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LIBIA: MORTI SALGONO A 205

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LIBIA. MORTI SALGONO A 205

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 02:47 DI GIOVEDì 18 APRILE 2019

LIBIA: MORTI SALGONO A 205

TRIPOLI

– Il bilancio dei morti in Libia dall’inizio delle ostilità è salito a 205 vittime; 913 i feriti.
Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).

LIBIA: MORTI SALGONO A 205

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu non è riuscito intanto a trovare il compromesso su una bozza di risoluzione elaborata dalla Gran Bretagna che chiedeva un immediato cessate il fuoco e l’impegno per la fine delle ostilità in Libia. Lo fanno sapere fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, le quali precisano che la Germania – presidente di turno dei Quindici – ha chiesto una riunione del Consiglio per oggi dopo il fallimento dei negoziati sul testo rivisto.             [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 13:11 DI MERCOLEDì 10 APRILE 2019

ALLE 09:13 DI GIOVEDì 11 APRILE 2019

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Borsa:Milano conferma rialzo,bene Saipem
Spread sotto quota 240 punti, tenta il rimbalzo Prysmian
10 aprile 2019 13:11

– Prosegue in rialzo Piazza Affari (Ftse Mib +0,25%) con lo spread sceso di nuovo sotto la soglia dei 240 punti. In evidenza Saipem (+1,65%), Tenaris (+1%) ed Eni (+0,6%), con il greggio Wti vicino ai 64,5 dollari al barile (+0,7%). Acquisti su Stm (+1%), in linea con l’intero settore dei microchip nel Vecchio Continente, mentre tenta il rimbalzo Prysmian (+0,55%) all’indomani di uno scivolone per i problemi legati all’elettrodotto Western Link Scozia-Galles. In rialzo tra i bancari Ubi (+1%) dopo l’assoluzione degli ex-vertici e manager di Iw Bank, imputati a Milano per ostacoli alla vigilanza di Bankitalia. Più caute Banco Bpm (+0,7%), Unicredit (+0,47%), alla vigilia dell’assemblea, e Intesa(+0,13%). Deboli Amplifon (-1,24%), Ferragamo e Unipol (-1% entrambe), in lieve progresso Tim (+0,35%). Fanno il botto l’editoriale Netweek (+11,11%) e Tiscali (+6,5%), mentre scivolano Chl (-7,78%), Risanamento (-3,31%) e Beghelli (-2,89%). Contrastate Astaldi (-2,59%) e Salini Impregilo (+0,36%).

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Borsa: Europa migliora, Milano +0,35%Futures Usa positivi, in arrivo verbali Fed, sprint Tesco

10 aprile 201913:58

– Allungano il passo le borse europee dopo la decisione, peraltro attesa, del Direttivo della Bce di lasciare i tassi invariati. In attesa della tradizionale conferenza stampa del presidente Mario Draghi Londra gira in positivo (+0,03%), Parigi, Francoforte guadagnano lo 0,4%, Milano lo 0,35% e Madrid lo 0,25%. Si confermano positivi i futures su Wall Street in attesa dei verbali dell’ultimo Comitato Federale della Fed. Il rialzo delle quotazioni del greggio (Wti +0,67% a 64,41 dollari al barile) favorisce Omv (+2,2%), Repsol (+2%) e, in Piazza Affari, Saipem (+1%), Tenaris (+0,76%) ed Eni (+0,45%). Sprint delle utility Edf (+3,9%) e Fortum (+3,37%) in vista di possibili rincari dei certificati verdi dell’Ue. Segno meno in campo automobilistico per il produttore di pneumatici Nokian Renkaat (-6%) e i produttori di componenti Dometic (-2,8%) e Valeo (-1,6%). In controtendenza Pirelli (+0,6%). Sprint del colosso britannico della distribuzione Tesco (+2,5%) dopo conti migliori delle stime degli analisti.

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Def: Siri, non dismissioni, obbligazioniRealizzare veicolo che possa gestire patrimonio pubblico

10 aprile 201914:23

– “Le partecipazioni delle aziende pubbliche non saranno messe sul mercato”. Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24, rispondendo ad una domanda sull’ipotesi di dismissioni di Enav, Poste, Eni e StMicrolecrtonics, secondo quanto riporta una nota della trasmissione. Secondo Siri, “dobbiamo realizzare un veicolo che possa gestire il nostro patrimonio pubblico, emettendo obbligazioni. Così sarà possibile ottenere denaro in più”.

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Petrolio: in rialzo a New YorkQuotazione avanza dello 0,66%

NEW YORK10 aprile 201914:31

– Prezzo del petrolio in rialzo a New York dove il greggio viene scambiato a 64,40 dollari al barile (+0,66%).

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Fisco: stop tasse su affitti mancatiEsame in commissione alla Camera, basta l’intimazione

10 aprile 201914:36

– Gli affitti non riscossi, causa morosità, non potranno più essere tassati. Per i nuovi contratti a decorrere dal 2020 si dichiarano solo quelli incassati sino all’intimazione dello sfratto o all’ingiunzione di pagamento: non sarà più necessario attendere la convalida. Lo prevede un emendamento, approvato in commissione Finanze, della relatrice Carla Ruocco (M5s) al provvedimento sulla semplificazione fiscale (Ruocco-Gusmeroli). L’esame della proposta di legge alla Camera proseguirà nel pomeriggio.
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Sindacati bocciano il DefCgil Cisl Uil, governo cambi linea economica, no alla propaganda

10 aprile 201915:09

– I sindacati bocciano il Def, tornano a chiedere al governo di cambiare la politica economica e minacciano lo sciopero generale. Nel Documento di economia e finanza, “il governo boccia se stesso”, afferma il leader della Cgil, Maurizio Landini, e “continua a prendere il giro gli italiani con misure di propaganda elettorale come la flat tax” ma non c’è “più tempo da perdere. Così non si regge, rischiamo seriamente di andare a sbattere”. In campo c’è “un crescendo di iniziative” di Cgil, Cisl e Uil “per dire al governo che deve cambiare passo: sta a lui decidere se farlo oppure no”, rimarca la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Il Def appare come “una scatola vuota” che non rilancia la crescita e gli investimenti e pone “scelte sbagliate”. “Se vogliono evitare un eccesso di mobilitazione e un ulteriore danno al Paese, ci devono convocare: dobbiamo confrontarci”, insiste il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: “I confronti avuti finora con il governo sono stati deludenti”.

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Vinitaly:ecco piattaforma ‘Wine to Asia’Veronafiere crea newco Shenzhen, partirà nel 2020

VERONA10 aprile 201916:54

Il Vinitaly e Verona atterrano in Cina grazie ad una nuova piattaforma multicanale, “Wine To Asia”, creata dall’ente espositivo. Una newco, con maggioranza di Veronafiere, di cui è partner unico la Shenzhen Taoshow Culture & Media, società di Pacco Communication Group Ltd con sede a Shenzhen – metropoli di quasi 15 milioni di abitanti – attiva anche a Beijing, Chengdu, Xi’an e Shanghai. L’iniziativa, in programma nel 2020, è stata presentata oggi nella giornata conclusiva del 53/o Vinitaly. La città scelta per la nuova iniziativa è una delle aree più dinamiche della Cina, crocevia della Guangdong-Hong Kong-Macao Greater Bay Area, che conta oltre 100 milioni di abitanti. “Il Far East – ha spiegato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – è un’area da presidiare costantemente e per la quale abbiamo creato un’iniziativa permanente, come previsto dal nostro piano industriale”. A Shenzhen, ha spiegato il direttore di Veronafiere, Giovanni Mantovani, è presente il 30% degli importatori totali di vino.

