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DALLE 14:34 ALLE 21:59 DI SABATO 06 GIUGNO 2020

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Orso marsicano in zona Arquata Tronto
Sui Monti della Laga. Allevatore, mai accaduto da queste parti
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ARQUATA DEL TRONTO
06 giugno 2020
14:34
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Avvistato un orso marsicano sui Monti della Laga, dalle parti di Selva Piana, nel Comune di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). A fare ieri mattina l’insolito incontro, dato il luogo, sono stati due fratelli, Diego e Luigi Lauri, assieme al loro padre Mario, mentre stavano andando verso il loro allevamento di bovini.
“Incontrare un orso da queste parti non era mai accaduto e ha fatto un certo effetto”, racconta Diego. “Lo abbiamo potuto fotografare solo da lontano e con i nostri telefoni cellulari, comunque è stata una piacevole sorpresa”, aggiunge.
Da dove arrivasse l’animale “è difficile dirlo – dice ancora il giovane allevatore – si potrebbe immaginare che sia arrivato fino a qui partendo dal Gran Sasso, dove questa specie è presente”.
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Bonaccini,scuola riapra senza plexiglass
Presidente E-R saluta studenti per fine anno scolastico
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BOLOGNA
06 giugno 2020
15:03
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“Abbiamo chiesto si possa tornare a scuola in presenza, il più possibile, entro settembre e non attraverso un computer”. E per quanto riguarda invece le barriere in plexiglass, “se fosse possibile evitarlo sarebbe meglio”. Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo aver salutato gli studenti di San Lazzaro, nel Bolognese, riuniti al parco per la fine dell’anno scolastico: bimbi di quinta elementare e terza media, ognuno all’interno del suo hula hoop.
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Venezia,ancora acqua alta, massima 99 cm
Dopo 116 cm ieri mai così in estate, turisti a caccia di foto
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VENEZIA
06 giugno 2020
15:38
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L’alta marea stupisce ancora a Venezia e ieri sera, con la punta di 99 centimetri raggiunta alle 22.30, ha toccato un piccolo record: mai infatti era accaduto nella storia che a giugno – mese del tutto inusuale per il fenomeno – l’acqua alta si presentasse per due giorni consecutivi si misure vicine o superiori al metro, com’era stato giovedì notte con +116. E oggi il fenomeno potrebbe ripetersi, con una misura superiore al metro. Piazza San Marco – tra le zone più basse del centro – era ieri già allagata quando ancora non faceva buio, così il fenomeno ‘acqua alta’ si è rivelato un’attrattiva irresistibile per i turisti già arrivati in città, alla caccia di foto e immagini di una Venezia unica anche in queste situazioni.
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Uccide due donne in Carinzia, poi si suicida a Tarvisio
Protagonista un cittadino austriaco di 64 anni, vittime la ex moglie e l’attuale compagna
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TARVISIO
06 giugno 2020
18:20
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Ha ucciso la ex moglie, poi è giunto in Italia e, quando gli agenti lo stavano avvicinando, si è suicidato. E’ accaduto stamani tra Villach, in Austria, e Tarvisio.
Protagonista della tragedia un cittadino austriaco di 64 anni, che non avrebbe ucciso soltanto la ex, una donna di 62 anni, nell’abitazione di lei a Villach (sembra usando un’ascia), ma poi in auto si sarebbe diretto nel paese dell’attuale compagna, una 56enne, e l’avrebbe freddata in strada a colpi d’arma da fuoco: scena alla quale avrebbe anche assistito un bambino.
La Polizia carinziana, sulle sue tracce, aveva anche fatto alzare in volo un elicottero, e quando l’uomo ha varcato il confine, si è subito messa in contatto con i colleghi italiani. I quali hanno individuato il fuggitivo nel parcheggio di un ristorante del centro di Tarvisio: l’uomo, quando ha notato la pattuglia degli agenti della Polizia di frontiera camminare nella sua direzione, ha estratto la pistola ed ha prima sparato due colpi in aria; quindi, ha rivolto l’arma contro di sé e si è ucciso.
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A Jesolo è boom per l’hotel dei tedeschi
Cliente austriaco passa per la Svizzera per evitare quarantena
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JESOLO (VENEZIA)
06 giugno 2020
17:55
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E’ già stato soprannominato a Jesolo l’hotel dei tedeschi: si tratta del Cavalieri Palace che, a dispetto dell’avvertimento che il governo di Berlino ha indirizzato a chi intende viaggiare in Italia, sulla settantina di clienti conta oggi più di metà ospiti giunti dalla Germania. “Una grande soddisfazione – commenta il titolare Antonio Vigolo -: questo significa che per questi clienti la vacanza è un’esperienza irrinunciabile perché è una questione di cuore. Loro sono innamorati di Jesolo e dell’Italia per le emozioni che hanno ricevuto”. Come conferma l’esperienza della famiglia Marinoff, la prima a presentarsi lunedì scorso al termine del lockdown con apertura delle frontiere. “Hanno viaggiato tutta la notte – ricorda con orgoglio l’albergatore -: nonna Perfidia è partita da Stoccarda e a Monaco ha caricato figli e nipoti. Alle 9 in punto erano seduti nel ristorante dell’hotel per fare colazione. Un’emozione che non possiamo scordare e un premio a chi, come noi, ha deciso di scommettere sulla riapertura immediata”. C’è anche qualcuno che arriva dall’Austria. Seppure in incognito perché Vienna le frontiere non le ha riaperte per turismo. “Uno storico cliente è transitato per la Svizzera, verso la quale non ha limiti, per poi scendere fino a Jesolo. Percorso inverso per tornare a casa: in questo modo, al rientro si è evitato la quarantena obbligatoria di 14 giorni. Del resto rischi non ne ha corsi – assicura Vigolo -: le misure di sicurezza adottate sono eccezionali anche se abbiamo cercato di non ospedalizzare troppo la struttura: i dispositivi sono stati adottati tutti, salvaguardando il relax degli ospiti”. In hotel – 52 stanze e 32 dipendenti pienamente operativi – ci sono anche turisti inglesi e americani.
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Ultrà e Fn,disordini e lancio oggetti
Verso giornalisti e forze dell’ordine. Otto fermati dopo scontri
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ROMA
06 giugno 2020
18:01
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Cori fascisti, saluti romani e poi un escalation di violenza. Lanci di bottiglie, pietre, aste di bandiere, contro le forze dell’ordine e i giornalisti. Così è andata in scena la manifestazione degli ultrà di estrema destra al Circo Massimo a Roma. La tensione è salita dopo che uno dei manifestanti ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti causando un diverbio violento tra i manifestanti. Poi la carica con ogni tipo di oggetto verso giornalisti e le forze dell’ordine. Tra i cori intonati durante la manifestazione anche “duce, duce”. A causa dei fumogeni è bruciata anche una porzione di prato su un lato del Circo Massimo. Al termine della guerriglia tra il Circo Massimo e le vie limitrofe ci sono stati otto fermati. La loro posizione è ora al vaglio.
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Lombardia, 142 positivi e 27 morti
Effettuati 13.696 tamponi. Superata la soglia 90mila contagiati
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MILANO
06 giugno 2020
18:04
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Con 13.696 tamponi effettuati, sono 142 in un giorno le persone risultate positive al Coronavirus in Lombardia (una percentuale quindi dell’1,04% rispetto agli esami effettuati). Dall’inizio dell’epidemia sono in tutto 90.070 i contagiati. Sono 110 le persone al momento ricoverate in terapia intensiva, dieci meno di ieri, e 2.840 quelle negli altri reparti (-120). I decessi registrati sono 27, in totale 16.249.
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Incidente sull’A1, arrestato il padre delle bimbe
All’origine del dramma, probabilmente un colpo di sonno. Quattro morti e 7 feriti. L’uomo sarà interrogato lunedì
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AREZZO
06 giugno 2020
19:14
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E’ stato arrestato nella notte e sarà interrogato lunedì, dal pm di Arezzo Roberto Rossi, il conducente del minivan schiantatosi ieri contro un camion sull’A1 causando la morte di due bambine di 8 mesi e 10 anni e dei nonni 50enni. L’uomo, un trentenne di origine sinti, è il padre delle bambine ed è stato arrestato dalla Polstrada per omicidio stradale.
L’arresto è scattato in ospedale, dove l’uomo era stato portato per eventuali cure mediche e dov’era risultato negativo all’alcoltest; l’ipotesi più probabile, infatti, è che, trovandosi al volante da molte ore, abbia avuto un colpo di sonno. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto il minivan procedere a zig zag, per poi sbattere contro il camion che si trovava fermo e interamente collocato all’interno della piazzola di sosta di emergenza, e finire la sua corsa andando ad urtare un’auto che, a sua volta, ne ha urtata un’altra.
Oltre alle quattro vittime, ci sono sette feriti: i più gravi, ma non in pericolo di vita, sono la madre delle bimbe, condotta al Policlinico Le Scotte, e due bambini (di cui una è la gemellina della vittima di 8 mesi), trasferiti al Meyer di Firenze.
L’incidente è avvenuto intorno alle 14 di venerdì sull’A1, in direzione sud, all’altezza di Badia al Pino, nel comune di Civitella in Valdichiana (Arezzo).
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Ragazzo annega nel pavese
Il suo corpo recuperato nel pomeriggio dai vigili del fuoco
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PAVIA
06 giugno 2020
19:46
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Un ragazzo di 16 anni è morto annegato oggi pomeriggio in una lanca a Castelletto di Branduzzo (Pavia), in Oltrepò Pavese. L’allarme è scattato attorno alle 14.30, quando è stato riferito che un giovane era scomparso nelle acque dei “7 laghi” (è il nome della località del comune oltrepadano, frequentata soprattutto dai pescatori). Sul posto si sono subito recati i vigili del fuoco che hanno avviato le ricerche, con l’aiuto anche dei sommozzatori arrivati dal lago d’Iseo dove stavano effettuando un altro intervento.
Per qualche ora si è sperato che la segnalazione fosse stata errata. Poco prima delle 17.30 però è stato ritrovato il corpo senza vita del ragazzo, a una profondità di circa 5 metri e a una decina di metri dalla riva. Sul posto si sono recati anche i carabinieri, il sindaco di Castelletto di Branduzzo (Pavia) e gli operatori del 118 che non hanno potuto far altro che accertare l’avvenuto decesso del 16enne. Rimangono da stabilire la dinamica e le cause dell’annegamento.

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alla Scala test volontario per lavoratori
Accordo raggiunto tra sindacati e teatro
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06 giugno 2020
18:47
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Il teatro alla Scala fara’ un test sierologico su base volontaria a tutti i lavoratori. Sindacati, che li chiedevano prima del rientro al lavoro, e direzione hanno raggiunto un accordo.
A tutti verra’ inviato un modulo per mail o sara’ consegnato quando nei prossimi giorni, scaglionati, potranno tornare al Piermarini per ritirare la busta paga. Ad eseguire il test sara’ l’ospedale Sacco. Il professor Giuliano Rizzardini, direttore Malattie infettive, ha avuto un incontro con gli scaligeri, in particolare con la commissione permanente sulla sicurezza.Al momento con Rizzardini si stanno mettendo a punto i protocolli di sicurezza dei vari reparti del teatro, che sono a buon punto.
Piu’ delicato invece quello che riguarda le masse artistiche, che in molti casi – ad esempio quello di coristi e fiati – non possono indossare le mascherine.
E’ fissata per giovedi’ una nuova riunione della commissione che ormai e’ alle fasi finali del lavoro. Poi in teatro inizieranno a rientrare i tecnici per smontare le scenografie degli spettacoli ancora presenti in teatro (Il turco in Italia, Trovatore e Salome’, mai andata in scena) Nel frattempo la Scala approfitta della chiusura per fare alcuni lavori di manutenzione straordinaria come il rifacimento del palcoscenico.
‘Il nostro piano A – ha detto Paolo Puglisi della Cgil – e’ quello di riaprire a settembre se ci sara’ permesso’. Senz’altro il primo passo verso la ripresa, sara’ la riapertura del museo della Scala, forse entro giugno.

