono gravi e 11 risultano feriti in modo leggero.
Ragazza saudita in fuga sarà accolta in CanadaIeri sera la partenza dalla Thailandia

BANGKOK12 gennaio 2019 11:05

– La diciottenne saudita in fuga dal suo paese e dalla sua famiglia, al momento rifugiata in Thailandia, partirà questa sera per il Canada. L’Unhcr ha riconosciuto lo status di rifugiata a Rahaf Mohammed al-Qunun.La diciottenne era stata fermata lo scorso fine settimana nell’area di transito dell’aeroporto di Bangkok mentre tentava di partire per l’Australia temendo per la sua incolumità, avendo abiurato la religione islamica, reato punibile con la pena capitale in Arabia Saudita, e avendo anche denunciato abusi fisici e psicologici da parte di familiari
Il Canada di Justin Trudeau continua ad essere un esempio di accoglienza e ospitalità per immigrati e rifugiati, in contrasto con gli Usa di Donald Trump e vari Paesi europei. Ottawa ha deciso anche di spalancare le porte ad oltre un milione di nuovi residenti permanenti nei prossimi tre anni, vale a dire quasi l’1% della popolazione del Paese ogni anno.        [print-me title=”STAMPA”]

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DI GIOVEDì 10 GENNAIO 2019

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Status di rifugiata alla saudita in fuga
Primi controlli dall’Australia in vista del suo trasferimento

10 gennaio 201911:00

– Rahaf Mohammed al-Qunun, la giovane saudita di 18 anni riparata in Thailandia per sfuggire alla sua famiglia, ha ricevuto lo status di rifugiata dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Lo hanno reso noto funzionari australiani, citati dalla Cnn.
L’Australia sta effettuando tutti i controlli preliminari in vista del suo possibile reinsediamento nel paese come rifugiato, ha confermato all’emittente il portavoce dell’ufficio del ministro degli Esteri australiano.
Sabato protesta gilet gialli a BourgesNono appuntamento nazionale movimento in città Francia centrale

PARIGI10 gennaio 201911:47

– Bourges, nel centro della Francia, è stata scelta dai leader dei gilet gialli per il 9/o appuntamento con la protesta del fine settimana, sabato prossimo. La scelta è caduta sulla città per la sua posizione geografica, equidistante dalle principali città del paese (250 chilometri da Parigi). Lo si apprende dalla pagina Facebook de La France en colere, gestita da uno dei leader, Eric Drouet.
Il comune di Bourges sta già predisponendo misure di sicurezza per evitare disordini, l’arredo urbano viene protetto o temporaneamente trasferito in depositi lontani dal centro mentre si procederà alla chiusura di molti luoghi pubblici come il municipio e i giardini principali.
Gaza:Hamas, domani possibile distensione’Ma se israeliani non rispettano intese, avremo varie opzioni’

10 gennaio 201911:43

– GAZA

– Alla vigilia di un nuovo venerdì di manifestazioni un portavoce di Hamas, Mushir al-Masri, ha avvertito che la giornata di domani potrebbe rivelarsi “un punto di svolta” per la relativa distensione sul confine della Striscia di Gaza. Se Israele non manterrà fede alle intese sulla distensione, ha detto oggi al-Masri, “Hamas disporrà di varie opzioni, compreso il ricorso al logoramento di Israele”.
Si riferiva al mancato ingresso nei giorni scorsi di 15 milioni di dollari del Qatar destinati alla popolazione di Gaza, dovuto all’opposizione espressa dalle autorità di sicurezza israeliane.        [print-me title=”STAMPA”]

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AGGIIORNAMENTO DELLE 22:28

DI MARTEDì 08 GENNAIO 2019

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Gaza: Hamas, arrestati 45 agenti Israele
Legati ad infiltrazione unita’ speciale in novembre

– I servizi di sicurezza di Hamas hanno arrestato 45 palestinesi della Striscia di Gaza sospettati di aver agito per conto di Israele. Lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero degli interni locale, Yiad al-Bozum. Secondo Hamas hanno partecipato in vario modo alla infiltrazione di una unita’ speciale israeliana nel Sud della Striscia nel novembre scorso. I membri di quella unita’, uomini e donne che agivano in borghese e si esprimevano in arabo, furono bloccati da una pattuglia di Hamas presso Khan Yunes (a sud di Gaza City). Nella battaglia che ne segui’ rimasero uccisi sette miliziani di Hamas ed un colonnello israeliano. I militari israeliani riuscirono comunque a tornare in patria, portando con se’ il corpo dell’ ucciso. Ma lasciarono sul terreno due veicoli ed apparecchiature elettroniche sofisticate che in questi mesi esperti di Hamas hanno cercato di analizzare.
Pasionaria gilet gialli, no a Di MaioJacline Mouraud respinge la mano tesa del vicepremier