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Fmi: ‘politiche bilancio insostenibili creano problemi’Dubbi su teoria moneta moderna,pericoloso emettere troppo debito

WASHINGTON10 aprile 201915:08

– ”Abbiamo visto nel mondo e nel tempo, che politiche di bilancio insostenibili creano problemi.
Con bassi di interesse c’e’ la tendenza per i paesi di emettere piu’ debito, ma e’ pericoloso”. Lo afferma Tobias Adrian, responsabile del Dipartimento del Mercato dei Capitali del Fmi, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla Modern Monetary Theory, la teoria della moneta moderna, sposata dai candidati democratici alla Casa Bianca del 2020.

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Borsa: Wall Street apre in rialzoS&P500 guadagna lo 0,20%

NEW YORK10 aprile 201915:39

– Apertura in rialzo per Wall Street col Dow Jones che guadagna lo 0,17%, il Nasdaq lo 0,16% e l’indice S&P500 lo 0,20%.

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Def:Draghi,stimolo non aumenti lo spreadPriorità è spingere crescita e occupazione, Italia sa come farlo

10 aprile 201915:49

– “E’ abbastanza chiaro che la priorità è spingere la crescita e l’occupazione e l’Italia sa come farlo”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi rispondendo a una domanda sulla forte revisione al ribasso delle stime nel Def. “E’ molto importante – ha aggiunto Draghi – che queste priorità siano perseguite senza causare un aumento dei tassi (sui titoli di Stato, ndr) perché questo provoca una contrazione” del Pil. “Questo dovrebbe essere l’obiettivo della politica economica” in Italia. E aggiunge che “i dati sull’economia italiana non sono una sorpresa. Ci sono state già delle revisioni al ribasso nelle previsioni di crescita, per l’Italia così come per l’Eurozona”.

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Borsa: Europa positiva dopo Wall StreetA Piazza Affari in calo le banche, in rialzo Italgas e Snam

10 aprile 201915:56

– Proseguono in terreno positivo le borse europee dopo l’avvio in rialzo di Wall Street e le dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, sull’andamento dell’economia e i tassi d’interesse. Gli investitori restano in attesa dei verbali dell’ultimo Comitato Federale della Fed.
L’indice d’area Stoxx 600 guadagna lo 0,34%. In crescita Francoforte (+0,52%), Parigi (+0,34%) e Madrid (+0,42%). Piatte Londra (-0,03%) e Milano (+0,04%). I listini del Vecchio continente sono sostenuti dal settore immobiliare (+1,8%) dalle utility (+0,6%) e tlc (+0,3%). In negativo invece la finanza (-0,04%).
A Piazza Affari girano in rosso le banche, dopo che dalla Bce non sono arivate indicazioni sul prossimo maxi-finanziamento Tltro. In calo Unicredit (-1,1%), Bper (-0,8%), Intesa (-0,5%), Mps (-0,6%) e Banco Bpm (-0,5%). In terreno positivo Campari (+1,3%), Italgas (+1,1%) e Snam (+1%).

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Moda rallenta, perderà 47.000 addettiSmi, Quota 100 peggiora quadro ma da Di Maio risposta stizzita

10 aprile 201916:05

– Il fatturato della Moda Italia crescerà nel primo semestre dell’anno solo dell’1,5%, dimezzando la sua corsa rispetto allo stesso periodo 2018. La stima è di Sistema Moda Italia che, facendo il punto sul preconsuntivo del 2018 e le stime 2019, lancia un allarme: in cinque anni andranno in pensione 47.000 addetti del settore mentre solo 10.000 neodiplomati usciranno dalle scuole professionali. Un ‘buco’ che l’introduzione di ‘Quota 100′ aggraverà, con l’emergenza che potrebbe concretizzarsi in soli 2-3 anni.
Il presidente di Smi, Marino Vago, non ha peli sulla lingua: “la questione relativa a ‘Quota 100’ è stata oggetto di un mio intervento al tavolo con il ministro Di Maio, da cui ho ricevuto una risposta stizzita”.

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Industria:produzione a febbraio +0,8%Istat, primo aumento annuo da ottobre. Traino da beni di consumo

10 aprile 201914:24

– Continua a crescere a febbraio la produzione industriale, che segna la seconda variazione congiunturale positiva (+0,8%) dopo quattro mesi di cali, secondo i dati Istat. Anche su base annua c’è una modesta dinamica espansiva, con un aumento dello 0,9% nei dati corretti per il calendario, la prima dal mese di ottobre 2018, sostenuta principalmente dal buon risultato ottenuto dai beni di consumo (+4,7% su base annua, +3,2% sul mese) e, in misura inferiore, dai beni strumentali (+1,5% su anno, +1,1% sul mese).

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Bce: lascia tassi invariati a 0%Rimarranno fermi fino alla fine del 2019

10 aprile 201914:20

– La Bce ha lasciato i tassi d’interesse invariati: il tasso principale resta fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,40%. La Bce conferma che i tassi di interesse rimarranno fermi fino alla fine del 2019 precisando che si manterranno “su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla fine del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”. Il Consiglio direttivo ribadisce anche che porterà avanti i reinvestimenti connessi al Qe a lungo dopo primo rialzo tassi spiegando che “intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse”. Nel comunicato non c’è ancora nessun dettaglio sulla nuova edizione di maxi-finanziamenti Tltro che verrà lanciata a settembre.

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Draghi: ‘Bce ha tanti strumenti, li può regolare se serve’Tassi fermi fino a fine 2019. Allarme Fmi su rischi finanza

10 aprile 201919:39

‘La Bce rimane pronta a regolare tutti i suoi strumenti’ se fosse necessario per conseguire gli obiettivi d’inflazione: ‘abbiamo un sacco di strumenti per reagire’. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi secondo cui ‘l’economia dell’Eurozona vede una crescita più lenta che si sta estendendo nell’anno corrente’. La Bce conferma che i tassi di interesse rimarranno fermi fino alla fine del 2019. Il tasso principale resta fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,40%. Fmi: elevati rischi per la stabilità finanziaria nel medio termine, l’Italia riaccende i timori per il legame debito-banche nella Ue.Rischi recessione Eurozona restano bassi – “I rischi di una recessione rimangono bassi”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, spiegando che oggi il consiglio dell’istituto centrale ha avuto una riunione “sulla posizione da tenere di fronte a future azioni” se fossero necessarie, in cui ha valutato “l’indebolimento della crescita che si trascina nel resto dell’anno” e “ribadito la prontezza ad agire se lo richiedesse la situazione contingente”.