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Branagh, Artemis Fowl, tra giovane Thor e Il padrino
Fantasy da saga su Disney+ da 12/6: “Viviamo nuova normalità”
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06 giugno 2020
15:58
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Otto romanzi usciti dal 2001 al 2012, capaci di vendere nel mondo oltre 21 milioni di copie con traduzioni in 44 lingue (in Italia pubblica Mondadori). Sono i numeri del successo globale della saga fantasy Artemis Fowl creata dall’irlandese Eoin Colfer. Protagonista un geniale e ricchissimo 12enne appartenente a una stirpe di maestri del crimine che si confronta con paralleli mondi magici. E’ un altro irlandese, Kenneth Branagh (“noi cresciamo ascoltando storie fantastiche come queste, invogliano a diventare storyteller”) a firmare il primo omonimo adattamento cinematografico, in un blockbuster da 125 milioni di dollari.
Nel ruolo principale c’è Ferdia Shaw, in un cast che comprende, fra gli altri, Lara McDonnell, Tamara Smart, Nonso Anozie, Colin Farrell e Judi Dench. Il film aveva un’uscita programmata in sala il 29 maggio, ma vista la pandemia, debutterà nel mondo direttamente sulla piattaforma Disney+ il 12 giugno. “Sono felice che il film possa arrivare al pubblico così” spiega Branagh via web. Nelle circostanze che viviamo, “mi auguro ancora di più che offra una bella occasione di divertimento e evasione”. L’attore e cineasta nato a Belfast nel 1960, è anche fra gli interpreti dell’attesissimo nuovo thriller distopico di Christopher Nolan, Tenet e lo vedremo come protagonista e regista di una nuova avventura di Hercule Poirot, in Assassinio sul Nilo. Per lui il coronavirus sta cambiando l’industria cinematografica e il rapporto con il pubblico: “Come spettatore voglio tornare nelle sale ma non so quanto sarà un desiderio diffuso”. Viviamo “una nuova normalità ma non penso sarà così abnorme come molti temono”.
Venendo a Artemis Fowl, Branagh, che spera di sviluppare il racconto in altri capitoli, parte con una ‘storia delle origini: “E’ la stessa sfida che ho affrontato realizzando Thor”. Il regista rende Artemis “più ‘normale’: “E’ come un piccolo Lord privilegiato e geniale, che vive una stile di vita straordinario. E’ meno cinico di quanto appaia nei primi libri.
Nella mia mente era come Michael Corleone all’inizio de Il Padrino. In partenza non è il tipo che uccide o fa malversazioni ma alla fine sicuramente lo è diventato. Anche Artemis compie un suo percorso”.
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Richard Gere torna in tv dopo 30 anni con MotherFatherSon
Prodotto da Bbc Studios su Sky, con Helen McCrory e Billy Howle
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06 giugno 2020
19:58
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A distanza di quasi trent’anni dall’ultima volta Richard Gere torna in tv – per la prima volta da protagonista – in una storia di potere, ambizione, politica e corruzione ma anche di una famiglia (una madre, un padre e un figlio) che non sanno più stare insieme ma che saranno costretti a imparare a farlo. L’8 giugno alle 21.15 su Sky Atlantic e Now Tv arriva MotherFatherSon, un intenso family drama dalle venature thriller targato BBC Studios e scritto da Tom Rob Smith, già dietro il successo di American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace. Nel cast, oltre all’amatissimo attore e attivista statunitense nei panni del glaciale, spietato e ricchissimo magnate Max Finch, anche Billy Howle (Chesil Beach – Il segreto di una notte) nei panni del figlio Caden e Helen McCrory (Peaky Blinders, Harry Potter), nel ruolo di Kathryn Villiers, ex-moglie di Max e madre di Caden.
Nel cast anche Pippa Bennett-Warner (Gangs of London) nel ruolo di una consulente di Max, Lauren Elgood; Sinéad Cusack (Io ballo da sola) nel ruolo della giornalista Maggie Barns; Danny Sapani (Penny Dreadful) che interpreta Jahan Zakari, il primo Premier musulmano del Regno Unito. E ancora, Paul Ready (Motherland) nel ruolo di un giornalista del National Reporter, Joseph Mawle (The Hallow) che interpreta Scott Ruskin, un uomo vicino a Kathryn, e Sarah Lancashire (Happy Valley) nei panni di Angela Howard.
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Nuovo statuto Egizio, Christillin verso terzo mandato
Museo riapre dopo lockdown.’Digitale e ricerca ricetta vincente’
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TORINO
06 giugno 2020
20:12
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Lo scorso 2 giugno sono stati 1.300 i visitatori che, mascherina sul volto e mani disinfettate, hanno approfittato dell’ingresso gratuito per tornare ad ammirare le sue collezioni. Per il Museo Egizio di Torino, però, il vero banco di prova è questo fine settimana. E a giudicare dalle prenotazioni, obbligatorie dopo la lunga chiusura per l’emergenza coronavirus, sembra non avere perso appeal. “Nei giorni del lockdown ho passato ore dentro il Museo con Christian Greco (il direttore dell’Egizio, ndr) a pensare come reagire, cosa fare. Penso che le parole chiave per rialzare la testa siano digitalizzazione e ricerca”, spiega Evelina Christillin, ormai prossima al terzo mandato alla guida della Fondazione che gestisce il museo.
Il centrodestra alla guida della Regione Piemonte, nella giunta di ieri, ha deciso di togliere il vincolo dei due mandati, di fatto spalancando le porte alla riconferma della manager cresciuta alla scuola dell’Avvocato Agnelli con una lunga esperienza in campo culturale e non solo. “Non ho alcun imbarazzo – dice – a dire che mi sento di rappresentare il sistema Torino”, quel gruppo di potere contro il quale quattro anni fa il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni amministrative strappando dopo più di vent’anni il capoluogo al centrosinistra. “Ciò in cui non mi riconosco affatto è la accezione negativa di quella espressione – prosegue – Penso di essere parte di una rete culturale che ha visto persone come Mario Martone, Gianandrea Noseda, Arturo Brachetti, Alberto Barbera. Una rete che ha funzionato bene e ha prodotto grandi risultati”.
Tra i pentastellati c’è chi non la vede di buon occhio, come dimostrano le recenti dichiarazioni della capogruppo Valentina Sganga contro “la lunga sfilza di poltrone e di prestigiosi incarichi” accumulati in carriera dalla Christillin. Ma il rapporto con la sindaca Chiara Appendino è ottimo e quand’anche la Città si esprimesse contro la modifica dello Statuto, finirebbe in minoranza. Del resto per la ‘signora delle Olimpiadi’, un passato ai vertici del Comitato organizzatore dei Giochi invernali di Torino 2006, giocano i numeri. Con lei e con il direttore Christian Greco alla guida, l’Egizio ha inaugurato nel 2015 un nuovo allestimento che ha attirato un numero sempre crescente di visitatori, fino agli oltre 850 mila dello scorso anno. E soprattutto ha conquistato l’autonomia finanziaria, particolare non da poco ora che il Covid sta spremendo le casse pubbliche e le risorse per la cultura non sono molte.
“I contributi a pioggia sono interventi sacrosanti in questo momento – è la ricetta della Christillin per superare la crisi contingente – ma poi arriva il tempo di scelte e di progetti.
Giusto che una guida turistica prenda 600 euro perché in questo periodo era tutto fermo, ma se si finanziano progetti importanti torneranno a lavorare perché ci saranno i turisti”.
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Ancora per questo mese l’Egizio sarà aperto solo nei fine settimana, ma il desiderio “è di riprendere le attività il prima possibile a pieno regime, accogliendo i visitatori con modalità che assicurino tanto la migliore fruizione possibile quanto la sicurezza delle persone, quelle in visita come il personale che qui lavora – conclude Christillin -. Per affermare con forza la grande vitalità della nostra istituzione”.
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Con ‘Striminzitic Show’ Arbore torna su Rai2
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06 giugno 2020
20:44
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su Rai2, con 21 puntate. La prima, lunedì andrà in onda alle 21.20, mentre le successive 20 saranno proposte in seconda serata, a partire dal 9 giugno.
Ugo Porcelli, storico autore di Renzo, e il suo amico musicista Gegè Telesforo, hanno finalmente convinto Arbore a mettere mano al suo archivio personale. Ed è così che il vero collante delle 20 puntate sarà proprio il racconto in maniera sorridente e aneddotica dei filmati e dei momenti più belli e curiosi della carriera dello showman. Ma Arbore è anche un frequentatore della rete da cui recupererà, di puntata in puntata, preziosità della tv d’autore di ieri fino ai nuovi talenti di oggi.
Il Master of Ceremony delle serate tv sarà Gegè Telesforo, musicista, compositore esperto di rango internazionale di jazz e fusion, con ventennale esperienza di conduzione televisiva, ma soprattutto abile improvvisatore della parola, grazie alla frequentazione con Arbore da cui è scaturito un inevitabile affiatamento. VAI ALLA POLITICA

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DALLE 09:01 DI SABATO 02 MAGGIO 2020

ALLE 21:54 DI DOMENICA 03 MAGGIO 2020

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Fase 2: Raggi, in parchi distanziamento, aree gioco chiuse
‘Non entra chi ha sintomi, proibiti picnic e feste’
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ROMA
02 maggio 2020
14:07
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“Ci stiamo preparando ad aprire in sicurezza ville storiche, parchi e giardini pubblici di Roma, che da lunedì torneranno ad essere accessibili anche se con le dovute cautele e limitazioni”. Così su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi. La prima cautela “la più importante per evitare nuovi contagi, è il divieto di assembramento – spiega – Ma sarà comunque possibile passeggiare e fare attività fisica individuale nel rispetto delle distanze dalle altre persone. Ecco allora, un semplice vademecum per sapere sempre come comportarsi all’interno delle aree verdi della Capitale. L’ingresso è consentito solo a chi non presenta sintomi da infezione respiratoria e febbre e non è in quarantena. Sì alle passeggiate – prosegue – ma rigorosamente a 1 metro di distanza gli uni dagli altri. Sì anche all’attività sportiva individuale ma, in questo caso, i metri di distanza devono essere 2. Minori e persone non completamente autosufficienti possono passeggiare con l’accompagnatore sempre nel rispetto della distanza di sicurezza. Nelle aree verdi restano chiuse le aree gioco per i bambini. È anche vietato fare feste o pic-nic ed utilizzare le attrezzature sportive. Proibite anche le attività ludico ricreative come giochi e attività di gruppo. Nella Fase 2 dobbiamo convivere con il virus. Continuiamo a comportarci con la responsabilità con cui abbiamo agito fino a oggi.
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Se così non fosse – conclude Raggi – saremmo costretti a chiudere di nuovo i parchi, ma sono certa che non accadrà. Rispettiamo le regole e poco alla volta, e con cautela, potremo tornare a godere completamente dei nostri magnifici spazi verdi”:

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Fase 2: Renzi, bene Conte, vedo passi avanti significativi
Insistiamo per riaperture e chiediamo attenzione a scuola
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02 maggio 2020
11:32
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“Abbiamo subito polemiche per l’intervento in Senato e le interviste di questi giorni ma in realtà vedo qualche passo in avanti significativo. Ieri il Presidente Conte si è scusato per i ritardi sulla liquidità e sugli aiuti economici: non cercavamo polemiche noi, dunque, ma sottolineavamo un problema vero. Bene le scuse del Premier, avanti!”. Lo scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi.
“E speriamo che il decreto sia pronto presto con i soldi a fondo perduto per le imprese, gli ammortizzatori sociali, lo slittamento delle tasse. Se sono rose fioriranno, speriamo che ci diano ascolto. Bene l’impegno a cambiare sui dpcm: non può essere un premier, e neanche un poliziotto, a decidere se l’amicizia è vera o falsa. Piccoli passi in avanti, insomma.
Adesso chiediamo con forza attenzione alla scuola, ai minori, al sociale. E insistiamo sulle riaperture in sicurezza, senza altri ritardi. Ogni settimana che passa perdiamo 10 miliardi e regaliamo quote di mercato. L’Italia può farcela ma dobbiamo ripartire, tutti insieme. Noi di Iv insisteremo a fare proposte, non polemiche. Se si sceglie la politica, noi ci siamo”.
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Coronavirus: in giornata telefonata tra Conte e Bill Gates
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02 maggio 2020
13:05
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Una telefonata tra il premier Giuseppe Conte e Bill Gates è prevista in giornata. Il fondatore di Microsoft e filantropo è impegnato con la sua fondazione nel sostegno alla ricerca per lo sviluppo di un vaccino contro il Coronavirus. Su questo fronte il presidente del Consiglio ha nei giorni scorsi assicurato che l’Italia è “in prima linea”: con altri leader europei e i rappresentanti delle istituzioni Ue, Conte si è fatto tra l’altro promotore di un piano di cooperazione globale per la ricerca di un vaccino contro il Covid-19.
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Azzolina: lezioni metà a scuola e metà a casa
Mai parlato di doppi turni, a settembre classi in collegamento
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03 maggio 2020
14:39
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A settembre si tornerà sui banchi di scuola e si seguiranno le lezioni per metà del tempo in classe e per metà online. Ma senza raddoppi o smembramenti: gli alunni che restano a casa seguiranno le lezioni con i loro compagni ma collegati al computer. E si alterneranno nei posti sui banchi, nel corso della settimana, per evitare l’affollamento nelle scuole. E’ stata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a spiegare come funzionerà la “didattica mista” al momento della ripresa dell’anno scolastico. “A settembre si deve tornare a scuola, gli studenti hanno diritto di tornare a scuola” e questo vale anche “per le scuole elementari”, ha detto sottolineato la ministra in un’intervista a Skytg24. Un’indicazione su come riaprire la scuola a settembre arriva intanto anche da uno studio del Politecnico di Torino. Ingressi e uscite scaglionati a intervalli regolari di tempo, per evitare gli assembramenti, attività all’aperto e teledidattica, e soprattutto dimezzamento del numero di alunni per classi con turnazioni. Uno studio che sarà testato già dalla prossima settimana in sette scuole del Piemonte, cinque delle quali a Torino.
“Non abbiamo mai parlato di doppi turni” per la ripresa della scuola a settembre, chiarisce Azzolina spiegando che l’ipotesi è quella di dividere le classi: “la metà degli studenti per metà settimana” andrebbe a scuola, poi l’altra metà, e comunque si terrebbero sempre gli studenti che sono a distanza “collegati, così la socialità resta”. “Non possiamo far tornare gli studenti a scuola con 28-30 persone per classe. Io ho sempre fatto una battaglia contro le classi-pollaio”, ha aggiunto.
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Il 4 maggio “piano piano l’Italia riaprirà” ma non sarà “un libera tutti”, “vedremo che cosa accadrà nelle prossime due settimane”. Sul problema della dispersione scolastica, la ministra ha sottolineato che, al di là dell’emergenza sanitaria, l’Italia già era “fuori ogni media, sto lavorando perché non aumenti. Nessuno studente deve rimanere indietro”.
Quanto invece ai concorsi per gli insegnanti, Azzolina respinge chi, come anche la senatrice Loredana De Petris di LeU, chiede di procedere con concorsi per titoli. Chi dice che “si possono fare concorsi per titoli mente spudoratamente, nessuno sarebbe assunto a settembre perché i tempi non ce lo permettono”, ha risposto la ministra. Sullo stesso tema dei concorsi Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana commenta: “Trovo sconcertante che la ministra Azzolina offenda chi come Sinistra Italiana ha idee diverse dalle sue sul concorso per docenti”.
Contro Azzolina anche Matteo Orfini del Pd: sui concorsi definisce quelle della ministra come “parole inaccettabili”. Ma nella maggioranza la protesta, su un altro versante, arriva anche da Italia Viva che definisce l’annuncio fatto in una intervista tv, sulle modalità della ripresa della scuola a settembre, “uno schiaffo al Parlamento”; lo affermano i deputati Iv in commissione Cultura Gabriele Toccafondi e Michele Anzaldi. Più duro il commento di Massimo Gandolfini, leader del Family Day che sulla scuola fatta in parte sui banchi di scuola e in parte con il pc da casa usa parole come “una follia”, “un disastro”. La ministra Azzolina ha confermato infine che c’è un piano per aiutare le famiglie con bambini: la possibilità attraverso gli enti locali e il terzo settore, ma nelle strutture scolastiche, di fare centri per bambini ora che i genitori dovranno tornare a lavorare. L’ipotesi è di organizzare gruppi di 4-5 bambini. Ma l’idea deve ancora essere valutata dal Comitato Tecnico Scientifico.
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Giornata libertà stampa, sito per i 30 giornalisti uccisi
Ossigeno lancia giornalistiuccisi.it, le vittime dal ’60 ad oggi
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02 maggio 2020
18:46
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“Un’opportunità unica di vedere gli esseri umani dietro ai professionisti. Per ciascuno di coloro che sono stati uccisi perché cercavano la verità, il sito di Ossigeno racconta la storia di quella persona, cosa lui o lei stessero investigando – e cosa sia stato fatto per punire i responsabili della loro uccisione”. Così Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, in un messaggio inviato a Ossigeno per l’Informazione, saluta l’iniziativa che celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa lanciando un nuovo sito dedicato a tutti i 30 giornalisti italiani uccisi dal 1960 ad oggi nell’esercizio del loro lavoro. Il sito GIORNALISTIUCCISI.IT sarà in rete da domani 3 maggio, per celebrare così La Giornata Mondiale per la Libertà di stampa, il World Press Freedom Day promosso ogni anno dall’Unesco.
Intitolato “Cercavano la verità”, il sito raccoglie per la prima volta tutte insieme le storie dei giornalisti uccisi negli ultimi 60 anni dalle mafie, dal terrorismo e dai conflitti all’estero: da Cosimo Cristina a Carlo Casalegno, da Giancarlo Siani a Fabio Polenghi e Andrea Rocchelli. E lo fa con l’intento di collegare e valorizzare le diverse iniziative già avviate nel tempo per ciascuno di loro e di rendere più accessibile l’informazione esistente, coinvolgendo direttamente anche i familiari delle vittime. Il sito avvia un processo di continuo aggiornamento, volto a rendere sempre più completo il quadro complessivo di conoscenza sull’enorme costo, anche in termini di vite umane, che ha avuto la battaglia di tanti giornalisti coraggiosi per affermare il diritto-dovere di informare.
“Questo archivio, insieme al Pannello che ritrae i loro volti, realizzato da Ossigeno – prosegue Dunja Mijatović – ci permette di scoprire le loro vite e ci fa condividere i loro sogni, interrotti improvvisamente e prematuramente. Ci fa conoscere inoltre le loro famiglie e ci aiuta a comprendere cosa abbiamo perso con la loro morte”.
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Circolare di Gabrielli, con la fase 2 riparte la criminalità
‘Disagio socio economico può avere effetti sull’ordine pubblico’
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02 maggio 2020
19:21
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La fine del lockdown porterà con sé una ripresa della criminalità comune e predatoria e il tentativo delle mafie di infiltrarsi nell’economia legale. E’ l’analisi del capo della Polizia Franco Gabrielli contenuta in una circolare inviata a tutti i questori, prefetti e ai capi delle direzioni del Dipartimento di Pubblica Sicurezza nella quale si indicano le linee per riorganizzare gli uffici e calibrare tutti i servizi sul territorio.
La circolare fornisce tutta una serie di misure operative al personale, a partire dalla necessità di riorganizzazione i luoghi di lavoro per assicurare il distanziamento sociale fino alla rimodulazione degli orari di lavoro, dall’utilizzo dello smart working e dei dpi fino al trattamento economico per chi è impegnato nell’emergenza. La premessa, però, è tutta dedicata alla situazione che si verrà a determinare a partire da lunedì.
“L’allentamento delle misure di contenimento e la riapertura delle attività produttive e commerciali determineranno un inevitabile incremento dei traffici, sotto il profilo della mobilità privata e pubblica, ed una più intensa fruizione degli spazi pubblici e comuni da parte della cittadinanza”, scrive Gabrielli, che poi avverte: “in tale scenario, prevedibilmente, si assisterà ad una ripresa della attività delittuose riconducibili alla cosiddetta criminalità diffusa così come al tentativo della criminalità organizzata di infiltrarsi nel tessuto economico, gravemente colpito dalla crisi di liquidità”.
Nella circolare, il capo della Polizia sottolinea inoltre come il disagio sociale ed economico provocato dal lungo lockdown potrebbe avere ripercussioni sull’ordine pubblico. “Le autorità di pubblica sicurezza e la Polizia – si legge nel documento – si misureranno con le varie espressioni del disagio socio-economico derivanti dalla congiuntura indotta dall’epidemia, con inevitabili riflessi sotto il profilo dei servizi di ordine pubblico”.
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Coronavirus: Fase 2, ecco cosa si può fare
I congiunti comprendono conviventi e legami stabili. Ma anche parenti fino al sesto grado e affini fino al quarto grado
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03 maggio 2020
18:48
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Ecco le domande frequenti e le risposte sulle misure adottate dall’esecutivo per la Fase 2
(Dal sito del governo, il TESTO)
Posso spostarmi per far visita a qualcuno? Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie.
Chi sono i congiunti con cui è consentito incontrarsi? L’ambito cui può riferirsi la dizione ‘congiunti’ può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile. Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
Si può uscire per fare una passeggiata? Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (il decreto include in tale ipotesi quella di visita ai congiunti), o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti. Inoltre, è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite.
La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.
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In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone. Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5°? I soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Sì, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita, espressamente previste dal Dpcm 26 aprile 2020, la cui lista è disponibile a questo link (allegato 1 e allegato 2).
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi? Sì. Il decreto prevede che sia in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse.
Una volta che si sia fatto rientro presso il domicilio/abitazione/residenza, come consentito dal dPCM 26 aprile 2020, è possibile spostarsi nuovamente al di fuori della Regione di domicilio/abitazione/residenza raggiunta? Il Dpcm del 26 aprile 2020 consente lo spostamento fra Regioni diverse esclusivamente nei casi in cui ricorrano: comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute.
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Pertanto, una volta che si sia fatto rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un’altra Regione (come consentito a partire dal 4 maggio 2020), non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento più sopra indicati.
Ho un figlio minorenne, posso accompagnarlo in un parco, una villa o un giardino pubblico? Sì. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che, ai sensi del nuovo d.P.C.M., restano chiuse. Il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto.
È consentito fare attività motoria o sportiva? L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentsolo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
Posso utilizzare la bicicletta? L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.
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Posso andare al cimitero per omaggiare un caro defunto, anche al di fuori delle cerimonie funebri? Sì, è consentito spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento. Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere rispettato il divieto di assembramento e, ove non fosse possibile evitare tali assembramenti, il Sindaco può disporne la temporanea chiusura. Per le regole relative alle cerimonie funebri, anche all’interno dei cimiteri, si veda l’apposita faq. Quali sono le regole per gli spostamenti da e per l’estero? Per le informazioni relative agli spostamenti da e per l’estero, si consiglia di consultare il sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Quali sono le regole per gli spostamenti da e per l’estero? Per le informazioni relative agli spostamenti da e per l’estero, si consiglia di consultare il sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
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Governo lavora a decreto, raddoppia bonus baby sitter. Per autonomi fino a mille euro
Reddito di emergenza che si potrà integrare con il nuovo Reddito di cittadinanza a maglie più larghe
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03 maggio 2020
16:20
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Bonus per i centri estivi, reddito di emergenza che si potrà integrare con il nuovo Reddito di cittadinanza a maglie più larghe. Rinnovo di tutti gli ammortizzatori compreso il bonus autonomi, che a maggio salirà a 1000 euro ma solo per le categorie più provate dalla crisi. Prende forma il pacchetto per la tutela del lavoro e il sostegno al reddito che il governo proporrà con il nuovo decreto di maggio con gli interventi economici anti-Coronavirus. Tra questi anche l’incentivo a comprare bici e monopattini per decongestionare i mezzi pubblici, con i negozi pronti a riaprire a breve non appena ci sarà l’ordinanza del Mise. Fino a mercoledì, quando il testo dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri, ci sarà tempo per limare le misure ma l’impianto degli aiuti a famiglie e lavoratori risponde in gran parte agli annunci fatti finora.
Cassa integrazione e cassa in deroga saranno rinnovate per altre 9 settimane: in tutto diventano 18 settimane di ammortizzatori che si potranno chiedere in una finestra di altri sei mesi, fino a fine ottobre. I tempi per vedere gli accrediti sul conto corrente dovrebbero essere più rapidi, perché la richiesta andrà fatta entro la fine del mese in cui si attiva lo strumento e l’Inps avrà poi tempi stretti per erogarlo. Con un click dovrebbe poi arrivare “in 24 ore” come promesso dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il bonus per partite Iva e autonomi per il mese di aprile.
La novità è però che il bonus sarà sì erogato in automatico ma proprio per questo resterà di 600 euro, mentre per la mensilità di maggio salirà fino a 1000 euro ma solo per partite Iva e autonomi che abbiano perso tra marzo e aprile un terzo del reddito o del fatturato rispetto allo stesso bimestre del 2019, per i cococo in scadenza entro l’anno o che già hanno chiuso i loro contratti e per gli stagionali di terme e turismo. Per i lavoratori dello spettacolo e altre categorie l’indennità viene rifinanziata sempre per due mesi ma resta a 600 euro. Per i professionisti delle casse private viene cancellato il divieto di iscrizione a più di un ente di previdenza e vengono stanziati altri 500 milioni. Per proteggere i posti di lavoro il governo conferma la sospensione dei licenziamenti per altri tre mesi (fino a metà agosto) e fa un passo in più, offrendo la cassa integrazione e nessun onere o sanzione a chi sceglierà di ritirare licenziamenti attivati tra l’inizio dell’emergenza e il primo stop (23 febbraio/17 marzo). Viene anche sospeso, per “agevolare la ripresa delle attività produttive”, il contributo aggiuntivo dello 0,5% per ogni rinnovo di contratto a termine di qui alla fine di agosto. Le imprese dovranno comunque attivare la sorveglianza attiva dei propri dipendenti, con particolare attenzione a chi è più a rischio per età o altre malattie. Con le riaperture della Fase 2 pronte a scattare e le scuole ancora chiuse, arriva il raddoppio dei giorni di congedo speciale al 50% (da 15 a 30 in totale) che si potranno chiedere fino a fine settembre e il raddoppio del bonus babysitter che passa da 600 a 1200 euro (da 1000 a 2000 per medici e sanitari) che si potrà spendere anche per coprire le spese di iscrizioni ai centri estivi.
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Per i redditi più bassi, entro i 36mila euro, ci sarà un ulteriore aiuto con una detrazione fiscale fino a 300 euro. Per le famiglie più in difficoltà (fino a 15mila euro di Isee) ci sarà anche il Reddito di emergenza: il Rem sarà una misura temporanea, si potrò chiedere per 3 mesi facendo domanda fino a luglio, e potrà andare da 400 a 800 euro in base alla composizione del nucleo familiare. Potrà anche integrare il Reddito di cittadinanza. Per quest’ultimo vengono stabilmente allargate le maglie alzando tutti i dati economici per l’accesso (Isee a 10mila euro, patrimonio immobiliare a 50mila ero e mobiliare a 8mila euro). VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO VAI ALLA CRONACA VAI ALL’ECONOMIA