PARIGI

– “No alle ingerenze di Di Maio”: parola di Jacline Mouraud, la ‘pasionaria’ ex portavoce della cosiddetta ala moderata dei Gilet Gialli, che

a Parigi boccia l’iniziativa del vicepremier italiano e la sua mano tesa per mettere a disposizione del movimento francese la piattaforma Rousseau. “Se devo dirla tutta penso che l’Italia sia l’Italia e la Francia sia la Francia: non siamo lo stesso popolo, penso che quella del vostro vicepremier sia un’ingerenza negli affari interni del nostro Paese”.        [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 11:01 ALLE 14:41

DI MARTEDì 08 GENNAIO 2019

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Commissione, subito sbarchi da Sea Watch
E Sea Eye. ‘Stati mostrino solidarietà concreta’

BRUXELLES08 gennaio 2019 11:01

– Sulla sorte dei migranti a bordo della Sea Watch e della Sea Eye “proseguiamo i contatti intensi con gli Stati membri”, ieri nella riunione degli ambasciatori dei 28 ci sono state “discussioni costruttive”, la posizione della Commissione, già espressa, resta che “gli Stati devono ora mostrare solidarietà concreta e le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriore ritardo”: così il portavoce del presidente della Commissione Ue. “Alcuni Stati hanno espresso la volontà di contribuire a questo sforzo comune e ora continuano i contatti”.
Germania: hacker confessa, agì da soloInquirenti: ‘Spinto da rabbia per le esternazioni dei politici’

BERLINO08 gennaio 201914:19

– Ha confessato tutto e collaborato con gli inquirenti il ventenne fermato dalla polizia tedesca nell’ambito delle indagini sul caso dei dati hackerati a centinaia di politici e personaggi noti in Germania.
Secondo la Bka avrebbe agito da solo, non vi sarebbero per ora inizi di collaborazione, e le motivazioni non sarebbero ancora del tutto chiare: “Ha detto di essersi arrabbiato per le esternazioni dei politici”. Il computer dello studente è stato sequestrato.
Gilet gialli: Ue, sosteniamo Macron’Le autorità francesi hanno tutta la nostra fiducia’

BRUXELLES08 gennaio 201914:23

– “Non facciamo commenti ad altri commenti, tantomeno quando vengono da commentatori professionali”, ma sulla questione dei gilet gialli “la Commissione Ue sostiene il presidente Macron e le autorità francesi, che hanno tutta la nostra fiducia per mettere in opera il programma per cui il presidente è stato eletto”: così il portavoce del presidente Juncker risponde a chi gli chiede cosa pensi la Commissione europea del sostegno espresso da esponenti del Governo italiano ai gilet gialli.-

Trump, trattative con Cina molto buone
Primo round sul commercio dopo tregua di 90 giorni

NEW YORK08 gennaio 201914:36

– “Le trattative con la Cina stanno andando molto bene!”. Lo twitta il presidente americano Donald Trump. Stati Uniti e Cina hanno avviato ieri il primo round di trattative commerciali dopo la tregua di 90 giorni siglata il primo dicembre dai presidenti Donald Trump e Xi Jinping, a margine del G20 di Buenos Aires.

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DALLE 12:45 ALLE 14:23

DI LUNEDì 07 GENNAIO 2019

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Brexit ‘no deal’?Camion simulano ingorgo
Decine di mezzi pesanti incolonnati sulla strada di Dover

LONDRA07 gennaio 2019 12:45

– Prove generali di ‘no deal’ in Gran Bretagna: un convoglio di tir è impegnato nella simulazione di un mega ingorgo nel sud dell’Inghilterra, lungo un percorso di circa 40 km fra il porto di Dover, sulla Manica, e la base aerea in disuso di Manston, nel Kent. Si tratta del primo di 2 test analoghi organizzati su input governativo per valutare la capacità di risposta a una potenziale emergenza traffico legata all’ipotesi di una Brexit senz’accordo, possibile in caso di mancata ratifica del parlamento di Westminster dell’accordo di divorzio dall’Ue raggiunto dalla premier Theresa May con Bruxelles. Uno sbocco destinato nel caso a ripercuotersi sui controlli doganali e a provocare rallentamenti e code che secondo alcune previsioni potrebbero superare i 45 km in direzione di Dover e di altri porti inglesi. La prova di oggi ha coinvolto in totale una novantina di camion. “E’ nostro dovere preparaci a tutte le eventualità, inclusa quella di un no deal”, ha sottolineato un portavoce del governo May alla Bbc.
Gilet gialli, fermato pugile-picchiatoreSi è costituito l’ex campione Christophe Dettinger