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Borsa: Milano chiude piatta
Indice Ftse Mib a 21.671 punti

MILANO10 aprile 201917:38

– La Borsa di Milano chiude piatta.
L’indice Ftse Mib ha concluso la seduta invariato a 21.671 punti.
Borsa:Europa chiude contrastata dopo BceFrancoforte (+0,47%), Parigi (+0,25%) e Londra (-0,05%)

10 aprile 201918:01

– Le Borse europee limano i rialzi e archiviano la seduta in ordine sparso, dopo Draghi sull’andamento dell’economia e i tassi d’interesse e le mancate indicazioni da parte della Bce sul maxi-finanziamento Tltro. Gli investitori attendono di conoscere i contenuti dei verbali dell’ultimo Comitato della Fed. Sul fronte valutario resta ancora poco mosso l’euro sul dollaro, a 1,1267 a Londra.
L’indice d’area Stoxx 600 chiude in rialzo dello 0,26%. A guadagnare sono rimaste Francoforte (+0,47%) e Parigi (+0,25%), mentre chiudono la seduta piatte Londra (-0,05%) e Madrid (-0,01%).
Borsa: Milano chiude invariata dopo BceIn rialzo Campari e Pirelli, spread Btp-Bund a 243 punti

10 aprile 201918:24

– La Borsa di Milano perde smalto e archivia la seduta invariata, dopo che la Bce ha lasciato i tassi invariati, le dichiarazioni di Draghi e le indicazioni del Fmi che invita l’Italia a ridurre il debito. Sullo sfondo resta l’incertezza degli investitori sul futuro della crescita globale e sulle tensioni sul fronte commerciale. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 243 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,41%.
A Piazza Affari banche deboli, dopo che dalla Bce non sono arrivate indicazioni sul maxi-finanziamento Tltro. Si mettono in mostra Bper (+0,7%), Ubi (+0,3%) e Banco Bpm (+0,1%), mentre archiviano la seduta in calo Unicredit (-0,9%), Mps (-0,8%), Intesa (-0,6%). In fondo al listino Cnh (-1,6%) e Unipol (-1,5%).
In cima al listino principale Campari (+1,7%). Bene anche Italgas e Pirelli (+1,1%), Hera (+1%). Chiude debole Prysmian (-0,1%), dopo il blocco momentaneo dell’elettrodotto Western Link tra Scozia e Galles.
Spread Btp-Bund chiude in calo a 237Rendimento dei titoli italiani al 2,41%

10 aprile 201918:35

– Lo spread Btp-bund chiude in calo a 237 punti base dai 243 di ieri. Il rendimento del Btp decennale è al 2,41%.
Petrolio chiude in rialzo a 64,6 dollariQuotazioni salgono dello 0,93%

WASHINGTON10 aprile 201920:37

– Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,93% a 64,61 dollari al barile.
Borsa: Tokyo apre poco variata (-0,12%)Cambi: yen più forte su dollaro ed euro

TOKYO11 aprile 201902:18

– La Borsa di Tokyo inizia la seduta in lieve calo, con gli investitori che guardano all’evoluzione delle questioni geopolitiche, dagli ultimi sviluppi sulla Brexit alla progressione dei negoziati sul commercio internazionale tra Cina e Usa. Il Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,12% a quota 21.661,96. Sul mercato dei cambi lo yen si rafforza sul dollaro a un livello di poco superiore a 111, e a 125,20 sull’euro.
Amazon ascolta comandi utenti ad AlexaUn team ascolta le registrazioni e le invia ad un software

WASHINGTON11 aprile 201905:02

– Amazon assume migliaia di dipendenti in giro per il mondo per ascoltare gli ordini che milioni di persone danno ad Alexa, l’assistente vocale del colosso guidato da Jeffe Bezos a cui si possono dare diversi comandi, come trovare la musica preferita.
Il team, in particolare, ascolta le registrazioni captate dal potente microfono di Alexa e poi le trascrive, le annota e infine le invia ad un software con l’obiettivo di migliorare la comprensione del linguaggio dell’uomo da parte dell’assistente digitale, e permettere così una risposta più efficace ai comandi inviati al dispositivo.
Petrolio:frena dopo massimo 5 mesiBrent in lieve calo a 74,8 dollari

11 aprile 201908:48

– Dopo aver toccato il massimo degli ultimi cinque mesi, il prezzo del petrolio frena e cede lo 0,5% a 64,3 dollari al barile. A pesare sono i dati sulle scorte Usa, ai massimi da fine 2017, che contrastano i tagli dell’Opec e gli effetti della crisi libica. Il Brent in lieve calo a 74,8 dollari.
Borsa: Asia negativa dopo FedGravano incertezze guerra dazi, occhi su Londra dopo accordo

11 aprile 201908:49

– I mercati asiatici sono in ribasso dopo che dai verbali della riunione della Fed del 19 e 20 marzo è emerso che sulle prospettive economiche gravano incertezze e che quindi diversi suoi componenti ritengono che le loro opinioni sull’appropriato livello dei tassi potrà variare sulla base dei dati che arriveranno. La Borsa di Tokyo ha terminato gli scambi poco variata (+0,11%), in scia alla fase di apprezzamento dello yen, che penalizza i titoli dell’export, con gli investitori che attendono possibili sviluppi dei negoziati sul commercio internazionale tra Cina e Usa. Hong Kong è negativa (-0,7%), come Shanghai (-1%) e Shenzhen (-1,4%). Piatto il Kospi coreano.
Gli occhi degli investitori sono puntati oggi su Londra, dopo l’accordo tra Europa a 27 ed Regno Unito per una proroga flessibile fino al 31 ottobre per la Brexit. Tra gli appuntamenti in programma, l’asta dei Btp italiani e i dati sui prezzi alla produzione Usa.

Unicredit: rischia multa Ue per titoli di StatoIn relazione a titoli di stato europei, sotto esame 2007-2012. Deve rispondere alle obiezioni europee entro il 29 aprile. Nell’indagine coinvolte 8 banche

11 aprile 201908:44

Unicredit potrebbe dover pagare una multa per una presunta violazione della normativa antitrust in relazione a titoli di stato europei nell’ambito di una investigazione della Commissione europea su un periodo tra il 2007 e il 2012. Lo spiega una nota della società che ha depositato “una richiesta di supplemento al proprio Documento di Registrazione e al Prospetto di Base relativo al Programma di emissione di certificati di investimento” approvato da Consob.
Il supplemento contiene le informazioni relative ai rischi connessi al procedimento. Il Gruppo “non considera più remoto, ma possibile, sebbene non probabile, un esborso di cassa volto al pagamento di una potenziale sanzione”. Sulla base delle “informazioni attualmente a disposizione, non risulta possibile quantificare in maniera attendibile l’importo” di una eventuale sanzione” che potrebbe arrivare ad “un ammontare massimo del 10% del fatturato annuo mondiale della società”.”La scadenza per la presentazione da parte di UniCredit di una risposta alle obiezioni sollevate” dall’Ue “è fissata al 29 aprile, salvo possibili proroghe la cui concessione rimane a discrezione della Commissione”. Lo si legge in una nota in cui si precisa che “in seguito alla risposta allo Statement of Objections, la Commissione Europea potrà concedere alle parti un’apposita audizione”. La banca sottolinea inoltre che “allo stato attuale non è possibile stabilire se e quando avrà luogo un’audizione. Non esistono – viene evidenziato dall’istituto – termini legali che impongono alla Commissione di concludere le indagini antitrust entro scadenze prestabilite”. Unicredit ha avuto accesso a tutto il fascicolo della Commissione a partire dal 15 febbraio.
La sanzione che rischia Unicredit fa parte del procedimento, reso noto lo scorso 31 gennaio, della Commissione Ue secondo cui, dal 2007 al 2012, 8 banche europee hanno fatto cartello per distorcere la concorrenza nel trattare titoli di Stato europei. L’Antitrust Ue aveva spiegato, in quella data, di aver avviato un’indagine formale: il timore era che i traders impiegati si scambiassero informazioni sensibili e coordinassero le proprie strategie di vendita. I contatti si sarebbero svolti soprattutto attraverso chat online.

Cambi:euro poco mosso, sterlina stabileDopo vertice su proroga Brexit. In Asia si apprezza yen a 111,13

11 aprile 201908:55

– Euro stabile all’avvio di giornata e così la sterlina, dopo l’atteso rinvio dell’accordo sulla Brexit con la Ue a fine ottobre deciso dal vertice a Bruxelles. La moneta unica segna 1,12 verso il dollaro (+0,05%) mentre la sterlina scambia a 1,308 dollari (-0,02%) e 1,16 euro (-0,01%).
In Asia si rafforza lo yen a 111,13 (+0,2%).