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Accordo tra Cei e governo, messe dal 24 o 31 maggio
Da lunedì possibili funerali ma qualche vescovo rinvia
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02 maggio 2020
20:47
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L’accordo di massima sulle messe, tra il governo e la Conferenza Episcopale Italiana, è stato raggiunto. “Esprimo la soddisfazione mia, dei vescovi e, più in generale, della comunità ecclesiale per essere arrivati a condividere le linee di un accordo, che consentirà, nelle prossime settimane, sulla base dell’evoluzione della curva epidemiologica, di riprendere la celebrazione delle Messe con il popolo”, ha annunciato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti. Questo significa che, “probabilmente entro la fine del mese”, come indica Avvenire, si potrebbe tornare a tutte le liturgie. Non è improbabile, secondo il giornale della Cei, che l’Eucaristia con la presenza di fedeli possa riprendere già per l’Ascensione o per la Pentecoste, cioè o il 24 o il 31 maggio. “Come Chiesa – riconosce Bassetti – abbiamo condiviso, certo con sofferenza, le limitazioni imposte a tutela della salute di tutti, senza alcuna volontà di cercare strappi o scorciatoie, né di appoggiare la fuga in avanti di alcuno; ci siamo mossi in un’ottica di responsabilità, a tutela soprattutto dei più esposti. Ribadisco l’importanza che non si abbassi la guardia ma si accolgano le misure sanitarie nell’orizzonte del rispetto della salute di tutti, come pure le indicazioni dei tempi necessari per tutelarla al meglio”.
La Chiesa della Sardegna avrebbe potuto accelerare visto che il governatore Christian Solinas aveva dato l’ok già dal 4 maggio. Ma i vescovi locali frenano e aspettano le indicazioni della Cei.
In tutta Italia invece da lunedì 4 maggio saranno dunque consentiti i funerali anche se le disposizioni, tra termoscanner e mascherine, stanno creando delle complicazioni organizzative, e i vescovi rispondono in ordine sparso. Da Venezia ad Aosta, da Alba a Chioggia, qualche vescovo ha gettato già la spugna e chiede ai parroci di restare alle modalità adottate durante le settimane di confinamento: una benedizione veloce al cimitero con pochi parenti, dotati di mascherine e distanziati. Nelle grandi diocesi, Roma e Milano in testa, la Chiesa invece preme sull’acceleratore perché saranno proprio i funerali l’apripista per il protocollo sulle messe, sul quale la Cei prosegue la trattativa con il governo.
Tra i commenti più duri, rispetto alle nuove disposizioni, c’è quello vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo: “Allora diciamo alla gente: niente funerale in chiesa, ci hanno gabbato. Ho comunicato ai preti di fare come si è fatto in questi due mesi: cioè al cimitero”. Ma anche senza questo sfogo polemico sono diversi i vescovi che chiedono ai parroci di attendere ed evitare troppe responsabilità, tra le quali la necessità di misurare la temperatura e mandare via chi ha oltre 37 e mezzo di febbre. Sono invece pronte a partire le parrocchie di Roma che riceveranno i termoscanner dal Vicariato e potranno chiedere al Campidoglio un aiuto per sanificare chiese e locali.
Atteggiamento positivo è quello espresso anche dalla diocesi di Milano, la più grande del mondo e tra le più toccate in Italia dal Covid-19, che dà il via ai funerali anche per le persone decedute nelle settimane scorse, quindi anche senza bara o con la presenza delle ceneri del defunto. Decisioni assolutamente eccezionali, che però rispondono anche al momento eccezionale vissuto dal Paese.
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Si ripete il miracolo di San Gennaro in un Duomo vuoto
Card. Sepe: ‘Segno di benevolenza per la Campania e per l’Italia’
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NAPOLI
02 maggio 2020
23:11
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Il miracolo di San Gennaro si è ripetuto. Lo ha annunciato alle 19:04 l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe. “Un segno di predilezione e benevolenza nel tempo del coronavirus per la nostra Campania e per l’Italia intera” ha detto Sepe in un Duomo insolitamente deserto a causa del rischio contagio che ha imposto lo svolgimento del rito a porte chiuse, spiegando che al momento dell’apertura della cassaforte il sangue del patrono di Napoli era già sciolto. Alla cerimonia era presente anche il sindaco, Luigi de Magistris.
Al termine della celebrazione della messa, e prima di riporre la teca del sangue nella cassaforte della Cappella, il cardinale Sepe ha volunto benedire la città di Napoli dal sagrato della cattedrale. Accanto il presule il sindaco de Magistris, che è il presidente della Deputazione di San Gennaro.
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Ecco la fase 2, che cosa apre e cosa si potrà fare
In 4,4 mln a lavoro, ok visite a parenti e parchi, no seconde case
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03 maggio 2020
18:57
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La riapertura delle attività manifatturiere, consentita da lunedì 4 maggio, porterà sulle strade italiane circa 4,4 milioni di lavoratori. Tutti gli altri potranno uscire di casa, oltre che per fare la spesa o per motivi di salute, anche per l’attività motoria nei parchi che riaprono e per far visita a parenti e “affetti stabili”.
Ecco che cosa riapre, che cosa no e cosa si potrà fare:
MANIFATTURA: ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Secondo i consulenti del lavoro torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone.
RISTORAZIONE: bar e ristoranti potranno riprendere l’attività solo con la consegna a domicilio o con l’asporto.
COMMERCIO: restano sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante e molto presto anche negozi di biciclette).
VISITE A PARENTI: saranno consentite visite “per incontrare i congiunti”, pur rimanendo il divieto di assembramenti. Per congiunti si intende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura comunanza di vita e di affetti”, dunque coppie di fatto, indipendentemente dal sesso. Sono esclusi gli amici.
NO FUORI REGIONE: gli spostamenti per i motivi consentiti sono permessi solo nella stessa regione di residenza.
SECONDE CASE: non è consentito recarsi nella seconda casa. Lo è solo se si devono fare interventi necessari di manutenzione, ma comunque solo se esse sono nella stessa regione di residenza.
FUORI-SEDE: studenti o lavoratori fuorisede, rimasti nelle città di studio o di lavoro, possono rientrare “presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”: ma da lì non potranno poi tornare nella Regione da cui sono partiti.
TRASPORTI PUBBLICI: i mezzi pubblici saranno uno dei punti critici della ripartenza. Le regioni hanno il compito di indicare norme per assicurare il loro funzionamento pur nel rispetto del distanziamento. Ci saranno parametri di riempimenti dei mezzi mentre per gli utenti ci sarà l’obbligo di mascherina e in alcune Regione di guanti monouso.
PARCHI: vengono riaperti al pubblico parchi e giardini, non le aree gioco per i bimbi, ma va mantenuto il distanziamento.
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ATTIVITA’ MOTORIA: viene rimosso il limite della “prossimità alla propria abitazione”. Sono così consentiti gli spostamenti, anche in auto, per recarsi in un’area o un playground dove praticare jogging o altre attività motorie o sportive.
SPORT INDIVIDUALE: sono permessi gli allenamenti a porte chiuse per gli sport individuali, per atleti (professionisti e non) dichiarati di interesse nazionale dal Coni. Il Viminale chiarisce che sono da intendersi permessi anche gli allenamenti individuali “in spazi pubblici o privati” di atleti di sport di squadra.
UNIVERSITA’: gli Atenei possono svolgere esami e sessioni per tesi di laurea in presenza, mantenendo le condizioni di distanziamento; sì anche a laboratori e tirocinii.
FUNERALI E CIMITERI: sono consentiti i funerali, ma con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherine, e la visita nei cimiteri ma restano per ora vietate le messe.
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Hunziker: ‘Una fake news sulla Botteri, il nostro servizio era a suo favore’
Nota di Striscia: ‘Molti commentatori da bar esprimono opinioni per sentito dire e scrivono che ce la siamo presa con lei’
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03 maggio 2020
17:03
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”Ecco un esempio di fake news. Striscia fa un servizio a favore di Giovanna Botteri, ma molti commentatori da bar che esprimono opinioni per sentito dire scrivono che ce la siamo presa con lei”. Così Striscia la notizia risponde alle polemiche di questi giorni con una nota.
”Diciamo subito che per non cadere nell’errore sarebbe bastato ascoltare il rientro in studio di Gerry Scotti: “Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello…”.
Dopo il servizio andato in onda nella puntata di Striscia il 28 aprile scorso, dove si dava conto della fresca messa in piega dell’ottima Giovanna Botteri, siamo stati accusati di aver fatto volgare ironia sul suo aspetto fisico. In realtà è da tempo che su alcuni media e nei social Giovanna Botteri viene presa di mira per il suo look, a detta di molti non particolarmente curato. E il servizio di Striscia, partiva proprio da questo per mostrare come Giovanna nell’ultimo collegamento da Pechino avesse sfoggiato una nuova pettinatura, quasi a smentire le critiche malevole piovutele addosso. Insomma, parliamo di cose serie e certamente il bodyshaming lo è e va combattuto con ogni mezzo, ma non confondiamolo con una messa in piega”.
La stessa Hunziker, conduttrice di ‘Striscia la notizia’, con una storia su Instagram definisce ‘fake news totale’ la ricostruzione di un attacco del tg satirico di Canale 5 contro la Botteri e mostra il testo del comunicato stampa
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Fase 2: regioni tra strette e corse in avanti. Boccia impugna l’ordinanza per la Calabria
‘Vanno rispettate le decisioni dello Stato’
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03 maggio 2020
19:18
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Regioni a ranghi sparsi in vista della Fase 2. Ecco cosa accadrà città per città. E il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, impugna l’ordinanza della Regione Calabria.
La decisione del ministro Boccia di impugnare l’ordinanza della Regione Calabria, “non mi stupisce perché l’aveva annunciato. Mi spiace invece perché io mantengo l’ordinanza. Sono convinta dei presupposti, sono sicura che entro una settimana faranno esattamente la stessa cosa che ho fatto io. Mi dispiace che abbia preso questa ordinanza come un braccio di ferro mentre era semplicemente la legittima richiesta della regione di far vivere e lavorare, soprattutto lavorare”. Lo ha detto la presidente della Regione Jole Santelli commentando l’annuncio di Boccia.
BOCCIA-SANTELLI, BRACCIO DI FERRO – Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha impugnato l’ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile che prevede l’apertura di bar e ristoranti. Gli atti sono stati trasmessi come da prassi, sempre a quanto si apprende, all’Avvocatura generale dello Stato.
Già in mattinata le dichiarazioni del ministro si dirigevano verso questa direzione. “Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni. Lei le conosce bene e sa che quell’atto è illegittimo”, aveva detto ospite di Sky tg24, parlando dell’ordinanza della Regione Calabria, dopo la diffida inviata dal governo perché la ritiri. “Come Jole Santelli sa, giovedì è partita la lettera, l’invito che si è trasformato in una diffida e le procedure sono partite. Lei conosce bene le procedure, ha ancora tempo per ritirare l’ordinanza. Se non dovesse farlo, sa quello che succede quando parte una lettera che diffida dall’andare avanti rispetto a quell’ordinanza”. Il ministro ha ricordato che la governatrice calabrese “nelle ultime due videoconferenze non si è presentata, nemmeno confrontata e questo non va bene. Io l’ho chiamata perché ci conosciamo da anni”.
“Dopo il 18 o nella settimana successiva ci saranno differenze territoriali, ogni regione potrà fare alcune cose in funzione della sicurezza che ha costruito”, ha annunciato il ministro Francesco Boccia intervenendo a “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata su Rai 3. “Gli strumenti per mettere in evidenza differenze territoriali ce li abbiamo”, e queste sono motivate dal fatto che “ci sono ancora condizioni di sofferenza che sono sotto gli occhi di tutti”.
FONTANA, VEDIAMO LA FINE DI UN INCOBO NON LONTANA – “Le cose stanno andando gradualmente meglio. Avevamo sempre detto che se avessimo rispettato quelle regole stringenti, che hanno sicuramente violato la nostra libertà e ci hanno costretto a vivere in modo strado e anomalo, le cose sarebbero migliorate. E in effetti così è stato”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Radio Padania. “Siamo in una fase di discesa – ha aggiunto – che ci fa vedere non molto lontano la fine di questo incubo. Dobbiamo a questo punto, da domani, ricominciare a vivere un po’ più normalmente ma continuando a rispettare rigidamente quelle regole di comportamento che ancora ci sono, per fare sì che la situazione migliori ancora di più e arrivi a una conclusione. E che se il virus non dovessero scomparire, ci consenta di convivere in maniera accettabile”.
SALA, ORA COMPORTAMENTO VALE 90, CONTROLLO 10 – “Noi cercheremo di fare il possibile e ieri ne ho discusso a lungo con il prefetto, ma questa è una partita in cui il comportamento vale 90 e il controllo vale 10. Questa è la realtà e chi vi dice una cosa diversa vi racconta balle”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato del comportamento dei cittadini nella ripartenza, in particolare sul trasporto pubblico che avrà capienza ridotta. “Stamattina ho visto su un quotidiano la foto di un mezzo sostitutivo Atm della metropolitana alle 5 di mattina di sabato troppo affollato. E’ vero, era troppo affollato di gente che andava a lavorare – ha aggiunto – Milano è una città con 1,4 milioni di abitanti e un altro milione di persone che quotidianamente, in condizioni normali, entrano in città. Ha 1700 chilometri di strade, 25 milioni di metri quadrati di verde. Poi se mettiamo insieme le carrozze della metropolitana, i tram, i bus facciamo 3 mila mezzi potenzialmente da controllare”.
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Giornata della libertà di stampa: Martella: impegno in sua difesa. Papa Francesco: serve un giornalismo libero
Molto più di un momento celebrativo dedicato agli operatori dell’informazione. La stampa libera e autorevole è e sarà un’arma decisiva per sperare di vincere la sfida del virus. Il Governo ne è consapevole’
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03 maggio 2020
20:21
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Si celebra oggi la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, promossa ogni anni dall’Unesco.
Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, in un messaggio inviato a Ossigeno per l’Informazione, ha salutato l’iniziativa che celebra la Giornata lanciando un nuovo sito dedicato a tutti i 30 giornalisti italiani uccisi dal 1960 ad oggi nell’esercizio del loro lavoro. Il sito giornalistiuccisi.it in rete da oggi celebra la giornata mondiale.  “Un’opportunità unica di vedere gli esseri umani dietro ai professionisti – ha detto la Commissaria -. Per ciascuno di coloro che sono stati uccisi perché cercavano la verità, il sito di Ossigeno racconta la storia di quella persona, cosa lui o lei stessero investigando – e cosa sia stato fatto per punire i responsabili della loro uccisione”.
“La Giornata mondiale della libertà di stampa che si celebra oggi è molto più di un momento celebrativo dedicato agli operatori dell’informazione. E’ l’occasione per ribadire un impegno, istituzionale e civile, a difesa di una stampa indipendente e pluralista: perché la libertà d’informazione è la pietra angolare su cui poggia ogni democrazia”. A dirlo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione ed Editoria, Andrea Martella, in occasione dell’appuntamento istituito 27 anni fa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Martella ricorda innanzitutto “i giornalisti che hanno perso la vita facendo il proprio lavoro e quanti, in alcuni Paesi, vengono minacciati o imprigionati per aver rivelato con il loro lavoro verità non gradite. Si tratta di un fenomeno che non trova sosta nemmeno in tempo di emergenza sanitaria, una fase senza precedenti nella quale è ancora più essenziale, per l’assunzione di comportamenti responsabili dei cittadini, il lavoro chi informa in modo imparziale e affidabile”.
Secondo il Sottosegretario “la stampa libera e autorevole è e sarà un’arma decisiva per sperare di vincere la sfida del virus. Il Governo ne è consapevole. Vanno lette in questa direzione sia la scelta di garantire piena attività a tutta la filiera editoriale, sia quella di riattivare ill Centro di coordinamento dell’attività di analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti.
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“Celebrare nel modo migliore questa giornata – conclude Martella – significa portare avanti un’azione concreta seguendo principi irrinunciabili: libertà dei giornalisti di informare, libertà dei cittadini di essere informati, libertà per chi ha scelto un mestiere che è una missione di svolgerlo senza il peso delle minacce o della precarietà, libertà di mettere la propria professionalità al servizio delle notizie e della comunità”.
Tweet del Pontefice per la Giornata Mondiale della libertà di Stampa. “Nella crisi attuale – scrive il Papa – abbiamo bisogno di un giornalismo libero al servizio di tutte le persone, specialmente di quelle che non hanno voce; un giornalismo che si impegni nella ricerca della verità e apra vie di comunione e di pace”:

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Azzolina: le mie solo proposte, non decisioni prese. Soluzioni flessibili in base alle fasce d’età
‘Ci sarebbe piaciuto poter riaprire tutto e farlo subito’, dice la ministra dell’Istruzione in un post su Fb
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03 maggio 2020
18:54
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“Ieri hanno fatto discutere alcune mie proposte per la riapertura di cui ho parlato in tv. Non sono decisioni già prese o imposte, sono elementi di dibattito, basati sul lavoro che stiamo portando avanti con il Comitato di esperti che sta collaborando con il ministero per la ripresa delle attività e il comitato tecnico scientifico che supporta il Governo dall’inizio dell’emergenza. Di questo ho parlato ieri, di proposte. Le critiche sono sempre utili, basta che non siano pretestuose”. Lo dice la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina su Facebook.
“Ci sarebbe piaciuto poter riaprire tutto e farlo subito. Il presidente del Consiglio Conte, io stessa, gli altri ministri avremmo potuto inseguire un facile consenso, cavalcando il malcontento di una popolazione comprensibilmente esausta”, aggiunge Azzolina. “Ma abbiamo giurato sulla Costituzione di fare l’interesse del Paese, non di curare il tornaconto personale. La salute dei cittadini viene prima di ogni cosa. Di questo siamo convinti”.
“Per tornare a scuola a settembre in piena sicurezza stiamo immaginando soluzioni flessibili che si dovranno necessariamente adattare alle varie fasce d’età degli studenti, alle strutture scolastiche e anche alla specificità delle diverse realtà territoriali. Oltre, naturalmente, alla minaccia di contagio”, spiega.
I sindacati erano partiti all’attacco dopo le parole di ieri della ministra sulle modalità di ripresa della scuola a settembre. “La ripresa in sicurezza delle attività scolastiche – ha detto Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl – è un tema importante e delicato che riguarda milioni di famiglie e di studenti. Occorre aprire un confronto serio a Palazzo Chigi. La turnazione e la didattica a distanza sono improponibili per il livello di povertà di tante famiglie e la scarsa diffusione della banda larga”.
Intanto dalla task force del ministero dell’Istruzione una puntualizzazione: la divisione delle classi, metà in aula e metà online, della quale ha parlato la ministra dell’Istruzione Azzolina “è quello che noi chiamiamo lo scenario zero, lo scenario di partenza, sul quale stiamo lavorando. Con varianti che vanno soppesate, perché ci sono sia i bambini di prima elementare che i maturandi”. Lo ha detto Patrizio Bianchi, presidente della task force. “La cosa importante – aggiunge – è che ognuno, ma neanche uno di meno, possa usufruire al meglio delle condizioni che possiamo offrire”.
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Bassetti, inopportune corse in avanti
Presidente Cei invita a “camminare insieme” per “bene comune”
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PERUGIA
03 maggio 2020
17:17
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“Sarebbe inopportuno fare corse in avanti, perché il bene comune, che è il bene di tutti, ci invita a camminare insieme a tutte le Chiese sorelle d’Italia, che vivono la pandemia in condizioni differenti”: lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, celebrando la messa nella cattedrale di Perugia, della quale è arcivescovo.
Il porporato ha dato “alcune notizie” per la ‘fase 2’.
“Purtroppo – ha sottolineato Bassetti – ci dicono le statistiche che non siamo ancora usciti da questo forte momento di crisi.
Anche il Santo Padre ci raccomanda prudenza. Le modalità delle celebrazioni consentite in chiesa, per i battesimi e i matrimoni, valgono le norme già stabilite durante la ‘fase 1’; per quanto concerne il rito delle esequie, da lunedì 4 maggio, è consentita la presenza di 15 fedeli, senza che questi debbano essere sottoposti alla misurazione della temperatura corporea.
Per la Santa Messa domenicale dovremo ancora aspettare circa un paio di settimane, per ulteriori approfondimenti”.
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Santelli, confermo ordinanza
‘Non era un braccio di ferro ma una legittima richiesta’
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CATANZARO
03 maggio 2020
18:46
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La decisione del ministro Boccia di impugnare l’ordinanza della Regione Calabria, “non mi stupisce perché l’aveva annunciato. Mi spiace invece perché io mantengo l’ordinanza. Sono convinta dei presupposti, sono sicura che entro una settimana faranno esattamente la stessa cosa che ho fatto io. Mi dispiace che abbia preso questa ordinanza come un braccio di ferro mentre era semplicemente la legittima richiesta della regione di far vivere e lavorare, soprattutto lavorare”. Lo ha detto la presidente della Regione Jole Santelli commentando l’annuncio di Boccia.
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Fase 2: Lincei, misure allentate a intervalli di 15 giorni
Mantenere ovunque isolamento sospetti,quarantena contatti,igiene
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03 maggio 2020
12:27
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Durante la fase 2 le misure di precauzione dovrebbero essere allentate a intervalli di 15 giorni, vale a dire un periodo che equivale ai tempi di incubazione dell’infezione da coronavirus SarsCoV2 e vanno mantenute ovunque misure come isolamento dei casi sospetti o accertati, la quarantena dei contatti e le regole igieniche: lo indica l’Accademia dei Lincei nel documento elaborato dalla sua Commissione Covid-19.
“Per iniziare, e quando fattibile, le misure devono essere allentate con modalità controllate, lente e per gradi, ad esempio su intervalli di due settimane (un ciclo di incubazione) per monitorare eventuali conseguenze negative”, si legge nel documento.
L’Accademia dei Lincei indica inoltre che “le misure individuali di base (ad esempio isolamento e cura dei casi sospetti o accertati, quarantena dei contatti, igiene delle mani e igiene respiratoria) devono essere mantenute ovunque.
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Di Maio, parole Papa profonde, stop liti
‘Dobbiamo trovare soluzioni e non cavalcare paure’
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02 maggio 2020
12:08
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“Nei momenti di crisi bisogna essere più uniti per il bene del popolo, perché l’unità è superiore al conflitto. Oggi Papa Francesco ci ha rivolto parole profonde.
Nei momenti così difficili l’unità è il valore più importante di tutti. Non possono trovare spazio polemiche. La politica se ne deve mostrare al di sopra, non può perdersi in litigi e conflitti, bensì ha il compito di concentrarsi su un obiettivo più alto, più nobile: governare un paese in una delle fasi più buie della sua storia”. Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Fb. “Su di noi oggi ricade questa grande responsabilità e dobbiamo onorarla. Lo dobbiamo a tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato senza sosta per salvare vite umane. A loro, così come a tutti gli italiani che sono rimasti a casa rispettando le regole, dobbiamo compattezza, serietà, spirito di sacrificio. La politica ha il dovere di trovare soluzioni. Basta cavalcare paure. Pensiamo a come restituire un sorriso alle nostre famiglie”.
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Cirio, bonus Piemonte per bar ristoranti parrucchieri
Regione stanzia 88 milioni, firmato accordo con categorie
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TORINO
02 maggio 2020
12:06
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Il governatore Alberto Cirio annuncia un ‘Bonus Piemonte’ per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. La misura prevede un contributo a fondo perduto per aiutare le aziende a riaprire. Il bonus vale 2.500 per ristoranti, gelaterie, catering, bar (10.032), estetiste e parrucchieri, sale da ballo e discoteche. Per la ristorazione senza somministrazione, ovvero gastronomie, piadinerie e pizza al taglio, e per le spa, il bonus è di 2.000 euro. L’intervento vale 88 milioni di euro complessivi e prevede l’accredito della somma direttamente sul conto corrente delle aziende.
Una ulteriore misura, ha spiegato Cirio, è rivolta ai tassisti e e alle auto a noleggio. Anche loro avranno un bonus, in questo caso di mille euro. Nel complesso sono 2280 soggetti, ai quali viene riconosciuto un aiuto, ha sottolineato il governatore, perché dovranno attrezzare le auto con separazioni di plexiglass dopo due mesi in cui sono stati fermi di fatto, anche se la loro attività non era stata esplicitamente bloccata.
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LA CONFERENZA STAMPA IN REGIONE PIEMONTE:  LEGGI LE NOTIZIE DEL PIEMONTE