PARIGI07 gennaio 201913:08

– Christophe Dettinger, l’ex campione di Francia dei massimi-leggeri, ripreso in un video mentre sabato pomeriggio – durante la manifestazione dei gilet gialli – si accanisce contro due poliziotti a Parigi, si è costituito ed è stato posto in stato di fermo.
Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, con un tweet.
Pakistan: terrorismo, 595 morti nel 2018Secondo un rapporto del think-tank Institute for Peace Studies

ISLAMABAD07 gennaio 201914:04

Almeno 595 morti e 1.030 feriti: è il bilancio 2018 delle attività terroristiche in Pakistan, secondo quanto emerge dal rapporto annuale del think-tank di Islamabad Pakistan Institute for Peace Studies (PIPS).
Nel corso dell’anno gli attacchi sono stati 262, il 29% in meno rispetto al 2017. Rispetto al totale, almeno 171 attacchi sono stati realizzati dal gruppo Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP) e da sue fazioni per un totale di 449 morti.
Turchia: affonda nave da carico, 2 mortiA circa 77 miglia al largo della costa settentrionale

ISTANBUL07 gennaio 201913:12

– Almeno 2 membri dell’equipaggio hanno perso la vita dopo il naufragio stamani di un cargo battente bandiera panamense nel mar Nero, a circa 77 miglia al largo della costa settentrionale turca di Samsun. Altri 7 marinai sono stati tratti in salvo in un’operazione di soccorso lanciata dalla guardia costiera di Ankara dopo aver ricevuto un segnale d’allarme. Le attività di ricerca proseguono per altri 4 membri dell’equipaggio con due navi e il supporto di un aereo e tre elicotteri. La nave, la Volgo Balt 214, è affondata per cause ancora da accertare mentre era diretta a Samsun dal porto russo di Azov.
Lo riferiscono le autorità locali.

Malaysia: nuovo re il 24 gennaioDopo l’abdicazione a sorpresa di Mohammed V

07 gennaio 201913:22

Il successore di Mohammed V, il sovrano della Malaysia che ha abdicato a sorpresa ieri in seguito al gossip scatenato dal suo matrimonio con una top model russa 25enne, sarà nominato il 24 gennaio. Lo riferiscono fonti ufficiali dopo una riunione del Consiglio dei governanti che è composto da nove principi ereditari ognuno dei quali regna per cinque anni. Il 49enne Mohammed V però è rimasto sul trono solo due ed e’ stato il primo sovrano nella storia della Malaysia ad aver abdicato. Il nuovo sovrano giurerà una settimana dopo la sua nomina, il 31 gennaio.
Burkina Faso: ‘Non escluso rapimento’La canadese Edith Blais e Luca Tacchetto spariti nel Paese

07 gennaio 201913:35

– Il governo canadese non esclude la possibilità che la canadese Edith Blais e l’italiano Luca Tacchetto, scomparsi in Burkina Faso, siano stati rapiti. Lo riporta Radio Canada precisando che l’ufficio del ministro per lo Sviluppo internazionale, Marie-Claude Bibeau, resta comunque molto prudente nelle comunicazioni per non interferire nelle operazioni di ricerca dell’architetto padovano, 30 anni, e della sua compagna di viaggio, 34.
Thailandia, saudita incontra membri OnuNella camera d’albero in cui la 18enne si è barricata

BANGKOK07 gennaio 201913:36

– Rappresentanti dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) sono stati lasciati entrare nella camera d’albergo dell’area transito dell’aeroporto di Bangkok dove è barricata la 18enne saudita Rahaf Mohammed al-Qunun, in fuga poiché teme di essere uccisa dalla sua famiglia. Lo hanno rivelato fonti dell’organizzazione, senza però specificare il contenuto della conversazione.
Cerca di ipnotizzare elefante, muoreLa tragedia è avvenuta nello Sri Lanka

07 gennaio 201913:48

– Un uomo è stato calpestato e ucciso da un elefante nello Sri Lanka mentre cercava di ipnotizzare il pachiderma.
Secondo quanto riporta il Daily Mail, la tragedia – ripresa in un video – è avvenuta a Kataragama, vicino al parco nazionale di Yala, nel sud del Paese.
Nel video si vede l’uomo, di cui non è stata resa nota l’identità, mentre si avvicina all’elefante e alza una mano per richiamare la sua attenzione e ipnotizzarlo.
Per tutta risposta il pachiderma lo carica e quando l’uomo cade a terra si accanisce contro di lui e lo calpesta a morte mentre nel sottofondo si sentono le grida dei presenti.         [print-me title=”STAMPA”]

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MACRON SUI GILET GIALLI

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MACRON SUI GILET GIALLI

AGGIORNAMENTO DELLE 22:13

DI SABATO 05 GENNAIO 2019

MACRON SUI GILET GIALLI

Macron, violenza attacca la Repubblica
Ruspa gilet gialli su ministero, ‘giustizia sarà fatta’