Oro: Stabile a 1308 dollariDopo pubblicazione minute della Fed

11 aprile 201909:00

– Oro stabile sui mercati che guardano alle minute della Fed da cui è emerso che i componenti dell’istituto centrale vedono incertezze sulle prospettive economiche e che quindi i tassi resteranno fermi nel 2019. Il metallo con consegna immediata scambia così a 1308 dollari l’oncia (-0,01%).
Borsa: Milano apre in rialzo (+0,12%)L’indice Ftse Mib a quota 21.698 punti

11 aprile 201909:07

– La Borsa di Milano apre in rialzo.
L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,12% a quota 21.698 punti.

Spread apre in rialzo a 244 puntiRendimento decennale al 2,42%

11 aprile 201909:08

– Apertura in rialzo per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 244 punti contro i 237 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale è pari al 2,42%.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 12:19 DI VENERDì 25 GENNAIO 2019

ALLE 01:10 DI SABATO 26 GENNAIO 2019

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Doppio bonus per under35 assunti al Sud
Decontribuzione 100%-reddito. Dote ricollocazione 250-5mila euro

25 gennaio 201912:19

– Doppio sconto per le imprese che assumeranno nel Mezzogiorno. Le agevolazioni per chi assume chi è beneficiario del reddito di cittadinanza, si legge nell’ultima versione del decretone, sono “compatibili e aggiuntive” rispetto alla decontribuzione al 100% per i contratti stabili ad under35 o disoccupati da più di 6 mesi al Sud, prorogata con la manovra al 2019-20. In questo caso, esauriti i contributi da ‘scontare’, l’incentivo legato al reddito arriverà all’impresa sotto forma di credito d’imposta. Chi può sottoscrivere il Patto per il Lavoro dovrà usare anche l’assegno di ricollocazione, una “dote”, che “può variare da 250 a 5.000 euro”. Come si legge nella relazione tecnica, si tratta di una somma da spendere nei centri accreditati (come le agenzie per il lavoro) e nei centri per l’impiego per un servizio di “assistenza intensiva alla ricerca di occupazione”, affiancati da “un tutor”. Il voucher va attivato “entro 30 giorni” dall’assegnazione, pena la decadenza dal progetto del reddito.
Germania taglia stime Pil 2019 all’1%Lo scrive Handelsblatt, la previsione era del +1,8%

BERLINO25 gennaio 201912:27

Il governo tedesco abbassa le previsioni di crescita per il 2019 al 1% rispetto alla previsione d’autunno dell’1,8%: lo riferisce Handelsblatt online, citando fonti vicine al governo. Le ragioni del forte ridimensionamento delle previsioni sono la debole condizione economica mondiale e l’impasse su Brexit.
Borsa: Europa in rialzo, Milano +0,75%Francoforte allunga passo, euro sempre in rialzo, spread a 249

25 gennaio 201913:22

– Le Borse europee proseguono la seduta senza strappi confermando il rialzo dell’avvio con Francoforte sempre brillante (1,55%) nonostante il netto calo a gennaio dell’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche. Un dato è influenzato dalla Brexit e dallo stato dell’economia globale. Resta più contenuta Londra (+0,24%) mentre viaggiano sugli stessi livelli Parigi (+0,89%) e Milano (Ftse Mib +0,75% a 19.712 punti). L’euro resta sempre in lieve rialzo e passa di mano a 1,1338 sul dollaro. Mentre lo spread tra btp e bund sale a 249 punti con il rendimento del decennale italiano al 2,6%. A Piazza Affari nel dettaglio sempre forte Azimut (+3,85%) cui Banca Akros ha alzato la raccomandazione ad ‘accumulate’ e Mediaset (+3,3%) sulle ipotesi che sia più vicino un polo ‘europeo’ con ProsiebenSat1 (+4,8%). Vendite su A2a (-1%). Tim segna un +0,79% mentre Vivendi ha chiesto al collegio sindacale di anticipare l’assemblea a fine febbraio.
Genova,piano rilancio da 1 mld per portoLavori in tre anni, grazie alle deroghe per Ponte Morandi

GENOVA25 gennaio 201919:56

– Tre anni che potrebbero cambiare il volto del porto di Genova, con 1 miliardo e 60 milioni di investimenti. E’ il “Programma straordinario per la ripresa e lo sviluppo” presentato oggi, finanziato con le risorse stanziate dal decreto legge Genova, dal decreto fiscale e dalla legge di bilancio e beneficia delle deroghe che il commissario sta utilizzando per la ricostruzione del Morandi. Un maxi piano che potrà essere realizzato in tre anni grazie alle deroghe amministrative previste per la costruzione del ponte, che velocizzeranno gli iter. Costo complessivo 1 miliardo e 60 milioni: ci sono già 450 milioni (202 dalla manovra Genova, 160,5 dal bilancio dell’Autorità di sistema, 72,5 da altri soggetti pubblici e 14,2 da altri privati), ne mancano altri 612 principalmente per l’ampliamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente (215 milioni), e la prima fase della nuova diga foranea (costo 300 milioni), più altri 90 milioni per ristrutturare il silos Hennebique.
Bce: tweet ironici delle banche centraliAnche Banco de Espana e Bundesbank scrivono i ‘grandi successi’

25 gennaio 201920:55

– Una insolita autoironia ha pervaso gli account ufficiali twitter, solitamente dal linguaggio tecnico e compassato,della Bce e di alcune banche centrali dell’Eurosistema. I gestori social dell’Eurotower hanno voluto così elencare nell’hashtag #greatestHits i loro ‘mantra comunicativi’ come se fossero i titoli delle loro canzoni di maggior successo: “Non sappiamo molto di cricket”, “la cravatta di Draghi non è un messaggio di politica monetaria” e il single “manteniamo i prezzi stabili sin dal 1999”. Il ‘guanto di sfida’ è stato raccolto dal ‘falco’ e compassato istituto centrale Bundesbank con: “Sì, l’oro è davvero nelle nostre casseforti”, “No, non siamo noi la Deutsche Bahn” (le Ferrovie tedesce ndr) e “No, non siamo autorizzati a portare a casa le banconote ordinate.”. E’ arrivato poi il turno del Banco de Espana con “il Casermone di Cibeles” (così è chiamato l’imponente edificio a vicino la fontana dedicata alla dea Cibele)

Accordo Poste Vita-Generali Real EstateImpegno complessivo di 400 milioni di euro

25 gennaio 201921:01

– Poste Vita e Generali Real Estate, hanno siglato un accordo quadro di co-investimento nel settore real estate in ambito europeo. L’accordo, informa una nota, permette ad entrambe le società di utilizzare al meglio le rispettive esperienze nel settore immobiliare, e di focalizzarsi sulla ricerca di opportunità di co-investimento europeo nelle principali destinazioni d’uso (con focus su uffici e retail) prevalentemente per la copertura delle riserve tecniche di due fra i principali operatori nel panorama assicurativo italiano. L’accordo rappresenta un’iniziativa innovativa e un’opportunità unica per i due investitori istituzionali di condividere strategie e criteri di selezione degli investimenti, generando significative sinergie nel settore immobiliare. L’impegno d’investimento di ciascuna parte nel programma sarà di 200 milioni di euro per complessivi 400 milioni. La gestione e valorizzazione degli investimenti sarà affidata a Generali Real Estate SGR che gestisce i fondi immobiliari del Gruppo Generali.        [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 08:40 DI GIOVEDì 16 GENNAIO 2019