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Confcommercio, -84 miliardi di consumi
Oltre tre quarti in alberghi, bar-ristoranti, moda, svago e auto
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02 maggio 2020
16:01
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Un crollo dei consumi per il 2020 pari a quasi 84 miliardi di euro (-8% rispetto al 2019): è la stima aggiornate dell’Ufficio studi di Confcommercio sugli effetti del lockdown a causa del coronavirus, secondo una valutazione prudenziale e basata su una ipotesi di progressiva e graduale riapertura delle attività economiche, considerando la data del primo ottobre per il ritorno ad una fase di totale normalità. Oltre tre quarti della perdita dei consumi, prosegue, sono concentrati in pochi settori: vestiario e calzature, automobili e moto, servizi ricreativi e culturali, alberghi, bar e ristoranti. Questi ultimi due sono i comparti che registrano le cadute più pesanti: -48,5% per i servizi di alloggio e -33,3% per bar e ristoranti. Le cadute, rimarca Confcommercio, potrebbero risultare a consuntivo “decisamente più gravi” se il ritorno alla “nuova” normalità sarà particolarmente lento. “Con un crollo della domanda così pesante – sottolinea – la sopravvivenza di questi comparti è messa a serio rischio”.
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Coronavirus: nel decreto bonus di 600 euro per aprile, poi mille con paletti
Tutte le novità contenute nella bozza del provvedimento
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02 maggio 2020
17:27
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Un pacchetto di 44 norme per il sostegno ai redditi e la protezione del lavoro. E’ quello contenuto in una prima bozza del decreto, anticipato oggi dalla stampa con le nuove misure anticoronavirus che dovrebbe andare in Cdm entro metà settimana. Si va, come annunciato, dal rinnovo delle misure già previste con il decreto Cura Italia, come Cig e cassa in deroga all’introduzione del nuovo Rem, il reddito di emergenza. Confermato lo stop per altri 3 mesi ai licenziamenti. Previsti altri 15 giorni di congedi speciali e altri 600 euro di bonus babysitter.
Ecco alcune delle novità:
Chi a inizio emergenza ha licenziato per “giustificato motivo oggettivo” potrà ritirare il recesso facendo contestualmente richiesta di Cig in deroga dalla data del licenziamento, a prescindere dal numero di dipendenti dell’impresa. La misura vale per i rapporti di lavoro interrotti tra il 23 febbraio e lo stop ai licenziamenti, in vigore dal 17 marzo. Il rapporto di lavoro sarebbe quindi ripristinato “senza soluzione di continuità” e “senza oneri né sanzioni per il datore di lavoro”.
Bonus autonomi automatico per aprile, sempre di 600 euro. E indennità che sale a 1.000 euro per partite Iva iscritte alla gestione separata Inps e autonomi della gestione speciale con perdita di reddito o di fatturato del 33% nel bimestre marzo-aprile. Il bonus a maggio sale a 1000 euro anche per stagionali di turismo e terme (anche in somministrazione), per i collaboratori con contratto in scadenza a fine anno o già cessati. Per gli altri, compresi i lavoratori dello spettacolo, il bonus resta a 600 euro per aprile e maggio.
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Conte: ‘La Fase 2 non è liberi tutti. Non ci sarà una patrimoniale’
Intervista alla ‘Stampa’: ‘La maggioranza tiene, governo Draghi? ‘Un chiacchiericcio’
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03 maggio 2020
19:48
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“Entriamo nella ‘fase due’ dell’emergenza, grazie al poderoso sforzo collettivo. Questa nuova fase ci è costata enormi sacrifici ed è per questo che non può essere intesa come un ‘liberi tutti'”. Così il premier Giuseppe Conte in un’intervista a La Stampa in cui chiede di evitare “gesti di disattenzione o, peggio, un’opera di rimozione collettiva. Il virus continua a circolare tra noi, siamo ancora in piena pandemia”. E assicura: “Sono fortemente convinto che un sistema come il nostro non abbia affatto bisogno di investiture messianiche, né di uomini investiti di pieni poteri”.
Sulle accuse di Renzi e l’abuso dei Dpcm: “Sono fortemente convinto che un sistema come il nostro non abbia affatto bisogno di investiture messianiche, né di uomini investiti di pieni poteri. Dobbiamo essere orgogliosi di avere rispettato l’equilibrio tra poteri costituzionali”. E quanto all’equilibrio delle responsabilità tra politica e scienza, Conte fa presente che “non abbiamo mai pensato di delegare alla scienza la responsabilità di governo”. Mentre “le divergenze di vedute” con le Regioni “sono fisiologiche. Quanto all’impugnazione delle ordinanze territoriali, la riserviamo solo ai casi di estrema necessità”. Elogia il lavoro del commissario Arcuri, poi dice: “Al momento le Regioni hanno in deposito 47 milioni di mascherine. Da lunedì saremo in grado di distribuirne 12 milioni al giorno, da giugno 18 milioni, da agosto 24 milioni”.
Inoltre esclude “una patrimoniale”. Secondo il premier l’ombra di un governo di larghe intese a guida Draghi è “un costante chiacchiericcio, sullo sfondo, che fa parte del gioco politico italiano. Non mi distrae. Stiamo lavorando bene con Italia Viva. La maggioranza è solida. Io ho sempre dato priorità alla forza e alla ragionevolezza delle proposte, al di là di chi le sostiene, al di là se è rappresentativo del 2 o del 25% del Paese”.
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Coronavirus, Papa: ‘Garantire a tutti l’accesso alle cure’
‘Incoraggio la collaborazione internazionale sui vaccini’
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CITTA’ DEL VATICANO
03 maggio 2020
19:46
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Il Papa al Regina Coeli ha rivolto un pensiero ai malati di coronavirus, a chi li assiste, e ha incoraggiato “la collaborazione internazionale che si sta attivando” per i vaccini e per le cure. Il pontefice ha lanciato dunque un appello affinché sia garantito “l’accesso universale alle tecnologie essenziali che permettano ad ogni persona contagiata, in ogni parte del mondo, di ricevere le necessarie cure sanitarie”.
Poi il pontefice ha lanciato l’invito alla giornata di preghiera e digiuno, insieme a tutti i credenti di ogni fede, per il 14 maggio: “Ho accolto la proposta dell’Alto comitato per la fratellanza umana affinché il prossimo 14 maggio i credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera e digiuno e opere di carità, per implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia di coronavirus. Ricordatevi il 14 maggio: tutti i credenti di diverse tradizioni insieme per pregare, digiunare e fare opere di carità”.
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L’Italia riparte, il Viminale detta le regole
Nuovo modulo per l’autocertificazione
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03 maggio 2020
20:09
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Fase 2 tutto pronto. Riguardo alle prescrizioni sugli spostamenti, la valutazione dei casi concreti “dovrà essere affidata ad un prudente ed equilibrato apprezzamento che conduca ad un’applicazione coerente delle disposizioni contenute” nel Dpcm sulla Fase 2. Così il Viminale in una circolare ai prefetti che invita a trovare il punto di equilibrio tra la salvaguardia della salute pubblica da perseguire essenzialmente con il divieto di assembramento e “l’esigenza di contenere l’impatto sulla vita quotidiana dei cittadini”. Ecco il nuovo modello per l’autocertificazione
Viminale, ma può anche essere usato quello precedente: Sul sito del Viminale è disponibile il nuovo modello, SCARICALO, di autodichiarazione per gli spostamenti utilizzabile da domani. Può comunque essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali. L’autodichiarazione, spiega il ministero, è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.
Nel nuovo modulo il cittadino deve dichiarare di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti, sia nazionali che regionali. Sono quindi riportati le quattro motivazioni che possono determinare lo spostamento: comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità; motivi di salute. Si lasciano poi sei righe in bianco in cui il cittadino può specificare la ragione dello spostamento. Resta comunque valida, per chi l’ha stampata, la vecchia versione. Basta barrare le parti non attuali che sono indicate sul modello presente sul sito del ministero.
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Il Dpcm sulla fase 2 consente – si puntualizza nella circolare – il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza ma una volta rientrati, “non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova”, a meno che non ci siano “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”, dice la circolare sulle prescrizioni in vigore fino al 17 maggio.
Il termine congiunti – dice il Viminale – ricomprende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonchè le relazioni connotate da ‘duratura e significativa comunanza di vita e di affetti'”, come stabilito da una sentenza della Cassazione del 2014. L’ambito a cui si riferisce l’espressione congiunti, viene spiegato nel documento, “può ricavarsi in modo sistematico dal quadro normativo e giurisprudenziale”.
“E’ consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”. Si apre così alla ripresa degli allenamenti per le squadre.
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e aziende non dovranno più inviare ai prefetti richieste di autorizzazione o la comunicazione preventiva per la ripresa delle attività produttive industriali e commerciali. Il sistema sulla verifica della sussistenza delle condizioni per la ripresa viene sostituito con un “regime di controlli sull’osservanza delle prescrizioni” contenuti nei protocolli in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. “A fronte dell’esigenza di sostenere il riavvio del tessuto produttivo economico nazionale – indica la circolare – si pone l’imprescindibile necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori e di assicurare idonei livelli di protezione negli ambienti di lavoro”. Per questi obiettivi sarà determinante attivare “un adeguato sistema di controlli, teso a verificare la puntuale osservanza delle prescrizioni poste a presidio delle tutele e ad applicare le eventuali, relative sanzioni”.
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Coronavirus: Bonafede, verso la ripresa dei colloqui in carcere
Probabilmente dal 18 maggio: “Dobbiamo cercare di creare degli spazi per gli incontri in sicurezza lavoriamo con monitoraggio e prospettiva”
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03 maggio 2020
17:29
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“Stiamo lavorando per cercare di ripristinare gradualmente i colloqui in carcere”, forse già dal 18 maggio. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, a margine della presentazione dei nuovi operatori socio-sanitari che saranno in servizio negli istituti penitenziari italiani. “Dobbiamo cercare di creare degli spazi per gli incontri in condizioni di sicurezza – ha aggiunto il ministro – lavoriamo con monitoraggio e prospettiva”.
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Di Maio, ‘lo Stato stia coi più deboli’
Orgoglioso di guidare la Farnesina, che non si è mai fermata
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03 maggio 2020
14:20
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“In questi momenti i primi ad essere colpiti sono sempre i più deboli ed è compito dello Stato stare accanto a queste persone. Con ogni mezzo, con il massimo sforzo”. E’ quanto scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Durante l’epidemia da coronavirus, dice, ci sono state storie “che mi hanno reso orgoglioso di essere a capo della Farnesina, di rappresentare un corpo diplomatico che non si è mai fermato durante questa emergenza”. Tra tutte Di Maio cita “la storia del giovane Niccolò che, bloccato in Cina, siamo riusciti a riportare in Italia. O come quella di Rebecca che nei prossimi giorni riuscirà ad operarsi in Germania”.
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Fase 2, Conte: ‘Più responsabili e prima altre libertà’
‘Futuro è nelle nostre mani, dobbiamo essere scrupolosi’
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03 maggio 2020
20:54
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“Da domani oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici – ha scritto su Fb il premier Giuseppe Conte parlando dell’avvio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus -, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore”. “Come mai prima, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani. Più saremo scrupolosi e prima potremo riconquistare altri spazi di libertà. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato”:“Dovremo tutti insieme cambiare marcia al Paese. Con prudenza, decisi e determinati ad andare avanti ma senza rischiare di fermare il motore. Non c’è una ricetta giusta per garantire la ripartenza, senza pensare in primo luogo alla salute e alla sicurezza di tutti noi. Sono fiducioso, insieme ce la faremo”, ha scritto ancora Conte sottolineando che “il futuro del paese è nelle nostre mani”.
“Comincerà la fase 2 dell’emergenza, quella della convivenza con il virus. Sarà una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità”. “Fino ad oggi la maggior parte dei cittadini è stata al riparo nelle proprie case. Oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore”, sottolinea. “Serviranno la collaborazione, il senso civico e il rispetto delle regole da parte di tutti. Dovremo tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione, mantenere la distanza interpersonale, indossare la mascherina quando e dove sarà necessario, lavarci spesso e con cura le mani. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni”, aggiunge.
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Fase 2, il 62% degli italiani pensa che avrà bisogno di un supporto psicologico
Per affontare il ritorno alla normalità dopo i mesi di lockdown. Indagine nazionale, in coppia raddoppia il disagio
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03 maggio 2020
20:32
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Il 62% degli italiani pensa che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare il ritorno alla normalità, dopo i due mesi di lockdown per l’emergenza pandemica. Tale necessità in chi vive in coppia è doppia rispetto a chi vive in famiglia, e anche i single esprimono un bisogno di supporto psicologico superiore del 12% rispetto a chi vive in famiglia. Questi alcuni dei dati di un’indagine sulla popolazione italiana condotta dall’Istituto Piepoli per il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP).
Non solo la paura del contagio, dunque, ma anche le restrizioni e le preoccupazioni per il futuro. Ad oggi, 8 italiani su 10 ritengono che il ricorso allo psicologo possa aiutare a gestire questa fase 2 e vogliono che il sistema pubblico assicuri assistenza psicologica. Le donne e i giovani ritengono più degli uomini che serva uno psicologo per superare questo momento.
In particolare, ci sono dei luoghi “cardine” in cui la quasi totalità degli italiani richiede a gran voce la presenza di psicologi, e sono in particolare gli ospedali (90%), le strutture per anziani (87%), i servizi sociali (84%), in aiuto ai medici di famiglia e nell’assistenza domiciliare (79%), in aiuto agli studenti (73%), nei luoghi di lavoro (72%). Il 62% degli italiani pensa dunque che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare la normalità. Un numero molto elevato, considerando che nelle ricerche precedentemente svolte solo il 40% degli italiani dichiarava di essersi rivolto a uno psicologo per sé o per altri membri della propria famiglia.