– PARIGI

– Emmanuel Macron ha denunciato “un’estrema violenza che ha attaccato la Repubblica” durante l’8/o appuntamento, oggi, con la protesta dei gilet gialli.
“Ancora una volta – ha twittato il presidente francese dopo la giornata che ha visto la mobilitazione di 50.000 persone e l’irruzione, con una ruspa, nel cortile del ministero per i Rapporti con il Parlamento – un’estrema violenza ha attaccato la repubblica, i suoi guardiani, i suoi rappresentanti, i suoi simboli. Chi compie queste azioni dimentica il nocciolo del nostro patto civico. Giustizia sarà fatta”.        [print-me title=”STAMPA”]

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GILET GIALLI: CINQUANTAMILA IN PIAZZA

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GILET GIALLI: CINQUANTAMILA IN PIAZZA

AGGIORNAMENTO DELLE 21:41

DI SABATO 05 GENNAIO 2019

GILET GIALLI: CINQUANTAMILA IN PIAZZA

PARIGI

– Sono stati in tutto circa 50 mila i gilet gialli che hanno manifestato oggi a Parigi e in altre città della Francia, secondo il ministero dell’Interno. Il ministro Christophe Castaner ha intanto richiamato “ciascuno al senso di responsabilità” e al “rispetto del diritto”. “Di fronte alle tensioni e alle violenze che si sono registrate a Parigi e in altre città – afferma in un tweet – ho riunito a Palace Beauvau i rappresentanti delle nostre forze di sicurezza per una videoconferenza con i prefetti delle zone interessate”.        [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 15:53 ALLE 21:04

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Russia, uccisa da passeggero BlaBlaCar
Vittima una mamma 29enne. Killer aveva prenotato tutti i posti

05 gennaio 2019 15:53

– Apparentemente si trattava giusto di un passaggio in auto da Mosca alla città di Tula, ottenuto attraverso l’apposita app BaBlaCar. In realtà si è tramutato in un atroce delitto preceduto da violento stupro. Protagonisti una donna di 29 anni, Irina Akhmatova, madre di una bambina di otto anni, e un ex militare delle forze speciali, Vitaly Chikirev, 39enne, già condannato per stupro. Era il 23 dicembre, e Akhmatova stava tornando a casa per trascorrere le feste in famiglia, quando è stata uccisa. Secondo quanto ha reso noto la polizia, riferisce il Mirror, Chikirev ha confessato di aver ucciso Akhmatova e ha condotto gli agenti nel bosco dove ne aveva poi occultato il cadavere. Chikirev ha ammesso di aver creato un falso profilo su BlaBlaCar per trarre in inganno Akhmatova e ottenere da lei un passaggio sulla sua Audi 4, per la quale aveva prenotato tutti i posti disponibili. BlaBlaCar è una piattaforma web di car pooling che opera in 22 Paesi ed ha oltre 25 milioni di membri.
Gilet gialli, diversi feriti a ParigiManifestanti, ‘colpiti da flash ball’, scontri a Caen e Le Mans

05 gennaio 201917:29

– Diverse persone sono rimaste ferite e vengono assistite da personale paramedico davanti al Museo D’Orsay a Parigi, dove si è fermata la manifestazione dei gilet gialli. Secondo i manifestanti, i feriti sono stati colpiti dalla polizia con i cosiddetti ‘flash ball’, proiettili non letali, nel momento in cui si trovavano nei pressi di un barcone in fiamme sulla Senna. Scontri e lancio di lacrimogeni si sono verificati anche al termine della manifestazione dei gilet gialli a Caen (Normandia), iniziata pacificamente questa mattina. La polizia ha usato i gas anche a Le Mans dove verso le 15 un gruppo di dimostranti ha cercato di erigere barricate ai margini della dimostrazione, nel centro cittadino.
Migranti, Germania pronta ad accogliere’Ma in ambito di una soluzione di distribuzione europea’

05 gennaio 201918:27

– La Germania sarebbe disposta ad accogliere i migranti della Sea Watch3 e della SeaEye, ma nel contesto di una distribuzione europea. E’ quanto riportano alcuni media internazionali citando un portavoce del ministero degli interni di Berlino Serve una ‘distribuzione bilanciata’ per arrivare ad una “veloce soluzione” della vicenda nel quadro della responsabilità e solidarietà europea, ha aggiunto la fonte.
Maltempo, stop voli e treni in EuropaIn Germania e Austria, forti nevicate attese anche in Svizzera