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Spread Btp-Bund apre in calo a 262 punti
Rendimento al 2,83%

16 gennaio 201908:40

– Lo spread tra Btp e Nund tedesco a dieci anni apre in calo a 262,1 punti dai 267 della chiusura di ieri. Il rendimento è al 2,83%.
Cambi: euro stabile a 1,14 dollariYen a 123,84

16 gennaio 201908:46

– L’euro è stabile sul dollaro a 1,1406 dopo aver registrato 1,1416 alla chiusura di Wall Street ieri.
Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 123,84.
Borsa: Asia cauta in attesa voto su MayPausa dopo rialzi scorse settimane. Piatti i future su Londra

16 gennaio 201908:50

– Borse asiatiche in ordine sparso, con gli investitori che si prendono una pausa dopo che i listini sono risaliti ai massimi da sei settimane, in scia all’attesa di nuove misure di sostegno da parte dei governi, alimentate anche dalla promesse della Cina di un taglio delle tasse su larga scala.
Tokyo ha ceduto lo 0,55%, Shenzhen lo 0,12% mentre Shanghai è rimasta invariata. Lievi rialzi per Sydney (+0,35%) e Seul (+0,43%) mentre Hong Kong avanza dello 0,24% sul finale di seduta. Gli investitori restano cauti alla luce dei molti rischi che minacciano l’economia, dalla Brexit allo shutdown negli Usa, fino alla guerra commerciale.
Oggi in Gran Bretagna la premier Theresa May è attesa al voto di fiducia dopo che il Parlamento ha bocciato la sua bozza di intesa sul divorzio dalla Ue. La sterlina recupera sull’euro (1,1278 a Tokyo, +0,37%), confidando in una proroga dei negoziati e non credendo all’ipotesi di ‘no deal’. In rialzo anche i future sull’Europa, con Londra che però resta piatta.
Borsa: Milano apre in rialzo (+0,46%)indice Ftse Mib sale a 19.253 punti

16 gennaio 201909:07

– Apertura in rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in progresso dello 0,46% a 19.253 punti.
Borse Europa bene in avvio, Londra -0,1%Avvio positivo per Francoforte, Parigi e Milano

16 gennaio 201909:26

– Avvio di seduta positivo per le Borse europee con l’eccezione di Londra, che inizia le contrattazioni in calo dello 0,17%, con il Ftse 100 a 6.883 punti, nel giorno che vedrà la premier Theresa May affrontare il voto di fiducia del Parlamento dopo la bocciatura della sua bozza di intesa con la Ue sulla Brexit. Francoforte avanza dello 0,45%, con il Dax a 10.940 punti, mentre Parigi sale dello 0,53%, con il Cac 40 a 4.811 punti. Bene anche Milano in rialzo dello 0,46%.
Borsa: Milano sale con banche e JuveCorrono Unicredit, Banco, ok Tim e Fca, deboli Pirelli e Campari

MILANO16 gennaio 201909:51

– Piazza Affari comincia bene la seduta con l’indice Ftse Mib che sale dello 0,71% spinto dal rimbalzo delle banche, che in massa hanno fornito rassicurazioni sugli impatti marginali derivanti dalla stretta della Bce sui crediti deteriorati. Unicredit sale del 3,7%, Banco Bpm del 2,3%, Intesa del 2%, Bper e Mps dell’1,5%, Ubi dell’1,2%. Fuori dal comparto bancario brillano la Juve (+3,4%) e il risparmio gestito con Fineco (+2%) e Azimut (+1,4%). Deboli, invece, Campari (-0,7%), Pirelli (-0,8%) e Moncler (-0,6%) mentre fuori dal Ftse Mib scivola Mediaset (-2%) nonostante i forti acquisti della controllante Fininvest. Sale Tim (+0,9%) nonostante gli scambi di accuse tra Elliott e Vivendi, bene anche Piaggio (+1,2%) dopo la promozione di Moody’s e Fca (+0,5%) nonostante il calo delle immatricolazioni in Europa.
Auto: 2018 Europa stabile, dicembre -8,7%Primo segno negativo mercato Europa dal 2013. Jeep +55,6%

TORINO16 gennaio 201910:58

Le immatricolazioni di auto nell’Europa dei 28 più Paesi Efta (Svizzera, Islanda e Norvegia) sono stabili nel 2018 rispetto all’anno precedente: 15.624.486, lo 0,04% in meno del 2017. L’anno si chiude però con un nuovo dato negativo: a dicembre sono state vendute 1.038.984 vetture, l’8,7% in meno dello stesso mese dell’anno precedente. I dati sono dell’Acea, l’associazione delle case automobilistiche europee.
Il gruppo Fca ha immatricolato 1.021.311 auto nel 2018, il 2,3% in meno del 2017. La quota è pari al 6,5% a fronte del 6,7%. Tra i brand del gruppo registra un balzo del 55,6% Jeep (168.674 unità vendute). A dicembre le auto vendute da Fca sono 60.926, con una flessione del 2,5% e la quota è pari al 5,9% (era 5,5%).
La flessione delle vendite di auto in Europa nel 2018 (-0,04% rispetto al 2017) è il primo segno negativo registrato dal 2013.
Tra i principali mercati europei crescono quello spagnolo (+7%) e quello francese (+3%), mentre chiude sui livelli del 2017 quello tedesco (-0,2%).
Industria: fatturato +0,1% a novembre Istat, rallenta la crescita tendenziale, pesa la domanda interna

16 gennaio 201910:56

L’Istat registra a novembre 2018 un aumento dello 0,1% del fatturato dell’industria rispetto al mese precedente dovuto all’energia, al netto della quale c’è un calo dello 0,2%. Mentre gli ordini diminuiscono dello 0,2%. Su base annua, emerge un incremento dello 0,6% delle vendite (nei dati corretti per il calendario) e una flessione del 2% degli ordini.
L’Istituto segnala “un progressivo rallentamento della crescita con segnali di flessione degli ordinativi” a novembre, dovuti alla “debolezza della domanda interna” (-4,4% su anno).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, il fatturato aumenta dell’1,9% per i beni strumentali e cala dell’1% sia per i beni di consumo sia per i beni intermedi.
Nella manifattura, il settore del coke e dei prodotti petroliferi raffinati registra la crescita tendenziale più rilevante (+13,5%), mentre l’industria farmaceutica mostra la flessione maggiore (-9,7%). Per gli ordini, la diminuzione più marcata si rileva nei mezzi di trasporto (-11,2%).
Borsa: Europa cauta in attesa voto MaiLondra cede 0,1% ma sterlina sale. In luce banche

16 gennaio 201910:57

– Borse europee poco mosse a poco più di un’ora all’avvio delle contrattazioni, con Londra che cede lo 0,1% mentre aspetta il voto di fiducia sulla premier Theresa May, dopo la bocciatura dell’intesa sulla Brexit. L’incertezza sulle modalità del divorzio tra Uk e Ue consiglia cautela anche sugli altri listini: Francoforte sale dello 0,1%, Parigi dello 0,4% e Milano dello 0,6%. Bene invece la sterlina, a 1,284 sull’euro, segno che gli investitori non credono a una hard Brexit.
Tra i vari settori corre il credito, con l’indice Stoxx bancario che sale dell’1%, grazie anche al recupero dei titoli italiani dopo le vendite generate dalla stretta della Bce sullo smaltimento degli npl. Gli investitori confidano nel sostegno dei governi all’economia, dopo l’annuncio da parte della Cina di un vasto piano di tagli fiscali, e si sentono rassicurati dalle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, secondo cui la Ue eviterà una nuova recessione, anche se la crescita rallenterà.
Tav: Toninelli, parleremo con la LegaM5s è per smetterla di sprecare soldi pubblici