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Wolf Call, un Caccia a ottobre rosso in versione francese
In sala il film di Baudry, con Omar Sy e Mathieu Kassovitz

02 luglio 2019 10:40

– A bordo di un sottomarino nucleare francese in navigazione segreta tra Finlandia e Russia, ogni rumore può annunciare un pericolo imminente e letale. Per questo da una scuola segretissima e reale (il Cira) arriva a bordo “Orecchio d’oro”, un esperto decrittatore di suoni. E un suo errore può compromettere la vita di molti oltre all’importanza della missione.
E’ arrivato in sala con Adler Entertainment ‘Wolf Call, minaccia in alto mare’ di Antonin Baudry con Francois Civil, Omar Sy, Mathieu Kassovitz, Reda Kateb, Paula Beer, Alexis Michalik, Jean-Yves Berteloot, Damien Bonnard. In piena crisi tra le superpotenze, questo “Caccia a ottobre rosso” in versione francese fa ottima figura anche perché il regista esordiente ha lavorato a lungo nei servizi diplomatici e quindi si destreggia al meglio con le sfumature della politica militare.
“Nel microcosmo di questo sottomarino – spiega Baudry nelle sue note di regia – tutte le questioni della vita vengono esasperate: la fiducia negli altri, il rapporto dell’individuo con la gerarchia, il modo in cui si prendono le decisioni, l’interpretazione dei segni, lì dentro diviene tutto una questione di vita e di morte. L’universo dei sottomarini è poetico, e quindi è anche cinematografico. È caloroso, pericoloso, confortante, uterino. Porta dentro di sé l’origine del mondo – la sofferenza originale dell’uomo – e anche la sua fine. Invisibile e silenzioso io porto la morte, è il motto dei sottomarini nucleari”.
Il film, sottolinea ancora il regista, “esplora un soggetto poco noto: quello della dissuasione nucleare e dei suoi complessi meccanismi. Di base volevo scrivere una storia d’amore. Amare una persona all’estremo significa essere pronti a morire per lei. Che cosa succede quando la ragione vi porta a dover uccidere quella persona per impedirle di commettere un atto terribile? Nessun’altra situazione permette di mettere in scena questo tema così bene quanto due sottomarini tagliati fuori dal mondo, e impossibilitati a comunicare tra di loro”.

Sant’Alessio e il Cristo, l’affresco ritrovato
Scoperto sull’Aventino,è del 1100.”E’ rarissimo”
02 Luglio 2019 12:40

– Il grande mantello color della porpora sulle vesti succinte del pellegrino, la mano alzata quasi a voler presentare la maestà del Cristo che accanto a lui benedice i fedeli. Nascosto da un muro per quasi 900 anni, riemerge a Roma in un’intercapedine nella chiesa di Sant’Alessio all’Aventino, un grande affresco medievale dai lucenti colori in incredibile stato di conservazione. “Un ritrovamento assolutamente eccezionale”, illustra l’autrice della scoperta, la storica dell’arte Claudia Viggiani, “anche per l’iconografia rarissima dei due personaggi che si riconoscono nella parte del dipinto al momento visibile, con tutta probabilità proprio Sant’Alessio e il Cristo pellegrino”.
La scoperta, è il frutto di un’indagine lunga anni e un po’ ha il sapore del giallo. “Tutto è partito durante una ricerca d’archivio”, racconta Viggiani, che al lavoro di ricercatrice ha alternato quello di consulente culturale di sindaci e ministri.
Ad accendere la sua curiosità, una lettera scritta nel 1965 dall’Ufficio speciale del Genio Civile per le Opere edilizie della capitale alla Soprintendenza ai monumenti per il Lazio, nella quale si parla di “un affresco in ottimo stato di conservazione” casualmente rinvenuto durante i lavori per il consolidamento di una torre campanaria. Già, ma di quale chiesa? il documento, racconta Viggiani, non lo diceva. L’oscuro funzionario che negli anni Sessanta si era trovato di fronte alla meraviglia di quei colori aveva alla fine richiuso la porta lasciando il dipinto al suo secolare oblio. “C’è voluto un po’, ma alla fine l’ho trovato”, sorride oggi la studiosa. In questa storia, racconta, la determinazione è stata determinante. Qualche mese fa l’opera è stata messa in sicurezza dalla restauratrice Susanna Sarmati con un progetto realizzato grazie alla soprintendenza speciale di Roma guidata da Francesco Prosperetti con la direzione lavori di Mariella Nuzzo e Carlo Festa. Il portoncino sul retro di Sant’Alessio che nasconde l’intercapedine del tesoro è però ancora inaccessibile per evidenti problemi di sicurezza. Tant’è. Varcare quella porta con il permesso di don Bruno, storico parroco di Sant’Alessio, è una sorpresa che toglie il fiato, con l’esplosione dei colori, il nero così intenso dello sfondo, il cinabro del mantello, la lucentezza delle aureole. Ma anche lo sguardo penetrante nel volto roseo del Cristo, la serenità ieratica nei tratti del Santo che lo imita e un po’ gli rassomiglia, quasi volesse presentarsi come una copia ‘umana’ del Messia. Riferibile alla metà del XII secolo, il dipinto è inquadrato da una cornice policroma che la restauratrice Sarmati definisce di una “eccezionale raffinatezza”, difficile soprattutto “trovarne di così complete e integre”, spiega, mentre indica sulla parete le pennellate originali che è ancora possibile distinguere. Anche per lei è un’emozione. Perché è vero che a Roma esistono altri affreschi medievali, dice citando tra gli altri le decorazioni pittoriche dell’Oratorio mariano di Santa Prudenziana, quelle della chiesa di San Giovanni a Porta Latina o dell’Oratorio di San Giuliano in San Paolo. “Ma il loro stato di conservazione, nonostante i restauri è mediocre, mentre questo, che pure non è stato mai toccato è quasi perfetto”.
Nella chiesa delle origini, illustra Viggiani, il dipinto occupava la parete della controfacciata, in una posizione di rilievo dovuta anche alla fama che accompagnava in quell’epoca le vicende di Sant’Alessio. E proprio il rispetto devozionale per il santo che si diceva fosse figlio del senatore romano Eufemiano e che in qualche modo sembra aver fatto da trait d’union tra la Roma pagana e quella medievale, sarebbe alla base dell’incredibile conservazione del dipinto. “Chi ristrutturò la chiesa nei secoli successivi murando la controfacciata fece comunque attenzione a proteggere l’affresco”, fa notare. Tanto che probabilmente una piccola parte di questo, con il volto di Sant’Alessio, rimase per secoli a disposizione dei fedeli attraverso una feritoia aperta sull’interno della navata.
Attualmente il dipinto misura 90 centimetri di larghezza per oltre 4 di altezza. Un’altra porzione, grande almeno altrettanto, è ancora nascosta dal muro. Viggiani è decisa a riportarla alla luce: “Lo dobbiamo ai romani – dice – e ci aspettiamo ancora sorprese”.

A Rimini mostra ‘Revolutions 1989-2019’Oltre 60 opere dal 6/7 a Rimini, tra autori Cattelan e Igort

RIMINI02 luglio 201913:21

– Immagini del 1989: un ragazzo abbatte con una mazza il muro di Berlino, il carro armato in piazza Tienanmen fermato da un giovane con le buste della spesa, in Romagna il mare Adriatico ridotto ad acquitrino dall’eutrofizzazione. Ed ancora, tra l’89 e il ’91, il Milan di Sacchi conquista l’Europa e in Italia si giocano i Mondiali, il Pci diventa Pds e finisce l’Unione Sovietica, scoppia la prima Guerra del Golfo e i Nirvana, con ‘Nevermind’, portano al successo il grunge, nasce Internet che abbatte i muri fisici e crea connessioni. Sabato 6 luglio inaugura a Rimini, a Castel Sismondo, la mostra ‘Revolutions 1989-2019. L’arte del mondo nuovo 30 anni dopo’, curata da Luca Beatrice.
Fino al 25 agosto la mostra testimonierà, con oltre 60 opere dell’Italia giovane di allora, la straordinaria vitalità dell’arte, che nel passaggio dei primi anni ’90 si proponeva ancora tra le più vivaci in Europa. Tra gli autori in esposizione Maurizio Cattelan, Igort, Pablo Echaurren, Cesare Pietroiusti, Cuoghi e Corsello. In programma anche momenti musicali, le ‘Music revolutions’, tra cui il concerto di Echo & the Bunnymen (8 luglio) e il dj set di Frankie Hi-nrg (il 25), e appuntamenti cinematografici con ‘Mediterraneo’ di Gabriele Salvatores, ‘Palombella rossa’ di Nanni Moretti e ‘La voce della luna’ di Federico Fellini.
“1989-2019. Muro di Berlino e il ‘mare fermo’ di quell’8 luglio. Un mondo nuovo all’improvviso, nel mondo e sotto casa nostra”, commenta il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “A 30 anni di distanza è evidente come molte di quelle speranze siano andate deluse. I muri, ogni tipo di muro, vengono tirati su, la ricchezza è concentrata sempre più nelle mani di una esigua minoranza di persone, la preoccupazione verso l’ambiente viene ignorata se non addirittura pubblicamente sbeffeggiata. Ma Rimini, ancora una volta, dà una scossa in controtendenza. Dopo 30 anni, Rimini non smette la sua leadership, ha strutturato e rinforzato la sua capacità di essere capitale delle vacanze per 12 mesi all’anno”.

Montanari, non mi candido per gli UffiziLo storico

“Musei in mano alla politica, io incompatibile”

02 luglio 201917:12

– “Non mi candido per la direzione degli Uffizi”. Intervistato, lo storico dell’arte Tomaso Montanari smentisce i rumors che lo danno in pole position per la successione a Firenze di Eike Schmidt. Per due ragioni, spiega: “La prima è che disapprovo radicalmente la riforma Franceschini, la seconda è che non sono e non sono mai stato alla ricerca di altri lavori”. Mentre punta il dito sui musei “oggi in mano alla politica” e si dice incompatibile, stante la situazione attuale, a dirigerne uno.Toscano, intellettuale militante, da anni impegnato sui temi della Costituzione, della difesa del paesaggio, della gestione della cultura e la tutela dei beni comuni, il professor Montanari è uno che di solito non si tira indietro. Dalle aule dell’università, dov’è ordinario di arte moderna, esce spesso e volentieri con il pallino di raccontare opere e autori a un pubblico sempre più vasto, dalla tv ai quotidiani. Ama citare un suo grande predecessore, lo storico Roberto Longhi (“Gli storici dell’arte devono essere popolari, condividere la loro conoscenza con tutti”) e in qualche modo lo attualizza, scrive, interviene, twitta. Suscitando consensi, ma anche e di più critiche roventi.Una frase presa da un suo libro è stata scelta quest’anno per il tema della maturità. Quasi contemporaneamente però un suo giudizio fuori dal coro su Zeffirelli e Oriana Fallaci lo ha visto al centro di una polemica feroce, oggetto di un duro botta e risposta con il vicepremier Matteo Salvini ma anche degli strali di molti esponenti pd.Sulla questione degli Uffizi, di cui è da poco uno dei membri del comitato scientifico, è rimasto per settimane in silenzio mentre il suo nome circolava, evocato qua e là, da alcuni dato anche per certo come prossimo direttore al posto del tedesco Schmidt, il cui mandato si conclude in autunno. “Mi pareva francamente assurdo” , risponde lui oggi, “mi sembrava di dover commentare il nulla. Poi però, visto il moltiplicarsi degli articoli sui giornali e visto anche il conseguente moltiplicarsi degli attacchi nei miei confronti, mi sono scocciato”.Da qui la decisione di smentire. Cercando di rilanciare i temi che da sempre gli stanno a cuore: “Il vero fronte su cui è necessario impegnarsi è la partita per la tutela del patrimonio -dice – quel patrimonio diffuso e fuso con l’ambiente di cui parlo nel brano che è stato scelto per la maturità. E che cerco di servire come presidente del comitato scientifico per le Belle Arti: al Mibac, ma di nomina universitaria”. I musei, aggiunge tranchant, “sono in mano alla politica. Lo prova il senso comune che ormai si è consolidato: nei giornali si legge che sarei ‘in pole position’ non per i miei studi di storia dell’arte o per le mie riflessioni sul patrimonio e sui musei, ma perché ‘vicino ai grillini’. A parte il fatto che sono semmai vicino a una sinistra che non c’è, è pazzesco che si dia ormai per scontato che i Beni culturali, come la Rai, siano soggetti a manuale Cencelli e lottizzazione”.Il posto nel consiglio scientifico degli Uffizi, sottolinea, “l’ho accettato perché non ha retribuzione né potere: è un posto dove esprimere motivato e leale dissenso, in scienza e coscienza. Il ministro Bonisoli me l’ha chiesto per garantire una visione opposta a quella di Franceschini-Schmidt”. Contrario alla riforma Franceschini, più che critico sull’accorpamento annunciato da Bonisoli tra Uffizi e Gallerie dell’Accademia, che senza giri di parole definisce “demenziale”. Tant’è, il professore rivendica il dissenso e si ribadisce non interessato a candidature e poltrone: “Si può fare politica fuori dai palazzi, anzi si deve”, ripete. No agli Uffizi, quindi, o ad altri musei. Cita Pasolini quando nel ’74 scriveva “il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili, in Italia”. Nel 2019, sorride amaro, “il coraggio intellettuale della verità è incompatibile anche con la direzione di un museo”.

Al via restauro tela Veronese a Vicenza’Cena di san Gregorio Magno’ al santuario di Monte Berico

VENEZIA02 luglio 201913:51

– E’ stato annunciato al Santuario della Madonna di Monte Berico a Vicenza l’avvio al restauro del monumentale dipinto su tela di Paolo Veronese “Cena di San Gregorio Magno”, disposto in occasione dei trent’anni del programma “Restituzioni” di Intesa Sanpaolo.
Il restauro conservativo dell’opera, che terminerà entro il 2021 e che rientra nell’ambito della serie di Restituzioni “monumentali”, giunge in avvio della 19/a edizione del programma biennale di restauri di opere appartenenti al patrimonio artistico nazionale, curato e promosso da Intesa Sanpaolo.
L’opera è di proprietà del Comune di Vicenza, custodita fin dalla sua realizzazione dalla Comunità dei Servi di Maria di Monte Berico. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza realizzerà le indagini preliminari al restauro e dirigerà l’intervento, con la collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure.
La “Cena”, realizzata nel 1572, adorna la parete di fondo dell’antico refettorio del Santuario di Monte Berico, visitato ogni anno da milioni di pellegrini.

SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA

Su Sky Atlantic arriva Riviera 2
Nei nuovi episodi anche Poppy Delevingne e Juliet Stevenson

02 luglio 201915:46

Dietro ogni grande fortuna si nascondono spesso oscuri segreti. Le vicende dei protagonisti di Riviera ne sono la prova: fra feste da sogno e sfarzo estremo, gli assolati paesaggi della Costa Azzurra tornano a fare da scintillante cornice agli inganni, ai tradimenti e ai crimini dei personaggi della produzione originale Sky. Arriva il mercoledì dal 3 luglio, su Sky Atlantic, Sky On Demand e in streaming su NOW TV la seconda stagione della serie tv con Julia Stiles. I nuovi episodi vedono il ritorno in grande stile di Georgina (Julia Stiles, Jason Bourne, Dexter), che proverà a farla franca dopo l’omicidio di Adam mentre dovrà continuare a lottare per mantenere il potere all’interno della famiglia Clios nonché la sua posizione in cima all’altera élite del mondo dell’arte. La narrazione degli eventi riprende dal finale della prima stagione. New entry Juliet Stevenson e Poppy Delevingne.

Strega, Scurati verso la vetta4 luglio il vincitore, al secondo posto Missiroli o Cibrario?