05 gennaio 201919:00

– Le abbondanti nevicate che si stanno abbattendo sul centro Europa stanno causando notevoli disagi per i viaggiatori, specialmente in Germania e Austria, dove diversi tratti stradali e ferroviari sono stati chiusi per il pericolo di valanghe. E anche alcuni aeroporti hanno cancellato diversi voli per ragioni legate al maltempo.
L’aeroporto di Monaco, il secondo più grande della Germania, ha cancellato 120 voli e altri hanno subito ritardi mentre il personale dedicato cercava di rimuovere il ghiaccio dai velivoli e di pulire le piste. La compagnia ferroviaria austriaca OeBB ha sospeso diversi servizi per il rischio di valanghe. Le autorità hanno chiuso al transito diverse strade, anche intorno a Bischofshofen che ospita in questo fine settimana il torneo annuale di salto con gli sci Four Hills, e dove la scorsa notte sono caduti oltre 50 centimetri di neve.
Gilet gialli forzano uffici del governoSfondata porta con una scavatrice, evacuato portavoce esecutivo

PARIGI05 gennaio 201919:00

– Un gruppo di 15 persone, alcune con indosso i gilet gialli, hanno sfondato con una scavatrice la porta del ministero dei rapporti con il parlamento dove ha sede l’ufficio del portavoce del Governo. Benjamin Griveaux, portavoce dell’esecutivo, e alcuni suoi collaboratori sono stati evacuati dalle forze di sicurezza.
“Hanno sfondato la porta del ministero dei Rapporti con il Parlamento utilizzando una scavatrice”, ha riferito un testimone citato da Le Parisien.
Ungheria: manifestazione contro governoE sindacati indicono sciopero generale il 19 gennaio

BUDAPEST05 gennaio 201919:06

– Almeno 10 mila persone sono scese di nuovo in piazza, oggi, davanti al parlamento a Budapest, per protestare contro la cosiddetta “legge schiavitù”, voluta dal governo del premier Viktor Orban e approvata in dicembre, che aumenta fino a 400 ore l’anno gli straordinari che i datori di lavoro potranno chiedere ai dipendenti. In aggiunta, i sindacati ungheresi hanno indetto uno sciopero generale per sabato 19 gennaio con manifestazione.
Il presidente della Federazione sindacale unitaria ungherese, Laszlo Kordas, ha annunciato che i sindacati presenteranno al governo le loro richieste, che comprendono salari più alti e un sistema di pensionamento più flessibile. Se il governo non si siederà a negoziare, ha detto Kordas, lo sciopero del 19 sarà confermato.
Da parte sua il portavoce del governo Orban, Istvan Hollik, ha asserito che la protesta dei sindacati è fomentata dal milionario filantropo George Soros.
25mila gilet gialli in piazza in FranciaNella capitale ancora qualche tensione a boulevard Saint-Germain

PARIGI05 gennaio 201919:07

– Circa 25.000 persone hanno manifestato oggi su tutto il territorio della Francia, secondo fonti della polizia, mentre a Parigi i dimostranti sono stati 3.500. Sabato scorso i manifestanti erano stati 32.000.
La situazione continua ad essere tesa questa sera nel 7/o arrondissement, a boulevard Saint-Germain, dove gruppi di manifestanti che hanno rifiutato di disperdersi hanno incendiato diverse auto oltre a numerosi scooter parcheggiati e disponibili al noleggio in sharing.
Mosca, su Whelan non si parli di scambioViceministro degli esteri su ipotesi rilascio spie russe da Usa

MOSCA05 gennaio 201919:11

– Il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha messo le mani avanti sull’ipotesi che Paul Whelan, il cittadino anglo-americano-canadese accusato di spionaggio in Russia, possa essere “scambiato” con cittadini russi detenuti in altri Paesi, in particolare negli Usa. “Non vedo nessuna ragione di sollevare la questione di uno scambio”, ha detto Ryabkov a Interfax. “Non c’è e non può esserci alcun legame con le circostanze in cui si sono trovati molti altri cittadini degli Stati Uniti e, ovviamente, cittadini russi negli Stati Uniti”, ha aggiunto. “La nostra comprensione è che a breve verrà emessa un’accusa molto seria: riguarda l’attività di spionaggio in violazione delle leggi russe e dobbiamo andare avanti con tutte le necessarie procedure”, ha concluso.
Sparatoria bowling scatenata da rissa’Nel caos totale ho udito una quindicina di spari’

TORRANCE (CALIFORNIA)05 gennaio 201919:13

– La sparatoria in un bowling di Torrance, in California, in cui tre persone sono rimaste uccise e altre quattro ferite, è stata innescata da una mega-rissa tra gruppi di giocatori, secondo quanto ha riferito un testimone. Le autorità non hanno reso nota la dinamica dello scontro a fuoco avvenuta nel Gable House Bowl poco dopo la mezzanotte, ma Wes Hamad, un 29enne di Torrance che era lì con la sua nipotina di nove anni e un cugino ha detto di aver visto una “enorme rissa”. E’ andata avanti per circa cinque minuti, ha di fatto bloccato l’uscita del locale e si è poi sviluppata in “un caos totale”. Al quel punto, “ho afferrato mia nipote e ho iniziato a correre verso il muro in fondo alla sala da bowling” e “mentre correvamo abbiamo udito una quindicina di spari”.
Hamad ha inoltre raccontato che andando infine via dal locale ha visto una donna piangere disperata accanto al cadavere di un uomo crivellato di colpi nel collo e nella testa.
‘Caccia balene danneggia nativi Alaska’Lo dichiara la commissione nativi dopo decisione Giappone