16 gennaio 201911:17

– “Se l’analisi costi-benefici sulla Tav “sarà negativa, ne parlerò con la Francia, la Commissione Ue e ne parleremo all’interno del Governo, ne parleremo assolutamente con la Lega, senza alcun pregiudizio”. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli a ‘Omnibus’ su La7. “Il m5s è sempre stato contro un’opera che è uno spreco di denaro assoluto”, ha detto Toninelli, sottolineando che “l’importante per me oggi è gestire bene il portafoglio di denaro pubblico, cosa che prima non è mai stata fatta”.
“L’analisi è arrivata. La stiamo analizzando, ci vorranno pochi giorni per dire se è ok, verrà protocollato. Non lo so se negativo, finché non è protocollato, è molto complesso. Gli altri dicevano stupidaggini perché volevano fare le grandi opere per prendere soldi. Il M5s è per smetterla di sprecare soldi pubblici. Nel contratto di Governo si dice ridiscutere l’opera.
Si parte dai numeri”.
Prezzi: sale l’inflazione per famiglie meno abbienti nel 2018Unione consumatori, da 2007 perso 37,1% fatturato

16 gennaio 201912:26

Nel 2018 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,2%, replicando la dinamica annua del 2017, lo afferma l’Istat, confermando le stime preliminari sull’inflazione. L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è stabile a +0,7%.

Il tasso di inflazione a dicembre scende all’1,1%, in rallentamento rispetto all’1,6% di novembre, secondo l’Istat che ha confermato le stime preliminari. Nel mese di dicembre 2018, l’istituto stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisca dello 0,1% rispetto al mese precedente.

L’Istat ha rivisto al ribasso le stime sull’andamento dei prezzi del cosiddetto carrello della spesa. Per i prodotti di largo consumo, la crescita dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +0,9% di novembre si porta a +0,7% (la stima preliminare era +0,8%). Nell’intero anno i rincari medi di questi acquisti sono dell’1,2%, in linea con il tasso di inflazione generale del 2018 e in frenata rispetto al +1,5% del 2017.

I rincari dei prezzi hanno colpito soprattutto le famiglie meno abbienti nel 2018, secondo un’analisi dell’Istat sull’indice Ipca. Nella media dell’anno, per il 20% delle famiglie con la minore capacità di spesa, l’inflazione ha segnato un’accelerazione rispetto ai valori del 2017 fino all’1,5% (era +1,4% l’anno precedente), mentre quella relativa al 20% delle famiglie più abbienti è scesa a +1,1% dall’1,3%. Si è ampliata così di 3 decimi di punto percentuale il differenziale inflazionistico tra i due gruppi.

Unione consumatori, da 2007 perso 37,1% fatturato – L’Unione nazionale consumatori boccia come “negativi” i dati Istat sul fatturato e gli ordinativi dell’industria a novembre 2018 e parla di “recessione ormai dietro l’angolo”. Secondo uno studio dell’associazione, se si confrontano i dati dei premi 11 mesi del 2018 con quelli medio pre-crisi del 2007, il fatturato totale è sceso del 37,1% e quello interno è crollato del 43,6%. Gli ordinativi totali sono calati in 11 anni del 31,6% e quelli interni del 40,6%. “Il campanello d’allarme suona per il mercato interno: rispetto ad un anno fa, il fatturato scende dello 0,4% e gli ordinativi precipitano del 4,4%”, afferma il presidente dell’Unc, Massimiliano Dona, commentando i dati di novembre.”Per tornare ai valori pre-crisi serviranno secoli, visto che il Paese peggiora invece di migliorare” conclude Dona.

Borsa: Europa frena, Londra la peggioreMilano la migliore con banche, corre Unicredit. Sale la sterlina

16 gennaio 201913:15

– Le Borse europee si appiattiscono a metà seduta, con Londra che cede lo 0,5% e continua a indossare la maglia nera a causa dell’incertezza sulla Brexit, in attesa che il Parlamento britannico confermi o meno la fiducia nella premier Theresa May. Francoforte cede lo 0,1%, Parigi avanza dello 0,2% mentre Milano è la migliore, salendo dello 0,6%.
Continua invece a rafforzarsi la sterlina, che scambia a 1,1292 sull’euro, con gli investitori che continuano a ritenere poco probabile uno scenario ‘no deal’.
A Piazza Affari recuperano terreno i bancari, dopo le vendite di inizio settimana, grazie alle rassicurazioni sull’impatto della stretta della Bce sugli npl, con Unicredit che sale del 2,6% e Mps che invece continua a stonare (-2,2%). A sostenere i listini contribuiscono i segnali arrivati dalla Cina, dove il governo ha annunciato un piano di stimolo fiscale, e dalla Bce, con il presidente Mario Draghi che ha assicurato sostegno in caso di nuova recessione dell’Eurozona.
Più segnali su finanziamento terrorismoUif,prima volta oltre 1000. In totale +4,5%, balzo riciclaggio

16 gennaio 201916:35

Salgono ancora, nel 2018, le segnalazioni di operazioni legate al finanziamento del terrorismo che superano per la prima volta le 1000 unità a quota 1066 contro le 981 del 2017. E’ quanto si legge nella nuova newsletter della Uif, l’unità di informazione finanziaria incardinata presso la Banca d’Italia. Nel 2015 erano appena 273.
Nel secondo semestre 2018, nota la Uif, c’è stato un rallentamento (409 a fronte delle 506 dei primi sei mesi dell’anno) superando comunque quota 1000. Nel complesso le operazioni sospette sono state 98.030 nel 2018(+4,5% rispetto al 2017). Nel secondo semestre sono state 48.687 (+9,1%). La crescita delle segnalazioni ricevute è totalmente imputabile alle segnalazioni di riciclaggio (47.503 unità, +13,7 per cento) la quale ha più che compensato l’ulteriore riduzione di quelle relative alla voluntary disclosure (762 unità rispetto alle 2.312 del secondo semestre del 2017).
Brexit: Confindustria, opportunità ma Italia non prontaFreno export ma più investimenti. Pesa Governo antagonista Ue