03 luglio 201909:42

Al suo terzo Premio Strega, dopo essere arrivato due volte secondo, nel 2009 per un solo voto e nel 2014 per cinque voti, Antonio Scurati questa volta dovrebbe trionfare al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma. Alla vigilia della votazione, il 4 luglio, del più ambito premio letterario italiano, tutti i venti sembrano favorevoli alla vittoria del suo monumentale ‘M. il figlio del secolo’ (Bompiani), primo di una trilogia in cui ricostruisce la vita di Mussolini, che domina la cinquina e ha scombinato completamente le carte di un’edizione in cui a lungo è stato superfavorito Marco Missiroli con il suo ‘Fedeltà’ (Einaudi). E’ data così tanto per certa la vittoria di Scurati che le previsioni e le combinazioni che si ipotizzano non riguardano più il duello con Missiroli ma ruotano tutte intorno a chi arriverà secondo tra l’autore di Fedeltà e Benedetta Cibrario. A meno che l’autrice de ‘Il rumore del mondo’ (Mondadori) – in cui racconta il Risorgimento da un punto di vista molto particolare, attraverso la storia di formazione di una ragazza inglese che arriva in Piemonte – non riservi un colpo di scena, come quello del secondo posto in cinquina, e arrivi lei in vetta. “Lo Strega è un onore e un senso di responsabilità per quello che farai dopo” dice la Cibrario, già vincitrice del Campiello con ‘Rossovermiglio’. Mentre Missiroli, che ha già vinto il ‘Premio Strega Giovani 2019’ ed è stato penalizzato dalla presenza tra i cinque di un altro romanzo Einaudi, ‘Addio fantasmi’ di Nadia Terranova, potrebbe arrivare addirittura terzo.”Sono zen. E’ il mio terzo Strega, sono vaccinato. La prima idea di ‘M’ mi è venuta 5 anni fa. E’ un libro che ha già generato e restituito moltissimo e questo mi da serenità” dice lo scrittore da poco tornato dalle ultime tappe del lungo tour della cinquina 2019, agli Istituti Italiani di Cultura a Parigi e Lione. “Io non volevo concorrere a nessun premio ma alla fine mi ha persuaso l’idea che lo Strega avrebbe potuto fare di questo romanzo documentario il libro che entra nelle case di tutti quelli che leggono. Noi ci atteggiamo a cinici, guardiamo alle copie vendute, al successo ma nel profondo non lo siamo. Gli scrittori veri, sia che falliscano sia che riescano, quando scrivono lo fanno per la gloria. Come disse una volta Edoardo Albinati non ci sono molte occasioni di guadagnarsi la gloria, forse nessuna. Ma c’è l’illusione che il Premio Strega consegni alla posterità” sottolinea Scurati che ha appena compiuto 50 anni. Oltre 800 le pagine di ‘M’ – di cui Wildside ha acquisito i diritti per farne una serie – in cui Scurati entra “nella focale corta di Mussolini nell’istante in cui diveniva ciò che sarebbe stato”. “L’espediente che ho adottato per trovare il sentimento della storia è di raccontarla come una cronaca, al presente.   Nulla è stato liberamente inventato. E’ un romanzo di invenzione non arbitraria dove ho deciso l’angolo visuale, il dettaglio. E’ un margine ristretto ma decisivo” dice.  Anche Missiroli che in ‘Fedeltà’, di cui Netflix ha acquistato i diritti audiovisivi per realizzare una serie, mette in scena il confronto tra “una società moderna di infedeli e una vecchia di fedeli attraverso il malinteso di una coppia che genera un terremoto, non solo matrimoniale”, in fondo è zen nel senso che non fa alcuna resistenza allo scenario che ha davanti. Piuttosto non ha finora ancora parlato di cosa significhi essere stato per un anno e oltre dato per superfavorito in un gioco perverso che lo ha danneggiato. ‘Fedeltà’ “in fondo è un libro sull’eredità, sui nostri lasciti perché nessuno ci dice che la letteratura è iridescente. Un libro è ciò che uno legge. L’egocentrismo di questa epoca ci porta prima all’io che al noi ma l’importante è arrivare al noi” spiega Missiroli. “L’infedeltà non è solo quella dal punto di vista erotico ma esistenziale. Quanto siamo fedeli agli altri e ai noi stessi?” dice l’autore di Fedeltà.In questo scenario, il quarto e quinto posto se lo contenderanno Nadia Terranova e Claudia Durastanti con ‘La straniera’ (La Nave di Teseo) già contente di essere arrivate fin qui in una cinquina in cui ci sono tre scrittrici, ha prevalso l’armonia e l’antica amicizia tra Scurati e Missiroli non è stata scalfita. La premiazione al Ninfeo, condotta da Pino Strabioli, in diretta dalle 23 su Rai3, sarà preceduta il 3 luglio dalla mostra al museo nazionale etrusco di Villa Giulia, dedicata ai libri in cinquina e al Premio Strega e dallo ‘Strega Off’ al Monk di Roma con la cinquina protagonista di un’intervista semi-seria, dove il pubblico potrà votare il proprio favorito contribuendo al voto collettivo di Strega Off per eleggere il vincitore del 2019.

Woody Allen, regia alla Scala e nuovo filmOpera con gli studenti, le riprese in Spagna fra 2 settimane

02 luglio 201919:36

– In teatro non si usa portare il cappello, ma nessuno osa dirlo a Woody Allen mentre parla con gli studenti dell’Accademia della Scala che devono mettere in scena il Gianni Schicchi di Puccini con la sua regia (in dittico con Prima la musica poi le parole di Antonio Salieri per la regia di Grisha Asagaroff). E’ lui stesso a togliersi il berretto da pescatore che è diventato il suo contrassegno distintivo prima di arrivare in conferenza stampa dove è accolto da un applauso dei giornalisti presenti, che sono cresciuti con i suoi film. Il suo fare dimesso quando si siede con accanto l’interprete, non va confuso con quello di un 83enne pronto alla pensione, abbattuto dalle polemiche per il Metoo# che hanno bloccato per un anno l’uscita del suo ultimo film. Tutt’altro. ‘A Rainy Day in New York’ sta per uscire in Europa (in Italia ad ottobre). E quella di Milano è una “pausa” prima di iniziare le riprese del nuovo film in Spagna. Per questo dopo la prima di sabato prossimo, a cui assisterà, volerà a San Sebastian. “Sono un signore che si tiene molto attivo, però mi fa molto piacere prendermi una pausa e venire qui a mettere in scena un’opera in un luogo così iconico”, spiega. In realtà non si tratta di una nuova regia, ma della ripresa dello spettacolo che Allen firmò alla Los Angeles Opera nel 2008 su insistenza di Placido Domingo e che da allora è stato più volte ripreso, incluso a Spoleto. Questa volta però viene realizzato in quello che Allen paragona al “palazzo di Cenerentola”. “Una cosa da favola, da sogno, il più grande teatro d’opera al mondo, il traguardo più ambito al quale arrivare. Quindi se qualcuno mi avesse detto che avrei diretto un giorno un’opera alla Scala mentre magari passeggiavo per New York o per Brooklyn avrei detto che era pura follia, che non avrei neppure pensato di poterla guardare da fuori, figuriamoci lavorarci”. Gianni Schicchi, d’altronde, è l’opera giusta per lui: breve e divertente. Per fare un’altra regia dovrebbe trovare un’opera altrettanto adatta alle sue corde. E quali sono lo dimostra in un breve sketch alla Woody Allen. Quando spiega che inizialmente aveva pensato di ambientare l’opera in un mondo di topi in cui Gianni Schicchi è una pantegana; oppure di rendere tutti i personaggi “cibi sani e Gianni una sigaretta. Ma mi hanno detto che era una pessima idea”, ride. Così l’ambientazione è quella di un film del neorealismo italiano anni ’50. La versione è in tutto uguale a quella di Los Angeles con la differenza del finale (in cui Allen aveva fatto pugnalare Gianni da Zita). “Il finale non lo ripeto. Qui ne faccio un altro – dice – perché quando ho visto il palco con gli studenti mi sono emozionato e ho avuto una nuova idea. Gliel’ho comunicata proprio poco fa e rappresenteremo questa nuova idea, la vedrete la sera della prima!”. A dir poco soddisfatto il sovrintendente Alexander Pereira che sull’Accademia ha sempre puntato, invitando grandi registi e interpreti a lavorare con i ragazzi. In passato artisti del calibro di Peter Stein, Liliana Cavani e Leo Nucci. Questa volta Woody Allen e il baritono Ambrogio Maestri.

Don Carlo apre la stagione della FeniceSi parte il 24 novembre, tra novità e super classici

VENEZIA02 luglio 201916:52

– Sarà il Don Carlo di Verdi il 24 novembre a inaugurare la stagione lirica e balletto del Teatro La Fenice di Venezia, all’interno di una programmazione di successo di pubblico e di conti – per l’ottavo anno chiusura in equilibrio economico – che alterna novità, come il “Pinocchio” di Pierangelo Valtinoni (13 dicembre) o il balletto “Duse” di John Neumeier, con Alessandra Ferri e l’Hamburg Ballett (5 febbraio), alla ripresa di opere di repertorio come “Traviata” e “Trovatore” verdiani o “Il barbiere di Siviglia” di Rossini.
Sono 21 i titoli, con oltre 150 rappresentazioni, in programma per la prossima stagione e l’opera d’apertura prosegue il progetto di rilettura del catalogo di Verdi portata avanti dal maestro Myng-Whun Chung, disegnando una linea artistica di continuità con le ultime inaugurazioni, con “Macbeth” nel 2018 o “Un ballo in maschera” del 2017. La Fenice presenta, tra l’altro, un dittico novecentesco – “A hand of Bridge” di Samuel Barber e “Il castello del principe Berbablù” di Bartok” – (17 gennaio), “Rinaldo” di Handel, nell’allestimento di Pier Lugi Pizzi (19 giugno), o “Rigoletto” per la regia di Damiano Michiletto.

Vladimir il Santo in opera land artOpera con trattore su campo in occasione incontro in Vaticano

VENEZIA02 luglio 201917:02

– Vladimir il Grande detto il Santo ortodosso è il soggetto dell’ultima opera di land art dell’artista veneto Dario Gambarin. In occasione dell’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e Papa Francesco in Vaticano, per il prossimo 4 luglio, Gambarin ha realizzato un ritratto ‘disegnandolo’ senza traccia di partenza su un campo con un trattore. Il principe Vladimir il Grande, detto il Santo ortodosso, fu l’artefice nel 988, della conversione al cristianesimo dell’allora Stato della Russia, per il quale Vladimir Putin, nell’anniversario dei mille anni dalla sua morte ha inaugurato una statua di 17,5 metri d’altezza, nel cuore di Mosca. Gambarin non è nuovo a simili performance legati ad appuntamenti internazionali con temi politici, economici ed ecologici. L’opera di 24mila metri quadrati (100m per 240m) si trova a Castagnaro (Verona), eseguita a mano libera con trattore e aratro su stoppie di grano trebbiato.

SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA

Oscar più inclusivi, per metà donne
Anche Lady Gaga in Academy. 842 rappresentanti da 59 paesi
NEW YORK02 luglio 201917:21

– Gli Oscar fanno un ulteriore passo avanti verso l’inclusività. Academy ha invitato 842 nuovi membri da 59 paesi e quasi la metà sono donne. Per la prima volta è stata raggiunta la parità di genere. Il soffitto di cristallo si è rotto anche per quanto riguarda i membri non bianchi, tra i nuovi invitati il 29% è di colore mentre le donne hanno aumentato la loro presenza anche tra i settori della regia, la produzione e la sceneggiatura.
Tra le new entry Lady Gaga, Adele, Sterling K. Brown, Claire Foy, Letitia Wright, Tom Holland.
Academy ha oltre seimila membri in 17 settori dell’industria cinematografica. Sono loro che ogni anno votano per assegnare gli Oscar. Da tempo ormai Academy sta cercando di scrollarsi di dosso l’etichetta #oscarsowhite a causa, fino ad ora, di una ratio sproporzionata tra membri maschili e femminili nonché di etnia tra i suoi membri.

Streetwear dell’ Accademia a RinascenteVenti studenti ispirati dalla pietra in Neever tee stop

02 luglio 201918:20

– Dal kimono in raso al giubbino in denim, dalla felpa alla camicia, capi che nascono dalla contaminazione di stili, tra luxury e streetwear, fanno parte della capsule AI X Never tee stop, in esposizione all’interno della Exhibition Area de La Rinascente del via del Tritone, a Roma, fino al 25 luglio e contemporaneamente in vendita per 60 giorni nell’ e-commerce della piattaforma, realizzata dagli studenti del corso di fashion designer dell’Accademia Italiana di Arte Moda e Design nell’ambito della mostra Stone Design- La pietra che ispira. Il progetto artistico è dedicato al più antico dei materiali ed è realizzato dall’Accademia in collaborazione con La Rinascente e aziende italiane del settore.
Venti studenti hanno proposto gli altrettanti capi che compongono la collezione ispirandosi alla pietra e alla sua rilettura in chiave contemporanea alternando lo stile streetwear a quello luxury per un total look pensato per un pubblico ampio.

Yesterday, chi erano mai i Beatles?In sala dal 26/9 Boyle racconta di un mondo senza i Fab Four

03 luglio 201909:33

-La canzone ‘Chiedi chi erano i Beatles’ degli Stadio trova una vera sponda in ‘Yesterday’, film a firma di Danny Boyle, passato al Taofest e in sala dal 26 settembre distribuito da Universal Pictures. Un musical-comedy che porta ancora una volta sul grande schermo la musica pop-rock, al seguito di film come Bohemian Rhapsody e Rocketman, ma questa volta senza biopic: solo la musica dei Beatles. Boyle più il genio di Richard Curtis (co-sceneggiatore), mettono in campo come protagonista uno sfigato alla Millionaire, ma sicuramente meno svelto e per nulla figo, ovvero Jack Malik (Himesh Patel). Un musicista di scarso successo che per campare fa il commesso in un grande magazzino. In Jack non crede davvero nessuno, neppure i genitori. Solo Ellie (Lily James), manager amica, di cui il ragazzo è segretamente innamorato, gli dà un certo credito. Finché una sera, dopo che ha deciso di smettere con la musica, Jack ha un incidente in bicicletta e perde coscienza durante una sorta di blackout planetario. Al suo risveglio tutto sembra come prima, ma non è affatto vero: sono scomparsi i Beatles e le loro canzoni dalla memoria della gente, scomparsi i loro dischi, scomparso tutto della loro esistenza. Mille ricerche su Google da parte di Jack, ma niente compare, come unica voce, solo quella degli scarafaggi. Il panico del musicista diventa ben presto consapevolezza di poter diventare ricco riproponendo lui quei classici del gruppo di Liverpool una volta ricostruiti musica e parole. Da qui la scalata di Jack in un’industria musicale in cui trova come alleato lo stesso Ed Sheeran, nei panni di se stesso, che a un certo punto, con grande autoironia di fronte a canzoni come Let it be ed Help, si definisce solo un Salieri che si misura con novello Mozart. Il film, che ricalca nella formula ‘The Millionaire’, grazie ad alcune soluzioni narrative che non si possono rivelare, scorre fino alla fine sulle note della canzoni dei Beatles che fa davvero strano ascoltare al cinema. Tra le cose che si possono rivelare è che in questo mondo post-trauma, Jack scopre che a scomparire è anche la Coca cola. Anche li quello che conta per sapere la verità di questo mondo 2.0 è sempre Google. La ricerca fatta, con la dovuta ansia dal musicista ormai famoso e milionario, porta però allo sconcertante risultato: ‘Escobar’. Un altro pezzo del vecchio mondo non c’è più..