FAIRBANKS (ALASKA)05 gennaio 201919:15

– La decisione del Giappone di uscire dalla Commissione Internazionale per la caccia alle balene (Iwc) potrebbe avere conseguenze sulla economia di sussistenza dei nativi dell’Alaska basata sulla caccia ai cetacei.
“Sarebbe nel nostro interesse se il Giappone rimanesse nella Commissione”, ha dichiarato John Epson Jr,. presidente della Commissione eschimese dell’Alaska per la caccia alle balene. I giapponesi “erano un importante alleato per l’ottenimento della nostra quota” ha aggiunto.
Il sostegno per i cacciatori nativi dell’Alaska potrebbe diminuire se altri Paesi seguissero l’esempio del Giappone e lasciassero la Commissione internazionale, ha spiegato Jessica Lefevre, avvocato della Commissione eschimese dell’Alaska per la caccia alle balene.
Il Giappone ha annunciato il mese scorso che abbandonerà la commissione per riprendere la caccia a fini commerciali per la prima volta in 30 anni.
Di Stefano, serve Ue più solidaleCon Di Maio contro abbandono migranti, ognuno faccia sua parte

05 gennaio 201919:20

– “Abbiamo bisogno di un’Europa diversa, un’Europa più solidale e meno egoista. I precedenti governi non hanno saputo contrastare queste politiche che hanno fatto del male a tutta l’Europa, colpendo di riflesso anche l’Italia. Alle prossime elezioni europee spazzeremo via definitivamente tutti gli euroburocrati che hanno continuato ad alimentare il problema dell’immigrazione. Non possiamo abbandonare donne e bambini, non possiamo ignorare il loro grido d’allarme. Concordo in pieno con Luigi Di Maio: priorità a queste persone che soffrono”. Lo scrive su Facebook Manlio Di Stefano, sottosegretario M5S agli affari esteri. “L’Italia come sempre farà la sua parte accogliendo esclusivamente le 10 persone vulnerabili che si trovano sulla nave Sea Watch 3, le altre 22 più le 17 della Sea Eye sono un problema che non ci appartiene. Gli altri Paesi, a partire da Malta, facciano la propria parte! A maggio cambieremo definitivamente quest’Europa, l’Italia non può essere lasciata sola”.
Colombia: Eln, rispettata treguaComando guerriglia denuncia invece violazioni governativi

BOGOTA’05 gennaio 201919:28

– L’Esercito di liberazione nazionale (Eln) colombiano ha annunciato di aver concluso con successo il periodo di cessate il fuoco previsto fra il 23 dicembre ed il 3 gennaio, “dimostrando ancora una volta l’unità e la disciplina interna di tutte le sue strutture”, In un comunicato, il Comando centrale (Coce) della guerriglia ha denunciato che durante il periodo di sospensione delle ostilità “è continuato il genocidio dei leader sociali e dei difensori dei Diritti umani, con l’uccisione di nove di essi durante i 12 giorni di durata della tregua”.
Dopo aver indicato di aver fatto conoscere la lista di queste vittime, il Coce aggiunge che “con il suo spirito guerrafondaio di sempre il governo (del presidente Ivan) Duque ha cercato di avvantaggiarsi intensificando le operazioni militari contro i nostri Fronti”. Uno di questi bombardamenti, si segnala, “è stato realizzato il 25 dicembre contro un nostro accampamento nel sud di Bolivar”.
Scomparsi in Burkina, pure Canada indagaUltime immagini in video concerto con altra coppia

VENEZIA05 gennaio 201919:34

– “Abbiamo parlato con i genitori di Edith in Canada, non sapevano nulla della scomparsa, siamo stati noi a dirgli che abbiamo allertato il nostro Ministero degli Esteri, adesso anche loro hanno attivato i canali diplomatici per cercarli, sappiamo che sia i nostri che i loro investigatori si stanno muovendo, qualcosa si muove, siamo speranzosi”. Lo ha detto oggi Nunzio Tacchetto, padre di Luca, l’architetto padovano 30enne scomparso insieme alla fidanzata canadese, Edith Blais, in Burkina Faso. Dei due, partiti in auto da Padova oltre un mese fa, non si hanno più notizie dal 15 dicembre scorso. Il 15 dicembre scorso sono stati a cena a casa di una coppia, lui francese, lei del Burkina Faso, nella città di Bobo Dioulasso, e dopo la cena si sono recati ad un concerto, in un locale in città. A testimoniarlo c’è un video fatto con il telefonino forse proprio da Luca, che riprende l’amico francese e il concerto. Quello è l’ultimo messaggio inviato dai ragazzi ai familiari.
Germania: ‘autorità sapevano dei hacker’Episodio a dicembre ma reso noto solo ieri