16 gennaio 201914:10

La Brexit può pesare sull’export italiano con “in ballo circa 23 miliardi” ma può “generare anche opportunità” per l’Italia con più investimenti diretti esteri per 26 miliardi: “Un aumento del valore aggiunto pari a 5,9 miliardi annui, lo 0,4% del Pil”.Lo stima il Centro studi di Confindustria ma avverte: sono opportunità che “trovano però l’Italia impreparata a coglierle” per ragioni strutturali o istituzionali come “una maggioranza di Governo che a tratti non ha esitato a porsi in modo antagonista rispetto alla Commissione Ue”, soprattutto sulla manovra.L’analisi del Centro studi di Confindustria sottolinea come, dopo il voto di ieri, “tempi e modalità” della Brexit siano “più incerti”. E’ ovviamente “il Regno Unito il Paese europeo più esposto alle incertezze legate alla Brexit e l’esito del voto purtroppo le acuisce”. Le “sfide” per le imprese, italiane ed europee sono “principalmente” in “due tipologie di ostacoli”: quelle organizzative e finanziarie, dalle multinazionali che hanno base nel regno unito a chi appoggia sulla piazza di Londra per servizi finanziari con “la possibilità che ci possano essere aumenti del costo del credito delle imprese”. Ed “in seconda battuta ci sono tutti gli ostacoli che le imprese esportatrici italiane si troveranno a dover affrontare quando il regno Unito uscirà dal mercato unico. Aver rimesso sul tavolo l’eventualità di un ‘no deal’ – avverte il CsC – implica la possibilità che si ricada in uno scenario in cui, almeno per un periodo e per determinate categorie di prodotto, si potrebbe finire per utilizzare le regole tariffarie del Wto”. In sintesi: “Ne risentiranno le imprese esportatrici italiane che rischiano di vedere ridotti i volumi di beni rivolti al mercato britannico. In ballo ci sono circa 23 miliardi di euro”. Sul fronte delle eventuali opportunità, legate ad una “riallocazione, almeno parziale, degli investimenti diretti esteri” di cui beneficia oggi l’economia del Regno Unito, Il CsC avverte: “Le opportunità che si sono presentate e si stanno presentando in corrispondenza di un avvenimento così epocale come la Brexit trovano però l’Italia impreparata a coglierle per ragioni di ordine strutturale e istituzionale”. Sul fronte strutturale “l’Italia soffre uno svantaggio competitivo nel settore dei servizi finanziari rispetto ad altri paesi in Europa, quali per esempio, Paesi Bassi, Germania e Francia, che peraltro godono anche di una posizione geografica più centrale per servire il resto dei paesi membri”. Tra le ragioni istituzionali “va annoverato che l’Italia, insieme al Regno Unito, è diventato il secondo paese tra i più critici rispetto all’attuale architettura istituzionale dell’Unione, con una maggioranza di governo che a tratti non ha esitato a porsi in modo antagonista rispetto alla Commissione europea, soprattutto durante le negoziazioni legate all’approvazione della Legge di bilancio”.

Petrolio: in calo a Ny a 51,59 dollariQuotazioni perdono l’1%

NEW YORK16 gennaio 201915:15

Petrolio in calo a New York dove le quotazioni perdono l’1% a 51,59 dollari al barile.
Borsa: Wall Street apre positivaS&P 500 sale dello 0,20%

NEW YORK16 gennaio 201915:37

– Wall Street apre in territorio positivo. Il Dow Jones sale dello 0,30% a 24.145,51 punti, il Nasdaq avanza dello 0,19% a 7.038,17 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,20% a 2.615,58 punti.
Borsa: Londra maglia nera, perde lo 0,5%Milano maglia rosa (+1,3%). Parigi +0,5%, Francoforte +0,37%

16 gennaio 201916:39

L’incertezza sulla Brexit e l’attesa del voto del Parlamento sulla sfiducia al premier Theresa May pesano sulla Borsa di Londra, che cede lo 0,4% ed è l’unica in rosso fra quelle europee che si confermano positive.
La sterlina è in salita e viene scambiata a 1,13 euro e a 1,288 dollari anche per l’idea che uno scenario di uscita no-deal sia da ritenere sempre più lontano. Gli altri listini sono spinti anche dall’apertura positiva di Wall Street. Il migliore è quello di Milano, che guadagna l’1,3%, con lo spread in calo a 254 punti. Seguono Parigi, in crescita di mezzo punto percentuale, Francoforte (+0,37%) e Madrid (+0,3%).
Borsa: banche rimbalzano, Unicredit +4%Titoli in crescita dopo due giorni di cadute. Mps su dello 0,4%

16 gennaio 201916:41

– Le banche rimbalzano, dopo due sedute in discesa per le richieste della Bce sulle coperture dei crediti deteriorati. Nel complesso il settore sale del 3,83%.
Fineco guadagna il 5,6%, Unicredit il 4,65%, Intesa il 3,45, Ubi il 2,87%, Bper il 2,3%, banco Bpm il 3% e Mps lo 0,4%. Il calo è iniziato in seguito a un comunicato di Mps, che venerdì sera ha rivelato il contenuto della bozza di decisione srep giunta a Siena. Ieri e oggi, i maggiori istituti hanno rassicurato gli investitori, spiegando che non prevedono impatti significativi da quanto stabilito da Francoforte, che chiede una copertura totale dei crediti deteriorati, con tempistiche e modalità diverso da istituto a istituto.
Spread in forte calo in zona 250Rendimento al 2,76%

16 gennaio 201917:05

– Lo spread tra Btp e Bund a dieci anni è in forte calo, a 253 punti base dai 267 della chiusura di ieri. Il rendimento è al 2,76%.
Boeri,non rendere dipendenti istituzioniAltrimenti danno quasi irreparabile

16 gennaio 201917:40

– Il futuro di un Paese “è determinato in gran parte dalla qualità delle sue istituzioni. Ci possono essere errori nella politica economica e sociale, ci possono essere cattivi governi. Sono errori ed eredità cui, pure a fatica, si può porre rimedio. Ma quando si cambiano le istituzioni, quando le si rende “dipendenti” dalla politica o dalle burocrazie allora si fa un danno quasi irreparabile ad un Paese”. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Tito Boeri, parlando al Civ a proposito dell’ipotesi della costituzione di un Cda formato solo da dirigenti pubblici.
Borsa: Milano chiude in rialzo dell’1,6%Indice Ftse Mib a quota 19.477 punti

16 gennaio 201917:41

– Giornata positiva per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un rialzo del l’1,63% a 19.477 punti.
Borse Europa chiudono bene, giù LondraMilano maglia rosa (+1,63%). Parigi (+0,5%), Francoforte (+0,3%)

16 gennaio 201918:03

– La bocciatura dell’accordo per la Brexit e l’attesa del voto sulla mozione di sfiducia contro il premier Theresa May hanno pesato sulla Borsa di Londra, che ha perso lo 0,47%, l’unica in negativo fra le europee. Il listino migliore è stato quello di Milano, che ha guadagnato l’1,63%, seguito da Madrid (+0,71%), Parigi (+0,51%) e Francoforte (+0,36%).
Spread chiude in forte calo a 253Rendimento al 2,75%

16 gennaio 201918:15

– Lo spread tra Btp decennale e Bund chiude in netto calo a 253 punti base dai 267 di ieri. Il rendimento è al 2,75%.
Borsa Milano supera paura Bce, banche suSolo Mps cede. Spread in calo a 253. Brexit non contagia Europa

16 gennaio 201918:48

– Piazza Affari (+1,63%) ha rialzato la testa dopo due sedute difficili per le richieste della Bce sulle coperture dei crediti deteriorati. Le rassicurazioni di ieri e oggi degli istituti bancari hanno giovato ai titoli del comparto, che sono saliti, portando la Borsa di Milano in testa a quelle europee, tutte positive. Lo spread ha chiuso in netto calo, a 253 punti. Non ha quindi avuto un effetto contagio la perdita di Londra, unico mercato in rosso (-0,47%) per il tormentato percorso della Brexit. Fra le banche, solo Mps (-0,2%) non è riuscita a invertire la tendenza. Mentre Unicredit è salita del 5,8%, Fineco del 5,6%, Ubi del 3,8%, Intesa del 3,7%, Banco Bpm del 2,96%, Bper del 2,2%. Fuori dalle banche, in rosso Campari (-1,3%), Pirelli (-0,69%), Terna (-0,67%), Amplifon (-0,63%), Snam (-0,27%) e A2A (-0,25%). E’ cresciuta invece la Juve (+0,7%), mentre Mediaset ha ceduto lo 0,68% nonostante i forti acquisti di Fininvest. Tim è salita del 2,67% malgrado gli scambi di accuse tra Elliott e Vivendi.
Stefanel: azienda vuole 244 esuberiSindacati, lavoratori sede centrale e negozi rete italiana