Altaroma tra giovani e sostenibilitàVigilia #Stopmicrofibre con Marevivo in Accademia Costume & Moda

2 luglio 201919:11N

– La versione estiva di Altaroma partirà domani 3 luglio all’insegna della sostenibilità. La kermesse della moda romana si svolgerà dal 4 al 7 luglio negli spazi del PratiBus District, location post industriale di 5.000 mq frutto della riqualificazione di parte dell’ex deposito Vittoria dell’Atac, dove saranno presentate le collezioni di 100 designer e di circa 400 studenti delle scuole e accademie di moda. Ma il 4 luglio sarà anche una giornata targata Fendi che renderà omaggio a Karl Lagerfeld, suo direttore artistico per 54 anni, sfilando in una location archeologica che la stessa maison romana del Gruppo Lvmh, si è impegnata a restaurare con un finanziamento di 2,5 milioni di euro: il Tempio di Venere sul Palatino. Domani, vigilia della kermesse, il calendario contempla l’inaugurazione della mostra dei lavori degli allievi dell’Accademia di Costume e Moda, e nella stessa sede, al mattino, la presentazione di #Stopmicrofibre, alleanza per un’industria tessile sostenibile promossa da Marevivo.

A Caracalla l’Aida intima di KriefCapolavoro verdiano apre la stagione estiva dell’ Opera di Roma

02 luglio 201919:26

Niente circo, via gli animali esotici, elefanti e cammelli, e spazio al confronto intimo tra i personaggi che cantano quasi sussurrando, “di una semplicità esagerata, come silhouettes disegnate”. Aida apre il 4 luglio a Caracalla la stagione estiva del Teatro dell’ Opera di Roma nella rilettura di Denis Krief, che firma anche scene, costumi e luci, con sul podio il direttore Jordi Bernàcer. Il capolavoro verdiano, che nella magia dell’ immenso scenario delle Terme affascina da sempre appassionati e turisti, per il regista “è un incubo che non auguro a nessuno, una scommessa perché sinceramente penso che Aida abbia più scene intime che grandiose”. L’ Egitto, quindi, per non deludere le aspettative del pubblico affezionato alle rappresentazioni tradizionali nello straordinario set archeologico, evitando però di “contaminare i momenti più di circostanza con quelli ben più lunghi e numerosi d’intimità umana, di conflitti psicologici acuti e profondi”. Lo spettacolo andrà in scena in dieci recite fino al 3 agosto. “La nuova produzione è una grande sfida, un impegno importante con due cast equivalenti” dice il sovrintendente Carlo Fuortes ricordando che il titolo mancava da Caracalla da otto anni. “Aida è l’ opera più emblematica per le Terme – aggiunge – per questo c’è grande attesa. La programmazione richiede scelte accurate perché il pubblico è eterogeneo, non solo italiano, diverso da quello che frequenta il Teatro Costanzi. E’ una grande storia dell’ opera in Italia, un valore che dobbiamo salvaguardare”. Krief, che a Caracalla firmò quattro anni fa la regia di Turandot, ha le idee chiare. “Quando affronto un’opera di Verdi la considero sempre una prima volta, senza scopiazzare quanto si è fatto in passato. Aida è un grande Oratorio in quattro atti. Per la modernità di oggi forse è un po’ statica. Qui Verdi sperimenta strade nuove. E’ un unicum dopo il quale disse che non avrebbe più scritto altre opere”. Il regista si sofferma sull’ atto terzo dove Aida “diventa seduttrice per carpire un segreto di Stato” e parla del finale “di una semplicità sconvolgente”. Per la scena del trionfo, con tutti gli interpreti e il corpo di ballo sul palco, “non c’è regia possibile – avverte – e allora lasciamolo così questo immenso oratorio. Godiamoci i costumi, i ruderi e la bella musica”. Per il maestro Jordi Bernàcer, che ha debuttato a Caracalla due anni fa con Carmen, “è una prima molto speciale. Aida è molto difficile dal punto di vista musicale. Non c’ è un ruolo semplice. E’ un mix di tensione ed energia, di scene corali e intime”. Il cast vedrà alternarsi Vittoria Yeo e Serena Farnocchia nel ruolo di Aida; Alfred Kim e Diego Cavazzin come Radamès; Judit Kutasi e Silvia Beltrami in Amneris. Il Re è Gabriele Sagona; Marco Caria e Andrii Ganchuck impersonano Amonasro; Adrian Sâmpetrean e Alessio Cacciamani saranno Ramfis. Dopo la “prima” di giovedì 4 luglio, Aida si replica venerdì 5, sabato 6, domenica 7, venerdì 12, sabato 13, giovedì 18, mercoledì 24, mercoledì 31 luglio e sabato 3 agosto. L’opera avrà i sottotitoli in italiano e in inglese. La stagione estiva di Caracalla, in programma fino all’ 8 agosto per un totale di 36 serate, proporrà inoltre La Traviata e il balletto con Romeo e Giulietta e altri appuntamenti extra. “Offerte diverse accomunate dalla qualità – sottolinea Fuortes – la chiave che ci ha permesso l’anno scorso di raggiungere 92.220 spettatori, un record che quest’ anno vorremmo superare”.

Mostra su Balestra a Forte dei Marmi250 capi e disegni nel Fortino, dialogo con opere di Nocera

02 luglio 201920:22

Celeblueation , la mostra antologica dedicata a Renato Balestra è approdata a Forte dei Marmi. Per l’occasione il Fortino che ospita l’esposizione di abiti e bozzetti si colora di blu Balestra, colore preferito del couturier sempre presente nelle sue collezioni.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura, nell’ambito del cartellone “Estate al Forte 2019” in collaborazione con il Comitato Villa Bertelli su interessamento del presidente Ermindo Tucci, prodotta da Armando Fusco productions, la mostra, dedicata all’attività dello stilista, inaugurerà il 4 luglio per aprire il giorno dopo al pubblico e concludersi il 4 agosto. Il nuovo allestimento ripensato per il Fortino con un’esposizione – dialogo con le opere pittoriche e scultoree dell’artista Antonio Nocera, dà vita a un poetico tra sogno, fiabe e un mondo blu, un dialogo speciale in cui i due maestri sembrano affermare che la vera arte esclude ogni fine che non sia la bellezza. Esposti oltre 250 bozzetti, disegni e abiti scelti personalmente da Balestra.

Morto Mago Gabriel, icona tv anni ’90Diventato personaggio televisivo grazie satira, aveva 79 anni

TORINO02 luglio 201920:50

Negli anni ’90 era uno dei bersagli preferiti della loro satira. La Gialappa’s Band dà l’addio a Mago Gabriel, al secolo Salvatore Gulisano, morto a Torino a 79 anni. Di origini palermitane, compariva nelle trasmissioni di alcune tv private, dove il trio lo aveva notato per i modi di dire e di fare assurdi. Si faceva passare per medium, millantando presunti poteri speciali diventati ben presto oggetto di comicità sul piccolo schermo. A dare la notizia è il suo manager, Renato D’Herin, su Facebook: “Ieri purtroppo ci ha lasciato un artista a cui sono molto affezionato, il mago Gabriel, una figura fuori dagli schemi tradizionali… ma con un grande Cuore. Ti ho voluto bene, riposa in pace Gabriello. Ti voglio dare l’ultimo saluto col nome affettuoso con cui ti ho sempre chiamato. Il tuo Reno, come mi chiamavi tu”. Ospite in diverse trasmissioni, era solito pronosticare i risultati di Juventus e Torino, in realtà mai azzeccati, e fare esperimenti della “paragnottica”, come definiva l’arte dell’esoterismo.

Morto Ennio GuarnieriDirettore della fotografia, lavorò a lungo con Zeffirelli

FIRENZE02 luglio 201915:45

E’ scomparso a 88 anni Ennio Guarnieri, direttore della fotografia che lavorò tra l’altro a lungo con Franco Zeffirelli. Guarnieri è morto ieri a Licata (Agrigento): a riferirlo la Fondazione Zeffirelli in una nota nella quale Pippo Zeffirelli, uno dei due figli adottivi del regista recentemente scomparso, esprime le condoglianze.
“Il mondo del cinema perde un grande artista e, personalmente, io perdo un amico – afferma Pippo Zeffirelli -.
Ennio è stato a lungo collaboratore del maestro Zeffirelli condividendo momenti straordinari di lavoro come direttore della fotografia di numerose pellicole, come Fratello sole, sorella luna, che gli procurò il primo Nastro d’argento nel 1972, poi La Traviata (di nuovo premiato con il medesimo riconoscimento) nel 1983, quindi l’Otello nel 1986, Storia di una capinera nel 1993 e fino a Callas Forever, l’ultimo film diretto da Zeffirelli. Ma il suo curriculum è sterminato, avendo lavorato con tutti i più grandi registi. Mancherà a tutto il cinema che lo piange”.

Torino Film Festival ricorda Mario Soldati’Giornata Soldati’ con film, spezzoni e memorie

TORINO02 luglio 201915:46

Durante la 37/a edizione, in programma dal 22 al 30 novembre 2019, il Torino Film Festival omaggerà Mario Soldati, nel ventennale della morte, con una ‘Giornata Soldati’, promossa insieme a Rai Teche e il Dams dell’Università di Torino.
L’evento si terrà nella sala 3 del Cinema Massimo-Museo Nazionale del Cinema e che, dallo scorso anno, è stata intitolata ‘Sala Soldati’.
Verranno proiettati non solo alcuni film di Mario Soldati, ma anche spezzoni ed episodi delle sue serie televisive, delle sue inchieste giornalistiche, delle sue interviste, intervallati, a blocchi, da interventi di familiari, amici, collaboratori, esponenti del mondo della cultura che porteranno la loro testimonianza sull’autore.
Il giorno dopo si terrà un convegno di studi sull’autore che proseguirà all’Università Sapienza, come per ristabilire il ‘legame autobiografico’ Torino-Roma descritto da Soldati in uno dei suoi romanzi più belli, ‘Le due città “.

James Bond a Gravina PugliaDue mesi di riprese per il nuovo film, 25/o episodio della serie

BARI02 luglio 201915:56

– James Bond è atteso a Gravina di Puglia – e nel suo habitat rupestre – dove sono cominciati, annuncia il Comune, “i preparativi per le riprese di B25, il venticinquesimo episodio della famosa serie cinematografica che ha per protagonista l’agente del servizio segreto britannico creato nel 1953 dallo scrittore Ian Fleming. Nel nuovo film, prodotto da Eon Productions per Metro-Goldwyn-Mayer e Universal Pictures, a incarnare l’agente dell’MI6 sarà, per la quinta volta, l’attore Daniel Craig”. Nel cast anche Rami Malek, Naomie Harris, Lèa Seydoux e Ben Whishaw. Alla regia, Cary Fukunaga (Jane Eyre e la serie True detective). Dopo la firma delle relative intese, adesso è “ufficiale: Gravina sarà interessata dalle riprese per due mesi, ad agosto e settembre”, per “la nuova pellicola, ambientata in mezzo mondo”.
In mattinata incontro organizzativo, presenti il sindaco Alesio Valente, uffici comunali, Polizia Locale, Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio di Bari e i referenti della Lotus Production srl

Sara Serraiocco al Giffoni Film FestivalIl 20 luglio riceverà l’Explosive Talent Award

SALERNO02 luglio 201917:01

– L’attrice Sara Serraiocco sarà al Giffoni2019 per incontrare i giurati della 49esima edizione, in programma dal 19 al 27 luglio a Giffoni Valle Piana (Salerno). Sabato 20 luglio il suo esordio al Festival dove riceverà il riconoscimento assegnato ai migliori artisti emergenti italiani ed internazionali, l’Explosive Talent Award.
La sua Nora di Non è un paese per giovani, travolgente e malinconica, ha mostrato il carisma e la versatilità di un’attrice dal talento indiscusso, mentre con La ragazza del mondo ha conquistato il premio Pasinetti. Accanto a Claudio Santamaria è stata la protagonista di Brutti e Cattivi, mentre attualmente è su Netflix con Lo spietato, diretta da Renato De Maria. Una carriera contraddistinta da premi, la giovanissima attrice dallo sguardo intenso è considerata una delle promesse del cinema internazionale.

A teatro, Guidi, Asti, BranciaroliLa Dante e Sofocle, Riccobono e la Shammah, Lo Cascio e la Luna

03 luglio 201911:24

– Adriana Asti con ”La ballata della zarina” di Broch, il ”Fashion Freak Show” di Jean Paul Gaultier, Emma Dante che firma ”Esodo” dall’Edipo re di Sofocle e la top model Eva Riccobono, diretta da Andrée Ruth Shammah in ”Coltelli nelle galline” di David Harrower, tutti al 62/o Festival dei due mondi di Spoleto (PG). E ancora, Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia con il ”Pirandello pulp” di ”Maurizio IV” e Viola Graziosi con ”Il racconto dell’ancella” dal romanzo di Margaret Atwood, al Napoli Teatro Festival Italia; Franco Branciaroli in ”Moby Dick” di Melville al Festival shakespeariano di Verona e ”Sogno di una notte dimezza estate” secondo Riccardo Cavallo al Globe Theatre di Roma; Luigi Lo Cascio tra ”Storie dell’altro mondo, notte di racconti, miti, favole e allunaggi” alle Orestiadi di Gibellina (TP) fino al ”Dragon, rest your head on the seabed” al 49/o Santarcangelo Festival (RN): sono alcuni degli appuntamenti teatrali in scena nel prossimo week end.

A Caracalla l’Aida intima di KriefCapolavoro verdiano apre la stagione estiva dell’ Opera di Roma

02 luglio 201919:19

iente circo, via gli animali esotici, elefanti e cammelli, e spazio al confronto intimo tra i personaggi che cantano quasi sussurrando, “di una semplicità esagerata, come silhouettes disegnate”. Aida apre il 4 luglio a Caracalla la stagione estiva del Teatro dell’ Opera di Roma nella rilettura di Denis Krief, che firma anche scene, costumi e luci, con sul podio il direttore Jordi Bernàcer. Il capolavoro verdiano, che nella magia dell’ immenso scenario delle Terme affascina da sempre appassionati e turisti, per il regista “è un incubo che non auguro a nessuno, una scommessa perché sinceramente penso che Aida abbia più scene intime che grandiose”. L’ Egitto, quindi, per non deludere le aspettative del pubblico affezionato alle rappresentazioni tradizionali nello straordinario set archeologico, evitando però di “contaminare i momenti più di circostanza con quelli ben più lunghi e numerosi d’intimità umana, di conflitti psicologici acuti e profondi”. Lo spettacolo andrà in scena in dieci recite fino al 3 agosto.

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MIGRANTI OCCUPANO CASA CANTONIERA

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MIGRANTI OCCUPANO CASA CANTONIERA

AGGIORNAMENTO DELLE 12:15

DI DOMENICA 09 DICEMBRE 2018

MIGRANTI OCCUPANO CASA CANTONIERA

TORINO

– Una quarantina di anarchici ha occupato, ad Oulx, in Valle di Susa, una casa cantoniera abbandonata sulla statale 24. “Contro tutte le frontiere e il decreto Salvini. Rifugio autogestito e occupato”, si legge sullo striscione esposto sulla facciata dell’edificio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Lo scorso marzo, un gruppo di anarchici italiani e francesi aveva occupato il seminterrato della parrocchia di Claviere e aveva allestito all’interno un punto di assistenza per i richiedenti asilo, sgomberato ad ottobre.      [print-me title=”STAMPA”]