05 gennaio 201919:21

– Polemiche in Germania il giorno dopo la notizia del maxi attacco hacker a molti politici, tra cui la cancelleria Angela Merkel. Le autorità tedesche per la sicurezza informatica – riporta la Bbc – sono finite al centro delle critiche dopo che è emerso che erano a conoscenza dell’attacco da settimane, ma non lo hanno comunicato alla polizia.
Gli attacchi – precisa la Bbc – si sono verificati a dicembre, ma sono stati resi noti solo ieri.
Pedofilia: dal 7 processo vescovo LioneBarbarin è accusato di aver coperto un prete autore di abusi

CITTA’ DEL VATICANO05 gennaio 201917:45

– Si aprirà lunedì 7 gennaio il processo a Lione nei confronti del cardinale Philippe Barbarin. Dieci vittime di padre Berbard Preynat, accusato di avere abusato di più di 70 scout negli anni 1970-80, puntano il dito anche contro il cardinale per aver coperto il prete, non averlo denunciato e di fatto per averlo lasciato al suo posto per molto tempo. Il cardinale si è sempre difeso dicendosi estraneo a queste accuse. Il processo, che dovrebbe svolgersi fino al 9 gennaio, arriva in un momento delicato per la Chiesa universale sulla questione pedofilia, alla vigilia della riunione che si terrà a febbraio in Vaticano tra il Papa e i presidenti di tutte le conferenze episcopali del mondo, per decidere le misure da prendere congiuntamente contro questa piaga.

Ungheria: 10 mila in piazza contro ‘legge schiavitù’ OrbanE sindacati indicono sciopero generale il 19 gennaio

05 gennaio 201918:50

– Almeno 10 mila persone sono scese di nuovo in piazza, oggi, davanti al parlamento a Budapest, per protestare contro la cosiddetta “legge schiavitù”, voluta dal governo del premier Viktor Orban e approvata in dicembre, che aumenta fino a 400 ore l’anno gli straordinari che i datori di lavoro potranno chiedere ai dipendenti. In aggiunta, i sindacati ungheresi hanno indetto uno sciopero generale per sabato 19 gennaio con manifestazione.
Il presidente della Federazione sindacale unitaria ungherese, Laszlo Kordas, ha annunciato che i sindacati presenteranno al governo le loro richieste, che comprendono salari più alti e un sistema di pensionamento più flessibile. Se il governo non si siederà a negoziare, ha detto Kordas, lo sciopero del 19 sarà confermato.
Da parte sua il portavoce del governo Orban, Istvan Hollik, ha asserito che la protesta dei sindacati è fomentata dal milionario filantropo George Soros.

Blitz nordcoreano in Italia dopo scomparsa ambasciatoreMedia Seul:’Per ritrovarlo’.Tante ipotesi ma mistero su dove sia