TREVISO16 gennaio 201920:23

– I sindacati che assistono i lavoratori di Stefanel hanno ricevuto oggi una comunicazione formale con cui l’azienda informa della volontà di dichiarare 244 esuberi su una base occupazionale di 253 addetti. Il provvedimento – riferiscono fonti sindacali – riguarda oltre ai circa 60 dipendenti della sede centrale, anche il personale dei negozi della rete italiana del gruppo. Nei prossimi giorni i sindacati dovranno incontrare i vertici dell’azienda per la formalizzazione dello stato di crisi, condizione necessaria per accedere alla Cassa integrazione straordinaria. Pochi giorni fa Stefanel era stata ammessa dal Tribunale di Treviso ad un concordato in bianco per la durata di 120 giorni.
Petrolio chiude in rialzo a 52,3 dollariQuotazioni salgono dello 0,30%

NEW YORK16 gennaio 201920:55

– Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,30% a 52,31 dollari al barile.
Borsa Tokyo apre in rialzo (+0,47%)Nikkei segue chiusura positiva mercato azionario Usa

TOKYO17 gennaio 201901:28

– La Borsa di Tokyo comincia gli scambi in positivo, in scia ai buoni risultati dal settore finanziario Usa nella stagione delle trimestrali, e dopo il superamento del voto di fiducia della premier inglese Theresa May alla Camera dei Comuni, che da slancio alla sterlina. Il Nikkei guadagna lo 0,47% a quota 20.539,04, aggiungendo 96 punti. Sul mercato valutario la divisa britannica continua ad apprezzarsi sullo yen, superando quota 140,30.        [print-me title=”STAMPA”]

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Fca: paga 800 mln dlr dispute Usa diesel
Stampa, da sanzione civile a compenso consumatori

NEW YORK10 gennaio 201917:25

Fca pagherà una cifra complessiva di circa 800 milioni di dollari per risolvere le dispute negli Stati Uniti sulle emissioni diesel. Lo riporta Automotive News.
Alla sanzione civile da 305 milioni di dollari si aggiungono infatti almeno 72,5 milioni che andranno agli stati americani e i 280 milioni di dollari per compensare i titolari delle auto.
Ci sono inoltre altre voci a carico dell’azienda che portano la cifra complessiva a circa 800 milioni di dollari.
Borsa: Milano chiude in rialzo (+0,63%)Indice Ftse Mib a quota 19.300 punti

MILANO10 gennaio 201917:45

– Chiusura in rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,63% a 19.300 punti.
Borsa: Europa chiude contrastataPositive Londra (+0,54%) e Francoforte (+0,26%)

10 gennaio 201917:58

– Chiusura contrastata per le principali borse europee. Parigi ha ceduto lo 0,16% a 4.805 punti, Londra ha guadagnato lo 0,54% a 6.943 punti e Francoforte lo 0,26% a 10.921 punti.
Spread Btp chiude in lieve rialzo a 263Tasso sul decennale al 2,88%

10 gennaio 201918:07

– Chiusura in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale sale a 263 punti base dai 260 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale del Tesoro è al 2,88%.
Borsa:Milano regina d’Europa in chiusuraSprint Salini Impregilo, multa Usa non ferma Fca, scivola Tod’s

10 gennaio 201918:25

– Piazza Affari ha chiuso in testa alle altre borse europee (Ftse Mib +0,63%), piuttosto disorientate, tra scambi in calo a 1,7 miliardi di euro di controvalore. Il listino dei titoli principali, spaccato in due per gran parte della seduta, ha visto prevalere il segno positivo nel finale, con Juventus (+4,59%) in evidenza, seguita da Terna (+2,25%), Cnh (+1,84%) ed Enel (+1,67%), mentre A2a (-3,41%) ha segnatoil passo. Lo spread in lieve rialzo a 263 punti base non ha impedito gli acquisti sui bancari Unicredit (+1,21%) e Intesa (+0,72%), mentre la multa da 0,8 miliardi di euro negli Usa per le emissioni dei motori diesel non ha fermato Fca (+0,79%), partita piuttosto debole, che aveva accantonato l’importo già nel terzo trimestre dell’anno. L’interesse della giapponese Ihi per Astaldi (-0,56%) non ha mosso più di tanto il titolo, ha corso invece Salini Impregilo (+4,2%), interessata alla partita. Sotto pressione Tod’s (-4,32%) e Amplifon (-2,42%), entrambe declassate dagli analisti finanziari.
Primi 253 Postamat ai piccoli comuniBusone (Uncem), percorso virtuoso, dialogo che porta benefici

10 gennaio 201918:42

– “Sono 253 i sindaci italiani di piccoli Comuni che nei giorni scorsi hanno ricevuto da Poste la lettera che li informa dell’attivazione di uno sportello automatico, un Postamat, per lo svolgimento di numerosi servizi”. Lo rende noto il presidente dell’Uncem (l’associazione, di Comuni, Comunità, Enti montani), Marco Bussone.
Era uno dei dieci impegni presi dall’Ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ai tremila sindaci

di piccoli comuni che l’azienda ha riunito a Roma lo scorso 26 novembre.
“Prende dunque forma concretamente il nuovo patto che abbiamo formalizzato con l’azienda”, commenta Bussone, sottolineando la soddisfazione “dei sindaci, che è anche di Uncem e Anci impegnate – dice – con Poste in un nuovo virtuoso percorso, diverso dal passato in cui non sempre ci eravamo capiti. Cresce il dialogo che porta benefici”.
Tim: Vivendi, Cda ha perso già un meseSocio francese torna in pressing su assemblea

10 gennaio 201919:02

– “Sembra che i membri del board della lista Elliott stiano facendo tutto il possibile per evitare il voto democratico degli azionisti. È già stato perso un mese di tempo”. Un portavoce di Vivendi incalza i consiglieri di Tim che settimana prossima si riuniscono per decidere sulla richiesta di assemblea per la revoca di cinque amministratori.
La richiesta di convocazione, ricorda il socio francese, era sul tavolo già il 14 dicembre. “La tattiche volte a perdere tempo utilizzate dei membri del Cda di Elliott stanno avendo, di giorno in giorno, un effetto molto dannoso sui risultati finanziari dell’azienda. La decisione presa dal Cda del 21 dicembre, di ‘avviare le analisi’ sulla richiesta espressa molto chiaramente da Vivendi, è un perfetto esempio dell’esplicita tattica dilatoria, così come il nuovo Cda del 14 gennaio” sottolinea il portavoce di Vivendi.
Borsa: Tokyo, apertura in rialzoNikkei segue scia positiva mercato azionario Usa

TOKYO11 gennaio 201901:21

– La Borsa di Tokyo apre l’ultima seduta della settimana col segno più, in scia alla progressione degli indici azionari Usa – in rialzo per il quinto giorno consecutivo – e i segnali di ripresa dei consumi nella prima economia mondiale durante il periodo festivo. Il Nikkei guadagna lo 0,76% a quota 20.317,15, aggiungendo 153 punti. Sul mercato dei cambi lo yen arresta la fase di apprezzamento sul dollaro, trattando a 108,30, e sull’euro, a 124,70.
Borsa: Shanghai positiva, apre a +0,18%In rialzo anche Shenzhen, a +0,14%

PECHINO11 gennaio 201902:48

– Le Borse cinesi aprono la seduta in territorio positivo: l’indice Composite di Shanghai segna nelle prime battute un rialzo dello 0,18%, a 2.539,55 punti, mentre quello di Shenzhen sale dello 0,14% e si attesta a 1.305,36.         [print-me title=”STAMPA”]