PECHINO05 gennaio 201919:42

Ci fu anche il “blitz” a Roma di un team nordcoreano per rintracciare Jo Song-gil, ufficialmente ambasciatore ‘reggente’ della rappresentanza diplomatica in Italia fino al 20 novembre e adesso sospettato di diserzione.
All’indomani dell’anticipazione del duro colpo, e non solo, d’immagine per Pyongyang, il JoongAng Ilbo ha fornito un altro dettaglio della vicenda su cui pende un fitto mistero, a partire dall’incertezza su dove si trovi il suo protagonista.
Jo e sua moglie sono “spariti” agli inizi di novembre, hanno riferito ieri alcuni deputati sudcoreani dopo l’audizione in parlamento dell’intelligence di Seul, escludendo ci sia stata richiesta di aiuto al Sud o anche contatti di qualsiasi tipo.
Oltre ai quattro diplomatici in organico all’ambasciata di Roma, c’è stato un via vai negli ultimi due mesi di persone con “volti sconosciuti”, ha scritto il quotidiano sudcoreano citando una fonte in Italia. “Sembra che il team abbia tentato di trovare Jo e di scoraggiarne la defezione, ma dopo la richiesta di protezione alle autorità italiane l’attenzione s’è concentrata su come ricostruire la vicenda e mettere a punto le contromisure”.
Al dipartimento degli Affari internazionali del Partito dei Lavoratori e al ministero degli Esteri nordcoreani fu ordinato di avviare un’indagine ad ampio raggio allo scopo di cercare altre persone a rischio diserzione e di rafforzare la prevenzione.
Quando disertò nel 2016, Thae Yong-ho, numero due dell’ ambasciata di Londra e il più alto in grado degli ultimi anni ad aver voltato le spalle al leader Kim Jong-un, chiese e ottenne asilo al Sud, mentre Pyongyang avviò la rapida sostituzione del capo della missione. Nella rotazione finirono funzionari in Cina, incluso il consolato di Shenyang che diventò di fatto inattivo, e la missione in Uzbekistan, l’ultima in Asia centrale, che fu addirittura chiusa.
Sulla sorte di Jo si sono moltiplicate le ipotesi, tra cui una – rilanciata ancora dai media di Seul – su eventuali contatti in corso con un’agenzia di intelligence italiana o straniera, con protezione in un’altra ambasciata per l’assistenza alla richiesta di asilo politico in un Paese occidentale terzo. Le agenzie dei servizi stranieri di solito danno il loro aiuto ai disertori del Nord, a maggior ragione se c’è un coordinamento già definito con il Sud.
Ancora più difficile è la ricostruzione su cosa abbia fatto da inizio novembre a inizio dicembre, momento della richiesta di protezione al governo italiano, secondo il JoongAng Ilbo.
Il fatto che quest’ultima mossa sia maturata a un mese dalla fuga dall’ambasciata di Roma può significare che non sia stato facile trovare un posto sufficientemente sicuro. C’è poi la possibilità che Jo abbia già trovato asilo in un Paese terzo (ci sono voci su Usa e Francia), su cui non pende alcun obbligo di comunicazioni pubbliche. Poi c’è l’ipotesi che il diplomatico sia stato catturato in Italia o in un altro Paese e deportato.
In questo caso, però, dovrebbe esserci traccia nei documenti ufficiali.
Belgio: 4.700 si tuffano in Mare NordTradizionale appuntamento di inizio anno malgrado il maltempo

BRUXELLES05 gennaio 201919:30

Circa 4.700 persone, per nulla intimiditi dal freddo, si sono tuffate oggi a Ostenda sulla costa del Belgio nelle gelide acque del Mare del Nord in occasione del tradizionale bagno di inizio anno. Lo riferisce la stampa locale precisando che non si sono verificati incidenti. Le autorità hanno predisposto quest’anno misure di sicurezza supplementari a causa del maltempo, dei forti venti che soffiano sulla costa e delle onde alte. I bagnanti potevano immergersi in acqua solo fino ai fianchi e rimanere a mollo non oltre i 20 minuti anziché mezz’ora. Sono previste iniziative simili anche a Bredene e a Wenduine, sempre sulla costa belga.
Maltempo, stop voli e treni in EuropaIn Germania e Austria, forti nevicate attese anche in Svizzera

05 gennaio 201919:31

Le abbondanti nevicate che si stanno abbattendo sul centro Europa stanno causando notevoli disagi per i viaggiatori, specialmente in Germania e Austria, dove diversi tratti stradali e ferroviari sono stati chiusi per il pericolo di valanghe. E anche alcuni aeroporti hanno cancellato diversi voli per ragioni legate al maltempo.
L’aeroporto di Monaco, il secondo più grande della Germania, ha cancellato 120 voli e altri hanno subito ritardi mentre il personale dedicato cercava di rimuovere il ghiaccio dai velivoli e di pulire le piste. La compagnia ferroviaria austriaca OeBB ha sospeso diversi servizi per il rischio di valanghe. Le autorità hanno chiuso al transito diverse strade, anche intorno a Bischofshofen che ospita in questo fine settimana il torneo annuale di salto con gli sci Four Hills, e dove la scorsa notte sono caduti oltre 50 centimetri di neve.
Gilet gialli, video manifestante che picchia poliziottiVestito di nero, senza gilet giallo, che si accanisce violentemente contro un gendarme

PARIGI05 gennaio 201920:00

Fa il giro del web il video – ripreso da un’agenzia di stampa indipendente, Line Press – di un manifestante vestito di nero (senza gilet giallo) che si accanisce violentemente contro un gendarme, prendendolo a pugni sul casco e sullo scudo. Lo stesso individuo appare in un altro video dell’agenzia, in cui prende a calci un altro gendarme finito a terra.
Gli episodi sono stati ripresi sulla passerella Leopold-Sédar-Senghor che attraversa la Senna al livello delle Tuileries e grazie alla quale i manifestanti cercavano oggi pomeriggio di raggiungere l’Assemblée Nationale.    “Faremo tutto il possibile per identificare chiaramente gli aggressori, organizzati chiaramente in branchi di odio”, ha dichiarato Eric Morvan, direttore generale della polizia.           [print-me title=”STAMPA”]